L’attaccante biancoceleste Alessandro Rossi, al 40′ del primo tempo della stracittadina disputata oggi al Tre Fontane tra la squadra biancoceleste e quella gallorossa, si è reso protagonista di un fallaccio su Marchizza ed è stato espulso dal direttore di gara. Nel caso venisse riconosciuta la condotta violenta il diciannovenne giocatore laziale rischierebbe una squalifica che potrebbe variare dalle 3 alle 5 giornate. Tale sanzione riguarderà solamente il campionato Primavera e non un’eventuale convocazione di Inzaghi nella squadra dei “grandi”. Secondo il regolamento, infatti, “le sanzioni inflitte dagli Organi di giustizia sportiva in relazione a gare del torneo Primavera devono essere scontate nel rispettivo campionato”.
Lazio Club Milano: targa speciale per Inzaghi e Biglia (FOTO)
Anche per quest’anno si ripete una piacevole tradizione in casa biancoceleste. In occasione della trasferta milanese per la gara di questa sera la Lazio ha fatto visita al Lazio Club Milano, storico punto di ritrovo dei tifosi laziali nella città meneghina. Come si vede dalle foto rese pubbliche da Sky Sport, il club approfittando dell’occasione ha reso omaggio a Simone Inzaghi e al capitano biancoceleste Lucas Biglia consegnando loro una targa speciale.
PRIMAVERA TIM CUP – De Rossi: “Non mi sarei mai aspettato una Lazio così”
Al termine del derby Primavera stravinto dalla sua squadra il tecnico giallorosso Alberto De Rossi è intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti per commentare la sfida appena conclusa:
“Una Lazio così non me la sarei mai aspettata. In alcuni frangenti con le loro geometrie hanno fatto molto bene creandoci difficoltà dove abbiamo problemi. La nostra squadra fa paura, abbiamo un enorme potenziale. Il bilancio per ora è più che positivo. Abbiamo qualche giocatore con la prima squadra e qualcuno che deve crescere. Il gruppo può ancora migliorare molto. Cercheremo di tenere sempre alto il nome della Roma. Teniamo molto alla Tim Cup e vogliamo essere protagonisti, lo stesso in campionato e, se possibile, arrivare a Nyon. Questo è il nostro obiettivo”.
Simoni: “Bella gara, la Lazio esprime un bel gioco e con Pioli l’Inter si è ritrovata”
Per parlare della sfida in programma questa sera a Milano tra Inter e Lazio è intervenuto ai microfoni di Elleradio 88,100 nella trasmissione radiofonica Laziali on air Gigi Simoni, ex tecnico di entrambe le squadre.
Che partita si aspetta questa sera? “Mi aspetto senz’altro una bella gara, sono due squadre che stanno andando bene ed hanno grandi potenzialità. L’Inter ha ritrovato in Pioli una guida tecnica salda, che ha la mentalità di noi tecnici italiani e mi aspetto un sensibile miglioramento da parte dei nerazzurri anche a lungo termine. Sicuramente seguirò la partita, sono rimasto estremamente affezionato ad entrambe le squadre per l’affetto che ho ricevuto dalla gente e non posso sperare che una delle due perda”.
Quali sono i punti di forza e quelli deboli delle due squadre? “Nel nostro campionato in questo momento mi sembra ci sia una svolta favorevole circa i giovani di talento da lanciare. In particolare la Lazio ha trovato una condizione eccezionale proprio grazie a questa freschezza dei giovani. L’Inter doveva mettere ordine e grazie a Pioli lo sta facendo, ritrovarsi in campo riuscendo a capire quali sono gli acquisti che possono fare al caso della squadra. Ci sono stati nuovi innesti che non sono riusciti ad orientarsi, titubanze che alla fine hanno fatto perdere tempo e punti alla squadra”.
Chi sono i veri campioni, in confronto ai tornei precedenti, in questo campionato? “Anche ora ci sono tanti campioni, capire chi sono è abbastanza facile. Sicuramente la Juventus ha veri campioni, perché non si vincono cinque scudetti consecutivamente se non si hanno qualità individuali eccellenti. Il Napoli ha degli ottimi giocatori e sicuramente anche qualche campione vero, soprattutto in attacco anche se ha perso Higuain. Gli esterni, Insigne e Mertens, vanno come il vento e sono giocatori importanti. C’è un’attenzione per i giovani italiani, come dicevo prima, che può portare alla costruzione di veri campioni del futuro. Penso soprattutto ai ragazzi dell’Atalanta, non per niente si è scatenata già una lotta sul mercato per metterci le mani sopra. Oltre agli orobici, anche la stessa Lazio e il Milan con Donnarumma, Romagnoli e Locatelli. Spero che da tutto questo ne guadagni lo spettacolo della Serie A, perché non è bello vedere squadre con undici stranieri in campo”.
Simone Inzaghi punta molto sull’impiego dei giovani. Quali sono gli aspetti che le piacciono di più del suo lavoro? “Non lo conosco direttamente, ma traspare la sua grande serenità nel guidare la Lazio in un ambiente comunque difficile e ricco di pressioni. Secondo me Inzaghi riesce a staccare dalle voci dell’ambiente, ha sempre un atteggiamento affettuoso e comprensivo verso i suoi giocatori e loro ricambiano. Non pensa certo a darsi già le arie del grande allenatore consumato. Inzaghi riesce a trasmettere questa serenità che permette alla Lazio di andare in campo e non sentire il peso che una città come Roma procura, con i tifosi che vivono un derby 365 giorni l’anno. La struttura della squadra è rimasta la stessa degli ultimi anni, lui ne ha ritemprato lo spirito inserendo anche giovani di valore”.
Lazio e Napoli sono le squadre che esprimono il gioco migliore alle spalle dei soliti bianconeri? “Direi di sì, anche il Milan sta facendo molto bene, ma la qualità del gioco è ancora inferiore rispetto a biancocelesti e partenopei. Anche il Napoli ha saputo trasformare un suo punto debole, la difesa, in un punto di forza. Al momento vedo molto altalenante la Roma, che alterna strisce di ottimi risultati ad alcuni scivoloni grossolani. La massima continuità di rendimento viene raggiunta solo dalla Juventus“.
Quali sono stati i tre giocatori più forti che lei abbia allenato? “I giocatori più forti sono quelli che ti regalano la qualità maggiore. Ronaldo è il numero uno, quasi alla pari del brasiliano è stato Roberto Baggio, entrambi allenati all’Inter. E poi Simeone, che era già un allenatore quando giocava, con un temperamento straordinario”.
Bonolis elogia la Lazio: “Tanto di cappello”
Il famoso conduttore Paolo Bonolis è intervenuto ai microfoni di RadioSei, alla trasmissione Non Mollare Mai:
“Questa sera contro la Lazio sarà una gara difficile, così come è indecifrabile l’Inter, squadra in grado di alternare risultati positivi e negativi come nulla fosse. La squadra di Pioli è molto irregolare, tra l’altro questa sera mancheranno giocatori importanti per il centrocampo nerazzurro come Joao Mario, Medel e Felipe Melo. Soprattutto l’assenza del centrocampista portoghese si farà sentire. E’ un calciatore con andatura di media velocità ma poi con sprazzi davvero sorprendenti e decisivi. Ha ragione Pioli a dire che ora la cosa principale sia ottenere il risultato a prescindere dalla modalità. Vediamo cosa verrà fuori, devo dire che la Lazio mi ha stupito per qualità di gioco e per la buona organizzazione che unita ad una ottima rosa rende ogni obiettivo possibile. Chapeau alla Lazio ed a Inzaghi. I problemi dell’Inter si conoscono, riguardano l’equilibrio difensivo, per esempio quest’anno Murillo è ‘parzialmente ubriaco’. Sarà una serata speciale per Candreva. Si parla molto della sua testardaggine nel portare palla in momenti particolari, ma ad un giocatore come lui non rinuncerei mai. Copre una porzione di campo infinita. Su di lui sono tranquillo, meno per quanto riguarda Kondogbia. Questa sera gioco forza scenderà in campo, chissà che non riesca a prendere un pallone utile. Almeno per una volta, almeno per l’autostima personale“.
TIM CUP PRIMAVERA – Caporetto Lazio! E la Roma dilaga…
Nei quarti di Finale di Tim Cup Primavera, la Roma abbatte la Lazio con un sonoro 5-0. Bonatti schiera i suoi nel classico 4-3-3, out Dovidio, gioca Spiezio Per il resto tutto confermato con Rezzi che ritrova il posto da titolare a discapito di Muzzi. Capitan Rossi guida il tridente offensivo. Nella Roma Tumminello, Soleri e Keba sono le frecce a disposizione di Alberto De Rossi.
Dopo appena 12 minuti la Roma passa in vantaggio con Soleri che si trova solo davanti Adamonis. Al 28′ la Roma raddoppia con Tumminello, la Lazio spegne il cervello e dopo due minuti subisce anche il terzo gol con Frattesi. Ne passano altri 7 Soleri firma il 4-0. Il nervosismo la fa da padrone ed ecco che Rossi fa un fallo bruttissimo ai danni di Marchizza, rosso diretto e lunga squaifica all’orizzonte. Si va al riposo sul 4-0 e in 10 contro 11.
Inizia la ripresa ma la musica non cambia, passano 10 minuti ed ecco il 5-0 sempre con Soleri, che porterà a casa il pallone della vittoria. Piove sul bagnato in casa Lazio, Rezzi si fa male ed esce in barella, si teme un lungo stop. La Roma continua ad attaccare ma il risultato non cambia fino al 92 che l’arbitro sancisce la fine della partita. Da evidenziare nel finale i “buu” nei confronti di Bari, che si è messo a discutere con i tifosi di casa.
CALCIOMERCATO – Il Bologna sull’obiettivo della Lazio
CALCIOMERCATO – Secondo quanto riporta il Resto del Carlino , il Bologna punta l’obiettivo della Lazio, Alessio Cerci. L’esterno è stato convocato da Simeone per la partita di coppa del Re. Sembrerebbe infatti che il club romagnolo abbia chiesto informazioni all’Atletico Madrid, per acquistare l’ex attaccante di Genoa e Fiorentina.
Zang Jindong: “Dobbiamo vincere contro la Lazio”
Il proprietario dell’Inter e capo del Suning Holdings Group Zang Jindong, (famoso per il suo “Fozza Inda!”) è stato intervistato dalla Gazzetta, riguardo la situazione della sua squadra: ““Sono arrivato questa mattina direttamente dalla Cina, dove tutti aspettano la partita contro la Lazio. Dobbiamo essere uniti per l’ultima sfida del 2016. Il Gruppo Suning sostiene al 100% l’Inter, dobbiamo vincere questa sera, prima di godere di una meritata sosta”.
LAZIO SOCIAL – Luis Alberto suona la carica
Il trequartista spagnolo acquistato in estate, Luis Alberto, suona la carica per la partita di stasera contro l’Inter, lo fa attraverso il suo profilo Instagram, “Ultima partita dell’anno, andiamo per i 3 punti“.
CALCIOMERCATO – Bomba di mercato dall’Inghilterra
E’ il dailynews che direttamente dall’Inghilterra parla dell’interessamento della Lazio su un giovane campione che attualmente milita in Premier League. Il nome è Memphis Depay del Manchester United che dopo la prima parte della stagione nella quale non è mai stato schierato in campo da Mourinho è arrivato alla definitiva rottura con i Red Devils. Secondo il quotidiano inglese è proprio la Lazio ad essersi avvicinata al giocatore durante le ultime ore: la società capitolina si aggiunge alla lista di chi vorrebbe l’olandese fra i propri ranghi. Per adesso le pretendenti sono anche il Siviglia, l’Everton e la Roma. Sicuramente tutti i dubbi verranno sciolti nella finestra di mercato prossima.
PROBABILI FORMAZIONI di Inter-Lazio: biancocelesti in assetto da trasferta
News Inter: Se Inzaghi deve ancora sciogliere i suoi dubbi di modulo per la sfida contro l’Inter, Stefano Pioli non dovrà fare altrettanto. Gli squalificati Felipe Melo e Joao Mario devono essere rimpiazzati e l’idea è quella di far partire dall’inizio Kondogbia e Banega. Ovviamente non ci sarà nemmeno Medel, visto che è infortunato. Viste le assenze, Pioli dovrebbe schierare lo stesso modulo impiegato contro il Sassuolo: Handanovic fra i pali; D’Ambrosio, Murillo, Miranda e Ansaldi in difesa; Brozovic e Kondogbia a fare da cerniera davanti i difensori; Candreva, Banega e Perisic a ridosso di Icardi. Si tratta di un 4-2-3-1 che all’occorrenza può diventare un 3-4-2-1 con l’avanzamento di Ansaldi e l’arretramento di Candreva sulla mediana.
News Lazio: Si torna in trasferta e si torna al 4-3-3 (che diventa tranquillamente un 4-4-1-1 in fase difensiva, come a Marassi). Inzaghi sembra intenzionato a tornare al modulo più rodato della squadra, per cercare di bucare le difese dell’Inter di Pioli, che sembrerebbe aver trovato nuova linfa col cambio di allenatore. A San Siro rischio turnover per Keita, che potrebbe scivolare in panchina con l’inserimento di Lulic nel tridente. Mister Inzaghi è in ansia per Radu: il rumeno non è al meglio, non è escluso che possa giocare dal 1′ minuto ma fino all’ultimo resta aperto il ballottaggio con Patric per il ruolo di terzino sinistro. Non convocato Lukaku a causa ad un problema alla caviglia. In difesa partiranno dal primo minuto Wallace e Basta. Arruolabile Parolo, partirà dal 1′. Inoltre Parolo si piazzerà nuovamente al fianco di Biglia dopo aver scontato la squalifica.
Queste le probabili formazioni di Inter-Lazio, 18ma giornata di Serie A Tim. Milano, domenica 4 dicembre ore 20:45, Stadio Meazza:
INTER (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Ansaldi; Kondogbia, Brozovic; Candreva, Banega, ; Perisic; Icardi. A disp: Carrizo, Berni, Andreolli, Ranocchia, Santon, Nagatomo, Yao, Kondogbia, Banega, Gnoukouri, Brozovic; Palacio, Biabiany, Eder, Barbosa. All. Stefano Pioli
Indisponibili: Medel, Jovetic
Squalificati: Joao Mario,Felipe Melo
Diffidati: Brozovic
LAZIO (4-3-3) – Marchetti; Basta, de Vrij, Wallace, Radu (Patric); Parolo, Biglia, Milinkovic-Savic; Felipe Anderson, Immobile, Lulic. A disp: Strakosha, Vargic, Bastos, Hoedt, Patric, Luis Alberto, Cataldi, Murgia, Lombardi, Kishna, Keita, Djordjevic. All. Simone Inzaghi.
Indisponibili: Morrison, Lukaku, Leitner
Squalificati: –
Diffidati: Felipe Anderson
Arbitro: Silvio Mazzoleni (Sez. di Bergamo)
Assistenti: Crispo – Posado
IV Uomo: Meli
Addizionali: Rocchi – Guida
Bacci: “La Lazio mi è rimasta nel cuore. Attenzione stasera!”
Parla l’ex difensore laziale ai microfoni di Lazio Style Radio. Le prime parole sono sull’ultima gara contro i Viola:“Contro la Fiorentina i biancocelesti hanno ottenuto una grande vittoria. I Viola sono una squadra che gioca bene a calcio, sono molto pericolosi. Gli uomini di Sousa, però, si sono trovati di fronte una grande formazione: la Lazio. Abbiamo messo in difficoltà la Fiorentina, i ragazzi di Inzaghi hanno fatto un’ottima partita”. Grande conoscitore dell’ambiente laziale, Roberto Bacci ha vestito la divisa biancoceleste per 5 anni:”La maglia della Lazio pesa, la piazza ha aspettative molto alte. La società ha una storia importante e anche i giocatori con maggior carisma, spesso, risentono di questa responsabilità – poi sulla squadra – Gli esterni biancocelesti stanno bene. Il Keita di questo momento è in grado di rompere gli equilibri; è molto bravo nell’uno contro uno e ha delle giocate imprevedibili. Può fare la differenza. Siamo una squadra che sta molto bene, c’è l’entusiasmo giusto e chi entrerà sarà avvantaggiato dall’ambiente. La Lazio si è ripresa velocemente dalla sconfitta nel derby e ha disputato delle gare ad altissimo livello contro squadre in salute. Avevo molta paura, ad esempio, della Sampdoria che è una squadra che offre un buon calcio. I biancocelesti stanno vivendo un buon momento. La squadra di Inzaghi è sotto la luce dei riflettori. Per il tecnico sarebbe importante recuperare qualche pedina durante le festività natalizie”. Sul match di stasera:“L’Inter è una squadra strana. Hanno un’ottima rosa, ma in questa stagione hanno affrontato diversi problemi. Le individualità dei nerazzurri sono ottime, manca, però, un’identità di squadra. Pioli è un allenatore che mi piace molto, è un professionista. Sarà una gara difficile, potrebbe rivelarsi una delle trasferte più difficili-dopo Pioli, doverosi i complimenti ad Inzaghi -Devo fare i complimenti ad Inzaghi perché nessuno si sarebbe aspettato, ad inizio stagione, un rendimento così elevato dei suoi. Ha ottenuto dei risultati incredibili. La squadra biancoceleste gioca allo stesso modo sia in casa che in trasferta, vogliono sempre vincere. La partita sarà bellissima, entrambe le formazioni vorranno imporre il proprio gioco”. Nonostante gli anni lontano da Roma, le stagioni in biancoceleste sono dal ’90 al ’95, Bacci si dimostra non solo un grande conoscitore dell’ambiente laziale ma anche un grande tifoso:“Mi sento tifoso della Lazio, è una squadra che è rimasta nel mio cuore. Quando ne parlo sento ancora i brividi, mi auguro che i biancocelesti possano proseguire su questa strada. La Lazio, però, avrà bisogno dei suoi tifosi”.
“Noi semo gente della capitale” perché non si suona più?
Tante, troppe le volte che la canzone “Noi semo gente della Capitale” non suona più dagli altoparlanti dello Stadio Olimpico, appena dopo il fischio finale dell’arbitro. Quando la Lazio vince grazie a tre “fischioni” è un piacere ascoltarla e cantarla!
Infatti, sono troppe le volte che ci perdiamo questo bel momento di lazialità. I pionieri romani in casa sono quasi una macchina da guerra. Su 9 gare, ben 6 sono le vittorie della truppa Inzaghi. Di queste, 4 sono le gare che hanno visto i capitolini imporsi con un bottino uguale o superiore alle tre marcature. Lazio-Pescara – tre a zero del diciassette settembre; Lazio-Cagliari – quattro a uno del ventisei ottobre; Lazio-Genoa – tre a uno del venti novembre, e infine, la vittoria contro la Fiorentina per 3 a 1, giunta appena due giorni fa (in pratica una vittoria per ogni mese).
Laziochannel.it – sempre attenta a certi dettagli “che però fanno la differenza” – già nella scorsa stagione, aveva potuto constatare che la canzone non veniva più messa con la stessa frequenza di una volta. Non sappiamo quale sia il motivo, ma crediamo sia sbagliato non farla suonare dentro il nostro stadio dopo un vittorioso tris. Una canzone popolare, senza nessun artista di riferimento. Una canzone nata durante gli anni della sede. Una Lazio vincente con una Curva spumeggiante!
Per carità nessuna polemica. Però caspita! Non sappiamo di chi sia la “responsabilità” di decidere quali canzoni mettere a fine partita. Forse il Marketing o il settore Comunicazione. Non sappiamo chi gestisce e decide la playlist domenicale, però “Noi semo gente della Capitale” era simpatica e allegra. Una canzone da cantare tutti insieme sulle gradinate dello stadio. Strofe come “noi semo magnatori de spaghetti”, “né cafoni né coatti” e “tutti insieme je ne famo TRE”, sono patrimoni linguistici della nostra città.
Se domenica fosse stata suonata dopo il gol di Radu, sarebbe stato un gran putiferio di festa e gioia. Una canzoncina allegra e simpatica che piace tantissimo ai tifosi e che, carinamente, ha un senso soltanto se la Lazio batte l’avversario grazie a tre reti.
Per carità, “I giardini di marzo” è incantevole nel testo e nella melodia, ma allo stesso tempo anche un po’ troppo poetica e “pesante” in alcuni frangenti, come ad esempio la baldoria dei tifosi dopo una vittoria roboante come quella contro la squadra toscana. Poi se ci sono problemi legati ai diritti d’autore o cose simili, ancora non lo sappiamo e comunque sarebbe il caso di rimediare. La canzone merita, e sicuramente le menti eccelse che lavorano in società, sapranno rimediare o rispondere a tale osservazione. La marcetta “Noi semo gente della Capitale” è patrimonio della gente laziale e dovrebbe essere suonata ogni volta che la Lazio vince grazie a tre reti!
Nei secoli dei secoli.
Davide Sperati
https://www.youtube.com/watch?v=QTE5WYZ4lng
Recanatesi: “Io ancora critico Milinkovic, scarso centrocampista”
Lo scrittore di molti libri sulla storia laziale ai microfoni di Radio Incontro Olympia solleva dubbi sul giovane centrocampista serbo:“Io ancora adesso sono un critico di Milinkovic. Secondo me è un buon attaccante e uno scarso centrocampista – mentre ricorda Lazio inter giocata a Pechino – La Supercoppa Italiana è un trofeo di esibizione, ma la vittoria contro l’Inter nel 2009 è indimenticabile. Ancora non sono riuscito a capire come abbiamo fatto a vincere in quel modo. Abbiamo avuto tanta fortuna. Un pronostico? Sarà una bella partita, l’Inter con Pioli è tornata a giocare bene”
Gregucci:”Lazio stratosferica. Ma stasera…”
L’ex difensore biancoceleste ai microfoni di Radio Incontro Olympia:”La Lazio può ambire alla Champions, al contrario dell’Inter anche se è in ripresa, se l’è guadagnato questo sul campo. Buonissimo il primo tempo contro la Fiorentina”. Sulla possibile esclusione di Keita dall’undici titolare:”L’allenatore sta lì più di noi, lui sa tutti gli atteggiamenti e i comportamenti dei giocatori e sicuramente metterà in campo la migliore squadra”. Su stasera:“Le partite vanno interpretate, contro i Viola i migliori 45′ della stagione, Lazio stratosferica. Poi nel secondo tempo si prende un gol e la partita cambia, contro l’Inter sarà più complicato”. Un motivo è sicuramente il passato biancoceleste di Pioli ma per l’ex difensore saranno i singoli a decidere la gara. Molte le domande sull’Inter visto il suo passato come vice di Mancini nella stagione 2015:“Pioli giusto per l’Inter? Vedremo, sicuramente conosce meglio la serie A di De Boer, per una squadra con nuovi orizzonti e una nuova proprietà Pioli ha tutte le conoscenze e le conoscenze per mettere l’inter sulla retta via. Non so le la società lo considera un traghettatore”.
Tavecchio: “Serie A a 18 squadre? Per me sarebbe l’ideale, ma…”
Se il campionato vede ormai prossima la metà del guado (tra due partite si chiuderà infatti il girone d’andata), in FIGC si pensa già al prossimo e a nuovi modi per migliorarlo e innovarlo. A confermarlo il presidente Carlo Tavecchio, il quale, intervenuto ieri nel corso del seminario che si è tenuto a Coverciano dal titolo ‘Il calcio e chi lo racconta’, ha dettato le linee generali sui vari temi all’ordine del giorno. Tra essi, la proposta di ridurre le squadre di Serie A da 20 a 18 squadre, sulla quale – riporta ‘Calcioefinanza.it’ – il numero uno del calcio nostrano non sembra essere molto d’accordo:
“Per me sarebbe l’ideale, perché in questo modo le nazionali e gli stage avrebbero più spazio. Ma non so chi possa andare a chiedere alle squadre che si trovano nella parte destra della classifica di votare per eliminarne due”. Tra i tanti argomenti, Tavecchio concede poi una battuta anche sui prossimi Mondiali: ”La qualificazione dell’Italia dovrebbe essere automatica, non voglio neanche prendere in considerazione l’ipotesi che non avvenga”.
INTER LAZIO – Ecco i 23 convocati di Inzaghi
Sono 23 i calciatori convocati dal tecnico biancoceleste Simone Inzaghi in vista della sfida contro l’Inter, in programma questa sera (ore 20:45) allo Stadio ‘Giuseppe Meazza’ di Milano. Di seguito la lista completa, pubblicata sul sito ufficiale della squadra capitolina:
Portieri: Marchetti, Strakosha, Vargic;
Difensori: Basta, Bastos, de Vrij, Hoedt, Patric, Radu, Wallace;
Centrocampisti: Biglia, Cataldi, Felipe Anderson, Luis Alberto, Lulic, Milinkovic, Murgia, Parolo;
Attaccanti: Djordjevic, Immobile, Keita, Kishna, Lombardi.
Bertolino: “Lazio esame di maturità per l’Inter. Se i biancocelesti continuano così…”
Chiudere in bellezza il 2016 con una vittoria con vista sul sogno Champions: questo l’obiettivo di Inter e Lazio, che si troveranno di fronte questa sera a ‘San Siro’ nell’anticipo della 18^ giornata di Serie A. Della sfida ha parlato, ai microfoni di Lazio Style Radio, Enrico Bertolino, noto attore tifoso nerazzurro, queste le sue considerazioni.
Sull’importanza della gara per gli uomini di Pioli, reduci da due vittorie consecutive: “La Lazio quest’anno ha continuità, ha ottenuto diversi risultati importanti ed è una squadra intercambiabile. Possono fare a meno di alcune pedine e schierarsi in ogni modo con il 4-3-3. Inzaghi ha dato un’impostazione importante, recuperando anche dei talenti che si erano persi per strada. Per questo motivo, la sfida di domani rappresenta un esame di maturità per l’Inter. I nerazzurri si presentano al match con alcune defezioni, come ad esempio la squalifica di Joao Mario. Nonostante ciò, la squadra è composta da tanti elementi e domani bisognerà dimostrare di poter attingere ad una buona panchina. L’Inter fino ad oggi non ha dimostrato d’essere una squadra. L’esempio che mi viene in mente è quello degli Harlem Globetrotters, funamboli del basket che quando venivano messi in campo contro avversari forti andavano in difficoltà. I nerazzurri hanno avuto una partenza buona contro la Juventus, poi hanno offerto altre prestazioni positive prima d’arrivare alla sconfitta contro la Roma. L’Inter ha disputato anche un derby grintoso contro il Milan, nel calcio però contano i punti. Conta se sei nella colonna di destra, o in quella di sinistra della classifica”.
Sui cambiamenti apportati dall’arrivo in panchina del tecnico parmense: “Pioli è un lavoratore. Ha sistemato bene la squadra in campo. Chi pensa troppo alla tattica, deve rendersi conto che ormai il calcio di oggi è molto veloce. Il ritmo atletico di una partita è cambiato notevolmente. L’Inter è composta da giocatori che provengono da diversi paesi, ed è importante riprendere bene i calciatori al termine delle varie soste per le Nazionali. Pioli ha preso la squadra proprio al termine di una di queste e ha già svolto un lavoro notevole, rinvigorendo il carattere degli uomini”.
Sul ruolo che giocherà la tattica messa in campo dai due tecnici: “Il tecnico dei biancocelesti sarà motivato, vorrà dimostrare quanto ha imparato dallo scorso anno. Spero non lo dimostri proprio domani sera, da interista (ride, ndr). Inzaghi ha accettato una sfida notevole, dopo tutto il caos dell’estate scorsa riguardo l’allenatore. I calciatori hanno bisogno di sapere se c’è qualcuno che comanda. La prima cosa che ho evidenziato, da quando è arrivato Pioli, è che non si deve iniziare già a parlare di Simeone, un altro allenatore che ha avuto nel suo passato esperienze sia nella Lazio che nell’Inter. Bisogna lasciar lavorare in pace l’allenatore, è come se io, che faccio l’attore, andassi sul palcoscenico e vedessi il mio sostituto in platea”.
Sul tipo di gara che potrebbe prospettarsi: “Sarà sicuramente una gara inizialmente attenta. Nei primi minuti le due formazioni si rispetteranno, un atteggiamento che potrebbe esser dettato anche dalle condizioni climatiche. Farà freddo e bisognerà dosare gli sforzi per non arrivare sulle gambe nella seconda frazione di gioco. Nei secondi 45 minuti di gioco, invece, conterà la qualità della panchina e i cambi che effettueranno i due tecnici. Mi aspetto una gara non di attesa eccessiva, altrimenti ne risentirebbe lo spettacolo. L’Inter dovrà riuscire ad imporre il suo gioco, in casa lo fa spesso. La Lazio, d’altro canto, è in grado d’imbastire ripartenze importanti con diversi calciatori. Keita, in particolare, è un calciatore al quale i nerazzurri dovranno stare molto attenti. Il senegalese può mettere in crisi la nostra retroguardia che più di una volta si è dimostrata traballante”.
Sui due tridenti, dalla cui incisività dipenderanno molto le sorti della partita: “Vincerà la squadra che riuscirà a fare maggior filtro a centrocampo, la formazione che toglierà i rifornimenti al reparto offensivo avversario. Ad un calciatore come Immobile non si può lasciare un metro, soprattutto nei palloni in verticale. L’apporto del centrocampo sarà fondamentale e, in questo senso, la perdita di Joao Mario è importante. Melo poteva essere un’alternativa, ma si è fatto espellere contro il Sassuolo. In quella zona di campo penso che i nerazzurri potrebbero avere delle difficoltà, la Lazio potrebbe approfittarne. La sfida sarà decisa da episodi. Icardi non segna da diverse partite, Perisic ha dimostrato di meritare fiducia. Banega è stato tanto voluto ed ora invece è tanto trascurato, come Kondogbia. Abbiamo un patrimonio in panchina con il quale si potrebbero acquistare due squadre giovanili. A centrocampo la Lazio è messa meglio”.
Sui ricordi che evoca nell’attore il match: “A parte il precedente del 5 maggio valido per lo Scudetto, partita alla quale fortunatamente non ho assistito, ricordo di esser andato a vedere un Inter-Lazio di qualche anno fa. La temperatura era di circa -8 gradi. Vincemmo noi per 1-0, una vittoria di misura. Il campo era ghiacciato e sia noi spettatori che i calciatori non vedevano l’ora che finisse la partita. I posticipi andrebbero studiati più attentamente, altrimenti le condizioni climatiche potrebbero condizionare anche il piano tecnico delle sfide”.
Sui traguardi che le due squadre potrebbero raggiungere a fine stagione: “Se la squadra biancoceleste continua a giocare così, sicuramente in zona Europa. L’Inter dovrà lottare ancora molto per guadagnarsi la qualificazione ad una competizione europea. Piuttosto che giocare in Europa League come si è fatto quest’anno, preferirei restare fuori dalle coppe per costruire una squadra valida. Sia i nerazzurri che i biancocelesti, però, non mi sembrano formazioni pronte a competere per la Champions League. Ma la Lazio, per come sta giocando, meriterebbe sicuramente un posto in Europa League. Se lo merita anche Inzaghi che ha dimostrato di lavorare con grande umiltà e con una particolare diligenza. Il tecnico piacentino merita rispetto e attenzione per come ha compattato l’ambiente”.
Inter-Lazio: precedenti, statistiche & analisi tecnica
Dopo aver fatto il punto sulla Lazio di Inzaghi, che domani sera (ore 20:45), allo Stadio Meazza, giocherà contro l’Inter dell’ex Stefano Pioli (CLICCA QUI). In attesa del match, andiamo ad analizzare nel dettaglio proprio i prossimi avversari dei biancocelesti:
PRECEDENTI, STATISTICHE & CURIOSITÀ’ –
- Due mesi senza sconfitta. L’Inter ha fatto di ‘San Siro’ una vera e propria roccaforte. Un castello inespugnabile. Prima con De Boer, ora con Pioli. I nerazzurri non perdono tra le mura amiche dallo scorso 16 ottobre (Inter-Cagliari 1-2): da lì in poi sono arrivate 6 vittorie in altrettante partite (comprese anche quelle di Europa League). A rompere questo trend ci proverà la Lazio di Inzaghi, che farà visita ai nerazzurri nell’anticipo della 18a giornata di A. Appuntamento, quindi, a mercoledì sera (ore 20.45).
- L’Inter ha perso sei delle ultime nove partite giocate contro la Lazio in Serie A.
- Tuttavia, negli ultimi 17 incontri a San Siro di A i nerazzurri hanno perso solamente due volte (8V, 7N), entrambe negli ultimi quattro incroci.
- Un solo pareggio nelle ultime 16 partite tra queste due squadre in campionato: otto successi nerazzurri e sette biancocelesti completano il quadro.
- L’Inter ha vinto tutte le ultime quattro partite interne di campionato segnando 11 reti nel parziale (2.8 gol a partita di media): non arriva a cinque successi casalinghi consecutivi in A da maggio 2011.
- Nell’era dei tre punti a vittoria solo due volte la Lazio aveva fatto meglio di questa stagione dopo 17 turni di A: 36 punti nel 2002/03 e 35 nel 1999/2000.
- Nelle ultime otto giornate di Serie A solo la Juventus (21 punti) ha fatto meglio della Lazio (19 punti, grazie a sei vittorie e un pareggio).
- La Lazio continua ad avere la migliore difesa nei primi tempi di questo campionato (solo tre gol subiti su 18), mentre l’Inter ha segnato il 68% dei suoi gol (17 su 25) nella ripresa.
- Grande ex della partita Antonio Candreva, che nelle cinque partite in A con Pioli in panchina ha realizzato tre reti e fornito un assist, dopo aver collezionato sei gare di fila senza partecipazioni a gol.
- Ciro Immobile è il giocatore che ha sprecato più chiare occasioni da gol in questo campionato (13): dal gol al Sassuolo 24 tiri senza mai segnare per l’attaccante della Lazio.
- La prima doppietta in Serie A di Felipe Anderson è arrivata a San Siro contro l’Inter: il 21 dicembre del 2014, due anni esatti prima di questo Inter-Lazio.
LA MINACCIA – Sarebbe facile e scontato indicare come minaccia principale il bomber argentino Mauro Icardi, ma riteniamo invece che la più grande minaccia per la retroguardia biancoeleste sia: Antonio Candreva. Il classe ’87 è il grande ex della partita insieme al tecnico Pioli. Avrà la rabbia tipica del partner che si è sentito tradito dalla pesona che amava quindi è facile aspettarsi che, a dispetto dell’anno scorso, dia il 200% in campo. Dice il proverbio: “Il mio nome dovrà essere il suo più dolce ricordo ma anche il suo più grande rimpianto”, questo è in poche parole quello che Antonio staseracercher di tradurre sul campo. Il problema, caro Antonio, è che anche la Lazio stasera cercherà di applicare lo stesso concetto nei tuoi confronti. Anzi…diciamo che sei giù sulla buona strada visto il campionato “vincente” che tu e la tua Inter state facendo. Complimenti…ottima scelta!
INZAGHI VS PIOLI – Sarà il primo confronto diretto tra i due allenatori. Contro i nerazzurri il mister biancoceleste vanta il 2-0 del maggio scorso, mentre da giocatore ha affrontato l’Inter in undici circostanze, collezionando appena un successo, sette pareggi e tre sconfitte. Meglio è andata a livello Primavera con tre vittorie, una gara nulla e una sola sconfitta in cinque incontri. Prima da ex per Stefano Pioli dopo che il parmense ha guidato i romani dall’estate 2014 fino all’aprile 2016. In precedenza l’emiliano aveva affrontato la Lazio sette volte, mettendo insieme un successo, due pari e quattro ko.
COME SCENDERANNO IN CAMPO – Se Inzaghi deve ancora sciogliere i suoi dubbi di modulo per la sfida contro l’Inter, Stefano Pioli non dovrà fare altrettanto. Gli squalificati Felipe Melo e Joao Mario devono essere rimpiazzati e l’idea è quella di far partire dall’inizio Kondogbia e Banega. Ovviamente non ci sarà nemmeno Medel, visto che è infortunato. Viste le assenze, Pioli dovrebbe schierare lo stesso modulo impiegato contro il Sassuolo: Handanovic fra i pali; D’Ambrosio, Murillo, Miranda e Ansaldi in difesa; Brozovic e Kondogbia a fare da cerniera davanti i difensori; Candreva, Banega e Perisic a ridosso di Icardi. Si tratta di un 4-2-3-1 che all’occorrenza può diventare un 3-4-2-1 con l’avanzamento di Ansaldi e l’arretramento di Candreva sulla mediana.
PROBABILE FORMAZIONE – (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Ansaldi; Kondogbia, Brozovic; Candreva, Banega, ; Perisic; Icardi. A disp: Carrizo, Berni, Andreolli, Ranocchia, Santon, Nagatomo, Yao, Kondogbia, Banega, Gnoukouri, Brozovic; Palacio, Biabiany, Eder, Barbosa. All. Stefano Pioli
Indisponibili: Medel, Jovetic
Squalificati: Joao Mario,Felipe Melo
Diffidati: Brozovic
Marco Lanari
La Curva Nord porta bene alla Lazio. Ecco perché…
La Curva Nord porta bene alla Lazio. Non solo perché il tifo biancoeleste è da sempre la sublime spinta emotiva che sta spingendo i ragazzi di Inzaghi sempre più in alto in classifica, questa fortuna la si evince anche da un dato assai curioso e riguarda i calci di rigore.
Quello Ilicic di domenica sera, infatti, è il terzo rigore assegnato sotto la Nord che viene sbagliato dagli avversari: Memushaj in Lazio-Pescara; Borriello in Lazio-Cagliari ed infine appunto Ilicic in Lazio-Fiorentina. Un dato piacevole a cui ci si potrebbe abituare: sarà timore dell’avversario che vede alle spalle di Marchetti uno spettacolo che lascia senza fiato? Oppure è semplice coincidenza? In ogni caso speriamo si continui così. Magari d’ora in poi gli avversari cercheranno di farsi assegnare i caldi di rigore verso la Sud, tanto li ci sono abituati…si scherza, è goliardia.