Marco Sau a Premium Sport: “L’abbiamo preparata bene e la stiamo interpretando bene contro una grande squadra. Nel primo tempo non abbiamo creato molto in avanti, dobbiamo fare di più nella ripresa. Dobbiamo muoverci di più e non dare punti di riferimento. Avevo tanta voglia di tornare in campo”.
Immobile durante il riscaldamento per Cagliari Lazio ha avuto un problema muscolare. Nonostante questo il calciatore scenderà in campo e prenderà parte alla partita. La sua situazione verrà monitorata attentamente, se il dolore dovesse aumentare Inzaghi potrebbe toglierlo a partita in corso.
Queste le dichiarazioni di Padoin ai microfoni di LazioStyleChannel: “Mi aspetto una partita molto difficile, La Lazio sta ottenendo buoni risultati ultimamente. Il nostro compito oggi sarà molto complicato, ma proveremo a rimediare alle ultime sconfitte. Dove preferisco giocare? Mi piace fare la mezz’ala sinistra, oggi giocherò in questo ruolo, ma comunque per me la cosa più importante è dare la mia disponibilità al mister in ogni situazione”.
Il centrocampista del Cagliari è intervenuto anche ai microfoni di SkySport: “Il nostro ruolino di marcia in casa è stato ottimo fino a 2-3 partite fa, oggi dobbiamo invertire la tendenza negativa nel senso che le ultime sconfitte sono state amare. Affrontiamo la Lazio in forma ma vogliamo far risultato assolutamente”.
Queste le sue dichiarazioni rilasciate a MediasetPremium: “Sappiamo che è una partita tosta, che è difficile vincere in casa del Cagliari. Pensiamo partita per partita e dobbiamo fare di tutto per portare a casa i tre punti. Il fatto che non ci sia Borriello è importante, perché ha tanta esperienza in Serie A, ma penso che il Cagliari farà una buona gara anche senza di lui. Ha tanti buoni giocatori”.
Patric ha parlato anche a LazioStyleChannel: “La Lazio deve continuare a fare quello che ha fatto durante tutto l’anno. Oggi è una partita da vincere, cerchiamo di portare a casa i tre punti. E’ normale che preferisco giocare in casa con i nostri tifosi ma anche in trasferta sono moltissimi. Casa o trasferta non fa differenza: sono sempre tre punti da conquistare”. Ultima battuta sulla festa del papà: “Voglio fare tanti auguri a mio padre e dirgli che lo amo tanto”.
Il difensore della Lazio è intervenuto anche ai microfoni di SkySport: “L’Inter ha pareggiato ma manca tanto alla fine del campionato. Siamo tutti vicini per l’Europa e non dobbiamo lasciare punti. Dobbiamo pensare alla nostra partita perchè vincere oggi sarebbe importante”.
Serie A TIM, 29^ Giornata
Stadio Sant’Elia di Cagliari
Domenica 19 marzo 2017, ore 15:00
CAGLIARI (4-4-2): Rafael; Isla, Bruno Alves, Pisacane, Murru; Dessena, Tachtsidis, Padoin, Ionita; Joao Pedro, Sau.
A disp. Colombo, Crosta, Gabriel, Miangue, Salamon, Di Gennaro, Faragò, Farias, Han.
All. Massimo Rastelli
LAZIO (4-3-3): Strakosha; Basta, de Vrij, Hoedt, Radu; Parolo, Biglia, Lulic; Felipe Anderson, Immobile, Keita.
A disp. Vargic, Adamonis, Patric, Wallace, Lukaku, Mohamed, Crecco, Murgia, Lombardi, Luis Alberto, Djordjevic.
All. Simone Inzaghi
Arbitro: Guida (sez. Torre Annunziata). Ass: Vivenzi-Liberti. IV: Di Vuoto. Add: Massa-Serra.
Queste le parole rilasciate da Hoedt a ‘Noordhollands Dagblad’: “Il bello è che io sono già a questo livello nonostante non sia ancora al top della mia carriera. Venire in Italia è stato un passo coraggioso, poteva andare male, ma io ho dimostrato di poterlo fare. Quando abbiamo perso contro il Napoli 5-0 è stato un colpo: qui in Italia misero la mia testa al centro di quella sconfitta, mentre in Olanda tutti scrissero che già ero fuori da tutto. Adesso sono annoverato tra i migliori difensori della Serie A e sono migliorato incredibilmente”.
Il difensore del Sassuolo stasera affronterà i giallorossi all’Olimpico nel posticipo dell’odierna giornata. Ai microfoni de ‘La Gazzetta dello Sport’, l’ex Juventus ha confidato che vivrà la gara come un derby: “Sono tifoso della Lazio, avevo il mito di Nesta e ho vissuto da vicino il periodo di Cragnotti. Sono anche stato vicino a tornare. Stasera con la Roma? Non sarà una partita come le altre”.
Queste le parole di Cucchi in un’intervista rilasciata a ‘Il Corriere della Sera’: “Ho la curiosità di vedere la partita tra i tifosi. Sono curioso di sentire che effetto mi fa senza la mia voce sopra, riassaporando il sapore del pubblico, dei suoi rumori e del suo silenzio. Radiocronache della Lazio? Posso solo dire che Gianmarco Calleri, presidente della Lazio a cavallo tra gli anni 80 e i 90, una volta chiamò il mio capo di allora, Mario Giobbe, e gli disse ‘La smetti di mandarmi radiocronisti tifosi della Roma?’. E lui mandò me, che da ragazzo andavo in trasferta coi torpedoni della Lazio. Nel 1974 ero in curva quando vincemmo lo scudetto grazie al rigore di Chinaglia contro il Foggia. Ovviamente, avevo la mia radiolina all’orecchio, dalla quale sentivo Ameri gridare ‘Lazio campione d’Italia!’ e mi dicevo ‘Chissà se un giorno una cosa del genere capiterà anche a me’. Nel 2000 mi è successo… Ma nel frattempo avevo imparato che, quando fai questo lavoro, impari ad apprezzare tutti e a rispettare la passione di chi ascolta. In una partita ci sono la gioia e la delusione: tutti i tifosi devono poter godere le loro emozioni attraverso di te. Ho gioito per tutti gli scudetti, dico davvero: compreso quello della Roma nel 2001. Anche se so che non mi crede nessuno“.
Queste le parole di Pinelli a Radiosei: “Io non so come finirà il derby di ritorno di Coppa Italia ma penso che la Lazio un gol lo farà. La squadra ora deve pensare al campionato, sarà importante la gara di Cagliari. Arriva a ridosso della sosta, è importante tenere la propria posizione in classifica mantenendo la distanza il Milan. Inzaghi chiederà un ultimo sforzo a quei giocatori che non sono al meglio. Mi aspetto la migliore Lazio possibile col tridente canonico con Keita e Felipe Anderson. Il senegalese quando si comporta bene può essere considerato un titolare. Il Cagliari non ha più nulla da dire al campionato, non sai mai con che umore potrebbe scendere in campo. E’ una squadra indecifrabile. L’ultima in casa hanno preso la batosta, se trova la giornata sì può metterti in difficoltà ma se la Lazio gioca come sa non c’è partita. I biancocelesti devono pensare solo a se stessi, senza guardarsi dietro e mantenendo la propria posizione. Arriverà in Europa chi sbaglia meno, spero che la Lazio non sbagli più”.
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Nonostante le smentite, arrivate anche ieri da parte dell’avv. Gentile, è nota la volontà di Claudio Lotito di candidarsi come presidente della Lega di Serie B. Una scelta che negli ultimi giorni ha fatto discutere non poco, rischiando di trasformarsi in un vero e proprio caso. Dopo la mancata conferma come consigliere federale e il mancato ottenimento da parte di Tavecchio della vice-presidenza della Lega, il patron biancoceleste non vuole essere lasciato fuori dal Consiglio federale, convocato per il prossimo lunedí, e per questo avrebbe deciso di tentare la scalata alla Serie B.
Un piano ambizioso, appoggiato da alcune società, tra cui l’Avellino, ma anche e soprattutto avversato dalla maggior parte dei club, guidati dal presidente del Frosinone Stirpe. Il motivo sta nel fatto che, in quanto presidente di una società di Serie A, Lotito si ritroverebbe in conflitto d’interesse e difficilmente toglierebbe soldi alla massima serie, per destinarli alla B (fu proprio lui uno dei fautori di questa lotta). Su questa base sarebbe quindi nato un fronte di opposizione alla sua candidatura, con due obiettivi ben precisi: il primo, trovare un altro candidato, a lui alternativo. In principio si era pensato al presidente uscente Abodi, il quale ha però confermato le sue dimissioni e la volontà di non ricandidarsi. Doverne cercare un altro potrebbe quindi indurre molte società ad assentarsi all’assemblea di sabato, in modo tale da decretarne il fallimento per mancato raggiungimento del numero legale. Certo è un rischio, perché un’opzione simile porterebbe ad un commissariamento, ma sempre meglio di un Lotito presidente.
Questa la lista di Inzaghi:
Portieri: Adamonis, Strakosha, Vargic;
Difensori: Basta, de Vrij, Hoedt, Lukaku, Patric, Radu, Wallace;
Centrocampisti: Biglia, Crecco, Felipe Anderson, Luis Alberto, Lulic, Mohamed, Murgia, Parolo;
Attaccanti: Djordjevic, Immobile, Keita, Lombardi.
50 minuti di conferenza a Trigoria di cui una grossa parte contro la stampa. Spalletti è esploso e ormai gli attacchi ai giornali stanno diventando una costante delle sue interviste, che vanno ad eclissare le prestazioni della Roma. Queste le parole del tecnico toscano: “Io non sono sfigato e ho un raggiunto un livello di vita e professione per cui ho quel livello lì ormai, sono Spalletti, una sconfitta o la sfiga non mi determinano niente. Io sono fortunatissimo, che piacciano o no i miei risultati sono questi. Io sono a fare l’allenatore della Roma, sono fortunatissimo. Voi invece siete a fare psicanalisi a me, siete sfigati. Al posto di fare articoli sportivi ormai fate gli oroscopi. Ho detto che vedevo ombre? L’ho detto per prendere per il culo voi”.
Rastelli sta pensando di riproporre dal primo minuto Marco Sau. L’attaccante si candida per un posto tra i titolari dopo due partite iniziate dalla panchina. Ulteriore indizio è il probabile forfait di Marco Borriello. Attenzione anche all’outsider Diego Farias che potrebbe insidiare proprio l’agile punta sarda. Per il resto confermato il 4-4-1-1 con Rafael tra i pali. Davanti a lui Isla, Pisacane, Bruno Alves e Murru. A centrocampo Ionita e Tachtsidis a costruire gioco con Dessena e Barella sulle fasce. Dietro a Sau pronto Joao Pedro.
Inzaghi recupera tutti gli infortunati dal match con il Torino. Non è da escludere però un po’ di riposo per De Vrij e Radu. Squalificato Milinkovic, Lulic arretrerà nei 3 di centrocampo. In avanti si rivedrà dal primo minuto Keita. Mentre Felipe Anderson è uscito malconcio dall’allenamento di oggi, ma in conferenza l’allenatore rassicura che probabilmente giocherà dall’inizio. Al suo posto pronto Cristiano Lombardi. Il modulo sarà il 4-3-3. Strakosha dovrà ancora vestire i panni del titolare (Marchetti ancora out), in difesa Lukaku e Patric insidiano Basta e Radu. Al centro pronta la coppia Hoedt e Wallace. A centrocampo sicuri Lulic e Parolo. Il terzo sarà Biglia, sempre se Inzaghi non gli conceda un turno di riposo, in caso pronto Murgia. In avanti l’intoccabile Ciro Immobile. Out Bastos.
CAGLIARI (4-4-1-1): Rafael; Isla, Pisacane, Alves, Murru; Ionita, Tachtsidis, Barella, Dessena; Joao Pedro; Sau. A disposizione: Gabriel, Salamon, Miangue, Di Gennaro, Faragò, Padoin, Farias, Han. All: Rastelli
LAZIO (4-3-3): Strakosha; Basta, Wallace, Hoedt, Lukaku; Biglia, Parolo, Lulic, Keita, Immobile, Felipe Anderson. A disposizione: Vargic, Adamonis, Basta, De Vrij, Radu, Crecco, Luis Alberto, Murgia, Lombardi, Mohamed, Djordjevic. All: Inzaghi
ICARDI, APRIL SUMMERS E L’ARGENTINA
In questi giorni la modella, attivissima su Instagram, Twitter e Facebook, ha lanciato un appello al CT dell’Argentina, Bauza. Queste le sue parole tramite un sexy video: “Ho un messaggio speciale per Edgardo Bauza. Se convocherai Mauro Icardi per il Mondiale con l’Argentina, ti dedicherò uno dei miei balli sensuali. Voglio vedere il mio idolo con la maglia dell’Argentina segnare. E se lo vedrò, verrò in Argentina e festeggerò con voi“. Di seguito il VIDEO appello e le foto della biondissima April:
Basta un gol al Milan per battere il Genoa nell’anticipo della ventinovesima giornata di Serie. I rossoneri scavalcano l’Atalanta e si avvicinano in classifica all’Inter. A San Siro finisce 1-0: decide il primo gol con la maglia rossonera di Mati Fernandez, che sfrutta un assist di Lapadula e supera Lamanna con un bel tocco sotto al 33′ del primo tempo. Rossoneri sempre in controllo, creano tanto ma non concretizzano, Genoa troppo rinunciatario e mai pericoloso.
Le parole dell’allenatore del Cagliari Massimo Rastelli in conferenza stampa: “Cercheremo di attaccare sfruttando le caratteristiche di chi scenderà in campo. Metteremo la palla a terra il più possibile per farla girare velocemente e sorprendere gli avversari. La Lazio è forte, ma se facciamo bene quello che abbiamo provato durante la settimana possiamo metterla in difficoltà. Abbiamo richiamato Han dalla Viareggio Cup. Potrei anche decidere di utilizzarlo a seconda di come si mette la partita. I ragazzi lavorano bene in settimana, poi tocca a me farli stare sul pezzo. Ci teniamo a dare il meglio in ogni gara, a volte ci siamo riusciti, altre no. Ci sono ancora 30 punti in palio, non sono pochi, cercheremo di prenderne il più possibile per migliorare la classifica. Dispiace che non riusciamo ad essere ermetici. Bisogna dire però che in Serie A ci sono fior di attaccanti che ti castigano. L’unica ricetta che conosco per migliorare è quella del lavoro. Sarebbe un bel risultato tenere la porta inviolata per tre-quattro partite. Inzaghi? E’ un mio vecchio compagno di squadra, che sta vincendo ogni scetticismo. Sono contento per lui, insieme abbiamo vissuto stagioni felici a Piacenza”.
Morabito è intervenuto ai microfoni di CittacelesteTv. Queste le sue dichiarazioni: “Penso che bisogna fare qualcosa nel centrocampo. Biglia è un ottimo calciatore, un leader. Purtroppo le statistiche dicono che non regge due partite a settimana. La Lazio l’anno prossimo presumibilmente andrà in Europa: c’è bisogno di rinforzi in mediana. Inzaghi è stato fortunato quest’anno. Ha avuto modo di gestire la squadra tutti i giorni senza avere l’incombenza delle trasferte europee. Questo vale soprattutto per le partite di giovedì in Europa League. D’altra parte Pioli ha fatto lo stesso percorso: anche quella squadra non aveva gli impegni europei. C’è bisogno di avere 18-20 giocatori per fare le coppe. Ricordo che il grande direttore sportivo della Lazio, che tutti stanno osannando in questi giorni, si permise di dire che la Lazio era una squadra difficilmente migliorabile e infatti si è presentato all’ultimo con il solo Matri. Non è un segreto che io non abbia stima per Tare: troppi sono stati gli errori commessi. Non aver rinforzato la squadra per i preliminari di Champions è stato incredibile. Farsi eliminare da una squadra come il Bayer Leverkusen che tutto sommato non era questa grossa compagine. Se il percorso della Lazio deve essere quello di fare un’annata buona e poi quella successiva con le coppe bucarla, questo non va bene. La Lazio deve trovare continuità e crescrere gradualmente”.
Il 18 marzo del 1979 viene ricordato come il “il derby” di Nicoli. Aldo Nicoli era un centrocampista che rimase alla Lazio solo in questa stagione. Segnò un solo gol ma davvero decisivo, questo che decise la stracittadina in trasferta al minuto 88. Ma questo è anche il derby del “Ve mannamo in B”, striscione esposto dalla curva Nord prima del match. I giallorossi di Valcareggi arrancavano nei bassifondi della classifica e in effetti si salvarono in extremis. Una deviazione fortuita di Cordova su tiro di Di Bartolomei, grandi parate di Cacciatori, due pali della Lazio nel primo tempo. Nella ripresa il pari con tiro di Viola, deviato da De Sisti. Alla fine i giallorossi lasciano D’Amico libero di avanzare e tirare in porta, ancora una deviazione fatale di Peccenini verso Nicoli che segna il gol vittoria. Ultimi minuti pirotecnici, con l’espulsione record di Ammoniaci. Appena entrato “simula” secondo l’arbitro Menicucci un colpo di Boni. La Roma reclama per un “mani” di Cordova che non pare esserci e che comunque l’arbitro giudica involontario. I romanisti cominciano a bruciare i seggiolini in curva Sud e a tirare bottigliette in campo. Loro sì che conoscono la cultura della sconfitta!
Sono 20 i convocati del Cagliari per la partita contro la Lazio. Questa la lista completa:
Portieri: 13 Colombo, 26 Crosta, 28 Gabriel, 1 Rafael.
Difensori: 2 Bruno Alves, 3 Isla,12 Miangue, 29 Murru, 19 Pisacane, 35 Salamon.
Centrocampisti: 4 Dessena, 8 Di Gennaro,16 Faragò, 21 Ionita, 10 Joao Pedro, 20 Padoin, 77 Tachtsidis.
Attaccanti: 17 Farias, 32 Han, 25 Sau.
Finisce 2-2 a Torino una gara spettacolare e piena di errori su entrambi i fronti. Il Toro ferma la corsa dell’Inter, che lascia due punti pesanti per la rincorsa Champions, ora ancora più difficile. La partita si sblocca al 27′, quando un tiro non irresistibile di Kondogbia si trasforma in gol per una papera di Hart. Il vantaggio dell’Inter dura però solo 6 minuti, perché Baselli dimenticato a centro area su azione di corner pareggia. Nella ripresa sono i granata a portarsi avanti, con un gran tiro di Acquah al 14′, ma anche qui il vantaggio dura poco. Al 17′ Hart esce maluccio su un cross da sinistra, Candreva sul secondo palo infila il 2-2. Il portiere inglese poco prima aveva salvato su Icardi, nel finale si supera anche su Eder. L’Inter manca il sorpasso sulla Lazio che domani contro il Cagliari può allungare in classifica.
Editore e Direttore Responsabile: Davide Sperati | Testata Giornalistica - Reg. N°152/2015 - ROMA
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