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Minacce a Bello FiGo, concerto annullato per motivi di sicurezza

Annullato a Brescia per motivi di sicurezza il concerto del rapper di origini ghanesi Bello FiGo previsto per il 23 dicembre. Lo annunciano gli organizzatori sula loro pagina ufficiale Facebook dopo che sulla loro stessa pagina sono comparsi commenti  al vetriolo e, in certi casi razzisti.  Gli organizzatori dell’evento hanno deciso di motivare così la scelta di cancellare lo spettacolo:  “Siamo spiacenti di comunicare che lo spettacolo di Bello FiGo previsto per venerdì 23 dicembre alla Latteria Molloy è stato annullato. Al di là delle possibili polemiche, che erano state messe in conto, abbiamo ricevuto vere e proprie minacce che non ci permettono di far svolgere il concerto serenamente e garantire la sicurezza per il pubblico. Il clima di svago e divertimento che quell’evento avrebbe dovuto creare è stato irrimediabilmente compromesso. In questi primi 10 anni di attività la Latteria è sempre stata un luogo di aggregazione, e non di divisione e di conflitto. Da qui la scelta di cancellare il concerto, o quantomeno di rimandarlo a tempi più sereni. Grazie a chi comprende e ci supporta. Vi lasciamo con un disegno che Davide Toffolo aveva realizzato per l’occasione”.

Non si fa accenno all’entità delle micacce né se siano arrivate solamente dal pubblico – che ha inondato la pagina di insulti razzisti – o anche da fazioni politiche, di certo c’è solo che l’aggressività verbale è degenerata in seguito all’apparizione di Bello FiGo in tv, dove su Rete4 ha avuto un esilarante quanto sconfortante ‘contronto’ con Alessandra Mussolini in “Dalla vostra parte”, la trasmissione condotta da Maurizio Belpietro. Di fatto nei testi delle sue canzoni Bello Figo si vanterebbe di non pagare l’affitto. Ed è su questo punto che la Mussolini si scatena e attacca il rapper con una frase al vetriolo: “Gliela canto io una bella canzone in napoletano…”. Il testo? “Te ne devi andare“. Bello Figo ribatte immediatamente: “E invece siamo qui“. Dopo questa risposta la Mussolini rincara la dose e attacca il rapper: “Purtroppo state qua, purtroppo. Mentre gli italiani stanno in mezzo a una strada, e tu ridi. E tagliati quei capelli“, conclude. Uno scontro molto acceso che ha infiammato lo studio.

Per capire quanto possa  essere stata difficile la decisione di cancellare lo spettacolo da parte degli organizzatori, basta leggere solo uno dei commenti al post creato per promuovere l’evento: “Presentarsi tutti col lanciafiamme o almeno un manganello per farlo nero, anzi ancora più nero…“.

Mondiale per club, si fa la storia: primo intervento ufficiale della moviola in campo

Giornata storica per i sostenitori della moviola in campo. Oggi infatti è stato compiuto ufficialmente il primo passo verso la storia del calcio. Durante la semifinale del Mondiale per Club tra Atletico Nacional e Kashima Antlers, è stata utilizzata per la prima volta la moviola in campo. Minuto 32: su un calcio piazzato, Berrio sgambetta Nishi, ma il contatto non viene ravvisato subito dal direttore di gara Viktor Kassai. Il fischietto ungherese, dopo il consulto con la VAR (Video Assistant Referees: nome tecnico con cui viene identificata la moviola in campo), ferma il gioco per circa 40 secondi e, su indicazione degli arbitri, assegna il calcio di rigore alla formazione giapponese. Signore e signori benvenuti nella nuova era. La VAR fa il suo ingresso nello sport più popolare al mondo.

Farris spiega la “mossa Lulic” e mostra soddisfazione per Wallace

Massimiliano Farris, vice allenatore di Simone Inzaghi, è tornato sulla partita vinta dalla Lazio contro la Sampdoria. Il tecnico ha analizzato nel dettagli la “mossa tattica” fatta da Inzaghi con Lulic e ha fatto i complimenti a Wallace per la rapida ripresa ai microfoni di Lazio Style Channel (canale 233 di Sky):

La preziosissima duttilità di Lulic: “Posizionare Lulic più avanti sulla linea del tridente ci consente di avere più  copertura a centrocampo ma anche la giusta spinta nella fase offensiva“. Su Wallace: “Wallace ha fatto una partita in linea con le ultime prestazioni, è stato bravo ad accantonare mentalmente l’errore nel derby. Oltre alla bravura sotto l’aspetto tattico, c’è stata la voglia e la determinazione di rimettere le cose a posto dopo una gara persa in malo modo, in maniera immeritata“.

Torricelli su Lazio-Fiorentina: “Due squadre sullo stesso livello. Inzaghi? Ci sa fare…”

L’ex difensore viola, Moreno Torricelli è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio (89.3 FM) per parlare dell’ormai prossima partita dell’Olimpico tra Lazio e Fiorentina. Ecco le sue parole:

La Lazio era partita con qualche iniziale problema interno ma ha ottimi giocatori, sta mantenendo le attese e Inzaghi sta lavorando bene. Il percorso è soddisfacente”.

SUI VIOLA – La Fiorentina è allo stesso livello dei biancocelesti, ha avuto un avvio complicato ma ora si sta riprendendo. Kalinic e Bernardeschi all’inizio non erano al top della condizione ma stanno recuperando. La gara di domani contro il Genoa può essere fondamentale per la Fiorentina: un successo le consentirebbe di arrivare al massimo della consapevolezza alla sfida di domenica sera. Partecipare a due competizioni è stato un problema per la Viola. Lo scorso anno il problema era non avere una panchina all’altezza dei titolari: finché ha retto il fisico ha fatto bene poi è calata. Quest’anno Sousa ha cambiato la preparazione, è stata un po’ più pesante: con l’Euorpa League a volte non si lavorare al meglio durante la settimana. La partenza complicata può essere stata pensata per non avere poi un calo a marzo. Al di là delle varie squadre affrontare in Europa, ciò che può aver inciso maggiormente sul fisico è lo spostamento in sé. Giocare e ripartire la sera per tornare a notte inoltrata, se un calciatore non è abituato, ne può risentire. Dopo la bella stagione scorsa, tecnico e tifosi si aspettavano una campagna acquisti che potesse alzare il valore tecnico della squadra. Partito Alonso e terminato il contratto con Pasqual, che era il capitano, i sostenitori ci sono rimasti un po’ male.

INZAGHI – Non mi aspettavo un rendimento simile da parte di Inzaghi in panchina. Quando si è giocatore non si sa mai che futuro si può avere. Conosco bene Filippo, di riflesso quindi anche Simone. Credo siano della stessa pasta, meticolosi, sanno molto di calcio, sono curiosi, si informano su tutto. Il tecnico biancoceleste sta facendo un ottimo lavoro. Non è facile farsi trovare pronti al termine di un’estate nella quale doveva arrivare un altro allenatore e lui è rimasto in standby. È stato bravo, i risultati gli danno ragione, ci sa fare.  Puntare sul dialogo è stata la sua scelta migliore, di sergenti di ferro non ce ne sono più. Dipende dal carattere, un allenatore non si può snaturare come persona. Se il dialogo aiuta il gruppo a remare nella stessa direzione, ben venga. Anche Allegri e Montella sono così. L’importante è stare in sintonia e dire le cose giuste al momento opportuno. Ha gestito al meglio il momento di Keita, che ora è rientrato in gruppo e sta facendo molto bene. È in corso un ricambio generazionale. La filosofia “gioca chi si allena meglio” è fondamentale. Non ci si può allenare a 80 all’ora e pretendere la domenica di andare a 100 all’ora.

LE MINACCE VIOLA – La Viola è la squadra che ha segnato di più in trasferta: questo è un dato interessante. La Fiorentina fa più fatica in casa che fuori forse perché lontano dal Franchi beneficia dei maggiori spazi lasciati dagli avversari visto che chi gioca in casa solitamente fa la partita. Kalinic e Ilicic attaccano bene la profondità, Bernardeschi se parte palla al piede può essere devastante. Vincendo domani contro il Genoa ed espugnando l’Olimpico domenica, la Viola potrebbe sorpassare proprio la Lazio.

LE MINACCE BIANCOCELESTI – La Lazio deve essere più brava nell’organizzazione di gioco, in casa ha sempre fatto molto bene. Ha giocatori importanti. A me piace tanto Keita. Se sta bene può fare la differenza. Dover preparare per tutta la settimana questa partita può diventare importante perché si possono studiare dettagli che la Fiorentina, giocando in infrasettimanale, non può curare”.

Gene Gnocchi: “Seguo la Lazio grazie a Parolo. Penso che con 2-3 innesti….”

Il comico Gene Gnocchi è intervenuto a Radio Incontro Olympia per parlare del suo rapporto con il mondo del calcio confessando anche una certa simpatia per la Lazio grazie al nostro Marco Parolo. Crede molto nei ragazzi di Inzaghi ma fa una tirannia di orecchie al capitano Lucas Biglia. Ecco le sue parole:

“Il mio sogno era giocare almeno 1 minuto in Serie A, ma non ce l’ho fatta. Se parlo con Lotito forse ho ancora qualche chance. Io ho cominciato con l’Alessandria, poi ho giocato molto in Serie D. Adesso lavoro con Piero Chiambretti, era da tempo che volevamo lavorare insieme e sono contento. Spero continui a lungo questo nostro percorso. L’altra volta avevamo Ferrero in studio, lui è sempre stato così. E’ un personaggio fantastico, un genio”.

IL CAMPIONATOLa Lazio ha un’ottima squadra, sono contento che non sia venuto Bielsa. Inzaghi lo seguo dalla Primavera, è molto bravo. La Lazio, con un paio di innesti, può diventare una squadra da scudetto. Paloschi? A me piace, ma può solo dare un contributo, non ti dà quel qualcosa in più. Nel 4-3-3 non può giocare esterno, può solo fare la riserva a Immobile. Keita è un bel giocatore, se mette la testa a posto diventa un grande giocatore. Il rinnovo però è complicato, e con Lotito non sarà facile. Io cercherei anche un sostituto di Biglia, non è più quello di una volta. Io stravedevo per lui, ma adesso è un po’ spento. Anche quando la Lazio gioca bene l’argentino è sempre un passo indietro. Forse anche gli infortuni hanno influito. Io seguo il calcio, ma non ho una squadra del cuore. Seguo molto i giocatori. Sono amico di Parolo, è una persona fantastica e di grande cuore. C’è proprio una grande amicizia, seguo la Lazio per lui. Anderson lo seguo con passione, ti fa saltare dalla sedia, come Keita. De Sica? Nasconde un po’ la sua lazialità, è uno di spettacolo, deve accontentare tutti. Quando lo incontrerò gli dirò di mostrare di più la sua lazialità”

STATISTICHE – I gol? Non sono un’esclusiva dei “vecchi”…

Qualche giorno fa vi avevamo riportato il bellissimo primato realizzato dai ragazzi di Inzaghi: la Lazio ha mandato a segno ben 14 giocatori diversi  diventando una vera e propria cooperativa del gol. Ma ciò che balza agli occhi degli acuti osservatori è che la maggior parte di questi gol sono stati realizzati da Under-21. Non poteva essere diversamente visto che la Lazio ha una delle rose più giovani della Serie A, ma è anche merito del gioco ideato da Simone Inzaghi se i biancocelesti sono arrivati ad acquisire questo primato: su 29 reti totali che Biglia e compagni vantano in questa stagione, ben nove sono quelle messe a segno dai nati dal 1995 in poi. Le firme recano i nomi di Keita (4), Milinkovic-Savic (3), Lombardi (1) e Murgia (1), il quale è addirittura ’96. 

Nessuno in Serie A può vantare un così elevato numero di baby marcatori. Solo Atalanta e Udinese si avvicinano alla Lazio con 8 gol segnati da Under 21. A completare la speciale classifica ci sono poi il Genoa (5), il Milan, la Sampdoria e il Sassuolo che sono a quota tre, e il Pescara che ne annovera due. La banda Inzaghi le batte tutte. L’unico aspetto che manca a questi giovani talenti è diventare decisivi anche nei big match, nelle gare d’alta classifica. In particolare a Milinkovic e Keita manca questa consacrazione. Ci sarà tutto il girone di ritorno per affinare anche questa capacità. Insomma sembra proprio il caso di ribadire che i gol non sono un’esclusiva dei “vecchietti”. Beata gioventù…

Canigiani: “Un Natale tutto biancoceleste grazie all’iniziativa «La Lazio ti regala lo stadio»”

Marco Canigiani, Responsabile del Marketing biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3:

«La Lazio ti regala lo stadio» è un’iniziativa che vuole colorare di biancoceleste il Natale. Chi farà acquisti presso i Lazio Style 1900 Official Store, infatti, potrà ricevere in regalo uno o due biglietti di Distinti o Tribuna Tevere in base alla spesa sostenuta. Domani alle ore 10:00, inoltre, aprirà il nuovo punto vendita Lazio Style 1900 Official Store presso il Centro Commerciale Roma est. Da domattina i tifosi potranno utilizzare questo nuovo punto vendita per fare spesa, acquistare biglietti e usufruire delle varie promozioni. «Replica a chi?» è un’iniziativa volta a sottolineare come le maglie in vendita presso gli Store ufficiali siano prima di tutto di alta qualità dal punto di vista tecnico e poi identiche a quelle indossate in gara dai calciatori. È un tratto distintivo da sempre. Sono allo studio altre iniziative che verranno portate avanti da qui al termine della stagione”.

 

Inghilterra – Un ex biancoceleste nello staff del Birmingham

Il Birmingham, squadra inglese militante in Championship, ha deciso di puntare su una nuova guida italiana. Dopo l’esonero di Gary Rowett la società inglese ha interpellato Gianfranco Zola e l’accordo sembra essere stato già definito. A quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport il tecnico di Oliena porterebbe con lui anche l’ex biancoceleste Pierluigi Casiraghi, ricomponendo così il duo che guidò l’Under 21 azzurra nel biennio 2006-2008. Con loro anche l’ex calciatore Gabriel Cioffi. L’annuncio potrebbe esserci già questa sera o al massimo domani mattina.

CALCIOMERCATO – Obiettivo comune per Lazio e Fiorentina

Sembrano destinate a incrociarsi ancora le strade di Lazio e Fiorentina. La sfida tra biancocelesti e viola non si limiterà alla gara di domenica sera allo Stadio Olimpico ma sembra che nei prossimi giorni sarà prolungata anche in sede di mercato. Infatti, a quanto riportato da GianlucaDiMarzio.com le due società avrebbero messo entrambe nel mirino il ventunenne portiere uruguayano del Peñarol Gaston Guruceaga, giocatore con passaporto comunitario avendo anche la nazionalità spagnola. Se ciò fosse vero si potrebbe riproporre un altro duello di mercato come avvenne due anni fa per Milinkovic, che al termine decise poi di approdare a Roma tra le fila biancocelesti.

Canigiani: “Presto il rinnovo con la Macron. E anche la maglia dei -9…”

Il Responsabile del Marketing biancoceleste Marco Canigiani è intervenuto questa mattina ai microfoni di Radiosei. Queste le sue parole: “Siamo felici di annunciare che domani presso il centro commerciale Roma Est verrà aperto il nuovo Lazio Style Official Store. Con l’apertura del nuovo locale puntiamo ad allargare la nostra presenza in luoghi strategici. Continuiamo a valutare anche l’ipotesi dell’apertura di un negozio in centro, ma dobbiamo tener  presente l’equilibrio economico prima di poter fare un passo del genere”.

Sui risultati ottenuti dalle promozioni offerte ai tifosi: “L’obiettivo che ci poniamo è quello di riportare il maggior numero di tifosi allo stadio, ma non è facile riempirlo di nuovo”.

Sull’accordo con lo sponsor tecnico: “Oramai siamo ai dettagli, a breve raggiungeremo l’accordo con la Macron per un rinnovo di cinque anni, per cui ci legheremo all’azienda bolognese fino al 2022. Sarà un accordo in cui la nostra collaborazione aumenterà. La Macron ci sosterrà anche a livello di infrastrutture”.

Sulla maglia dei meno 9: “E’ stata un successo, ha volato molto in alto e prima o poi tornerà a volare”.

Signori: “Avete visto come Neymar batte i rigori? Beh…”

“E segna sempre lui…” era questo il coro che si alzava dalla Curva Nord, quando calcava il verde prato dell’Olimpico Giuseppe “Beppe” Signori, un mancino formidabile, che aveva come suo marchio di fabbrica i calci di rigore senza rincorsa, nonostante ciò difficilmente sbagliava il tiro dagli 11 metri. L’attaccante ha rilasciato un’intervista a Libero dove svela un piccolo “trucchetto” che usava: “In pratica io obbligavo il portiere a decidere prima di me. Lui teneva un ginocchio più in basso dell’altro, un movimento inconscio ma una sfumatura determinante per me perché mi indicava che avrebbe spinto con quella gamba, e quindi sarebbe andato dalla parte opposta. Recentemente Neymar ha calciato qualche rigore così, da fermo, ma ha fatto qualche errore. È più difficile coordinarsi sul breve“.

Collaborazione, quella col Barcelona, nata qualche tempo fa, come svela lo stesso bomber: “Qualche mese fa mi ha chiamato lo staff tecnico del Barcellona: mi hanno chiesto dei consigli da dare a Neymar sui calci di rigore“.

Eva Henger: “Mio marito e mia figlia grandi laziali!” Poi su Keita…

Eva Henger è intervenuta a “Quelli della notte”  trasmissione di TMW Radio, soffermandosi sulla fede baincoceleste della sua famiglia, partendo da Mercedesz: “Da piccola andava fuori con le cugine e pensavamo che andassero al mare per un po’ di svago. E invece sua cugina, malata di Lazio, la portava allo stadio a vedere la Lazio. Da quel momento è diventata una grande appassionata della squadra biancoceleste. Io invece sono simpatizzante della Lazio e tifosa del Toro. Non sono scatenata. Mi fa piacere comunque guardare le partite”.

Continua poi parlando  del marito: “Lui è ancor più malato della Lazio e in fondo mi conviene tifare per i biancocelesti perchè quando vincono lui è felice, quando invece vengono sconfitti, è arrabbiato nero”.

L’attrice conclude parlando dei giocatori (ex e non) che ha conosciuto: “Non sono una grande esperta di calcio però con mio marito conosciamo vari calciatori attuali e del recente passato della Lazio: Keita è un bravissimo ragazzo ed è un nostro amico così come Rocchi che è venuto a giocare anche in Ungheria, poi Pasquale Foggia e tanti altri

FORMELLO – Biglia c’è, preoccupa Marchetti. E si apre il toto difesa…

Dopo una serata di divertimento e spensieratezza, ecco che la Lazio torna a sudare sotto gli ordini di Inzaghi al “Mirko Fersini”, rendez-vous alle 11:00. La prima cosa che salta all’occhio è la presenza di Lucas Biglia che si allena a pieno regime col gruppo, un sospiro di sollievo per Inzaghi, che dovrà rinunciare già a Parolo squalificato. Il modulo sarà il 4-3-3 che sta facendo sognare il popolo biancoceleste, al centro del quale ci sarà proprio il regista argentino, pronto a inventare parabole invitanti per le punte e a distruggere le trame di gioco della squadra di Sousa. Dietro a lui è stata provata la stessa difesa a 4 vista al Marassi, con la coppia di centrali Wallace e de Vrij, e sulle fasce Radu a sinistra e Basta a destra, con Patric non ancora al top. Il tridente offensivo riaccoglierà Keita, pronto a far girare la testa agli esterni della Fiorentina.

Uno dei dubbi di Inzaghi è: chi dovranno proteggere i 4 difensori? Marchetti sembra in forte dubbio, il portiere ha dato forfait alla fine del primo tempo della sfida contro la Sampdoria, gli esami hanno evidenziato una semplice contrattura alla coscia sinistra, ma il numero 22 verrà valutato giorno per giorno, per ora ha svolto esclusivamente un lavoro differenziato (per questo è stato promosso in prima squadra il Primavera Adamonis, classe ’97). Le sue condizioni dovranno essere migliorate tra domani e venerdì, altrimenti si andrà avanti con Strakosha, positivo anche nel secondo tempo con la Samp.

Moggi: “Per il secondo posto il Napoli ha solo un’avversaria…”

Quest’anno la Serie A sembra essere molto più equilibrata del passato, con la Juventus che ha sempre una marcia in più, ma che non è la corazzata dell’anno scorso, seguita da 4 squadre racchiuse in soli 4 punti. Sulla lotta al secondo posto ha parlato Luciano Moggi, soffermandosi in particolar modo sul Napoli: “Credo che il Napoli adesso creda più in se stesso dopo la vittoria di Cagliari, soprattutto gli attaccanti. Il Napoli è una squadra compatta con reparti vicinissimi proprio perché manca la punta centrale. Penso che l’unico avversario per il secondo posto per il Napoli possa essere la Lazio, che ha un ottimo organico

Questo è quanto riferito ai microfoni di Radio Marte, concludendo poi con l’acquisto di Pavoletti da parte del club partenopeo: “È un attaccante valido, ora bisogna vedere se le caratteristiche si adattano al Napoli con Milik in campo

Macheda: “Laziale da sempre! Ora riparto da Novara, in futuro chissà…”

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Da enfant prodige del calcio italiano ed inglese a meteora il passo è stato breve, ed ora Federico Macheda è pronto a rimettersi in gioco ripartendo da Novara, piazza importante che ambisce ad un posto per i playoff.

L’ex attaccante del Manchester United non ha mai nascosto il suo amore per i colori biancocelesti, e lo ha ribadito ai microfoni di TuttomercatoWeb Radio: “Sono cresciuto nella Lazio e ancora oggi faccio il tifo. È una squadra che mi è rimasta nel cuore e che seguo costantemente. Da quando sono andato via non ci sono mai stati contatti concreti per poter rientrare in rosa. In futuro chissà! Per ora penso a fare bene a Novara. Ho decisione di ripartire dalla Serie B e darò il massimo. Da gennaio sarò in campo, la squadra è competitiva. Puntiamo ai play off”.

Anellucci ci va giù pesante con Keita!

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Durante il discorso di chiusura del presidente Lotito durante la cena di Natale biancoceleste di ieri sera, ha destato scalpore il gesto di Keita, il quale si sarebbe alzato dal tavolo e avrebbe abbandonato la compagnia proprio nel bel mezzo del monologo del patron della Lazio.

Ufficialmente si è trattato di “problemi personali”, come il senegalese avrebbe comunicato a Marchetti e Parolo, seduti con lui al tavolo, ma il gesto ha comunque scatenato le polemiche degli addetti ai lavori. Tra questi l’agente FIFA Claudio Anellucci, che ai microfoni di Radio Incontro Olympia ha così commentato: “Sono atteggiamenti intollerabili per quanto concerne il rispetto per gli altri. Simpatico o antipatico che sia quel signore che sta parlando è quello che ti manda il bonifico in banca. Per quale motivo non riconosci nulla a chi ti paga? È un dipendente. C’è sicuramente una linea oltre la quale non si può andare e il signor Keita questa linea l’ha oltrepassata spesso e volentieri. Un atteggiamento del genere non è soltanto infantile. Qualcuno della società doveva andarlo a prenderlo nel parcheggio. C’è un regolamento interno. Keita e il suo entourage hanno deciso di andare via dalla Lazio. Nessuno si strappa i capelli, esistono altri 1000 Keita nel mondo, ma ce lo dicessero chiaramente. Rimpiangere Keita? Non lo farà nessuno. Neanche tecnicamente. Preferisco avere calciatori che sono anche uomini“.

Joao Mario punta la Lazio…

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La prossima giornata di campionato vedrà l’Inter impegnata sul campo del Sassuolo e la Lazio affrontare la Fiorentina nel posticipo serale dello Stadio Olimpico.

Poi, prima della sosta natalizia, nerazzurri e biancocelesti si affronteranno in una sfida dal sapore d’Europa, attualmente in realtà più per la squadra di Inzaghi che per quella di Pioli. Il centrocampista portoghese dell’Inter, Joao Mario, in grande spolvero nell’ultima vittoria dei nerazzurri in casa contro il Genoa, è tuttavia pronto a dare battaglia, per cercare di riprendere il treno per l’Europa: “Dobbiamo vincere 4-5 gare consecutive – ha dichiarato a Tuttosport – Contro Lazio e Sassuolo servono 6 punti. Dobbiamo affrontare queste gare come se fossero le ultime della nostra vita”.

Pistocchi: “Keita, tanta qualità ma poca professionalità. Al suo posto consiglio…”

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Il noto opinionista sportivo di Sport Mediaset, Maurizio Pistocchi, è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia per fare il punto sul momento biancoceleste, con un occhio particolare sul mercato.

L’argomento principale è Keita, ancora lontano dal rinnovo: “Il calcio nasce dalla testa più che dai piedi. Il ragazzo non è così dentro la mentalità di un professionista. Le qualità le ha tutte. Ha forza, tecnica e corsa. Oggi è difficile per questi ragazzi milionari che girano in Lamborghini a 20 anni gestire la notorietà”. Balotelli viene spesso preso come esempio negativo per i tanti giovani calciatori: “Normale avere riferimenti nella società e nell’ambiente in cui lavorano. Balotelli non è stato un riferimento positivo. Hanno visto uno che ha qualità e che si è buttato via facendosi pagare milioni e milioni di euro. Pensano evidentemente che sia un modello da seguire. Difficile però con famiglie lontane o obnubilate dalla ricchezza spropositata trovare dei limiti”. Sulla Lazio di oggi: “Mi piace questa squadra. Si vede che c’è del lavoro. Inzaghi sta facendo molto bene e il derby l’ha perso Wallace, non lui. La gara difficilmente si sarebbe sbloccata. I biancocelesti hanno i punti del Napoli e meglio di così era difficile pensarla”. Infine un consiglio di mercato a Tare: “La differenza in questo mondo in cui girano meno soldi la fa la capacità di saper interpretare e vedere calciatori e allenatori prima degli altri. Nel ruolo di Keita ci sono prospetti fenomenali. A Tare mi permetto di segnalare Sebastián Driussi. Fenomenale, con la tecnica di Dybala“.

CALCIOMERCATO – L’agente di Torreira apre alla Lazio ma solo…

Il nome del momento è quello di Lucas Torreira che si sta mettendo in luce con la maglia blucerchiata. Su di lui molti club italiani tra cui la Lazio. Il presidente Ferrero aveva negato contatti con la Lazio, ma al contempo aveva dichiarato il giocatore cedibile. D’altronde le due parti stanno discutendo del rinnovo contrattuale con tanto di clausola rescissoria. Per capirne di più lalaziosiamonoi.it ha contattato il procuratore del centrocampista, tale Pablo Bentancur, che al contrario di Ferrero, ha confermato l’interesse della Lazio e ha ammesso che il giocatore gradirebbe la destinazione capitolina. Un discorso, tuttavia, da affrontare in futuro perché Bentacur ha precisato che Torreira è intenzionato comunque a firmare il rinnovo con la Samp. Tramonta, dunque, l’ipotesi per gennaio.

CASO CHIARA – Maurizio Insidioso: “Il 16 dicembre atto finale de processo. Vorrei vedere tanta gente!”

E’ partita ufficialmente nel pomeriggio di martedì l’edizione 2016 della Running For Chiara presso lo Sporting Palace Sigonio. Una corsa per la solidarietà per aiutare Chiara Insidioso, ancora alle prese con una durissima riabilitazione dopo l’aggressione subita da parte di Maurizio Falcioni. Sulla vicenda la Corte di Cassazione si esprimerà venerdì prossimo. Per parlare del successo della Running For Chiara e dei tanti laziali accorsi per far sentire la loro vicinanza, è intervenuto il papà di Chiara, Maurizio Insidioso, sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali On Air”, organizzatrice dell’evento allo Sporting Palace.

“Innanzitutto voglio ringraziare Fabio Cappelletti, la famiglia e lo staff per il disturbo che gli abbiamo recato, è stata una bellissima iniziativa che poteva nascere solo grazie a lui. Sono stato felicissimo perché mi sono sentito a casa grazie a tutta la gente che è venuta a trovarmi, ho passato dei momenti molto belli e quando sono tornato da Chiara le ho raccontato tutto, consegnandole anche la medaglia che ci ha consegnato la S.S. Lazio Atletica Leggera. La cosa più importante era accendere a livello mediatico la luce su quanto accadrà in Tribunale venerdì e anche ieri sono venuti parecchi giornalisti, a dimostrazione che la cosa è andata in porto nel migliore dei modi con Rai e Mediaset che hanno dedicato dei servizi sulla vicenda.

Da testimone diretto di quello che posso dire, mi fa sempre piacere citare i piccoli miglioramenti di Chiara, dovuti in buona parte agli aiuti della gente comune, in particolare dei tifosi dell’Athletic Bilbao che ci hanno mandato soldi per farla curare, mentre invece le istituzioni finora non ci hanno dato una mano come invece speravo. Lei è un esempio di vita che nonostante le evidenti difficoltà non viene aiutata dallo Stato. Il problema grave è che questo fondo per sostenere le vittime di violenze è stato istituito dalla Comunità Europea e l’unico Paese che non lo sta rispettando è proprio l’Italia, in qualunque altra nazione saresti stato risarcito direttamente dallo Stato. Paradossalmente, se Chiara fosse stata inglese, tedesca o francese, avrebbe ricevuto una mano, invece essendo cittadina italiana non può accedere a questo fondo. Il Parlamento non lo vuole istituire lamentando mancanza di soldi. Per come la vedo io sono felicissimo di eventi come la Running For Chiara, ma poi penso che non ci sarebbe bisogno di organizzarli se le istituzioni facessero il loro dovere.

Venerdì 16, davanti alla Corte di Cassazione di Roma sarà presente anche una delegazione della Curva Nord per manifestare contro lo sconto di pena richiesto dai legali di Maurizio Falcioni: “È l’atto finale, il terzo grado di giudizio, dove non si capisce bene cosa chieda, ma visto come è andato l’appello con lo sconto di pena non vorrei che gli abbassassero ancora la pena. Mi farebbe piacere vedere fuori tanta gente fuori dalla Corte, l’attenzione mediatica è importante perché senza di essa le cose potrebbero andare in maniera diversa. La vicinanza delle persone in momenti come questi è davvero fondamentale. A partire dalle 10 ci raduneremo a Piazza Cavour, davanti al Palazzaccio, dopodiché con gli avvocati entreremo in aula per attendere l’esito della giornata, sperando che vada tutto per il meglio.

Falcioni ha chiesto il rito abbreviato che prevede uno sconto di un terzo della pena, Maurizio Insidioso racconta di averne parlato con le cariche dello Stato che gli hanno dato risposte shockanti: “Ho parlato con ministri e sottosegretari, alcuni dei quali mi hanno detto “Ah, sei della Lazio? Io invece so’ daa Roma!” e queste risposte mi hanno davvero lasciato senza parole, per non parlare di quelli che parlavano in terza persona lavandosene le mani. Ti senti davvero preso in giro e non sai più a chi rivolgerti.

Infine Maurizio: “Voglio ringraziare tutte le persone che mi sono sempre state vicine al mio fianco. Non dico “Speriamo bene” perché dovrebbe essere sottintesa la cosa, attendiamo l’arrivo di questa giornata campale, quando arrivano i processi ho sempre paura che la giustizia non faccia esattamente il suo corso, ma so con certezza che avrò il vostro sostegno e per questo ve ne sarò sempre grato”.