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Mauro Mazza: “La Lazio ancora non sa quanto è forte ma deve cambiare atteggiamento…”

Il giornalista Mauro Mazza ha commentato la prestazione dei biancocelesti al San Paolo:Ho visto una Lazio determinata e orgogliosa, come se fosse stata caricata dai tifosi a Termini. Ero a Napoli sabato sera e ho percepito questa riconoscenza della squadra verso i tifosi. E’ stata una spinta decisiva, la squadra era più determinata. Però dal punto di vista dell’atteggiamento tattico non mi è piaciuta: vorrei vedere la squadra che costringe gli avversari ad adattarsi al nostro gioco e non viceversa. Mi piacerebbe vedere una Lazio meno timorosa contro le grandi squadre. Sabato nei primi minuti la squadra era partita bene, poi però si è chiusa perché il Napoli spingeva e perché la disposizione tattica prevedeva prima di non prenderle e poi di attaccare. Il 4 dicembre c’è una partita molto importante e vorrei che siano gli avversari a dover temere il tridente laziale. Il nostro attacco è invidiabile dalla maggior parte delle squadre italiane, mentre la difesa col rientro di de Vrij e Bastos e con Marchetti visto a Napoli è una delle difese più forti del campionato, se si aggiusta il centrocampo la Lazio diventa temibile per tutti. Mi piace pensare da tifoso che la Lazio non sa ancora quanto è forte e quando lo scoprirà saranno dolori per tutti”.

Queste le parole di Mazza a Radio Incontro Olympia. L’ex direttore di Rai Sport ha poi invitato la società a intervenire sul mercato a gennaio e a non vendere i suoi pezzi pregiati: “Leggo sui giornali che tutte le grandi stanno pensando a rinforzi di livello per gennaio e puntano ai giocatori della Lazio. Cedere un big non è da grande squadra. Se dopo l’Inter saremo ancora in alto in classifica, con un paio di innesti si potrebbe tornare a sognare. Perché non giocarsi questa carta? Quando le grandi squadre chiedono i big la Lazio dovrebbe rispondere ‘No grazie’. Se la Lazio diventasse grande i big non andrebbero via. Spero che come i tifosi si stanno rendendo conto che questa è una grande squadra, anche la società se ne renda conto e provi a potenziare questa squadra per farla diventare grandissima. Se la società desse dei segnali forti la gente tornerebbe allo stadio. La grande squadra è resa tale dal grande pubblico a suo seguito e questo deve essere l’obiettivo principale: riportare i tifosi all’Olimpico”.

Mirra: “E’ il tridente offensivo l’arma segreta della Lazio di Inzaghi”

Vincenzo Mirra, ex difensore biancoceleste, per parlare del momento attraversato dalla Lazio di Simone Inzaghi è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio,

Quando si fanno risultati credo che portino entusiasmo e poi di conseguenza è tutto più facile. Gli allenamenti si fanno sempre con intensità e gioia in questo modo. Quando le cose non vanno per il verso giusto, ti deprimi e tutto è più complicato: è una questione psicologica. Quando invece va tutto bene, corri per 90 minuti e non te ne accorgi. E’ come la vita, quando le cose vanno bene ti riesce tutto.  

La difesa mi ha colpito particolarmente, do molto merito alla preparazione atletica. Spesso si pensa solo alla tecnica ma quando stai bene fisicamente, quando sei preparato, in questo calcio, nel campionato italiano in particolare fai la differenza. La Lazio fa la differenza perché tecnicamente ha qualcosa in più delle altre in attacco. Ad un certo punto del campionato bisogna fare un’analisi per capire cos’è successo: il campionato è abbastanza livellato, la Lazio può essere considerata una sorpresa. La squadra biancoceleste potrebbe addirittura pentirsi d’aver ottenuto solo un punto al San Paolo.

Non sono un fautore del 3-5-2. Se la Lazio avesse rischiato qualcosa in più, essendo reduce da diversi risultati positivi. Si poteva giocare alla grande con il 4-3-3 con Felipe Anderson come esterno alto. Quest’ultimo e Keita non ce l’hanno tutte le squadre. Inzaghi si è coperto di più per lottare anche per un pareggio, non so se è un punto guadagnato o se sono due punti persi. La squadra biancoceleste ha un’identità ora, l’entusiasmo è dalla loro e ora devono continuare a giocare con lo stesso metodo sfruttando al massimo il potenziale offensivo. Si potrebbe cambiare in corsa, ma il 4-3-3 è nel DNA del gruppo condotto da Inzaghi.

Il tridente è da top club. Sono dei giocatori che non hanno tutte le squadre. E’ tra le prime in campionato per il potenziale. Non bisogna snaturare però Felipe Anderson, potrebbe avere discontinuità e perderebbe di imprevedibilità. E’ imprendibile quando parte, non ci sono calciatori in giro con la sua qualità. Mi fa male vederlo in posizione più arretrata.

Quando i risultati ci sono è il momento migliore per analizzare le cose che non sono funzionate. E’ lì che si deve migliorare. Subito dopo il gol la squadra non si è depressa e questo è dovuto al momento entusiasmante che sta vivendo il gruppo”.

USA 2016 – TRUMP PRESIDENTE: “Lavoriamo insieme per ricostruire la nazione…”

AGGIORNAMENTO DELLE 8:53 (ore italiane) – Ecco il discorso del neo Presidente degli Stati Uniti Donald Trump fatto all’Hotel Hilton di Manhattan: “Per repubblicani e democratici è arrivato il tempo di restare uniti. Di collaborare, lavorare insieme e ricostruire la nostra grande nazione. Ho appena ricevuto le congratulazioni di Hillary Clinton e io mi congratulo con lei. La nostra non è stata una campagna elettorale, ma un grande movimento”. Emozionato, è salito sul palco con la famiglia al completo, Melania, la nuova First Lady vestita di bianco, e tutti i figli. Come colonna sonora la musica di Independence Day: “Prometto che sarò il presidente di tutti gli americani“.

L’America ha scelto: Donald Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti. Alla fine di una lunga notte elettorale, dopo aver vinto nello Stato chiave della Florida, il candidato repubblicano ha virtualmente superato la soglia dei 270 grandi elettori necessari (275) per diventare presidente degli Stati Uniti. Nella volata finale, il tycoon ha conquistato Wisconsin (10 grandi elettori), Georgia (16), Iowa (6), Idaho (4), Utah (6), Pennsylvania (20),  Alaska (3) e Pennsylvania (20). L’insediamento ci sarà il 20 gennaio 2017 in quel momento Barak Obama passerà il testimone a Donald Trump. 

«È una grande notte per l’America». Così Curtis Ellis, consigliere di alto livello di Donald Trump, ha commentato i risultati delle elezioni presidenziali. Una folla di sostenitori di Donald Trump in visibilio ha seguito la notte elettorale al Trump International Hotel, a pochi isolati dalla Casa Bianca: quando le televisioni hanno trasmesso le notizie flash sul vantaggio di Trump in Ohio e Wisconsin, la folla è andata in visibilio. La gente ha puntato agli schermi delle emittenti che trasmettevano le dirette urlando «Proclamate la vittoria» e poi « Trump, Trump, Trump». Buuu e fischi dei fan di Donald Trump quando all’Hilton hotel, dove il tycoon è atteso a breve, i maxi schermi hanno trasmesso l’intervento del presidente della campagna elettorale di Hillary Clinton, John Podesta. «Email, email», ha gridato qualcuno, riferendosi allo scandalo delle email dell’ex segretario di stato.

I MERCATI HANNO PAURA DI TRUMP – I mercati mondiali sono crollati. E non si sono fatte attendere le prime reazioni dal mondo. L’Ufficio presidenziale sudcoreano ha convocato una seduta del Consiglio sulla sicurezza nazionale per discutere “il potenziale impatto delle elezioni presidenziali” Usa, riferisce l’agenzia Yonhap, in merito alla stretta attenzione sul voto Usa per gli effetti che ci sarebbero potuti essere in Asia a seconda del candidato vincente. Donald Trump è visto da Seul con sospetto per l’approccio “non convenzionale” dichiarato verso la Corea del Nord, a differenza della continuità offerta da Hillary Clinton. “Congratulazioni al nuovo presidente degli Stati Uniti Donald Trump e al popolo americano, libero!”, ha scritto su Twitter Marine Le Pen.

LACRIME PER I SOSTENITORI DELLA CLINTON – Shock e delusione tra i sostenitori di Hillary Clinton al Javits Center, dove è calato il gelo dopo i risultati che hanno ufficializzato la nomina di Donald Trump come Presidente degli USA.

I REPUBBLICANI MANTENGONO IL CONTROLLO DELLA CAMERA E DEL SENATO – Non solo l’elezione del presidente degli Stati Uniti. Anche il controllo della Camera e del Senato (rinnovato solo per un terzo) restano ai Repubblicani. Al Senato conferme arrivanono per Rand Paul, in Kentucky, e Marco Rubio in Florida. Accantonate le ambizioni presidenziali, Rubio è tornato a concentrarsi sul Congresso e sulla sua corsa in Senato.  I repubblicani mantengono dunque, come del resto era previsto, il controllo della Camera. I repubblicani hanno al momento un’ampia maggioranza di 247 deputati contro i 188 dei democratici.

POLISPORTIVA – Il risultato della Lazio Calcio Femminile di Materazzi

Prestazione di spessore per le ragazze di Parisi, in panchina al posto di Materazzi, che dopo la sconfitta in casa del Real Colombo e il turno di riposo forzato hanno dimostrato un buon recupero atletico e mentale. Un bel primo tempo con la Lazio che stava per fare bottino pieno in casa della capolista Vis Roma Nova. Due gol in cinque minuti, Bassotti e Grassi le marcatrici, stavano per regalare il successo alle ragazze biancocelesti ma prima un rigore dubbio concesso a un minuto dalla fine alla Vis Roma Nova realizzato da Rufaida e subito dopo una rete di Smeraldi fissavano il risultato sul pareggio finale. Da segnalare l’infortunio di Scirè: il portiere biancoceleste ha sbattuto la testa ed è stata ricoverata in ospedale per accertamenti.

IL TABELLINO

VIS ROMA NOVA–S.S. LAZIO 2–2

Vis Roma Nova: 1 Scarpellino, 2 Casella, 3 Vicini (46’ Cascieti), 4 Campanelli, 5 Brozzi, 6 Saccoman, 7 Colli, 8 Conti, 9 Papalia (46’ Cerza), 10 Rufaida, 11 Fioretti (78’ Smeraldi). A disp.: 12 Amato, 13 Torrente, 14 Gherghi, 15 Brozzi, 17 Cerza. All.: Croce

S.S. Lazio: 1 Scirè, 2 Croce, 3 Rizzo, 4 Sbocchia, 5 Mellina, 6 Moscatelli, 7 Grassi, 8 Sparapani (46’ Calabria), 9 Di Vito, 10 Viti, 11 Bassotti. A disp.: 14 Vittori, 15 Anania, 16 Poliziani, 17 Romoli. All.: Parisi

Reti: 28’ Bassotti, 33’ Grassi, 89’ Rufaida (R), 90’ Smeraldi

Note: espulsa Grassi.

 

Milinkovic euforico: “Nessuno si aspettava questa classifica. Inzaghi ha cambiato tutto…”

Il campionato è fermo, in questi giorni l’attenzione è tutta improntata alle nazionali. Tanti i giocatori sparsi in giro per il mondo in queste due settimane. Tra loro c’è anche il colosso serbo Milinkovic-Savic che ai microfoni dei media serbi rilasciato le seguenti dichiarazioni inerenti la nazionale serba e ovviamente… la Lazio:

Sergej domina con la Serbia Under 21: «E voglio vincere ancora qualcosa prima d’andare in quella maggiore. Voglio l’Europeo, ma prima abbiamo due gare contro la Norvegia e dobbiamo qualificarci a tutti i costi». Milinkovic-Savic è euforico per il cammino della Lazio in queste prime 12 giornate: «Mi ci sono voluti un paio di mesi per abituarmi, ma ora sono già a pieno ritmo. Mi piace giocare dove devo. Amo giocare dietro la punta. Come dicono in Italia, trequartista o seconda punta. Il ruolo che ricopro sin da bambino. Lì do il massimo, anche se in questi anni, per diverse situazioni, mi è capitato di dover giocare ovunque. Adesso sono tornato nella mia posizione ideale, dove posso dare il massimo».Sulla Lazio:La Lazio la macchina perfetta in questo momento: «Probabilmente nessuno si aspettava da noi questa posizione in classifica, visto che avevamo concluso all’ottavo posto lo scorso campionato e non avevamo centrato l’Europa. Noi non avevamo lasciato una buona immagine, ma ora Inzaghi ha cambiato tutto. L’atmosfera creata nello spogliatoio è fantastica. La scorsa stagione era arrivato in un momento inopportuno e non aveva avuto molto tempo per affrontare al meglio la situazione. Ma ora ha davanti un anno intero per preparare tutto molto bene. I risultati già si vedono»

POLISPORTIVA – SERIE A ELITE: un’indomita Lazio calcio a 5 si piega alla capolista

Si è disputata la penultima giornata di andata del campionato di Elite di calcio a 5 femminile. L’Olimpus ha espugnato il campo della Lazio aumentando il vantaggio a quattro punti dalle dirette inseguitrici, Real Statte e Sporting Locri. Pronostici rispettati dopo otto giornate con la squadra di mister D’Orto al comando del girone B della serie A, forte di una rosa ampia che trabocca in quanto a qualità e a personalità. Una bella parata di stelle nel pomeriggio di Fiano Romano dove le due squadre si sono sfidate con estrema correttezza ma senza lesinare agonismo ed energie. Al termine della gara è l’Olimpus a portare a casa tre punti d’oro che rafforzano la consapevolezza e consolida il primato della squadra di D’Orto.

IL TABELLINO

LAZIO-OLIMPUS: 2-3

LAZIO: Vecchione, Pomposelli, D’Incecco, Patri, Agnello, Benvenuto, Duco, Rebe, Amici, Argento, Di Turi, Tirelli. All. Chilelli
OLIMPUS: Nicoletta, Soldevilla, Lisi, Taty, Sorvillo, Siclari, Lucileia, Giustiniani, Martin Cortés, Salinetti, Bellucci, Esposito. All. D’Orto
RETI: 0’13” st Lucileia (O), 9’38” Siclari (O), 12’32” Duco (L), 13’30” Martin Cortes (O), 17’31” Agnello (L).

Lukaku: fissato il processo per eccesso di velocità

Come riportato da nieuwsblad.be è stata fissata la data del processo che vede imputato Jordan Lukaku per eccesso di velocità. Il vero problema è che l’auto del giocatore biancoceleste era stata sorpresa a una velocità di 80 chilometri orari (su un tratto con limite a 70) nel periodo in cui la patente gli era stata ritirata e gli era stato imposto il divieto di guida. Il giocatore e il suo avvocato assicurano che a guidare la macchina fosse un amico del calciatore ma il giudice ha chiesto come prova delle foto che confermino il fatto altrimenti Lukaku potrebbe incorrere in guai più seri.

 

Genoa: anche Juric in ansia per le nazionali

Se Atene piange, Sparta non ride”: ancora una volta purtroppo la Serie A è costretta a fermarsi per lasciar spazio alle partite delle nazionali. Un bene o un male? Le tesi sono contrastanti. Sta fatto che molte squadre staranno con il fiato sospeso finché i loro giocatori non torneranno dai rispettivi impegni internazionali. Tra le squadre con le dita incrociate ci sono anche Lazio e Genoa, prossime avversarie  nella 13a giornata di campionato.

Inzaghi già oggi ha dovuto dirigere un allenamento per pochi intimi: ben 11 i giocatori partiti da Formello e che faranno ritorno soltanto qualche giorno prima della gara dell’Olimpico (20 novembre). Non è da meno il suo collega Juric: il tecnico dei rossoblù, dovrà rinunciare a 10 elementi convocati dalle rispettive selezioni: Izzo, Pavoletti, Perin (Italia), Rincon (Venezuela), Laxalt (Uruguay), Pandev (Macedonia), Gakpè (Togo), Biraschi (Italia U21), Ninkovic (Serbia U21), Zima (Repubblica Ceca U21).

METEO – Benvenuto inverno: giù le temperature in tutta Italia

Sembrava non arrivare mai e invece finalmente (per gli amanti di questo periodo dell’anno) è arrivato l’inverno. Da ieri è entrata sull’Italia aria sempre più fredda, responsabile del maltempo di questi giorni e anche di un cospicuo calo termico su molte regioni.

Una bassa pressione si sta portando al Sud e farà peggiorare fortemente il tempo su questo settore dell’Italia. Poi, a seguire aria più fredda settentrionale giungerà su gran parte delle regioni e porterà a un deciso calo termico, più apprezzabile di notte e primo mattino. Già a partire da oggi le temperature stanno subendo un calo anche di 5-8 gradi al Nord, con l’arrivo di correnti più fredde settentrionali; possibili brinate e gelate mattutine nelle campagne, specie lungo la Pianura Padana occidentale. Calo termico più contenuto lungo la riviera ligure. Valori notturni decisamente sotto lo zero sulle alture sopra i 3/400 metri, con estese gelate. Anche il resto d’Italia subirà una diminuzione delle temperature, soprattutto di notte al Centro con valori spesso sotto i 9/10 gradi. Calo termico diurno invece in arrivo al Sud, dato anche dalle precipitazioni intense previste.

Cerasaro, coll. Inzaghi: “Al San Paolo lo spirito gladiatorio ha fatto la differenza…”

Il collaboratore tecnico Ferruccio Cerasaro, a margine dell’allenamento pomeridiano, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel per parlare dell’importante pareggio contro il Napoli. Ecco le sue parole:

“E’ ancora presto per parlare del Genoa, stiamo analizzando, noi come staff, la prestazione contro il Napoli. Quando rientreranno gli altri Nazionali lo analizzeremo con la squadra al completo. Al San Paolo ha funzionato lo spirito, che è stato ottimo e gladiatorio. Non era facile, i ragazzi sono andati sotto e hanno pareggiato subito: il gol, infatti, è arrivato dopo la ripresa di gioco. La gara contro i partenopei è stata preparata da Inzaghi nei minimi dettagli e tatticamente siamo stati pronti per lo sviluppo del match”.

Colonnese: “La Lazio deve lottare per la Champions, non dimenticatevi che…”

Per parlare del momento che stanno vivendo i biancocelesti è intervenuto ai microfoni di Radiosei nella trasmissione “9 Gennaio 1900” l’ex difensore biacoceleste Francesco “Ciccio” Colonnese. Ecco le sue parole:

La Lazio si ritrova 4° in classifica: ““La Lazio, per quello che ho visto queste dodici giornate, è una squadra che può lottare per i primi tre posti. Ha un’organizzazione, gioca a calcio, ha combattuto allo stesso livello con le grandi. Basta vedere le sfide con Milan e Juventus”. Un giudizio sulla gara con il Napoli, alcuni sostengono che si poteva fare di più: “Purtroppo chi parla in questo senso ricorda la Lazio dei tempi d’oro…la Lazio che poteva permettersi di andare  a Napoli e vincere. Ora la Lazio si sta ricostruendo e questa di inzaghi deve trovare certezze e ciò passa anche parte giocate un po’ da “piccola squadra” cioè  contenere per cercare di fare risultato. La Lazio ha fatto questo in maniera logica ed umile. Il Napoli in casa è forte, sì la Roma c’ha vinto ma grazie a situazioni favorevoli e con un Napoli non al top. Invece ora il Napoli è pericoloso, la Lazio ha combattuto bene ed è uscita a testa alta con un pareggio importante anche per la lotta Champions. La Lazio è li a 22 punti, c’è davanti solo il Milan…Cosa vuoi dire ad una squadra che aveva altri obiettivi e si ritrova a lottare per la Champions?La Lazio può lottare fino alla fine per la Champions secondo Colonnese: “Secondo me, sì perché è squadra è organizzata. Inzaghi è intelligente.e Sta diventando grande, furbo e bravo.  Migliora di partita in partita. Reputo la Lazio una squadra che può lottare tranquillamente per i primi tre posti anche perchè non dimentichiamoci che non ha le coppe, è quindi più fresca e alla lunga ciò può essere un vantaggio. Dove migliorare? Può migliorare nel recupero di giocatori dome Djordjevic, insomma giocatori che possono darti quel qualcosa in più ad una squadra che sta facendo già bene. Può migliorare in fase offensiva. Oltre ad Immobile Inzaghi si aspetta qulscosa di più”.

BASTA CENTRALE CON IL NAPOLI – “Non era facile, ha sofferto è normale, ma ne è uscito bene, ha combattuto, ha barcollato ma non ha molato. Può migliorare. Adesso molti giocano a 3 con un difensore che può fare entrambi i ruoli. Io però penso che se recuperi de Vrij e Bastos la difesa ideale a 3 la vedo con: de Vrij, Bastos e Radu sono loro che possono darti tranquillità e buon piede“.

WALLACE – “Ha fatto benissimo ha letto bene l’uno contro uno, non si è fatto saltare, bravo nei tempi. E’ stata una sorpresa positiva. Rischio di fare la fine di Gentiletti? No, lo vedo diverso, lui è più fisico. Gentiletti sì aveva fatto bene ma Wallace lo vedo più tosto, non sarà una meteora. Mi sembra abbia qualità superiori. Sarà una costante, si vede che ha fisico e qualità e può ancora migliorare”. 

FELIPE ANDERSON – “Sicuramente lo vedo meglio da attaccante esterno ma se Inzaghi continua con la difesa a 3 Felipe lo può fare benissimo quel ruolo. Se ci riesce Moses nel Chelsea di Conte non vedo perché non lo può fare Felipe Anderson”.

INZAGHI – Paura o è stato intelligente a capire i limiti della squadra? “Secondo me è stato intelligente. Ha capito che per essere forti lo devi essere piano piano e la Lazio si sta costruendo. La forza viene dai risultati con l’autostima con la consapevolezza che crescendo avrai più sicurezza. Non ci dimentichiamo che è passato da allenare i ragazzi ai giocatori di A. Poi prima non doveva tornare alla Lazio poi sì. E’ normale il timore iniziale, fa parte della crescita di una persona che va a grandi livelli. Non darei un giudizio negativo  di questa crescita ma positivo”.

IMMOBILE –Ora come ora è il più forte di tutti. Ha tutto. E’ completo, è fortissimo. Mi è sempre piaciuto da quando era al Grosseto. E’ veramente forte. Ha fatto bene Inzaghi a volerlo e la Lazio a comprarlo. Chi ha la possibilità di diventare capocannoniere tra Dzeko, Icardi, Higuain o Immobile? Do tante possibilità ad Immobile perché se parti facendo tanti gol puoi farne tanti altri. Higuain per me non sarà capocannoniere. Dico 50% Dzeko e Immobile.”

Ballotta stupito positivamente da Inzaghi e dalla Lazio

Per commentare il cammino della Lazio è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb.com l’ex portiere biancoceleste Marco Ballotta: “Non mi aspettavo una così buona partenza della Lazio. All’inizio mancavano Anderson e Keita ma ora avendoli recuperati la squadra di Inzaghi può dire la sua in campionato, io li ritengo due elementi fondamentali. Non so’ dove possano arrivare i biancocelesti ma, sulle ali dell’entusiasmo, possono davvero fare molto bene. C’è ancora tanta strada davanti ma se la Lazio continua a giocare bene e con determinazione può dare fastidio alle big. Non dico per il vertice ma almeno per l’Europa.

Poi su Inzaghi: Simone è bravo, non credevo potesse fare bene in così poco tempo. E’ riuscito a dare un’identità alla sua squadra. Potrebbe essere avvantaggiato dal fatto che i giovani che ha a disposizione li conosce bene per averli già allenati in Primavera ma, in più, Simone sta mostrando di aver carattere e determinazione anche nelle vesti di allenatore. E’ una sorpresa veramente positiva, sta dimostrando di avere le idee chiare e bisogna riconoscergli che sbaglia poco”.

 

Patric: “Bisogna continuare a lavorare senza mollare mai”

Al termine della seduta pomeridiana ai microfoni di Lazio Style Channel è intervenuto il terzino biancoceleste Patric. Queste le sue parole:

“Dobbiamo dare il massimo per mantenere una buona classifica, dobbiamo continuare a lavorare ogni giorno. Ciò che facciamo durante la settimana si vede la domenica. Siamo contenti perché questa è la strada giusta. Stiamo lavorando tanto e sappiamo che abbiamo una squadra di qualità con un ottimo spogliatoio, siamo brave persone e parliamo molto nello spogliatoio di ciò che facciamo. Ho lavorato molto sul calcio italiano, è molto diverso da quello al quale ero abituato. Si dice anche in Spagna che il calcio in Italia è molto diverso, me ne sono reso conto venendo qui. Ogni giorno mi sento meglio, con la società, con i compagni e con il mister e sto giocando sempre meglio. Il derby è una partita molto importante per noi e vogliamo vincerlo. Dobbiamo pensare partita dopo partita e la più importante è proprio quella contro il Genoa perchè è la prossima, poi ci sarà il Palermo e infine la Roma”.

FORMELLO – Allenamento per pochi intimi. Inzaghi incrocia le dita per le nazionali

Il campionato si ferma, Inzaghi e la Lazio no. Archiviato il pareggio di Napoli ed i due giorni di riposo concessi, la squadra torna a lavorare nel centro sportivo di Formello.  Sono solo 14 gli uomini a disposizione del mister: Lombardi, Djordjevic, Minala, Leitner, Tounkara, Hoedt, Kishna Patric, Murgia, Basta, Wallace, Vinicius, Radu e Felipe Anderson. Nella rosa, quindi, i due olandesi Under 21, Hoedt e Kishna: suderanno a Formello per tutta la settimana, saranno impegnati soltanto martedì prossimo per un’amichevole con il Portogallo U21. Per il momento mancano 9 calciatori convocati dalle rispettive nazionali: Strakosha, Vargic, Biglia, Lulic, Milinkovic, Cataldi, Parolo, Immobile e Keita. Assenti per ora i tre infortunati de Vrij, Lukaku e Bastos, ma il loro ritorno è solo una questione di tempo (stanno cercando di accelerare i tempi di recupero). L’angolano, in panchina contro i partenopei nell’ultimo turno di A, dovrebbe rientrare contro il Genoa, mentre le condizioni degli altri due difensori verranno monitorate quotidianamente. Le sensazioni restano positive. I pochi giocatori rimasti nella Capitale hanno cominciato l’allenamento in palestra, prima di passare sul rettangolo verde. Qualche esercitazione tecnica e poi una serie di partitelle a campo ridotto e ad alta intensità per il gruppo biancoceleste. Assente, oggi pomeriggio, anche Luis Alberto: lo spagnolo non era stato convocato per Napoli a causa di un attacco gastroenterinale.

 

 

UFFICIALE – Stefano Pioli è il nuovo allenatore dell’Inter

AGGIORNAMENTO ORE 17:40 – Stefano Pioli è il nuovo allenatore dell’Inter. A comunicarlo in maniera ufficiale è il club nerazzurro sul proprio sito:  “F.C. Internazionale annuncia di aver trovato un accordo con l’allenatore Stefano Pioli. Il tecnico emiliano si legherà ai colori nerazzurri fino al 30 giugno 2018 e sarà accompagnato a Milano da alcuni suoi collaboratori che entreranno a far parte della prima squadra”.

Inizia quindi finalmente la nuova avventura del tecnico emiliano. A lui l’arduo compito di risollevare l’Inter da una situazione problematica e provare a rilanciarla per una qualificazione in Europa, come gli riuscì due anni fa quando agguantò il terzo posto e l’accesso ai preliminari di Champions League con la Lazio.

AGGIORNAMENTO ORE 15:30 – Questa la nota apparsa sul sito ufficiale del club capitolino: ““La S.S. Lazio comunica che è stato risolto il contratto di lavoro del Sig. Stefano Pioli e del suo staff. La S.S. Lazio ringrazia Pioli ed i suoi collaboratori per il lavoro svolto ed augura loro le migliori fortune”.

Rimaneva solo un ostacolo a dividere Stefano Pioli dalla panchina dell’Inter: la risoluzione del contratto con la Lazio, che legava il tecnico parmense al club di Lotito fino al termine della stagione.

Bene proprio in questi minuti, secondo quanto riportato da Sky Sport, l’ex allenatore biancoceleste e il presidente avrebbero trovato l’accordo per la risoluzione definitiva del contratto, dando quindi il via libera per il nuovo matrimonio con la società milanese. Ora si attende solamente il comunicato ufficiale dell’Inter.

Simpatico siparietto tra Tommaso Paradiso (Thegiornalisti) e Simone Inzaghi

Il frontman della band pop rock Thegiornalisti, Tommaso Paradiso, tifoso laziale, ospite alla trasmissione Tiki Taka su Italia 1 è stato protagonista di un simpatico siparietto con Simone Inzaghi:Sono contento che sia rimasto Simone alla Lazio, non ho mai voluto Bielsa. Lo aspetto al concerto, anche se è sold out, per lui un posto c’è sempre“. Il tecnico biancoceleste ha colto la palla al balzo e ha risposto: “Aspetto il biglietto allora”.

La Lega serie A multa Lazio e Napoli per la gara di sabato. Questo il motivo

Come riporta la Lega serie A in una nota sul sito ufficiale, la Lazio è stata comminata un’ammenda di 2.500 euro a titolo di responsabilità oggettiva, per avere ingiustificatamente ritardato l’inizio della gara e l’inizio del secondo tempo di circa cinque minuti. Mentre il Napoli è stato multato di 5.000 euro poiché i suoi sostenitori, all’8° del secondo tempo, hanno lanciato un fumogeno e una bottiglietta semi-piena nel recinto di gioco. Dunque anche qui il risultato è finito in parità, una multa a testa.

Foggia esalta Inzaghi: “E’ un predestinato, capace e competente”. Poi su Pioli all’Inter…

L’ex fantasista biancoceleste Pasquale Foggia, impegnato ora nel corso federale per diventare direttore sportivo, è intervenuto a TuttoMercatoWeb Radio per analizzare il momento della Lazio di Inzaghi dopo il buon punto guadagnato sul campo del Napoli di Sarri.

Foggia non nasconde tutta la sua ammirazione per il lavoro che sta svolgendo il tecnico dei biancocelesti, Simone Inzaghi: “Simone è un predestinato, competente e capace. Mi aveva detto che contro il Napoli per fare bene avrebbe dovuto cambiare modulo, è stato bravo“. Un pensiero sull’approdo di Pioli all’Inter: “Oggi si guarda al profilo allenatore in base al momento. Se scelgo un allenatore lo faccio perché seguo partite e allenamenti con confronti diretti. Devi scegliere un profilo giusto, perché il giocatore ci mette poco a pesare un allenatore. Pioli mi sembra una scelta logica, dopo l’inizio disastroso giusto prendere uno che conosce il campionato italiano“.

Izzi: “Inzaghi ha trasmesso un vero senso di appartenenza. Lazio, blinda de Vrij!”

Il giornalista di LA7 Francesco Izzi, noto tifoso laziale, è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali on Air” per parlare di Lazio e di Serie A in un momento di riflessione con il massimo campionato che nel prossimo weekend sarà fermo per dare spazio all’attività delle Nazionali.

La Lazio e Simone Inzaghi hanno decisamente stupito in questo avvio di stagione: “Si dice sempre quanto sia importante valorizzare il proprio settore giovanile, credo che la cosa che può rendere più soddisfatto il tecnico laziale in questo momento è proprio il senso di appartenenza che è riuscito a trasmettere alla squadra. Vive l’ambiente da ormai diciassette anni e credo che alla fine questo paghi, conoscere ciò a cui si va incontro ed essere pronti ad affrontare le difficoltà che la piazza romana riserva. Mi piace come non abbia mai speculato di fronte a una situazione del genere, è riuscito a risolvere dei casi difficili come quelli che in estate erano scoppiati attorno a Felipe Anderson e Keita e ora ne sta raccogliendo i frutti. Non mi è piaciuta invece la scelta della difesa a tre a Napoli, forse ha un po’ disorientato la squadra, non credo funzioni schierare Felipe Anderson sulla linea dei difensori, anche se è arrivato alla fine un punto davvero molto pesante“.
Quali giocatori di questa rosa la Lazio deve blindare per il futuro? “Lo scorso anno è stata persa una grande occasione quando si sarebbe potuto puntare a tornare sulla scena della Champions. I punti fermi di una squadra che funziona vanno sempre confermati, anche se la Lazio difficilmente potrebbe resistere ad offerte economiche di un certo livello. I nomi da trattenere sono i soliti. Innanzitutto Stefan De Vrij, fortissimo e credo nel mirino del Chelsea, ma con un rinnovo adeguato si potrebbe trattenere per almeno altre due stagioni. Keita in questo momento mi sembra finalmente sereno e concentrato, ma l’impressione è che anche per lui la Lazio non sia un punto d’arrivo. In questo momento però la Lazio deve godersi quello che ha, una squadra bella da vedere e che con Milan e Atalanta potrebbe dare vita ad un’appassionante lotta per l’Europa all’insegna dei tanti giovani schierati in campo. Certo questa politica ha anche un lato oscuro. Ci sono giocatori come Leitner, Luis Alberto e Kishna che sono costantemente ai margini e che non sembrano neanche far parte della rosa della Lazio“.
In Nazionale la Lazio ha ormai una rappresentanza fissa molto nutrita, con Immobile, Parolo e Cataldi…: “Mi fa pensare il fatto che Cataldi non giochi nella Lazio, ma sia convocato in Nazionale, è una caratteristica che riguarda molti giocatori convocati in Azzurro, come ad esempio Lapadula e Zaza. Sicuramente Cataldi può essere orgoglioso di far parte dell’Italia, alla Lazio ha dimostrato di non gradire il ruolo di vice-Biglia, ma sicuramente il suo talento non passa inosservato e la convocazione in Nazionale è una consacrazione in questo senso. Di Immobile sapevo fosse iniziato un corteggiamento serrato da parte della Lazio già all’inizio dello scorso europeo, lui stesso cercava un club che gli offrisse una maglia importante da titolare dopo le sfortunate esperienze all’estero. Per Immobile la Lazio è stata la squadra giusta al momento giusto, a Napoli ha pagato forse un po’ di emozione ritrovandosi nella sua città, ma sta vivendo una grande esperienza, con Inzaghi che è stato bravo a non sovraccaricarlo di responsabilità nonostante dovesse raccogliere l’eredità di Miro Klose“.
Arrivati ormai a un terzo di campionato, si può tracciare un primo bilancio di questa Serie A? “Detto dell’impressione positiva destata dalla Lazio, sono rimasto molto impressionato dall’Atalanta che gioca con la forza dei nervi distesi. Sicuramente alla ripresa la sfida contro la Roma sarà molto interessante. Mi ha sicuramente sorpreso il Milan, che aspetta ancora di conoscere la nuova proprietà, ma sta giocando come se stesse avviando un progetto dal grande futuro. E poi il Toro, tanti giovani di talento ed un attacco da sogno. La delusione in questo momento è il Sassuolo, anche se ci può stare che stia andando incontro a questa inversione di tendenza considerando la poca abitudine alla scena europea. Mi spiace per le difficoltà di Oddo. Credo sia un ottimo tecnico di cui sentiremo parlare in futuro, che in questo momento al Pescara, anche a causa di un attacco un po’ troppo leggerino, non sta raccogliendo quanto ha seminato a livello tecnico-tattico“.

Sergio: “La gara di Napoli darà certezze alla squadra”. Poi su Felipe Anderson…

Per fare il punto della situazione in casa Lazio, ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex giocatore biancoceleste Raffaele Sergio.

Primo commento sulla prestazione della Lazio al San Paolo contro il Napoli: “La cosa importante è che al di là del punto ci sia stata una prestazione positiva contro il Napoli, la squadra biancoceleste può assumere la consapevolezza che può lottare per qualsiasi traguardo. A Napoli non è facile, è una squadra che gioca il miglior calcio in Italia e bisogna cogliere l’aspetto positivo di questa partita, è stata una gara fondamentale per il prosieguo del campionato. La Lazio ha dato dei segnali positivi sotto ogni punto di vista sabato sera“. Una Lazio da grandi obiettivi…: “La Lazio vale più del quarto posto. La gara di sabato accrescerà l’autostima nei calciatori, perché a Napoli è stato ottenuto un punto con merito e caparbietà. La squadra biancoceleste sta ottenendo molti risultati in trasferta grazie alle caratteristiche dei giocatori, il tridente è veloce, rapido e non da punti di riferimento. In trasferta giocando di rimessa è più facile andare in gol in questo modo. Anche in casa però la Lazio costruisce tante palle gol, sono dell’idea che la cosa positiva sia l’equilibrio tattico e mentale raggiunto dalla squadra di Inzaghi. Questa squadra a livello mentale aveva negli anni precedenti degli alti e bassi, quest’anno anche in emergenza la squadra non si è scomposta“. Sui singoli, Felipe Anderson e Keita: “Felipe è un giocatore che sta dimostrando giorno dopo giorno di poter competere a livelli importanti. Keita quando maturerà diventerà un giocatore importantissimo a livello europeo. La continuità nel giocare lo sta facendo migliorare, ma è ancora al di sotto delle sue possibilità. Sono due giocatori che fanno entrambe le fasi, sanno giocare spalle alla porta e anche in profondità. Danno pochi riferimenti e hanno tutte le carte in regola per essere titolari fissi“. Invece su Cataldi, convocato in Nazionale da Ventura: “Cataldi non mi meraviglia, deve maturare, ci vorrà tempo ma Inzaghi lo sta utilizzando con la giusta pazienza. Ha dimostrato di poter diventare un giocatore importante“. Un pensiero su Inzaghi: “L’addio di Bielsa è stato una benedizione. Inzaghi lo ritengo il migliore per la panchina biancoceleste, ha dimostrato sin dall’anno scorso di poter dare continuità e sicurezza. Nessuno meglio di lui può gestire questo gruppo e questi ragazzi, sono contento per il calcio italiano perché anche altre società dovrebbero andare verso questa direzione“. Infine un’opinione sul prossimo impegno della Lazio, che al rientro dalla sosta affronterà il Genoa di Juric: “Sulla carta la gara contro il Genoa sarà un impegno importante, ma da qui a 15 giorni bisogna vedere come rientreranno i Nazionali, sperando che rientrino bene; fare delle previsioni è difficile, il calendario sembra positivo ma la realtà potrebbe essere diversa. Bisogna vivere alla giornata e tenere, come fa Inzaghi, tutti sulla corsa. La linea che sta conducendo il mister è quella giusta“.