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Camolese: “Ancora qualche colpo di mercato e non mi stupirei se la Lazio arrivasse tra…”

Partita per cuori forti quella di domenica a Torino dove si affrontano due squadre che non disdegnano il gioco e che ben si stanno comportando in campionato. Quella fra granata e biancocelesti è una di quelle sfide che promettono scintille, da loro ci si aspetta una gara ricca di emozioni, reti e spettacolo. Ma allo stesso tempo è anche una gara speciale per alcuni dei protagonisti. Da una parte, ad esempio, il tecnico del Toro Sinisa Mihajlovic che si ritroverà di fronte il collega Simone Inzaghi, ex compagno di tanti successi in biancoceleste ai tempi del presidente Cragnotti; dall’altra Ciro Immobile che ritrova i suoi vecchi compagni. Per parlare della sfida di domenica Laziopolis.it ha intervistato il doppio ex Giancarlo Camolese.

Che gara si aspetta? “Sarà una sfida molto interessante tra due squadre in ottima forma che giocheranno per vincere. Il Toro vuole proseguire il momento positivo dopo il poker della Favorita, mentre la Lazio vorrà dimostrare che il pari interno contro il Bologna è stato solo un piccolo incidente di percorso”.

Alla luce di questo inizio di campionato cosa pensa della squadra di Inzaghi? “La Lazio è una buona formazione e credo ci siano tutte le premesse affinchè faccia un grande torneo. Non mi meraviglierei certo se i biancocelesti arrivassero tra le prime tre, la squadra ha qualità specie davanti dove il tridente giovane può mettere in difficoltà qualsiasi avversario. In difesa poi è stato importante il ritorno di de Vrij, così come in mezzo al campo lo sarà quello di Biglia. Ho visto la Lazio di recente contro il Pescara e mi ha fatto un’impressione notevole. L’unico neo una rosa non proprio numerosissima”.

Quindi un Inzaghi promosso: “Certamente sì. Simone ha preso in mano una situazione delicata al termine del tormentone Bielsa. Il giovane tecnico si è rimboccato le maniche e sta lavorando bene in un contesto difficile come quello di Roma, dove la pressione è sempre alta. Inzaghi conosce bene l’ambiente, ha allenato per diversi anni la Primavera e ha fiducia nei giovani. Credo che la società alla fine abbia fatto bene ad affidarsi a lui”.

E su Mihajlovic: Sinisa è l’allenatore giusto per il Toro. Ha di colpo ricreato entusiasmo in una piazza affamata di grande calcio. E’ tignoso, determinato, sa il fatto suo e ha voluto fortemente dei giocatori che in questo momento si stanno rivelando decisivi. Il Toro è una squadra interessante, ha battuto nettamente la Roma, può fare leva su gente come Belotti, Falque e Ljajc, si toglierà belle soddisfazioni”.

Cosa ricorda del suo passato in biancoceleste: “Fu un’esperienza straordinaria sotto tutti i punti di vista. Ai nastri di partenza eravamo spacciati, nove punti di penalizzazione avrebbero potuto abbattere chiunque ma non quel gruppo cui ho avuto la fortuna di appartenere. Fu una stagione incredibile, unica, conclusasi addirittura a luglio, una cosa senza precedenti nel calcio italiano”.

Lei quale tipo di giocatore è stato? “Il classico mediano tutto muscoli e polmoni. Ringhiavo e correvo per gli altri, magari non rubavo l’occhio dal punto di vista tecnico, ma uscivo dal campo con la maglia bagnata, consapevole di avere dato tutto per quei colori che ancora oggi porto nel cuore”.

Ha mai pensato di allenare la Lazio? “A dire il vero fui il primo tecnico a essere contattato da Lotito. Era il luglio del 2004 e il patron aveva appena rilevato il club. Il clima era caldo e non solo dal punto di vista climatico. Il presidente mi parlò, fu un colloquio lungo e interessante, lui era molto deciso ma alla fine non se ne fece nulla. Poi arrivò Caso.

Ora cosa fa Camolese? “La mia vita è molto movimentata, non mi lamento. Faccio l’opinionista televisivo, sono docente alla SUISM di Torino e insegno anche a Coverciano. L’ultima esperienza sulla panchina risale a pochi mesi fa a Chiasso (seconda divisione svizzera), una parentesi molto positiva culminata in una tranquilla salvezza. Il calcio mi appassiona ancora molto e se qualche società dovesse presentarsi con un bel progetto non esiterei a dire di sì”.

ROMA – In arrivo l’ennesimo sciopero dei trasporti: fermi bus, metro e ferrovie

Giornata nera a Roma quella di domani. Le corse dei mezzi pubblici urbani ed extraurbani potrebbero non essere garantiti a causa dello sciopero generale di 24 ore indetto dal sindacato Usb. L’agitazione sarà estesa a tutta la giornata e riguarderà le reti Atac, Roma Tpl e Cotral causando il blocco del servizio su bus, tram, metropolitane, ferrovie Roma-Lido, Roma-Civitacastellana-Viterbo e Termini-Centocelle.

Anche le linee periferiche gestite dalla società Roma Tpl resteranno ferme. Saranno garantite le corse da inizio servizio fino alle 8.30 e dalle 17 alle 20. Possibili stop anche per il servizio dei bus notturni, le linee N, nella notte tra domani e sabato. Nelle stazioni metroferroviarie che resteranno eventualmente aperte in caso di assenza del personale di stazione potrebbero non essere garantiti i servizi di ascensore, scale mobili e montascale. Possibili stop anche per il servizio biglietteria.

Lo sciopero coinvolgerà, inoltre, anche il trasporto ferroviario: fermo per 24 ore il personale fisso mentre gli addetti alla circolazione dei treni incroceranno le braccia dalle 9 alle 17. A rischio anche le attività di Roma Servizi per la Mobilità: contact center infomobilità, numero verde disabili, sportello al pubblico di piazzale degli Archivi e infobox della stazione Termini.

Torino-Lazio: precedente positivo con lo stesso arbitro ma a campo invertito

La gara della 9^ giornata di Serie A TIM TorinoLazio in programma domenica 23 ottobre alle ore 15:00 allo Stadio Olimpico Grande Torino di Torino sarà diretta dal signor Piero Giacomelli. Il direttore di gara ha già arbitrato 10 volte il Torino: 4 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte. Mentre con la Lazio i precedenti sono solo 4, di cui 3 vittorie e 1 sconfitta. Tra le gare dirette dall’arbitro della sezione di Trieste anche un precedente tra granata e biancocelesti giocato però allo Stadio Olimpico di Roma e terminato 2-1 per i capitolini che si imposero grazie alle reti di Biglia e Klose.

Assistenti: Lo Cicero – Pegorin
IV Uomo: Ranghetti
ADD1: Gavillucci
ADD2: Di Paolo

Ag. Buffon svela: “Zoff lo voleva alla Lazio. Marchetti portiere determinante”

L’eroe della settimana è sicuramente Gigi Buffon, che in Champions League contro il Lione ha dimostrato di essere ancora un fuoriclasse zittendo le malelingue che l’avevano già etichettato come bollito. Per questo motivo, Radio Incontro Olympia ha intervistato lo storico procuratore del numero 1 della Nazionale, Silvano Martina che ha svelato un aneddoto: “Su Buffon c’è poco da dire. Vuole migliorarsi sempre. Tutti se hanno voglia possono farlo. Sono vent’anni che sta giocando a livelli mondiali. D’altra parte quando nasci fuoriclasse tutto ti viene normale. Zoff era intenzionato a prenderlo alla Lazio quando Gigi era al Parma. Disse che non aveva mai visto un portiere così forte, più forte di lui. Prima di andare alla Juventus si avvicinarono molto anche Roma e Barcellona”.

Su Marchetti e Hart: “Portieri importanti con una certa esperienza. Sono in grado di essere determinanti. Sarà una gara interessante fra una rosa competitiva, quella biancoceleste, e una vera sorpresa. Bravo Mihajlovic a far fare al Toro un salto importante a livello tecnico. È da tripla e per mentalità non sono due squadre che si mettono lì ad aspettareIndividualità importanti ci sono ma secondo me vincerà il gruppo in grado d’interpretare al meglio la sfida. Inzaghi contro Mihajlovic, chi leggerà meglio i 90 minuti”. Immobile: “Nel panorama italiano è uno degli attaccanti più importanti che ci sono. Incide anche il fatto che sembra veramente felice di essere arrivato alla Lazio”.

Onazi risponde a Gentile: “La Lazio non ha risposto alla mia lettera. Mi rivolgerò alla Fifa”

AGGIORNAMENTO 20/10 – Dopo la smentita del legale biancoceleste Gentile, arriva la risposta di Ogenyi Onazi ai microfoni della BBC Sports: “Non abbiamo altra scelta che andare dalla Fifa per chiedere al comitato di agire sul rifiuto della Lazio di pagarmi. Il mio agente e l’avvocato hanno scritto alla Lazio, ma dopo due mesi non abbiamo ricevuto alcuna risposta dal club. Abbiamo concluso che l’unica cosa da fare è quella di avvicinarci alla Fifa per ottenere quello che per cui ho lavorato”.

Come un fulmine a ciel sereno, in casa Lazio si ritorna a parlare di cause legali. Anche se la voce non è confermata, si vocifera che Onazi sia pronto a chiedere aiuto alla FIFA, per ottenere delle mesilità arretrate di quando era ancora una calciatore della Lazio. Questo è quanto dice AfricanFootball.com, sostenendo anche che il nigeriano si sia messo in contatto con la Lazio ma che, quest’ultima , abbia fatto orecchie da mercante.

In serata è giunta la replica dell’avvocato Gentile. Intervistato da lalaziosiamonoi.it, lo storico avvocato della Lazio ha precisato di non saperne nulla e di non aver mai ricevuto lettere di contestazione da parte dell’ex calciatore Onazi. Si attendono sviluppi e conferme.

CONFERENZA – Parolo: “Col Torino test decisivo. Rinnovo? Col presidente c’era un accordo già da maggio”

Come di consueto, ha parlato nella consueta conferenza stampa settimanale un giocatore della Lazio. Questa volta è toccato a Marco Parolo, fresco di rinnovo con la squadra biancoceleste fino al 2020. Queste le sue parole:

Ti sei legato alla Lazio a vita?

“Non so se chiuderò qua, perché non so quando smetterò. E’ stato tutto fatto senza ansia, senza stress, col presidente ne avevamo già parlato a maggio. Ringrazio la società e il presidente che mi hanno permesso di andare all’Europeo, di fare esperienze e campionati importanti. Sono un giocatore maturo, spero di aiutare i più giovani e di raggiungere traguardi importanti”.

Torino è la partita della verità?

“Sì, è la partita più importante in questo momento. Sarà una tappa fondamentale perché dimostrerà il nostro valore e la nostra identità di gioco. Sarà importante andare là e fare la prestazione, poi il risultato ne sarà la conseguenza. Finora abbiamo avuto alti e bassi ma questo è normale perché non siamo ancora una squadra pronta. Torino sarà un test importante per capire a che punto siamo. Domenica abbiamo fatto un’ottima partita, abbiamo sempre cercato il gol attraverso il gioco. E’ stata solo una questione di numeri, se la palla fosse entrata un decimo delle volte che abbiamo calciato in porta sarebbe stato tutto più facile. Al di là dei risultati, sono contento di come lavoriamo, c’è grande disponibilità da parte di tutti ed è quello che chiedevo a inizio stagione”.

Come ti trovi nel ruolo di vice Biglia?

“E’ un ruolo nuovo che faccio volentieri, non sarò mai Biglia ma sarò sempre Parolo: perdo qualcosa rispetto a lui ma cerco di recuperare in altro. Cerco di crescere di partita in partita. Vista la mia età mi fa anche comodo imparare questo ruolo perché ti allunga la carriera in quanto corri meno. Spero che torni Biglia quanto prima perché lui è un top in quel ruolo. Comunque stiamo facendo tutti bene, chi entra dà una mano alla squadra”.

A Bologna sei apparso stanco, colpa della Nazionale?

“No, ho rivisto la gara e con il Bologna abbuiamo sofferto i primi 10 minuti, poi quando abbiamo trovato la quadratura loro non hanno più superato il centrocampo. A Udine siamo stati facilitati dal fatto di aver segnato subito. Se anche col Bologna avessimo trovato il gol subito a inizio secondo tempo avremmo parlato di un’altra partita. Nella ripresa ho avvertito un po’ di stanchezza ma i dati dicono che sono tra quelli che ha corso di più. Sono fiducioso per il prosieguo della stagione”.

Sei contento della carriera che hai fatto?

“Sì, perché nella mia vita ho sempre cercato di superare i miei limiti mettendomi in gioco. Ogni sfida sono riuscito a superarla, questo dimostra che ho carattere e che ho sempre voglia di dimostrare quanto valgo. Ho 31 anni ma in campo mi  sento il più giovane. Dentro di me c’è tanta voglia di giocare, sono contento di avere la possibilità di giocare fino a 35 anni e me la godrò”.

Biglia?

“E’ un combattente, non vorrebbe mai saltare un allenamento. E’ contento di come sta andando il recupero e non vede l’ora di tornare a darci una mano. Toccherà ai medici e a lui stesso capire quando potrà tornare in campo senza rischiare ricadute”.

Inzaghi?

“E’ stato una sorpresa per me, mi aveva già dato una buona impressione la scorsa stagione ma ero curioso di come avrebbe affrontato un campionato dal’inizio. E’ una persona vera, dice le cose come stanno e vuole sempre vincere: se domenica abbiamo pareggiato al 96′ è merito di questa sua voglia che ci trasmette. Non so dove può arrivare questa Lazio, ma le prossime 3 partite saranno 3 test importanti per capirlo. Dobbiamo analizzare le nostre prestazioni e capire se stiamo andando nella giusta direzione”.

Che partita ti aspetti col Torino?

“Una gara difficile, loro ci aggrediranno fin da subito sospinti dall’entusiasmo del pubblico e del 4 a 1 a Palermo. Noi dobbiamo essere bravi a contenerli e a fare il nostro gioco. Sarà una gran prova di maturità, sono curioso anche io di vedere come reagirà questa Lazio”.

Vedi altri giocatori che ci credono nel progetto come te?

“Nello spogliatoio vedo tanta gente con dei valori importanti, che vuole affermarsi e che vuole dare una mano a migliorare, sono tutti valori che possono aiutare la rosa a crescere. Io ho un progetto nella mia testa, ma c’è da lavorare parecchio. Le basi sono state messe. Bisogna iniziare un ciclo con continuità, negli anni abbiamo vissuto troppi alti e bassi, dobbiamo rimediare. Tutti gli errori fatti la scorsa stagione devono servire per costruire un nuovo ciclo, sperando che sia bello. Siamo ancora agli albori, pedaliamo noi e poi vediamo il futuro cosa ci riserva.”

Inzaghi ti ha chiesto di coprire di più? Ti manca il gol?

“Ho rivisto le partite, qualche occasione da gol l’ho avuto e me la sono mangiata. Già un paio di gol li avrei potuti fare. Però sono soddisfatto di aiutare la squadra: penso al gol di Keita e Pescara dove io e Milinkovic ci siamo poetati dietro gli uomini per permettergli di calciare a rete e realizzare quel bellissimo gol. Bisogna sempre aiutare la squadra. Sono sempre convinto che ho il dovere di fare 5-6 gol a stagione, sono in ritardo e devo recuperare”.

Vuoi dare un consiglio a chi ancora non ha rinnovato?

“Penso che uno debba innanzitutto dare tutto per la squadra e poi parlare chiaro per capire le risposte della società. Uno deve prima pensare a fare bene, poi deve avere un confronto diretto e chiaro con la società per tirare le proprie somme. Ognuno è artefice del proprio destino. Qui si sta bene, si può fare bene. Portare 50mila persona allo stadio a Lazio Empoli è qualcosa di indescrivibile. Ho ancora il video nel cellulare. Abbiamo dei giovani molto forti, spero loro credano nel progetto ma solo attraverso i risultati si possono convincere a rimanere”.

Fabrizio Piepoli

 

Muzzi: “Lazio non bellissima ma concreta, può giocarsela con tutte”. E su Rossi vice Immobile…

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In vista della sfida di domenica tra Torino Lazio, è intervenuto, ai microfoni di ‘Elleradio’, il doppio ex Roberto Muzzi, attuale vice allenatore del Panathinaikos. Queste le sue parole.

Sulla Lazio vista in queste prime giornate: “Finora non è stata bellissima, ma concreta, molto concreta, difficile da incontrare per tutti. Contro il Bologna domenica scorsa, nonostante le difficoltà iniziali, ha ottenuto un punto più che meritato, viste le tante occasioni da gol create”.

Su Simone InzaghiLo stimo come allenatore così come lo stimavo da giocatore. Ci incontrammo con le squadre Allievi, io allenavo la Roma. Mi sembra un ragazzo preparato a tutti i livelli e potenzialmente in grado di portare la squadra dove merita”.

Su come trovare continuità dopo la bella prova di UdineContro l’Udinese la Lazio mi è piaciuta tantissimo, ma la squadra ed Inzaghi hanno bisogno di tempo, perché i risultati aiutano a lavorare sul gioco. La rosa della Lazio è importante, mi piace molto Keita in particolare, ma i giovani di talento sono veramente tanti. Lavorandoci su Inzaghi può sicuramente assestarsi ai livelli visti a Udine”.

Sul prossimo confronto con il Torino di MihajlovicSinisa è un allenatore sanguigno, il Toro sta vivendo un grande momento e lui starà già caricando i suoi giocatori. Sarà una grandissima partita, un confronto tra due allenatori che sanno mettere bene le squadre in campo, con il Torino che quest’anno ha un attacco di primissimo livello, come fatto vedere a Palermo”.

Sulla visita della Lazio ieri ad AmatriceLa Lazio si è dimostrata sempre sensibile a questi temi e le immagini dei giocatori nelle zone colpite dal terremoto sono state sicuramente edificanti”.

Sulle differenze tra calcio italiano e grecoDel calcio italiano ad Atene si parla solamente bene, resta un modello da seguire, anche se in Grecia gli stadi sono spesso esauriti e c’è una grandissima partecipazione popolare che forse in Italia si poteva riscontrare solo nel passato. Qui stanno ricostruendo gli stadi in stile inglese, sono più attaccati al campo e il pubblico si sente maggiormente coinvolto e vicino alla squadra”.

Sulla crisi tecnica degli attaccanti italianiQuando giocavo io era più facile arrivare in prima squadra. Non ho nulla contro i calciatori stranieri, ma il settore giovanile italiano va tutelato al meglio, cosa che al momento non avviene. Questo si ripercuote sulla qualità della Nazionale, ai giovani giocatori non viene permesso di esplodere subito come avveniva ai miei tempi. Questo pur essendo la Lazio la squadra che offre migliori chance ai giovani al momento in Italia. Seguo la Primavera, dove gioca mio figlio Ramon e sono rimasto molto impressionato da Alessandro Rossi”.

A proposito, proprio Rossi è considerato la vera alternativa a ImmobileIl salto nella prima squadra è comunque importante, ma aiuta il ragazzo a migliorare e ad esplodere. Un giocatore come Rossi, inserito in un contesto di prima squadra, imparerebbe moltissimo, cambierebbe completamente prospettive adattandosi a ritmi differenti. Inoltre, allenarsi accanto a giocatori importanti come lo stesso Immobile, gli farebbe molto bene. Deciderà Inzaghi quando lo porterà con sé, ma io non perderei troppo tempo”.

Infine, sul campionatoL’Inter sta affrontando un momento non facile a livello ambientale, senza nulla togliere all’impresa compiuta dal Cagliari domenica scorsa. De Boer deve adattarsi al calcio italiano comprendendone la realtà, cosa che al Milan non serve perché Montella è già molto bravo ed esperto. La Lazio? Secondo me può ritagliarsi il suo spazio, è un gruppo che può giocarsela con tutte le altre squadre. Il lavoro di Inzaghi al momento è sotto gli occhi di tutti e per nessuno è facile incontrare i biancocelesti”.

D’Amico: “Torino-Lazio bella gara in cui può succedere di tutto”. E su Bielsa…

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Non si annoieranno di certo gli spettatori che domenica alle 15 arriveranno all’Olimpico di Torino per assistere alla gara tra i granata e la Lazio. Ne è fermamente convinto il doppio ex Vincenzo D’Amico, che, ai microfoni di ‘Torinogranata.it’, presenta così la sfida: “Penso sarà una gara bella da vedere, a differenza di gran parte di quelle presenti nel panorama calcistico italiano, perché Torino e Lazio giocano un buon calcio e in più segnano, quindi fanno divertire“. Lo storico centrocampista biancoceleste prosegue parlando degli obiettivi di entrambe: “Diversamente dagli anni passati, la partita significa molto per le due squadre, perché entrambe possono puntare a un posto utile per l’Europa, intendo per l’Europa League, non per la Champions. È una partita in cui può succedere di tutto, perché, come dicevo, le squadre sono in salute e giocano un buon calcio, per cui è difficile dire se vincerà l’una o l’altra. Possiamo dire, per essere retorici e seguendo un cliché antico, che il Toro è leggermente favorito perché gioca in casa, ma per il resto la partita sarà molto equilibrata“.

Sui punti di forza delle due squadre: “Sottolinerei il fatto che sono due squadre equilibrate sia in difesa sia in attacco e in mezzo al campo stanno bene entrambe. Sarebbe troppo semplice dire Belotti per il Torino e Immobile per la Lazio e che i due attacchi sono i reparti più importanti, ma io porrei l’accento sulle difese, che dovranno essere ottime contro questi due attaccanti. Ad ogni modo, il Torino mi sembra sicuramente meglio assemblato rispetto alla Lazio, perché Mihajlovic  ha avuto tutti i giocatori di cui aveva bisogno, mentre a Inzaghi manca un attaccante e un centrocampista che faccia da vice Biglia, il quale è fuori ormai da tempo e prima che torni ce ne vorrà ancora. Forse in estate Lotito e Tare avrebbero potuto fare qualche cosa in più sul mercato per permettere alla Lazio di disputare un campionato d’avanguardia. Ripeto, sarebbe troppo facile dire Belotti e Immobile per i gol e le prestazioni che sfoderano anche in Nazionale, però per me questi due giocatori  non sono una sorpresa, perché da loro mi aspettavo esattamente quello che stanno facendo. Nel Toro c’è Barreca che è un buon terzino e Boyé che è un attaccante interessante, ma quelli che mi piacciono di più sono Baselli e per la Lazio de Vrij, che sono entrambi due giovani molto importanti“.

Infine, due parole sui due tecnici: “Mihajlovic incarna lo spirito granata, sembra un sergente di ferro, ma è un ragazzo dolcissimo. Quanto a Inzaghi, anche se quest’estate il tira e molla con Bielsa può averlo fatto pensare, non è assolutamente un ripiego, fin dall’inizio era stabilito che l’allenatore sarebbe stato lui, con Bielsa è stata tutta una farsa. Adesso deve crescere insieme alla squadra e nelle ultime due partite la Lazio ha giocato sicuramente meglio che nelle precedenti sei ed io sono soddisfatto e faccio il tifo per Inzaghi alla Lazio, così some lo faccio per Sinisa al Toro. Pronostico? Un due a due sarebbe bello per tutti“.

Troppo pochi italiani nelle squadre? Ecco la proposta del ct dell’U21 Di Biagio

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Sta ottenendo davvero degli ottimi risultati alla guida della Nazionale Under 21. Ma Luigi Di Biagio è anche un profondo conoscitore del sistema calcio italiano. E, dalle colonne dell’edizione odierna di ‘Tuttosport’, lancia una proposta molto interessante per risolvere il problema dei troppo pochi giocatori italiani presenti nelle rose delle squadre nostrane.

Più che fare sì che in rosa vi sia una certa quota di giocatori italiani,  – spiega il ct degli Azzurrini –  io proporrei di inserire un dato numero di calciatori nostrani nella squadra titolare. Con il vincolo che, se ne esce uno, ne deve entrare un altro. Domenico Berardi è certamente il più forte tra i giocatori dell’Under 21 azzurra che ho allenato, mentre tra quelli delle altre nazionali, apprezzo Marko Grujic, che gioca nel Liverpool e che ritengo un giocatore fortissimo“.

Per Bruno Giordano inizia una nuova avventura

Niente panchina ma una nuova esperienza per Bruno Giordano. L’ex attaccante biancoceleste è stato nominato nuovo direttore generale del Gragnano. A darne l’ufficialità, dopo l’addio di Pasquale Del Guadio, è stata proprio la società campana che gioca in Serie D.  La nuova avventura di Giordano avrà inizio martedì prossimo, giorno in cui verrà presentato alla stampa.

Fissata la data della prima udienza per il processo a Tare e Calveri per il caso Zarate

Il ds della Lazio, Igli Tare, e il segretario generale, Armando Calveri, sono accusati di falsa testimonianza nell’ambito del caso riguardante Mauro Matias Zarate. Il giocatore argentino dopo una lunga diatriba giuridica era stato in un primo momento condannato dalla camera di Risoluzione delle Controversie della Fifa, assieme al Velez, a pagare un indennizzo di circa 6 milioni di euro per il fatto che nell’agosto 2013 si era svincolato unilateralmente dalla Lazio.

Il dibattimento di primo grado del processo ai due dirigenti biancocelesti – difesi dall’avvocato Nicola Capizzoli -, che sono stati rinviati a giudizio dal Gup nel luglio scorso, avrà inizio fra un anno. La prima udienza davanti al giudice monocratico  è stata fissata per il 19 ottobre 2017. La sentenza dello scorso 8 ottobre che aveva dato ragione alla società capitolina è stata ribaltata dal Tas di Losanna che ha accolto il ricorso del giocatore. Zarate, ora alla Fiorentina, ha portato avanti la sua battaglia nella sezione Lavoro della giustizia civile, ed è proprio questo che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio per i dirigenti laziali la cui fondatezza era al centro dell’udienza preliminare prevista per domani.

La Procura di Roma, nella persona del pm Carla Canaia, ha chiesto il rinvio a giudizio di Tare e Calveri per quanto riportato nella deposizione davanti al giudice del lavoro nell’udienza del 6 novembre 2014 come si legge nel capo di imputazione: “Perché affermavano falsamente che Mauro Zarate dopo il mese di marzo 2013 e fino all’inizio del mese di giugno 2013 non si era presentato nel centro sportivo di Formello e non aveva più partecipato agli allenamenti previsti”. La pronuncia del Pubblico Ministero si basa su tutto ciò riportato da Maurito alla Procura per dimostrare come tra marzo e giugno 2013 lui si trovasse a Formello per allenarsi come sempre. Lo staff legale del giocatore argentino ha presentato sia le testimonianze di due ex compagni di squadra, Diakite e Cavanda, sia foto scattate di nascosto e brevi video girati durante gli allenamenti. La Lazio, rappresentata dall’avvocato Gian Michele Gentile, sostiene che il calciatore ad aprile e giugno non fosse presente con continuità nel centro sportivo biancoceleste, portando a sostegno sia le testimonianze di Mauri e Petkovic sia il certificato medico dello stesso giocatore nel quale si attestava il bisogno di un periodo di riposo dovuto allo stress subìto a causa della vicenda.

Raffaele Sergio: “Contro il Torino sfida delicata, la Lazio dovrà essere prudente”

Raffaele Sergio, ex calciatore biancoceleste, per parlare della marcia di avvicinamento della Lazio verso la sfida contro il Torino è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio:

Lazio e Torino sono due ottime squadre che sfoderano un buon calcio, propositive, con elementi in grado di cambiare la gara in ogni momento. Spero che domenica possa essere una bella partita, aperta.

Mi aspetto una Lazio inizialmente prudente che poi si scoprirà maggiormente nell’arco della gara. Entrambe le squadre hanno attaccanti di grande spessore.

Il Torino è in un momento molto positivo. In estate ha preso giocatori di grande spessore sia davanti che dietro uscendo molto rafforzato, soprattutto in attacco. Non sono meravigliato di questo inizio di campionato. Deve solo trovare un maggiore equilibrio tattico.

Mihajlovic è un allenatore preparato. Al Milan molti tecnici hanno fatto male nelle ultime annate. Lui veniva messo in discussione ogni settimana. Aveva lanciato giovani come Donnarumma, un po’ di riconoscenza nei suoi confronti avrebbe potuto esserci. Al Torino, invece, è stato seguito sin da subito sia dalla squadra che dalla società.

Lazio e Torino dispongono di due rose giovani e ricche di qualità. Con il trascorrere del tempo, dell’esperienza e dei minuti giocati, entrambe possono acquisire un bagaglio importante.

Immobile e Belotti? Rappresentano i maggiori pericoli per le rispettive difese avversarie. Per caratteristiche si somigliano, non danno punti di riferimento, attaccano gli spazi, in questo momento stanno bene fisicamente e mentalmente e vedono la porta con facilità. Non è semplice arginarli. Compongono il tandem offensivo della Nazionale, il futuro in chiave Azzurra è loro. Sono ancora giovani e posso migliorare tanto.

Felipe Anderson si sta applicando, ascolta le direttive di Inzaghi. La Lazio sta trovando un equilibrio tattico, lui può e deve dare di più. Quando realizzerà il primo gol, avrà maggiore fiducia e a quel punto non si fermerà più.

Lazio e Torino sono due società che si somigliano molto: hanno fatto la storia del calcio in Italia e in Europa; però, hanno sofferto tanto sotto diversi punti di vista. Sono due club che però sembrano due famiglie; una qualità che altre società non hanno”.

CHAMPIONS LEAGUE – I risultati della serata

Mercoledì di Champions League. Protagonista per il calcio italiano, il Napoli, dopo la vittoria della Juventus di ieri sera. Di seguito tutti i risultati finali delle partite odierne:

Dinamo Kiev – Benfica 0-2

Psg – Basilea 3-0

Barcellona – Man City 4-0

Napoli – Besiktas 2-3

Rostov – Atl. Madrid 0-1

Celtic – B. Gladbach 0-2

Arsenal – Ludogorets 6-0

Bayern Monaco – Psv 4-1

QUI TORINO – Il report dell’allenamento dei granata

Domenica ci sarà un interessantissimo Torino – Lazio, due squadre in grande forma e con molta ambizione. La sfida all’ex Mihajlovic non sarà cosa semplice, vista la grande condizione dei granata. Quest’oggi è andato in scena l’allenamento in Sisport.

Serie di tiri e sessioni tecnico – tattiche hanno cartterizzato la giornata odierna. Assente il solo De Silvestri che ha lavorato a parte. Domani previsto un allenamento nel pomeriggio a porte chiuse.

Oddi sicuro: “Complimenti alla Lazio per il rinnovo di Parolo”

Nella giornata odierna è arrivata l’ufficialità del rinnovo di Marco Parolo. Il centrocampista sarà biancocelesti fino al 2020. Soddisfatto anche Oddi che, intervenuto a Radiosei, ha così commentato la notizia:

Il rinnovo di Parolo fino al 2020? Va bene, sono convinto che questo uomo sia un professionista serio, sempre presente, ha sempre dato tutto, nel bene e nel male. E’ uno dei pochi giocatori che stimo davvero. Parolo è un punto fermo della Lazio e della Nazionale, è affidabile, è uno dei pochi che gioca sempre. La Lazio ha fatto bene a rinnovare questo contratto. E’ arrivato tardi in serie A, ma poi è diventato giocatore vero“.

Diaconale: “Bellissima giornata ad Amatrice. De Vrij e Keita? Sicuro che rinnoveranno”

La giornata odierna in casa Lazio, è stata caratterizzata dalla visita della squadra ad Amatrice, cittadina colpita duramente dal terremoto di fine agosto. Un gesto fortemente voluto dal Presidente Lotito, originario di una frazione di Amatrice.  Presente anche Diaconale che, intervenuto a Radio Olympia, ha parlato della giornata odierna e dei rinnovi di alcuni calciatori:

Quella di oggi è stata una grande giornata per la Lazio. La possibilità di portare dei sorrisi alla gente terremotata è motivo di grande orgoglio. Siamo molto vicini alla popolazione. Il Presidente è originario di questi posti ed io ho molti amici ad Amatrice. Faremo tutto ciò che è possibile per far rinascere questo paese“.

Poi sui rinnovi di De Vrij e Keita: “Sono convinto che entrambi i calciatori rinnoveranno il contratto con la Lazio. Ci stiamo lavorando e sono ottimista. Nel frattempo Parolo ha rinnovato con noi ed è un ottimo segnale per la squadra e per le sue ambizioni“.

 

Muslera: “La Lazio è stata il mio trampolino di lancio per l’Europa”

Fernando Muslera, attualmente in forza al Galatasaray, nel corso di un’intervista rilasciata ai media turchi ha parlato del presente ma anche del passato senza dimenticare la sua esperienza in biancoceleste: “Questa in Turchia è un’esperienza molto importante per la mia carriera. Ho iniziato a giocare a buoni livelli nel Wanderers, la Lazio invece è stata il mio trampolino di lancio per l’Europa, ma qui al Galatasaray ho davvero imparato molto”. 

Lazio: contestazione, persi 284.918 spettatori

Un Olimpico completamente diverso nel giro di pochi mesi. Dal terzo posto di due anni fa alla scorsa stagione gli effetti sono stati devastanti: la Lazio in 19 partite di campionato ha perso ben 284.918 spettatori. La contestazione al presidente Lotito, assieme a quella contro le nuove disposizioni di sicurezza in curva (leggi barriere) e i negativi risultati della squadra hanno determinato una situazione desolante. In media, per quanto riguarda la scorsa stagione, sono 15mila gli spettatori in meno a partita rispetto al primo anno di Pioli nella Capitale.

A quanto riferito da un’analisi di Lazio Family “i ricavi da gare diminuiscono da 9,69 milioni di euro a 7,53 milioni, con una perdita di 2,16 milioni pari al 22,27%. Nel dettaglio, gli abbonamenti sono cresciuti da 1,91 milioni a 2,83 milioni di euro, con un incremento del 48,22% mentre i ricavi dalla vendita di biglietti sono scesi da 7,58 milioni a 4,70 milioni, con una diminuzione del 38%. Il numero complessivo di spettatori per le partite interne di Campionato è sceso da 691.261 a 406.343, con una diminuzione del 41,23%. La media di spettatori presenti è stata quindi di 21.386 a partita”.

Per quanto riguarda questa stagione è difficile stimare una bozza precisa in quanto la società biancoceleste non da più alcuna informazione su paganti e abbonati. Il record stagionale fin qui è rappresentato dai trentamila paganti con la Juventus, di cui la metà erano bianconeri.

 

CALCIOMERCATO – In tanti sulle tracce di Klose

Futuro ancora incerto per Miroslav Klose. Il campione tedesco, fermo da quando ha lasciato Formello, interessa diverse società che si sono gettate sulle sue tracce. Negli ultimi giorni si era parlato molto della destinazione italiana Napoli ma adesso sembra ci sia un’altra seria candidata alle prestazioni dell’attaccante tedesco. Secondo voci che arrivano dalla Germania l’ex Lazio sarebbe finito nel mirino dello Schalke 04 che, in seguito all’infortunio di Embolo (che dovrà restare fuori almeno fino a febbraio), starebbe pensando proprio a Klose.

Venturin: “Lazio e Torino possono aspirare anche alla Champions, mi aspetto una bella gara”. E sui biancocelesti…

Per presentare l’incontro di domenica prossima tra i granata e i biancocelesti è intervenuto ai microfoni di Radio Incontro Olympia il doppio ex Giorgio Venturin: “Sono le due squadre della mia vita. Sono cresciuto nel Toro ma è con i biancocelesti che ho vissuto i momenti più belli della mia carriera. Torino e Lazio sono due squadre competitive e giocano un buon calcio. Quando si hanno in rosa calciatori di livello tutto risulta più facile, anche se la Lazio è penalizzata dall’infortunio di Biglia. Mi aspetto comunque una bella partita. Non è facile dire dove possano arrivare dato che le cose cambiano in pochi giorni. L’Inter, ad esempio, dopo aver battuto la Juventus sembrava essere la pretendente al titolo ma adesso sembra essere diventata una società allo sbando. Credo che biancocelesti e granata lotteranno per l’Europa League e forse, come mi auguro, per la Champions.

Su Parolo e Cataldi: “Sono bravi ma non possono sostituire Biglia, ne hanno le qualità ma quello non è il loro posto in campo. In quel ruolo i tempi di gioco sono differenti. Poi è ovvio in emergenza ci si arrangia”.

Su Mihajlovic: “Non credo che lui sia cambiato, a cambiare sono le società. Nel Milan era ovvio che Berlusconi stava lasciando e che i ruoli non erano ben definiti”.

Su de Vrij: “E’ un giocatore di quelli che da l’impressione di fare del bene a chi gli gioca al fianco. La sua assenza nella scorsa stagione è stata pesantissima perchè l’olandese è un calciatore importante e rientra nel novero di quelli che, come Baresi con Costacurta e Nesta con i suoi colleghi, riesce a far rendere di più i suoi compagni”.

Su Immobile: “E’ un ottimo giocatore, ancora giovane ma già con una buona esperienza alle spalle. Credo si sia reso conto che l’estero non fa per lui. Nella Lazio ha ritrovato lo stesso ambiente che viveva al Toro, viene molto considerato e Inzaghi sa come posizionarlo in campo in modo di sfruttare al meglio le sue caratteristiche. Non è certo un caso che faccia parte della Nazionale.