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A. Filippini: “La Lazio al derby può fare bene. Vi spiego perché”

“È una delle prime tre partite che porto nel mio cuore. Giocare e vincere un derby è un ricordo che porterò sempre con me, qualcosa davvero di eccezionale”. Torna a parlare della stracittadina del 6 gennaio 2005, Antonio Filippini ai microfoni di Radiosei: “Oggi più che allora l’intensità la fa da padrone, nell’ultimo turno Genoa e Lazio lo hanno dimostrato. Se abbinata alla qualità, può consentire ai biancocelesti di fare bene anche nel derby. Rispetto agli altri anni il divario con la Roma si è ridotto. Sono due squadre molto competitive con allenatori preparatissimi. Inzaghi ha dimostrato di poter stare in Serie A. Quando giochi da attaccante poi da allenatore ti aspetti determinate cose, merita un grosso applauso. È riuscito a fare tesoro dei tanti anni passati alla Lazio come giocatore e allenatore delle giovanili. Ne ha tratto certamente vantaggio e i risultati si stanno vedendo”.

Sul modo di allenare di Inzaghi e Spalletti: “Entrambi hanno in mano lo spogliatoio, ogni allenatore cerca di stimolare i giocatori al cento per cento. Possono essere giuste comunque entrambe le strade per raggiungere gli obiettivi prefissati”. Poi sulla gara di domenica: “Sarà un bellissimo derby, il risultato è in bilico. Una vittoria sarebbe un punto di partenza, un consolidamento della forza della Lazio. Il campionato infatti è ancora lungo e il terzo posto può essere un obiettivo. Il centrocampo è il reparto più equilibrato. Chi riuscirà ad avere la meglio in questa zona, potrà spuntarla. Anche i tridenti sono forti: hanno velocità e possono giocare sia nello stretto che in profondità. Fanno paura”. Sugli spettatori: “Giocare il derby con lo stadio pieno è completamento diverso. Spero sia una questione momentanea e che nei prossimi anni si possa tornare al calcio di una volta, quello fatto di passione”.

Vardy e il suo idolo laziale

Jamie Vardy nella sua autobiografia intitolata From Nowhere, racconta un aneddoto riguardante il suo idolo e vecchia conoscenza laziale: Di Canio firmò per lo Sheffield Wednesday nel 1997, un anno dopo l’arrivo in squadra di Benito Carbone, e quella strana coppia di italiani mi regalò una delle migliori esperienze della mia infanzia. Un sabato mattina dovevamo allenarci a Middlewood e, dato che non erano previste partite, anche i giocatori della prima squadra erano lì per un allenamento leggero; io stavo facendo qualche passaggio con un ragazzo della mia squadra, quando all’improvviso si avvicinarono Carbone e Di Canio e ci sfidarono a calcio tennis. All’epoca erano probabilmente i due migliori giocatori del Wednesday – erano stati gli acquisti più costosi del club, quando avevano firmato – per cui che ci chiedessero di giocare con loro era davvero un sogno, che divenne un incubo una volta iniziata la sfida: ci distrussero. Da una parte della rete c’erano due ragazzi che si preoccupavano solo di mandare in qualche modo la palla dall’altra parte, non importava come, e dall’altra c’erano Carbone e Di Canio che davano spettacolo con passaggi e rovesciate. “Wow” era tutto quello che riuscivo a pensare. Adoravo Di Canio: che giocatore, quanto talento, quanta passione. Se però uno parla di Di Canio e dello Sheffield Wednesday tutti pensano all’episodio del settembre 1998, quando in una partita contro l’Arsenal diede uno spintone all’arbitro Paul Alcock che lo aveva espulso; a ripensarci le due cose che mi fanno sorridere sono l’atteggiamento teatrale dell’arbitro – che ci mette praticamente mezzo minuto a cadere a terra – e la scena comica di Nigel Winterburn, che prima si avvicina per affrontare Di Canio e poi si spaventa quando questi accenna a rifilargli un cazzotto”.

Genovese: “Nei miei film c’è sempre un po’ di Lazio”. Poi sul derby…

Paolo Genovese, regista di film importanti tra cui spicca Perfetti Sconosciuti, vincitore del David di Donatello 2016 come miglior film e migliore sceneggiatura, nonché tifoso laziale, è intervenuto a Radio Incontro Olympia: “Sono tornato a Roma e ho trovato una Lazio con tanti punti, questo non può che farmi piacere. Il gioco non mi entusiasma, però è concreta ed efficace. Quest’anno la difesa ci sta dando sicurezza e in attacco stiamo facendo bene. Non dobbiamo avere paura di vincere, domenica ci aspetta una partita importante. Un giocatore della Lazio che farei recitare? Nessuno, le poche volte che ho visto un giocatore recitare mi sono messo le mani nei capelli. Totti? Come attore sta migliorando. Domenica spero in una Lazio coraggiosa, preferisco perdere giocando che pareggiare con la paura. E’ vero, in tutti i miei film ci metto un po’ di Lazio, e anche nel prossimo non mancherà. Il problema è che il prossimo film verrà girato a New York, e sarà un po’ difficile. A Via della Pace(New York) c’è un ristorante laziale? Potrei sfruttarlo. Un pronostico per il derby? 2-1 per la Lazio”

Marchegiani scettico sulla Lazio: “Ha una rosa di livello ma…”

Intervistato da Repubblica, l’ex portiere biancoceleste Luca Marchegiani ha detto la sua sulla sua ex squadra: “La Lazio è una squadra ben attrezzata ma lo è sempre stata in questi anni. Lotito e Tare dal punto di vista tecnico sono stati bravi. Tare ha sempre preso giocatori bravi che rispondessero alle possibilità e agli obiettivi della Lazio. Non ci scordiamo che noi abbiamo avuto in Italia un campione stellare come Klose grazie alla Lazio, stesso dicasi per Biglia. Queste cose passano spesso in secondo piano. Tuttavia, non vedo la rosa attrezzata per le prime posizioni, perché ci sono squadre che hanno qualcosa in più, però è sicuramente una rosa di altissimo livello”.

Zeman, bastone e carota: “Il tridente laziale mi piace molto ma…”

Il grande doppio ex Zdenek Zeman, presente al Circolo Cannottieri Lazio per la presentazione del libro “Io e Paul” di Stefano Greco – una biografia su Gascoigne – ha detto la sua sulla stracittadina che si giocherà domenica: “Difficile fare previsioni. Sono due squadre che si equivalgono, spero solo che sia una bella partita. La Lazio sta facendo bene, anche se non mi convince pienamente. I 3 davanti mi piacciono tantissimo. Possono creare problemi alla Roma.

Quando gli viene chiesto se prenderebbe il posto di Spalletti o di Inzaghi, Zeman non si sbilancia: “Me li prenderei entrambi. Dzeko? E’ tornato a fare bene come in Inghilterra ma sbaglia ancora molto. Roma zemaniana? No, noi giocavamo con la difesa più alta e cercavamo spesso la verticalizzazione. Totti? Solo lui sa se smettere o meno. Anche l’anno scorso dicevano che era finito invece ha portato in alto la Roma. Non so se giocherà domenica, dipende da come sta. Comunque resta il migliore”.

Poi Zeman torna a parlare dei biancocelesti:Champions? La Lazio deve crederci cercando di inanellare una striscia positiva di risultati. Uomo derby? In tanti possono fare la differenza…“. Quando gli viene chiesto il tridente della Lazio quale li ricorda, il tecnico boemo risponde a sorpresa: “Quello del Pescara con Caprari a destra”. Su Inzaghi: “La squadra è competitiva, può divertire giocando bene. Si ispira a me? Lo ringrazio, spero continui a fare bene”. Su Bielsa: “Con lui la Lazio poteva essere prima o ultima. Ora sta bene in classifica e il morale della squadra è alto”.  Sulla questione tifosi: “E’ da tempo che i tifosi si sono allontanati: i romanisti per problemi con Pallotta, i laziali con Lotito. Vedere una partita con lo stadio pieno è più bello”. Infine, su un un suo ritorno alla Lazio: “Mai stato contattato. Tornerò ad allenare quando ci saranno i presupposti giusti”.

Fabrizio Piepoli

 

 

 

Cragnotti parla del derby, di Inzaghi e profetizza il suo uomo derby

Special guest al circolo cannottieri Lazio per la presentazione del libro “Io e Paul” di Stefano Greco, il presidentissimo Sergio Cragnotti ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai cronisti presenti: “Il derby è una gara tribolata che ti crea adrenalina e suspance. E’ una partita a se stante in cui può accadere di tutto. Come finirà? Lazio e Roma sono due grandi squadre. I biancocelsti hanno ritrovato equilibrio nello spogliatoio e voglia di vincere. Possono ottenere un buon risultato. 

Sulla questione tifosi: “La tifoseria laziale è il 12° giocatore in campo, sono sicuro che domenica risponderanno presente. Spero i tifosi apprezzino quello che sta facendo Lotito”. Su Inzaghi: “Tutti quelli che hanno fatto parte di quella grande Lazio si sono poi fatti valere come allenatori, vedi Mancini, Simeone etc. Inzaghi è un uomo spogliatoio e ha amalgamato la squadra“. Sull’uomo derby, Cragnotti non ha dubbi: “Immobile, è un valore aggiunto”. Sui punti deboli giallorossi: “Hanno un attacco forte, la difesa meno. La Lazio deve approfittare dei loro punti deboli”. Sul tridente laziale: “Impossibile fare un paragone col tridente della mia Lazio. Ognuno sta bene nella propria epoca”.  Infine su Totti: “Si è fatto valere sul piano dell’immagine, professionale e attaccamento al club”.

 

 

 

Garlini: “In campo senza paura per giocarsela fino in fondo”

Per parlare del momento felice che sta attraversando la squadra di Simone Inzaghi e della prossima sfida con i giallorossi in programma domenica prossima è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel l’ex attaccante biancoceleste Oliviero Garlini:

“Domenica la partita è importantissima, non c’è bisogno di motivazioni ulteriori. La prestazione contro il Palermo è stata buona nel primo tempo, mentre nella ripresa la squadra ha subito qualcosa abbassandosi troppo. Il Palermo ha cercato di sfruttare il gioco sulle fasce ma la Lazio è stata molto brava e attenta nel gestire la partita. I biancocelesti potevano chiudere prima la gara perché sull’1-0 si sta sempre sul chi va là. La Lazio è andata a Palermo con la convinzione di portare a casa i tre punti e c’è riuscita. Serve un po’ più di concentrazione, più cattiveria in zona gol. La Lazio gioca molto bene, soprattutto a centrocampo. Mi è piaciuto molto Parolo. Il tridente ti può far fare il salto di qualità: Immobile ha fatto il lavoro sporco, si è abbassato, ha cercato il gol ma non c’è riuscito. I biancocelesti dimostrano sempre la voglia di fare risultato e di portare sempre a casa i tre punti. Questo è anche merito dell’allenatore. Il gruppo continua a ragionare partita dopo partita, ma il derby è qualcosa di diverso. La partita la senti e la prepari nell’arco di tutta la settimana. C’è tensione da entrambe le parti, ne parla tutta la città. A volte essere troppo carichi può essere controproducente. Bisogna scendere in campo sicuri, la Lazio può giocarsela. La Roma ha trovato in Dzeko l’uomo cardine: lavora per la squadra e, allo stesso tempo, segna. La partita si deciderà a centrocampo. I tre mediani dovranno essere bravi, ma anche gli esterni, soprattutto Felipe Anderson, dovranno aiutare la difesa, andando a raddoppiare sulle corsie. Se la Lazio entra con la cattiveria gusta, convinta dei propri mezzi, può mettere in difficoltà chiunque. È una squadra con ha tanta qualità. Parolo è un giocatore fondamentale, come lo sta diventando Milinkovic. Il serbo, a prescindere dal gol di domenica scorsa, è un giocatore che si sacrifica ed è abile di testa. È il giocatore ideale, che mancava alla Lazio in alcuni frangenti della gara. È cresciuto grazie all’aiuto dei compagni. Per il derby, bisogna vedere come sta de Vrij, ieri è tornato in gruppo. Inzaghi deve valutare e sapere bene se il giocatore è pronto fisicamente. Se ha 60-70 minuti nelle gambe, io lo schiererei. Sa impostare, però è un’incognita a livello fisico. Chi avrà più birra nelle gambe può fare risultato pieno. I giallorossi concedono qualcosa a livello difensivo ma resta comunque una buona squadra. Inzaghi deve avere la forza di far giocare i giovani, soprattutto considerando il fatto che lui ha allenato la Primavera e quindi conosce personalità e qualità dei ragazzi. È difficile schierare calciatori che hanno giocato poco o nulla in Serie A ma, se crede in loro, deve farli giocare. Allo stesso tempo, calciatori come Parolo, Basta e Biglia sono difficilmente sostituibili”. 

CALCIOMERCATO – Maxi offerta per Biglia

Il centrocampista e capitano biancoceleste Lucas Biglia ha il contratto in scadenza nel 2018 ma a oggi ancora non ha iniziato a trattare il rinnovo con la dirigenza laziale. E, a quanto riportato da Premium Sport, l’Inter sarebbe pronta a sostenere uno sforzo economico pur di arrivare al centrocampista della Lazio. La società meneghina sarebbe pronta a mettere sul piatto 26 milioni pagabili in due anni. Javier Zanetti, in ottimi rapporti con il Principito, si sarebbe mosso in prima persona per convincere il giocatore ad accettare la proposta. Ma la strada per arrivare a Biglia sembra davvero in salita perchè prima di tutto bisognerebbe convincere il presidente Lotito, che sembra intenzionato a rifiutare qualsiasi offerta per il suo regista.

CALCIOMERCATO – Il tedesco Werner chiude le porte a qualsiasi trasferimento

Nei giorni scorsi in casa Lazio in chiave calciomercato ha girato molto il nome dell’attaccante del Lipsia Timo Werner ma, lo stesso calciatore, parlando ai microfoni dell’emittente tedesca Mitteldeutsche Zeitung ha chiuso le porte a qualsiasi trasferimento: “Tutti credono che per un calciatore qualsiasi altra squadra sia migliore rispetto al Lipsia. Io invece sono del parere che sarebbe stupido andarsene ed abbandonare il bel progetto che abbiamo creato proprio in questo momento. Sia dal punto di vista personale che di squadra non mi sarei mai aspettato un inizio simile”.

 

DERBY – Perotti: “Lazio squadra forte ma non li temiamo, importante essere sopra”

Il giallorosso Diego Perotti è intervenuto ai microfoni di Tiki Taka per parlare del derby di domenica prossima: “A Roma il derby è una partita importante per i tifosi. In città si sente già da due settimane, ovunque ci si trovi i tifosi ci chiedono solo di vincere questa gara. Battere il Pescara è stato importante perchè ci ha permesso di restare un punto sopra la Lazio, e ora vogliamo conquistare i tre punti anche contro di loro. Dopo la gara di domenica si parlava del derby già nello spogliatoio. Questa è una sfida diversa dalle altre. Tornando a quello dello scorso anno era molto diverso da questo perché loro erano più distanti in classifica, ma rimarrà per sempre nei miei ricordi perché è stato il mio primo derby, lo abbiamo vinto 4-1 e ho anche realizzato un gol. Ora invece tra noi e loro c’è solo un punto e inoltre i biancocelesti stanno facendo molto bene. Non abbiamo paura della Lazio, hanno giocatori importanti e di esperienza come Biglia, Felipe Anderson e Immobile, che stanno attraversando un buon periodo di forma. Sarà difficile ma non li temiamo, è sempre una partita di calcio, giocheremo 11 contro 11 e dobbiamo solo mettere la palla in rete. Sarà uno spettacolo meraviglioso”.

 

Crack Berisha, sarà operato!

L’Atalanta sta vivendo un sogno chiamato Europa, complice anche le parate di un ritrovato Etrit Berisha, che con la continuità ha trovato anche le prestazioni. Purtroppo per Gasperini però il portiere albanese si è fermato per infortunio,  le indagini strumentali hanno evidenziato una sofferenza al corno posteriore del menisco mediale del ginocchio destro.

In merito a questo, il giocatore si sottoporrà ad un intervento di meniscectomia selettiva del menisco mediale che verrà effettuato domani dal professor Mariani presso la Clinica Villa Stuart di Roma. L’albanese si aggiunge (stranamente) a Konko fermo da ormai due mesi per una lesione muscolare di secondo grado.

Caso Onazi, richiesta proroga dalla Lazio. La risposta del nigeriano

Continua la controversia tra la Lazio e Eddy Onazi. Il centrocampista nigeriano infatti reclama alcune mensilità dello stipendio ancora non accreditategli da parte della società capitolina. Secondo quanto riportato dalla BBC, il club biancoceleste, tramite l’avv. Gentile, avrebbe richiesto una proroga di 20 giorni per studiare il caso.

Onazi però non è molto soddisfatto e dichiara: “E’ un peccato che il club abbia scelto questo percorso. Credo nel sistema di giustizia della Fifa per ottenere il mio denaro dalla Lazio“.

Caressa: “Tra Spalletti e Inzaghi? Scelgo…” E poi sugli stadi…

Fabio Caressa, durante il tg odierno di Sky Sport, ha analizzato le possibili chiavi della stracittadina di domenica, iniziando dagli allenatori.

Tra Inzaghi e Spalletti? Ora prendo Inzaghi. In quella famiglia c’è sempre stata grande fiducia in se stessi, una grande considerazione dovuta ad una realta molto protetta. Ieri ad esempio Pippo ha parlato molto bene di Simone dicendo che è un genio. Da piccoli i due fratelli giocavano contro: uno faceva l’Inter, l’altro la Roma. Poi sono finiti al Milan e alla Lazio. Spalletti invece non è ancora riuscito a far arrabbiare i suoi

Per poi passare ai giocatori:” Tra Immobile e Dzeko? Prendo Dzeko, potrebbe essere decisivo anche nel derby

Chiude poi sulla questione barriere:” Se sei tifoso e non vai a tifare la tua squadra nell’anno in cui puoi vincere lo scudetto, non sei allora un vero tifoso. Il tuo amore da tifoso deve prevalere, poi fai anche la battaglia dei principi. Tutta questa nostalgia poi non la capisco. C’erano le scenografie una volta è vero, ma anche gli scontri, i rinvii, Paparelli… Questa città non può non avere stadi di proprietà. Non è un problema di questura, ma di strutture. Chi mai verrà ad investire in questa città se ci vogliono due anni per approvare un progetto? Quando un cittadino vota un amministratore lo fa per far sì che le cose si facciano. Sono passati 60 anni dalla costruzione dell’Olimpico. Roma non può non avere un impianto sportivo nuovo. È una cosa scandalosa

Petrelli: “Ci aspetta un bel derby!”

Il conto alla rovescia che porterà al derby di domenica prossima è partito, questo sarà il 165simo scontro tra le due squadre di Roma. In merito alla partita di domenica è intervenuto a Lazio Style Radio, il difensore della prima Lazio scudettata Sergio Petrelli che ha iniziato parlando prima della stracittadina nell’anno dello scudetto: “Dell’andata ricordo qualcosa, anche se non benissimo la successione dei gol. Quel giorno c’era aria di festa. Al ritorno nel sottopassaggio ci invece fu una bella maretta. Molti giocatori della Roma li conoscevo bene avendoci giocato insieme, erano una buona squadra. Ma nel derby non ci sono squadre più forti: conta la forma, la concentrazione, il bisogno di punti. La supremazia nella Capitale vogliono averla entrambe. In entrambe le partite li facemmo segnare prima, oggi non va fatto perché altrimenti diventa dura

Ha parlato poi del clima intorno al derby:” Il derby era sempre turbolento, ma si fermava tutto lì. Non c’era la violenza e gli episodi di oggi. Poteva esserci il lancio di un oggetto in campo in segno di disprezzo, ma non si andava oltre. Mi auguro una partita corretta e ben giocata. Sono convinto infatti che gli incidenti siano alimentati da gare giocate male.

Petrelli ha anche evidenziato come si sentivano i giocatori prima della stracittadina: ” La settimana precedente mi concentravo in modo particolare, ritrovarmi contro lo staff e i compagni con cui ero stato due anni prima mi caricava. Mi saliva l’adrenalina a mille, infatti venivo spesso ammonito in queste occasioni. Mi chiudevo in casa e mi allenavo tranquillamente. Era una bella sensazione. Pulici aveva le sue scaramanzie, anche non si faceva vedere. Gigi Martini lo sentiva tantissimo, digrignava i denti dal lunedì a fine partita. Erano due giocatori rabbiosi così come Chinaglia. Non è mai stato squalificato, ma per trascinare gli altri nel derby si faceva ammonire anche lui. Qualcuno mangiava in un certo modo, altri si allenavano con una maglia o una scarpa particolare. Non le ricordo bene. Vivevamo comunque il ritiro molto bene, ci divertivamo tantissimo con scherzi anche grossolani. Alcune squadre prendevano il ritiro in modo negativo, noi no

Infine chiude sulla partita di domenica:”Le squadre ci arrivano in una buona condizione fisica e psicologica. Difficilmente le ho viste così negli ultimi anni, c’era sempre differenza in classifica e per farsi coraggio si diceva che chi stava peggio era favorito. Ora c’è un punto di distacco, è un bel segnale. Credo sarà un ottimo derby: mi aspetto una partita ben giocata, divertente per giocatori e tifosi”.

Gandini (ad Roma): “Il derby non è una gara come le altre, saremo pronti!”

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L’amministratore delegato della Roma, Umberto Gandini, ha parlato della stracittadina in programma domenica a margine della conferenza stampa di presentazione della partnership tra la società giallorossa e la Nissan.

Gandini sa bene l’importanza della partita, come riportato da forzaroma.info: “Non è una partita come le altre. È il mio primo derby romano, un derby che arriva in un momento molto importante della stagione, le due squadre che stanno dimostrando di essere competitive. Ovviamente guardo in casa nostra: noi siamo a 4 punti dalla capolista, abbiamo inanellato una serie di risultati buoni, soprattutto all’Olimpico. Giochiamo in trasferta, ma a Roma, quindi ci auguriamo di continuare la tradizione positiva. Non sta a me dire che sarà una partita molto particolare e molto sentita da entrambe le tifoserie e dalla città. Sarà una partita molto coinvolgente. Un derby che potrebbe essere decisivo: “È un percorso, una tappa che ha un’importanza molto elevata sia dal punto di vista della supremazia cittadina, che comunque è una cosa a cui teniamo particolarmente, sia a causa del momento delicato della stagione. Non sono state giocate molte partite, ma noi entriamo in un trittico particolarmente importante e di alto livello: abbiamo il derby, il Milan in casa e poi andiamo allo Juventus Stadium. È importante per noi essere pronti, è importante partire con il piede giusto e continuare a stare in quelle posizioni di vertice che ci permetteranno di essere competitivi fino alla fine. La Lazio sta facendo bene, è una squadra complessa da affrontare. L’unica cosa che posso dire è che abbiamo il tempo per prepararci bene, saremo sicuramente pronti per fare quello che un derby richiede: una partita importante”. Infine sui tifosi: “Più che continuare a sensibilizzare le autorità sulla necessità di aprirsi a un rientro sereno della tifoseria presso lo stadio, non possiamo fare. È un tema assolutamente all’ordine del giorno che ci sta particolarmente a cuore perché quello che capita all’Olimpico non c’entra con il modo di vivere il calcio come lo abbiamo vissuto fino ad adesso. Abbiamo un grandissimo seguito quando giochiamo in trasferta, con grande soddisfazione per quanto riguarda il comportamento delle tifoserie e dell’ambiente che viene creato. È una richiesta, quella di riavere i tifosi al derby, che ovviamente la società sostiene, formulata direttamente dai giocatori, che vorrebbero la possibilità di giocare nella cornice che meritano.

Maffei: “Inzaghi laziale dentro! Uomo derby? Spero non sia l’arbitro…

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Giornalista e volto storico di Rai Sport che non ha mai nascosto la sua fede laziale sin dai primi passi della sua carriera, Fabrizio Maffei è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio, nella trasmissione “Laziali On Air“, per parlare della squadra di Simone Inzaghi nella settimana che porterà all’attesissimo Derby, ma anche di un campionato che sembra essersi improvvisamente riaperto.
Ci si poteva aspettare una Lazio a questi livelli? “Sinceramente no, sta andando sicuramente al di là di ogni più rosea previsione. Conosco bene Simone. Ho vissuto tutta la vicenda attraversata dalla Lazio in questa estate, con la sua ansia di conoscere i particolari del suo destino che si è progressivamente trasformata nella certezza che sarebbe diventato l’allenatore della Lazio. Gli chiesi se non lo spaventasse il clima attorno alla squadra e lui rispose di no, manifestando la certezza di disputare un buon campionato. Finora invece il torneo dei biancocelesti è stato ottimo, secondo me proprio perché Inzaghi ha mantenuto le certezze che derivano dal suo credo calcistico“.
Che persona è Simone Inzaghi? “La prima cosa che mi viene in mente per descriverlo è che è una persona per bene, pulita e che ha dei princìpi e dei valori. Come il fratello Pippo vive per il calcio e fa del calcio una scienza, non lasciando mai nulla all’improvvisazione. Si ritiene ovviamente un privilegiato sin dai tempi da calciatore, ma lavora con grande applicazione ed ha soprattutto un pregio: è un laziale dentro. E questa lazialità è stata trasmessa anche a tutta la sua famiglia. Inzaghi vive questa esperienza come farebbe un tifoso che ha coronato il sogno di guidare la propria squadra dalla panchina“.
La Lazio vista a Palermo andrebbe confermata anche nel Derby? “A Palermo ho visto una Lazio molto saggia ed accorta, dove è emerso un fatto su tutti gli altri: la decisione di far giocare comunque Felipe Anderson. Non so quanti allenatori avrebbero rischiato un elemento così importante pur essendo diffidato, ma Inzaghi giustamente ha sottolineato come tenendolo a riposo avrebbe lanciato un messaggio sbagliato alla squadra. E non per niente Anderson è stato decisivo nell’azione del gol decisivo. Schierarlo è stato un ragionamento lineare, ma anche un grande atto di coraggio“.
Quali sono i punti deboli della Roma? “Credo che i giallorossi vadano in sofferenza se aggrediti. In questo momento non hanno un giocatore in grado di vestire i panni del costruttore di gioco e vanno sicuramente pressati. Certo c’è il rischio di prestare il fianco alle incursioni del velocissimo Salah e forse solo Lukaku ha le caratteristiche per stare dietro all’egiziano. Io eviterei di addensare il gioco negli ultimi quaranta metri, commettendo l’errore di mettersi ad aspettare la Roma che ha questa capacità di verticalizzazione straordinaria, capace di scardinare col suo tridente qualunque tipo di difesa. Sarebbe importante mantenere l’iniziativa, col tridente della Lazio giovane e forte come nessun altro in Italia“.
In difesa la Lazio potrebbe trovarsi di fronte ad un inaspettato problema di abbondanza… “Se De Vrij può giocare non rinuncerei mai alla sua qualità, ma sinceramente non vedo perché non possa giocare al fianco di Wallace. Si tratterebbe di una coppia centrale che garantirebbe grande qualità e soprattutto centimetri che potrebbero fare molto comodo nel gioco aereo in difesa“.
In campionato i risultati di Juventus, Napoli ed Inter hanno cambiato un po’ quelle che sembravano prospettive ormai consolidate… La Lazio può approfittare di queste situazioni? “La Lazio in estate non era neppure considerata nel novero delle squadre che potevano puntare all’Europa League, era accreditata del settimo-ottavo posto, dietro nella griglia anche a Torino e Fiorentina. La squadra ha una consapevolezza che si sta costruendo partita dopo partita. Anche a Palermo ha vinto senza mai rischiare, eppure alcuni tendono a sottolineare solo i difetti della prestazione. Lo stesso era accaduto dopo la vittoria di Bergamo ed il pareggio di Verona contro il Chievo, campo dove l’anno scorso la Lazio ha subito quattro gol. Anche le due uniche sconfitte di quest’anno, contro la Juventus e il Milan, sono arrivate per leggerezze individuali, prima di Biglia e poi di Parolo. La Lazio è una delle squadre più giovani in assoluto del campionato, con il tecnico che si sta dimostrando capace di imporsi, preferendo giovani ex Primavera a rinforzi che finora sono delle incognite come Leitner e Luis Alberto“.
Chi potrebbe essere l’uomo Derby? “Non rispondo a questa domanda, anzi lo faccio con una battuta: non vorrei che fosse l’arbitro“.

Canigiani: “Buoni numeri per il derby”. Poi una piacevole sorpresa per i tifosi laziali…

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Il responsabile del marketing biancoceleste Marco Canigiani, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel per fare il punto della situazione riguardo la vendita dei biglietti per il derby Lazio-Roma e i mini abbonamenti promossi dalla prima squadra della capitale.

Canigiani ha spiegato ancora una volta l’iniziativa del mini abbonamento: “Il mini abbonamento permetterà a coloro che lo sottoscriveranno di assistere alle prossime tre gare casalinghe dei biancocelesti contro Roma, Fiorentina e Crotone. Quest’ultimo sarà valido per qualsiasi settore dello stadio a prezzi molto favorevoli rispetto al costo dei singoli biglietti. Il mini abbonamento rappresenta un’ulteriore modalità per accedere in Tribuna Tevere, visto che quest’ultimo settore è stato soggetto ad una restrizione di vendita. Gli abbonati e tutti i possessori della Fidelity Card 1900 possono acquistare il biglietto per quest’ultimo settore; i possessori della tessera possono, inoltre, acquistare un massimo di due biglietti. Chi è in possesso della Fidelity Card 1900 può caricare direttamente l’abbonamento elettronicamente in tutte le ricevitorie Ticket One. Per chi non fosse, invece, in possesso della Fidelity Card 1900 è comunque possibile sottoscrivere il mini abbonamento attraverso il voucher elettronico, solo nei punti vendita Lazio Style e nelle ricevitorie abilitate. Stiamo registrando dei buoni numeri: i tagliandi per assistere al derby dalla Curva Nord sono in via d’esaurimento, ci fa molto piacere e speriamo che anche gli altri settori rispondano allo stesso modo. Nella Curva, in particolare, sono rimasti a disposizione poche centinaia di biglietti. Questa è la terza edizione del mini abbonamento e i numeri sono decisamente buoni, è un lavoro lungo ma la squadra ci sta aiutando notevolmente“. Poi una piacevole sorpresa per i tifosi: “Giovedì le porte del Centro Sportivo di Formello saranno aperte e prevediamo una grande affluenza, tutto deve servire per ricreare quell’entusiasmo necessario per proseguire al meglio la stagione“. Infine una precisazione sui prodotti Macron: “La campagna portata avanti dalla Lazio e dalla Macron vuole sottolineare la qualità del prodotto che viene messo in vendita. C’è l’autenticità rispetto alle maglie indossate dai calciatori nelle partite, quelle messe in vendita sono identiche a differenza di altre aziende che tendono a replicare il prodotto con elementi tecnici differenti. Nel nostro caso la maglia è autentica al 100%, un valore aggiunto che è messo a disposizione dei nostri tifosi”.

Tre laziali nella ‘Top 11’ dell’ultimo turno di A di ‘Whoscored’

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In serie positiva da ben 9 turni e con 28 punti messi in cascina. Alla vigilia, forse nemmeno il più inguaribile degli ottimisti avrebbe previsto un ruolino di marcia migliore per la Lazio di Simone Inzaghi. Un trend che, in casa biancoceleste, non si vedeva, relativamente alle prime giornate di campionato, da ben 13 anni. E il merito deve essere ripartito tra più giocatori: a partire da Wallace, che è riuscito a non far rimpiangere l’assenza di un pilastro come de Vrij, fino a Milinkovic-Savic, quest’anno posto con fermezza tra i capisaldi del progetto tecnico dei biancocelesti, e a Lucas Biglia, capitano e gladiatore della squadra.

Le prestazioni di questi tre, in particolare l’ultima contro il Palermo, hanno riscosso notevole successo anche fuori dei nostri confini nazionali. In Inghilterra, in particolare, il portale Whoscored.com li ha inseriti nella Top 11 dell’ultima giornata di Serie A. Un’altra bella bella soddisfazione per la Lazio, che, insieme al Milan, è la squadra più rappresentata in questa speciale formazione.

LAZIALI FUORI PORTA – Mauricio man of the match! Conferme per Palombi e Germoni

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Nuovo appuntamento con Laziali Fuori Porta, la rubrica che settimanalmente aggiorna i nostri lettori sulle prestazioni dei giocatori della S.S. Lazio attualmente in prestito ad altre squadre italiane o straniere: Berisha (Atalanta), Guerrieri (Trapani), Ronaldo e Luiz Felipe (Salernitana),Filippini (Cesena), Crecco (Avellino), Palombi e Germoni (Ternana), Rozzi (Lupa Roma), Pollace (Gubbio), Mauricio (Spartak Mosca). Elez (Rijeka), Oikonomidis (Aarhus), Perea (Lugo).

SERIE A

Berisha: continua a sognare e volare l’Atalanta di Gasperini, stavolta corsara con un secco 0-2 sul campo del Bologna di Donadoni. Questa volta a difendere i pali dei bergamaschi però non c’è Etrit Berisha, alle prese con un problema al ginocchio. Al suo posto Sportiello, che mantiene inviolata la porta. Per la Dea sesta vittoria consecutiva e quarto posto in classifica alla pari della Lazio.

SERIE B

Luiz Felipe e Ronaldo: finisce 1-1 il monday night di Serie B, che ha visto sfidarsi allo stadio Arechi Salernitana e Pro Vercelli. Granata avanti con Donnarumma, pari ospite grazie a Sprocati a 10 dalla fine. In campo dal primo minuto Ronaldo Pompeu: il centrocampista, ex della gara, mostra personalità e aggressività in fase d’interdizione, meno brillante rispetto a Latina in fase di proposizione. Nella ripresa cala inevitabilmente, perdendo un’infinità di palloni pericolosi nella propria trequarti. Sfiora la rete con una conclusione al volo che termina sul fondo. Al rientro dopo gli impegni con la nazionale verdeoro Under 20 Luiz Felipe Marchi: per lui solo uno scampolo di match, periodo in cui la squadra subisce il gol  ma il brasiliano è esente da colpe.

Guerrieri: perde ancora il Trapani, battuto 1-0 sul campo del Pisa di Gattuso. Sconfitta che costa cara a Serse Cosmi, esonerato a malincuore dalla società siciliana. Ancora titolare Guido Guerrieri: il portierino è incolpevole sul gol purtroppo decisivo per le sorti granata, ma si disimpegna bene in altre occasioni in cui salva la sua squadra dal raddoppio dei toscani.

Crecco: brusco stop per l’Avellino dopo la vittoria della scorsa giornata contro il Pisa. I campani vengono strapazzati dal Cesena con un 3-0 senza possibilità di replica. Male Luca Crecco, titolare come mezzala sinistra nel 4-3-3 di Toscano: il classe ’95 non riesce ad incidere; della sua partita si ricorda solo un calcio di punizione sparato nel settore ospiti e una trattenuta in area di rigore subita da Kone.

Filippini: Lorenzo Filippini non partecipa alla bella vittoria casalinga per 3-0 del Cesena contro l’Avellino di Luca Crecco. Il terzino, alle prese con problemi fisici, non recupera e resta fuori dalla lista dei convocati di Camplone.

Palombi e Germoni: bel pareggio per la Ternana, che strappa un prezioso 1-1 sul campo della corazzata Frosinone: ad Ariaudo per i gialloblu, risponde Avenatti su rigore. Titolari e autori di un’ottima prova Palombi e Germoni: l’attaccante Dei tre là davanti è quello che si nota di meno, anche perchè ha pochi palloni giocabili, ma ha il merito di procurare il fallo di mano del rigore del pareggio; il difensore mostra tanto impegno e grande determinazione, con qualche errore in appoggio, ma in difesa chiude bene tutte le diagonali. E contro gli esterni del Frosinone non era facile.

LEGA PRO

Rozzi: torna tra i convocati della Lupa Roma e ritrova un ex compagno Antonio Rozzi: Tommaso Ceccarelli è infatti l’ultimo acquisto della squadra di Di Michele. Compagine romana che torna alla vittoria, battendo la Cremonese per 2-1. Rozzi guarda la bella prestazione dei compagni dalla panchina.

Pollace: terza vittoria di fila per il Gubbio, corsaro sul campo del fanalino di coda Mantova con un secco 0-3. Gianluca Pollace però può solamente osservare la bella prova dei compagni dalla panchina, per tutti i 90 minuti di gioco.

RUSSIAN PREMIER LEAGUE Russia

Mauricio: domenica di gloria per Mauricio, autore del gol decisivo che consente allo Spartak Mosca di Carrera di battere a domicilio il Terek Grozny per 0-1 e di confermarsi capolista del campionato russo allungando sullo Zenit battuto a Krasnodar. Il brasiliano si trasforma in goleador trovando la zuccata vincente al minuto 27 sugli sviluppi di un calcio d’angolo battuto da Promes. Grande la gioia per il numero 33, che in Russia sta trovando la sua dimensione.

PRVA HNL Croazia

Elez: bastano due rigori nel giro di 7 minuti al Rijeka per sbarazzarsi del Cibalia e confermarsi leader incontrastato del campionato croato: la squadra di Fiume mantiene 6 lunghezze di vantaggio sulla Dinamo Zagabria, prima delle inseguitrici. Inamovibile al centro della difesa Josip Elez, che contribuisce all’ennesimo clean sheet stagionale dei suoi giocando da vero leader.

SUPERLIGAEN Danimarca

Oikonomidis: bella vittoria per l’Aarhus, che si sbarazza dell’Horsens con un 1-5 che non ammette repliche. I danesi con questi 3 punti si allontanano dalla zona calda della classifica. Non partecipa alla grande prestazione dei suoi Chris Oikonomidis, relegato in panchina per tutta la durata della gara.

SEGUNDA DIVISION Spagna

Perea: continua la crisi del Lugo, stavolta sconfitto tra le mura amiche dal Tenerife per 1-3. Passato in vantaggio nei primi minuti del match grazie a Joselu, il Lugo si fa prima riprendere poi superare da una doppieta di Suso. Sul risultato di 1-2 per gli ospiti entra in campo Brayan Perea, minuto 75. Per il colombiano solita routine nel tentativo, ancora vano, di trovare il pareggio. Anzi il Lugo subisce il terzo gol che chiude la partita.

Giulio Piras

Gregucci: “La Lazio può aprire un ciclo, vi spiego perché. Per vincere il derby servirà…”

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Domenica a Roma si gioca il derby: una partita importantissima per la Lazio, che, in caso di vittoria, potrebbe dare ulteriore vigore alle ambizioni Champions e tornare a quel successo contro i giallorossi che manca da oltre 3 anni, dell’ormai stranoto 26 maggio. Per un commento sulla sfida, ‘Lazio Style Radio 89.3’ ha intervistato l’ex biancoceleste Angelo Gregucci, di seguito le sue parole.

Sulla strategia per vincere il derby: La Lazio deve ricompattare le fila e tornare allo stadio. Deve ripetere le stesse manifestazioni di entusiasmo che vedo quando la squadra va in trasferta. Bisogna unirsi, cosa che non sempre è avvenuta nella storia del club“.

Sull’allenamento aperto al pubblico di giovedìSarà essenziale per poi caratterizzarsi: noi infatti ci siamo sempre esaltati nei momenti di difficoltà e anche stavolta la compattezza deve essere il primo comandamento. Poi bisogna immettere nei giocatori il senso d’appartenenza. La storia recente dimostra che quando facevo le mie previsioni sul campionato non mi sbagliavo. In Serie A non esistono due esterni come Felipe e Keita, difensori migliori di de Vrij, centrocampisti centrali migliori di Biglia e un allenatore come Inzaghi che conosce benissimo il settore giovanile. In più ci sono tanti valori aggiunti e che stanno crescendo in maniera esponenziale. Insomma, la Lazio può aprire un ciclo“.

Sui tanti giovani presenti in rosaFacciamo qualche complimento al direttore sportivo, perché ci ha fatto scoprire difensori giovani altamente performanti. Non conosciutissimi e bisogna cercare di riconoscerlo perché è fondamentale. La compagna acquisti è stata buona. Milinkovic-Savic è in crescita esponenziale, ma ce ne sono anche altri. Anche in questo caso si vince tutti insieme. Anche a livello di settore giovanile si sta muovendo qualcosa: Murgia mi piace da morire. Cataldi deve essere recuperato. Lo stesso Strakosha sta facendo bene. Il merito è di Inzaghi per come sta gestendo questa squadra svegliata dai torpori. Se i ragazzi che si sono fatti largo nel settore giovanile hanno delle opportunità è perché se lo meritano. Sono convinto che negli ultimi due anni il calcio giovanile italiano sta cambiando. Bisogna investire su di loro, negli ultimi due anni i giovani italiani stanno crescendo e io ci punterei molto. Ben venga poi che alcuni di essi siano immigrati di seconda generazione. Fino a due bienni fa i calciatori giovani dovevano trovare spazio e continuità in Serie B, mentre oggi ci sono molti Under 21 che giocano titolari in Serie A e vedo che hanno un grande senso di appartenenza. Ci siamo accorti che i nostri ragazzi hanno grande talento e che in questo momento meritano spazio. Bisogna creare dei modelli, perché come campionato siamo in difficoltà, ma bisogna investire sulle strutture per andare senza esclusione di colpi a lavorare sui giovani“.

Sulla difesa e sull’attacco della LazioParlerei piuttosto della squadra, che sa interpretare bene le difficoltà e lotta insieme. Si propone tutta insieme e in campo aperto e in velocità è devastante. C’è poi Immobile che si muove su tutto il fronte offensivo e fa un lavoro molto utile per le nostre mezz’ali Milinkovic-Savic e Parolo. Entrambi sanno inserirsi alla grande e possono essere pericolosi“.

Sul modulo per il derby: Mi fido di Inzaghi, che vede quotidianamente i calciatori e sa qual è la squadra migliore da mettere in campo. Bisogna preservare gli esterni, perché alcuni, come ad esempio Felipe Anderson, non hanno ancora idea di quanto grande sia il loro potenziale“.