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Meggiorini eroe per caso. Salva una donna da un’aggressione

La scorsa notte, Meggiorni, attaccante del Chievo Verona, è stato protagonista di un gesto che vale più di qualsiasi gol. A Verona, sotto la sua abitazione, una ragazza è stata aggredita verbalmente e fisicamente dal suo ragazzo.

Meggiorni, nel cuore della notte, ha prima intimato l’aggressore ad allontanarsi, per poi scendere in strada e salvare la donna. Con una spallata ha messo fuori gioco l’aggressore per poi immobilizzarlo fino all’arrivo dei Carabinieri. Tanti applausi per Meggiorini.

Cragnotti: “Boksic il mio pupillo. Ecco perchè scelsi Eriksson”. Poi svela la vittoria più bella…

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Seconda parte dell’intervista di Sergio Cragnotti rilasciata a Radio Olympia:

Ho sempre avuto un debole per Alen Boksic. E’ stato il calciatore a cui mi sono affezionato di più, era il mio pupillo. Infatti non ci ho pensato sue volte a riportarlo alla Lazio, dopo la parentesi alla Juventus. Eriksson? Vi svelo perchè ho affidato a lui la panchina. Inizialmente volevo Fabio Capello, ma si era già promesso al Milan. Poi u giorno mi chiamò e mi disse di essersi dimesso dai rossoneri. Ma a quel punto Berlusconi intralciò il suo passaggio alla Lazio e alla fine scelsi Eriksson. Peccato, con noi Capello poteva vincere molto”. Poi svela la sua vittoria più bella: “Sicuramente la Supercoppa a Montecarlo contro il Manchester United. Una gioia indescrivibile”. Chiusura su Lotito: “Non so perchè quando parla dei debiti della Lazio mette sempre di mezzo la mia gestione. Io sono uscito nel 2002, lui è entrato nel 2004. Non sapevo nemmeno del suo interesse per la Lazio. Speriamo che ci regali qualche soddisfazione“.

Cragnotti racconta: “Ecco come acquistai Vieri. Volevo il Flaminio ma…”

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E’ stato il Presdiente più glorioso della Lazio. Indimenticato e ancora amato dai tifosi, Cragnotti è intervenuto a Radio Olympia dove ha parlato a tutto tondo della sua avventura alla Lazio:

Ormai sono vecchio per tornare nel mondo del calcio. Poi è tutto cambiato. Impossibile riscostruire una squadra come quella del 2000. Oggi anche un calciatore medio lo paghi almeno 20/30 milioni. Per costruire un grande club ci vuole preparazione e molti anni di sacrificio e di investimenti mirati”. Poi svela un aneddoto sul famoso acquisto di Christian Vieri: “All’epoca tutti volevano primeggiare. Il calcio italiano era al top e tutti i campioni volevano giocare in Serie A. Come ho fatto ad acquistarlo? Semplicemente stando sul mio yacht“. Quindi sul Flaminio: “Era un mio obiettivo. Feci di tutto per riconsegnarlo alla Lazio, ma trovai mille opposizioni. Veltroni lo voleva provatizzare e non se ne fece più nulla“.

 

Colonnese: “Sorpreso dalle capacità di Inzaghi e Oddo”

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Francesco Colonnese, ex calciatore della Lazio, si è detto sorpreso dal vedere subito in Serie A gli amici Inzaghi e Oddo. Non certo perchè non credeva nelle loro capacità, ma pensava ad una gavetta più lunga. La sopresa è quindi positiva. Intevenuto a Radio Olympia, ha detto la sua sull’imminente sfida tra Lazio e Pescara:

Non mi aspettavo di vedere Oddo e Simone Inzaghi così presto in serie A, ma solo per una questione di tempo. Non ho mai avuto dubbi sulla loro competenza calcistica, meritano una possibilità importante. Tante volte ci siamo trovati insieme a parlare di calcio e hanno grandissime competenze. Per Oddo avrei visto anche una carriera di tipo dirigenziale. Inzaghi è nato a Roma, Piacenza è rimasta soltanto sulla carta d’identità, sono tantissimi anni che è lì. E’ amato dai suoi giocatori e dai tifosi, ha avuto un po’ di fortuna in estate ma lo merita. E si vedono i risultati perché si vede che la squadra ha una sua identità. Oddo è integralista sul suo modo di giocare mentre Inzaghi ha cambiato modulo spesso, è più moderno, sotto questo punto di vista. Perché gioca e adatta la sua squadra anche in funzione dell’avversario. Bastos è fortissimo, un ottimo giocatore, Lukaku da rivedere“.

Sampdoria-Milan, fischi per Carlo Azeglio Ciampi

Breaking News – Durante il minuto di raccoglimento per ricordare la scomparsa dell’ex Presidente della repubblica Carlo Azeglio Ciampi, molti fischi si sono alzati dagli spalti dello stadio Luigi Ferraris dove è in corso la gara fra Sampdoria e Milan. Fra l’imbarazzo del conduttore Mediaset Premium e Roberto Cravero che lo affianca nella conduzione, i fischi si sono sentiti eccome. Un segno abbastanza evidente che il decimo presidente della nostra Repubblica non era amato proprio da tutti i cittadini genovesi. ***

Oddi: “Keita non è una seconda punta. Djordjevic? Speriamo bene”

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Le notizie che giungono da Formello, vogliono una Lazio pronta a scendere in campo contro il Pescara con un inedito 3-5-2. Un modulo che porterebbe all’esclusione di Keita e il dirottamento di Anderson sulla linea di centrocampo. Su questa ipotesi, Oddi, ha detto la sua a Radiosei:

Come seconda punta Keita però non lo vedo bene quindi vediamo cosa fa Djordjevic, il senegalese non deve giocare spalle alla porta perché perde tutte le sue caratteristiche. Andrà valutato il centrocampo che per la prima volta vedrà insieme da titolari Cataldi e Milinkovic. La difesa è quella di sempre poi tutto è modificabile. Bisognerà capire se Felipe riuscirà a fare sia la fase offensiva che difensiva. Serve che la squadra sia corta, se si riuscisse a giocare in 45 metri ogni tipo di modulo sarebbe idoneo per fare buon calcio“.

LAZIO PESCARA – I convocati di mister Oddo

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Massimo Oddo, allenatore del Pescara, per la sfida di domani contro la Lazio, ha convocato 23 calciatori. Ci sarà anche l’ex romanista Aquilani, ultimo acquisto di mercato del Delfino. Bizzarri l’ex di turno. Di seguito la lista ufficiale:

Portieri: Bizzarri, Fiorillo, Pigliacelli;

Difensori: Biraghi, Campagnaro, Crescenzi, Fornasier, Gyomber, Vitturini, Zampano, Zuparic;

Centrocampisti: Aquilani, Benali, Brugman, Bruno, Cristante, Memushaj, Verre,

Attaccanti: Caprari, Manaj, Mitrita, Pepe, Pettinari

LAZIO FIORENTINA – Modificato l’orario del match

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La Lega Calcio ha ufficializzato la data del recupero del match tra Genoa e Fiorentina. La partita sospesa per il maltempo, sarà ripresa il 15 dicembre. In virtù di ciò, è stato modificato anche l‘orario del match tra Lazio e Fiorentina. Non più alle ore 15.00 del 18 dicembre, ma alle ore 20.45, per permettere ai Viola un lasso di tempo di riposo maggiore tra le due partite.

FORMELLO – Rivoluzione Lazio: Inzaghi cambia modulo, diverse le novità

L’infortunio di Lucas Biglia costringe il tecnico biancoceleste a rivoluzionare pesantemente la squadra. Simone Inzaghi sembra davvero intenzionato a cambiare il modulo di gioco dei biancocelesti puntando sul 3-5-2. La coppia d’attacco dovrebbe essere quella formata da Djordjevic e Immobile. Probabile che Inzaghi voglia sfruttare le sponde del serbo per lanciare a rete l’attaccante napoletano. In tal caso a rischiare il posto sarebbe nuovamente Keita. Questo il tandem schierato dall’allenatore biancoceleste durante la seduta del pomeriggio. Non è detto che sia la soluzione definitiva, i mister ha ancora l’allenamento di domani mattina per sciogliere gli ultimi dubbi. Dovrà scegliere con molta attenzione visto che mancherà il faro del centrocampo: il capitano Biglia. Per l’argentino è stato riscontrato un problema al polpaccio ma fortunatamente dovrebbe essere scongiurata la lesione muscolare. Da verificare il suo recupero per la gara di Milano martedì sera.

RIVOLUZIONE – Oltre a Keita, ci sono altri giocatori coinvolti nella rivoluzione Inzaghiana: l’eventuale cambio di modulo porterà anche all’esclusione di Basta. Sarà Felipe Anderson, infatti, a muoversi come esterno sulla fascia destra. Lulic dalla parte opposta, Parolo, Cataldi (in regia) e Milinkovic i tre in mezzo al campo. Dietro Bastos, de Vrij e Radu a difesa della porta di Marchetti. Una scelta particolare, considerando che per la prima volta in stagione Inzaghi avrebbe potuto schierare il tridente d’attacco titolare: Felipe Anderson, Immobile, Keita. Il tecnico, come confermato in conferenza stampa, sta pensando al turn over in vista delle tre sfide in programma nei prossimi 7 giorni.

Facco: “Con l’infortunio di Biglia si dovrà per forza cambiare. Non mi interessa il modulo ma…”

L’infortunio di Lucas Biglia in vista dell’incontro di domani con il Pescara molto probabilmente costringerà il tecnico biancoceleste Simone Inzaghi a rivedere la squadra che dovrà scendere in campo per affrontare la compagine dell’ex Oddo. Scombussolati i piani impostati negli ultimi allenamenti il tecnico laziale potrebbe anche puntare su un nuovo modulo. Per commentare questa opportunità ai microfoni di Radiosei è intervenuto Mario Facco:

“Adesso vedremo se dopo lo stop dell’argentino ci saranno delle variazioni tattiche in squadra. Quello che mi interessa non è il modulo ma come la squadra interpreti le partite. Inzaghi può puntare anche sul 3-5-2, non lo ritengo importante, ciò che conta è come il modulo viene interpretato. Con il Pescara non ci sono altre strade, si deve vincere convincendo. Se non dovesse accadere inizierei a preoccuparmi. Dalla Lazio in questa stagione mi aspetto qualcosa di diverso rispetto all’anno scorso. Con questo non pretendo che domani la squadra di Oddo venga asfaltata, ma mi aspetto almeno una ventina di tiri in porta in tutta la partita”.

L’ag. Ferrari: “Rammaricato che Thauvin non sia andato alla Lazio”

L’agente FIFA Fabrizio Ferrari, esperto di calcio francese, intervenendo ai microfoni di TMW Radio si è detto dispiaciuto del mancato arrivo di Thauvin alla squadra biancoceleste e ha svelato che l’affare rincorso dai dirigenti capitolini è sfumato per un soffio:

“Il giocatore è stato a un passo dal vestire il biancoceleste, l’affare è sfumato per molto poco. Mi spiace non sia arrivato alla Lazio, credo che sarebbe stato il posto ideale per Thauvin sia in base al modulo che per la squadra. Se nella Lazio puntavano su di lui per sostituire Candreva non era il profilo giusto perchè sono due elementi completamente diversi, ma credo che nelle intenzioni della società ci fosse quella di cambiare la formazione e giocare con un 4-3-3 con un tridente più offensivo. I dirigenti biancocelesti durante la trattativa si sono comportati benissimo, sono stati molto professionali. Comunque non posso dire che la scelta del calciatore di tornare a Marsiglia che è casa sua sia sbagliata. Per ora in Ligue 1 è uno dei migliori del campionato”.

De Vita: “L’allontanamento di Di Canio una decisione ipocrita”

Raffaele De Vita, attaccante italiano nato a Roma in questo momento svincolato, ha giocato per molto tempo all’estero. Il suo ultimo anno lo ha trascorso in Scozia ma negli anni precedenti si è misurato in Inghilterra militando in diversi club.

Tra questi anche il Swindon, allenato all’epoca da Paolo Di Canio: “Sono stato fortunato a trovare un tecnico, Di Canio, che ha avuto l’intuizione di trasformarmi da attaccante leggerino ad esterno vero. Mi ha fatto crescere tatticamente, ora so come rendermi più pericoloso in fase offensiva. Inoltre con il Swindon ho vinto un campionato e sono giunto a un passo dalla Championship, giocando anche contro squadre di Premier in FA Cup”.

Cosa pensa del caso scoppiato dopo il licenziamento da parte di Sky: “Sono rimasto sorpreso da quanto successo. Molte persone si sono scandalizzate per quel tatuaggio ma a prescindere dalla politica e dagli ideali quella di licenziarlo mi è sembrata una decisione ipocrita dato che le sue idee non sono mai state un segreto, anzi si conoscono da anni. Se Sky avesse ritenuto offensive le sue idee politiche per gli spettatori sarebbe stato più giusto non affidargli un programma dell’emittente”.

Roma 2024 – Serie A: domani maglie con il logo della candidatura

Nel prossimo turno di campionato il Comitato promotore della candidatura olimpica di Roma 2024 sarà presente negli stadi italiani dove si giocherà la quarta giornata di Serie A. Obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere la candidatura olimpica della Capitale e di altre undici città.

La scelta finale da parte del Cio, avverrà il 13 settembre 2017 a Lima in Perù, I calciatori delle venti squadre scenderanno in campo al fianco di due bambini che indosseranno la maglia con il logo di Roma 2024 mentre a centrocampo verrà esposto lo striscione ‘WeWantRoma2024’. Nel  frattempo sui maxi schermi verrà proiettato il nuovo video promozionale della candidatura: i ragazzi di oggi, gli atleti e i campioni di domani. ‘Quattro vite, un unico sogno olimpico’: questo il titolo del filmato che mostra storie di giovani sportivi che crescono allenandosi sognando di partecipare alle Olimpiadi del 2024.

Di Biagio torna a quel famoso 5 maggio 2002: “Volevo vincere lo Scudetto nella mia città, ancora ci soffro”

L’allenatore dell’Under 21 Luigi Di Biagio è tornato a parlare del 5 giugno 2002. All’epoca dei fatti il tecnico degli azzurrini era uno dei centrocampisti dell’Inter. In quell’incredibile gara la squadra nerazzurra venendo sconfitta allo stadio Olimpico dalla Lazio per 4-2 consegnò lo Scudetto alla Juventus. Di Biagio nel corso di una intervista rilasciata al Corriere dello Sport si è detto ancora rammaricato per come sia terminata quella partita nonostante sia trascorso ormai tanto tempo:

A ricordare quel giorno ancora ci soffro. Avevo la possibilità di vincere lo scudetto nella mia città. Avevo anche segnato la rete del due a uno. Nessuno sa ancora il perchè poi tutto crollò. La Lazio conquistò il successo con merito ma noi ci abbandonammo totalmente a quello stato di cose. Misteri del calcio, ma andò così. Avevamo dominato il campionato e avremmo potuto anche chiuderlo prima se delle strane decisioni arbitrali non ci avessero costretto a giocarci tutto in quella gara. Quel gol mi aveva fatto impazzire, lo avevo dedicato a mio cognato morto pochi giorni prima. Me lo sentivo che avrei segnato. Avevo già pronta una maglietta con su scritto “Roby è per te”. Ma fu una rete inutile visto poi il tracollo inspiegabile che avemmo. Le lacrime di Ronaldo in panchina sono il simbolo di quel triste pomeriggio. Era il 5 maggio, come nella poesia del Manzoni”.

CONFERENZA – Oddo: “Tra me e la Lazio c’è un legame speciale, non sarà una partita come le altre”

La vigilia più sentita. Massimo Oddo proverà di certo un brivido entrando all’Olimpico, teatro principale delle sue gesta da calciatore in qualità di capitano della Lazio, da tecnico avversario. Il tecnico del Pescara, alla vigilia del match di domani, è intervenuto in conferenza stampa. Ecco le sue parole:

Non sono una persona molto emotiva, ma la storia non si può certo dimenticare, esiste un legame tra me e la Lazio. Al momento non sono emozionato. La mia storia dice che sono stato cinque anni alla Lazio e ne sono stato anche capitano, quindi certamente non è una partita come le altre. Ma la cosa più importante è che ora sono l’allenatore del Pescara. Non credo che la rivalità porterà a fischi verso di me, anche perché ho fatto cose importanti. La rivalità fra tifoserie fa parte del calcio, io non dimentico il mio passato ma davanti a tutto c’è il Pescara”, dichiara Oddo.
Ci si dimentica facilmente che abbiamo incontrato 3 Big, tutti i gol presi sono stati frutto della casualità e non di mancanza di equilibrio. Trovo squallido aver gettato la croce addosso a Gyomber, è stato un errore casuale ma l’ultimo di una serie. Con la Lazio che partita sarà?  Dovremo renderla abbordabile noi, come abbiamo fatto benissimo nelle precedenti. Abbiamo lasciato sul campo punti in materia del tutto casuale, abbiamo fatto degli errori e siamo stati puniti. Gli altri ne hanno fatti più di noi ma non siamo stati bravi a punirli. La Lazio è una squadra fortissima, basta leggere i nomi. Sta facendo meno per ora rispetto alle sue potenzialità , ma siamo appena agli inizi. Dopo 3 partite non si possono trarre conclusioni…. Inzaghi?  Un amico da sempre, abbiamo anche fatto lo stesso percorso. Si sapeva che il suo sogno ed il suo obiettivo sarebbe stato quello di diventare allenatore. Giocherà con il 4-3-3 o col il 3-4-3? Cambia poco, abbiamo preparato per entrambe le circostanze. Bahebeck e Coda non sono convocati,  Aquilani non è al 100% e non partirà dal 1′. Domenica ho sbagliato io probabilmente ad inserirlo.  Alberto è un giocatore importante e quando starà bene ci darà una grande mano. Non è stato carino attaccarlo. Per battere la Lazio serve esattamente quello che abbiamo fatto nelle prime 3 gare, con un pizzico di fortuna in più, più aggressività ed un portiere meno in palla di Handanovic. Ho 3 o 4 dubbi per domani.  Muric?  Scordatevelo per 3 o 4 mesi. Va costruito come fu per Mitrita. Ha un grande talento, ma deve crescere fisicamente e tatticamente “, chiude Oddo.

CONFERENZA – Inzaghi: “Soddisfatto dei punti fatti finora. Keita domani giocherà ma Biglia…”

Consueta conferenza stampa per mister Inzaghi alla vigilia di Lazio Pescara, quarta giornata di serie A Tim, che si giocherà domani alle ore 18:00. Questa la conferenza completa:

Cosa ti porti di Verona?

“Come già detto, quando non vinci, meglio non perdere. Domenica scorsa faceva caldissimo, per noi come per il Chievo, ma potevamo fare di più. Altre volte il Bentegodi è stato stregato per la Lazio, quindi ci teniamo il punto. Come abbiamo visto anche l’Inter a Verona e il Torino a Bergamo hanno sofferto perché sono campi difficili, quindi sono contento dei risultati ottenuti dalla mia squadra”.

Cosa pensi delle critiche?

“Ognuno pensa ciò che vuole. Sono contento dei 4 punti in 3 partite. A Bergamo e con la Juve abbiamo fatto bene, a Verona potevamo fare meglio ma giocavamo in un clima difficile e avevamo i nazionali tornati da pochi giorni. Mi tengo stretto il punto ottenuto”.

Cosa ne pensi di Oddo? Che Pescara ti aspetti? 

“Massimo sta facendo molto bene, affrontiamo una squadra pericolosa soprattutto sul piano del gioco. Massimo domani lo abbraccerò, è stato un amico di tante avventure, lo stimo e avevamo un bel rapporto già da calciatori. Da allenatore l’ho incontrato in Primavera e l’ho battuto, speriamo di riuscirci anche stavolta”.

Come si riporta la gente allo stadio?

“Con i risultati. A Verona c’era tanta gente, pareva di giocare in casa”.

Cambierai modulo?

“Stiamo valutando, dobbiamo vedere le condizioni dei nostri dato che Biglia ieri ha avuto un problema e ora lo stiamo valutando. Vediamo come andrà l’allenamento di oggi e di domattina. Schiererò la formazione migliore”.

Cataldi al posto di Biglia?

“Vediamo le condizioni di Lucas, mi dispiacerebbe tenerlo fuori dato che è il nostro capitano. Era in ritardo di condizione perché aveva cominciato la preparazione dopo gli altri. Finalmente stava ritrovando brillantezza e spero non si fermi. Se così fosse abbiamo tante soluzioni tra cui Cataldi che sta lavorando nel migliore dei modi”.

Come vedi Keita?

“Si è allenato bene, sta cercando di mettersi al pari degli altri a livello di condizione atletica. A Verona ha avuto un buon impatto con la partita. Domani sicuramente giocherà”.

Ti aspettavi Oddo allenatore?

“E’ un ragazzo che sta da tanti anni nel calcio. Si vedeva che poteva fare l’allenatore, poi ognuno ha i suoi tempi. Lui ha cominciato dopo a fare l’allenatore perché ha giocato fino a tardi”.

Simeone, Mihajlovic, tu… tanti di quella Lazio scudettata sono diventati allenatori

“Dimenticate Almeyda, Marcolin e Pancaro. Abbiamo vinto tanti trofei perché eravamo una bellissima Lazio. Anche il Milan che ha vinto tanto ha sfornato allenatori come mio fratello, Brocchi, Gattuso etc”.

Parolo può fare il vice Biglia?

“Sì, l’abbiamo visto all’Europeo e l’ha fatto benissimo. Se dovessimo rinunciare a Lucas lo sostituiremmo nel migliore dei modi”.

Avete rivisto gli errori fatti a Verona?

“Li stiamo analizzando. Avremmo potuto fare meglio ma come detto mi tengo stretto i punti fatti a Bergamo e Verona. La difesa lavora bene, i ragazzi si stanno conoscendo. Non hanno concesso nulla se non sui calci piazzati su cui stiamo lavorando. Birsa per fortuna lo incontriamo due volte l’anno”.

Adotterai il turn over nelle prossime gare?

“Sicuramente, affronteremo squadre diverse e quindi serviranno giocatori con caratteristiche differenti. Tre partite in 8 giorni sono tante. Ora ci concentriamo sul Pescara e poi da domenica ci concentreremo sul Milan”.

Luis Alberto?

“Rispetto alla scorsa settimana è cresciuto molto a livello fisico. Sta crescendo e domani farà parte dei convocati”.

In virtù dei punti fatti finora, dove pensi possa arrivare questa Lazio?

“Dobbiamo calcolare che abbiamo giocato contro la Juve e abbiamo avuto due trasferte difficili: tutti troveranno difficoltà a Bergamo e a Verona. Stiamo lavorando bene”.

Quanto è importante Peruzzi?

“Quando il presidente in ritiro mi parlò di questa idea mi esaltai subito perché conosco Angelo con cui ho pure giocato. E’ una persona solare, che aiuta tantissimo l’allenatore e la società. E’ una figura trasparente che sa farsi capire da tutti”.

Fabrizio Piepoli

 

Riedle elogia Immobile: “Grande giocatore, ha colmato il vuoto lasciato da Klose”

L’ex punta della Lazio Karl Heinz Riedle a Radio Incontro Olympia ha elogiato Ciro Immobile: “Innanzitutto ringrazio tutti i tifosi laziali che ancora si ricordano di me. Oggi è il giorno del mio 51′ compleanno e mi giungono gli auguri dalla Roma biancoceleste, non posso far altro che salutare tutti i supporters della prima squadra della capitale dicendo loro che resteranno per sempre nel mio cuore. Immobile? Grande giocatore! Ciro già lo era prima di arrivare al Borussia Dortmund, dove, insieme a Klopp ed al resto della squadra, in quella stagione ha incontrato diverse difficoltà senza averne tuttavia la responsabilità. L’allenatore tedesco cercava in quel momento il vice Lewandowski, appena ceduto ai grandi rivali del Bayern Monaco. Immobile, semplicemente, non possedeva le caratteristiche per ereditarne il posto, nonostante i suoi precedenti ottimi campionati in Italia con Torino e Pescara. Anche Gotze, Campione del Mondo con la Germania, proprio con i bavaresi non si è definitivamente imposto, intraprendendo il percorso inverso per ritornare in giallonero per riprendersi quel posto in nazionale. Al contrario, il numero 17 della Lazio e della rappresentativa azzurra di Ventura è l’attaccante giusto per proseguire la grande tradizione dei centravanti delle aquile, il vuoto lasciato da un mito come Klose non si farà sentire. Forza Ciro, avanti Lazio!”.

Brutta tegola per Inzaghi in vista di Lazio Pescara

Brutte notizie per Simone Inzaghi dato che a 24 ore dalla gara di Lazio Pescara rischia di dover fare a meno del suo capitano Lucas Biglia che ieri ha subito un brutto colpo al polpaccio in allenamento. Il giocatore non dovrebbe partecipare col gruppo all’allenamento pomeridiano e mister Inzaghi potrebbe decidere di non rischiarlo contro gli abruzzesi dato che poi martedì i biancocelesti sfideranno il Milan nel turno infrasettimanale.

Galeone: “Inzaghi pecca di esperienza. Perché Milinkovic-Savic non gioca?

Giovanni Galeone, allenatore simbolo del Pescara e grande esperto di calcio a 360° è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali on Air” per fare il punto sull’imminente sfida di domani tra Lazio e Pescara:

Sul Pescara e su Massimo Oddo: “Ho grande stima per questo ragazzo. Due anni fa ha preso il Pescara poco prima dei play off ed è andato vicinissimo alla Serie A alla sua prima esperienza. L’anno scorso ha fatto giocare alla squadra il miglior calcio della Serie B. Ha passato anche un periodo difficile, con una serie negativa importante, ma ha continuato a credere nelle sue idee e alla fine ha più che meritato la promozione. Il Pescara di Oddo ha mantenuto questo atteggiamento propositivo nonostante il salto di categoria e di questo gliene va dato atto. Detto ciò, a parte la vittoria a tavolino con il Sassuolo, che secondo me non sarà definitiva, ma verrà rivista dalla Lega, ha fatto un punto. In Serie A il bel gioco non basta, al primo errore ti puniscono e la difesa degli abruzzesi mi sembra tutto tranne che invulnerabile”.

Sulla Lazio e su Simone Inzaghi: Mi sembra che negli 11 titolari sia una squadra di buonissimo livello. Personalmente ho un debole per Keita, che secondo me è un giocatore formidabile. Poi c’è Felipe Anderson, c’è Immobile, c’è Biglia, c’è Parolo, c’è De Vrij. Resto un po’ perplesso quando vedo Milinkovic in panchina, un altro mio pallino. Fossi io l’allenatore lo schiererei sicuramente con maggiore continuità. Ha 21 anni, ma per me è già pronto per stare lì in mezzo al campo. Ha grandi doti fisiche e tecniche. Tuttavia Inzaghi vede i ragazzi tutti i giorni e sicuramente farà le sue valutazioni. Simone ha fatto vedere buone doti sinora, ma l’esperienza, soprattutto in una piazza come Roma, è molto importante. Se la farà strada facendo quest’anno”.

Sugli avversari più forti che ha incrociato durante la sua lunga carriera: Non perché stiamo parlando di Lazio, ma dico Gascoigne. Era spaventoso. Quando era in giornata iniziava a saltare gli uomini come uno sciatore salta i paletti. Tra l’altro proprio contro il Pescara fece un gol memorabile”.

LAZIO PRIMAVERA – Mister Bonatti: “Rossi può diventare forte come Vieri. Lombardi? Ora inizia il difficile…”

Il tecnico della Lazio Primavera Andrea Bonatti è intervenuto sulle frequenze di Lazio Style Radio 89.3, per parlare dell’andamento della sua squadra:“Abbiamo imparato che il nostro organico è fatto di buoni valori, ma che allo stesso tempo dobbiamo sempre esprimerci al top. Contro il Perugia siamo andati in difficoltà nelle palle alte. Paghiamo un po’ anche l’inesperienza. Ci sono dei momenti in cui una squadra deve saper soffrire. Noi quei momenti non abbiamo saputo affrontarli bene”.

Sulla gara col Napoli: Spero che l’impegno in Youth League possa incidere. Mi dicono che la Roma l’anno scorso non ne abbia risentito più di tanto, speriamo invece che domani il Napoli possa essere un po’ stanco per il viaggio”. Sulla formazione titolare: “Non parlerei di turnover, piuttosto della necessità di schierare chi può garantirmi il top della forma in ogni partita. Vivo ogni gara come la più importante. Non regalo niente a nessuno, ho sempre insegnato la meritocrazia. È una conquista giocare e deve essere sempre così. Il modulo? In base all’avversario ricorro a soluzioni differenti”.

Su bomber Rossi:Una grossa fetta di merito per il successo contro il Perugia è sua. Lui è il finalizzatore della squadra e deve essere messo nelle condizioni di poter segnare. Se fa gol vuol dire che la squadra lo ha messo nelle condizioni di andare a segno. Il paragone con Vieri? Ha meno potenza di Bobo ma è giovane e può ancora recuperarla. Se si ispira a Klose posso esserne solamente contento, perché considero il tedesco un grande giocatore. Dovidio? Un ragazzo molto disponibile. È e resta un terzino destro, ha bruciato tempi di recupero e lo ringrazio per essersi messo a disposizione sin da subito.

Un pensiero su Lombardi, ex Primavera: “Chi se lo è dimenticato in questi anni ha commesso un errore. Me lo ricordo in un derby dove venne anche espulso ma dove riuscì ad incidere aiutando la squadra a recuperare il risultato. Ora per lui viene il difficile, ossia deve dimenticare questo frastuono di emozioni e calarsi nuovamente in questa realtà così prestigiosa”.