Ieri è arrivata l’ufficialità del prolungamento del contratto del giovane centrocampista biancoceleste Alessandro Murgia. Un’intesa trovata di comune accordo e con grande soddisfazione sia dalla società che dal calciatore stesso. La Lazio felice perché ritiene una futura risorsa Murgia, e lui perché ha nel cuore la società biancoceleste e alla quale è molto riconoscente. Nel pomeriggio il centrocampista laziale è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel.
“Ho festeggiato il rinnovo del contratto con la mia famiglia e con le persone che mi sono state vicino. Per me questo rappresenta il raggiungimento di un piccolo traguardo, ma voglio fare ancora tanto per questa Società, per questa squadra e per il mister che mi sta dando fiducia. È un punto di partenza, voglio continuare ad andare avanti su questa strada.
Il sogno di tutti i bambini è raggiungere questo punto, ma i sacrifici più grandi sono stati fatti dai miei genitori. Mi sono sempre stati vicino ed il merito è soprattutto loro. Ogni giorno mi ripeto di dover restare con i piedi per terra, di sfruttare ogni allenamento per migliorarmi perché nella vita si può sempre crescere. Sono lontano dal mio apice e ogni giorno ambisco a migliorarmi. Gli elogi mi fanno piacere, ma devo tramutarli in concentrazione e rabbia da portare sul campo ogni giorno.
Lavorare con gente d’esperienza ti porta a fare delle scelte diverse in determinate circostanze in mezzo al campo, anche nella reattività e nella rapidità. L’importante è migliorarsi sui propri punti deboli e focalizzarsi su questo. Dobbiamo prendere i tre punti nella prossima sfida e guardare avanti. Ogni gara da qui alla fine sarà una finale, compresa quella di Coppa Italia. Quest’ultima rappresenta un trofeo molto importante. Dobbiamo prepararci al meglio in vista della partita contro il Genoa”.
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quante ne abbiamo fatte insieme. La Lazio è tutto per noi e aver vissuto insieme a te quegli anni d’oro è stato un privilegio. La Lazio come ideale e la sede come collante, ci hanno reso amici ed hanno forgiato i nostri caratteri. Non potrò mai dimenticare tutte le avventure e quei pomeriggi a fare striscioni ed organizzare le coreografie. Eravamo un bel gruppetto di giovani scalmanati e, insieme a tutto il resto della banda, cercavamo di fare tifo a modo nostro. Il tutto seguendo la mentalità impartita dai più grandi e la voglia di difendere e supportare sempre la nostra Lazio in giro per il mondo. Dalla trasferta di Perugia alle tarantelle con quella 500 nera; dalle cene “rumorose” da Peppe, ai pullman carichi di entusiasmo, goliardia e… birra.
Caro Valerio questo non dovevi farlo ma oggi mi sento ancor più laziale e più irriducibile. Oggi risentire tanti amici di battaglia mi fa capire quanto abbiamo fatto per la Lazio. Credo che nessuno potrà mai dimenticare la tua simpatia e il tuo ghigno. In sede eri simpatico a tutti e ci facevi ammazzare dalle risate. Te lo giuro!
