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Pippo Inzaghi difende Simone: “Mio fratello è un grande allenatore e lo dimostrerà. L’anti-Juve? Non esiste…”

Riparte da Venezia Filippo Inzaghi. Lex allenatore del Milan ha deciso di ripartire dal basso (Lega Pro) in una grande piazza come quella veneta che sogna di tornare prestissimo dove merita, in serie A. Quattro punti in due giornate. Questo il primo bilancio della nuova avventura di Pippo Inzaghi dei nero verdi. Non perde di vista però il percorso dei rossoneri ma sopratutto quello di suo fratello Simone con la Lazio di cui è molto orgoglioso. Ecco le sue parole ai microfoni di gazzetta.it:

“Seguo molto il Milan che è la mia storia e auguro a Montella di far bene. Poi c’è la Lazio che è allenata da mio fratello che secondo me è un grande allenatorePurtroppo ha perso un giocatore fortissimo come Candreva e ha fuori un altro che è Keita. Ma ho visto che vincendo la prima e facendo una grande partita contro la Juve sta dimostrando il proprio valore”. E sulla lotta per il titolo: “L’anti-Juve? Non esiste, i bianconeri sono superiori a tutti. È impossibile fargli gol, poi ha preso Higuain, il capocannoniere dello scorso anno. Credo che il campionato possa essere equilibrato solo dal secondo posto in poi”.

Inter, anche Ledesma beneficia dell’acquisto di Gabigol

E’ uno dei colpi più importante dell’estate: l’acquisto del nuovo astro nascente Gabigol da parte dell’Inter. Per sottrarlo al Santos la squadra neroazzurra ha sborsato 27,5 milioni. Una bella somma di cui però, a quanto pare, il Santos non potrà godere appieno. Motivo? Gran parte della cifra dovrà essere usata dal club brasiliano per debiti e risarcimenti che ha a suo carico. Tra i vari creditori spicca Cristian Daniel Ledesma, ora al Panathinaikos. Secondo quanto riportato da UOL Esporte, l’ex capitano biancoceleste assistito dall’agente Lodovico Spinosi, ha avviato una causa in tribunale contro il suo ex club (lasciò il club brasiliano a fine 2015 dopo appena 4 presenze). L’accusa portata dall’agente Spinosi è legata ad un debito di circa 110 mila euro. Ciò che ha ottenuto dal tribunale è il diritto di ricevere parte della somma che i brasiliani hanno incassato dalla cessione di Gabigol all’Inter. Il Santos è pronto a fare ricorso. Inizialmente, il procuratore aveva denunciato il club ed ottenuto che il debito fosse estinto tramite i soldi del botteghino. Nel frattempo, però, il Santos è riuscito ad invertire questa punizione in tribunale: invece di pignorare la biglietteria, il club paulista ha potuto pignorare ancora una volta il Centro de TreinamentoMeninos da Vila”, seguendo quella che – da tempo – è una strategia costante del dipartimento giuridico del club all’interno di un processo. Il punto è che, adesso, il tribunale ha annullato il pignoramento del centro di allenamento e ha imposto come garanzia il guadagno dall’affare Gabigol. Insomma, un’altra puntata di una telenovela che vede il Santos circondato da problemi. L’Inter, in questo caso, è solamente una spettatrice non interessata.

 

Scudetto 1915, l’avv. Mignogna: “Dovremo aspettare ancora, ma risultanze storiografiche e parere della commissione sono inequivocabili”

(CLICCA QUI PER FIRMARE LA PETIZIONE)

Il rinvio della decisione in ordine all’eventuale riassegnazione ex aequo dello Scudetto 1914/15, come emerso a seguito del Consiglio Federale del 31.08.2016, ha di fatto differito puranche l’obbligo di riservatezza che caratterizza la fase decisionale dei procedimenti calcistici. Con le dovute cautele, pertanto, appare quantomeno doveroso utilizzare tale “sospensione” temporale per fare il punto sulla richiesta di riesame avente ad oggetto l’attribuzione del suddetto titolo sportivo.

Come reso noto da alcuni mezzi d’informazione, il merito della vicenda in parola è già stato debitamente e positivamente affrontato dalla Commissione di Saggi nominata dal Pres. della Figc Carlo Tavecchio e presieduta dall’Avv. Sergio Santoro (Pres. del Consiglio di Stato), la quale, invero, nel parere acquisito dal Consiglio Federale del 20.07.2016 ha già avuto modo di evidenziare come la ricostruzione storico/giuridica contenuta nei dossier storiografici acclusi alla nostra petizione sia assolutamente attendibile, sicché «L’unica soluzione per rimediare alle evidenti omissioni commesse dalla Federazione nell’assegnazione del titolo di Campione d’Italia 1915 al Genoa rimane quella di attribuire ex aequo alla Lazio il medesimo titolo per quell’anno», stante che «la motivazione di quell’attribuzione postuma non è nota né se n’è rinvenuta traccia negli archivi».

Costituisce oramai fatto notorio, infatti, che la Lazio fu la squadra Campione Centro-Meridionale per effetto del ritiro del Lucca per motivi finanziari e dell’annullamento da parte della Figc della prefinale sud Internazionale Napoli c/ Naples per irregolarità di tesseramento, mente il Genoa ad una giornata dal termine si trovava in testa al girone finale settentrionale, ma ben poteva esser raggiunta e superata dal Torino con cui si sarebbe dovuto scontrare nell’ultimo turno e finanche dall’Inter che avrebbe potuto conquistare la prima posizione con una combinazione favorevole di risultati e differenze reti.

«Pertanto recita la relazione della commissione al momento della sospensione del campionato la Lazio si trovava in una posizione addirittura migliore del Genoa». Ciò nonostante «sembra che la Federazione, nell’assegnare il titolo del 1915 al Genoa, si sia pedissequamente e acriticamente ispirata unicamente alla stampa dell’epoca», che prefigurava il conferimento dello scudetto di tale stagione calcistica ad esclusivo appannaggio dei rossoblu e l’adozione di un provvedimento caratterizzato da una palese discriminazione territoriale.

Le uniche impugnazioni a quel tempo presentate furono formalizzate dal Torino e dall’Inter, seconde nel girone finale nord a due punti di distacco, ma per effetto del relativo rigetto sulle ragioni di tali club si è irrimediabilmente formato un giudicato federale oramai inoppugnabile (c.d. ne bis in idem). Non così per la Lazio, in danno della quale si è colpevolmente verificato un vero e proprio vulnus procedurale e decisionale da parte della Federcalcio dell’epoca.

La Commissione di Saggi ha citato anche il precedente tedesco dell’Hanau, che per ragioni economiche nel 1894 non poté recarsi a Berlino a giocare la finale con il Viktoria Berlin, cui inizialmente fu attribuito il titolo a tavolino: su accordo delle parti tale match si è poi rigiocato nel 2007 (con ciò determinandosi un importantissimo precedente procedurale), allorquando dopo 113 anni il titolo di Germania 1894 è stato definitivamente conquistato sul campo dall’anzidetto club berlinese.

Per quanto al caso che ci riguarda, viceversa, la Commissione di Saggi ha opportunamente osservato che non si possono pregiudicare i diritti dei terzi, ossia del Genoa, talché, confermando la fondatezza delle nostre richieste, l’unica soluzione resterebbe quella dell’attribuzione dello Scudetto 1914/15 ex aequo.

In riferimento alla prefinale sud sopracitata appare ulteriormente pertinente osservare, ad abundantiam, come allo stato, nonostante alcuni media abbiano cercato di ventilare il contrario, non sussista alcuna prova che l’incontro Internazionale Napoli c/ Naples annullato per irregolarità di tesseramento sia stato successivamente ridisputato.

La Gazzetta dello Sport del 16.05.1915 recentemente invocata da taluni oppositori della nostra iniziativa, invero, contiene esclusivamente un minuto trafiletto che non risulta affatto consono ad un evento così importante quale la prefinale sud di quella stagione, con ogni evidenza si riferisce ad un incontro di sola andata svoltosi tra i due club napoletani e comunque fa riferimento ad una partita del “primo match campionato nuova edizione” che non è dato sapere se sia da ricondurre alla stagione 1914/15 o più verosimilmente a quella successiva del 1915/16 (era noto a tutti che di lì a poco l’Italia avrebbe preso parte alla prima guerra mondiale, per cui non è da escludere che le due squadre napoletane abbiano deciso, scottate dal precedente annullamento, di anticipare la disputa della prefinale del campionato seguente).

Sul punto appaiono del tutto dirimenti, peraltro, i rilievi secondo i quali la Lazio nel 1914/15 fu l’unica squadra a risultare vincitrice del proprio girone finale territoriale (come da dossier rimesso in Figc, i biancazzurri furono senz’altro Campioni dell’Italia Centrale), il torneo meridionale – a sole due squadre – non espresse alcun club vincente qualificatosi per la prevista prefinale centro-meridionale (sicché per l’effetto la Lazio fu anche Campione dell’Italia Centro-Meridionale) e l’attuale Napoli non costituisce affatto un “continuum” con le precedenti squadre partenopee (Internazionale Napoli e Naples) non essendone affatto “successore a titolo particolare” (come comprovato dalla diversità del numero di matricola ed affiliazione alla Figc dell’attuale club napoletano).

Sgomberato il campo dagli equivoci ex adverso artatamente creati e da ogni più maldestro tentativo di strumentalizzazione, infine, preme evidenziare un’ulteriore circostanza che ai più sembra sfuggita: se all’esito del Consiglio Federale del 20.07.2016 il Presidente della Figc aveva espresso dei dubbi sulla competenza a decidere, a margine della successiva assise consiliare tenutasi il 04.08.2016 lo stesso ha invece definitivamente chiarito che “Deciderà il Consiglio Federale”, con ciò convalidando la tesi procedurale in tal senso prospettata dallo scrivente e stroncando sul nascere ogni più pretestuoso tentativo mediatico volto ad ostacolare una serena decisione sull’assegnazione ex aequo a Lazio e Genoa dello Scudetto 1914/15 (che paradossalmente tornerebbe utile finanche ai liguri, tuttora privi di qualsivoglia certificazione ufficiale relativa a quel tricolore).

Ora tuttavia ci viene chiesto di aspettare ancora e noi saggiamente e rispettosamente lo faremo, anche perché è la prima volta nella storia che il Consiglio Federale è chiamato a prendere una decisione di questo tipo. Abbiamo atteso oltre un secolo per riuscire a sottoporre il nostro caso al vaglio della Figc e quindi possiamo senz’altro attendere che in seno alle istituzioni vengano meno eventuali resistenze e si determinino le condizioni per arrivare ad una decisione giusta, riparatoria ed equa, anzi… ex aequa! Ma lo faremo forti delle nostre risultanze storiografiche, confortati dal parere positivo già reso dalla Commissione dei Saggi, sicuri che le nostre richieste abbiano ad oggetto un “unicum” causato esclusivamente da motivi bellici e pronti a contrastare ogni più pretestuosa tesi oppositiva che settimanalmente sembra spuntar fuori qua e là al solo scopo di generare incertezza, confusione e destabilizzazione.

Forza Lazio Sempre!

Avv. Gian Luca Mignogna

SOCIETA’ – Riforma pensioni: aumentano alcune minime, ecco le novità

In attesa della riforma delle pensioni le ipotesi su quelle che dovranno essere le misure da prendere si moltiplicano ogni giorno. Al Forum Ambrosetti il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha confermato che nella prossima manovra ci dovrebbero essere misure per favorire l’aumento di alcune pensioni minime.

Le pensioni più basse, infatti, non verranno automaticamente alzate tutte. E per far sì che alcune vengano “aiutate” bisognerà trovare forme e modalità idonee. A disposizione del governo circa due miliardi di euro, una somma che non potrebbe coprire tutti i reali beneficiari e per cui richiederebbe che gli stessi vengano “sfoltiti”. Con lo scopo finale di far aumentare le pensioni minime a chi davvero ne ha più necessità. Per sfoltire il numero di coloro che avrebbero diritto all’aumento il governo potrebbe decidere di eliminare dalla lista coloro che hanno una pensione minima ma anche un assegno di reversibilità o, in alternativa o in aggiunta, si potrebbe guardare al reddito complessivo della famiglia e non solo a quello dei singoli individui che la compongono.

Fra gli altri provvedimenti che potrebbero diventare effettivi, la ricongiunzione gratuita dei contribuiti per quei lavoratori che li hanno versati in fondi diversi e la cancellazione della penalizzazione per i lavoratori che possedendo quaranta anni di contributi versati e che vogliano andare in pensione a 52 anni.

CINEMA – Bruno Corbucci, il regista del maresciallo Nico Giraldi

Il 6 settembre 1996 veniva a mancare in una clinica romana, in seguito a un attacco cardiaco, Bruno Corbucci. Nato a Roma il 23 ottobre 1931, fratello di Sergio, inizia come sceneggiatore di film comici con Totò.

Esordisce da regista a metà anni sessanta debuttando con James Tont operazione U.N.O.” seguito poi da James Tont operazione D.U.E.”, parodie del famoso agente 007 con Lando Buzzanca, cui segue Spara, Gringo, spara” del 1968. Ma a renderlo noto come regista è la serie di film del maresciallo Nico Giraldi interpretati da Tomas Milian. Tra i suoi film più noti quelli girati con Bud Spencer: Cane e gatto” (1983, in coppia con Milian), Miami Supercops – I poliziotti dell’8ª strada” (1985, il penultimo interpretato da Bud con Terence Hill) e Superfantagenio” (1986). Successivamente si dedica alla regia di serie televisive: “Classe di ferro” e Quelli della speciale”. Bruno Corbucci ha ricoperto piccoli ruoli in diversi dei suoi film, soprattutto in quelli della saga del commissario Giraldi, e nel film Il trafficone”. Riposa in pace accanto ai fratelli presso il Cimitero del Verano a Roma.

FORMELLO – Abbraccio tra Keita e Inzaghi. Tornano in gruppo Bastos e Radu, ma Immobile…

AGGIORNAMENTO ORE 19:38 – Nel pomeriggio la squadra si è dedicata alla fase atletica e con allunghi a terra ed esercizi con gli elastici a cui sono seguiti esercitazioni sul possesso palla e ripetute con cora. Al termine partitella a campo ridotto.

Dopo il giorno di riposo torna ad allenarsi la Lazio, ma la notizia più importante è che si è rivisto in gruppo Keita che prima dell’allenamento ha abbracciato Inzaghi e Farris. Un abbraccio che sottolinea la voglia del giocatore di mettersi tutto alle spalle e tornare a giocare. Da evidenziare anche i ritorni in gruppo di Radu e Bastos, quest’ultimo ha superato gli accertamenti strumentali pomeridiani che hanno escluso la lesione muscolare, ed è pronto a scendere in campo a Verona. Un po’ di preoccupazione per Immobile, tornato malconcio da Haifa ha svolto lavoro differenziato. Domani è atteso in clinica Paideia alle 13:30 per accertamenti, ma la sua presenza non dovrebbe essere in dubbio contro il Chievo.

Al via la riqualificazione del Forlanini

La Giunta regionale del Lazio ha approvato le linee di indirizzo per la valorizzazione e riqualificazione dell’ex ospedale Forlanini. Il provvedimento si inserisce nel percorso amministrativo promosso e avviato dalla Giunta Zingaretti per risanare il complesso immobiliare esteso su circa 170mila metri quadrati, renderlo di nuovo fruibile alla collettività e integrato con il tessuto urbano circostante.

“Dopo l’accordo con il ministero della Difesa per la realizzazione della stazione carabinieri di Monteverde all’interno dell’ex struttura ospedaliera – spiega l’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore – proseguiamo il lavoro di recupero con questa decisione amministrativa propedeutica alla definizione dei piani di riqualificazione urbanistica e che conferma la destinazione pubblica dell’intero complesso. Abbiamo l’ambizione di difendere l’interesse pubblico del complesso realizzando servizi per i cittadini e le imprese e una cittadella della Pubblica Amministrazione ”.

In particolare, il progetto di valorizzazione della Regione definito dalle linee di indirizzo, prevede la rigenerazione urbanistica dell’ex ospedale in ‘Centro Polifunzionale della pubblica Amministrazione e dei servizi ai cittadini’. Un’operazione complessa, con la trasformazione del complesso immobiliare in struttura destinata ad ospitare uffici pubblici dello Stato e dei diversi livelli di rappresentanza territoriale, oltre parchi e giardini e a altri servizi per i cittadini come asili nido, teatri, case della salute, ambulatori. Il tutto in collaborazione con Roma Capitale e sempre confrontandosi con le associazioni di zona. Obiettivo dell’operazione: abbattere il costo degli affitti passivi per gli enti pubblici ed evitare il consumo di suolo, insieme alla riqualificazione dell’area a vantaggio dei cittadini e a ridare vita a edifici attualmente dismessi.

Il recupero del Forlanini, prende avvio con l’accordo sottoscritto a novembre 2013 dal presidente Zingaretti con l’Agenzia del Demanio, al quale è seguita l’attivazione di un tavolo tecnico a gennaio 2016. Nel frattempo la Regione ha adottato una serie di provvedimenti per la riorganizzazione delle proprie sedi.

Nelle linee di indirizzo approvate dalla Giunta, inoltre, viene conferito ampio mandato operativo al tavolo per approfondire gli aspetti tecnici, patrimoniali ed economici sottesi al progetto di valorizzazione dell’ex complesso ospedaliero e formulare proposte di rivalutazione patrimoniale.

Spetterà al tavolo tecnico, infine, valutare in che forma e modalità coinvolgere i soggetti pubblici o di diritto pubblico interessati a partecipare al processo di riqualificazione.

UNDER 21 – Risultato e tabellino di Italia – Andorra

L’Italia centra un’importante vittoria contro l’Andorra. L’Under 21 di Di Biagio vince 3-0 grazie alla dippietta di Di Francesco e al gol di Pellegrini. Di seguito il tabellino del match:
ITALIA (4-3-3): Cragno; Conti, Caldara, Romagnoli, Murru; Benassi, Cataldi, Verre; Ricci (29′ s.t. Pellegrini), Cerri (20′ s.t. Rosseti), Di Francesco (35′ s.t. Garritano).
ANDORRA (4-4-2): Silverio; De Pablos Sola (27′ s.t. Adria Sanchez), Garcia, Viladot, Cervos; Reyes (45′ s.t. Grau Samper), Ferrè, Vilanova, Nazzaro (16′ s.t. Fernandes); Matos, Martinez.
MARCATORI: 49′, 73′ Di Francesco, 88′ Pellegrini

Giordano su Keita: “Reintegriamolo, ma gradualmente”

Tiene banco il ritorno di Keita in casa Lazio. L’improvvisa voglia di essere ceduto sembra esser svanita nel senegalese che, quest’oggi, ha abbracciato anche Inzaghi, segno di voler tornare a far parte del progetto Lazio. Ma non è tutto rosa e fiori. Infatti prima deve guadagnarsi di nuovo il rispetto dello spogliatoio. Su questo tema, Giordano ha detto la sua a Radiosei:

Speriamo che il rientro in gruppo di Keita possa essere permanente, speriamo possa essere riaccettato dal gruppo e possa giocare una buona stagione. Con Keita la cifra complessiva dell’attacco, mancando Candreva, cambia molto. Ora, però, deve entrare in una parte della carriera in cui deve trovare equilibrio e continuità. Ritrovare Keita permette ad Inzaghi di avere anche un’alternativa in più. Buttarlo subito dentro come titolare, però, potrebbe essere un errore. Ci deve essere un reinserimento graduale, partendo dalle convocazioni per poi meritare nuovamente una maglia da titolare. Sulla carta lui e Felipe sono i titolari“.

MIRANTE – Bollettino medico incoraggiante

Ancora non si consoce il motivo reale che ha causato il malore al cuore al portiere del Bologna, Mirante. Dopo vari giorni di controlli, però, oggi arrivano delle notizie positive. Il potiere che si trova ricorverato al Policlinico Gemelli di Roma, sembra reagire bene alle prime cure. Di seguito il comunicato ufficiale sulle sue condizioni:

Gli accertamenti a cui è stato finora sottoposto Antonio Mirante presso il Policlinico Gemelli di Roma portano a ipotizzare una prognosi ottimistica. Sono in corso altri esami che nei prossimi giorni forniranno ulteriori elementi per stabilire in maniera più precisa i tempi di recupero“.

LAZIO SOCIAL – Jessica Immobile con Olympia. Chi è la più bella? (FOTO)

E’ un momento d’oro per Ciro Immobile. Il ritorno in Italia, gol all’esordio con la Lazio e gol con l’Italia nella vittoria di ieri sera contro Israele. Entusiasmo ritrovato dopo anni bui con il Borussia Dortmund e il Siviglia. Il sorrsio è tornato a splendere anche alla sua Jessica, moglie di Ciro. Quest’oggi la moglie del bomber ha fatto visita a Formello e, con l’occasione, si è fatta fotografare con Olympia. Di seguito la foto pubblicata su Instagram:

 

Una vera bellezza…

Una foto pubblicata da Ciro E Jessica (@ciroejessicaimmobile) in data:

Multe ai tifosi giallorossi per Roma-Porto. L’avv. Contucci: “Tifosi vittime del sistema”

Il Ministero dell’Interno e la Questura di Roma emetteranno delle sanzioni nei confronti dei “tifosi indisciplinati” giallorossi che si sono resi protagonisti dell’“abominevole” reato del cambio del posto all’interno dell’Olimpico.

Previste “multe da 167 euro per non aver rispettato il posto allo stadio” in occasione della gara tra i giallorossi e il Porto del 23 agosto scorso. Inoltre, se nel corso della stagione calcistica appena iniziata le persone coinvolte dovessero commettere la stessa infrazione potrebbero ricevere anche un Daspo, con possibile licenziamento dal posto di lavoro o impossibilità, nel caso di imprenditori, di contrattare servizi e lavori con la pubblica amministrazione. I tifosi sanzionati sono stati immortalati dalle immagini di sicurezza nel Settore 20-21 Curva Sud e sono stati accusati di “non aver occupato il proprio posto e per aver sostato sulla balaustra, struttura non specificatamente destinata allo stazionamento del pubblico”.

L’avvocato Lorenzo Contucci, legale penalista ed esperto delle politiche da stadio, intervenendo ai microfoni di RomaToday ha così commentato: “Sono delle misure che vengono utilizzate solo allo Stadio Olimpico di Roma come progetto pilota da esportare a tutti gli stadi d’Italia. I tifosi di Roma e Lazio sono solo delle vittime, delle cavie sacrificali di questo esperimento. I risultati di questa strategia sono indicati nei dati di affluenza degli spettatori, in calo non solo nella capitale ma in tutti gli impianti del paese. Sono dieci anni che parlano di famiglie allo stadio ma tutto si è rivelato ancora una volta un fallimento totale. I problemi sono ben altri. Una famiglia composta da padre, madre e due figli, ad esempio, per recarsi allo stadio spende almeno 150 euro. Se poi chi va allo stadio non può più godere dello spettacolo degli spalti, si può capire il perchè un intero nucleo familiare si voglia e si possa permettere poche uscite allo stadio, come lo può fare per una gita a Disneyland. Un costo eccessivo che solitamente una famiglia media può concedersi una volta all’anno come le ferie. Tutto questo ha portato alla ‘desertificazione dello stadio’, cioè alla dimostrazione del fallimento delle politiche che il Ministero dell’Interno e la Questura di Roma vogliono far passare come prioritarie per consentire alle persone per ‘bene’ di andare a spendere soldi per quello che ormai è sempre più business e sempre meno uno spettacolo popolare”.

Sebastiani: “In questa Italia c’è un bel po’ di Pescara. Chi riprenderei? Sicuramente Immobile, con noi farebbe più…”

Nell’Italia di Ventura scesa in campo ieri sera contro Israele erano presenti due giocatori che fra le tante piazze in cui hanno giocato hanno in comune quella di Pescara: Marco Verratti e Ciro Immobile.

Entrambi i giocatori hanno giocato nel club del presidente Daniele Sebastiani che, intervenendo ai microfoni di Sportmediaset, ha così commentato la prova dei suoi due ex calciatori: “In questa Italia c’è molto di quel bel Pescara. Marco è un talento puro, nell’ultimo anno ha avuto dei problemi fisici ma presto tornerà ai livelli che gli competono. Sono contento che anche Immobile abbia ritrovato la rete. Al mio Pescara non manca niente ma se dovessi scegliere un giocatore riporterei Ciro perché con noi farebbe almeno 20-30 gol”.

Baiano: “Immobile ha le mie stesse caratteristiche, ricorda molto Signori”. E su Keita…

Per parlare dell’attaccante napoletano Ciro Immobile ai microfoni di Lazio Style Radio 89,3 è intervenuto FrancescoCiccioBaiano. In comune tra i due l’esperienza fatta agli ordini di Zdenek Zeman, fattore che risalta molto nel modo di muoversi e di stare in campo del neo giocatore biancoceleste.

Queste le parole di Ciccio sull’attaccante laziale: Immobile mi somiglia molto come caratteristiche. Attacca la profondità e vede bene la porta, io la vedevo… (ride). Anche a me ha ricordato Beppe Signori. La scuola del tecnico boemo è inconfondibile, chi ha avuto la fortuna di essere stato allenato da Zeman quei movimenti li conosce a memoria e li conserva per sempre. In allenamento per ore e ore con lui ripeti gli stessi esercizi”.

Sulla sua esperienza al Foggia: “Sono stato fortunato ad avere accanto due attaccanti come Signori e Rambaudi che mi hanno aiutato molto. Beppe ha realizzato più reti alla Lazio che al Foggia, perchè ero io la punta centrale mentre lui giocava più esterno. Quando mi sono trasferito a Firenze invece è toccato a me a giocare laterale perché al centro c’era Batistuta”.

Sul suo mancato trasferimento in biancoceleste: “Sono stato un anno a Firenze, poi è arrivato l’interessamento della Lazio. Con i biancocelesti avevo anche trovato l’accordo, ma dato che avevo 5 anni di contratto con la Fiorentina i viola non mi hanno lasciato andare. Sono rimasto comunque volentieri. Zeman, allora tecnico della Lazio, aveva cercato di ricomporre il tridente di Foggia. Per un attaccante giocare nelle sue squadre è il massimo”.

Sulla Lazio di oggi: “Credo che sia una squadra in grado di dare fastidio a tutti e che lotterà per l’Europa League perché ha un buon organico. Poi le certezze arrivano con i risultati. Contro la Juve ha disputato un’ottima gara. Può fare bene, non sempre hai di fronte i campioni d’Italia. Bisogna dare continuità ai risultati positivi per aumentare la convinzione nei propri mezzi. In Italia sono i risultati a contare ma io valuto gli allenatori per come fanno giocare le proprie squadre e Inzaghi finora ha fatto benissimo. Keita e Anderson possono spaccare in due le partite. Se il senegalese dovesse trovare continuità anche nei comportamenti potrebbe diventare un crack. Come lui di giocatori in giro ce ne sono pochi”.

Immobile, parla il papà “Sarri lo voleva, mi sarebbe piaciuto vederlo al Napoli”

La famiglia Immobile non ha mai nascosto la fede calcistica legata al Napoli. Il papà di Ciro ai microfoni di Radio Crc ha raccontato un aneddoto legato alla squadra campana: Quando una società vuole prendere un giocatore non pensa a tante cose, agli agenti o ad altro, prova a prenderlo e basta. L’anno scorso ho incontrato l’ex presidente del Sorrento e mi ha detto che se fosse andato via Higuain, il Napoli avrebbero preso Immobile, a detta di Sarri. Mi avrebbe fatto grande piacere se mio figlio avesse indossato la maglia del Napoli. Ciro vuole bene alla città di Napoli, a prescindere dalla squadra in cui gioca”. Poi sul gol di ieri all’Israele: “Ho sentito Ciro dopo la vittoria di ieri dell’Italia, era entusiasta. Ventura sa gestire molto bene mio figlio che però non sa segnare gol facili, è sempre stato cosi”.

Simpatico siparietto tra Immobile e Florenzi

Si è giocata ieri sera Israele-Italia, gara valevole per la qualificazione ai prossimi Mondiali di Russia del 2018. L’incontro, anche se con non poche difficoltà, è stato vinto dagli azzurri di Ventura che si sono imposti con il risutato di 3-1 grazie ai gol di Pellè, Candreva su rigore e Immobile.

L’attaccante napoletano, oltre a realizzare la rete che ha praticamente chiuso l’incontro, ha avuto anche l’opportunità di firmare una doppietta grazie a uno splendido assist di Florenzi ma ha sprecato clamorosamente l’occasione. E proprio il “rivale” giallorosso al termine della partita, tramite Instagram, è tornato sull’episodio stuzzicando il neo laziale: Ti perdono solo per il gol, Ciro Immobile! Grande gruppo… Avanti così Italia!“. Pronta la risposta di Immobile: Florenzi, non era male la palla!. Inoltre Immobile ha poi postato su Facebook: “Tre punti importanti… Contentissimo di aver ripagato la fiducia di mister Ventura e aver chiuso la partita…Forza Azzurri”.

Ti perdono solo x il gol😂😂😂💪🏻💪🏻💪🏻 @ciroejessicaimmobile! Grande gruppo…avanti così Italia! 🇮🇹🇮🇹🇮🇹 #azzurri

Una foto pubblicata da Alessandro Florenzi (@alessandroflorenzi) in data:

CASO KEITA – Ma perché il senegalese ha lo spogliatoio contro? Ecco svelato il mistero

Tutti sanno dei problemi contrattuali di Keita con la Lazio che hanno portato le due parti vicinissime alla rottura. Tuttavia, il giocatore non è riuscito a trovare un club disposto a investire su di lui e adesso il senegalese dovrà riconciliarsi con la società, ma soprattutto con lo spogliatoio, per non rischiare di fare una stagione in panchina. Ma cos’è successo tra Keita e i suoi compagni? Il Messaggero parla di ben 4 litigi che avrebbero allontanato Keita dal resto del gruppo. Oltre all’ormai noto litigio in allenamento con Lulic, ci sarebbe anche una discussione con Radu, scontento di alcune parole fuori posto del senegalese nei suoi confronti. Non solo, anche Biglia avrebbe animatamente discusso con Keita qualche mese fa, ma la cosa sarebbe stata tenuta nascosta per non condizionare ulteriormente il finale della squadra nella scorsa stagione. Keita avrebbe fatto infuriare anche Klose, che per aiutarlo l’aveva invitato a proseguire gli allenamenti con lui, salvo ricevere sempre scuse e assenze ingiustificate. Basteranno le scuse a riconciliarsi coi suoi compagni?

 

Siviglia: “Mi piace tanto questa Lazio. Se ritrova Keita e Anderson può ambire alla Champions”

L’ex centrale biancoceleste Sebastiano Siviglia, intervistato da Radio Incontro Olympia, ha commentato l’undici di Inzaghi: La difesa della Lazio è sicura e affidabile. Rispetto al passato vedo poi una sinergia e una voglia diversa. Sui singoli devo dire che Bastos mi ha impressionato, per qualità e umiltà. Molto forte fisicamente, buona scelta di tempo negli interventi. Un difensore semplice ed efficace: la peculiarità dei difensori forti. Ha grande qualità e fisicità. Mi sembra un ottimo acquisto”.

Una difesa completamente diversa rispetto al passato. “Lo scorso anno mi capitava spesso di vedere le partite della Lazio e a volte, ammetto, con tutto il rispetto per chi giocava, pensavo tra me e me che se mi rimettevo in forma potevo ancora giocare. Quest’anno invece sarebbe stato più duro. Con Bastos, che mi ha fatto una buonissima impressione, de Vrij che è tornato a ottimi livelli e Radu, non credo che avrei avuto trovato spazio”. L’obiettivo della Lazio?A me piace tanto come squadra. Ha registrato la difesa, davanti ha trovato un animale da gol come Immobile, che ha gamba e freschezza atletica notevole. Se ritrova Keita e il miglior Anderson può lottare per il terzo/quarto posto. Non mi convincono le milanesi”. Su Keita. “Ma certo che la situazione si può risolvere. Quando inizierà a giocare a calcio e tornerà a fare goal nessuno si ricorderà dei problemi”.

Saudade Onazi: “Mi mancheranno tante cose di Roma e dei laziali”

Sono passati pochi mesi da quando Ogenyi Onazi ha lasciato la Capitale dopo 5 anni, ma il centrocampista è rimasto legato ai colori biancocelesti come dichiarato in Nigeria: “Ho lasciato la Lazio per schiarirmi le idee. Avevo bisogno di ricominciare in un altro posto. Spero di trascorrere una grande stagione e migliorare la mia carriera in Turchia. La pasta? Mi mancheranno tante cose di Roma e dei tifosi”.

SHOCK ABBONAMENTI – La Lazio è la squadra con meno abbonati della Serie A. Ecco l’impietoso dato

I 7 acquisti non sono bastati al popolo laziale per tornare allo stadio. Il dato abbonamenti questa volta è davvero impietoso: soltanto 4000 persone hanno sottoscritto l’abbonamento allo stadio Olimpico. Un calo di quasi il 72% rispetto alla passata stagione in cui già ci fu un crollo importante. Subiscono un calo notevole anche Milan e Palermo, colpa di un calciomercato pressoché inesistente. Ecco i dati completi pubblicati dal Corriere dello Sport.