Finisce l’avventura di Mauricio alla Lazio. Il centrale brasiliano ripartirà dalla Russia per rilanciare la propria carriera. Tuttavia egli va comunque molto fiero del suo periodo trascorso alla Lazio e attraverso la sua pagina ufficiale Facebook ha voluto fare un sentito ringraziamento a tutto il popolo biancoceleste e alla Lazio per aver contribuito alla sua crescita professionale. Ecco le sue parole tradotte in italiano: “Un altro ciclo della mia carriera giunge alla fine. Sono arrivato pronto per lottare e l’ho fatto in tutte le partite. Ho giocato con le costole e il naso rotti, ma sempre con orgoglio e onore, sentimenti rimasti intatti in ogni minuto in cui ho indossato la poderosa maglia della Lazio. Insieme, siamo tornati a giocare una finale di Coppa Italia e noi, con gli artigli, siamo tornati a giocare la Champions League. Lascio il mio amore a tutti coloro che mi hanno sostenuto e criticato. Sono cresciuto molto con tutto quello che ho vissuto nel club. Grazie a tutti e tanta gloria per sempre“.
PRIMAVERA – Arriva un giovane portiere lituano
Come si evince dal sito ufficiale della Lega Calcio, la Lazio ha acquistato a titolo definitivo il giovane portiere lituano Marius Adamonis.
Il classe ’97, proveniente dall’Atlantas e nel giro della Nazionale Under19 del suo paese, ha giocato nell’ultima stagione in prestito agli inglesi del Bornemouth, senza tuttavia esordire in prima squadra. In questo inizio di stagione il portiere ha giocato 5 partite nella massima divisione lituana. Verrà aggregato alla nuova Primavera di Andrea Bonatti.
Il giovane Luiz Felipe in Paideia: “Ecco quale sarà il mio futuro”
Il giovane difensore classe ’97, Luiz Felipe Ramos Marchi, prelevato nei giorni scorsi dal club brasiliano Fc Ituano, si è presentato questa mattina presso la clinica Paideia per le visite mediche di rito.
Interpellato dai cronisti presente, il brasiliano ha spiegato quale sarà il suo futuro: “Sono contento di essere qui, stasera raggiungerò la Salernitana, ma spero tra un anno di vestire la maglia della Lazio. Questo anno mi servirà per ambientarmi nel calcio, per crescere e imparare la lingua”. Poi sulle que caratteristiche: “Sono un difensore veloce, forte fisicamente e ho una buona tecnica. Mi piace impostare l’azione a testa alta. Cosa so della Lazio? È un grande club e ha una tifoseria molto calda. I miei idoli? Thiago Silva, Maldini e David Luiz. Non ho ancora incontrato i brasiliani della Lazio, ma ho scambiato qualche messaggio con Felipe Anderson, mi ha fatto gli auguri per quest’avventura“.
Pistocchi: “Luis Alberto profilo valido. Bastos, che sorpresa!”
L’opinionista Maurizio Pistocchi è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia per parlare di Lazio, Nazionale e mercato.
Il suo intervento è iniziato proprio con un’analisi sulla Nazionale azzurra di Ventura: “Il girone è complicato anche perché la nostra rosa non è quella di una volta. I nuovi giovani devono essere valorizzati, abbiamo bisogno di profili freschi. Ad esempio in Cagliari-Roma ho visto un Di Gennaro sontuoso“. Sull’ultimo colpo a sorpresa del mercato della Lazio, Luis Alberto e sulla piacevole sorpresa Bastos: “L’ho visto poche volte. È calciatore di buona tecnica, intelligente, che sa posizionarsi in campo. È un profilo valido per la Lazio e tendo a fidarmi di Tare dopo aver visto Bastos. A questo difensore ho visto fare due cose da grande giocatore. Ha accompagnato Higuain senza intervenire mai, replicando la cosa pochi minuti dopo. Noi siamo abbastanza critici e non sempre ci ricordiamo che spesso non è colpa dei calciatori ma anche di chi li sceglie. Esistono fattori come l’allenatore e l’ambiente che concorrono nella valutazione. Da Mauricio a Bastos il salto c’è. Il brasiliano da subito mi era apparso troppo irruento“. Poi su Simone Inzaghi: “Faccio i complimenti a Simone Inzaghi. Buona la gara contro la Juventus in cui i biancocelesti muovevano bene il pallone sul campo. Penso che meriti di allenare la Lazio“. Quindi su Ciro Immobile, apparso troppo solo in avanti contro la Juventus: “È un calciatore particolare che considera poco i compagni di reparto. Lui preferisce stare da solo. È stata sempre la sua problematica. Lui, dopo la prima grande stagione al Torino, non ha trovato grandi fortune. È un profilo importante per il contropiede e meno adatto alle difese schierate“. Infine nuovamente su Luis Alberto, indicato come sostituto di Candreva: “Può farlo. Dobbiamo ricordarci che quello che conta sono le caratteristiche e le qualità. Sulla posizione è l’allenatore a doverci lavorare. Simone Inzaghi deve essere bravo a esaltare le qualità individuali. Il problema sono gli specialisti più che i jolly“.
Corradi: “Inzaghi si è presentato in maniera importante in queste prime due partite, bisogna crederci”
Bernardo Corradi è intervenuto questa mattina ai microfoni di ‘Radio Incontro Olympia’, queste le sue dichiarazioni:
“Penso che la Lazio attuale debba ricalcare quella delle ultime sette gare della passata stagione, in cui Inzaghi ha fatto bene nonostante le sconfitte. In queste prime due partite il mister si è presentato in maniera importante, vincendo a Bergamo, dove non era facile, e preparando la gara nel modo giusto con la Juventus, contro la quale non era cosa elementare creare occasioni“. Sui nuovi acquisti: “Mi ha impressionato Bastos. Ha mostrato una brillantezza atletica positiva, forse perché è un po’ più avanti come preparazione. Non si è tirato indietro neanche nell’uno contro uno con Higuain“. Differenze con la squadra dello scorso anno: “Dal punto di vista numerico manca qualcosa. Luis Alberto non lo conosco, mi farò un’idea vedendo le partite. Bisogna credere in Inzaghi, anche se tornato in maniera rocambolesca. Sono felicissimo per lui“. Il recupero di De Vrij: “La differenza fra le due Lazio di Pioli l’ha fatta proprio la presenza di questo fortissimo difensore. Vicino a lui si gioca bene”. C’è l’attacco da rinforzare: “L’acquisto di Balotelli dipende da che tipo di operazione vuoi fare. È una scommessa, ma io non lo prenderei mai nel mio gruppo. A mio avviso Djordjevic è un attaccante che può giocare in questa Lazio ma bisogna aiutarli a recuperare la forma di quando fu acquistato. Gli attaccanti buoni sono rari e chi ce li ha se li fa pagare. Non so la Lazio quanto vuole investire in questi ultimi giorni di mercato“. L’addio di Candreva: “Si sapeva che sarebbe andato via e, con la sua partenza, quest’anno Keita sarebbe dovuto esplodere. Spero che la frattura con il senegalese si riesca a sanare, soprattutto se non si riuscirà a venderlo. Il tempo aiuta a curare le ferite, anche quelle con lo spogliatoio. Dovesse rimanere alla Lazio, con qualche prestazione importante potrebbe recuperare fiducia. Il grosso del lavoro dovrà farlo Angelo Peruzzi. È una situazione che rende tristi perché non fa bene a nessuno“. Infine, uno sguardo al campionato: “La lotta dipende da dove la Juventus riuscirà ad arrivare in Champions League. I bianconeri hanno fatto una campagna acquista eccezionale, alla quale aggiungeranno anche Cuadrado e un centrocampista. Dietro di loro c’è l’Inter che ha una buona rosa ma un allenatore come De Boer che deve ancora capire la propria squadra e il campionato italiano. La sua scelta mi ha onestamente sorpreso. La Roma deve smaltire la tremenda batosta del Porto, mentre il Milan con Montella ha iniziato a far vedere delle linee di gioco diverse, ma sempre con gli stessi giocatori. Il Napoli invece deve adattarsi al post-Higuain. Milik comunque si è presentato bene e Sarri è davvero bravo“.
Calori: “Sabato non ho visto differenza tra Lazio e Juve. Keita? E’ un cavallo di razza e fa le bizze”
Alessandro Calori è intervenuto sugli 88.100 di Elleradio per commentare, nella trasmissione “Laziali On Air”, il post Lazio-Juventus e il momento attuale della squadra biancoceleste.
“Ho visto una partita equilibrata. D’altronde della Juventus si dice che possa fare un campionato a parte, lo si vede anche dai cambi e dalle risorse a disposizione in panchina. Nonostante questo alla fine non ho visto tutta queste differenza. Della Lazio mi sono piaciuti anche i singoli, in particolare questo difensore che non conoscevo, Bastos. Si dice che una rondine non fa primavera, ma l’impressione che mi ha fatto è stata davvero notevole, andargli via è estremamente difficile e mi è sembrato un ottimo elemento. Anche De Vrij è fondamentale. Bisognerà valutare il suo recupero a lungo termine, ma mi sembra che la difesa a tre possa essere una risorsa importante per la Lazio”.
Domani alle 23 chiuderà la sessione estiva di calciomercato. Sembra vicino l’ingaggio di un trequartista del Liverpool, Luis Alberto, per una Lazio che sembra però ancora in parte sguarnita nel reparto offensivo. “L’impressione è che manchi ancora qualcosa in avanti”, spiega Calori. “Immobile è un combattente, ma forse rischia di restare isolato. Se Inzaghi continuerà a giocare con il 4-3-3 verrebbero a mancare i giusti ricambi. La mancanza di un interprete come Candreva si fa sentire e trovare un sostituto all’altezza è complicato. Anche da Felipe Anderson ci si aspetta molto di più, deve dimostrare una volta per tutte di essere un giocatore importante”.
Proprio la prestazione di Felipe Anderson contro la Juventus ha dato adito a discussioni e pareri discordanti: “Ha fatto una partita di sacrificio, ma certo non di grande qualità. Anderson è un giocatore che può essere micidiale nell’uno contro uno anche contro squadre importanti come la Juventus. Ha dimostrato qualità che ti fanno sperare sempre in qualcosa di più messo sul campo da un giocatore come lui. Contro i bianconeri il brasiliano ha lavorato molto per la squadra”.
Un caso come quello di Keita come può essere risolto? “Ogni giocatore ha una chiave d’accesso per farlo rendere al massimo. Bisogna conoscere l’uomo prima ancora del calciatore e comprenderne la psicologia. Keita è un cavallo di razza e fa le bizze. Magari ha bisogno di essere capito, un compito non solo dell’allenatore, ma di tutti quelli che gli stanno vicino. Bisogna parlargli francamente e capire in che direzione vorrà andare, se rimanere alla Lazio o se cambiare strada una volta per tutte. Se la Lazio trovasse questa chiave per dialogare con lui, potrebbe recuperare un talento straordinario. Alcuni sbagli devono essere corretti ma anche concessi, drammatizzare ogni situazione diventa poi controproducente”.
Due ex in cerca di rilancio: Alfaro in India, Ciani (forse) in Serie A
Nuova tappa della carriera giramondo di Emiliano Alfaro. Dopo aver passato gli ultimi otto mesi ai box perché svincolato, l’ex attaccante biancoceleste riesce a strappare un nuovo ritorno in pista e stavolta si accasa in India, per la precisione nelle fila del North East United, club per il quale ha firmato nelle scorse ore. ‘El Picaro’ torna dunque a calcare il campo da gioco con la squadra di Guwahati dopo l’ultima esperienza al Buriram United, in Indonesia.
Da un ex attaccante ad un ex difensore biancoceleste. Potrebbero riaprirsi le porte della Serie A per Mickael Ciani: secondo quanto riporta Tuttomercatoweb, infatti, sulle tracce del roccioso francese, reduce da una stagione difficile con appena 2 presenze con la maglia dell’Espanyol, si sarebbero mosse Pescara, Chievo e Torino, tutte in cerca di un difensore centrale. Il nostro campionato non è tuttavia l’unica pista percorribile, in quanto potrebbe prospettarsi anche un ritorno in Ligue 1, nelle fila del Digione.
Verso l’Australia il futuro di Miro Klose?
Dopo aver salutato la Lazio e la Serie A, Miro Klose si ritrova al momento ‘disoccupato’ e in cerca di una nuova sistemazione. Tante sono state le offerte pervenute sul suo tavolo, nessuna delle quali tuttavia tale da fargli romperle gli indugi sul proprio futuro. Tra esse, secondo quanto riferisce stamane La Gazzetta dello Sport, nelle ultime ore ne sono spuntate anche due provenienti dall’Australia, terra che in passato ha già ospitato le gesta calcistiche di Alessandro Del Piero. Sull’ex numero 11 biancoceleste avrebbero infatti messo gli occhi il Sydney e il Melbourne.
Pioli torna in serie A. Ecco la panchina pronta per lui…
Se alla Lazio il caos la fa da padrone anche le altre società non scherzano. Non sono l’Inter che approfitterà della pausa per assestarsi, ma anche alla Fiorentina. Il tecnico viole Paulo Sousa infatti sembra orientato a presentare le dimissioni. Motivo? Il mercato insoddisfacente, a cui si aggiunge (oltre al danno pure la beffa) l’ormai prossima cessione di Marcos Alonso al Chelsea per 30 milioni. Il tecnico è furioso, questa sembra essere stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. In tal caso, secondo quanto riportato da Il Messaggero, la Fiorentina è pronta a ricorrere ai ripari intanto corre ai ripari: in caso di addio di Sousa il club viola infatti ha già pronto Stefano Pioli.
L’ex allenatore della Lazio, esonerato dal presidente Claudio Lotito lo scorso aprile dopo la sconfitta nel derby contro la Roma, non è riuscito a trovare una squadra per la nuova stagione. In estate il tecnico di Parma è stato vicino a guidare Udinese e Atalanta in Serie A ma anche l’Anderlecht in Belgio: alla fine però è rimasto senza panchina e sul mercato. Pioli è ancora sotto contratto con il club biancoceleste fino al 2017, sarebbe un bel colpo per la Lazio se il tecnico emiliano (ri)sposasse la Fiorentina (è già stato alla corte dei viola in veste di giocatore dal 1989 al 1995): Lotito infatti si libererebbe dell’ingaggio e risparmierebbe circa 1 milione di euro.
Lazio-Biglia: il capitano annuncia il suo futuro
La notizia era nell’aria da diverso tempo ma ora non ci sono più dubbi: Lucas Biglia resta alla Lazio. A confermarlo è il diretto interessato dal ritiro della Nazionale Argentina: «Resto alla Lazio». A meno di 48 ore dalla fine del mercato, queste parole non possono che “illuminare d’immenso” (per citare Ungaretti). Presto quindi l’ufficialità del rinnovo.
Il suo errore contro la Juventus è costato un risultato positivo ai ragazzi di Inzaghi, ma la classe e sopratutto l’importanza vitale che il campione argentino ha per la rosa biancoceleste è indiscutibile. Adesso ogni giorno sarà buono per annunciare la tanto agognata firma sino al 2020 (a 2,5 milioni più 500mila di bonus). Anche nella serataccia contro la Vecchia Signora comunque 70 passaggi utili, risorgerà a Verona. Lì dove l’anno scorso – scrive Il Messaggero – segnò su rigore il secondo gol stagionale al rientro dall’infortunio. Sarà però l’ultimo dei 15 nazionali a tornare a Formello (oggi la ripresa) dopo la sfida del 7 settembre con il Venezuela. Inzaghi sarà in ansia, a tre giorni dal match col Chievo. La Lazio lo è per la prossima sfida casalinga con il Pescara. Prorogata infatti, sino al 16 settembre la campagna abbonamenti.
SERIE A – Ecco la replica del Sassuolo in merito decisione del Giudice Sportivo
AGGIORNAMENTO DELLE 10:56 – Subito al replica del Sassuolo in un comunicato ufficiale:
“L’U.S. Sassuolo Calcio S.r.l., con riferimento al Comunicato Ufficiale n. 24, pubblicato in data odierna dal Giudice Sportivo c/o Lega Nazionale Professionisti Serie A, con il quale è stata comminata alla scrivente la sanzione della sconfitta per 0-3 all’esito della gara Sassuolo-Pescara, preso atto delle motivazioni poste alla base del citato provvedimento, comunica di avere posto in essere, ritualmente e tempestivamente, ogni adempimento prescritto dai vigenti regolamenti per il tesseramento del calciatore Antonio Ragusa, ritenendo, pertanto, regolare l’impiego del predetto atleta nella partita in questione.
Considerato, comunque, che l’addebito mosso dal Giudice Sportivo riguarda un aspetto tecnico-informatico, comunica, altresì, di avere avviato le opportune verifiche finalizzate all’accertamento di quanto accaduto in relazione alla funzionalità del sistema informatizzato, ultimate le quali proporrà reclamo avverso la decisione del Giudice Sportivo per il ripristino del risultato conseguito sul campo”.
Un cambio di risultato improvviso: il quadro della seconda giornata del campionato di Serie A cambia, con uno degli esiti sul campo completamente ribaltato, con le relative conseguenze anche sulla classifica.
Il Pescara infatti otterrà la vittoria per 3-0 a tavolino con il Sassuolo, con la gara finita 2-1 sul campo per la squadra emiliana: decisione causata dal tesseramento irregolare di Antonio Ragusa, che ha giocato i 20 minuti finali della gara. Il tesseramento di Ragusa – preso il 26 agosto dal Cesena – è avvenuto dopo la consegna ufficiale dei 25 della rosa del Sassuolo alla Lega. Per inserire il nuovo acquisto, regolarmente tesserato, il club ha dovuto sostituire un giocatore precedentemente inserito. In questo caso, la norma da un anno prevede che il club invii alla Lega calcio una Pec con la notifica della sostituzione. Il Sassuolo sostiene di averla inviata, la Lega di non averla mai ricevuta. Il Pescara non ha presentato alcun reclamo, ma il giudice sportivo, d’ufficio, commina lo 0-3 al Sassuolo. Interpellato dalla Gazzetta, il legale del Sassuolo, Avv. Mattia Grassani, ha dichiarato: “la normativa è complessa ed è stata modificata anche di recente. La societa’ ha immediatamente attivato ogni verifica tecnica per chiarire l’accaduto, auspicando di dimostrare in appello la correttezza del proprio operato“.
LA SCHEDA DI LAZIOCHANNEL – Ecco chi è Luis Alberto
La redazione di Laziochannel.it, vi presenta la scheda di Luis Alberto Romero Alconchel. Il centrocampista offensivo spagnolo del Liverpool è un nuovo giocatore della Lazio. Trequartista naturale, può giocare anche come ala o seconda punta. E’ lui il giocatore che avrà l’arduo compito di far dimenticare Candreva. Dopo aver visto sfumare, nell’ordine, le trattative per Valencia, Thauvin, Ntep e Dirar, la Lazio ha finalmente trovato l’esterno per completare momentaneamente (in attesa di conoscere poi gli sviluppi del caso Keita) il suo reparto offensivo.
Nato a: San Josè del Valle (Spagna) Il: 28 Settembre 1992
Nazionalità: Spagnola
Età: 23
Altezza: 1,82 m
Peso: 73 kg
Posizione preferita: Trequartista Altro ruolo: Ala sinistra, Seconda punta
Piede: destro
In rosa dal: 01 Luglio 2013
Scadenza: 30 Giugno 2018
Carriera: Luis Alberto è un prodotto della “cantera” del Siviglia. In otto stagioni, compie tutta la trafila delle giovanili fino al 2010 quando esordisce con la squadra riserve del Siviglia, il Siviglia Atletico. Il 16 aprile 2011 debutta, per la prima volta, nella Primera División con la prima squadra in occasione del match di campionato con il Getafe. Si è fatto conoscere nella stagione 2012/2013, quando il Barcellona lo ha preso in prestito per dirottarlo nella sua squadra B, in Liga 2. In quel campionato, su 38 partite giocate, Luis Alberto ha segnato 11 gol e servito 18 assist: un buon biglietto da visita notato dai dirigenti del Liverpool, che l’estate successiva hanno speso ben 8 milioni pur di portare l’allora 19enne ad Anfield Road. In Premier League, però, Luis Alberto conclude poco: mette assieme appena 9 presenze e, a fine campionato, va in prestito al Malaga, con cui gioca 15 partite e segna 2 gol. Finito il prestito torna al Liverpool, che decide nuovamente di mandarlo in prestito per la stagione 2015/16 al Deportivo la Coruña, e qui la la sua stagione migliore giocando 31 partite in cui realizza 6 gol e 8 assist. Il resto è storia recente, con lo spagnolo che, questa estate, ha fatto ritorno per l’ennesima volta dalle parti di ‘Anfield Road’. Klopp non lo ha però mai preso in considerazione ed ecco che l’occasione Lazio, per lui, può rappresentare un punto di svolta per potere rilanciare una carriera sin qui andata tra pochi alti e molti bassi, fatta di promesse mai mantenute. Non ha mai avuto ancora il piacere di esordire in Nazionale. Si segnalano solo 2 amichevoli con l’Under-19 nel 2011, senza mai andare in rete.
Caratteristiche tecniche: Luis Alberto è un nome che sicuramente pochi conoscono, al punto da suscitare domande come la seguente: chi è Luis Alberto? Parliamo di un centrocampista offensivo molto giovane, abile a giostrare sulla trequarti, può giocare tranquillamente nel ruolo di esterno offensivo su entrambe le fasce (è lì che Luis Alberto ha trovato al sua vera dimensione). Essendo un destro però, preferisce partire da sinistra e accentrarsi. E’ il movimento che ha fatto più volte con il Deportivo nell’ultima stagione. Era seguito da Benfica, Siviglia e Valencia. Lo spagnolo è dotato di buona tecnica e di un tiro potente e preciso, abile negli inserimenti, veloce ed è dotato di un’ottima propensione all’assist. Sotto vari aspetti ricorda molto Antonio Candreva. Ovviamente è tutto da valutare nel ruolo di esterno nel campionato di Serie A. Candreva oggi era una garanzia) lui un oggetto misterioso. Starà a Simone Inzaghi riuscire a renderlo un’arma preziosa per il suo gioco offensivo. Lui farà di tutto per tornare a sorridere. In Inghilterra si era smarrito, in Serie A potrebbe ritrovare se stesso. Anche se i precedenti in casa Lazio non sono certo rassicuranti: i calciatori spagnoli con la maglia biancoceleste hanno sempre fatto fatica ad esprimersi su alti livelli vedi ad esempio di Gaizka Mendieta o (per rimanere sul recente passato) Javier Garrido.
Stadio, roba da ricchi. L’abbonamento della Lazio il più caro
Una volta andare allo stadio era uno svago accessibile a tutti. I biglietti si potevano acquistare anche all’ultimo minuto e non c’erano ostacoli particolari per entrare ad assistere alla partita. Ora è tutto diverso. Ma soprattutto in passato era un luogo per la gente. Ora sembra essere un privilegio per i benestanti.
Un articolo de Il Sole 24 ore, ha analizzato i prezzi degli abbonamenti delle varie squadre. Prezzi altissimi che spesso non danno al tifoso tanti privilegi nonostante il pesante esborso. Lo scudetto del caro abbonamenti lo ha vinto la Lazio. Infatti la tribuna d’onore centrale al prezzo di 3900 euro è il più alto d’Italia.
Ma anche le curve non sono così accessibili. Allo Juventus Stadium l’abbonamento in curva raggiunge i 500 euro. La Tribuna Monte Mario dello Stadio Olimpico invece ha due prezzi diversi per Roma e Lazio: 890 euro per i giallorossi, 990 euro per la Lazio. Tutti i prezzi, si evince dall’articolo, sono dettati da vari fattori come il posizionamento del posto, la visuale e il fattore temporale. Primo lo si acquista e meno si spende. Insomma, lo stadio no è un luogo per tutti…
SOCIETA’ – Chef e ristoranti a favore delle vittime del terremoto
Il grafico e food blogger Paolo Campana ha lanciato l’idea di devolvere due euro per ogni piatto di amatriciana ordinato e consumato. I soldi raccolti verranno destinati alla Croce Rossa. Tutte le informazioni sulle iniziative in corso si trovano sulla pagina Un’Amatriciana per Amatrice. La proposta è stata subito accolta con entusiasmo da varie città d’Italia e da varie condotte Slow Food. Sono molti i ristoratori che stanno aderendo all’iniziativa e in cui sia i locali che i clienti devolveranno un euro.
Slow Food ha chiesto ai ristoratori di tutto il mondo di inserire in carta per almeno un anno l’amatriciana. L’iniziativa si chiama #unfuturoperamatrice e prevede che per ogni amatriciana consumata si donino 2 euro equamente suddivisi fra esercenti e clienti. I fondi raccolti saranno direttamente versati al Comune di Amatrice. Per i ristoratori che volessero aderire: unfuturoperamatrice@slowfood.it. L’elenco dei ristoratori aderenti è su www.slowfood.it.
Ma non solo amatriciana. L’Associazione Verace Pizza Napoletana di Pasqualino Rossi e Francesco Martucci ha lanciato l’idea di creare una pizza all’amatriciana allo scopo di raccogliere fondi per la ricostruzione; il prezzo sarà di 8 euro e il ricavato andrà alle popolazioni colpite dal sisma. Il Consorzio della Pasta di Gragnano ha deciso di inviare “tutto il quantitativo di pasta che occorrerà per i campi che saranno allestiti”, accordi in tal senso sono già stati presi con la Protezione Civile; aziende, consorzi e persone che vogliano farsi promotori di iniziative analoghe il centro di raccolta è stato organizzato a Piazza Mazzini a Rieti. La FIC-Federazione Italiana Cuochi ha mobilitato il suo Dipartimento di Solidarietà ed Emergenze inviando il furgone logistico con le attrezzature e il furgone frigo con gli alimenti freschi; in Italia hanno aderito per ora circa 200 cuochi che cucineranno volontariamente per gli sfollati. Il Consorzio del Parmigiano Reggiano, remore della solidarietà ricevuta dopo il terremoto del 2012, risponde con una fornitura di formaggio per la cucina di emergenza; dai prossimi giorni, sul sito web del Consorzio pubblicherà la lista dei caseifici aderenti all’operazione “1€/kg per rinascere”, per ogni kg di Parmigiano Reggiano acquistato verrà devoluto 1 euro. La Cia-Agricoltori italiani in questa prima fase ha deciso di predisporre aiuti immediati di tipo materiale, e inoltre sta progettando un intervento più a lungo termine; come quello di uffici mobili per dare supporto alle aziende agricole in modo che possano tornare in attività nel più breve tempo possibile. Lo chef Bruno Barbieri ha dichiarato che alla riapertura stagionale del suo Fourghetti devolverà l’incasso della sera del 1 settembre aggiungendo che è solo un primo piccolo gesto d’aiuto; per info: http://www.fourghetti.com/
Dopo 27 anni è giunta la fine dei Simpson?
Sappiamo tutti che nulla è eterno e che prima o poi ogni cosa (bella o brutta che sia) è destinata a finire. E a quanto pare sembra giunto il momento di calare il sipario anche per il cartone animato per eccellenza: “I SIMPSON“. Dopo 27 anni di risate la famiglia più famosa d’America potrebbe andare in pensione. E’ vero prima o poi doveva succedere, ma era diventato parte integrante della quotidianità collettiva e, nel bene e nel male, questa serie ci ha accompagnato dall’infanzia fino ad oggi. Molti di noi avevano sei anni e I Simpson erano già iniziati da parecchio tempo. Matt Groening avrebbe voluto chiudere la serie già tempo fa: la prima volta con il film The Simpsons, uscito al cinema nel 2007 e diventato un successo planetario al botteghino con quasi 530 milioni di dollari di incasso e poi, anche con un episodio dal titolo “Vacanze di un futuro passato”, mandato in onda regolarmente ma pensato come un finale di stagione. Il produttore del cartone animato Al Jean, fu nettamente contrario e durante un’intervista, dichiarò all’Hollywood Reporter di voler portare avanti la serie per almeno altri due, tre anni: “E’ probabile che non arriveremo ad una negoziazione per arrivare alla 30esima stagione. Forse ci fermeremo alla 28esima stagione, ma la mia scommessa è arrivare a 30. Dobbiamo comunque rinegoziare i contratti di tutti. Per me la 30esima stagione sarà la fine, però potrei sbagliarmi e l’ho già fatto in passato. Quando arrivammo alla quinta serie, avremmo già voluto chiudere.
Sicuramente le parole di Al Jean rassicurano un po’ gli appassionati del progetto, il produttore lascia ugualmente una piccola speranza per il futuro e chi lo sa, la famiglia gialla potrebbe arrivare addirittura arrivare al 40esimocompleanno, dipende tutto da come si metteranno le cose in casa Fox. Non ci resta che attendere.
In ogni caso il produttore ha già in mente un eventuale finale: “Ho un’indea, secondo me sarebbe figo se l’ultimo episodio finisse con la famiglia che si prepara per la festa di Natale che si vede nel primo episodio in assoluto. In questo modo tutta la serie creerebbe un anello temporale in cui non c’è inizio né fine. Ma nessuno mi ha appoggiato finora“.
CINEMA – E’ morto Gene Wilder, l’attore di Frankenstein Junior
Si è spento a Stamford, in Connecticut, all’età di 83 anni l’attore americano Gene Wilder, celebre per aver recitato nelle pellicole “Willy Wonka & The Chocolate Factory” del 1971 e nel famoso “Frankenstein Junior”. Da tempo l’attore era affetto dal morbo di Alzheimer e causa del decesso sarebbero state proprio le complicazioni legate alla malattia, come fatto sapere dal nipote.
Nato a Milwaukee l’11 giugno del 1933 da una famiglia di ebrei russi immigrati, Jerone Silberman (questo il suo vero nome), ha studiato in America per poi trasferirsi in Inghilterra, dove frequentò la Bristol Old vic Theatre School, per poi tornare negli Stati Uniti e iniziare la sua carriera nei teatri di periferia. Arrivò all’Actor’s Studio debuttando nel 1967 con una comparsata in “Gangster Story”. Il ruolo più importante di Wilder è sicuramente quello interpretato nel 1974 nel film di Mel Brooks “Frankenstein Junior”, film nato però da un’idea dello stesso Wilder: infatti fu proprio lui, che interpreta anche il dottor Frederick Frankenstein, a scriverne la sceneggiatura. Fu però la collaborazione con Mel Brooks a permettergli di raggiungere la grande popolarità.
SOCIETA’ – 150 euro figli a carico, novità assegno e bonus 2016: chi può richiederlo e come
In arrivo possibili e importanti novità per tutte le famiglie con figli a carico. Secondo il disegno di legge presentato due anni fa e dal maggio scorso in disamina in Aula, è prevista una nuova agevolazione che prevede un bonus di 150 euro per ogni figlio a carico fino ai 18 anni di età.
Due anni fa cinquanta senatori hanno firmato e presentato un disegno di legge “Delega al Governo per riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico” che, a partire da maggio 2016, è in disamina in Parlamento. Negli ultimi anni in Italia stiamo assistendo ad un crollo demografico che aumenta con il trascorrere del tempo. Per questo motivo il nostro Governo sta cercando delle soluzioni per incentivare le coppie a mettere al mondo bambini. L’obiettivo primario del Governo è quello di aiutare i nuclei familiari con un contributo fisso e cercare così di rilanciare la natalità nel nostro paese. Per questo è stato pensato di andare a sostituire tutte le misure attuali (bonus bebé, ecc.) con un unico bonus disponibile per tutte le famiglie che hanno figli a carico. Verranno mantenute anche le detrazioni per il coniuge a carico, per gli altri familiari e per i minori disabili. Inoltre la proposta di legge potrebbe essere estesa anche a quei nuclei familiari con figli fiscalmente a carico con un’età compresa tra i 19 e i 25 anni. Ma, in questo caso, l’assegno di agevolazione non sarà più di 150 euro al mese ma più basso e scenderebbe a 100 euro fissi mensili.
L’agevolazione di 150 euro di contributo fisso mensile spettano a tutti i nuclei familiari con un reddito ISEE basso fino a 50mila euro. Ma non saranno queste le uniche famiglie a poter richiedere il nuovo bonus previsto dal disegno di legge. Tutti coloro infatti che hanno figli a carico fino a 18 e un reddito ISEE compreso tra i 50mila ed i 70mila euro annui, potranno presentare domanda ed avere così in busta paga la detrazione Irpef per i lavoratori autonomi o in denaro per gli incapienti. In quest’ultimo caso ovviamente l’agevolazione sarà ridotta. Inoltre in Parlamento si sta discutendo anche di creare un’alternativa all’assegno monetario proponendo come sostegno alle famiglie nuovi servizi o voucher.
Colpo a sorpresa. Ecco Luis Alberto! Il calciatore è già a Roma
AGGIORNAMENTO ORE 23.00 – Il neo acquisto Luis Alberto è già a Roma. Secondo quanto riportato dal Telegraph, l’ex Liverpool già nel pomeriggio avrebbe raggiunto il quartier generale della Lazio. Di conseguenza domani potrebbero esserci le visite mediche, per poi mettersi a disposizione di Simone Inzaghi.
Colpo a sorpresa in casa Lazio. Nei giorni scorsi si era parlato insistenetemente di Dirar e Cerci, ma Tare, come al solito, ha spiazzato tutti. Ecco Luis Alberto, trequartista/ala proveniente dal Liverpool. La notizia è stata data da Gianluca Di Marzio che, inoltre aggiunge, che domani potrebbero esserci le visite mediche. Si attendono comunicazioni ufficiali da parte della Lazio. Prezzo del cartellino 5 milioni più 2 di bonus legati al raggiungimento della qualificazione europea (e il 30% sulla futura vendita del giocatore). Firmerà un contratto da 1,2 milioni di euro.
Scudetto 1915, clamorosa scoperta di Maurizio Martucci
Alla vigilia del Consiglio Federale di Mercoledì 31 Agosto che potrebbe assegnarlo ex equo ai biancocelesti di Ballerini e Baccani, un secolo dopo svelati i retroscena nei rapporti tra i personaggi che decisero lo scudetto più enigmatico della storia del calcio italiano. Ancora conteso!
Anno 1921: le contestazioni dei ribelli nella scissione più drastica nella storia della Federcalcio. La ricomposizione dello scisma e il riavvicinamento tra le fazioni contendenti nella trattativa coi separatisti della Confedercalcio. In mezzo, la risoluzione dell’enigma del titolo vacante della Grande Guerra nella postuma assegnazione arbitraria al Genoa. Decretata con l’esclusione della Lazio, estranea ai giochi di potere del pallone. E’ questa l’inedita pista investigativa seguita dallo scrittore d’inchiesta Maurizio Martucci che spiega il giallo dell’ancora conteso scudetto del 1915, inserita nel libro in uscita a Settembre dal titolo ‘Roma Sparita Football Club. La storia sconosciuta del calcio capitolino. Dal 1892 ad oggi. Dall’Association seminaristica al Foot-Ball ginnico-scolastico. Con l’enigma delle fondazioni: la genesi massonica della Lazio e la fusione fascista della Roma’ – Urbone Publishing.
Membro della Società Italiana di Storia dello Sport, ideatore e già Direttore della Biblioteca del Calcio e del Festival Nazionale della Cultura del Calcio, giornalista, scrittore e autore di numerosi saggi di inchiesta sui fenomeni legati alla storia del calcio (tra gli altri, il libro scomodo sull’omicidio di Gabriele Sandri, il vivo racconto di Vincenzo Paparelli e la verità sui silenzi avvolti nell’uccisione di Luciano Re Cecconi) l’ultima fatica di Maurizio Martucci svela la storia sconosciuta del calcio capitolino, smascherando le oscure trame di potere dietro l’aggiudicazione ‘a tavolino’ del tricolore al Genoa, a svantaggio di una Lazio centro-meridionale estranea alle trattative tra i grandi club del Nord.
“Il Presidente della FIGC di allora – sostiene Martucci – era l’aristocratico sabaudo Carlo Montù: con troppo fretta nel 1915 sospese ab libitum gli ultimi 90 minuti di gioco per l’ingresso dell’Italia nel conflitto contro gli austro-ungarici, quando altre federazioni proseguirono invece, ultimandole, le attività nel podismo, ciclismo e ippica. Lo stesso Montù nel 1919 era anche il Presidente del CONI, organismo in cui – tra le altre – era associata la Federazione Ciclistica: ebbene proprio in quell’anno (secondo una prima teoria storiografica) la Federcalcio iscrisse il Genoa nell’Albo d’Oro, tra le poteste di un giovane Vittorio Pozzo (dirigente e allenatore del Torino), quando intorno al tavolo dello stesso CONI retto da Montù sedeva pure l’imprenditore italo-scozzese George Davidson, che oltre ad essere il Presidente della Federciclismo lo era – combinazione – anche del Genoa. Il caso di un evidente conflitto d’interessi tra Montù e Davidson per l’ipotesi di un favoritismo ad esclusiva trazione ligure, è sostenuto dalle vibranti lamentele inscenate in quegli anni dalle formazioni del centro-sud: accusarono i dirigenti federali di snobbarle, additati di alimentare antisportive disparità territoriali. Nonostante la retorica risorgimentale rinnovata dopo l’ecatombe di Caporetto, evidentemente lo spirito unitario della breccia di Porta Pia non albergava nella sede centrale della FIGC di stanza a Torino.
La mia interpretazione – continua lo scrittore Martucci – si rafforza con un’ulteriore e per certi versi ancor più eclatante pista indiziaria risalente al 1921, nell’anno in cui la storiografica genoana (con l’avallo degli storici dalla Fondazione Genoa 1893) vuole il conferimento definitivo dell’ancora vacante titolo 1915. Anche qui ho stanato un conflitto d’interessi troppo grande per passare inosservato. Infatti nella stagione 1921/22 il calcio italiano si trovava nel mezzo del più grande scisma della sua ultracentenaria storia, culminato nella scissione tra FIGC e CCI (Confederazione Calcistica Italiana). Volete sapere chi era alla guida dei ribelli? Proprio l’ex presidente, socio e fondatore del Genoa Edoardo Pasteur! E fatto ancor più anomalo è che la fazione degli scissionisti cominciò ad indietreggiare, ripiegando sui propri passi assaporata la vittoria ideale sulla retrograda linea federale, tra il 20 Novembre 1921 e il 7 Dicembre 1921, siglata la pace a Brusnengo, prima del cosiddetto Compromesso Colombo. Quando la FIGC del vercellese Luigi Bozino premiò il Genoa di Davidson e Pasteur, consegnate ai foot-ballers reduci e superstiti dalla guerra le medaglie e il titolo nella cerimonia ufficiale d’investitura tenuta l’11 Dicembre 1921 in un ristorante della città portuale. Non può essere un’altra coincidenza. Anzi: ritengo che sia molto probabile che sul piatto della bilancia della riconciliazione tra FIGC e CCI venne inserito una sorta di baratto, un tacito accordo tra le parti culminato anche nella donazione del tricolore più anomalo della storia del calcio italiano. Come se dalla pace si potesse sanare anche una vecchia polemica pendente!
Infine c’è pure spazio per una questione morale, di un problema di opportunità politico sportiva non da poco conto. Infatti da alcuni anni quel Genoa squadrone e temuto (certamente forte, si, è innegabile!) si trovava nell’occhio del ciclone, subite alcune condanne plurime per la condotta di operazioni sleali, culminate negli scandali dei cosiddetti ‘atti di professionismo’, cioè l’acquisto di foot-ballers vietato da Regolamento e spirito dilettantistico decoubertiniano del tempo. Mi riferisco agli illeciti Fresia, Santamaria, Sardi, Berardo e Swift: l’accusa mosse contro il ‘creativo’ presidente-imprenditore George Davidson, evidentemente scaltro nel maneggiare il calcio dilettantistico in altra modalità. Il Genoa nel 1914 rischiò persino la radiazione, sventata dalla retorica dell’abile difesa di Edoardo Pasteur, lo stesso che poi ritroviamo al centro della trattativa che ricompose l’emorragia dei transfughi dalla Federcalcio nel 1921, quando il Settimo Sigillo rossoblù entrò nel palmares genoano, defraudata la Lazio di Fortunato Ballerini e Guido Baccani di qualsiasi diritto sportivo maturato sui campi del Girone Finale dell’Italia Centrale.
Proprio perché carente di riferimenti giuridico sportivi – si domanda Maurizio Martucci – mi chiedo: fu decisione saggia e oculata quella di premiare l’immorale Grifone del mercato nero, il sodale recidivo, all’epoca il più sanzionato per conduzioni illecite, andando a discapito di compagini centro-meridionali ossequiose delle decoubertiane direttive federali?”.
Oltre un secolo dopo, Mercoledì 31 Agosto 2016 è prevista la delibera del Consiglio Federale: come atto riparatorio la FIGC potrebbe decretare la Lazio Campione d’Italia ex equo.
SERIE A – Anticipi e posticipi dalla terza alla dicottesima giornata della Lazio
La Lega Calcio ha diramato il comunicato con anticipi e posticipi dalla terza alla diciottesima giornata. Di seguito il dettaglio riguardante la Lazio:
4ª GIORNATA: Sabato 17 settembre 2016 ore 18.00 LAZIO – PESCARA
5ª GIORNATA: Martedì 20 settembre 2016 ore 20.45 MILAN – LAZIO
7ª GIORNATA: Sabato 1 ottobre 2016 ore 20.45 UDINESE – LAZIO
12ª GIORNATA: Sabato 5 novembre 2016 ore 20.45 NAPOLI – LAZIO
14ª GIORNATA: Domenica 27 novembre 2016 ore 12.30 PALERMO – LAZIO
16ª GIORNATA: Sabato 10 dicembre 2016 ore 20.45 SAMPDORIA – LAZIO
18ª GIORNATA: Mercoledì 21 dicembre 2016 ore 20.45 INTER – LAZIO