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FORMELLO – Tornano i primi nazionali. Tour de force per Biglia

La squadra riprenderà ad allenarsi domani pomeriggio (ore 18). Inzaghi ritroverà anche i primi nazionali (tra cui Keita che ha risolto “miracolosamente” il problema al ginocchio). L’ultimo ad arrivare sarà l’argentino Biglia, impegnato mercoledì notte contro il Venezuela: il Principito avrà soltanto 48 ore di tempo per preparare la trasferta di Verona. Il tecnico di Piacenza recupererà Bastos, fermo ai box da una settimana per un affaticamento muscolare. Da verificare pure le condizioni di Radu mentre al Bentegodi dovrebbe scendere in campo dal primo minuto Luis Alberto che sta dando subito un’impressione positiva a compagni e staff per la voglia e grinta che sta mettendo negli allenamenti (vedi anche la partita amichevole contro il Montemario dove lo spagnolo si è reso protagonista con 2 gol e 2 traverse).

Lazio-Keita, prove di disgelo. Obiettivo: riconquistare compagni e mister

Voleva andare via a tutti i costi Keita Balde Diao ma alla fine è rimasto per mancanza di offerte soddisfacenti. Con il mercato chiuso non c’è più molta scelta e il talento senegalese ha un bivio: o resta fuori rosa fino alla scadenza del contratto oppure accetta il rinnovo e cerca di mettersi in mostra per rendersi più appetibile verso potenziali nuovi acquirenti. Secondo La Gazzetta dello SportKeita sembra intenzionato a seguire la seconda ipotesi, ma per farlo occorre prima fare un bagno di umiltà e cercare di ricucire lo strappo con compagni e staff. Domani, l’ex blaugrana è atteso a Roma, per cercare  di riconquistare la fiducia di tutti. Intanto la dirigenza studia il rinnovo da proporgli. La Lazio pensa a un ingaggio più elevato e a una clausola rescissoria, minimo di 25 milioni. Ma  non è escluso che il club gli proponga un accordo quinquennale.

Da Verona…a Verona. Ecco de Vrij un anno dopo

Per Stefan de Vrij è di nuovo il momento di prendersi la Lazio. Un anno fa – scrive Il Tempo – l’infortunio dopo una sfida persa contro il Chievo. Oggi invece, Verona ci sarà la terza partita di seguito, finalmente! Il “centrale dominante” è tornato e gli effetti si sentono: Hoedt è più sicuro di sé; Bastos si è inserito subito…insomma quando hai un campione accanto è impossibile non godere dei suoi effetti benefici.

Stefan, domenica tornerà al Bentegodi di Verona dove circa un anno fa nella gara sempre contro il Chievo il suo ginocchio cominciò a cedere. Era il 30 agosto, la Lazio rimediò una sconfitta orribile per 4-0 (la prima di tante grandi delusioni che si sarebbero poi susseguite nel corso della stagione). Ciò che fece ancora più rabbia non fu tanto l’acciacco rimediato durante il match…ma il fatto che i medici dell’Olanda, sminuendo la situazione, decisero di convocarlo comunque e nonostante rimediò un altro infortunio durante la partita della Nazionale olandese contro contro l’Islanda gli stessi medici olandesi fecero la scelta folle di farlo recuperare per forza per la partita del 6 Settembre ad Istanbul firmando così la sua condanna. Il ginocchio fece crackI medici della Lazio cercarono di fare di tutto  per evitare l’operazione che avrebbe sancito l’abbandono dei campi per molto tempo. Ma…purtroppo non c’era altra scelta: de Vrij andava operato. E fu così che l’intera annata biancoceleste andò a finire nel cestino con la società totalmente incapace a trovare un degno sostituto. Ora è tornato…e si vede. Ha svolto regolarmente tutto il ritiro di Auronzo di Cadore e ha giocato due partite da titolare in sei giorni contro Atalanta e Juve. Ora il Chievo per mandarsi tutto alle spalle un anno dopo. Verona potrebbe certificare la sua definitiva rinascita dopo essersi buttato alle spalle il periodo peggiore della sua giovane carriera. Il ginocchio regge, le cure hanno dato buoni frutti sulla cartilagine, d’accordo col suo ct ha deciso di rinviare il rientro con l’Olanda proprio per non sovraccaricare troppo la zona infortunata.

La Lazio punta moltissimo su di lui tanto che Lotito, è pronto a rinnovargli il contratto con un leggero adeguamento. Scade tra due anni ma è necessario allungare il rapporto per non farsi trovare impreparati come è successo in altre situazioni. Stipendio da 1.8 milioni all’anno e rinnovo almeno fino al 2020. Lui è pronto a legarsi ai colori biancocelesti: riparte da Verona la corsa per riportare la Lazio in Europa dove lui l’aveva lasciata tredici mesi fa.

SOCIETA’ – In arrivo il Bonus Cultura riservato ai diciottenni

#bonus cultura: si chiama così, il contributo di 500 euro, elargito dal Governo ai giovani nati nel 1998. La cifra messa a disposizione dei 18enni, è da spendere per libri (non solo scolastici), per visitare aree archeologiche e musei, andare a teatro o al cinema, seguire concerti, fiere, mostre e tanto altro ancora, compresi acquisti online; il contributo verrà versato per incentivare il desiderio di arricchire la propria cultura.

Una misura che arriverà il 15 settembre in via ufficiale e che sarà fruibile attraverso una applicazione, la #18app, prevista dal Governo nell’ultima legge di Stabilità. I destinatari della somma (circa 290 milioni di euro) dovevano essere solo i ragazzi e le ragazze italiane ma successivamente il bonus è stato esteso anche agli extracomunitari residenti in Italia e in possesso di un permesso di soggiorno regolare.

I giovani che usufruiranno del bonus Cultura saranno in tutto 574.593, cioè tutti quelli che entro il 31 dicembre 2016 compiranno 18 anni: i 500 euro saranno spendibili per tutto l’anno in cui sono passati alla maggiore età, quindi entro il mese di dicembre del 2017. Per avere il cosiddetto Spid (un sistema pubblico di identificazione digitale dello stato) ragazzi e ragazze dovranno registrarsi in uno qualsiasi degli identity provider – Aruba, Infocer, Tim, Poste e Sielte – attraverso cui riceveranno le credenziali che gli permetterà di accedere non solo ai servizi online dell’Amministrazione Pubblica ma anche ad altri utili servizi privati.

Il secondo passaggio prevede di effettuare il download su pc, tablet e smartphone, dall’applicazione 18app, attraverso il sito a esso dedicato oppure da Google Play e Apple Store. L’utente potrà così entrare nel sistema, inserire i dati richiesti e, in pochi minuti, avrà a sua disposizione i 500 euro, attivi dal giorno in cui compie il 18esimo anno. Presente sulla piattaforma anche l’elenco di biblioteche, cinema, esercizi commerciali, negozi, teatri, ecc., in cui i ragazzi potranno scegliere ciò che gli interessa; lo shopping si potrà fare sia recandosi sul posto, mostrando il bar code o il gr code al negoziante, come conferma dell’acquisto o tramite lo smartphone in forma digitale.

Ventura: “La sconfitta contro la Francia non mi preoccupa. Basta paragoni col passato”

Dopo la brutta sconfitta in amichevole contro la Francia, l’Italia di Ventura si appresta a giocare la sua prima partita ufficiale contro l’Israele, gara valida per le qualificazioni a Russia 2018. Queste le parole del ct della Nazionale in conferenza stampa: Non sono preoccupato dalla sconfitta con la Francia: quella era un’amichevole di lusso, questa contro Israele è una partita in cui conta il risultato più che la bellezza. E ovviamente spero sia diverso da quello di Bari. Conosco poco Israele: ha cambiato c.t. da poco, conosco alcuni giocatori che sono di qualità e qui ci fermiamo. Conta la squadra, come nell’Italia, è una verifica da fare sul campo. Difficile? Tutto è difficile nella vita”.

Ventura è stufo dei continui paragoni con il suo predecessore Conte: “Sono stato io a fare paragoni con l’Italia degli Europei, ma da ora voglio chiarire una cosa: basta fare paragoni col passato, oggi inizia una nuova strada, ci sono uomini diversi. La velocità è frutto del lavoro, e noi abbiamo avuto tre giorni…”. Riguardo alla sfida contro Israele, il c.t. non è invece agitato: “Dubbi alla vigilia? Le idee sono più o meno sono chiare, bisogna solo vedere quali sono le soluzioni migliori. Io, in ogni caso, mi aspetto un passo avanti”.

Buffon si schiera con Ventura: “E’ il migliore. E’ arrivato nel momento giusto”

Con la prima sconfitta della Nazionale in amichevole contro la Francia sono arrivate anche le prime critiche nei confronti del neo ct Ventura ritenuto non all’altezza del suo predecessore Antonio Conte. In soccorso al tecnico azzurro è intervenuto in conferenza stampa capitan Buffon: Ventura è il migliore – ha sottolineato il numero 1 bianconero -.Penso sia un allenatore che è arrivato nel posto giusto al momento giusto, vedendo gli ultimi 6-8 anni della Nazionale. Non devo dire io chi è Ventura, parla da sola la sua storia così come l’impronta che ha sempre dato alle sue squadre. Anche a questa Italia: non c’è nulla di improvvisato, è bello lavorare con allenatori che ti spiegano e che sanno cosa fanno”.

LEGGI LE PAROLE DEL CT VENTURA ALLA VIGILIA DI ISRAELE ITALIA

Lulic vuole il mondiale: “Sarà importante iniziare bene le qualificazioni”

Dopo aver visto gli Europei in televisione, Senad Lulic è carico per le qualificazioni ai mondiali della sua Bosnia come dimostrano le sue parole: “La cosa più importante sarà iniziare bene queste qualificazione. Impegnarsi e lavorare duro deve essere normale quando si indossa la maglia del proprio paese – riportano i media bosniaci -. Il clima nel ritiro è buono, stiamo preparando la sfida di martedì nel migliore dei modi. E’ vero che nel calcio non ci sono mai avversari difficili, ma credo che contro l’Estonia possiamo vincere”.

Veron, che ritorno: gol e vittoria contro il San Lorenzo

AGGIORNAMENTO ore 12.45 – Ritorno in campo in grande per Juan Sebastian Veron: la ‘Brujita’ si è presentata ai tifosi dell’Estrella de Berisso nella duplice veste di presidente-giocatore, segnando all’81’ il gol che è valso alla formazione argentina la vittoria nel match contro il San Lorenzo de Villa Castells. Una rete che gli è valsa la standing ovation del pubblico, che ha sfidato anche la pioggia per vederlo in azione.

Ennesimo ritorno in campo per Juan Sebastian Veron. La Brujita, indimenticato campione biancoceleste degli anni d’oro cragnottiani, a quarantuno anni suonati torna a indossare ancora una volta gli scarpini.

L’ex laziale scenderà in campo contro il San Lorenzo de Villa Castells. Gara prevista alle 15:30 (ora locale) ma, come riporta eldia.com, in realtà in programma sabato scorso e rinviata a causa delle cattive condizioni climatiche. Ottimo pretesto per rinviare la sfida di una settimana e favorire in questo modo la presenza di Veron, precedentemente impegnato con questioni dirigenziali relative all’Estudiantes di cui è presidente.

MotoGP – Vittoria a sorpresa nel Gp di Silverstone

Mondiale imprevedibile, almeno per i traguardi di tappa, ma monotono per la vittoria finale con Marquez che continua la marcia. In Gran Bretagna lo spagnolo lotta senza risparmiarsi regalando spettacolo e cedendo al termine della gara solo tre punti a Rossi. Prima vittoria in categoria per Maverick Vinales su Suzuki, secondo Crutchlow e terzo a completare il podio il già citato “dottore”.

Alle spalle della cavalcata solitaria di Vinales la gara per le restanti posizioni del podio è stata combattuta. Rossi non si risparmia e si rende protagonista di un duello mozzafiato con Marquez; in palio tra i due il podio. Dopo repliche e sorpassi, Valentino conquista il terzo posto finale mentre il rivale finisce quarto. Pedrosa termina quinto, Dovizioso sesto. Da evidenziare la gara di Crutchlow: secondo dopo appena due settimane dal trionfo di Brno.

FORMULA 1 – Gp di Monza: vince ancora Rosberg, Ferrari sul podio

Tra la tristezza generale dei tanti tifosi accorsi si è corso oggi il Gran Premio di Monza di Formula 1. Poco prima della partenza sull’autodromo è calato il silenzio per dedicare un minuto di raccoglimento alle popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia. Di fronte ai tifosi raccolti in silenzio, meccanici, manager, piloti, tutti allineati in pista alle spalle del patron della Formula 1, Bernie Ecclestone, del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti, del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, quello dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, e quello della Ferrari, Sergio Marchionne. Il minuto di silenzio si è concluso con il volo delle Frecce Tricolori, al termine del quale è scattato l’applauso del pubblico.

Al termine della gara a trionfare è stato Nico Rosberg, giunto al traguardo davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton. Podio per la Ferrari grazie al terzo posto di Sebastian Vettel. Quarto l’altro ferrarista Kimi Raikkonen.

Direttamente dal podio il ferrarista Sebastian Vettel ha ringraziato tutti i tifosi che lo acclamavano. Intervistato in inglese dallo speaker della corsa Vettel ha risposto in italiano: “Grazie, siete i migliori tifosi del mondo. Noi siamo la Ferrari“.

Ai microfoni di Sky è invece intervenuto il presidente della rossa Sergio Marchionne: “Se sono soddisfatto? Se la risposta è secca dico no, ma se penso da dove siamo partiti, dico sì. Il team era pronto a vincere qui, ma la Mercedes ha fatto una gara quasi impeccabile. Abbiamo dato il massimo. Il team c’è, abbiamo tutto, l’unico divario ora è aerodinamico. Ma se penso a come stavo a inizio stagione, ora mi sento meglio. Ora dobbiamo finire bene la stagione”.

SLIDING DOORS – Bastos era vicinissimo al Genk

In attesa di vedere all’opera i nuovi acquisti biancocelesti, finora i tifosi hanno potuto assistere alle prestazioni di Lukaku e Bastos. Soprattutto quest’ultimo contro la Juventus ha sciorinato un’ottima prestazione, facendo ricredere anche i più scettici. Certo, è presto per giudicare il giocatore, sia in senso positivo che negativo, però se il buongiorno si vede dal mattino… Intanto spuntano le dichiarazioni del ds del Genk Dimitri De Condé, riportate da voetbalnieuws.be, che rivela: Siamo stati molto vicini a Bastos, ma poi abbiamo saputo che era stato venduto alla Lazio per 6,5 milioni”.

Parolo si racconta: “Ho iniziato a giocare a 6 anni. Ricordo quando neanche in serie C mi volevano”

A Bari, circa 50 bambini delle scuole calcio locali hanno intervistato Parolo e Montolivo. Queste le parole del centrocampista laziale che ha raccontato i suoi primi calci al pallone: “Ho iniziato a giocare a 6 anni e mezzo con gli amici e non ho più smesso”. Poi sul suo rapporto col mister: “Quello che dice l’allenatore deve essere legge perché deve far andare d’accordo 22 teste, ci deve essere uno che sappia guidare, quindi il rapporto deve essere di massimo rispetto”. Parolo ricorda anche i momenti bui: “Il momento più difficile della mia carriera è stato quando a 22 anni in serie C  giocavo poco e faticavo a trovare una squadra. Le persone vicine mi hanno sempre incoraggiato a tirare fuori il carattere. Gioia del gol? Hai 30 secondi di estasi in cui non capisci nulla. Vedi i tuoi compagni che ti vengono incontro. A volte ti rivedi e dici che esultanza ho fatto? Sei in trance agonistica e se uno degli uomini più felici al mondo”.

Raiola: “Vi spiego perché Balotelli ha rifiutato l’Italia. Klopp? E’ un pezzo di m***”

Alla fine Mario Balotelli ha scelto il Nizza per rilanciare la sua carriera. Il giocatore aveva provato in tutti i modi a tornare in Italia trovando molte porte chiuse. Eppure il suo agente Mino Raiola alla Gazzetta dello Sport racconta un’altra versione in cui è stata una scelta ben ponderata sua e di super Mario quella di non tornare in Serie A: “In Francia c’è un campionato molto fisico, con stadi nuovi e il gioco è più aperto. In Italia invece le partite finiscono sempre 1-0 o 2-1. In Italia c’è sempre un’attenzione troppo marcata nei suoi confronti. Ho cercato di trovargli un posto dove possa essere giudicato sul calcio e non sulla vita privata. L’Italia quindi andava esclusa, anche se, negli ultimi due anni, la sua vita fuori dal campo è stata di una noia mortale. Mario se sta bene come ora, 20 gol li fa sicuro”.

Non manca la sparata a Klopp, tecnico del Liverpool che ha scaricato il ragazzo: “Alla fine la dirigenza del Liverpool ha ammesso che Klopp non è stato corretto. Non lo giudico come allenatore, anche se per me non è un grande tecnico, ma mi sembra non si sia reso conto che stavamo parlando di una persona. Che Klopp sia stato scorretto è dir poco: è stato un pezzo di m…”.

L’ex Lazio Crespo elogia Eriksson e Bielsa

L’ex centravanti di Lazio e Parma Hernan Crespo, ha parlato a La Nacion degli allenatori che ha avuto nel corso della sua carriera: “Di Marcelo Bielsa ammiro come riesce a migliorare individualmente ogni suo giocatore, è un perfezionista della posizione, cura ogni minimo dettaglio. Mi piace anche la condotta umana di Ancelotti e la metodologia di lavoro di Mourinho. Il portoghese, poi, ha la capacità di raggiungere l’empatia con ogni suo giocatore e con tutto l’ambiente dove lavora. Stimo molto anche Eriksson perché riesce sempre a trovare nel gruppo la soluzione di tutti i problemi, facendo capire alla squadra quando intervenire e come. Infine penso a Daniel Passarella, che mi ha fatto conoscere un sacco di cose utili per ottenere il successo che ho ottenuto”.

La Lazio femminile affidata a Beppe Materazzi

La presidente della Lazio Calcio a 11 femminile, Elisabetta Cortani, ha ufficializzato per il prossimo campionato di Serie C l’arrivo alla guida delle ragazze biancocelesti di Giuseppe Materazzi, ex allenatore della Lazio dal 1988 al 1990.

Queste le prime parole rilasciate dal nuovo tecnico: “Quando mi hanno contattato ho preso tempo perché il calcio a 11 femminile non è il mio mondo e non lo conosco bene. Poi ho accettato perché è una nuova avventura e perchè molti dei miei colleghi che hanno allenato squadre femminili mi hanno detto che è un’esperienza stimolante lavorare con le donne, per tenacia, grinta e concentrazione. Quando Elisabetta Cortani mi ha mostrato la maglia della Lazio con il ‘mio’ numero 4, numero che ho sempre indossato da giocatore, ogni dubbio si è dissolto“.

Felice la presidente Elisabetta Cortani che ha dichiarato: “Il mister crede molto nel calcio femminile ed ha accettato di mettere la sua grande professionalità a disposizione del nostro progetto. Per noi è motivo di orgoglio essere la prima squadra in Italia ad aver ingaggiato un allenatore professionista con un curriculum alle spalle di tutto rispetto“.

Al via la terza edizione del Memorial dedicato a Gabriele Sandri

Il 17 settembre andrà in scena la terza edizione del Memorial di Calcio a 5 dedicato a Gabriele Sandri. Un quadrangolare organizzato dalla Fondazione Sandri tra Lazio, Cioli Cogianco, Latina e Real Rieti, tutte squadre di Serie A. Novità della manifestazione per questa edizione è che ci sarà anche un torneo femminile.

Queste le parole di Cristiano, fratello di Gabbo: “Ancora una volta il mondo del futsal ricorda Gabbo, questo è un fatto positivo e sintomo di continuità. Sarà l’ennesimo evento in onore di Gabriele, devo ringraziare tutti compresa la Lazio, che ha mostrato sempre grande sensibilità verso il tema. Sono ormai trascorsi 9 anni da quel brutto giorno ma in molti ci sono ancora vicini e questa è una cosa molto bella”.

Sicurezza, il Presidente dell’Osservatorio Stradiotto: “Bisogna trovare un punto d’incontro con gli ultras, per…”

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In un’intervista concessa al quotidiano ‘La Stampa’ ha parlato Daniela Stradiotto. Il nuovo Presidente dell’Osservatorio del Viminale sulle manifestazioni sportive ha toccato il tema delicato della sicurezza allo stadio Olimpico: “Sono per il dialogo con gli ultras. Penso si possa trovare un punto di incontro, per far tornare ad essere il tifo l’uomo in più in campo e non l’occasione per episodi di violenza e droga“. Poi ha aggiunto: “Ben venga un provvedimento di bonifica. Sono andata a vedere Lazio-Juventus e c’era un bellissimo clima. Non importa se non entra il bandito? Non dico che tutti gli ultras siano banditi, per carità. Ma è normale andare un po’ giù quando si prende un antibiotico. La verità è che c’è disonestà intellettuale”.

Nessuno è schedato. – chiarisce inoltre il presidente dell’Osservatorio – Le cose cambiano solo in fase di avvio delle indagini, quando si guardano le immagini: invece di 8 ore ci vorranno 8 minuti. E invece sento qualche avvocato che dice ‘Quando entrate mettetevi occhiali e berretto calato sul naso’. Lo stadio silenzioso non mi emoziona, manca qualcosa allo spettacolo”.

Belgio, il ct Martinez difende Lukaku: “Non bisogna valutarlo per un singolo errore, ma…”

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È al centro delle polemiche in Belgio, Jordan Lukaku. Dopo il rigore causato contro la Spagna, il terzino laziale ha letteralmente diviso in due l’opinione pubblica del paese. Da una parte chi lo critica per una prestazione giudicata insufficiente e dall’altra chi, invece, lo difende. È il caso quest’ultimo del ct dei Diavoli Rossi, Roberto Martinez:

Negli ultimi anni in quella posizione ha giocato uno come Vertonghen, – riporta Voetbal24.be – per cui è normale che un giocatore molto interessante come Lukaku porti qualcosa di diverso. Dobbiamo avere pazienza, però. In fondo, ha giocato contro la Spagna, non contro un unico giocatore. Sarebbe quindi stupido e sbagliato far diventare il ragazzo la pecora nera della situazione. Bisogna valutare la prestazione nel complesso e non basarsi esclusivamente su ciò che ha sbagliato. E’ assurdo puntare il dito contro un singolo giocatore, è troppo facile e io non lo faccio”.

VIDEO – Madre Teresa di Calcutta è Santa. Papa Francesco ha pronunciato la formula di canonizzazione

AGGIORNAMENTO ORE 12:00 – Ci siamo Madre Teresa di Calcutta è  SANTA. Il Papa pronuncia in latino la formula di canonizzazione e iscrive nell’albo dei santi madre Teresa di Calcutta, al secolo Gonxha Agnes Bojaxhiu (1910-1997). Papa Bergoglio ha letto la formula in latino e subito dopo c’è stato un applauso da parte dei fedeli. Ecco l’emozionante momento nel Video di Repubblica.it

Madre Teresa di Calcutta diventa santa. Oggi Papa Francesco canonizza in Piazza San Pietro la religiosa albanese. Madre Teresa viene proclamata santa a 19 anni dalla morte e 17 dall’inizio della causa di canonizzazione. Il Papa esorta a imitare la santa albanese per attuare “quella Rivoluzione della Tenerezza iniziata da Gesù Cristo con il suo amore di predilezione ai piccoli”. Tutto è pronto, sarà una Roma blindata. La zona di San Pietro è stata suddivisa in tre aree, Sant’Uffizio, Traspontina e Porta Angelica, con controlli su persone e bagagli. Tremila gli agenti impiegati. Dalle 8 è scattato l’articolato piano di sicurezza, con servizi straordinari, predisposto dalla Questura per l’evento a cui sono attesi oltre 100 mila partecipanti nonché 13 capi di Stato e di governo, tra cui il primo ministro indiano. Super presidiata l’area attorno a San Pietro e al Vaticano, come sempre considerata un obiettivo sensibile. Imposto il divieto di sorvolo su San Pietro.

Dopo la canonizzazione, 1500 poveri e bisognosi, provenienti in gran parte soprattutto dai dormitori delle case delle suore di madre Teresa in Italia, pranzeranno nell’atrio dell’aula Paolo VI. Il menù sarà a base di pizza napoletana e l’invito è stato loro rivolto dal Papa. Lo spiega un comunicato dell’elemosiniere di papa Bergoglio, mons. Konrad Krajewski.
Gli invitati sono poveri e bisognosi, soprattutto delle case (dormitori) delle Suore di Madre Teresa e provengono da tutta Italia: da Milano, Bologna, Firenze, Napoli e da tutte le case di Roma. Hanno viaggiato durante la notte con diversi pullman per partecipare prima alla Canonizzazione e poi al pranzo. Il pranzo sarà servito da circa 250 suore di Madre Teresa, 50 fratelli della Congregazione maschile e da altri volontari. La pizza viene preparata da una pizzeria napoletana con il proprio staff di quasi 20 persone e con la propria attrezzatura mobile (3 forni). Questi 1500 poveri partecipano alla messa di canonizzazione occupando i posti nel Reparto San Pietro.

Premio Nobel per la pace nel 1979, ricevette funerali di Stato alla sua morte. Adesso la beatificazione è il culmine, post mortem, di una vita eccezionale.

È sempre più una Lazio-nale: record di giocatori convocati durante l’era Lotito

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La gestione Lotito, tra tanti aspetti negativi, ha portato anche qualche fattore di positività: è il caso, ad esempio, della presenza di diversi giocatori che fanno parte, come titolari o come riserve, dello scacchiere delle proprie Nazionali. Ben 14 (incluso il fuorirosa Gonzalez con l’Uruguay), che potrebbero arrivare almeno a 17 durante l’anno (o a 18 in caso di convocazione di Djordjevic), quando anche Basta, de Vrij e Bastos, al momento fuori dal giro, rientreranno con Serbia, Olanda e Angola. Un numero altissimo, mai raggiunto durante questi 12 anni di era Lotito. E che addirittura, fino al gong del mercato, ovvero fino a prima Berisha (Albania) e Oikonomidis (Australia) fossero ceduti rispettivamente ad Atalanta e Aahrus, arrivava a toccare quota 16, con i vari Marchetti, Vargic, Strakosha, Hoedt, Lukaku, Biglia, Parolo, Cataldi, Milinkovic, Lulic, Immobile, Kishna e Keita. Tanti, forse troppi per Simone Inzaghi, che in questi giorni si trova ad allenare più una squadra di futsal che una di calcio.

Il tecnico avrebbe forse preferito perdere ‘solo’ 12 giocatori, numero massimo di convocazioni raggiunto finora dalla Lazio. Ma, se da una parte al piacentino non potrà certo piacere lavorare a singhiozzo, dall’altra Lotito e Tare gongolano. Perché, ironia del destino, le quotazioni della rosa biancoceleste – che si è arricchita di 7 nuovi nazionali – sono cresciute a livelli esponenziali negli ultimi due mercati, ovvero proprio bocciati quasi in toto dai tifosi.