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Lotito ricorda i trascorsi ad Amatrice e promette: “Risorgerà, ed io l’aiuterò”

Originario di una frazione di Amatrice, il presidente della Lazio, Claudio Lotito, ha di nuovo ricordato la sua infanzia e i suoi trascorsi ad Amatrice, cittadina colpita duramente dal terremoto. Intervistato da Il giornale, Lotito ha promesso di non lasciare sola la gente dei luoghi colpiti e rilancia che farà di tutto per far risorgere Amatrice:

E’ sconfitta ma non battuta, come nel calcio può rivincere, deve rialzarsi, là dove è stata messa in ginocchio. Qui è caduta, qui risorgerà, non altrove, con le stesse forze, con l’energia e la dignità che da sempre hanno accompagnato questa terra. Tra queste strade ho trascorso la mia infanzia, qui la mia adolescenza, qui la mia maturità, quando ho trovato le idee per la mia attività imprenditoriale, frutteti, zootecnica, campi di grano. Sono crollate case, scuole, chiese, palazzi ma i campi non hanno sofferto come gli uomini. Rivedo i luoghi di quel tempo e provo di nuovo le stesse sensazioni, stavolta dure: le chiese, i leoni di marmo e pietra davanti a Sant’Agostino, san Francesco, le gite ai laghi di Scandarello, poi a Campo Tosto, sù, oltre mille e trecento metri, i fiumi, il Tronto, vicoli, strade tortuose, tratturi, non il silenzio angosciante di oggi ma quello liberatorio, fresco, di estati vissute senza l’oppressione del tempo, del lavoro, della scuola. Era vacanza, assenza“.

Le mille partite di ping pong, le sfide a biliardino, le gite al santuario della Filetta, l’allegria di un’adolescenza che non ha altri pensieri se non la gioia di vivere. Ero un chierichetto e la chiesa era il rifugio pomeridiano, l’angolo della riflessione prima del gioco. Poi andavamo a bagnarci nelle acque sotto la diga, quel ritaglio, nei nostri sogni, era la piscina, così la chiamavamo; ballavamo con le canzoni di Battisti, la sua musica accompagnava le nostre sere, alla discoteca lo Scoiattolo, poi in quella dentro l’hotel Roma. Non posso più cercarle, non potrei ritrovarle ma non le cancello. Ogni estate era una pagina da sfogliare di nuovo, il momento per ritrovare gli amici e i parenti, per ricordare giochi e passioni, il parco dei divertimenti che per tutti è l’infanzia, è l’adolescenza. Oggi una fetta di quegli amici, un’altra di quei parenti, non ci sono più, improvvisamente scomparsi. Li piango, non li dimentico così come Amatrice piange straziata i morti ma non può morire assieme, anzi deve ricominciare a vivere. Io provo questo dolore fortissimo, come una lesione sul mio corpo. Ma so che la mia città antica saprà rinascere nuova e uguale a se stessa. Il mio impegno sarà profondo e continuo ed è già avviato, io ci sono. Lo sport potrà aiutare a raggrumare idee e denari, a trovare lo spirito per iniziative certe, sicure, senza angoli bui, senza zone oscure, soprattutto in tempi brevi. Questo dovremo fare. Questo farò io“.

FORMELLO – Bastos a parte, Luis Alberto presente

Pomeriggio di allenamento per la Lazio. Simone Inzaghi ha radunato i suoi ragazzi a Formello per iniziare a preparare la sfida della prossima settimana contro il Chievo Verona. Assenti i nazionali. Presente il neo acquisto Luis Alberto che sta cercando di inserirsi al più presto all’interno del gruppo. Inzaghi sta apprezzando la grinta e la voglia che lo spagnolo sta mettendo in allenamento.

Assente Radu per un problema fisico. Si vede Bastos, anche se l’angolano sta svolgendo lavoro differenziato, ma cresce l’ottimismo per il suo recupero in vista della terza giornata. Anche De Vrij sottoposto ad allenamenti specifici per recuperare al meglio dall’infortunio dello scorso anno.

Abbate: “Keita nonostante non sia contento sta tornando sui suoi passi. La Lazio ci spera”

Alberto Abbate, giornalista del Messaggero, è intervenuto ai microfoni di Radiosei per commentare il caso Keita in casa Lazio. Queste le sue parole sull’argomento:

“La Lazio è molto ottimista sulla possibilità di recuperare Keita. Il giocatore non è molto contento di come sia stata gestita la sua situazione dall’agente Calenda. Il padre di Keita ha chiamato anche altri procuratori. Dopo tutte le voci di questa estate che lo volevano lontano dai colori biancocelesti alla fine è rimasto alla Lazio con lo stesso ingaggio. Difficile ora che possa rimanere fuori squadra per 2 anni per poi svincolarsi. La Lazio quest’anno punta molto sulla sua esplosione definitiva ed ora tornerà a puntarci. Lui sta valutando la situazione, ora dovrà dimostrare di credere nel lavoro della squadra assumendo i comportamenti idonei per rifarsi accettare dal gruppo. Ad Auronzo già c’erano stati dei problemi con i più anziani, Lulic e Radu su tutti, e ora dovrà comportarsi in una certa maniera, ancora di più in questo momento che lo spogliatoio sta cercando di fare gruppo lasciandosi alle spalle gli errori commessi l’anno scorso”.

Milinkovic su Italia-Serbia Under 21: “Gli azzurrini hanno una buona squadra ma se li battiamo…”

Domani alle ore 18,30 si troveranno di fronte Cataldi e Milinkovic-Savic con le rispettive squadre Under 21 di Italia e Serbia.

Intervenuto ai microfoni dei media serbi Milinkovic ha parlato della gara tra gli azzurrini di Di Biagio e i pari gradi serbi, valida per le qualificazioni agli Europei 2017: “L’Italia è una buona squadra ma se dovessimo riuscire a conquistare quattro punti nelle prossime due gare, sarà più facile raggiungere il nostro obiettivo finale. Sarebbe bello riuscire a portare a casa un buon risultato da Vicenza, vincendo in Italia la qualificazione sarebbe più semplice. Speriamo di poter recuperare Griujic e Maksimovic, con loro potremo essere abbastanza forti per sfidare la squadra azzurra. Faremo di tutto per vincere. Sono contento di far parte di questa squadra e credo che possiamo fare qualcosa di importante”.

Il ds del Deportivo: “Luis Alberto? Avremmo voluto riprenderlo ma poi…”

Luis Alberto, il nuovo centrocampista biancoceleste arrivato dal Liverpool, ha sostenuto il primo allenamento a Formello con i nuovi compagni.

Lo spagnolo ha firmato un contratto quinquennale da 1,2 milioni a stagione e la dirigenza biancoceleste per arrivare al giocatore ha sborsato al club inglese ben 7 milioni (5+2 di bonus). Una cifra determinante per il buon esito dell’affare, come si capisce dalle parole rilasciate in Spagna nel corso della conferenza stampa di fine mercato dal ds del Deportivo La Coruña, Richard Barral, che parlando anche dei mancati acquisti dell’ultima sessione di mercato riferendosi proprio al nuovo centrocampista biancoceleste ha dichiarato: “Eravamo pronti a riprendere Luis Alberto ma poi é arrivata l’offerta di 5 milioni della Lazio“.

Felipe Anderson: “Finalmente potrò giocare più a destra. Bastos? E’ un guerriero”. Poi su Candreva e Lombardi

Nella prima gara contro la Juve non ha brillato, ma tutti si aspettano molto da Felipe Anderson, che con la partenza di Candreva, diventa di diritto l’erede ad occupare la fascia destra. Il numero 10 brasiliano sulla radio ufficiale del club ha parlato della sua esperienza a Rio: “Dedico l’oro olimpico A Dio e alla mia famiglia, anche ai tifosi laziali, contenti per la vittoria. Sono stato bene in Nazionale. Un bel gruppo, è stata un’esperienza incredibile. Ora devo dimenticare la Nazionale e pensare solo alla Lazio. Il calcio è così, un giorno penserò ai mondiali, ora no”. Anche durante le Olimpiadi Felipe non ha smesso di seguire la sua squadra: “Ho seguito Atalanta Lazio dal Brasile, hanno portato a casa 3 punti importanti. Contro la Juve è stato un peccato, il primo tempo l’abbiamo giocato molto bene. Abbiamo lottato fino alla fine. Quando abbiamo preso il gol poi tutto si è complicato, si sa che contro la Juve è difficile recuperare quando voi sotto”. Una piccola battuta su Candreva passato all’Inter: “Non gioca più nella Lazio e quindi non mi interessa. Mi interessa dare il massimo insieme ai compagni, sono sicuro che faremo grandi cose”.

Felipe che si sente pronto a tornare quello di due anni fa: “Dal punto di vista tattico, ho imparato a giocare in Italia. Ora bisogna imparare a giocare insieme a Immobile e insieme ai nuovi. Con Candreva ci cambiavamo spesso, il mister ci dava libertà. Quest’anno giocherò più a destra. Questo mese servirà per imparare a conoscere bene i compagni davanti e allenarci tanto insieme. Mi aspetto questa stagione come la migliore possibile per me e per la Lazio. Spero di essere il protagonista. L’ho aspettata tanto questa stagione, mi sono preparato molto, ora è arrivata e voglio dare il massimo”. Il talento biancoceleste mostra fiducia su tutta la squadra: “Abbiamo una squadra veloce davanti, dietro abbiamo più esperienza. Se siamo corti e vicini, sarà più facile. Inzaghi è stato bravo con noi. Ci fa uscire molto veloce nella fase offensiva. Vogliamo dargli tanto. La preparazione è stata fatta molto bene, è stato un ritiro duro. Corriamo molto, se siamo stanchi chiediamo il cambio. Con un po’ di tempo, in attacco noi possiamo fare molto bene. Abbiamo degli esterni che possono aiutare la fase offensiva”.

Felipe a Lazio Style Radio si complimenta con i nuovi arrivati: “I nuovi sono contenti, durante l’allenamento chiedono tante cose si vede che vogliono fare bene, hanno molta voglia. Bastos è un guerriero, si allena molto, ha tante qualità. Con Lombardi ci confrontiamo molto, sono felice per il suo gol. So quanto può essere importante segnare alla prima partita, gli ho fatto tanti complimenti. Potrà fare molto bene con noi”. Di ritorno dalla sosta nazionali, la Lazio affronterà il Chievo:Mi aspetto una partita difficile. Noi, però, scendiamo in campo per vincere sempre. Era difficile anche a Bergamo, invece la mia squadra ha fatto una partita intelligente, sono stati bravissimi. Nella mia testa c’è già il Chievo. Voglio che quest’anno per noi biancocelesti sia il migliore”. Quando un ascoltatore gli chiede perché non rischia più la giocata Felipe spiega: “E’ difficile rischiare quando in campo non hai fiducia o non sei sicuro. Quest’anno sono più fiducioso e tranquillo, mi sento diverso, cercherò di ripetere le giocate di due anni fa. Lo devo anche ai miei compagni che mi spronano sempre a giocare d’istinto, così come il mister che mi dà fiducia”.

CALCIOMERCATO – Mediaset stila la top 11 dei colpi mancati. C’è anche la Lazio

Al Milan lo scudetto dei colpi mancati, e subito dietro l’Inter. Questa la speciale top 11 sui colpi mancati fatta da Mediaset, quelli che avrebbero potuto rendere il calciomercato da eccellente a perfetto come nel caso della Juventus, oppure da mediocre a buono come nel caso del Milan. In questa classifica c’è anche la Lazio con Marcelo Bielsa che avrebbe dovuto sedere in panchina ma poi… Di seguito la grafica, che ne pensate? Una formazione davvero niente male.

CALCIOMERCATO LAZIO – Ecco la lista svincolati. Chi prendereste?

Chi l’ha detto che il calciomercato sia finito? Tecnicamente sì, ma ci sono ancora gli svincolati da poter prendere a parametro 0, due parole che tanto piacciono al presidente Lotito. Tra i nomi ci sono due vecchi obiettivi biancocelesti come Flamini, Berbatov e Bergessio, ma anche  giocatori inseguiti recentemente come Caceres, che pareva vicinissimo con Bielsa. Ecco di seguito i nomi che potrebbero far gol al club capitolino:

Daniel Osvaldo   –   Punta centrale
Martín Cáceres   –   Difensore centrale
Mathieu Flamini   –   Mediano
Ishak Belfodil   –   Punta centrale
Stéphane Sessègnon   –   Seconda punta
Emmanuel Adebayor   –    Punta centrale
Juan Vargas   –   Terzino sinistro
Marouane Chamakh   –   Punta centrale
Kévin Constant   –   Terzino sinistro
Mohamed Sissoko   –   Mediano
Sulley Muntari   –   Difensore centrale
José Enrique   –   Terzino sinistro
Gonzalo Bergessio   –   Punta centrale
Raul Meireles   –  Difensore centrale
Jonás Gutiérrez   –   Centrocampista di sinistra
Miroslav Klose   –   Punta centrale
Dimitar Berbatov   –   Punta centrale
Nicolas Anelka   –   Punta centrale
Lorik Cana   –   Difensore centrale
Nicklas Bendtner   –   Punta centrale
Urby Emanuelson   –   Centrocampista di sinistra
Modibo Diakité   –   Difensore centrale
Marco Motta   –   Terzino sinistro
Fernando Tissone – Centrocampista centrale
Bosko Jankovic – Trequartista centrale
Alex – Difensore centrale
Federico Macheda – Punta centrale
Ciprian Marica – Punta centrale
Michael Ciani – Difensore centrale

CALCIOMERCATO LAZIO – Le operazioni minori: Oikonomidis va, Morrison resta

Sono passate inosservate le operazioni minori di calciomercato della Lazio che si sono concluse ieri. Ravel Morrison dato per partente, in realtà è rimasto a Roma. Colpa del presidente del Nottingham che prima ha dato l’ok e poi si è tirato indietro. Chi va via a sorpresa è invece Oikonomidis. Il giocatore si è trasferito a titolo temporaneo ai danesi dell’Aarhus, squadra che la passata stagione ha ospitato un altro ex primavera biancoceleste ovvero Elez. Oikonomidis pareva destinato a restare per riempire la casella dei giocatori cresciuti nel vivaio nazionale (l’australiano infatti è cresciuto nelle giovanili dell’Atalanta), ma poi Inzaghi ha scelto di puntare su Lombardi, grazie anche il gol all’esordio contro l’Atalanta.

Jacobelli: “Il voto del mercato della Lazio è sufficiente. Ha perso Candreva ma ha rinforzato la difesa”

Tornato da inizio agosto a far parte della redazione del Corriere dello Sport, Xavier Jacobelli è un giornalista che segue sempre molto da vicino le vicende del mondo Lazio. Sugli 88.100 di Elleradio nella trasmissione “Laziali on Air” è intervenuto per fare il punto dopo la chiusura del calciomercato.

E proprio dal mercato parte l’analisi di Xavier Jacobelli: Credo che questo mercato abbia avuto un’unica assoluta dominatrice e si tratta della Juventus, che ha condotto una campagna di rafforzamento che non ha precedenti in Italia negli ultimi dieci anni e che legittima le ambizioni europee e la rincorsa a quello che sarebbe un sesto storico scudetto consecutivo per i bianconeri. Nonostante la cessione di Higuain, vedo il Napoli competitivo sia in Italia sia in Europa, mentre la crisi delle milanesi è stata confermata. Con un’eccezione che riguarda l’Inter, visto che gli acquisti di Gabigol e Joao Mario dimostrano le intenzioni serie del gruppo Suning. Per quanto riguarda le romane, la Lazio a mio avviso ha perso molta qualità con Candreva, ma potrebbe aver agito molto bene in difesa, soprattutto alla luce della prima prestazione di Bastos. Sarà interessante scoprire l’apporto che potranno dare Leitner e Luis Alberto”.

Che voto può dare al mercato della Lazio? “Il voto è sufficiente, anche se avrebbe potuto essere più alto se fosse stato individuato un sostituto di prestigio per Candreva, con Luis Alberto che deve essere testato sul campo prima di essere valutato. L’innesto di Immobile è sicuramente interessante in attacco, ma bisognerà risolvere la questione Keita. Al momento vedo le parti ancora lontane, ma il quadro nella rosa laziale a questo punto si gioverebbe molto di un ritorno a tempo pieno del senegalese”.

Che impressione ha avuto dalla Lazio nelle prime due giornate di campionato? “Sicuramente la vittoria di Bergamo è stata importantissima anche dal punto di vista dell’entusiasmo. Mi è piaciuto l’approccio psicologico della Lazio sia nella partita di Bergamo, sia nella sfida contro la Juventus, con la formazione biancoceleste pragmatica e capace di giocare senza timori reverenziali contro la squadra più forte del campionato. La difesa ha destato un’ottima impressione e credo sia importantissimo che la Lazio sia riuscita a resistere alle avances del Chelsea per De Vrij, che se recuperato fisicamente può essere fondamentale, così come lo saranno le conferme di Biglia e Parolo a centrocampo”.

Da Leitner a Djordjevic: ecco le insoddisfazioni di Inzaghi sul mercato

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Simone Inzaghi non sarebbe completamente soddisfatto dal mercato biancoceleste appena concluso. A rivelarlo alcune voci di corridoio, secondo cui il tecnico laziale non sarebbe rimasto particolarmente convinto, ad esempio, del nuovo acquisto Leitner. C’è chi già parla di bocciatura per il centrocampista tedesco, il quale, non più tardi di quattro anni fa, era sulla bocca di tutti in patria, considerato una vera e propria stella emergente, tanto che il Borussia Dortmund, per volere di Klopp, fece di tutto per accaparrarselo, strappandolo tra gli altri al Bayern Monaco. Uno scenario che, a distanza di così poco tempo, sembra essersi completamente ribaltato, con Simone che, proseguono le stesse voci, si sarebbe tenuto volentieri Onazi, che fra le altre cose sta già facendo benissimo al Trabzonspor. Ma i retroscena non finiscono qui.

Sì perché, secondo quanto rivela il tempo.it, nel corso di questa sessione estiva, Inzaghi avrebbe chiesto anche un’altra punta con le caratteristiche di Immobile per fare da vice al neo arrivato centravanti napoletano. Un ruolo questo per cui il tecnico piacentino non ritiene adatto Djordjevic, il quale, oltre ad avere caratteristiche diverse dal numero 9 azzurro, in queste prime uscite stagionali non ha certo brillato per rendimento, anzi è apparso piuttosto in ritardo di condizione. Non è un caso, a tal proposito, che la società nel corso dell’estate abbia tentato più volte di disfarsene, magari dirottandolo verso quei club inglesi che a giugno avevano fatto dei sondaggi per portarlo tra le proprie fila. Alla fine però il serbo è rimasto nella Capitale e quindi ora il buon Simone dovrà ‘accontentarsi’ di affidarsi a lui. Almeno per il momento…

UFFICIALE – Un ex laziale rescinde il contratto con il suo club

Chiuso il sipario sul calciomercato estivo, è tempo di bilanci, tra acquisti, cessioni e rescissioni di contratto. E proprio tra queste ultime c’è quella che coinvolge l’ex difensore della Lazio Michael Ciani, il quale, come rivela l’edizione online del quotidiano spagnolo Marca, ha concluso ieri la sua avventura con l’Espanyol.

Un saluto dopo appena una stagione e in anticipo, visto che il roccioso centrale era legato al club catalano da un contratto fino al 2017. Un saluto tuttavia inevitabile, al termine di una stagione tutt’altro che soddisfacente per il francese, che ha collezionato appena due presenze in campionato e due in Coppa. Troppo poco per pensare di restare, abbastanza invece per guardare ad una nuova avventura con un’altra squadra. Quale? Al momento ancora non si sa (anche se qualche giorno fa Ciani era stato accostato ad alcuni club di Serie A e di Ligue 1), ma di certo il difensore è pronto a rimettersi in gioco, stavolta si spera con più fortuna.

TOP 10 PORTIERI PIU’ PAGATI – Due italiani sul podio. C’è anche Peruzzi

Ogni anno i club di tutto il mondo si contendono centrocampisti, attaccanti e alcune volte anche difensori a suon di milioni. Raramente il trasferimento di un portieresusicta scalpore. Eppure, nella storia, ci sono stati casi in cui un portiere è stato pagati quanto un attaccante. Il portale footmercato.net ha stilato la lista dei numeri 1 più pagati della storia. Tra questi c’è anche il “nostro” Angelo Peruzzi, passato in biancoceleste nell’estate del 2000, voluto fortemente da Cragnotti per sostituire Marchegiani al crepuscolo della sua carriera. Di seguito la lista completa:

1) Buffon, dal Parma alla Juventus per 52,88 milioni
2) Neuer, dallo Schalke 04 al Bayern Monaco per 30 milioni
3) Toldo, dalla Fiorentina all’Inter per 26,5 milioni
4) De Gea, dall’Atletico Madrid al Manchester United per 25 milioni
5) Frey, dall’Inter al Parma per 21 milioni
6) Peruzzi, dalla Juventus all’Inter per 19 milioni
7) Peruzzi, dall’Inter alla Lazio per 17,9 milioni
8) Bravo, dal Barcellona al Manchester City per 16 milioni
9) Oblak, dal Benfica all’Atletico Madrid per 16 milioni
10) Handanovic, dall’Udinese all’Inter per 15 milioni

La cessione di Candreva finanzia il mercato biancoceleste. Lotito gongola

Si chiude una nuova sessione di mercato e il presidente biancoceleste Claudio Lotito anche questa volta gongola. Infatti, come già successo in altre occasioni, a finanziare gli acquisti della squadra biancoceleste è la cessione di un giocatore. Questa volta è toccato ad Antonio Candreva, che è stato ceduto all’Inter. Come riporta Calcioefinanza.it, infatti, i 22 milioni incassati dalla Lazio dalla società milanese permettono una plusvalenza che, con il risparmio di ammortamento e quello dello stipendio del giocatore, copre gran parte dei colpi in entrata del mercato appena concluso. Ma andiamo con ordine, nella nostra simulazione dei conti, partendo proprio dagli acquisti.

A parte il portiere Vargic acquistato a gennaio i colpi sul mercato dei biancocelesti sono sei. Il più importante è quello di Ciro Immobile, sbarcato a Formello dopo sei mesi in prestito dal Siviglia al Torino. Agli spagnoli il club biancoceleste ha dato 8,5 milioni per il cartellino ed all’attaccante 2 milioni netti per lo stipendio per 4 anni. Ma Lotito non si è fermato mettendo in essere il calciomercato più costoso della sua era da numero uno della Lazio: sono arrivati anche Bastos, Leitner, Luis Alberto, LukakuWallace, per una spesa di 35 milioni e un impatto a bilancio di circa 24,2 tra ammortamenti e stipendi.

Praticamente da sola la cessione dell’esterno della nazionale ha finanziato tutti i colpi in entrata. I 22 milioni incassati dall’Inter, infatti, avranno un impatto positivo sui conti biancocelesti per 24, grazie alla plusvalenza di 19,7 milioni, al milione dell’ammortamento risparmiato e ai 3,6 milioni di ingaggio risparmiato.

Il resto lo hanno fatto i contratti in scadenza di Klose, Mauri, Bisevac, Braahfeid e Konko, che hanno permesso un buon risparmio sugli ingaggi (intorno ai 9 milioni di euro lordi in tutto). Plusvalenza anche per Onazi, ceduto al Trabzonspor per 3,5 milioni di euro. Insomma, l’impatto sul bilancio sarà in complesso positivo, con un +17 milioni tra affari in uscita e in entrata, con calo degli stipendi di circa un milione e un aumento di circa 7 per gli ammortamenti.

Ventura ha scelto i numeri: ecco chi indosserà la 10 in Nazionale

Giampiero Ventura ha scelto: la maglia numero 10 la indosserà Marco Verratti in vista dell’amichevole di domani sera a Bari contro la Francia, prima gara stagionale degli azzurri e del loro ct. Dopo le polemiche che ci furono agli Europei per la numero 10 a Thiago Motta, in pochi criticheranno questa scelta dato che Verratti è uno dei talenti più fulgidi del nostro calcio. Ecco tutti i numeri: portieri 1 Buffon, 12 Donnarumma, 13 Marchetti; difensori 14 Antonelli, 4 Astori, 15 Barzagli, 19 Bonucci, 3 Chiellini, 2 De Sciglio, 5 Ogbonna, 25 Rugani (confermata l’assenza del milanista Romagnoli ‘restituito’ all’Under 21); centrocampisti 21 Bernardeschi, 7 Bonaventura, 6 Candreva, 16 De Rossi, 24 Florenzi, 18 Montolivo, 8 Parolo, 10 Verratti; attaccanti 20 Belotti, 17 Eder, 22 Gabbiadini, 11 Immobile, 23 Pavoletti, 9 Pellè.

GRAFICA – Ecco la Lazio 2016/2017

Il mercato della Lazio si è chiuso. Sono arrivati: Vargic (preso però a Gennaio 2016), LukakuImmobileWallace, Leitner, Bastos, e infine Luis Alberto. 7 acquisti che dovranno dimostrare di essere all’altezza della maglia biancoceleste e che permettono di ridisegnare, definitivamente, la nuova Lazio di Inzaghi.

Ecco la Lazio 2016/2017:

FORMELLO – Seduta per pochi intimi. Primo allenamento per Luis Alberto, riposo per Bastos

Mentre si svolgevano le ultime ore di mercato, Inzaghi a Formello continuava  la marcia di avvicinamento dei biancocelesti rimasti nella Capitale alla gara del Bentegodi in programma domenica 11 settembre alle ore 15. Primo allenamento per l’ultimo colpo del mercato biancoceleste, Luis Alberto. Lo spagnolo lo spagnolo, alle 18, si aggrega ai nuovi compagni e partecipa in gruppo all’intera seduta tecnica. L’ex Liverpool approfitterà di questi giorni per integrarsi con la nuova realtà e sopratutto per farsi conoscere dal nuovo mister, dimostrando così di essere l’uomo giusto per la Lazio pur non essendo proprio ciò che il tecnico piacentino si aspettava.

A Formello va in scena una seduta a ranghi ridotti: all’allenamento partecipano tutti i superstiti, tra cui Djordjevic, de Vrij, Radu, Basta, Patric, Lombardi, Murgia, Felipe Anderson. Inzaghi ha diviso i presenti in due gruppi: fratinati e celesti. L’allenamento è iniziato con una serie di passaggi brevi e combinazioni. Tra i fratinati verdi c’erano Patric, Radu, Djordjevic e Luis Alberto; tra i celesti Anderson, Wallace, Leitner, Lombardi e anche Dusan Basta. L’allenamento è proseguito poi con gli appoggi di testa e sul possesso palla.  Ancora fermo Bastos, che potrebbe tornare ad allenarsi regolarmente all’inizio della prossima settimana. Il suo impiego con il Chievo alla ripresa del campionato non dovrebbe essere in dubbio. Differenziato, a bordocampo, per Tounkara e Minala.

Il clima è molto sereno, e cominciano a crearsi le coppie: il nuovo acquisto Wallace è spesso accanto a Felipe Anderson per via della lingua, mentre è Patric a ‘fare da Cicerone’ al suo vecchio amico (ai tempi del Barcellona B) Luis Alberto. Oggi seduta pomeridiana anticipata di un’ora, dalle ore 18 alle ore 17. Nella mattinata di sabato è prevista una amichevole contro una squadra di Prima categoria.

 

La prima regola del Fight Club (di Lazio e Calciomercato)

Io e Tare Durden ci incontriamo solo ogni 31 di agosto, ogni anno lo stesso giorno.

Soffro d’insonnia, tre mesi l’anno tutte le estati dal 1 giugno al 31 agosto, non riesco a chiudere occhio. Sono stato dal dottore e mi ha detto di masticare radici di valeriana e fare più ginnastica. Quando non dormi, tutto sembra la copia di una copia di una copia. Soprattutto i giornali: ti sembra di aver già letto una notizia il giorno prima, in alcuni casi il mese prima, in altri addirittura un anno prima. Frasi del tipo: “Non vendo sogni, ma solide realtà“. O anche: “Balotelli alla Lazio“.

Sono sicuro di averle già lette, ma la data del giornale è implacabile. 31 agosto 2016, non 2015 o 2014 o 2013…

La prima volta che ho incontrato Tare Durden è stato in aereo. Il 31 agosto, come si sarebbe ripetuto per gli anni a venire. Viaggiare continuamente è uno strano modo di mettere in saldo la tua vita. Guadagni un’ora, perdi un’ora.

Pacifico, montagne rocciose, Midwest. Questa è la tua vita, e sta finendo un minuto alla volta. Se ti svegliassi a un’ora diversa in un posto diverso, ti sveglieresti come una persona diversa?

Quando mi sono svegliato con Tare Durden accanto, stavo tornando da Milano. Anche lui, perché lo faceva di lavoro. Lui faceva il cacciatore di parametri zero: “Il metro di misura della civiltà“, mi ha spiegato, anche se non avevo capito bene cosa volesse dire. Ho preso l’occasione al volo, e l’ho definito “l’amico parametro zero” più interessante che avessi mai incontrato. Lui mi ha detto che lo trovava molto acuto, e io l’ho ringraziato, ma lui poi mi ha chiesto se mi dava soddisfazione. Io ho risposto: “Cosa?” e lui: “Essere acuto”.

Ogni anno però la storia si è ripetuta. Nella sua valigetta continuavano ad esserci bigliettini con appuntati nomi diversi. Vinicius, Perea, Novaretti un anno. Milinkovic, Kishna, Bisevac un altro anno ancora. Oggi (ma come ho detto potrebbe essere l’anno scorso o due anni fa, è l’insonnia) leggevo Luis Alberto, Vargic e un nome strano, Moritz Leitner. Mi è entrato subito in testa.

Tare Durden mi ha spiegato un sacco di cose interessanti. Alcune non erano relative al sui lavoro, come ad esempio il fatto che mescolando parti uguali di benzina e succo d’arancia congelato si potesse fare il Napalm (se uno ha l’inclinazione…). Ma mi ha anche spiegato che i suoi non erano tutti veri parametri zero. Cercava occasioni, persone che avevano voglia di riscatto, di rimettersi in gioco, che vedevano il mondo come una copia proprio come me. E aveva fondato un club per farli combattere, addirittura dentro uno stadio ma restando comunque lontano da occhi indiscreti. “Tanto ormai non ci viene più quasi nessuno“, mi ha detto sarcastico addentando un panino.

Come i Pokemon?” ho chiesto ingenuamente, e quella è stata l’unica volta in cui Tare Durden mi ha guardato davvero male.

Del club di Tare non si doveva parlare mai per esserne membri, ma la prima regola da rispettare in assoluto era quella che chi ne faceva parte doveva essere sconosciuto, o quasi. Infatti quelli che si facevano conoscere, poco dopo non facevano più parte del club, che lui chiamava Fight Club.

Tare Durden lo incontro solo di 31 agosto, ma una volta mi ha detto che ha radunato tutti i suoi parametri, come li chiamava lui, e gli ha fatto un discorso che suonava così: Vedo nel Fight Club gli uomini più forti e intelligenti mai esistiti. Vedo tutto questo potenziale, e lo vedo sprecato. Un’intera generazione che pompa benzina, serve ai tavoli o schiavi con i colletti bianchi. La pubblicità ci fa inseguire le macchine e i vestiti. Fare lavori che odiamo per comprare cazzate che non ci servono. Siamo i figli di mezzo della storia. Non abbiamo né uno scopo né un posto. Non abbiamo né la Grande Guerra né la Grande Depressione. La nostra grande guerra è quella spirituale. La nostra grande depressione è la nostra vita.” Che se parli di Lazio e calciomercato ci azzecca a pennello, anche se a sentirlo così è un filino troppo depressivo, in effetti.

Allora io ho provato a spiegargli che magari era meglio un discorso più motivante tipo quello di “Ogni maledetta domenica“, ma una volta scesi dall’aereo, come ogni anno, era sparito nel nulla. Di quei nomi che mi aveva detto, già non riuscivo a ricordarne più uno, e pure quando ci fossi riuscito, allora potevo stare sicuro che non avrebbe più fatto parte del club.

Ma ormai, come ogni 31 agosto, non mi importava più nulla perché era tutto finito: finalmente, il 1 settembre, sarei riuscito di nuovo a dormire. Solo un nome però continuava ad echeggiarmi nella mente, come il passo cadenzato degli stivali di un esercito in marcia:

Il suo nome è Moritz Leitner

Il suo nome è Moritz Leitner

Il suo nome è Moritz Leitner

Il suo nome è Moritz Leitner

Il suo nome è Moritz Leitner (continua…)

Fabio Belli

CALCIOMERCATO – Ecco le principali operazioni concluse negli ultimi 2 giorni

Ecco le principali operazioni concluse in queste ultime 24 ore di mercato:

Le operazioni concluse il 31 Agosto:

  • Juan Guillermo Cuadrado ritornerà alla Juventus: il suo agente Lucci ora è in viaggio per Torino con i documenti in mano.
  • Besiktas ha acquistato Erkin dall’Inter.
  • Alberto Aquilani torna in Italia. Ufficiale il suo approdo al Pescara dopo l’esperienza in Portogallo allo Sporting Lisbona.
  • Mati Fernandez al Milan.
  • La Fiorentina chiude per Olivera dal Penarol.
  • Balotelli giocherà nel Nizza. Sono in corso le visite mediche.
  • CagliariKrajnc alla Samp in prestito gratuito e riscatto per 2,5 milioni.
  • Ufficiale il colpo Nasri dal Man City al Siviglia. Il francese va in Spagna in prestito.
  • Milan, Diego Lopez va all’Espanyol 
  • Il Bologna acquista Torosidis e Sadiq dalla Roma
  • La Roma cede Vainquer al Marsiglia in prestito
  • Il Cagliari prende Tachtsidis dal Torino
  • Berisha va in prestito all’Altalanta

Le operazioni concluse il 30 Agosto:

  • Colpaccio del Toro di Mihajlovic: ha chiuso con il City per il portiere Joe Hart. Il City contribuirà al pagamento dell’ingaggio.
  • Il Genoa CFC ha trovato l’accordo con la Juventus per il prestito di Hernanes. Si può chiudere appena esce Rincon al Crystal Palace Football Club. (Saltato)
  • Sarri abbraccia un nuovo centrocampista: è ufficiale Rog.
  • Diamanti arriva a Palermo.
  •  La Lazio accoglie il suo settimo rinforzo: si tratta di Luis Alberto. Lo spagnolo di proprietà del Liverpool è già a Roma e oggi sosterrà le visite mediche.
  • Giuseppe Rossi passa in prestito dalla Fiorentina al Celta Vigo
  • Accordo tra Fiorentina e Chelsea per Marcos Alonso: il difensore spagnolo andrà a Londra per circa 27 milioni di euro.
  • José Mauri ha trovato l’accordo con l’Empoli ed è tutto fatto per il suo trasferimento in Toscana. Si trasferirà con la formula del prestito secco.
  • In arrivo a Crotone dal Sassuolo in prestito per un anno l’attaccante venticinquenne Diego Falcinelli.
  • Trovato l’accordo definitivo tra Genoa e Udinese per il ritorno di Edenilson in rossoblu; la formula dovrebbe essere quella del prestito con obbligo di riscatto a favore dei liguri.
  • Ora è ufficiale: Gabigol è un nuovo calciatore dell’Inter, ha firmato fino al 2021.
  • L’Atalanta prende Grassi in prestito dal Napoli.
  • Il Napoli acquista Maksimovic dal Torino. Inserito anche Valdifiori nella trattativa.

Seguiranno altri aggiornamenti…

ACCADDE OGGI – Sandra Mondaini, signora della televisione e dello spettacolo italiano

L’1 settembre 1931 nasce a Milano Sandra Mondaini. Figlia d’arte di Giaci, un noto pittore e umorista del “Bertoldo”, inizia a recitare in teatro su invito di Marcello Marchesi, amico di famiglia.

Nel 1955 viene chiamata da Erminio Macario, accanto al grande comico impara l’umiltà della professione e la disciplina ferrea del palcoscenico. Recita con Macario in una trilogia di riviste di Amendola e Maccari ottenendo un successo straordinario (“L’uomo si conquista la domenica”, nella stagione 1955-56; “E tu biondina…”, in quella 1956-57 e “Non sparate alla cicogna!” in quella successiva). Nel 1958 la Mondaini incontra Raimondo Vianello che dopo quattro anni, nel 1962, diventerà suo marito e inseparabile compagno di lavoro. Insieme a Vianello e Gino Bramieri s’impone con successo in “Sayonara Butterfly” nel 1959. Inoltre i tre artisti nella stagione 1959-60 presentano una rivista, “Un juke box per Dracula”, ricca di satira politica e sociale. Successivamente Sandra viene chiamata da Garinei e Giovannini per interpretare la commedia musicale “Un mandarino per Teo”, al fianco di Walter Chiari, Alberto Bonucci e Ave Ninchi. Poi si dedica soprattutto alla televisione, dove aveva iniziato a lavorare nel 1953. Il primo grande successo televisivo arriva con la trasmissione “Canzonissima” nel 1961-62. Dai primissimi anni ’70 la coppia Vianello-Mondaini porta in scena i drammi quotidiani di una coppia qualunque in splendidi varietà come “Sai che ti dico?” (1972), “Tante scuse” (1974), “Noi… no” (1977), “Io e la Befana” (1978), “Stasera niente di nuovo” (1981), diventando così la più celebre coppia della televisione italiana. Nel 1982 la coppia passa a lavorare per la Fininvest dove presentano numerosi varietà, come “Attenti a quei due” (1982), “Zig Zag” (1983-86) e “Sandra e Raimondo Show” (1987). Dal 1988 sono interpreti della sit-com “Casa Vianello”, dove interpretano se stessi; con Sandra nella parte di una sempre annoiata e mai rassegnata consorte che diventerà un’icona italiana. Il successo della formula viene trasferito anche a un paio di format estivi: “Cascina Vianello” (1996) e “I misteri di Cascina Vianello” (1997). Da Sbirulina a eterna mogliettina capricciosa ma fedele Sandra Mondaini nella sua lunga carriera ha al suo attivo anche diverse commedie al cinema: “Noi siamo due evasi” (1959), “Caccia al marito” (1960), “Ferragosto in bikini” (1961) e “Le motorizzate” (1963). L’ultima sua fatica televisiva è il film tv “Crociera Vianello” del 2008. Alla fine dello stesso anno annuncia il ritiro dalle scene, motivata dalle precarie condizioni di salute che non le consentono di stare in piedi e la costringono sulla sedia a rotelle dal 2005. La Mondaini muore a Milano il 21 settembre 2010, all’età di 79 anni, presso l’Ospedale San Raffaele dove era ricoverata da circa dieci giorni.