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La gaffe della giornalista con Lulic: “Da parte di un bosniaco…”

Oggi tutti parlano delle dichiarazioni di Lulic contro Rudiger (“a Stoccarda vendeva calzini e cinture”), che hanno scatenato il linciaggio mediatico e lezioni di etica da parte di tutti. Per carità, le parole del numero 19 biancoceleste sono fuori luogo, ma la gogna mediatica che si è creata intorno è eccessiva e ingiusta. Lulic ha sbagliato, questo è indiscutibile, ma è altrettanto sbagliato etichettarlo come razzista. D’altronde, lo stesso Lulic si è reso subito conto dell’errore e lo ha ammesso ai microfoni della radio ufficiale (leggi qui). Succede, quindi, che in zona mista, i cronisti giallorossi abbiano iniziato a tartassare il giocatore di domande inerenti le dichiarazioni su Rudiger. Più il giocatore diceva di non voler rispondere, più i giornalisti insistevano.

Tra questi, una giornalista, di cui non conosciamo il nome (e neanche ci interessa conoscerlo) è caduta involontariamente in una gaffe: “Da parte di un bosniaco sono dichiarazioni che non andrebbero fatte con una certa leggerezza”, ha sottolineato la giornalista lasciando inebetito Lulic che ha infatti risposto “Perché?”. Un assist troppo ghiotto per la donna che ha incalzato “Non sono dichiarazioni un po’ razziste? Dire che un ragazzo nero vendeva calzini  non è una dichiarazione razzista?!”, a cui Lulic ha candidamente risposto “Anche noi bianchi vendiamo calzini”. La giornalista però non si è accontentata, il ragazzo era visibilmente scosso e inerme, e quindi perché non approfittarne? “Allora perché hai detto che Rudiger vendeva calzini a Stoccarda? Ti è scappata…”, ha rilanciato la giornalista, ma Lulic ha chiuso la polemica con un “Lasciamo stare”. Il voler evidenziare che Lulic è bosniaco nella domanda, cosa voleva far intendere? Se fosse stato di colore, allora magari la premessa avrebbe avuto un senso. Ma detta così… è parsa sinceramente una gaffe. Sì, una gaffe, esattamente come quella commessa da Lulic. Nient’altro.

La lettera di Legrottaglie a Lulic: “Fossi in lui mi comprerei una cinta…”

Sulle dichiarazioni di Lulic, dopo Nainggolan e Juan Jesus, è arrivata anche l’ammonizione di Nicola Legrottaglie, ex difensore di Juventus e Chievo, che ha scritto una lettera sulle colonne della Gazzetta dello Sport: “Rudiger vendeva cinture e calzini, ora fa il fenomeno”. Lo ha detto Lulic, dimenticandosi uno dei principi cardini dello sport: il rispetto per l’avversario. Forse Rudiger avrà detto qualcosa di altrettanto provocante e, se fosse così, lo stesso principio varrebbe anche per lui. Da giocatore, in campo, ho dato e preso botte da Ronaldo, Ibrahimovic, Totti e altri grandi campioni, che erano tali anche perché a fine partita lasciavano sul terreno di gioco l’agonismo sportivo, chiuso nel passato con una stretta di mano. Il valore che diamo all’avversario dà la misura del nostro. Se lo screditiamo, ci dimostriamo piccoli quanto certe offese. Fossi in Lulic, poi, una cintura me la comprerei, riflettendo su quanto possa insegnarci: La cintura si stringe alla vita. E così dovremmo fare con il rispetto”.

Orsi: “Sconfitta nel derby meritata, ma da questi ko si cresce molto”

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Lazio, sconfitta e basta. I biancocelesti soccombono ancora una volta nel derby contro la Roma, a causa degli errori di Wallace e Marchetti e, in generale, di una prestazione sottotono da parte di un po’ tutta la squadra. Ne è convinto anche Nando Orsi, il quale, commentando l’esito della gara ai microfoni di Radio Radio, non vede tuttavia la situazione tutta nera:

Sapevamo come erano le due squadre. – le parole dell’ex portiere delle aquile – Da una parte c’era l’esperienza, dall’altra la gioventù. Abbiamo sempre avuto l’impressione che la Roma avesse il pallino del gioco. La Lazio invece aveva tanto entusiasmo, ma niente di più. Gli errori di Wallace e Marchetti sono stati decisivi. Keita e immobile non hanno giocato bene e la sconfitta è meritata, ma non credo che ridimensioni i biancocelesti: da questi ko infatti si cresce molto e secondo me gli obiettivi della squadra di Inzaghi non cambieranno“.

Juan Jesus e Nainggolan attaccano Lulic

Nel day after di Lazio Roma, il derby è passato in secondo piano, eclissato dalle parole di Lulic su Rudiger. Come prevedibile, stamattina è l’argomento del giorno e non si parla di altro. Juan Jesus ne ha approfittato per dire la sua sul suo profilo Instagram: “Nel 2016 succedono ancora delle cose inaccettabili, ma peggio per loro che hanno un pensiero così. Gente senza cervello, gente senza un cuore , anzi non so se posso chiamare “gente” . Tu Rudiger hai dimostrato di essere grande in campo e non piccolo come quello la. Tamo junto sempre irmão!!! #notoracism”.  Anche Nainggolan ha sfruttato i social per dire la sua: “No al razzismo. Qualcuno dovrebbe imparare il significato di queste parole”.

Someone has to learn these 3 words! 💪🏻

Una foto pubblicata da Radja Nainggolan (@radjaclanainggolan) in data:

FORMELLO – Un solo assente, Inzaghi carica la squadra per la Samp

Dopo il ko nel derby, per la Lazio non c’è tempo né per dare sfogo agli ultimi scampoli di delusione né tantomeno per riposarsi un po’: già questa mattina alle 10, infatti, mister Inzaghi chiama di nuovo tutto a raccolta al ‘Fersini’. E mette i giocatori non impiegati ieri dall’inizio a lavorare in campo e i titolari a svolgere una seduta di scarico in palestra. Di questi ultimi, solo Immobile, Biglia, Parolo, Basta e Lulic effettuano una breve corsa defaticante sul terreno verde. Sotto lo sguardo del tecnico piacentino lavora invece il resto del gruppo, ovvero i 16 giocatori non convocati, rimasti in panchina ed entrati nel corso della ripresa: Lukaku, Cataldi, Murgia, Lombardi, Minala, Vinicius, Kishna, Bastos, Hoedt, de Vrij, Patric, Gonzalez, Prce, Luis Alberto, Leitner e Tounkara. Non c’è invece Djordjevic, unico a marcare visita in questa mattinata.

La seduta parte con una fase di riscaldamento con il pallone e termina con la classica partitella a campo ridotto, seguita ad un breve lavoro atletico di allunghi. Il ritmo è intenso e la tensione è alta, come testimoniano le continue urla di Inzaghi, che incita e carica a più riprese i suoi nella partitella in famiglia. Tra meno di una settimana, infatti, sarà di nuovo campionato, con l’anticipo di sabato sera a Genova contro la Sampdoria, per cui occorre archiviare in fretta il derby e pensare solo a ritornare sulla retta via, quella che porta alle posizioni di vertice, ancora lì ad un tiro di schioppo. Anche per questo, come da programma, questa settimana la squadra non avrà la giornata libera, ma tornerà ad allenarsi già domani pomeriggio alle 15.

Frasi su Rudiger, ecco cosa rischia Lulic

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Due bagni di folla biancocelesti, uno giovedì a Formello, l’altro ieri in Curva Nord. Le premesse per una festa, nel derby di ieri, c’erano proprio tutte. E invece è stata ancora una volta delusione, in campo ma soprattutto fuori. Dove, a fare scalpore, sono state le parole di Senad Lulic: “Rudiger? A Stoccarda vendeva i calzini, ora fa il fenomeno”. Dichiarazioni certamente poco felici da parte del bosniaco, che comunque, bisogna ammetterlo, non è stato certo l’unico in questa settimana, su entrambi i fronti del Tevere, a mettere pepe sulla sfida. Ma ciò, così come le scuse della società – arrivate direttamente al termine della conferenza di Simone Inzaghi -, potrebbe non bastargli per evitare una qualche sanzioneIl caso potrebbe essere infatti preso in esame dalla Procura Federale della Figc, che potrebbe deferire il giocatore.

Nel caso, quale la pena? Sotto questo profilo, occorrerà capire se Lulic, con la sua condotta, ha violato l’articolo 1 bis del Codice di giustizia sportiva oppure l’11. Nel primo caso, ovvero si violazione del principio di lealtà e correttezza), il terzino andrebbe incontro a una breve squalifica o a una semplice multa. Nel secondo caso, invece, si rischia una stangata, con una squalifica di 10 o più giornate. Inutile dire che la speranza in casa Lazio è che si propenda per la prima ipotesi…

Simpatico siparietto tra Sky e Giampaolo che poi sfida la Lazio

Il derby brucia ancora tanto, ma domani bisogna voltare pagina e pensare alla Sampdoria per riprendere il cammino. Marco Giampaolo, tecnico doriano, intervistato su Sky Sport ha scherzato con l’emittente tv: “Il derby di Roma lo avete raccontato benissimo. Sabato abbiamo la Lazio e sono stato 20 minuti ad ascoltarvi: direi che mi avete fatto un favore, neanche devo vedermela ora la partita (ride, ndr). Oggi portiamo a casa tre punti pesanti che ci danno forza e autostima per crescere”.

TEMPI BELLI – V’ha detto pedalino

A Roma c’è un modo di dire, “t’ha detto pedalino”, per dire “t’ha detto male, ti è andata male, sei stato sfortunato”. L’etimologia viene persa nella nebbia dei tempi, come l’ultima vittoria della Lazio in un derby di campionato. Perché la verità è che il 26 maggio è lì, nelle giornate che hanno fatto la storia, ma la storia della Serie A dice che ci troviamo nella peggior serie temporale degli ultimi 13 anni nella stracittadina. E potrebbe diventare la peggiore nel giro di un paio di partite.

Tabù o scarsa consapevolezza? Si è parlato molto delle frasi sulla guerra etnica nell’ultima settimana, benpensanti e buonisti si sarebbero sicuramente tranquillizzati se invece che con i tifosi avessero parlato con i giocatori della Lazio. Di guerra se n’è vista poca, venti minuti sulle gambe e sui nervi, poi è bastato un pasticciaccio arbitrale per far spaventare a morte i giovani, sin troppo giovani di Inzaghi, che tatticamente ha sbagliato poco.

Anzi, troppo poco. Il disorientamento è chiaro, a parte quelli che Inzaghino proprio non gli va giù e non aspettavano altro, erano secoli che una sconfitta in un derby non dava così pochi appigli per prendersela con l’allenatore. Più facile puntare il dito su Wallace e Marchetti. Ma se l’errore del brasiliano è stato un peccato mortale in un cammino che è però appena iniziato, quello del portiere è sembrato un primo passo verso il sunset boulevard. Malinconico, impietoso ma ineluttabile.

E allora cosa c’è da salvare in una domenica come questa. Sicuramente Danilo Cataldi, che a una spruzzata d’acqua ha risposto con una strattonata che ha portato a simulare chissà cosa, chissà che. Rimane l’immagine dell’olandese strisciante preso per la collottola: non siamo come quegli altri che ancora vaneggiano su una tirata di bavero di Cervone a Boksic, ma diciamo che dispiacere non ci fa. E poi Senad Lulic: quello che forse non ha pensato prima di parlare, ma che in fondo ha detto qualcosa che tutti pensavamo, che dopo un derby perso il bon-ton va a farsi ben-edir. D’altronde, se anche gli angeli mangiano fagioli, figurati se i bianchi non possono vendere calzini: a guardarla da un altro punto di vista, v’ha detto pedalino pure a voi.

Fabio Belli

Capo ufficio stampa Lazio, Diaconale torna sulle parole di Lulic su Rudiger

Il capo ufficio stampa della Lazio Arturo Diaconale ha commentato le parole di Lulic ai microfoni di TMW Radio: “Io, nel corso della conferenza stampa finale di Simone Inzaghi, ho espresso le scuse della società e dello stesso giocatore per queste dichiarazioni avventate che però sono dichiarazioni che rientrano nel clima concitato del dopo derby e che non devono essere caricate di caricate di significati eccessivi. E’ una polemica che si era trascinata già prima della partita, si è conclusa con parole non corrette e rispetto le quali la società ha chiesto scusa. La linea della Lazio è quella di mantenere il livello delle competizioni sempre nella logica della lealtà sportiva, poi naturalmente chi segue il calcio sa che i derby hanno tensioni che difficilmente si placano col fischio finale. C’è stata questa coda che però va ridimensionata e va considerata come coda di un derby infuocato, perso dalla Lazio non in maniera clamorosa e che ha lasciato un po’ di amaro in bocca e che quindi ha prodotto una reazione di questo genere. Non estenderei e non allargherei queste dichiarazioni in maniera eccessiva. Come ho detto in conferenza stampa, noi oggi abbiamo vissuto la giornata conclusiva di una campagna referandaria all’insegna degli insulti e delle dichiarazioni decisamente scorrette da parte di uni e degli altri. Pretendere da giocatori, a pochi minuti dalla conclusione del derby, una serenità esemplare mi sembra eccessivo”.

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DERBY – Il solito De Rossi provoca i laziali

Non è nuovo alle provocazioni Daniele De Rossi e così dopo il dito medio alla curva Nord ecco l’ennesimo sfottò: “Oggi il derby aveva un valore incredibile – ha spiegato il centrocampista giallorosso a Premium Sport –. Eravamo da soli, senza curva, sembrava di giocare in trasferta… Lo stadio era tutto azzurro, sembrava di giocare a Napoli, si rischiava di fare fatica, ero più concentrato a giocare questo derby anomalo, non mi sono preoccupato delle emozioni”.

De Rossi però ha anche difeso Lulic dopo le dichiarazioni su Rudiger: “Noi romani viviamo gomito a gomito, condividiamo tutto, famiglie e amicizie. Sono pieno di laziali nella mia vita e per Roma e quei ragazzi che conosco non li vedo con occhio diverso. Poi c’è tutto l’odio sportivo del mondo, il gusto di prendere in giro stasera. La guerra non esiste, magari non esiste neanche per Lulic che magari dopo 50 metri se ne sarà pentito. Sono colpi che partono, a me ogni tanto sono partiti in campo. E’ un peccato ma non la fine del mondo”.

DE ROSSI BACCHETTA LA CURVA NORD>>LEGGI DI PIU’

VIDEO – Il quarto uomo esulta al gol di Nainggolan nel derby? Sul web scoppia la polemica

Come ogni derby che si rispetti, anche questo non poteva esimersi dal portarsi dietro veleni e decisioni arbitrali discutibili. Tutto nasce al 78′ quando dopo la rete di Strootman scoppia il parapiglia tra i giocatori. L’olandese getta l’acqua in faccia a Cataldi e il laziale lo strattona. Il quarto uomo Alessandro Costanzo si trova a pochi passi e segnala tutto all’arbitro Banti. Espulso Cataldi, ammonito Strootmat, questa la decisione del direttore di gara. Una decisione che perplime i tifosi laziali.

Ad accendere ulteriormente gli animi, sul web è comparso un video in cui si vede il quarto uomo Costanzo che pare (il condizionale è doveroso) esultare a pugni chiusi dopo il gol di Nainggolan. E’ bene precisare che si tratta di pochi secondi e non ci è dato sapere se davvero Costanzo stesse esultando ed eventualmente per quale motivo, ma tanto è bastato ai laziali, evidentemente ancora avvelenati per la sconfitta nel derby, a far scoppiare la polemica. Voi che ne pensate?

FORMELLO – Non c’è tempo da perdere: alle 10 si torna in campo. De Vrij scalpita

Il day-after di una sconfitta immeritata brucia sempre. Un’ingenuità difensiva costa alla Lazio l’ennesimo derby. Pazienza si cresce anche attraverso giornate come queste. L’importante è non mollare. La squadra non ha intenzione di abbassare la testa, ma continuare a lavorare per ripartire al meglio, il campionato è lungo e le zone altissime della classifica sono ancora molto vicine. C’è tanto per fare tanto in poche parole.

Si riprende subito, la ripresa è fissata per questa mattina alle 10. Si inizierà a a preparare la trasferta di Genoa di sabato sera contro la Sampdoria. Nessun riposo nel programma di Simone Inzaghi. Le buone notizie arrivano solo dall’infermeria praticamente vuota:  tutti abili e arruolati, tranne Danilo Cataldi, che è stato espulso dall’arbitro Banti e non potrà far parte della spedizione in terra ligure. In difesa dovrebbe trovare nuovamente spazio Stefan de Vrij, ed è probabile che anche Bastos possa risalire nelle gerarchie, dopo l’infortunio e qualche gara vissuta dalla panchina. Luis Alberto e Leitner, non convocati per la stracittadina, torneranno anche loro in gruppo per l’allenamento mattutino. Non c’è tempo da perdere, Inzaghi non ha alcuna intenzione di mollare, ed è certo che l’aspetto su cui maggiormente dovrà lavorare sarà la testa dei suoi calciatori.

LAZIO PRIMAVERA – Passo falso dei ragazzi di Bonatti

Brutto stop per i giovani di Andrea Bonatti che cedono tre punti importanti sul campo del Latina. I ragazzi biancocelesti dopo la bella vittoria conquistata con il Palermo in Coppa Italia si fermano sul campo degli uomini di Ghirotto. La Lazio è partita bene tanto che al 35’ è Rezzi a portare in vantaggio i biancocelesti ma bastano tre minuti al Latina per pareggiare i conti con Rodriguez. Nella ripresa i padroni di casa assumono le redini del gioco e al 66’ è ancora lo stesso Rodriguez a firmare la doppietta personale regalando ai compagni tre punti importantissimi. La Lazio resta ferma a 18 punti in classifica, viene sorpassata dal Milan (pari con il Napoli) e raggiunta dalla Sampdoria (vittoriosa in casa dello Spezia).

IL TABELLINO

LATINA-LAZIO 2-1

LATINA (4-3-3): Bortolameotti; Matino, Varga (Costanzo), Santovito, Oberrauch; Megelaitis (Barberini), Criscuolo, Colarieti; Varriale, Di Nardo, Rodriguez (Tucci); A disp.: Alfieri, Barry, Morelli, Giardino, Rizzi, Muca, Mentana, Ludovisi, Tagliarini; All.: Marco Ghirotto

LAZIO (4-2-3-1): Adamonis, Spizzichino, Miceli, Petro, Spiezio; Bari (Ennali), Cardoselli (Portanova); Bezziccheri, Rezzi, Javorcic (Muzzi); Al-Hassan; A disp.: Borrelli, Ceka, Dovidio, Spurio, Folorunsho; All.: Andrea Bonatti

MARCATORI: 37’ Rezzi (L), 38’, 67’ Rodriguez (Lat)

ARBITRO: Ivan Robilotta ( sez. Sala Consilina)
ASS.: Della Vecchia-Abagnara
AMMONIZIONI: Varga, Santovito (Lat).

ZONA MISTA – Lulic: “Non molliamo!”. Poi torna sulle dichiarazioni a Rudiger

In zona mista Senad Lulic si è fermato a parlare della partita con i cronisti presenti: “Abbiamo fatto dei regali alla Roma. Se fossimo andati in vantaggio nel primo tempo sarebbe stata un’altra partita. Nella ripresa siamo calati. Abbiamo perso 3 punti, tutto qua, non moriamo oggi. Il campionato è ancora lungo. Vedremo se questa sconfitta lascerà il segno. Roma superiore? Il risultato dice questo ma noi pensiamo a noi stessi.  Sabato ci rialzeremo e mostreremo di che pasta siamo fatti. Non molliamo!”Poi sulle dichiarazioni nei confronti di Rudiger: “Dichiarazioni razziste? No, anche noi bianchi vendiamo calzini…”.

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VINCE IL NO! RENZI VA A CASA!

News – Vince il NO e Matteo Renzi annuncia le sue dimissioni durante la conferenza stampa a Palazzo Chigi di pochi minuti fa.

Il referendum sulla costituzione sta per dare il suo verdetto, ma dai primi scutini il NO sta intorno al 60% mentre il SI al 40%.

Renzi ha affermato: “Il popolo italiano ha parlato in modo inequivocabile chiaro e netto”. Questa riforma è stata quella che abbiamo portato al voto, non siamo stati convincenti, mi dispiace, ma andiamo via senza rimorsi. Come avevo dichiarato già precedentemente, l’esperienza del mio governo finisce qui”. Nel pomeriggio riunirò il consiglio dei ministri e poi salirò al Quirinale per consegnare al presidente della Repubblica le mie dimissioni”.

Seguono aggiornamenti….

DERBY – Totti incensa i suoi compagni

Francesco Totti sui social ha commentato la vittoria della Roma nel derby della capitale: “Stamattina guardavo giocare i ragazzi della Roma, loro sono il nostro futuro. Pensavamo però al presente. Doveva finire così. Quella di oggi è una vittoria importante e fondamentale. Complimenti a tutti, sono contento per Radja e Kevin, ormai tutti noi li consideriamo romani”.

Wallace e Marchetti errori clamorosi – ma il brasiliano ha ancora molto credito…

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Un’altro derby perso. Ancora una vittoria da rimandare. Ogni volta c’è una scusa diversa. Oggi è stata la volta degli errori individuali. La Lazio di Simone Inzaghi ha perso solo tre volte in questa stagione, contro la Juventus, la Roma e il Milan. Tutte squadre che la precedono in classifica.

Dopo un buon primo tempo, nella ripresa la gara si è aperta per la volontà delle due squadre di provare a sbloccare il risultato di parità. La Roma era entrata meglio in campo e il colpo di testa di Dzeko – parato d’istinto da Marchetti – ha fatto rabbrividire tutti i tifosi biancocelesti. Poi al 65′ l’errore che non ti aspetti da uno dei giocatori migliori di questo periodo. Wallace anche oggi, stava disputando una grande partita. Forse è stato proprio l’eccesso di sicurezza che ha fatto sì che il brasiliano facesse un dribbling davanti l’area di rigore. Il fato poi ha voluto che, non solo Strootman agguantasse la sfera ma che – cosa ben peggiore – la buttasse in fondo al sacco per il gol del vantaggio giallorosso. Un errore da pivello. Un errore da non ripetere mai più. Un errore che di sicuro non farà dormire il difensore brasiliano che fino ad oggi aveva stupito tutti per la sua costante crescita all’interno del gruppo Lazio.  Nelle ultime quattro gare di campionato Wallace era stato sempre giudicato dai nostri inviati, come il migliore in campo o uno di questi. Ma la cavolata che ha commesso oggi pomeriggio è stata grave, per non dire gravissima. Comunque il peggio è appena passato. Andiamo avanti e guardiamo alla gara di Genova contro la Sampdoria.

Ben diverso il capitolo che riguarda Marchetti. Oggi rientrava titolare fra i pali e, purtroppo, ancora una volta, non ha dato quella sicurezza necessaria al reparto arretrato. Ora, dire se era meglio schierare Strakosha è troppo facile, ma anche in virtù del rendimento proposto dal giovane albanese, comparato con quello del ragazzo italiano, si poteva prendere in esame tale soluzione. Il gol subito da Nainggolan è una mezza papera, duole dirlo ma è così. Ormai sono sempre di più le gare in cui Marchetti non risulta decisivo e forse è il caso che la Lazio e Federico si salutino come vecchi amici. Senza rancori ma con il rispetto e la consapevolezza che Marchetti non è più un portiere a cui si può affidare la porta della Lazio. Meglio, forse, dar fiducia a Strakosha oppure puntare sul altri portieri. Vedi Sportiello o Perin…

DERBY – Paredes sfotte i laziali

Il derby è anche sfottò e questo si sa, oggi festeggiano i giallorossi grazie allo 0-2 rifilato agli uomini di Inzaghi che pagano gli errori grossolani di Wallace e Marchetti. Leo Paredes su Instagram ha sfottuto i laziali canticchiando: “Volevano vincere ma… Roma siamo noi”. 

Novità per il video di Formello…

Tanto rumore per nulla? Speriamo sia così e che questa vicenda si concluda nel miglior modo possibile. Stiamo parlando della questione relativa al video di Formello girato giovedì pomeriggio nel centro sportivo dove si allena la Lazio e che, suo malgrado è finito sotto l’occhio del ciclone per qualche espressione colorita che secondo alcuni commi del regolamento federale non si potrebbero dire.

Secondo indiscrezioni raccolte dalla nostra redazione, sembrerebbe che la questura non sia intenzionata a procedere nei confronti del tifoso che incitava soltanto i suoi beniamini. Infatti, per molti, la frase: “Per noi è una guerra etnica” va contestualizzata ed estrapolata in un contesto di sportività e goliardia, in attesa di una gara molto sentita nella città di Roma. Questa mattina il comunicato della questura (leggilo qui), mentre ora questa indiscrezione che ci lascia una speranza verso un atteggiamento costruttivo di buon senso e di normalità nei riguardi di uno sport che sta divenendo sempre più esageratemente garantista e fuori dalla passione cittadina e popolare.

Seguono aggiornamenti…

CONFERENZA – Spalletti: “Domani festeggeremo a Tre Fontane. Strootman? Non ho visto nulla…”

Le parole di Luciano Spalletti in conferenza stampa, al termine del match Lazio – Roma:

Nel primo tempo hanno gestito meglio la palla ed hanno cominciato meglio. Noi all’inizio eravamo sotto tono. Ma poi aggiustando due/tre cose siamo migliorati. Alla fine la partita è andata come l’avevamo preparata, nonostante le nostre assenze. Ma complessivamente la partite per 3/4 è andata come volevamo. Domani ci alleneremo al Tre Fontane per festeggiare con i nostri tifosi. Di Strootman non ho visto niente che stavo parlando con un giocatore. Su Lulic è semplice, perché si commentano da sole. E’ un problema di chi le fa certe dichiarazioni. Spero non siano vere, perché sennò si alimentano le cose negative. Inzaghi ha parlato di errori? Sono cose che capitano. Poi è anche merito di chi ti costringe all’errore, non solo di chi sbaglia“.