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Brugman: “Il post partita di Palermo Lazio il momento più brutto della stagione”

10 Aprile 2016, Palermo Lazio posticipo della 32^ giornata vede il debutto sulla panchina di Simone Inzaghi subentrato qualche giorno prima all’esonerato Pioli. La partita è importante per i biancocelesti che sono ancora in lotta per un posto in Europa, ma lo è ancor di più per il Palermo in piena crisi retrocessione. Alla fine vince la Lazio per 3 a 0 e al Barbera scoppia l’inferno, con i tifosi rosanero infuriati contro la squadra e la polizia costretta a scortare il pullman della squadra. Ai microfoni di RGS Gustavo Brugman, l’ex centrocampista del Palermo ha ricordato quella serata:Penso che il momento più brutto della stagione sia da rintracciare nel post-gara di Palermo-Lazio, quando siamo usciti dallo stadio solo con l’ausilio della polizia”.

Del Piero su Germania Italia: “Anche a Dortmund nel 2006 eravamo sfavoriti ma poi…”

Germania Italia è la gara più importante dei quarti di finale di Euro 2016. Una sfida dal sapore antico che affascina tutti dati i precedenti tra le nazionali. Lo sa bene Alessandro Del Piero che ricorda il magico mondiale del 2006.

A Dortmund eravamo sfavoriti –  si legge nelle pagine del Corriere della SeraLoro padroni di casa, 85 mila tifosi tedeschi contro 2 mila nostri, nello stadio in cui non avevano mai perso, ci definivano pizzaioli e cascatori contro la ‘grande Germania’. Alla fine ci applaudirono anche i tedeschi. C’è una connessione speciale tra queste due Nazionali, la maggior parte delle volte va bene a noi. Numeri e storia sono dalla nostra parte. Cerchiamo di farli pesare. Spirito di rivalsa? Accadde qualcosa di simile nel 2006. È una molla che può scattare e diventare determinante, crea compattezza interna, porta concentrazione”.

L’ex capitano dell Juventus teme un giocatore in particoalre: Müller. Non ha ancora entusiasmato, ma con le sue qualità potrebbe azzeccare la partita, e con lui tutto il centrocampo. Hanno un ottimo portiere, una buona difesa, cambi in attacco. Ma la vera forza sta nel mezzo. Noi senza talenti? Forse non come nel passato, ma dei talenti ci sono. Talento vuol dire anche mettersi al servizio degli altri e giocare con la testa. E’ una Nazionale basata su altre caratteristiche, come la tenacia, tattica, il fatto di essere outsider. Il Brasile è, o forse era, basato sul talento, con 6-7 giocatori capaci di risolvere: noi questo lo facciamo con il gioco e l’unione di intenti”.

Un giudizio sul resto dell’Europeo: “Hazard sta crescendo, Bale trascina il Galles. Ma il vero fenomeno di questo campionato è l’Islanda. Buona preparazione tattica, discreta tecnica, non sono solo scarponi che buttano via la palla. E se pensiamo che si tratta di una Nazione di 330 mila abitanti… È davvero incredibile. Attenti al Belgio. Eccezionale bagaglio di talenti. Hanno preso la scoppola iniziale dall’Italia che li ha riportati alla realtà, hanno reagito bene”.

Bielsa eletto miglior ct del Cile di tutti i tempi

Sulla panchina del Cile non ha vinto nulla, ma tutti sanno che la squadra vincitrice dell’ultima Coppa America e di quella precedente è figlia di Marcelo Bielsa che l’ha guidata dal 2007 al 2011. Sotto la sua gestione sono esplosi giocatori quali Vidal, Isla e Sachez, per citare i più importanti. Non a caso in un sondaggio lanciato dalla rivista Tercera, Bielsa è stato eletto il miglior ct della Roja sopra al suo epigono Jorge Sampaoli e a Fernando Riera che nel ’62 condusse il Cile a uno storico terzo posto ai mondiali.

CALCIOMERCATO – Marchetti sempre più verso la cessione: su di lui un club inglese, ma non solo…

Giungono in queste ore dall’Inghilterra importanti novità sul futuro di Federico Marchetti: nei prossimi giorni l’agente Bozzo sarà a Londra per parlare con il Chelsea. Il ct azzurro e neo tecnico dei Blues Conte sarebbe infatti rimasto colpito dal portiere biancoceleste nel corso dell’Europeo e vorrebbe averlo con sé anche alla sua corte british. Il club londinese è alla ricerca di un sostituto per Courtois, intenzionato a partire, e, secondo il Daily Mail, oltre ad aver avviato i contatti con il Milan per Diego Lopez, tiene d’occhio anche la pista che porta all’estremo difensore veneto.

Che è molto ambito: in primis dalla Juve, che ha appena salutato Neto. Il quale, a sua volta, sarebbe finito in orbita biancoceleste, insieme ad altri nomi. In bianconero, Marchetti sarebbe sponsorizzato come vice Buffon dal mister Allegri, che lo conosce benissimo dai tempi di Cagliari, oltre che dallo stesso Gigi, anche lui impressionato dal terzo portiere azzurro in questa esperienza in Francia.

La Lazio, dal canto suo, può sfruttare il recente rinnovo del contratto per monetizzare il più possibile la cessione del suo portiere: la Juve sarebbe pronta a mettere sul piatto Isla più 3-4 milioni per averlo e non è detto che i biancocelesti, con l’ok di Bielsa, non accettino, anche se Lotito preferirebbe 10-12 milioni cash. Che potrebbero essere offerti, magari, dal Liverpool, da sempre interessato al giocatore. La cui permanenza a Roma sembra al momento un’ipotesi alquanto remota: non a caso da mesi si susseguono nuove piste per i pali biancocelesti, da Mandanda (su cui però sarebbe in vantaggio il Crystal Palace) a Loris Karius del Mainz, passando per gli italiani Consigli, Sportiello e Perin.

Ceccarini (Premium Sport): “Bielsa ha chiesto le conferme di Biglia e Candreva”. Poi su Immobile e Thauvin

Uno dei massimi esponenti italiani di calciomercato Niccolò Ceccarini, giornalista di Mediaset Premium, ha parlato delle ultime in casa Lazio su Radiosei. Di seguito le sue parole.

BIELSA VUOLE BIGLIA E CANDREVA

Ceccarini incensa Bielsa: “A livello mediatico farà parlare molto di se. Lo stimo anche a livello tattico. Sono contento che venga in Italia perché è un allenatore innovativo che ha fatto cose straordinarie a Bilbao e a Marsiglia. Sa lavorare bene coi giovane, sa farli crescere. E’ una scelta ottimale. So che lui ha chiesto la conferma di Biglia e Candreva, il primo credo rinnoverà mentre il secondo penso andrà all’Inter che i nerazzurri stanno corteggiando già dalla scorsa estate e ci ha riprovato a gennaio. Penso che con 20 mln + bonus l’Inter lo prende a meno che non si inserisce il Chelsea mettendo sul piatto 25 mln. Sappiamo che Conte è un grande estimatore di Candreva. Bielsa ha chiesto Thauvin, si prende con 12-13 mln ma ha un ruolo diverso da Candreva”.

OCCASIONE IMMOBILE

Molto importante sarà l’attaccante che dovrà prendere la pesante eredità lasciata da Klose: “Il tecnico argentino ha molte idee ma servono i soldi e i fatti, servono giocatori che si adattino bene al suo gioco. Anche la punta sarà molto importante, dovrà essere di un certo livello con determinate caratteristiche. Mi viene in mente Llorente che lui ha già avuto a Bilbao oppure Immobile che si prende a 8 mln dal Siviglia, si è ridotto ancor di più il diritto di riscatto fissato per il Torino. Il problema è il suo ingaggio di 2 mln. Le ultime stagioni fallimentari lo rendono un’occasione ma ha voglia di fare bene. Comunque se Bielsa ha accettato la Lazio vuol dire che ha avuto delle garanzie”.

IL MERCATO DELLE ALTRE

Infine sul mercato delle altre squadre: “La Juve parte davanti a tutte a prescindere dagli acquisti fatti. In più ha preso Pjanic e Dani Alves che sono fortissimi. Vogliono il sesto scudetto consecutivo ma stanno facendo la squadra per vincere la Champions. Se tengono Pogba e prendono una grande punta possono competere con i grandi colossi europei. Higuain? Il Napoli non vuole venderlo, oggi scade la clausola rescissoria di 94 mln. A due anni dalla scadenza del contratto il volere del giocatore assume un peso maggiore: lui vuole una squadra più forte e un ingaggio più alto”.

Fabrizio Piepoli

Ci siamo: ecco quando la Lazio potrà abbracciare Bielsa

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Ci siamo, la tanto prolungata attesa sta per terminare: solo poche ore e poi Marcelo Bielsa sarà (finalmente) a Roma per cominciare la sua nuova avventura sulla panchina della Lazio. L’allenatore argentino, infatti, sbarcherà nella Capitale mercoledì 6 luglio alle ore 6.40, quando scenderà all’aeroporto “Leonardo Da Vinci” di Fiumicino dal volo AZ681, proveniente da Buenos Aires. Ad accompagnare l’allenatore argentino ci saranno anche il vice Pablo Quiroga e il preparatore Fernandez Macaya.

A rivelarlo ‘RadioSei‘, secondo cui “El Loco” inizierà a prendere conoscenza del mondo Lazio praticamente subito, quasi in concomitanza con l’inizio delle visite mediche d’inizio stagione per i giocatori. Bielsa, che al momento si trova in vacanza in Brasile, tornerà domani a Rosario, sistemerà le ultime cose e poi martedì prossimo, quando in Italia saranno le 18, si imbarcherà dall’aeroporto “Ezeiza” di Baires in direzione di Roma e della nuova avventura che lo attende, ora sì ufficialmente, sulla panchina della Lazio.

CALCIOMERCATO – Per l’attacco, si guarda in casa della Salernitana

Potrebbe non esserci solo il mercato in uscita sull’asse che collega la Lazio alla Salernitana. Secondo quanto rivelato da TuttoSalernitana.com, infatti, nelle scorse ore avrebbe avuto luogo nella Capitale un incontro tra Lotito, il ds granata Fabiani e l’entourage dell’attaccante Massimo Coda, cui avrebbe partecipato anche Igli Tare. Le parti avrebbero parlato dell’eventuale cessione della punta classe ’88, dalla quale il club campano vorrebbe realizzare una somma da investire sul mercato, ma, vista la presenza del direttore sportivo biancoceleste, non è da escludere un approdo del giocatore nella Capitale, dove, per le recenti norme Uefa, c’è bisogno di integrare in rosa giocatori provenienti dai vivai italiani. Coda, il cui acquisto dovrà passare per l’approvazione del neo tecnico dell’aquila Bielsa, ha collezionato quest’anno 40 presenze e 14 reti, due delle quali messe a segno nel doppio confronto dei play-out contro la Virtus Lanciano. Lo scenario di mercato che lo riguarda al momento si sta ancora delineando, ma potrebbe assumere contorni più chiari nelle prossime settimane, quando il mercato della Lazio avrà (finalmente, si spera) spiccato il volo.

EURO 2016 – Dopo la sconfitta con l’Italia arrivano le dimissioni di Del Bosque

A quanto riferito da As il commissario tecnico spagnolo, Vicente Del Bosque, pochi giorni dopo la clamorosa eliminazione agli ottavi di finale di Euro 2016 per mano dell’Italia ha rimesso il suo incarico nelle mani della Federazione iberica. Alla guida della Spagna dal 2008, Del Bosque, ha conquistato un Mondiale e un Europeo, il secondo posto nella Confederations Cup 2013 e le due brucianti eliminazioni nella Coppa del Mondo 2014 e nel torneo continentale in corso in Francia.

A seguito della decisione del tecnico l’ufficialità è arrivata tramite un comunicato della Federcalcio spagnola. Martedì l’allenatore ha comunicato al presidente Villar la volontà di rassegnare le proprie dimissioni. La notizia verrà ufficializzata alla stampa soltanto dopo l’Assemblea generale che la federazione spagnola terrà il prossimo 15 luglio e nella quale sarà reso noto anche il nome del successore: uno tra Caparros, Hierro, Marcelino (tecnico del Villarreal) o l’ex Under 21 Lopetegui. Fra i quattro il favorito è Joaquin Caparros, classe ’55, ex tecnico tra le altre di Granada, Levante, Maiorca, Athletic Bilbao, Siviglia e Villarreal, ha iniziato la carriera di allenatore ad appena 26 anni.

Ranieri: “Complimenti a Conte e ai suoi ragazzi. L’Inghilterra? Sono 50 anni che…”

Che fino ad ora gli azzurri del Ct Antonio Conte stiano facendo qualcosa di fantastico in questo Euro 2016 ormai lo riconoscono tutti. Un coro di elogi che arrivano da ogni parte del mondo sta inondando l’Italia calcistica e a questo coro non poteva non unirsi colui che quest’anno ha insegnato calcio agli inglesi (neo eliminati dall’Europa, in attesa del Brexit). Stiamo parlando dell’allenatore campione d’Inghilterra Claudio Ranieri. Ecco le sue parole riportate da “Gazzetta.it“: “La Nazionale italiana sta facendo un grande Europeo, abbiamo un allenatore bravissimo, si vede che il gruppo è unito, devo fare i complimenti a tutti i ragazzi“. La speranza è che il sogno continui e che non si fermi proprio sabato quando gli azzurri affronteranno a Bordeaux la Germania nei quarti di finale.

ENGLAND OUT — Il tecnico campione d’Inghilterra con il Leicester dice la sua anche sulla clamorosa eliminazione della nazionale dei 3 leoni agli ottavi con l’Islanda. “Il calcio inglese non è in crisi, ma sono 50 anni che non riesce a competere agli Europei o ai Mondiali e questo è inspiegabile. Per l’Islanda è, invece, un’altra bella avventura, stanno facendo un Europeo bellissimo“. Su un eventuale ritorno in Italia, Ranieri ha affermato: “Ora mi vedo solo sulla panchina del Leicester, ho già una maglia azzurra e cerchiamo di portarla sempre più in alto“.

CALCIOMERCATO – Lazio, addio Roncaglia. Accelerata per Rodrigo Caio e Adriano

Giorno nuovo, altro “presunto” obiettivo da depennare. Come riporta la televisione Lig Tv, il difensore della Fiorentina Facundo Roncaglia è a un passo dal Trabzonspor. Il giocatore, infatti, dovrebbe firmare un accordo di tre anni e nelle prossime ore potrebbe già arrivare l’ufficialità. L’immobilismo biancoceleste ha “prodotto” ancora i suoi frutti. Ora sono sono costretti a cambiare obiettivo per la difesa.

Secondo quanto riportato Il Corriere dello Sport, infatti, è il centrale brasiliano del San Paolo Rodrigo Caio il centrale scelto per affiancare Stefan de Vrij nella stagione 2016/2017. La Lazio vuole accelerare per il classe 1993, che ha scalzato Jardel dalla lista degli obiettivi. Il nazionale brasiliano (anche tra i convocati della selezione olimpica insieme a Felipe Anderson), nel caso arrivasse, supererebbe diventerebbe il difensore più costoso dell’era Lotito (De Vrij è stato pagato circa 8 milioni, per il brasiliano ne servirebbero quasi il doppio). Caio è rapido, bravo ad impostare il gioco, ha più 100 presenze con la maglia del San Paolo ed (fondamentale) il passaporto italiano. E’ un profilo più che allettante per la Lazio che avrebbe già messo sul piatto un’offerta di 10 milioni di euro. Il valore del centrale brasiliano è fissato però intorno ai 12, ma gli intermediari laziali stanno lavorando per uno sconto o per ottenere almeno un pagamento rateizzato. La concorrenza sul giocatore non è per niente facile. Su di lui, infatti, avrebbero messo gli occhi anche Juventus, Roma, Siviglia e Atletico Madrid. Accelera la Lazio e intanto proseguono anche le trattative per Gomez del Lanus.

ADRIANO – Potrebbe esserci la svolta per Adriano. Come riporta “Il Corriere dello Sport“, la Lazio avrebbe deciso di riconoscere ai blaugrana un indennizzo di 1,8 milioni di euro. Tare aveva trovato l’accordo con il brasiliano prima dell’arrivo di Bielsa e vuole mantenere il patto.

Occorre darsi una mossa, non possiamo deludere Bielsa ancora prima che arrivi, no?

 

E’ tempo di addii in casa Lazio: Mauri, Konko e Braafheid non sono più giocatori biancocelesti

“Eppur si muove” diceva Galileo Galilei, per descrivere il movimento della terra che, agli occhi di chi non sapeva osservare, appariva invece immobile. Lo stesso concetto può essere trapiantato nel mercato biancoceleste: appartemente immobile ma in realtà, anche se per inerzia, mostra dei movimenti sul fronte “cessioni”. La rivoluzione è effettivamente iniziata: da oggi (primo luglio, giorno di apertura ufficiale del mercato in Serie A) sono ufficialmente svincolati Stefano Mauri, Abdoluay Kongo ed Edson Braafheid.

MAURI ADDIO 2.0 – L’ex capitano biancoceleste già l’anno scorso aveva detto addio ai colori biancocelesti, maMauri l’amore per questi colori e la voglia matta di disputare la Champions (poi mancata clamorosamente) con gli altri compagni della banda Pioli è stato un richiamo troppo forte a cui non poté resistere. Questa volta, dopo 10 anni e 303 presenze, l’addio sembra essere definitivo. L’agente spera fino all’ultimo in una chiamata della società forte di una stretta di mano tra le parti molti mesi fa, ma sappiamo quanto contano a Formello le strette di mano (vedi Prandelli). L’amore per la Lazio non pone dubbi, ma la voglia di sentirsi protagonista (e non una semplice pedina per arginare la regola inerente gli italiani in rosa) è ancora tanta e se non puo’ esserlo nella squadra che ama allora è giusto andare altrove. La delusione però è tanta perché avrebbe voluto per lo meno lasciare in modo decisamente diverso. In ogni caso su Mauri c’è l’interesse del Pescara, in un piccolo club come quello abruzzese può sicuramente dire la sua ancora in Serie A. Quest’anno con la maglia biancoceleste 19 apparizioni e 1 gol. La Lazio perde un leader preziosissimo, uno dei pochi che ci ha sempre messo la faccia sopratutto in una stagione orribile come quella appena conclusa poco più di un mese fa. Ma come si dice sempre? Show must go on…Una cosa è sicura questo è un addio come calciatore della Lazio…ma NON come Laziale. Un giorno potrebbe tornare come dirigente. Nel frattempo la redazione di Laziochannel.it vuole fare i più sentiti ringraziamenti al capitano biancoceleste: Stefano Mauri.

KONKO, CHISSA’ COME SAREBBE ANDATA SE… – E’ finito anche il tempo di Bubù Konko con la maglia
Konko-01biancoceleste. L’anno scorso è stato sicuramente una delle poche note liete della stagione, garantendo anche una continuità “impressionante” di presenze tra campionato e coppe, probabilmente il suo record personale in assoluto. Niente infortuni, prestazioni sempre ottime, totale? 29 presenze di livello. Era sparito dai radar, ma l’infortunio di Basta impose a Pioli di far necessità virtù con la speranza che (vista la facilità di infortunio che aveva) potesse resistere il più possibile. Poi il miracolo, cioè la sua bella stagione personale. Le malelingue sottolineano come sia strano che proprio nell’ultimo anno di contratto Bubù ha fatto la sua miglior stagione alla Lazio, ma sono chiacchiere che lasciano il tempo che trovano. Visto l’ultimo rendimento (anche se non è più un ragazzino) il rinnovo era più che meritato. La curiosità però sorge spontanea: chissà come sarebbe andato il suo percorso in maglia biancocleeste se fin dall’inizio avesse garantito questa continuità…Purtroppo non lo sapremo mai. In ogni caso buona fortuna Bubù.

BRAAFHEID, UN VERO PECCATO – Il terzino olandese, arrivato tra tanta curiosità e scetticismo, aveva iniziato la sua avventura laziale alla grande. Sopratutto nei primi mesi di Pioli sembrava essere una risorsa preziosissima su cui puntare addirittura da titolare per tutto il campionato. Un brutto infortunio purtroppo stroncò la sua ascesa e da quel momento è misteriosamente sparito dai radar di Stefano Pioli. Appena 5 presenze, soltanto 3 da titolare tra il 2015 e il 2016. Ora a 33 anni, si guarda intorno alla ricerca dell’ultimo contratto della sua carriera.

Marco Lanari

Verso Italia-Germania, Kroos spavaldo: “Ma quale incubo? Vinciamo noi”

La Germania è forte…e lo sa perfettamente, non per niente sono i Campioni del Mondo. Ogni ruolo è pieno zeppo di Campioni (anche se ora c’è un Klose in meno), e insieme creano una macchina praticamente perfetta che con la fine del ciclo spagnolo si appresta a giganteggiare ancora per molti anni. Ma per dimostrarlo dovranno passare anche attraverso un ostacolo che ora come ora andava evitato assolutamente: l’Italia di Antonio Conte. Già l’Italia è ormai da anni un vero e proprio tabù per i tedeschi, poi ora che ha l’indole del guerriero Conte sicuramente qualche amore in più ci sarà nell’affrontarli sabato a Bordeaux. Non sembra però essere preoccupato Toni Kroos, che alla vigilia di Germania-Italia ha dichiarato in conferenza stampa ai media tedeschi. Ecco le sue parole riportate da “Gazzetta.it“: “Perché l’Italia dovrebbe essere un trauma per me? Spiegatemelo. L’ho incontrata una sola volta in un grande torneo. I nostri precedenti con l’Italia non contano, non possiamo cambiare il passato – spiega Kroos -. È importante invece batterli adesso, in modo che il nostro Europeo prosegua. Certo, la vittoria contro la Spagna però mi ha sorpreso, soprattutto nel modo in cui è arrivata. Saranno gli avversari più forti incontrati finora all’Europeo e la cosa mi eccita. Sappiamo come giocano, con una difesa a tre che diventa a cinque in fase difensiva. Sono una squadra incredibilmente compatta e che con calma costruisce l’azione da dietro. Lo fanno da anni e forse è anche per questo che contro di loro non è mai facile. Ma vedrete in campo che tattica useremo per batterli, io sono ottimista“.
La fiducia nasce anche dall’ultimo precedente: il 4-1 di Monaco di Baviera nell’amichevole del 29 marzo: “Credo che metteranno in campo una formazione simile. Allora non c’era Chiellini ma gli altri sì. Dubito, però, che assisteremo a una partita simile a quella di marzo, questo è un quarto di finale di un Europeo. Khedira? Parlerà con Löw, può essere utile ma tutti qui abbiamo affrontato gli italiani in passato. Nell’ultima stagione, per esempio, il Bayern ha affrontato la Juve in Champions. Non sono degli sconosciuti, ma conta come affronteremo i loro punti di forza“.

FOTO – Ibrahimovic svela la sua nuova squadra

E’ finalmente arrivato il giorno atteso per i fans di Ibrahimovic. Oggi 30 giugno, lo svedese ha svelato il nome del club con cui giocherà il prosimo anno. Tramite i suoi profili ufficiali, Twitter, Facebook e Instagram, Ibra ha fatto sapere che indosserà la maglia del Manchester United. Nessun sorpresa quindi. Ci sarà di nuovo il binomio Mourinho – Ibra, che tanto ha vinto ai tempi dell’Inter.

 

Beruatto: “Non mi aspettavo un’Italia così forte”. E su Bielsa…

La vittoria dell’Italia agli Europei con la Spagna ha lasciato a bocca aperta molti addetti ai lavori che non si aspettavano un successo così limpido degli azzurri. La squadra di Conte nell’ottavo contro gli iberici ha dimostrato tutto il proprio valore smentendo così tutti coloro che alla vigilia davano gli azzurri per spacciati.

Ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto Paolo Beruatto che si è detto piacevolmente stupito: “Il successo degli azzurri sulla squadra di Del Bosque non me lo aspettavo. E’ stata una vittoria importante, che va al di là del risultato, alla vigilia erano in pochi ad aspettarsi una prestazione simile, è stata una grande partita da qualsiasi punto di vista la si voglia guardare. È stata la vittoria di Conte, ha preparato la partita in maniera eccezionale, gli azzurri hanno pressato la Spagna molto alti. Quello che mi ha sorpreso è che al termine del primo tempo il possesso palla era in parità, non credevo che l’Italia avrebbe potuto tenere testa agli spagnoli nel palleggio, la Spagna non è riuscita a giocare. Gli azzurri sono stati perfetti. L’assenza di Candreva pesa perchè ha perso una pedina importante e un punto di forza perché abbina corsa, quantità e qualità, è al confronto di Florenzi è più offensivo, riesce a trovare più facilmente la rete. Parolo sta dando tutto non gli si può chiedere altro, sta interpretando bene sia la fase difensiva che offensiva. Per Conte rappresenta un’arma in più perchè quando si fionda in area è un pericolo costante per gli avversari, e lo avrebbe potuto già dimostrare. Come stiamo vedendo agli Europei l’allenatore è una figura che ti può garantire quel qualcosa in più”.

Sull’arrivo di Bielsa: “Il tecnico argentino ovunque è andato ha lasciato il segno, quindi lo farà  anche alla Lazio. Sarà curioso vederlo confrontarsi con il campionato. Il nostro è un torneo difficile, oltre ai valori dei singoli giocatori siamo all’avanguardia ed è tutto più complicato. Sono curioso di vedere il maestro in Serie A. Avrà bisogno di tempo per lavorare, certamente avrà carta bianca sul suo operato, il problema è che qui da noi se non arrivano i risultati ci spazientiamo subito ma con Bielsa occorrerà avere pazienza. Il suo è un gioco offensivo e i sostenitori biancocelesti si devono aspettare una squadra che vorrà fare la partita, che attacca in poco spazio ma che lascia anche tanto spazio alla squadra avversaria”.

ACCADDE OGGI – Carl Lewis, il figlio del vento

L’1 luglio 1961 a Birmingham, in Alabama, nel profondo sud degli USA, nasceva Carlton Frederick Lewis. I suoi genitori, William ed Evelyn, erano entrambi atleti tanto che facevano parte della squadra universitaria della locale Tuskegee. La mamma addirittura gareggiò alle Olimpiadi del 1952 di Helsinki negli 80 metri ad ostacoli.

Nel 1963 la famiglia si trasferì a Wellingbro, nel New Jersey, e William ed Evelyn fondarono un Club di atletica leggera. Non avendo una baby-sitter a cui affidare il piccolo Carl, i genitori lo portavano al Club e mentre si allenavano lo lasciavano giocare nella fossa di sabbia della pedana del salto in lungo. Gli inizi della carriera sportiva furono difficili ma la stoffa c’era doveva solo crescere fisicamente. A 14 anni divenne il miglior saltatore in lungo dello stato del New Jersey e grazie ai successi raggiunti il ragazzo iniziava a fare gola a molte università; Lewis scelse la Houston University, spinto dalla presenza di un famoso allenatore di atletica, Tom Tellez. Come dichiarato dallo stesso Carl gran parte dei grandi risultati conseguiti sono stati merito della loro collaborazione.

Nel 1980 si svolsero le Olimpiadi di Mosca: a 18 anni Lewis era riuscito a qualificarsi come componente della 4×100 statunitensi ma dovette rimandare il suo sogno vista la decisione del presidente Jimmy Carter di boicottare i giochi. Ma la ribalta mondiale era vicina e Carl si fece trovare pronto conquistando ai Campionati del Mondo di Helsinki nel 1983 tre medaglie d’oro e diventando per tutti l’erede di Jesse Owens. A 48 anni dalle Olimpiadi di Berlino del 1936 e dal record dello stesso Owens alle Olimpiadi di Los Angeles disputate l’anno dopo eguaglia il primato di vincere quattro medaglie d’oro nelle discipline simbolo dell’atletica: 100 metri, 200 metri, salto in lungo e staffetta 4 per 100. Da quel momento in poi Carl Lewis, come Owens, divenne per tutti il figlio del vento”. Lewis divenne un personaggio popolarissimo, un classico “self made man” ma lo show business non lo distrasse più di tanto visto che continuava a raccogliere successi e record. Nessuno sembrava essere alla sua altezza, nessuno tranne Ben Johnson. I due si sfidarono nella finale dei 100 metri alle Olimpiadi di Seul 1988, gara che passò alla storia per lo scandalo doping. Lewis corse in 9’92 ma il canadese Johnson trionfò con il tempo di 9’78. Sembrava dovesse essere l’inizio del declino per Lewis, nonostante la conquista della medaglia d’oro nel lungo e l’argento nei 200 metri. Alcuni giorni dopo Ben Johnson venne però squalificato per uso di droghe e a Lewis venne assegnata anche la medaglia d’oro dei 100 metri.

A 30 anni compiuti, nel 1991, ai Mondiali di Tokyo Lewis partecipò a due gare destinate a restare nella storia dello sport. Nella finale dei 100 metri il figlio del vento mise tutti alle spalle giungendo al traguardo con il nuovo record del mondo in 9’86 (i record di Ben Johnson vennero cancellati dalla IAAF). Nel salto in lungo sia Carl che il connazionale Mike Powell furono protagonisti di una gara incredibile in cui il record più longevo dell’atletica leggera, quello del 1968 del mitico Bob Beamon di 8 metri e 90 centimetri venne superato dopo una serie di salti superiori agli 8,80 m. Al termine della gara ad avere la meglio fu Powell che portò il nuovo record a 8,95.

Nel 1992 Lewis difese per la terza volta il suo titolo nel salto in lungo ai Giochi Olimpici di Barcellona, dove riesce a conquistare un altro oro con la vittoria nella 4×100 USA. Quattro anni dopo, nel 1996 ad Atlanta, a 35 anni suonati Lewis è ancora una volta in pedana nella finale del salto in lungo. A dodici anni dal suo primo successo olimpico nessuno crede in una sua nuova impresa. Prima del sesto e ultimo salto non si trovava nemmeno in zona podio ma, all’ultimo salto della sua carriera, fra lo stupore e il giubilo generale King Carl balzò al primo posto conquistando la quarta medaglia d’oro olimpica consecutiva nel salto in lungo. Da quel giorno si dedicò alle sue fondazioni benefiche (ben quattro), alla sua linea di moda e alla sua innata passione: la recitazione. Il suo palmares finale alle Olimpiadi recita: 9 medaglie d’oro e 1 medaglia d’argento conquistate in 4 diverse edizioni.

 

CINEMA – Il 1 luglio del 2000 ci lasciava il re della commedia americana

Il 1 luglio del 2000 all’età di 79 anni ci lasciava il grande attore americano Walter Matthau. L’attore si è sentito male nelle prime ore della mattina, un infarto gli è stato fatale.

Era da tempo che Matthau soffriva di problemi di salute ma neanche la malattia e la vecchiaia erano riuscite a togliergli quel sorriso scanzonato che lo rese famoso. Nel 1966 il primo violento infarto. Nel 1976 gli fu praticato un bypass cardiaco. Nel 1993 fu colpito da una grave forma di polmonite e finì all’ospedale. Nel dicembre 1995 gli fu rimosso un tumore al colon, che si rivelò benigno. Nel maggio 1999 fu nuovamente ricoverato per polmonite.

Durante la sua carriera cinematografica girò una settantina di film ed inoltre era apparso in moltissime trasmissioni televisive ma la celebrità, quella vera, l’aveva raggiunta con il film “La strana coppia”, girato con Jack Lemmon. Nel 1966 poi arrivò anche l’Oscar come attore non protagonista per la sua interpretazione in “Non per soldi… ma per denaro“. Ebreo-russo dal cognome impronunciabile (si chiamava in realtà Matuschanskaynsky), diventò un eroe della commedia brillante hollywoodiana. Ha interpretato “La strana coppia” nel 1967, “E’ ricca, la sposo e l’ammazzo” e “Appartamento al Plaza” nel 1970, “Prima pagina” nel 1974 e, negli anni ’80, “Due sul divano” e “Come ti ammazzo un killer”.

CRONACA – Roma, aveva rimosso il posto disabili: ristoratore condannato al carcere

I fatti risalgono all’inizio del mese di luglio del 2010 quando nel cuore della notte, Silvestro Romano, ristoratore romano di via Veneto, decise coattivamente di far sparire il palo per disabili che gli toglieva spazio per sviluppare i suoi interessi. E, una volta rimosso il cartello stradale, si  è impossessato di 55 metri quadrati di suolo pubblico.

Secondo il Pubblico Ministero l’imputato creò un dehors abusivo adornandolo con cinque ombrelloni e fioriera e, per tentare di cancellare le prove, stese un tappeto di finto prato verde nel posto dove prima parcheggiavano le macchine dei disabili. Ai vigili urbani però arrivò subito la segnalazione della rimozione del palo e, inevitabilmente, i cinque tavolini finirono sotto sequestro. Ora però il proprietario del ristorante è stato condannato a dieci mesi di reclusione con l’accusa di danneggiamento, invasione di terreni pubblici e violazione di sigilli. Quest’ultimo reato perché l’imputato continuò a utilizzare i posti a sedere nonostante tavolini e sedie fossero stati messi sotto sequestro.

La pena è anche più severa di quella richiesta dal pm che aveva chiesto per il ristoratore il pagamento di una pena pecuniaria di duemila euro. Il giudice ha anche disposto che il commerciante liquidi al Comune, costituitosi parte civile, un risarcimento danni da quantificarsi in separata sede. La decisione è figlia della linea dura adottata dalla Procura per il rispetto del decoro urbano che ha spinto il pm Nadia Plastina a chiudere le indagini per dieci imprenditori accusati di aver piazzato tavolini sul marciapiede.

Klose non si fida dell’Italia: “Sono ancora più forti del 2012”

Italia – Germania è sulla bocca di tutti. La sfida ha un valore altissimo per le due Nazionali e per i loro tifosi. E’ una rivalità storica, ma sempre basata sul rispetto reciproco. E’ la volta di Klose ad analizzare il super quarto di finale di sabato. Klose che era in campo in quel 2012, quando trionfò l’Italia di Prandelli.

Alla Bild l’ex laziale si è così espresso: “E’ un Europeo bello perchè combattuto e pieno di sorprese. Per sabato sono pronto a gustarmi Italia – Germania. I tedeschi non devono sottovalutare gli italiani, perchè per me sono ancora più forti del 2012. L’Italia ha una difesa super e uno spirito di sacrificio ineguagliabile. La Germania deve essere prudente e dovrà avere pazienza“. Questo il pensiero di Re Miro.

Guerrieri e Crecco al Trapani? La risposta del DS dei siciliani

Daniele Faggiano, ds del Trapani ha fatto chiarezza sull’interessamento del club siciliano nei confrotni di Guerrieri e Crecco. I due giovani sono in uscita dalla Lazio, per essere girati in prestito e crescere ancora. Molte le squadre sui due talenti e il Trapani sembra essere in pole.

In conferenza stampa Faggiano si è così espresso: “La trattativa è in piedi, ma per un motivo o un altro non abbiamo ancora concluso. Ci troviamo in una situazione di stand by. Sicuramente il Trapani li vuole per farli giocare, valorizzare, ma dobbiamo avere sicuramente qualcosa in cambio. Vedremo nella prossima settimana”.

Hoedt dispiaciuto: “Braafheid mi mancherà. Mi ha aiutato tantissimo”

Non farà più parte della rosa della Lazio, l’olandese Braafheid. Scaduto il contratto, l’esterno si è svincolato dal club capitolino. Ma c’è chi lo rimpiange. E’ il connazionale Hoedt che a Voetbal International ha confessato: “Mi mancherà. Mi ha aiutato tantissimo quando sono arrivato alla Lazio. Lo reputo un buon calciatore“.

Poi continua: “Quest’anno è stato sfortunato e per via di molti infortuni non ha potuto giocare. ha molte qualità. Gli auguro di raggiungere altri buoni risultati altrove“.