Home Blog Pagina 2545

10 giugno 1981 – La tragedia di Alfredino Rampi

Trentacinque anni fa, il 10 di giugno del 1981, il piccolo Alfredo Rampi, per tutti Alfredino, 6 anni appena compiuti, mentre torna a casa da una passeggiata nei campi cade in un pozzo di 28 centimetri di diametro, adiacente al cantiere di una casa in costruzione a Vermicino, alle porte di Roma. Subito si attivano i soccorsi, Alfredino viene individuato poco dopo ma è scivolato molto in profondità, incastrato a circa 40 metri nel sottosuolo.

Quella che sembrava una situazione facilmente risolvibile, a causa delle ridotte misure del canale dove è precipitato il bimbo, si rivela ben presto più complicata del previsto. Arrivano anche le telecamere della Rai e inizia ad affluire sul posto molta gente. Curiosi ovunque, con qualcuno che addirittura si affaccia sul pozzo che non è delimitato da alcuna transenna. Le poche forze dell’ordine presenti sul posto non sono sufficienti per contenere la marea umana. Sul posto contorsionisti, geologi, minatori, nani, trivellatori, speleologi. E telecamere, giornalisti ovunque, chioschi dei paninari e delle bibite; e tanta, tanta gente, fino a diecimila persone. Fra loro anche il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini.

E’ un grande circo, forse il primo grande circo mediatico della tv italiana, che apre la strada alle trasmissioni del dolore spettacolarizzato, ai drammi da condividere in diretta, ai reality. La televisione continua ininterrottamente a mandare in onda immagini del dramma per 18 ore consecutive per quella che sarà la più lunga diretta televisiva mai trasmessa. In video il dolore della mamma, gli sguardi stravolti dallo sforzo e dalla disperazione di chi si cala nel tunnel nel vano tentativo di recuperare il bambino con delle corde. Ma soprattutto si sente Alfredino e le sue urla, le richieste di aiuto, la sua voce sempre più bassa che entra nelle case degli italiani, con un’audience che raggiunge circa 21 milioni di telespettatori. Un dramma spettacolarizzato in diretta, una vergogna per tutti coloro che hanno assistito. La morbosa curiosità alimentata dai mezzi di informazione che inondano il pubblico con un infinito fiume di parole e immagini.

Per tentare di raggiungere Alfredino viene scavato un canale parallelo per poter poi puntare verso il pozzo dove si sta consumando la tragedia. Ma tutto si rileva inutile e dopo due giorni e mezzo dal cunicolo tutto diventa silenzio. E disperazione. Il corpo della povera vittima verrà recuperato solo il 10 di luglio, un mese dopo, dai minatori della Maremma. Le telecamere vengono spente e la folla scema mentre i paninari cercano un altro motivo di business. Dopo questa vicenda zeppa di implicazioni morali e sociali verrà l’impulso per creare in Italia la Protezione Civile.

 

Euro 2016 – Hooligans in azione a Marsiglia: scontri fra francesi e inglesi (VIDEO)

Nella notte a Marsiglia, a poche ore dalla partita d’esordio degli Europei di calcio, sono scoppiati i primi tafferugli tra hooligan inglesi e gruppi di giovani francesi. Secondo alcune fonti britanniche gli inglesi gridavano slogan come “Isis, dove sei?”.

Quello degli hooligan è un fenomeno che si credeva fosse diventato meno preoccupante ma che invece si è verificato ancor prima dell’Europeo. Ancora una volta teatro della scena la città di Marsiglia e, protagonisti, di nuovo i teppisti inglesi. Come successe nel ’98, quando alla vigilia di Inghilterra-Tunisia, sempre gli inglesi misero sottosopra la città spedendo decine di persone in ospedale. Ieri, come 18 anni fa, si sono ripetute le stesse scene. Tifosi inglesi ubriachi hanno iniziato a devastare un bar e, di nuovo come allora, c’è stato il coinvolgimento dei tifosi locali che decidono di farsi giustizia sommaria organizzandosi in bande per colpire gli hooligan con catene e spranghe. Ieri sera però la polizia, in tenuta anti-sommossa, è prontamente intervenuta con lacrimogeni e manganelli per disperdere i circa 200 tifosi. Due tifosi britannici sono stati tratti in arresto. Ora, però, si temono nuovi episodi di teppismo e la reazione degli ultrà locali. La tensione in città è alquanto alta anche perchè sabato a Marsiglia è in programma la sfida tra Inghilterra e Russia. Il problema, come fa presente uno dei capi della curva dello stadio Velodrome, è che i ragazzi dei quartieri popolari ora non hanno più solo coltelli e spranghe ma anche mitra Kalashnikov.

Sono mesi che una cellula speciale anti-hooligan, in collaborazione con le autorità dei paesi che prendono parte all’Europeo, segue un lavoro di prevenzione vietando a circa 3mila persone, ritenute potenzialmente pericolose o veri e propri hooligan, di arrivare in Francia per l’Europeo. Ma questo non è bastato ad evitare i primi scontri e le autorità temono anche attacchi di ultrà dell’estrema destra dei paesi dell’est Europa che più volte hanno dichiarato di voler affrontare i tifosi di fede musulmana, in una perversa logica di vendetta dei recenti attentati dell’Isis.

Forse ci siamo: salvo imprevisti Bielsa sarà l’allenatore della Lazio

AGGIORNAMENTO del 10/6 ORE 17,28 – Forse ci siamo: salvo imprevisti Bielsa sarà il nuovo allenatore della Lazio. Secondo quanto riportato ai microfoni di Radio Sei Marcelo Bielsa avrebbe accettato l’ultima offerta presentata dalla società biancoceleste ed avrebbe apposto la sua firma sul contratto che lo legherà alla Lazio. Ora è attesa solo l’ufficialità che si prevede possa arrivare entro domenica.

AGGIORNAMENTO del 10/6 ORE 8:43 – LazioBielsa: Sì o No? I tifosi della Lazio fremono, sono stanchi di vivere questi tormentoni anche perché dalla fine del campionato è passato un mese e meno di 30 giorni mancano al raduno della squadra a Formello prima della partenza per Auronzo di Cadore. La Lazio sta lavorando, i contatti con Bielsa sono continui e sarebbe orientato anche ad accettare la proposta economica di Lotito, ma si è preso del tempo per pensarci. La risposta dovrebbe arrivare entro questo weekend. Come riporta “Repubblica”, infatti, il mister vuole valutare il progetto che gli è stato presentato ed essere certo di avere garanzie tecniche, nonché voce in capitolo sul mercato.
Il suo ingaggio darebbe un segnale di crescita importante raramente apparso (e poi vanificato nel corso del tempo) in questa società. Per la prima volta nella gestione Lotito andrebbe a investire oltre 3 milioni di euro complessivi per tecnico e staff (tra cui i fedelissimi Pablo Quiroga e Diego Reyes, già con lui a Marsiglia). E soprattutto porterebbe a Roma un allenatore dal fortissimo impatto mediatico a livello internazionale, capace di colmare il vuoto lasciato da Klose al momento del suo addio. I tifosi temono l’ennesimo bluff, sta a Lotito dimostrare che, almeno una volta, si può imparare dai propri (clamorosi), errori del passato.

Come abbiamo già detto nella serata di ieri, Marcelo Bielsa piace e anche tantissimo al presidente Lotito ed è disposto a fare forti sacrifici per lui. Ma fino a che punto?

Come riportato questa mattina da “Il Corriere dello Sport“, infatti,  Bielsa durante gli incontri con Tare avvenuti domenica e lunedì scorsi, non avrebbe chiesto solo un ingaggio da quattro milioni di euro netti per due anni ma anche l’ultima parola su tutti gli acquisti della Lazio. Insomma, “El Loco” vuole avere carta bianca. Una condizione pesante ma che rappresenterebbe un’assoluta novità in casa Lazio dove, da quando sulla tolda di comando c’è Claudio Lotito, gli allenatori di turno hanno sempre inciso poco o nulla sulle scelte di mercato che sono di esclusiva competenza dello stesso presidente e del direttore sportivo. Bielsa, che ha già lasciato Roma ma si trova ancora in Europa, aspetta comunque una risposta definitiva dalla Lazio.

 

CALCIOMERCATO – Adriano forza la mano per tentare di sbloccare la situazione

AGGIORNAMENTO 10/06 ORE 16:45Adriano non ce la fa più a restare in Spagna, è stanco di aspettare e vuole al più presto iniziare una nuova avventura. E’ stato lo stesso giocatore a confermare tale desiderio ai dirigenti del club catalano: “Lasciate che parta a costo zero o sarò costretto a riscaldare la panchina per tutta la stagione fino alla fine del mio contratto”. Come riportato dal portale spagnolo donbalon.com uno sfogo senza remore da parte del brasiliano che non si aspettava che potesse essere osteggiato proprio dalla società blaugrana. Dato che la situazione non tende a sbloccarsi probabilmente avverrà un incontro direttamente tra il giocatore e Bartomeu, il presidente del Barca. L’incontro dovrebbe avvenire domani prima che Adriano parta per le vacanze.

Adriano ufficiale alla Lazio già a metà giugno? Macché. Troppo facile per essere vero. Troppo semplice per la Lazio. Il brasiliano che sembrava ormai novello sposo biancoceleste, dovrà riporre, almeno per il momento, l’abito nuziale. Secondo quanto riportato dall’esperto di mercato Gianluca Di Marzio sul proprio sito, il Barcellona pretenderebbe dei soldi per lasciar partire il suo terzino. Si parla di 2-3 mln, una cifra comunque abbordabile che però scombina i piani di Lotito che aveva già pregustato l’idea di portare nella Capitale il colpo a parametro 0. L’affare Adriano rischia di diventare il tormentone dell’estate 2016, con la speranza che questo braccio di ferro tra Lazio e Barcellona possa risolversi quanto prima.

Fabrizio Piepoli

Finalmente una casa per Chiara Insidioso

Come riportato dall’Ansa finalmente Chiara Insidioso avrà una casa. Ad annunciarlo la mamma della povera ragazza, Danielle Conjarts, che ieri per la prima volta ha visto la casa che il minisindaco uscente del IX Municipio di Roma, Andrea Santoro, ha destinato alla giovane.

Queste le parole della mamma: “Chiara avrà finalmente una casa, sono fuori di me dalla gioia. Ora potrò accudirla secondo le sue necessità. C’è anche uno spazio esterno dove mia figlia potrà giocare con i suoi amati cani che le stanno facendo fare passi da gigante nella riabilitazione”. La casa, un trilocale con giardino, si trova a Spinaceto vicino all’ospedale Santa Lucia dove Chiara da mesi è ricoverata per seguire un programma di recupero. “Santoro è stato l’unico ad aver accolto il mio appello – racconta Danielle – Da quando Chiara è stata ridotta così ho perso casa e lavoro per accudirla e vivo a casa di amici, a quasi tre ore di viaggio all’andata e tre ore al ritorno con i mezzi pubblici che faccio ogni giorno”. La mamma di Chiara deve risolvere e affrontare i suoi problemi da sola e, inoltre, deve sopravvivere con un’indennità di 300 euro al mese. La donna era alla ricerca di un alloggio a Roma Sud, possibilmente accessibile con la sedia a rotelle, in modo da poter portare ogni tanto Chiara a casa. Santoro sin da subito si era interessato alla storia di Chiara e aveva individuato un appartamento di proprietà comunale ma nella disponibilità del Municipio. “Santoro è stato l’unico esponente delle istituzioni – spiega Danielle – che ha fatto seguire i fatti alle parole, oltre ad essere venuto a trovare mia figlia in clinica. Questa sarà la casa di Chiara”.

L’ERBA DEL VICINO – Esplode la rabbia dei tifosi contro Pjanic

Una cessione importante è sempre difficile da accettare per i tifosi, e questa è cosa nota. Ma quando un beniamino della curva viene ceduto agli acerrimi rivali ecco che la delusione si trasforma in rabbia.

E’ quello che sta succedendo in queste ore in casa Roma, con la cessione di Miralem Pjanic agli acerrimi rivali della Juventus sempre più vicina. Sui social si è scatenata la rabbia dei tifosi contro il centrocampista bosniaco, accusato di essere un mercenario ed un traditore. E questi sono gli epiteti più “morbidi” usati dai supporters giallorossi…In particolare ad esser preso di mira è stato il profilo Instagram del giocatore: nei commenti alle foto si leggono insulti di ogni genere, accompagnati da vere e proprie maledizioni (“Spero che da ora prenderai tutte traverse su punizione“). Una cessione che sta infiammando il popolo giallorosso, e che è destinata ad avere lunghi strascichi.

ISTAT – Dopo 90 anni la popolazione italiana torna a diminuire

L’Italia è sempre più vecchia. Questo è il dato che emerge dagli ultimi dati resi noti dall’Istat sulla popolazione italiana per l’anno 2015.

AUMENTA L’ETA’ MEDIA – Nel 2015 si è registrato un incremento del dato di invecchiamento della popolazione. L’età media della popolazione è pari a 44,7 anni (+0,3 punti percentuali rispetto al 2014 contro +0,2 punti degli anni precedenti). Il processo di invecchiamento investe tutte le regioni d’Italia anche se con intensità differenti: al Centro-Nord l’età media supera i 45 anni, nelle regioni del Mezzogiorno è di poco superiore ai 43 anni. Continua a ridursi anche la consistenza della popolazione in età attiva (15-64 anni), nel 2015 si attesta al 64,3%, mentre è in crescita la popolazione di 65 anni e oltre (22%).

E LA POPOLAZIONE SCENDE – A fine 2015 risiedono in Italia 60.665.551 persone, di cui più di 5 milioni di stranieri. Il numero dei residenti ha registrato una diminuzione consistente per la prima volta negli ultimi novanta anni: il saldo complessivo è negativo per 130.061 unità. Il calo riguarda esclusivamente la popolazione di cittadinanza italiana, con 141.777 residenti in meno, mentre la popolazione straniera aumenta di 11.716 unità.

CAUSE – Il decremento della popolazione è dovuto in larga misura alla dinamica naturale. Al costante calo delle nascite, nel 2015 si è affiancato un significativo aumento dei decessi. Dopo anni nei quali i flussi migratori riuscivano a compensare il calo demografico dovuto alla dinamica naturale negativa, nel 2015 il consistente saldo naturale negativo, unito alla continua diminuzione del saldo migratorio, ha portato al decremento della popolazione.

Tavecchio: “L’Italia gioca sempre per vincere, sono fiducioso. Punto molto su Zaza”

Il presidente federale Carlo Tavecchio, in una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, ha parlato delle ambizioni azzurre in vista degli Europei di Francia, su cui si aprirà il sipario stasera con la partita inaugurale Francia-Romania.

Tavecchio è consapevole del fatto che l’Italia non è considerata come una delle favorite della competizione, ma è comunque sicuro delle potenzialità degli azzurri: “Difficilmente l’Italia parte favorita, ma non mi dispiace stare dietro le quinte. Da outsider a protagonisti: così è più bello, e non escludo questo passaggio. Io ho il dovere di dire che una nazionale che si chiama Italia gioca sempre per vincere, a prescindere dalla competizione. E dunque nonostante non ci manchino i problemi andremo in Francia con questo spirito. Se poi ci dovessimo fermare ai quarti credo che nessuno ammazzerà nessuno. Tre motivi per essere fiducioso? Il lavoro di Conte. La presenza di giovani spinti da una grande fame agonistica, che sanno di poter trovare in Francia la miglior ribalta possibile. La consapevolezza dei giocatori di difendere i colori di un grande Paese sportivo: parlandoci ho avvertito che la sentono molto“. Tuttavia ci sono anche delle preoccupazioni: “Quando si inizia una grande competizione c’è sempre una componente di imponderabile con cui dover fare i conti. Il nostro non è un girone facile, al di là del Belgio numero due del ranking Fifa. E poi giochiamo in trasferta, anche se non temo il tifo contro dei francesi per vecchie sconfitte non digerite. Anzi, anche a livello di Uefa, Italia e Francia sono paesi amici, in grande sintonia“. Sul passaggio di consegne tra Conte e Ventura: “Ventura è un signore che ha stile, garbo, rispetto e fino al 18 luglio vivrà il suo nuovo ruolo in punta di piedi. Conte… Beh di Conte le racconto questa, per farle capire. L’altro giorno abbiamo avuto un lungo confronto e ad un certo punto gli ho chiesto: ‘Beh, ma hai trovato casa a Londra?’. Mi ha risposto: ‘Presidente, non ci ho ancora pensato: sto pensando solo all’Europeo’. Posso essere preoccupato?“. Poi sui singoli: “Non è bello parlare di singoli, ma faccio un’eccezione: Zaza. Vedrete che Europeo farà. Perché tanta sicurezza? Perché lo vedo mangiare l’erba, e come la mangia. Verratti e Marchisio? Più di una volta ho pensato alla loro assenza. Ma io credo molto nel concetto manzoniano di provvida sventura: anche nelle cose contrarie, c’è sempre una traccia di provvidenza che va colta. E allora voglio pensare che celebreremo un grande Europeo di De Rossi, Thiago Motta, magari Sturaro“. Ancora sulla scelta di Ventura: “Penso che non dobbiamo arrampicarci sui muri: ha insegnato calcio a tanti allenatori, non c’è da dire molto altro. E’ un allenatore che sa valorizzare i giocatori, tanto più se giovani, e viene dal Torino, club che ha rapporti di buon vicinato con tutti: credo che lo sia, o possa diventarlo, anche il suo con tutte le società“. Infine su Marcello Lippi, indicato da molti come nuovo Direttore tecnico della Nazionale al termine degli Europei: “Intanto abbiamo messo il primo tassello con Ventura. Per Lippi ci rimettiamo a cosa dirà la Corte federale. E’ disposto a farlo lui, aspettiamo anche noi. Fiduciosi“.

Euro 2016 al via: stasera c’è Francia-Romania

E’ finita la spasmodica attesa per l’inizio di Euro 2016: stasera finalmente, dopo tante chiacchiere, si gioca. Francia-Romania, allo stadio Saint Denis (ore 21:00) sarà la partita inaugurale, in un clima misto di festa e di grande tensione per il pericolo terrorismo.

QUI FRANCIA – I Bleus di Didier Deschamps sono da molti considerati una delle favorite per la vittoria finale della competizione. I padroni di casa puntano molto sul talento del gioiello della Juventus Pogba, oltre all’esperienza del veterano Evra e all’imprevedibilità degli esterni Griezmann e Martial. Il punto debole dei francesi potrebbe essere la difesa, guidata dall’ex milanista Rami. I transalpini non giocano una partita ufficiale dal mondiale 2014 e questo potrebbe rappresentare un handicap.

QUI ROMANIA – I rumeni di Anghel Iordanescu non si presentano con i favori del pronostico, ma di certo non partono battuti in partenza. La Romania ha dalla sua una grande solidità difensiva (miglior difesa di tutti i gironi di qualificazione ad Euro 2016) e punta sulla freschezza dei suoi giovani e sull’esperienza degli “italiani” Tatarusanu e Chiriches. Il Ct rumeno è sicuro delle potenzialità della propria squadra: “La Francia ha una fase offensiva fortissima. Ma noi siamo pronti a sopportare le pressioni“.

PRECEDENTI – La Francia non ha mai perso in gare ufficiali contro la Romania e, quano ha ospitato le maggiori competizioni per Nazionali, ha vinto in tre occasioni su quattro all’esordio (Mondiali 1938 contro il Belgio, Europei 1984 contro la Danimarca, Mondiali 1998 contro il Sudafrica). L’unico ko, contro la Jugoslavia, risale agli Europei del 1960. E’ il terzo precedente tra i Bleus e la Romania nella fase finale di un Europeo. A Newcastle, il 10 giugno 1996, i transalpini si imposero 1-0 grazie a un gol di Dugarry. A Zurigo, il 9 giugno 2008, la sfida giocata a Zurigo terminò invece a reti bianche.

PROBABILI FORMAZIONI

FRANCIA (4-3-3): Lloris; Sagna, Rami, Koscienly, Evra; Pogba, Kantè, Matuidi; Griezmann, Giroud, Payet. All.: Deschamps.

ROMANIA (4-2-3-1): Tatarusanu; Sapunaru, Chiriches, Grigoire, Rat; Hoban, Pintilii; Popa, Stanciu, Stancu; Andone. All.: Iordanescu.

Calisti: “Voto per Prandelli, con lui si andrebbe sul sicuro”

Ernesto Calisti è intervenuto ai microfoni di Tuttomercatoweb per esprimere la propria opinione sulla questione allenatore in casa Lazio.

L’ex giocatore biancoceleste ha stima dei grandi nomi stranieri accostati alla panchina biancoceleste, ma preferirebbe un allenatore italiano: “Io opterei per un allenatore italiano, sono bravi e preparati. Quelli di Sampaoli e Bielsa sono sicuramente nomi affascinanti, ma con Prandelli si andrebbe sul sicuro“. Poi consiglia i biancocelesti su eventuali innesti di mercato: “Punterei su Glik, è un ottimo centrale di difesa. Si potrebbe valutare pure Juan Jesus qualora Candreva dovesse andare all’Inter“. Infine sulla questione cessioni: “Tutto dipenderà dalle ambizioni della società. Se il club vuole restare su alti livelli, deve trattenere i big in rosa e inserire quattro cinque-giocatori di alto livello“.

Per il dopo Candreva si raffredda la pista turca, parola del diretto interessato…

AGGIORNAMENTO ORE 13:00Si raffredda la pista turca per il dopo Candreva. E’ il diretto interessato Sinan Gumus a smorzare ogni voce di mercato che lo riguarda. Lo fa ai microfoni del portale fanatik.com, dove spiega che il suo obbiettivo è quello di affermarsi con i colori giallorossi del Galatasaray: “Questo è stato il mio secondo anno al Galatasaray, durante il primo non ho avuto molta fortuna, ora non voglio più essere considerato un giovane di talento, ma uno degli 11 titolari della squadra. Questo è il mio obiettivo. Cerco di concentrarmi al meglio sulla partita, i miei compagni di squadra e il mio allenatore mi aiutano molto. Ovviamente ho bisogno anche del sostegno della mia famiglia, non posso avere successo senza di loro.  Non posso dire di aver dato tutto il mio contributo alla causa, per questo spero di essere uno dei protagonisti con questo club per un lungo periodo di tempo. Vorrei lasciare una scia del mio passaggio in questa società, come ha fatto Hakan Şükür“. Per il dopo Candreva quindi la Lazio dovrà guardare altrove, la pista turca non sembra al momento percorribile…

Tra le operazioni di cui la Lazio si dovrà occupare nel corso del prossimo mercato estivo, ci sarà anche quella di cercare un esterno in grado di sostituire il partente Candreva. In quest’ottica, nelle ultime ore è stato accostato ai biancocelesti il profilo di Sinan Gumus, classe 1994 turco-tedesco, che attualmente milita nel Galatasaray (con cui ha collezionato in stagione 26 presenze , condite da 11 reti e 4 assist). Già accostato ai biancocelesti dai media turchi, secondo quanto rivela calciomercato.it, Gumus non è considerato incedibile dal club giallorosso, che potrebbe lasciarlo partire a luglio. Il suo entourage, inoltre, ha spiegato al medesimo portale che l’Italia sarebbe una destinazione gradita al giocatore. Non si esclude dunque che nei prossimi giorni Tare possa incontrare la dirigenza turca per iniziare una trattativa.

Biglia tra rinnovo e addio: la situazione

0

La Lazio e Lucas Biglia, un matrimonio che la società biancoceleste farà di tutto per far continuare. L’argentino è considerato l’uomo simbolo, il pilastro imprescindibile per ripartire alla grande, e Lotito e Tare sono fermamente intenzionati a blindarlo e ad affidargli ancora una volta le chiavi della squadra. A tal proposito, sarebbe già pronta un’offerta da quasi tre milioni di euro a stagione per convincerlo a sposare il progetto.

Se però non si arrivasse ad un accordo per il rinnovo e alla porta di Formello bussasse un club recante un assegno da 20/25 milioni le cose potrebbero cambiare. Il numero venti infatti saluterebbe la Capitale e il club dovrebbe tornare sul mercato alla ricerca di un sostituto. In quest’ottica, piacciono non poco Hector Herrera del Porto e Tielemans dell’Anderlecht, anche se per entrambi la richiesta si aggira intorno ai 20 milioni. Meno di quanto si spenderebbe per Walace, fresco di convocazione in Coppa America e che il Gremio valuta 15 milioni. Potrebbe essere più semplice arrivare invece a Defour, per il quale sono state chieste informazioni all’Anderlecht, che ha dato in risposta una richiesta intorno ai 4 milioni. Tante ipotesi, tanti nomi: tutto però potrebbe cambiare con l’arrivo sulla panchina biancoceleste di Bielsa che potrebbe essere decisivo per convincere Biglia a restare.

Ag. Minala: “Stagione condizionata dagli infortuni. Ora vuole rilanciarsi alla Lazio”

Che fine ha fatto Joseph Minala? Due anni fa il ragazzo convinceva in serie B con la maglia del Bari, ma l’anno scorso è sparito dai radar a Latina. A nulla è servito il suo ritorno nel capoluogo pugliese, contraddistinto da una serie di panchine e tribune. Diego Tavano, procuratore del giocatore, in esclusiva per Laziopolis ha provato a spiegare i motivi della stagione negativa del suo assistito: Purtroppo la stagione di Minala non è giudicabile, ha giocato troppo poco per farlo. I motivi sono stati molteplici, di certo non è stato fortunato, e i guai fisici che lo hanno limitato ne sono la conferma. Nonostante questo per me Joseph è un giocatore valido, da Serie A, lo ha dimostrato anche lo scorso anno a Bari. Sono convinto di questo. E’ un giocatore che abbina qualità tecnica a forza fisica. Non può essere accumunato a nessun giocatore in particolare, non è da tutti svolgere con la stessa disinvoltura la fase offensiva e quella difensiva.”

Sul suo futuro: “A breve ci incontreremo con la società per discutere il suo futuro. La volontà di Joseph sarebbe quella di rimanere a Roma, vorrebbe fare il grande salto, ma questa è una decisione che spetta alla società. Tare è un dirigente molto capace e sicuramente saprà fare la scelta giusta in funzione del processo di crescita del ragazzo. In questi mesi la Lazio non ci ha abbandonato, ci è stata vicina come fa con tutti i ragazzi che vanno in prestito, ha seguito Minala e lo ha sostenuto. Ora aspettiamo una proposta da parte della società e la valuteremo. Siamo aperti a qualsiasi ipotesi, non escludiamo nulla a priori. Anche la Salernitana se ci fosse proposta sarebbe una destinazione che prenderemmo in considerazione. “

In arrivo la riforma del campionato Primavera: ecco le novità

È vicinissima la riforma del campionato Primavera, che dovrebbe essere definitivamente approvata nell’Assemblea di Lega del prossimo 21 giugno e che dovrebbe essere applicata a partire dalla stagione 2017-2018. Ieri, intanto, ne sono stati delineati i dettagli: si andrà verso un sistema più meritocratico e competitivo, con un campionato di ‘Livello 1‘, che sarà composto da 16 squadre, e un torneo di ‘Livello 2‘, cui prenderanno parte le restanti 26 compagini divise in due gironi da 13.  Da un livello all’altro si passerà attraverso un sistema di 3 retrocessioni e altrettante promozioni, che saranno sancite dai neo introdotti playout e dai confermatissimi playoff, con questi ultimi che molto probabilmente coinvolgeranno le prime quattro squadre classificate e non più le prime otto.

Il cambiamento, come detto, sarà in vigore dalla stagione 2017-2018, mentre, per quella 2016-2017, la formula resterà la stessa di quest’anno e verrà modificata solo la composizione dei gironi, secondo un criterio non più geografico ma meritocratico, in modo da avere un campionato più equilibrato. Dai risultati finali della prossima stagione dipenderà infine la composizione di quella successiva, in cui la riforma entrerà pienamente in vigore: le prime 4 squadre di ogni girone, infatti, accederanno automaticamente al livello 1, mentre le restanti 4 (su 16) saranno determinate invece in base al ranking delle giovanili.

Barriere, incontro Alfano-Pallotta: si va verso la rimozione?

0

Potrebbe essere arrivata finalmente ad una svolta la ormai nota questione della rimozione delle barriere dalle due Curve dello Stadio Olimpico. Dopo quello, avvenuto lo scorso 19 maggio con il presidente della Lazio Claudio Lotito, nella giornata mercoledì, infatti, il Ministro dell’Interno Angelino Alfano ha avuto al Viminale un incontro anche con il patron della Roma James Pallotta. Nel corso del colloquio, cui ha partecipato anche il nuovo Prefetto capitolino Paola Basiloni, il numero uno giallorosso ha chiarito la propria posizione circa la rimozione delle barriere, in particolare l’obiettivo di venire incontro alle richieste dei sostenitori giallorossi e biancocelesti per tornare a riempire gli spalti dell’impianto romano.

Alfano e la Basiloni hanno mostrato una forte apertura nei confronti delle soluzioni proposte, che adesso dovranno essere analizzate, così come accaduto con quelle fatte da Lotito a maggio. Una risposta è attesa entro la fine di giugno e poi, se si dovesse arrivare ad un accordo, partirebbero i lavori, che dovrebbero essere comunque conclusi prima dell’inizio del prossimo campionato. Un passo importante che potrebbe permettere a Lazio e Roma di poter tornare a contare sul l’apporto dei propri tifosi.

VIDEO – Cristiano Ronaldo scambio d’identità con un raccattapalle. Il nuovo spot Nike è epico

Negli anni la Nike ci ha abituato a spot promozionali sensazionali, dei veri e propri film piacevoli da vedere anche per chi odia guardare le pubblicità in tv. Ricordiamo a metà anni ’90 la battaglia al Colosseo Good Vs Evil: con la squadra dei buoni formata da Maldini, Ronaldo e Figo (per citare i più importanti) contro una squadra di demoni intenzionati a distruggere il calcio (chissà per quale motivo). Celebre la frase di Maldini dinanzi ai demoni: “Forse sono solo brutti”.

1998 vigilia dei mondiali in Francia, Ronaldo incanta negli stadi e… all’aeroporto. Il fenomeno annoiato dal ritardo dell’aereo prende la palla e inizia a dribblare tutto il terminal, guardie comprese. Passiamo dunque ai primi anni del 2000, quando tutti noi ci siamo esaltati nel vedere un gruppo di campioni sfidarsi nella celebre “gabbia”. A quei tempi la Lazio poteva addirittura vantare tre testimonial in uno spot Nike: l’Equipo Fuego composto da Mendieta, Crespo e Claudio Lopez. Dribbling e scorrettezze su una nave, il tutto accompagnato dalla musica di Elvis. Ah, bei tempi… Arriviamo a due anni fa, quando una versione cartonesca di Ibrahimovic, Cristiano Ronaldo, Neymar e altri top players rischiava di essere rimpiazzata da automi programmati per giocare a calcio. Brutta cosa la scienza…

Infine arriviamo ai giorni nostri, la Nike se n’è inventata un’altra. Protagonista il solito Cristiano Ronaldo, che in una partita del Portogallo contro l’Inghilterra, durante un’azione si scontra con un malcapitato raccattapalle. Tuttavia questo brutto incidente si rivela un sogno per il ragazzo che si risveglia la mattina dopo con il corpo di CR7, con annessi lussi del campione del Real Madrid. D’altra parte Cristiano si ritrova intrappolato nel corpo del ragazzino inglese. Uno scambio di identità tutto da ridere. Vedere per credere.

Fabrizio Piepoli

Panini regala 5 figurine di Euro 2016 ai collezionisti. Ecco quando e dove trovarle

Anche Panini mette a punto la sua “squadra” alla vigilia degli Europei di Calcio in Francia e a pochi giorni dalla prima partita dell’Italia contro il Belgio di lunedì prossimo 13 giugno. Nella nuovissima collezione di figurine “UEFA Euro 2016”, uscita da poco in edicola, mancavano infatti alcuni calciatori convocati invece dal ct Antonio Conte per la missione oltralpe della Nazionale. A tempo di record, Panini ha dunque realizzato 5 nuove figurine per Thiago Motta, Emanuele Giaccherini, Stefano Sturaro, Federico Bernardeschi e Simone Zaza. Le immagini di questi calciatori sostituiranno quelle di altri loro colleghi, non convocati da Conte o indisponibili per infortunio, ed esattamente Andrea Pirlo, Claudio Marchisio, Marco Verratti, Roberto Soriano e Giacomo Bonaventura. Le 5 figurine extra saranno distribuite gratuitamente in edicola sabato 22 giugno con La Gazzetta dello Sport. Nelle prossime settimane, sarà anche disponibile il kit di aggiornamento di tutte le squadre della collezione “UEFA Euro 2016”, che potrà essere acquistato su www.panini.it o presso il Servizio Clienti dell’Azienda modenese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Oddo: “Lapadula? Difficile dire no a Milan o Napoli”. Lapadula: “La priorità al progetto”

Intervistato da Sky Sport dopo il pareggio contro il Trapani che è valsa la serie A al Pescara, un raggiante Massimo Oddo ha detto di voler continuare ad allenare i delfini anche la prossima stagione. Poi su Lapadula, oggetto dei desideri di mezza serie A, l’ex capitano della Lazio ha detto: “Sono convinto che rimarrebbe volentieri un altro anno a Pescara. Ma se arrivasse un’offerta dal Milan o dal Napoli sarebbe difficile trattenerlo. So che potrebbe partire ma ho chiesto alla società di trattenere gli altri”.

Lo stesso Lapadula ha poi precisato: “Le voci di mercato non mi ha smosso di un millimetro ma mi hanno fatto piacere. Futuro? La mia scelta sarà in base al progetto tecnico”.

Fabrizio Piepoli

MUSICA – Ray Charles, la scomparsa di “The Genius” (VIDEO)

Il 10 giugno 2004 a Beverly Hills venne a mancare Ray Charles, una delle leggende della musica nera. Il grande cantante si è spento a 73 anni per le complicazioni di una malattia al fegato.

Nato il 23 settembre 1930 in una famiglia povera a Albany in Georgia, rimase orfano a 15 anni ma da adulto divenne miliardario. Il successo raggiunto gli ha permesso di superare la tragedia della cecità. L’industria discografica lo ha premiato con dodici Grammy, nove dei quali tra 1960 e 1966. Charles aveva perso la vista gradualmente da bambino; a sette anni, a causa di un glaucoma, era divenuto cieco. Superbo pianista, è stato un vero e proprio pioniere della rivoluzione “black” anni Cinquanta, interpretando blues, country, gospel, jazz e Rythm&blues. Charles aveva anche studiato composizione alla St. Augustine School, un istituto specializzato per l’educazione dei ragazzi non vedenti. Iniziò come musicista in Florida e nel ’47 si trasferì a Seattle. Nella classifica R&B nel 1951 esordisce con il suo primo singolo “Baby, Let Me Hold Your Hand”. Firma un contratto per l’Atlantic Records e pubblica dei pezzi straordinari: I got a woman”, This little girl of mine”, Hallelujah I love her so e What’d I Say”. Alla fine degli anni Cinquanta lascia l’Atlantic per passare alla Abc.

Nella prima metà degli anni ’60 firma Unchain My Heart” e “Hit the Road Jack”, due pietre miliari che con la celeberrima Georgia on my mind” gli hanno permesso di vivere di rendita. Dopo una sperimentazione in territorio country (I Can’t Stop Loving You”) scrisse canzoni di grande impatto emotivo come You Are My Sunshine”, Take These Chains from My Heart”, e Crying Time”. Nel 1965 Charles fu costretto a fermarsi a causa di problemi di tossicodipendenza che lo tennero lontano dal suo mondo. Nel 1980 partecipò al film “The Blues Brothers” che rilanciò non poco la sua figura. Negli ultimi anni ha centellinato le apparizioni in pubblico.

CINEMA – Judy Garland, la stella solitaria

Judy Garland nasce il 10 giugno 1922 nel Minnesota. All’età di due anni appare per la prima volta sul palcoscenico e, qualche anno dopo, si esibisce con le sue due sorelle comeThe Gumm Sisters (il suo vero nome era Frances Gumm). La madre, intuendo le sue potenzialità, inizia a girare gli Stati Uniti con la figlia facendola esibire in cabaret, night e teatri.

Nel 1934 viene notata da Louis B. Mayer degli studio MGM, che le fa firmare il suo primo contratto cinematografico. Due anni dopo, a 14 anni, compare come protagonista in alcuni film musicali. Il successo arriva nel 1939 con il film “Il mago di Oz” (The Wizard of Oz). Nel 1941 Judi si sposa per la prima volta. Il consorte è David Rose, un compositore e direttore d’orchestra. L’ unione però dura dal 1941 al 1943. Dopo il fallimento il suo primo matrimonio, intraprende una relazione con il produttore Joseph L. Mankiewicz, che la introduce alla psicanalisi. Il risultato è che Judi diventa più indipendente dalla madre e inizia a prendere da sola le decisioni importanti del suo percorso lavorativo. Nel ’44 accetta di girare “Incontriamoci a Saint Louis” (Meet Me in St. Louis), del regista Vincente Minnelli. Il film riscontrò un immediato successo e tra i due nacque una storia d’amore, culminata con il matrimonio e la nascita della figlia Liza. Però in questo periodo i problemi psicologici dell’attrice peggiorano sino ad arrivare al primo dei tanti tentativi di suicidio. L’attività lavorativa ne risente e la Garland viene più volte sospesa dalla MGM fino a essere licenziata nel 1950. Lascia temporaneamente il cinema e si dedica con successo alla musica. Nel 1952 arriva il terzo matrimonio con il produttore Sidney Luft. Nello stesso anno nacque la secondogenita Lorna. Nel 1955 nasce il terzogenito Joey. La coppia affronta molti alti e bassi, dovuti ai problemi di denaro causati dalla passione di Sidney per il gioco d’azzardo.

Nel 1954 torna sul grande schermo con il film “E’ nata una stella” (A star is born), grande successo che la portò alla ribalta. Nel 1961 interpreta “Vincitori e vinti” (Judgment at Nuremberg) e, nel ’63, il suo ultimo film: “Ombre sul palcoscenico” (I Could Go On Singing). Gli anni ’60 sono molto difficili sia fisicamente che psicologicamente per l’attrice: le droghe, l’alcol e la malattia ne hanno pesantemente minato corpo e mente. Nel 1965 divorzia per la terza volta. A novembre dello stesso anno sposa l’attore Mark Henron, dal quale si separa dopo nemmeno un anno di matrimonio. Nel 1968 sposa il dj Mickey Deans, con il quale resta sposata fino alla morte avvenuta un anno dopo. La sera del 22 giugno 1969 viene trovata morta nel bagno della sua casa londinese in Cadogan Road, uccisa da un’overdose di barbiturici.

Tra i tanti amanti della Garland i più famosi furono: il produttore Joseph L. Mankiewicz, l’attore e regista Orson Welles, l’attore Tyrone Power, il cantante e attore Frank Sinatra, l’attore Yul Brinner, l’attore James Mason e il giornalista Tom Green. A Grand Rapids, il suo paese natio, esiste un museo a lei dedicato.