Home Blog Pagina 2549

Oddo: “Lapadula è fortissimo. Lo vedrei bene alla Lazio come erede di Klose”

Intervistato da Radio Incontro Olympia, l’ex capitano biancoceleste ed oggi allenatore del Pescara, Massimo Oddo ha parlato con gioia della promozione in A degli abruzzesi: “Non mi rendo conto ancora di aver riportato, insieme ad un gruppo di ragazzi fantastici ed al lavoro egregio della società, il Pescara in massima serie. Probabilmente, con la festa organizzata oggi per le vie della città, realizzerò quanto fatto prima di concentrarsi sul prossimo obiettivo, ovvero mantenere la A. Il presidente Sebastiani conosce il mio pensiero, la mia ambizione, per questo resto in Abruzzo con la volontà di mantenere l’ossatura della squadra inserendo elementi di esperienza ed altrettanta qualità”.

Incalzato su Lapadula, Oddo ha precisato: “Lo vorrei trattenere ma sicuramente andrà via, è un attaccante fortissimo, nel pieno della maturità, pronto a giocare titolare in qualsiasi squadra della serie A. Anche nella Lazio, dove diverrebbe l’erede naturale di Klose.Sarebbe il regalo ideale per il prossimo allenatore aspettando di conoscerne il nome… Io non ho mai sentito nè parlato con nessuno del club biancoceste come di nessun altro”.

Barba: “Alla Lazio andrei di corsa! Ai biancocelesti consiglierei Saponara…”

Un profilo più volte accostato alla Lazio è quello di Federico Barba, centrale romano classe ’93, ex Empoli ed attualmente in forza allo Stoccarda.

Il difensore ha parlato del suo futuro ai microfoni de LaLazioSiamoNoi.it, facendo intendere che alla Lazio andrebbe di corsa: “Non dico niente, però sapere che sei accostato a certe squadre può solo che far piacere“. Barba è cresciuto calcisticamente nel settore giovanile della Roma, ma questo non sarebbe affatto un problema per lui: “Accetterei senz’altro un trasferimento alla Lazio. E’ una grande squadra e io, pur essendo nato a Roma, non sono tifoso di nessuna delle due squadre romane“. Poi un consiglio alla dirigenza biancoceleste: “Se dovessi consigliare un giocatore direi senz’altro Saponara: il prezzo potrebbe essere un po’ alto visto le buone cose che ha fatto, ma è un ottimo calciatore e ne varrebbe la pena…“.

Mauricio al miele sullo Sporting: possibile intreccio di mercato?

0

Della serie “il primo amore non si scorda mai”. Per Mauricio quelli con lo Sporting Lisbona sono stati i primi passi nel calcio del Vecchio Continente. E proprio al club lusitano il difensore della Lazio potrebbe far ritorno in questa finestra estiva di mercato, salutando la Capitale dopo un anno e mezzo. Ad infiammare la pista ci ha pensato lo stesso brasiliano, che ai microfoni di ‘Desporto ao Minuto’, ha parlato dei momenti passati con i Leões:

Ho dei ricordi bellissimi legati allo Sporting. Ero molto felice a Lisbona, nel club che mi ha aperto le porte della scena europea“. Nell’intervista, Mauricio si è soffermato in particolare sull’accoglienza ricevuta: “Quando sono arrivato ho avuto il sostegno di gran parte dei tifosi e soprattutto del gruppo. La squadra mi ha accolto molto bene e ha fatto di tutto per farmi lavorare al meglio“. Momenti felici dunque, che il ragazzo cresciuto nella provincia di San Paolo potrebbe ritornare a vivere. Lo Sporting potrebbe pensarci, mentre per la Lazio potrebbe costituire la giusta contropartita per portare in biancoceleste Slimani. Che questo sia il principio di un intreccio di mercato sull’asse Italia-Portogallo?

CALCIOMERCATO – Per il dopo Candreva si guarda in Grecia

Nome nuovo in casa Lazio per l’ormai sempre più probabile dopo Candreva. Per sostituire il numero 87, la società biancoceleste avrebbe infatti messo gli occhi su Robert Mak, classe ’91 del Paok Salonicco, dove si è messo in luce sia in campionato che in Europa League, con un gol contro il Borussia Dortmund. Scuola Manchester City, è alto 1,79 e può essere impiegato a destra, a sinistra o da centravanti come falso nueve. La Lazio lo terrà d’occhio durante tutto l’Europeo, dove oggi debutterà con la sua Slovacchia nel match contro il Galles. Nel caso dovesse decidere di affondare il colpo, la società biancoceleste dovrà tuttavia battere la forte concorrenza della Fiorentina, che già a gennaio si era mossa per portarlo alla propria corte.

Bielsa, dagli argentini una raffica di elogi

0

Siamo alla stretta finale per l’approdo di Marcelo Bielsa sulla panchina della Lazio: la trattativa tra le parti prosegue ed entro domenica sera dovrebbe arrivare il sospirato lieto fine. A meno che non ci saranno altri rinvii da parte dell’allenatore argentino. Intanto per ‘El Loco’ arrivano gli elogi da parte di alcuni grandi calciatori argentini che hanno giocato nella squadra biancoceleste nel 2000 e contemporaneamente nell’Argentina guidata proprio da Bielsa.

Primo fra tutti, Diego Pablo Simeone, che lo esalta: “È un genio. La sua personalità è talmente forte che gli si lascia passare tutto, spinge ogni giocatore a dare l’anima anche negli allenamenti“. Hernan Crespo invece si sofferma sul fatto che riesce a tirare fuori il meglio da ogni calciatore e che quindi nessuno riesce a parlarne male. Positivo anche il ricordo di Claudio Lopez della sua esperienza agli ordini del tecnico di Rosario: “Chiede un sacrificio costante, un lavoro molto fisico a cui è difficile abituarsi, ma che, una volta assimilato, fa volare la squadra”. Da segnalare anche il giudizio di Juan Sebastian Veron: “Non ha mezze misure, o è bianco o è nero. Non ho mai avuto un allenatore tanto motivatore, negli spogliatoi evoca i tifosi, le origini e persino la famiglia, spingendosi a mangiarti l’avversario”. Matias Almeyda e Lucas Castroman invece lo ritengono il miglior allenatore del mondo, mentre per Gabriel Omar Batitusta è stato l’allenatore più importante nella sua carriera. Al coro di lodi si aggiunge infine anche un gigante come Javier Zanetti, che pone Bielsa al secondo posto tra i migliori tecnici, dietro solo a José Mourinho.

Non hai Sky? Ecco come vedere gratis e legalmente tutti i match degli Europei

Se non vi bastano le sole 27 partite in diretta trasmesse dalla Rai per gli Europei di Francia, allora dovreste farvi un abbonamento a Sky. Purtroppo non tutti possono permetterselo e quindi devono rinunciare alla bellezza, alle emozioni dei match europei. Ma la redazione di Laziochannel, dopo un’accurata ricerca, ha buone notizie per gli appassionati di calcio.

Non avere Sky non comporta la perdita degli Europei. Infatti, c’è un modo alternativo, GRATUITO E LEGALE, per non perdersi nemmeno un minuto della rassegna continentale. Per chi è in possesso di una parabola, basterà sintonizzarsi sul canale tedesco ZDF (canale 265). Il canale televisivo trasmetterà TUTTI i match in diretta. Già quest’oggi potrete gustarvi dalle ore 15 Svizzera – Albania, poi alle 18 Slovacchia – Galles e alle 20.45 potete tornare da mamma Rai per Inghilterra – Russia.

Roma – Da Ponte Milvio “Un aiuto ai nostri cari amici a quattro zampe”

Oggi, sabato 11 giugno, dalle 10 alle 18 a Roma in piazza Ponte Milvio torna Un Aiuto per gli amici a 4 Zampe, l’ormai ben nota raccolta di cibo e generi di prima necessità per cani e gatti patrocinata del Municipio XV e organizzata da Francesco Petrucci con l’ausilio dei volontari della GE.C.O Onlus e dell’associazione Volontari attivisti indipendenti.

In piazza saranno presenti associazioni di volontariato che porteranno i nostri amici meno fortunati che sono in cerca di una casa. Inoltre, prosegue anche la campagna organizzata per l’adozione a distanza e per il progetto sterilizzazione dell’associazione Bryan’s Levrieri Rescue.

Prandelli non molla: “La stretta di mano è un impegno morale, aspetterò…”

E’ un vero e priprio rebus (tanto per cambiare) quello che sta vivendo la Lazio sulla questione allenatore. L’unica cosa che possiamo dire che velata certezza è che ormai la corsa verso la panchina della Lazio è ormai una questione a due tra Bielsa e Prandelli.

L’ex ct della nazionale italiana è dal 23 maggio che attende una firma che sembrava vicinissima… Ma che ancora non è arrivata. Lui non molla e attende con una pazienza invidiabile, molti avrebbero (giustamente) mollato da tempo. Troppo importante l’occasione di rilanciarsi in una grande piazza come quella biancoceleste. Purtroppo è costretto a competere con un titano come Marcelo Bielsa: un maestro di calcio, una figura quasi rivoluzionaria per come concepisce il calcio e per come ama il lavoro duro. I colleghi lo venerano ed hanno molta stima di lui. Inoltre è dotato di grande polso all’interno di uno spogliatoio. Vediamo chi la spunterà: stando alle ultime notizie, l’argentino è decisamente in vantaggio. E’ anche vero peròche quando si tratta della Lazio può succedere tutto ed il contrario di tutto. Prandelli resta tranquillo o almeno questo è quello che emerge dalle sue parole riportate dall’Ansa: “Con il presidente ci siamo incontrati e dati una stretta di mano. Per me è un impegno morale e aspetto senza parlare con nessun altro”. Per la serie: “la speranza è l’ultima a morire“. Occhio però che a tutto c’è un limite. Con Bielsa la volata finale si avvicina, finalmente…

Seguiranno aggiornamenti.

 

 

11 giugno 1955 – Il disastro di Le Mans: l’incidente più grave nella storia dell’automobilismo

L’11 giugno 1955, durante lo svolgimento della 24 Ore di Le Mans, si verificò un incidente talmente grave da causare la morte di 84 vittime e 120 feriti.

Tutto venne causato dall’uscita di pista della Mercedes-Benz 300 SLR di Pierre Levegh. Proprio sul rettilineo principale del circuito Levegh si trovava all’inseguimento della Jaguar D-Type di Mike Hawthorn, che si trovava al comando della corsa, quando quest’ultimo sorpassò in doppiaggio la Austin-Healey guidata da Lance Macklin. Subito dopo Hawthorn frenò all’improvviso per rientrare ai box spostandosi sulla destra. La decelerazione di Hawthorn obbligò Macklin a spostarsi sulla sinistra dove, nel frattempo, stava arrivando a velocità molto più elevata l’auto di Levegh che tamponò Macklin, venendo proiettata verso l’alto per poi andarsi a schiantare sulla barriera che divideva la pista dalla tribuna, prendendo fuoco. Alcuni pezzi dell’auto volarono sulla tribuna finendo la loro corsa andando a piombare violentemente sugli spettatori. Nonostante l’accaduto la gara non venne interrotta. La decisione di proseguire la corsa, secondo le dichiarazioni ufficiali degli organizzatori, venne presa per evitare che la gente, in preda al panico, lasciasse il circuito riversandosi nelle strade ostacolando in tal modo l’arrivo delle ambulanze.

Successivamente molte gare della stagione furono cancellate: il Gran Premio di Germania, la Coppa Acerbo e il Gran Premio di Svizzera. La Svizzera vietò per legge le gare automobilistiche sul suo territorio; il divieto, nonostante i successivi tentativi di revisione della legge, è in vigore ancora oggi. A fine stagione, dopo aver vinto il campionato di Formula Uno, la Mercedes si ritirò dalle corse in segno di rispetto per le vittime, e vi fece ritorno solo nel 1987. Negli Stati Uniti l’American Automobile Association, il più importante automobile club della nazione, decise di chiudere qualunque attività sportiva. Questo portò alla nascita della USAC e della sua “confederazione” insieme alla NASCAR e allo SCCA, nell’ACCUS, nato come rappresentante di queste federazioni presso la Commissione Sportiva Internazionale della FIA.

CINEMA – John Wayne, il mito del cinema western

John Wayne, nome d’arte di Marion Michael Morrison, è uno dei grandi miti del cinema americano. Nato il 26 maggio 1907 a Winterset (Iowa), è cresciuto in un ranch della California meridionale che gli ha fatto vivere in prima persona la vita difficile dei cowboys, cosa che ha poi interpretato sullo schermo in centinaia di pellicole.

Dopo aver lavorato nel cinema come comparsa e controfigura, grazie al suo fisico atletico ottiene delle parti in film western di serie B. Nel 1925, Tom Mix, il divo dei primi western, gli offre un posto di lavoro sul set come facchino. Nente di trascendentale ma è l’occasione giusta per conoscere John Ford e iniziare a recitare in piccole parti, con lo pseudonimo di Duke Morrison.

Nel 1930 debutta nel film “Men Without Women” ma la grande occasione arriva nel ’39 con il ruolo di protagonista in “Ombre rosse” di John Ford, che riserverà a Wayne il ruolo di protagonista nei suoi film più importanti. Wayne incarna il simbolo di una America sbrigativa ma onesta, burbera e rude ma con un sottofondo sensibile e di buon cuore che nasconde però anche l’ombra di un conservatorismo radicato. Quella mentalità da lui stesso più volte messa in risalto ed esaltata, come emerge anche da un film direttamente prodotto e diretto, il celebre “La battaglia di Alamo”. Un altro film che mostra questo atteggiamento politico è certamente “Berretti verdi” in cui gli ideali americani (anche dinanzi a una guerra “sbagliata” come quella del Vietnam) emergono con tutta la loro forza. John Wayne, tra l’altro, ha contribuito a fondare nel 1944 la “Motion Picture Alliance for the Preservation of American Ideals”, divenendone anche presidente. Tornando alla carriera cinematografica l’attore americano ha interpretato più di 250 film, tutti di gran successo. Nel 1949 ottenne la nomination all’Oscar per “Iwo Jima, deserto di fuoco” mentre nel 1969 ottenne la statuetta per la sua interpretazione de “Il Grinta”.

Nella vita privata la personalità di John Wayne non era molto diversa dai personaggi che interpretava. Burbero dal cuore tenero, era molto amato dalle donne, un incallito giocatore di poker e un forte bevitore. Wayne si spenge l’11 giugno 1979 a Los Angeles, in California. Ancora oggi è fra i più amati attori americani di tutti i tempi, un vero e proprio mito capace di sfidare il tempo.

Nesta velenoso con Lotito: “La Lazio? Non ha mai avuto un progetto”

L’indimenticabile capitano della Lazio, Alessandro Nesta, ha concecco un’intervista al Times of Malta. L’ex numero 13 ha prima parlato della Nazionale di calcio e degli Europei, poi si è soffermato su Lazio e Milan.

Sulla Nazionale di Conte ha detto: “L’Italia è sempre tra le favorite. Potrà fare un buon Europe. Certo ci sono molte squadre forti come l’Inghilterra, la Spagna e la Germania. L’Italia avrà un futuro roseo perchè ci sono tanti talenti, come Romagnoli“.

Poi su Lazio e Milan: “Tutti i trofei conquistati con i miei club rappresenteranno sempre i momenti migliori della mia carriera. Ora in Italia le società sono in difficoltà perchè non ci sono tanti soldi. Però è anche vero che ci sono società che non hanno un vero e proprio progetto, come la Lazio“.

SINTESI in salsa laziochannel E TABELLINO DI FRANCIA-ROMANIA

 

In poche parole la Francia Scu (..) . Sì perché se non fosse stato per il fantastico gol di Payet a 2 minuti dalla fine, la nazionale che organizza il torneo, avrebbe steccato la prima, fermandosi sul pari contro una Romania molto ben organizzata che, soprattutto nel quadrante centrale ha basato le sue fortune. Il napoletano Chiriches e Grigore hanno bloccato tutte le giocate degli attaccanti francesi, compreso Giroud che però è stato lesto nel beffare Tatarusanu che con quell’uscita ci ha ricordato Valerio Fiori, portiere della Lazio durante gli anni ’90, famoso per le sue uscite “a farfalla”.

Dicevamo del quadrante centrale rumeno che davanti alla coppia difensiva, ha visto Hoban e Pintilii prevalere su Matuidi e Pogba, quest ultimo stella più del marketing system che degli addetti ai lavori.

Man of the match è stato Payet che ha corso per ottanta minuti servendo l’assist per Giroud e quel gol fantastico che ha fatto esplodere – metaforicamente parlando – il Saint Denis.  Senza dimenticare però le diverse palle pericolose messe al servizio dei compagni e tanto gioco di qualità.

Bene Kanté, male Griezmann mentre nella Romania abbiamo già detto tutto.

Cordiali saluti.

Un redattore (anonimo) di Laziochannel. The best.

TABELLINO DI
FRANCIA-ROMANIA 2-1

Francia (4-3-3): Lloris; Sagna, Rami, Koscienly, Evra; Pogba (dal 77′ Martial), Kanté, Matuidi; Griezmann (dal 65′ Coman), Giroud, Payet (dal 90’+1 Sissoko). A disp: Jallet, Umtiti, Digne, Cabaye, Costil, Gignac, Schneiderlin, Mandanda, Mangala. All. Didier Deschamps

Romania (4-3-3): Tatarusanu; Sapunaru, Chiriches, Grigore, Rat; Stanciu (dal 71′ Chipciu), Hoban, Pintilii; Popa (dal 81′ Torje), Andone (dal 60′ Alibec), Stancu. A disp: Moti, Lung, Gaman, Sanmartean, Prepelita, Pantilimon, Filip, Keseru, Matel. All. Anghel Iordanescu

Arbitro: Viktor Kassai (HUN)

Marcatori: 57′ Giroud (F), Stancu (R), 88′ Payet (F)

Ammoniti: 32′ Chiriches (R), 44′ Rat (R), 68′ Giroud (F), 78′ Popa (R)

Espulsi:

CALCIOMERCATO – Le principali trattative di venerdì 10 giugno

Di seguito le principali trattative di venerdì 10 giugno:

GOLLINI – La Fiorentina cercaun nuovo numero 1 per sostituire Tatarusanu. In pole cìè l’estremo difensore del Verona, ma non è da escludere anche Sirigu, in uscita dal PSG.
SISSOKO – Il centrocampista del Newcastle è pronto a lasciare i Magpies. Su di lui ci sarebbe l’interesse del Milan, secondo footmercato.net.
PJANIC – Sempre più vicino il trasferimento alla Juventus. Il suo agente ha confermato che il club bianconero pagherà la clausola rescissoria alla Roma.
BENATIA – A breve un incontro la dirigenza e il calciatore. Su di lui lìinteresse della Juventus che lo vorrebbe in prestito con diritto di riscatto.
RAUL MEIRELES – Cagliari in salsa portoghese. Dopo l’acquisto di Alves, i sardi sarebbero in procinto di prendere anche il centrocampista del Fenerbache. Qualora si concretizzasse, sarebbe davvero un gran colpo.
HONDA – Il giapponese al Milan sembra avere le ore contate. Su di lui l’interesse del West Ham e del Tottenham.
KRYCHOWIAK – Secondo la Gazzetta dello Sport, la Roma sarebbe pronta a pagare 20 milioni di euro al Siviglia per il polacco.
CIGARINI – Il centrocampista dell’Atalanta è corteggiato dalla Fiorentina.
VRSALJKO – Pressing dell’Atletico madrid per il laterale del Sassuolo, ma per ora non c’è intesa tra i club sul prezzo del cartellino.
SAPONARA – Il Milan potrebbe riprendersi il suo talento. Secondo Pedullà, se Brocchi venisse confermato sulla panchina rossonera, Saponara tornerebbe al Milan.
VARDY – In bilico il suo passaggio all’Arsenal. L’attaccante non saqrebbe convinto e non vorrebbe deludere i suoi tifosi

EUROWAGS FOTO – La Casta (FRA) contro la Ghenea (ROU)

Se nel rettangolo verde le attenzioni sono per i 22 calciatori, sugli spalti le attenzioni sono tutte per loro: WAGS, TIFOSE D’ECCEZIONI, MADRINE. Per la partita inaugurale dell’Europeo, la Redazione di laziochannel.it vi “regala” due bellezze d’eccezione. Laetitia Casta per la Francia e Madalina Ghenea per la Romania. E voi chi preferite?

LAETITIA CASTA

MADALINA GHENEA

EURO 2016 – Le formazioni ufficiali di Francia – Romania

Sono state diramate le formazioni ufficiali di Francia – Romania. Di seguito le scelte dei deu CT:

FRANCIA – Lloris, Sagna, Koscielny, Rami, Evra, Kanté, Matuidi, Pogba, Griezmann, Payet, Giroud

ROMANIA – Tătăruşanu, Săpunaru, Grigore, Chiricheş, Raţ, Hoban, Pintilii, Stanciu, Popa, Stancu, Andone

FOTO – Due illustri biancocelesti nei talenti cresciuti dal Crotone

La favola Crotone ha portato una ventata di aria nuova nel calcio italiano. La promozione in Serie A però, non è frutto del caso, ma di un progetto lungo anni e che ha dato i suoi frutti. Infatti, come riportato dalla Lega Serie A, il Crotone negli anni ha “ospitato” molti calciatori che oggi sono annoverati tra i BIG. Presenti anche due laziali: Cataldi e Konko hanno giocato nelle file della squadra calabrese.

Questa la squadra dei “talenti”: Mirante; Konko – Gastaldello – Ogbonna – Morleo; Florenzi – Cataldi – Nocerino; Bernardeschi – Pellè – Sansone.

 

Maurizio Insidioso: “Quella casa non è per Chiara !”

A seguito del comunicato stampa riportato dall’agenzia Ansa (per leggerlo CLICCA QUI) in cui Danielle Conjarts, la mamma di Chiara Insidioso, annuncia di aver ricevuto dal minisindaco Santoro una casa per la ragazza riportiamo di seguito per onestà intellettuale e diritto di cronaca il commento di Maurizio Insidioso sulla nostra pagina Facebook:

“Oggi tramite l’Ansa.it sono venuto a scoprire che il presidente del 9 municipio di Roma Andrea Santoro d’accordo con la mamma di Chiara ed a mia insaputa ha assegnato la famosa casa di Spinaceto di 62 mt alla mamma… però facendo passare questa assegnazione come la nuova casa di Chiara.

Ecco cosi non è !!!!! La casa è stata data alla mamma dove Chiara verrà portata quando si potrà, esempio la Domenica per alcune ore per farle trascorrere un po’ di tempo fuori dall’istituto che la ospita…

Mi dispiace molto che per scopi elettorali venga usata Chiara di nuovo… Io sono contento per Danielle se ora ha un posto dove stare e non dovrà più viaggiare… ma me lo faccia dire signor (per modo di dire) Santoro !! ..un uomo piccolo piccolo come lei non l’ho mai conosciuto !!! Mi dispiace non abitare nel 9 Municipio perché sa’, lei ha un ballottaggio e di sicuro per lei non voterei anzi, faccio un appello a tutti voi che abitate nel 9 municipio !!!! Sappiate bene a chi state dando il voto !!!!! Per favore condividete tutti è importante !!! Questa gente, questi piccoli uomini e piccoli politici devono essere sputtanati per quello che sono !!!!!”

Di conseguenza a fronte di una conversazione telefonica avvenuta con il nostro direttore ci sentiamo in dovere di riportare che il tutore legale di Chiara è il papà Maurizio e che la casa in questione è affidata alla madre e non a Chiara Insidioso.

Sicuramente grazie a questa assegnazione la mamma Danielle, prima residente a Cerveteri, ora potrà essere più vicina alla figlia.

Maurizio Insidioso conclude dicendo che la casa in questione rifiutata dallo stesso Maurizio per Chiara non è funzionale e ergonomica alle necessità cliniche di Chiara ma, sempre a quanto affermato dal papà, quella casa può essere utile a Chiara per trascorrere qualche ora lieta lontano dalla struttura ospedaliera ma non per viverci quotidianamente.

10 giugno 1981 – La tragedia di Alfredino Rampi

Trentacinque anni fa, il 10 di giugno del 1981, il piccolo Alfredo Rampi, per tutti Alfredino, 6 anni appena compiuti, mentre torna a casa da una passeggiata nei campi cade in un pozzo di 28 centimetri di diametro, adiacente al cantiere di una casa in costruzione a Vermicino, alle porte di Roma. Subito si attivano i soccorsi, Alfredino viene individuato poco dopo ma è scivolato molto in profondità, incastrato a circa 40 metri nel sottosuolo.

Quella che sembrava una situazione facilmente risolvibile, a causa delle ridotte misure del canale dove è precipitato il bimbo, si rivela ben presto più complicata del previsto. Arrivano anche le telecamere della Rai e inizia ad affluire sul posto molta gente. Curiosi ovunque, con qualcuno che addirittura si affaccia sul pozzo che non è delimitato da alcuna transenna. Le poche forze dell’ordine presenti sul posto non sono sufficienti per contenere la marea umana. Sul posto contorsionisti, geologi, minatori, nani, trivellatori, speleologi. E telecamere, giornalisti ovunque, chioschi dei paninari e delle bibite; e tanta, tanta gente, fino a diecimila persone. Fra loro anche il Presidente della Repubblica, Sandro Pertini.

E’ un grande circo, forse il primo grande circo mediatico della tv italiana, che apre la strada alle trasmissioni del dolore spettacolarizzato, ai drammi da condividere in diretta, ai reality. La televisione continua ininterrottamente a mandare in onda immagini del dramma per 18 ore consecutive per quella che sarà la più lunga diretta televisiva mai trasmessa. In video il dolore della mamma, gli sguardi stravolti dallo sforzo e dalla disperazione di chi si cala nel tunnel nel vano tentativo di recuperare il bambino con delle corde. Ma soprattutto si sente Alfredino e le sue urla, le richieste di aiuto, la sua voce sempre più bassa che entra nelle case degli italiani, con un’audience che raggiunge circa 21 milioni di telespettatori. Un dramma spettacolarizzato in diretta, una vergogna per tutti coloro che hanno assistito. La morbosa curiosità alimentata dai mezzi di informazione che inondano il pubblico con un infinito fiume di parole e immagini.

Per tentare di raggiungere Alfredino viene scavato un canale parallelo per poter poi puntare verso il pozzo dove si sta consumando la tragedia. Ma tutto si rileva inutile e dopo due giorni e mezzo dal cunicolo tutto diventa silenzio. E disperazione. Il corpo della povera vittima verrà recuperato solo il 10 di luglio, un mese dopo, dai minatori della Maremma. Le telecamere vengono spente e la folla scema mentre i paninari cercano un altro motivo di business. Dopo questa vicenda zeppa di implicazioni morali e sociali verrà l’impulso per creare in Italia la Protezione Civile.

 

Euro 2016 – Hooligans in azione a Marsiglia: scontri fra francesi e inglesi (VIDEO)

Nella notte a Marsiglia, a poche ore dalla partita d’esordio degli Europei di calcio, sono scoppiati i primi tafferugli tra hooligan inglesi e gruppi di giovani francesi. Secondo alcune fonti britanniche gli inglesi gridavano slogan come “Isis, dove sei?”.

Quello degli hooligan è un fenomeno che si credeva fosse diventato meno preoccupante ma che invece si è verificato ancor prima dell’Europeo. Ancora una volta teatro della scena la città di Marsiglia e, protagonisti, di nuovo i teppisti inglesi. Come successe nel ’98, quando alla vigilia di Inghilterra-Tunisia, sempre gli inglesi misero sottosopra la città spedendo decine di persone in ospedale. Ieri, come 18 anni fa, si sono ripetute le stesse scene. Tifosi inglesi ubriachi hanno iniziato a devastare un bar e, di nuovo come allora, c’è stato il coinvolgimento dei tifosi locali che decidono di farsi giustizia sommaria organizzandosi in bande per colpire gli hooligan con catene e spranghe. Ieri sera però la polizia, in tenuta anti-sommossa, è prontamente intervenuta con lacrimogeni e manganelli per disperdere i circa 200 tifosi. Due tifosi britannici sono stati tratti in arresto. Ora, però, si temono nuovi episodi di teppismo e la reazione degli ultrà locali. La tensione in città è alquanto alta anche perchè sabato a Marsiglia è in programma la sfida tra Inghilterra e Russia. Il problema, come fa presente uno dei capi della curva dello stadio Velodrome, è che i ragazzi dei quartieri popolari ora non hanno più solo coltelli e spranghe ma anche mitra Kalashnikov.

Sono mesi che una cellula speciale anti-hooligan, in collaborazione con le autorità dei paesi che prendono parte all’Europeo, segue un lavoro di prevenzione vietando a circa 3mila persone, ritenute potenzialmente pericolose o veri e propri hooligan, di arrivare in Francia per l’Europeo. Ma questo non è bastato ad evitare i primi scontri e le autorità temono anche attacchi di ultrà dell’estrema destra dei paesi dell’est Europa che più volte hanno dichiarato di voler affrontare i tifosi di fede musulmana, in una perversa logica di vendetta dei recenti attentati dell’Isis.

Forse ci siamo: salvo imprevisti Bielsa sarà l’allenatore della Lazio

AGGIORNAMENTO del 10/6 ORE 17,28 – Forse ci siamo: salvo imprevisti Bielsa sarà il nuovo allenatore della Lazio. Secondo quanto riportato ai microfoni di Radio Sei Marcelo Bielsa avrebbe accettato l’ultima offerta presentata dalla società biancoceleste ed avrebbe apposto la sua firma sul contratto che lo legherà alla Lazio. Ora è attesa solo l’ufficialità che si prevede possa arrivare entro domenica.

AGGIORNAMENTO del 10/6 ORE 8:43 – LazioBielsa: Sì o No? I tifosi della Lazio fremono, sono stanchi di vivere questi tormentoni anche perché dalla fine del campionato è passato un mese e meno di 30 giorni mancano al raduno della squadra a Formello prima della partenza per Auronzo di Cadore. La Lazio sta lavorando, i contatti con Bielsa sono continui e sarebbe orientato anche ad accettare la proposta economica di Lotito, ma si è preso del tempo per pensarci. La risposta dovrebbe arrivare entro questo weekend. Come riporta “Repubblica”, infatti, il mister vuole valutare il progetto che gli è stato presentato ed essere certo di avere garanzie tecniche, nonché voce in capitolo sul mercato.
Il suo ingaggio darebbe un segnale di crescita importante raramente apparso (e poi vanificato nel corso del tempo) in questa società. Per la prima volta nella gestione Lotito andrebbe a investire oltre 3 milioni di euro complessivi per tecnico e staff (tra cui i fedelissimi Pablo Quiroga e Diego Reyes, già con lui a Marsiglia). E soprattutto porterebbe a Roma un allenatore dal fortissimo impatto mediatico a livello internazionale, capace di colmare il vuoto lasciato da Klose al momento del suo addio. I tifosi temono l’ennesimo bluff, sta a Lotito dimostrare che, almeno una volta, si può imparare dai propri (clamorosi), errori del passato.

Come abbiamo già detto nella serata di ieri, Marcelo Bielsa piace e anche tantissimo al presidente Lotito ed è disposto a fare forti sacrifici per lui. Ma fino a che punto?

Come riportato questa mattina da “Il Corriere dello Sport“, infatti,  Bielsa durante gli incontri con Tare avvenuti domenica e lunedì scorsi, non avrebbe chiesto solo un ingaggio da quattro milioni di euro netti per due anni ma anche l’ultima parola su tutti gli acquisti della Lazio. Insomma, “El Loco” vuole avere carta bianca. Una condizione pesante ma che rappresenterebbe un’assoluta novità in casa Lazio dove, da quando sulla tolda di comando c’è Claudio Lotito, gli allenatori di turno hanno sempre inciso poco o nulla sulle scelte di mercato che sono di esclusiva competenza dello stesso presidente e del direttore sportivo. Bielsa, che ha già lasciato Roma ma si trova ancora in Europa, aspetta comunque una risposta definitiva dalla Lazio.