Home Blog Pagina 2574

MUSICA – 2 giugno 1981: la scomparsa di Rino Gaetano

Nella notte del due giugno del 1981 moriva in un incidente stradale sulla via Nomentana, a Roma, a soli 31 anni Rino Gaetano. Dopo un inizio difficile Gaetano stava attraversando un periodo di riflessione: nel 1980 aveva inciso l’album ‘Io non ci sto’, poi aveva tentato strade nuove lavorando con Riccardo Cocciante e il New Perigeo.

Nato a Crotone il 29 ottobre del 1950 già a dieci anni si trasferì a Roma con i genitori. Le difficoltà incontrate all’inizio della sua carriera furono dovute alla sua forte personalità in totale contrasto con la musica italiana dell’epoca, che era refrattaria a dare spazio a personaggi difficili da etichettare. Gaetano però era diverso, si presentava come un cantautore ma il suo umorismo e il suo anticonformismo ne facevano un personaggio unico.

Il cantautore calabro era uno che raccontava l’Italia finendo per dire che il re era nudo. Più vicino all’Eduardo del “pernacchio” che al De Gregori di “Rimmel”. Per pubblicare il suo primo album dovette attendere due anni: “Ingresso libero” fu ignorato dal pubblico e dalla critica. Tutto ha cominciato a girare meglio nel ’75 con “Il cielo è sempre più blu”. Poi pubblica l’album “Mio fratello è figlio unico”, grazie al quale sotto la spinta del pezzo “Berta filava”, ha iniziato a farsi apprezzare dal pubblico. Alla sua discografia si aggiungono “Aida” e “Nuntereggaepiù” il cui successo gli spalanca le porte del festival di Sanremo dove canta “Gianna”. Poi è la volta dell’album “Resta vile maschio dove vai”, realizzato insieme a Mogol e ricordato soprattutto per il brano “Ahi Maria”. Dopo anni in cui aveva dovuto fare da spalla ai concerti ad altri artisti finalmente Gaetano riesce a imporre il suo stile. Purtroppo solo dopo la sua morte si è cominciato a parlare di lui come di un anticipatore, come di un caposcuola, vista l’influenza avuta sulle nuove generazioni. Gaetano è stato un talento che si è conquistato il suo spazio senza mediazioni e concessioni, un artista che, con il sorriso sulle labbra e lo sberleffo nelle parole, non ha mai smesso di raccontare vizi e difetti degli italiani.

Pioli, tutti lo vogliono e nessuno se lo prende. Campedelli: “Resta Maran al 100%”

Stefano Pioli rischia di diventare un caso: tra i migliori allenatori della serie A un anno fa a separato in casa. La Lazio aspetta che vada via per poter ufficializzare Prandelli, con cui c’è l’accordo da almeno una settimana. Ma Pioli non riesce ancora a trovare una sistemazione. Pareva vicinissimo all’Anderlecht ma poi la trattativa si è di colpo frenata. Poi si è parlato del Chievo, ma anche questa strada non è più percorribile come testimoniato dal presidente Campedelli a cittaceleste.it: ““Maran non lascerà il Chievo Verona, resterà con noi al 100%. Per Pioli restano calde le piste Atalanta e Palermo.

Il palinsesto Rai per assistere agli Europei

Saranno ventisette le partite dei prossimi Europei trasmesse in diretta su Rai 1 e Rai Hd e cinque le rubriche in onda tutti i giorni, per un totale di 200 ore live sulle reti della tv pubblica. Il palinsesto della Rai per gli Europei di calcio in programma in Francia dal 10 giugno al 10 luglio è stato presentato all’ambasciata francese alla presenza dell’ambasciatrice Catherine Colonna e del presidente della Figc Carlo Tavecchio.

Tra le trasmissioni in programmazione “Il Grande Match”, dalle 23.10 su Rai 1 condotto da Flavio Insinna con Marco Mazzocchi, “Il Caffè degli Europei” su Rai 2 alle 13.30 condotto da Simona Orlandi, “I giorni di Parigi” su Rai 3 alle 20.10 con storie di calcio amarcord e temi sociali, “Zona 12 pm” e “Zona 7 pm” su Rai Sport 1 e Rai Sport Hd. E per finire “Diretta Azzurra“, lo spazio dedicato alla nazionale italiana. In campo anche Rai 4 con le dirette delle gare commentate dalla Gialappa’s. Tra i commentatori Arrigo Sacchi, Federico Balzaretti e Marco Tardelli. Dai quarti di finale in poi si sperimenta anche la trasmissione in 4K per chi possiede un tv Ultra Hd.

27 le partite trasmesse in diretta dalla Rai.
PRIMA FASE
Venerdì 10 giugno, Parigi (ore 21.00): Francia-Romania
Sabato 11 giugno, Marsiglia (ore 21.00): Inghilterra-Russia
Domenica 12 giugno, Lille (ore 21.00): Germania-Ucraina
Lunedì 13 giugno, Parigi (ore 18.00): Irlanda-Svezia
Lunedì 13 giugno, Lione (ore 21.00): Belgio-Italia
Martedì 14 giugno, Saint Etienne (ore 21.00): Portogallo-Islanda
Mercoledì 15 giugno, Marsiglia (ore 21.00): Francia-Albania
Giovedì 16 giugno, Saint Denis (ore 21.00): Germania-Polonia
Venerdì 17 giugno, Tolosa (ore 15.00): Italia-Svezia
Venerdì 17 giugno, Nizza (ore 21.00): Spagna-Turchia
Sabato 18 giugno, Bordeaux (ore 15.00): Belgio-Irlanda
Sabato 18 giugno, Parigi (ore 21.00): Portogallo-Austria
Domenica 19 giugno, Lille (ore 21.00): Svizzera-Francia
Lunedì 20 giugno, Saint Etienne (ore 21.00): Slovacchia-Inghilterra
Martedì 21 giugno, Bordeaux (ore 21.00): Croazia-Spagna
Mercoledì 22 giugno, Lille (ore 21.00): Italia-Irlanda

OTTAVI DI FINALE
Sabato 25 giugno, Lens (ore 21.00)
Domenica 26 giugno, Tolosa (ore 21.00)*
Lunedì 27 giugno, Saint Denis (ore 18.00)
Lunedì 27 giugno, Nizza (ore 21.00)
* Se l’Italia dovesse arrivare terza nel gruppo E ed essere ripescata potrebbe giocare domenica 26 giugno alle 15.00 a Lione, diretta che sostituirebbe quella delle ore 21.00.

QUARTI DI FINALE
Giovedì 30 giugno, Marsiglia (ore 21.00)
Venerdì 1 luglio, Lille (ore 21.00)
Sabato 2 luglio, Bordeaux (ore 21.00)
Domenica 3 luglio, Saint Denis (ore 21.00)

SEMIFINALI
Mercoledì 6 luglio, Lione (ore 21.00)
Giovedì 7 luglio, Marsiglia (ore 21.00)

FINALE
Domenica 10 luglio, Saint Denis (ore 21.00).

ALLARME METEO ROMA – Temporali fino alle 20

A seguito dell’Allertamento del Sistema di Protezione Civile Regionale si comunica che il bollettino di Criticità Idrogeologica ed Idraulica emesso in data 1 giugno dal Centro Funzionale Regionale riporta una valutazione di Criticità di Codice Giallo (Ordinaria) per rischio idrogeologico per temporali a seguito di precipitazioni previste da isolate a sparse, anche a carattere di rovescio o temporale, sulle seguenti Zone di Allerta del Lazio: A (bacini costieri Nord), B (Medio Tevere), D (Roma), E (Aniene) dalle ore 8,00 alle ore 20,00 del 2 giugno 2016. Si ricorda che per ogni richiesta di chiarimenti, informazioni o di interventi è possibile contattare la Sala Operativa h24 dell’Ufficio Extradipartimentale Protezione Civile di Roma Capitale al numero verde 800854854 o al numero 0667109200.

ARCHEOLOGIA – Scoperta in Grecia la tomba del grande filosofo?

Durante una campagna di scavi a Stagira è stata scoperta quella che potrebbe essere la tomba di Aristotele, il celebre filosofo greco padre del pensiero moderno. L’annuncio è stato dato nel corso di un convegno a Salonicco dall’archeologo greco Kostas Sismanides, l’autore della scoperta.

La tomba è ubicata negli scavi archeologici dell’antica città di Stagira, nella parte orientale della penisola Calcidica vicino a Olympia, ed è un edificio a forma di ferro di cavallo risalente secondo gli studiosi a 2400 anni fa. Si tratta di una costruzione con pavimenti in marmo e resti di un altare. Nel sito sono state ritrovate ceramiche e monete risalenti al periodo di Alessandro Magno.

Intervenendo alla tv di Stato Ert Sismanides ha confermato l’importante scoperta: “Non ho prove certe, ma ci sono forti indizi che indicano che abbiamo trovato la tomba del grande filosofo”. L’archeologo ritiene che il popolo di Stagira avrebbe riportato le ceneri di Aristotele, morto a Calcide nel 322 a.C., nella sua città natia, seppellendole poi all’interno dell’edificio ritrovato. Secondo quanto riferito dalla tv Sismanides dirige la campagna di scavi a Stagira fin dal 1996.

Caute per ora le autorità greche: “Gli scavi sono stati portati avanti da una equipe di archeologi indipendenti, non collegati ad alcuna univeristà. Aspettiamo maggiori dettagli sul loro lavoro per poterlo valutare”.

Ag. FIFA Canovi: “12 mln per Jardel sono troppi. Proporrò dei giocatori alla Lazio”

Dario Canovi, agente Fifa, è intervenuto all’interno della trasmissione su cittaceleste tv, canale 669 del digitale terrestre: ” Thiago Motta è uno dei leader riconosciuti della squadra e rimane sicuramente al Psg. E’ molto contento della convocazione, sicuramente è stata una grande sorpresa. Tutti gli allenatori che ha avuto lo rivorrebbero in squadra subito”.

Poi sugli obiettivi del mercato biancoceleste: “Due tra i giocatori che possono muoversi sicuramente in questo mercato. Pavoletti ha dimostrato qualcosa in più di Lapadula. Un conto è fare gol in serie A e un conto in serie B. Tra i due sceglierei Pavoletti per rinforzare il reparto offensivo. La Lazio dovrebbe puntare sulla punta del Genoa per rinforzarsi. Jardel non credo che stiamo parlando di un fenomeno, sicuramente 12 milioni è una cifra alta. Io avevo suggerito alla Lazio Zouma prima che andasse al Chemlsea. Umtiti del Lione è a qual livello ma i difensori centrali sono diventati merce rara anche di più degli attaccanti”. In chiusura Canovi rivela:Proporremo dei giocatori alla Lazio, ma lo faremo privatamente, prima rischi di perdere delle occasioni. Le trattative migliori sono quelle che si fanno in silenzio

CALCIOMERCATO – Lazio su Giaccherini? L’agente smentisce: “Su di lui Fiorentina e Torino”

Era stato accostato l’anno scorso alla Lazio e quest’anno il suo nome è tornato a circolare. Parliamo di Emanuele Giaccherini, che dopo l’esperienza in Inghilterra, quest’anno è tornato a brillare nel nostro campionato. 28 presenze e 7 reti  con la maglia del Bologna che hanno convinto il ct Conte a portarlo in Francia per gli europei.

Tuttavia, il suo agente Valcareggi ai microfoni di Radio Bologna Uno ha smentito l’interesse del club biancoceleste: “Abbiamo ripetuto anche troppo che a noi piacerebbe restare a Bologna, adesso noi ci fermiamo e chi ci vuole ci cerca. Io non voglio dare ultimatum o mettere fretta a nessuno, dico solo che qualcosa si sta già muovendo ma non da parte del Bologna. Chi cerca Giaccherini? Torino e Fiorentina sono sicuramente sulle sue tracce. Chi è interessato al ragazzo sa che deve cercarci per poi intavolare una trattativa col Sunderland, noi siamo sereni perché grazie alle buone prestazioni di Emanuele abbiamo due o tre alternative valide: sicuramente non caschiamo male“.

EURO 2016: ecco la “squadra degli esclusi” dai vari ct

Ci siamo, l’Europeo in Francia sta per cominciare.  Ieri sono tutte e 24  partecipanti le nazionali hanno deciso la lista dei 23 che rappresenteranno i loro paesi ad Euro2016. Ora, a liste chiuse, si può stilare una lista di quei giocatori rimasti, per molti “ingiustamente”, fuori dai convocati. In realtà con i tanti nomi in circolazione si potrebbero fare due squadre distinte: la prima quella degli infortunati, la seconda quella degli epurati.

Nella prima troverebbero posto giocatori come Verratti, Marchisio (Italia), Carvajal (Spagna) Gundogan, Reus (Germania), Welbeck, Chamberlain (Inghilterra) Diarra, Tremoulinas, Varane (Francia), Kompany (Belgio), Danny, Fabio Coentrao (Portogallo) e Dzagoev (Russia). Nomi impressionanti che tolgono una buona dose di appeal al torneo.

La seconda, quella dei “tagliati” non è da meno, anche se molti di loro pagano i pessimi campionati disputati con le loro squadre di club. In porta potremmo inserire il “napoletano” Reina per la Spagna e Bonaventura del Milan, che fino all’ultimo ha sperato in una chiamata del ct Antonio Conte. In difesa il napoletano della Spagna Albiol e il bavarese, sempre della Spagna, Javi Martinez. In mezzo al campo niente Europei per il nostro Pirlo, che paga l’esilio negli States, l’interista della Francia Kondogbia, l’inglese del Leicester Drinkwater, escluso all’ultimo da Hodgson per scelta tecnica, (preferendogli Ross Barkley dell’Everton) e il fresco campione d’Europa Isco della Spagna, obiettivo di mercato della Juventus. In attacco potremmo inserire Callejon e Diego Costa, esclusi insieme a Fernando Torres dalla SpagnaFrank Ribery  e Benzema, quest’ultimo escluso dalla nazionale francese per il caso Valbuena.

A farla da padrona, nelle scelte, dei ct sono state le motivazioni di carattere fisico (oltre a Reus, anche Montolivo, ad esempio) più decisive come sempre al termine di una stagione massacrante. Molte nazionali sono ancora in fase di rinnovamento e così si spiegano certe scelte, come quella di privilegiare forza e corsa rispetto all’esperienza.

Anche se nel caso della Germania, Loew ha deciso di continuare a dare fiducia alla vecchia guardia: si spiegano così le scelte ufficializzate oggi, di Schweinsteiger (32 anni e reduce da una non felicissima stagione allo United) e Mario Gomez (31), rinato nel Besiktas così come Podolski nel Galatasaray. Confermati gli ‘italiani’ Rüdiger e Khedira, mentre tra i fantasisti Loew scommette sul classe ’96 Leroy Sané dello Schalke, obiettivo di mercato del Barcellona.

Social – Belen querela la Moric

Continua la guerra tra Belen Rodriguez e Nina Moric. La bella soubrette argentina ha deciso di querelare la showgirl croata. A darne notizia tramite Facebook la stessa Moric, ex moglie di Fabrizio Corona. Motivo della querela un post in cui la stessa Moric aveva detto che Belen assomigliava a un “trans brutto”.

Informata della causa la showgirl croata ha ribattuto con un post:Maria Belen Rodriguez mi ha querelato perché le ho detto che assomiglia a una trans. Beh, io la denuncia me l’aspettavo dalle trans”. Le due donne sono state entrambe compagne di Corona e tra loro non c’è mai stata tanta simpatia. L’inizio dello scontro, a colpi di social, tra le due risale allo scorso settembre.

La Moric aveva pubblicato un messaggio in cui paragonava Belen a un trans e a un viados, alludendo al fatto di essersi rifatta da capo a piedi. Ben presto sul profilo personale della Rodriguez è arrivata la risposta della soubrette argentina: “Colpa del suo drastico squilibrio mentale. Spero con tutto il cuore che qualcuno possa davvero aiutarla”. A Belen evidentemente però la storia non è andata giù e a mesi di distanza arriva la querela alla croata. La Moric continua a tenere tutti aggiornati tramite il social gli sviluppi della querelle che, nata dalle pagine di Facebook, arriverà presto davanti a un giudice. 

Omicidio Sara, ecco l’esito dell’autopsia. Parla uno dei testimoni: “Non sembrava in pericolo…”

Continuano ad emergere dettagli importanti sulla morte della giovane 22enne Sara Di Pietrantonio nella notte tra sabato e domenica in via della Magliana, a Roma. L’autopsia ha evidenziato che la ragazza sarebbe stata aggredita, tramortita e strangolata prima di essere data alle fiamme. Era quasi certamente morta Sara quando l’ex fidanzato Vincenzo Paduano le ha dato fuoco. Ulteriori accertamenti, in particolare gli esami del sangue e dei polmoni della studentessa, per verificare tale circostanza saranno eseguiti la settimana prossima.

Vincenzo Paduano, il 27enne reo confesso dell’omicidio, resta in carcere. Il giudice Paola Della Monica, al termine dell’interrogatorio di garanzia, ha contestato all’ex fidanzato della ragazza i reati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e stalking disponendo poi con ordinanza la detenzione in carcere per l’indagato. In ricordo di Sara – riporta Adnkronos – questa sera partirà la fiaccolata di amici e parenti che si ritroveranno sotto la sua abitazione. Una marcia silenziosa diretta alla parrocchia di via Nulvi alle 21.

Intanto Edoardo Paraninfi, il meccanico di 18 anni che ha incrociato gli ultimi attimi di vita della giovane, ha raccontato a ‘Il Tempo‘ quello che ricordano lui e la sua fidanzata: “Eravamo sconvolti, siamo passati troppo presto per capire cosa stesse succedendo e io sono tornato troppo tardi per evitare che quell’essere mettesse a segno il suo macabro piano. So però che due macchine hanno visto tutto, una di queste la stanno rintracciando dalla targa. Io provo rimorso, sapendo che forse avrei potuto salvare la vita di quella ragazza – aggiunge – Sara poteva essere mia sorella, ma ciò che ho visto non era che una discussione tra un ragazzo e una ragazza, come mille altre se ne vedono ogni giorno. Poi via della Magliana non è una strada dove fermarsi a chiacchierare se non si è della zona. È buia, deserta. Spero solo che le due persone che erano al volante delle automobili passate nel momento cruciale siano donne – sottolinea – a quel punto potrei giustificarle, perché potevano avere paura. Comunque si sarebbero potute fermare un po’ più avanti, chiuse all’interno, e chiamare le forze dell’ordine. Ma se sono due maschi no, non meritano attenuanti. Non sei un uomo se non intervieni in questi casi. Non si sono fermati perché sembrava una litigata tra fidanzati, una scenata di gelosia dopo una serata passata insieme. Sicuramente non ci è parsa una situazione pesante. A Testaccio ho assistito a scene decisamente peggiori, risse e inseguimenti con coltelli in pugno. Ma questa no. Né io né la mia ragazza l’abbiamo vista come una situazione di pericolo. Credevo la cosa fosse risolta lì – aggiunge – invece quando mi sono svegliato, l’indomani mattina, mia madre mi ha detto che aveva sentito al telegiornale di una ragazza ammazzata in via della Magliana, della macchina a fuoco. E ho ricollegato tutto. Alle 12:40 sono andato di corsa alla stazione di Ponte Galeria, dicendo che avevo assistito alla discussione in strada – conclude – da lì sono venuti i poliziotti a portarmi in Questura, sono stato ascoltato dal magistrato e dagli investigatori“.

Copa America: lo staff medico Selección parla dell’infortunio di Biglia. Speranza per…

Ha deciso di  rimanere con i suoi compagni di nazionale anche se l’infortunio lo ha messo K.O., ma si sa Lucas Biglia non molla mai per questo è tanto amato dai suoi fan. Il centrocampista biancoceleste infatti, vuole realizzare un vero e proprio colpo di scena e farà di tutto per esserci almeno nella fase finale (dovrebbe essere pronto per le eventuali semifinali) della Coppa America.

L’infortunio però è tutt’altro che semplice da smaltire sopratutto in una competizione come questa dove non c’è un secondo per rifiatare. Intanto lo staff medico della Selecciòn, attraverso il profilo ufficiale Twitter, fa un breve aggiornamento sulle condizioni fisiche del regista argentino: “Lucas Biglia soffre di una mialgia (dolore muscolare che può interessare uno o più muscoli, ndr) sul retro della coscia sinistra. Il giocatore verrà monitorato periodicamente e svolgerà un lavoro a parte”.

 

Schumacher: si torna a sperare

Si torna a sperare per Michael Schumacher. La portavoce del campione tedesco Sabrine Kehm ha rilasciato parole di speranza per il futuro dell’ex campione di Formula 1.

La portavoce, dopo aver ritirato un premio per il pilota, ha dichiarato: “Saremmo stati tutti meglio se per ringraziarvi, qui al posto mio, ci fosse stato Michael. Ma purtroppo non è possibile. Dobbiamo accettare la situazione e imparare ad affrontare il problema. Nonostante tutto possiamo sperare perché forse la situazione potrebbe migliorare. Non possiamo valutare e neanche influenzare ma possiamo fare di tutto perché ciò possa accadere“.

Processo Magherini: ridicole le richieste del Pubblico Ministero

Veramente ridicole le richieste del pubblico ministero Luigi Bocciolini per la morte dell’ex calciatore fiorentino Riccardo Magherini, avvenuta il 3 marzo 2014 mentre veniva arrestato dopo aver dato in escandescenze nel centro cittadino del capoluogo toscano.

Richiesti nove mesi per omicidio colposo per i carabinieri Stefano Castellano, Davide Ascenzi e Agostino Della Porta, dieci per il collega Vincenzo Corni, reo anche di percosse, e nove mesi per Claudia Matta, una delle volontarie della Croce Rossa. Per l’altra volontaria imputata, Janeta Mitrea, il pm ha chiesto l’assoluzione per non aver commesso il fatto. Un altro soccorritore, anche lui imputato, è deceduto in corso di procedimento.

Le percosse, contestate dal pm Bocciolini a solo uno dei carabinieri, si riferiscono a dei calci tirati a Magherini mentre gli altri militari lo tenevano bloccato in terra. La condanna per Claudia Matta è stata richiesta perché la volontaria non avrebbe praticato nessuna manovra di rianimazione al giovane a terra che forse si sarebbe potuto salvare. L’assoluzione per l’altra volontaria è stata chiesta perché distante dall’accaduto, impegnata nel frattempo a medicare un altro carabiniere. Il pubblico ministero ha concluso dichiarando che se le persone intervenute avessero consentito a Magherini di respirare mettendolo seduto l’ex calciatore non sarebbe deceduto. Dopo il pm hanno preso la parola le parti civili. Molte le persone che hanno seguito l’udienza. Come nelle precedenti presenti alla requisitoria i familiari di Magherini e decine di amici e conoscenti. Molti anche i volontari della Croce Rossa.


Berisha infuriato con il CT albanese De Biasi

In occasione dell’amichevole contro il Qatar, vinta per 3-1, l’allenatore dell’Albania Gianni De Biasi – orfano di Cana – ha deciso di affidare la fascia di capitano ad Elseid Hysaj, giocatore del Napoli. La notizia dell’allenatore ha ovviamente suscitato qualche polemica nel gruppo della Nazionale impegnata a preparare il prossimo Europeo.

Come riportato dal portale albanese Panorama, Etrit Berisha, non avrebbe preso bene la decisione del tecnico di affidare la fascia di capitano al terzino azzurro. Dopo quattro anni in Nazionale il portiere biancoceleste si aspettava un riconoscimento diverso, una maggior considerazione e l’onore e l’onere di portare al braccio la fascia di capitano del proprio paese. Berisha non è rimasto soddisfatto della situazione e di certo non nasconde il suo malumore. In Albania la scelta di De Biasi è la notizia del giorno, nel paese non si parla d’altro. A pochi giorni della storica presenza della nazionale albanese agli Europei l’ennesimo problema per il tecnico italiano che dovrà essere bravo a ricompattare l’ambiente e lo spogliatoio della sua creatura.

Milik: “Non so se resterò all’Ajax, tutto può succedere”

La Lazio è sempre alla ricerca di un degno sostituto dell’attaccante tedesco Miroslav Klose e l’oggetto del desiderio della società romana continua ad essere la punta dell’Ajax Arkadiusz Milik.

Quella biancoceleste però non è l’unica società interessata all’attaccante polacco. Infatti, le sue buone prestazioni lo hanno anche fatto finire nelle mire di Roma e Leicester. Raggiunto dai microfoni del De Telegraaf il calciatore ha ribadito di non aver ancora preso nessuna decisione sul suo futuro, procrastinando la scelta a dopo i prossimi europei. Come già dichiarato nei giorni scorsi Milik ha ribadito ancora una volta: Prima gli Europei, poi il futuro. E’ ancora presto per decidere se il prossimo anno resterò ancora qui ad Amsterdam. Sono un giocatore dell’Ajax ma il club sta ricevendo diverse offerte. Per ora non ho nessuna fretta, solo dopo il campionato europeo prenderò una decisione in perfetta armonia con la società. In ogni caso voglio prima parlare con il nuovo tecnico”.

CALCIOMERCATO – Domani incontro decisivo tra Adriano e il Barcellona. Poi tocca a Lotito

Dalla Spagna sono sicuri dell’accordo tra la Lazio e Adriano, ma resta ancora un intoppo da superare. I biancocelesti sono disposti a garantire un quadriennale da 2 mln all’anno al brasiliano, ma si aspettano di prenderlo a parametro 0, mentre a marzo il terzino ha sfruttato una clausola di rinnovo automatico del contratto fino al 2017. E’ stato un escamotage per assicurarsi lo stipendio per un altro anno.

Tuttavia, il Barcellona spera di trovare una rescissione consensuale per risparmiare i 6 mln lordi d’ingaggio. Come riporta il Corriere dello Sport, è previsto domani l’incontro tra i manager di Adriano e il club blaugrana. C’è solo da trovare un accordo sulla buona uscita, ma la voglia di salutarsi c’è da ambedue le parti. Dopodiché ci sarà l’incontro tra i procuratori del brasiliano e Lotito per limare gli ultimi dettagli economici.

Basta che il 10 a Motta non sia presagio funesto

Tutti gli italiani che masticano calcio, anche quelli che lo masticano davvero poco, avranno saputo la triste notizia. Non bastavano le esclusioni eccellenti e poco giustificabili di Pavoletti (primo marcatore italiano con 14 reti all’attivo), di Jack Bonaventura, (6 reti e 10 assist) che, insieme a Carlos Bacca ha dato quella forza d’inerzia a un Milan che mai come la stagione appena conclusa, è stato così povero e inconsistente. Un giocatore intelligente e duttile, utilissimo anche e sopratutto nella fase di rifinitura per le punte della nostra nazionale che troppo spesso sono a corto di rifornimenti, nonché di chiare occasioni da rete. Senza poi dimenticare Rugani (declassato a riserva) al posto di Ogbonna che comunque ci può stare, anche perché il giocatore in forza al West Ham ha giocato con continuità e su livelli interessanti.

Ma tornando alla notizia del giorno, come non soffermarsi sul fatto che la maglia numero 10 della nostra Nazionale sia stata consegnata a Thiago Motta?! Un giocatore famoso più per avere un cognome che ricorda la famosa azienda di dolci natalizi che altro. Per carità, ottimo interditore nell’Inter di Mourinho, e carriera degna di un grande professionista. Ma non ce ne voglia il giocatore – a cui facciamo gli auguri per un fantastico europeo – ma come se non bastasse essere brasiliano (ci sarebbe da vergognarsi che facciamo giocatore atleti che non sappiano nemmeno l’inno di Mameli e che per giunta sono nati e cresciuti lontano dalla nostra penisola e inseriti soltanto per racimolare e tappare qualche ipotetico buco per conquistare qualche risultato positivo), la cosa grave è che la forzatura di assegnare la maglia che per eccellenza spetta al fantasista della squadra sia palese ed evidente. Quella maglia che fu indossata da Francesco Totti, Alex Del Piero e Roberto Baggio, la si poteva consegnare a Insigne o a Eder, giocatori più vicini al concetto di fantasista e di abilità tecnica. Ora però, bando alle ciance, la maglia numero 10 adesso è sulle spalle di un giocatore naturalizzato, non troppo forte, nemmeno trequartista o come dir si voglia fantasista, e per giunta nemmeno militante nella nostra “povera” Serie A.

CALCIOMERCATO – Stramaccioni fa spesa in casa Lazio

L’allenatore del Panathinaikos e vecchia conoscenza del nostro calcio Andrea Stramaccioni vuole fare spesa in casa Lazio. Stando a quando riportato da tuttomercatoweb, l’ex allenatore dell’Inter ha infatti messo gli occhi su Ogenyi Onazi, centrocampista della Lazio messo ai margini da Pioli, ma rivalutato nell’ultimo periodo da Simone Inzaghi. L’alternative è Panagiotis Kone, centrocampista che nell’ultima stagione ha vestito la maglio della Fiorentina ma di proprietà dell’Udinese, con cui il club greco ha già iniziato i contatti.

Pioli-Anderlecht: rottura tra le parti. Ecco il motivo

AGGIORNAMENTO ORE 14:30 – Pareva fatta per Pioli all’Anderlecht ma la trattativa di colpo ha subito una brusca frenata. Secondo il portale anderlecht-online.be a causare la rottura sarebbe stata la durata del contratto (la società belga ha proposto un anno di contratto mentre Pioli voleva un biennale) ma soprattutto alcune richieste di mercato fatte dall’ex tecnico biancoceleste che l’Anderlecht non intende soddisfare. L’allenatore è corteggiato anche da Palermo e Atalanta. Questa notizia potrebbe posticipare ulteriormente l’arrivo di Prandelli sulla panchina biancoceleste.

Ci siamo, potrebbe avere finalmente una svolta il futuro di Stefano Pioli. Dopo tante trattative saltate (vedi Udinese, Atalanta e Chievo), infatti, l’ex mister biancoceleste (ancora sotto contratto fino al 2017) potrebbe aver trovato finalmente una nuova squadra da allenare, ed è anche di un certo spessore. Secondo quanto riportato da tuttomercatoweb.com infatti, il suo futuro non sarà in Serie A, ma nella Jupiler Pro League, in Belgio. E’ praticamente fatta con i belgi dell’Anderlecht, l’ex squadra del capitano Biglia. Giorni fa si parlava di un suo primo rifiuto di sedersi sulla panchina dei belgi per cercare di restare in Serie A, ma il richiamo di una delle squadre più importanti del Belgio sembra aver prevalso sull’ex tecnico biancoceleste. Con il suo addio la Lazio non avrebbe più ostacoli all’ufficializzazione del suo il prossimo allenatore, Cesare Prandelli, visto che Lotito si libererà dell’ingaggio dell’ex allenatore biancoceleste.

L’ag Petricca: “Nel 2010 proposi Manolas alla Lazio, ma lo rifiutarono perché…”

0

Della serie ‘affari (mai) fatti’. Ai microfoni di ‘LazioFamily’ ha parlato l’agente Oberto Petricca, che ha svelato un retroscena di mercato riguardante l’attuale difensore della Roma Kostas Manolas:

Era l’estate del 2010, Manolas era molto giovane ma già si vedevano le sue qualità. Giocava nell’Aek Atene e ricordo che andai a parlare con chi allora lo gestiva, ma l’affare poi non si concretizzò perché la Lazio cercava giocatori più maturi. Non credo si arrivò mai a parlare di cifre. All’epoca il centrale giallorosso aveva come procuratore suo zio Stelios, che aveva giocato nella Nazionale greca e collezionato quasi 500 presenze con l’AEK tra la fine degli anni Settanta e il 1999. Alla trattativa partecipò anche Guglielmo Acri, che il ds Igli Tare conosceva bene perché in quella stagione, e nel 2008-2009, aveva collaborato con lui soprattutto alle cessioni. Sfortunatamente, la coppia dei sogni con De Vrij non si è formata. Ora ai tifosi biancocelesti non resta che sperare nel pieno recupero dell’olandese attualmente in Belgio per farsi trovare pronto per il ritiro di Auronzo.