Daniele Sebastiani, patron del Pescara è il presidente di serie B più intervistato del momento. Ha tra le sue mani il destino dell’attaccante più ricercato della serie A, Gianluca Lapadula, che anche ieri è andato a segno nella gara d’andata dei playoff contro il Novara. Queste le sue parole a Radio Kiss Kiss Napoli: “Non c’è stata nessuna frizione. La frenata è figlia del fatto che ci stiamo giocando il passaggio in serie A, e in questo momento bisogna solo pensare al campo, lasciando da parte il calciomercato. De Laurentiis? I rapporti sono ottimi e i contatti con il club sono già ben avviati, ma la scelta finale spetta sempre al giocatore”.
Oddi duro su Balotelli: “Un giocatore finito a 25 anni non lo prenderei mai. Basta scommesse”
Ai microfoni di Radiosei, durante la trasmissione “9 gennaio 1900“, è intervenuto l’ex giocatore biancoceleste Giancarlo Oddi in diretta dal dal Lazio-club di Milano. Queste le sue parole:
Sull’eventuale acquisto di “Super” Mario Balotelli: “Io non lo prenderei mai un giocatore come lui. Ha avuto tante occasioni per tornare a fare il calciatore e non le ha volute sfruttare. Io sono convinto che è un giocatore finito nonostante i 25 anni. Se sembrava che doveva fare sfracelli e alla fine a 25 anni non sei più un giocatore, è una cosa assurda. Io non non lo prenderei lo ripeto. Poi se viene alla Lazio spero che faccia bene ma ho i miei dubbi. Ogni anno è l’anno giusto e invece, oltre a non fare il calciatore, ha creato problemi in ogni spogliatoio, quindi perché dobbiamo prendere un giocatore a rischio? Le scommesse non vanno più bene qui servono le certezze, perché devo resuscitare un giocatore come Balotelli, a che scopo? “. Oddi preferisce altre tipologie di attaccanti: “Mi piace il prospetto di Pavoletti, Immobile, insomma ci sono giocatori che potrebbero approdare alla Lazio, perché non dobbiamo sperare in un Immobile, un Pavoletti o un Lapadula? Ci sono i giocatori, basta andare a prenderli e invece noi pensiamo a Balotelli, se lo prendi parti con il piede sbagliato”. Il suo preferito è il bomber del Genoa: “A me Pavoletti piace perché ha fisico, è forte di testa ha una buona tecnica buona corsa, se dovessi scegliere sarei indeciso tra lui ed Immobile. Pavoletti l’ho visto giocare, ha temperamento senza paura, gran fisico. E‘ giusto pensare all’allenatore ma devi pensare in primis ai giocatori, sono i giocatori che fanno l’allenatore“.
La Lazio si ostina a fare mercato senza le indicazioni di un allenatore, a riguardo l’ex difensore biancoceleste ha replicato: “Noi parliamo della Lazio ma se vediamo tutte le 20 squadre quanti sono gli allenatori che si fanno prendere i giocatori che vogliono loro dalla società? Si possono contare sulle dita di una mano. Sono 4-5, poi gli altri prendono la squadra che gli fa la società. A parte Macini, Allegri e forse Sarri, ma per gli altri è dura. La diatriba dell’allenatore della Fiorentina e la società era perché Sousa voleva qualche giocatore in più a gennaio e la società non li ha presi. Non è solo la Lazio“. E infine sul terzino del barca Adriano, ormai ad un passo dal vestire la maglia biancoceleste: “Mi piace e mi auguro che la Lazio lo prenda. E’ un giocatore internazionale e che da qualcosa nello spogliatoio. Se tu nello spogliatoio hai giocatori importanti anche quello meno bravo acquista fiducia. I giovani, se una squadra è forte, anche loro vanno forte, se no difficilmente si salva il giovane. Ci vuole esperienza e se hai giocatori di esperienza crescono anche i giovani”.
LAZIONALI – Il Felipe fortunato, nuova chance con la nazionale brasiliana?
Nonostante l’annata sottotono di Felipe Anderson con la maglia della Lazio, per lui le occasioni di gioia sono sempre dietro l’angolo. Si riaccende, infatti, la speranza per il talento brasiliano di partecipare alla Copa América Centenario con il suo Brasile. Già mesi fa, FA10 era finito nei 40 pre-convocati di Dunga, salvo poi uscire dalla lista definitiva.
L’infortunio di Rafinha però (un guaio muscolare rimediato nell’ultima gara con l’Ecuador), impone al Ct brasiliano di trovare subito delle alternative: tra queste ci sono Wallace del Gremio o Fernandinho del Manchester City. Ma i media brasiliani sono pronti a scommettere su una possibile convocazione di Felipe Anderson. C’è tempo fino a 24 ore prima dell’inizio della competizione per sostituire il giocatore, chissà se la nazionale maggiore permetterà a Felipe di rinascere prima di tornare a indossare la maglia della Lazio.
La commovente lettera di Juanfran ai tifosi dell’Atletico Madrid
Juanfran, il giocatore dell’Atletico Madrid che ha sbagliato il rigore che ha permesso al Real di aggiudicarsi la Coppa dei Campioni, si è rivolto ai suoi tifosi con una lettera davvero commovente. Questo il testo del twitter del giocatore:
“Non dimenticherò mai l’affetto che mi avete mostrato dopo aver sbagliato il rigore.
Vedere le mie lacrime riflesse nelle vostre mi ha aiutato a superare la tremenda tristezza che ho in questo duro momento. Così come grazie all’appoggio dei miei compagni, i tecnici e tutta la gente che forma questa grande famiglia.
Vi ringrazio anche per aver creduto in noi e per aver dimostrato che l’Atletico Madrid è qualcosa di speciale e che il nostro cuore è più forte di quello di chiunque altro.
Due anni fa ho detto che saremmo tornati in finale, oggi dico che il nostro capitano Gabi prima o poi alzerà la coppa e festeggeremo tutti insieme alla fontana di Nettuno.
Vi voglio bene, forza Atleti!”.
GRANDE @Juanfrantorres Carta abierta a los hinchas del #Atleti: “Gabi levantará la @ChampionsLeague” #Atleti #UCL pic.twitter.com/KZMz1xRE3Q
— Atlético de Madrid (@Atletico_MD) 30 maggio 2016
L’ERBA DEL VICINO – Di Bartolomei, l’eroe dimenticato
La mattina del 30 maggio 1994 un colpo di pistola mette fine all’esistenza di uno dei calciatori più amato e venerato dai sostenitori giallorossi e, al tempo stesso, più rispettato dagli avversari sportivi che vedevano in lui sì un “nemico” ma anche un grande uomo, un calciatore che con la sua signorilità, in campo e fuori, in tanti anni di ribalta ha saputo farsi apprezzare anche da coloro che avrebbero dovuto “odiarlo”: Agostino Di Bartolomei.
“Dibba“, questo il suo soprannome, nacque a Roma l’8 aprile del 1955 e crebbe come calciatore nelle giovanili della società giallorossa. Carattere schivo e riservato, morì suicida a San Marco, la frazione di Castellabate dove viveva, sparandosi al petto con la sua pistola Smith & Wesson calibro 38.
Giorno nefasto, a dieci anni esatti dalla finale di Coppa dei Campioni persa dalla sua Roma (di cui era capitano) contro il Liverpool. Un capitano buono, un ragazzo di borgata che era riuscito alla guida dei suoi compagni a riportare lo scudetto a Roma, che aveva sfiorato la coppa dei Campioni ma che poi la società giallorossa ha scaricato mandandolo via, gettandolo nel dimenticatoio come una vecchia bandiera ormai logora e sdrucita dagli anni. Il calcio lo ha dimenticato ma non la gente, quella no, quella non potrà mai dimenticarlo, perchè Di Bartolomei nonostante il successo era rimasto uno di loro, una persona semplice e alla mano che ancora credeva ai reali valori della vita.
Una carriera alla ribalta, lo scudetto del 1983, la finale di Coppa Campioni persa l’anno seguente all’Olimpico nella terribile notte di fine maggio con il Liverpool, ma anche un lento declino in una società che crede sempre meno in lui, fino alla cessione dopo tanti anni nella Roma al Milan, sotto la guida di Nils Liedholm, suo profondo estimatore.
Poi la fine della carriera. Ago avrebbe voluto allenare i bambini ma non ricevette nessuna chiamata dalla Roma e allora, oltre ad uno studio assicurativo a Salerno, aprì una scuola calcio a San Marco. Deluso dagli altri ma felice. Fino a quella terribile mattina di maggio in cui un secco colpo di pistola mise fine alla sua vita lasciando nell’aria oltre l’acre odore della polvere da sparo anche il ricordo di un personaggio d’altri tempi che non è riuscito a superare l’indifferenza di quell’ambiente sportivo che tanto lo aveva idolatrato nel momento del successo. Ma una cosa è certa, il suo ricordo resterà ben impresso nel cuore e nella mente di tutti i tifosi giallorossi e di quegli amanti del calcio di una volta dove contavano più i sentimenti che gli aspetti finanziari.
CRONACA – Roma, l’ex ragazzo della studentessa confessa: “Sono stato io !”
Il 27enne Vincenzo Paduano, vigilantes ed ex fidanzato di Sara Di Pietrantonio, la ragazza uccisa a Roma nei pressi di un’area di parcheggio di un ristorante alla Magliana ha confessato di aver seguito, speronato e ucciso la studentessa.
La confessione è arrivata al termine di un interrogatorio durato più di otto ore. Messo sotto torchio Paduano ha confessato. Il movente dell’omicidio il non accettare di essere stato lasciato qualche settimana prima e il fatto di vedere la giovane 22enne frequentare da qualche giorno un suo ex compagno di scuola. La giovane e il suo ex, prima del delitto, avevano litigato più volte. La guardia giurata l’accusava di non rispondere ai suoi messaggi. Qualche giorno prima dell’omicidio Paduano l’aveva stretta in modo violento per i polsi ma Sara non si era resa conto di cosa fosse celato già in quel terribile gesto.
Prima del brutale assassinio di Sara i due si erano incontrati in casa della ragazza, un incontro davanti alla madre della giovane per mettere in chiaro le cose ma che non aveva minimamente fatto sospettare ciò che sarebbe accaduto poco dopo. Al termine della discussione Paduano è andato a lavoro mentre Sara è uscita con un’amica per poi incontrarsi con l’altro ragazzo. Passata la serata il giovane ha riaccompagnato Sara alla propria auto, lasciata nel frattempo sotto casa del ragazzo.
L’assassino, già a conoscenza della relazione tra i due, vista la Toyota dell’ex parcheggiata sotto casa dell’altro ragazzo ha messo in atto il proprio piano diabolico e infame. Ha anticipato le mosse della ragazza e si è appostato sulla strada che l’ex avrebbe percorso con l’auto per tornare a casa. Quindi con una bottiglia di liquido infiammabile nella sua auto ha teso una vera e propria imboscata alla sua ex tagliandogli la strada e sperondanola. Una volta bloccata è entrato nella vettura e ha riversato l’alcol sia nell’abitacolo che addosso alla ex. Riuscita a uscire dall’abitacolo Sara si è allontanata. Paduano ha dato fuoco all’auto, dopodiché ha rincorso e bloccato la 22enne e, con lo stesso accendino, ha dato fuoco anche a lei uccidendola. L’omicida allora si è dato alla fuga ed è tornato sul posto di lavoro mentre la vittima era ancora avvolta dalle fiamme.
Gli investigatori della Squadra Mobile intervenuti sul posto dopo il ritrovamento del corpo della povera ragazza hanno ascoltato amici e parenti di lei concentrando sin da subito le attenzioni su Vincenzo Paduano. Tesi supportata dalle immagini di una telecamera di sorveglianza di un esercizio commerciale nei pressi del luogo dell’omicidio nelle quali si vede una Hyundai I20, l’auto dell’assassino, fuggire subito dopo il divampare degli incendi. Interrogato per tutta la notte Paduano ha negato le accuse sino a quando, dopo circa otto ore, ha ceduto confessando le proprie resposanbilità. Oltretutto l’auto del ragazzo aveva lo specchietto destro rotto, la fiancata ammaccata e tracce di nero sul parafango destro.
Particolari inquietanti sono emersi durante la conferenza stampa di questa mattina. Le immagini riprese dalla telecamera mostrano senza possibilità di smentita che Sara poteva essere salvata. Nelle riprese si vedono infatti “almeno due automobilisti” che hanno incrociato la ragazza che fuggiva a piedi nella notte per via della Magliana con gli abiti imbrattati di alcol, ma nessuno si è fermato, né ha chiamato la polizia nonostante le urla di aiuto della giovane. Una volta rintracciati dalla polizia i testimoni hanno dichiarato di non essersi resi conto del pericolo che stava correndo la giovane e manifestato anche paura per la propria incolumità.
L’assassino, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria, è ora accusato di omicidio volontario premeditato e si trova nel carcere di Regina Coeli. I magistrati chiederanno al Gip la convalida del provvedimento e l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare.
Lippi: “Troppi stranieri in serie A? Servirebbe un gentleman’s agreement tra i presidenti”
La Nazionale si appresta ad affrontare i prossimi europei senza fuoriclasse, a eccezion fatta del 38enne Gigi Buffon, appartenente ormai a un’altra generazione del calcio italiano, quella che ha sfornato campioni del calibro di Nesta, Cannavaro e Del Piero per citarne alcuni. Il problema è sotto gli occhi di tutti: ci sono troppi stranieri in serie A. A poco sono valse le riforme del presidente della Federcalcio Carlo Tavecchio.
Intervistato da Radio Anch’io Lo Sport, l’ex ct della Nazionale Marcello Lippi ha detto la sua per risolvere il problema: “E’ possibile invertire questa tendenza solo se c’è la volontà dei presidenti. Legalmente non si può fare, c’è la libera circolazione dei lavoratori, e i calciatori sono lavoratori dipendenti, quindi possono giocare ovunque. Ma se si mettessero d’accordo i presidenti, prendendo massimo 5 stranieri per squadra e schierando altri sei italiani, sarebbe sufficiente ad arginare il problema. Lo so che è pura fantasia, ma è l’unica cosa possibile. Tutti dicono che ci sono troppi stranieri. Serve un patto d’onore”.
L’ERBA DEL VICINO – Il Campidoglio: “Ricevuto il progetto definitivo Stadio della Roma”
“Oggi la Regione Lazio ha ricevuto copia cartacea del progetto definitivo dello “Stadio della Roma”. Nello stesso momento, una copia identica è stata consegnata al Campidoglio. Come da comunicazione del 5 agosto 2015, nella quale si richiedevano al soggetto proponente opportuni chiarimenti e integrazioni da far pervenire agli uffici comunali, la Regione Lazio resta ora in attesa della conferma del “pubblico interesse” da parte di Roma Capitale per avviare, come prevedono le disposizioni normative, la Conferenza dei servizi, dando piena e trasparente pubblicità a tutte le fasi dell’iter amministrativo. Inoltre è già insediato, come già comunicato negli scorsi mesi, l’Ufficio di scopo predisposto presso la Direzione regionale Urbanistica a cui è stata attribuita la responsabilità del procedimento”.
Lo comunica in una nota la Regione Lazio.
Kademi racconta Tare: “E’ il più scatenato. Dopo la gara contro l’Armenia si è messo a cantare”
Fatos Kademi, responsabile del materiale della nazionale albanese dal 1996 ha raccontato simpatici aneddoti riguardanti il ds della Lazio ed ex attaccante dell’Albania Tare: “Sono passate molte generazioni di giocatori, e la metà di loro sono già diventati allenatori. Non l’ho mai detto, ma il più esuberante era Igli Tare. Quando la squadra vince, è il primo a creare il clima da festa, a cantare e ballare”, le parole riportate dai media albanesi. Tanto più dopo un successo storico come la qualificazione agli Europei: “Quando l’Albania è riuscita a ottenere il biglietto per il torneo che si disputerà in Francia, al termine del match contro l’Armenia, Igli ha celebrato la vittoria insieme a De Biasi cantando una canzone!”.
Domani incontro tra Campedelli e Maran. Anche la Lazio interessata, ecco perché
Mentre vanno avanti le trattative tra Prandelli e la Lazio (leggi qui le ultime). Ma un altro incontro interessa indirettamente la società biancoceleste: quello di domani tra il presidente del Chievo Campedelli e Rolando Maran. Questo perché la società clivense è interessata a confermare Maran ma l’allenatore è fortemente corteggiato dall’Atalanta. In caso di rifiuto, l’alternativa si chiama Stefano Pioli, come riportato da gianlucadimarzio.com. La Lazio resta alla finestra perché l’eventuale ingaggio del tecnico parmense da parte del Chievo probabilmente darebbe il via libera alla firma di Prandelli sulla panchina biancoceleste.
Fabrizio Piepoli
CALCIOMERCATO – Thohir snobba Candreva: “A che ci serve? Abbiamo tanti giocatori in avanti”
Intervistato dal Corriere dello Sport, il presidente dell’Inter Erick Thohir ha parlato anche di Antonio Candreva, da più parti accostato insistentemente ai nerazzurri: “Non abbiamo in programma affari con la Lazio – ha subito precisato Thohir -. In avanti abbiamo Perisic, Icardi, Eder, Palacio, Biabiany e Jovetic. Se portassimo in squadra anche Candreva chi giocherebbe? Finora non ho avuto incontri con Lotito. Per acquistare Candreva prima dovremmo prima vendere qualcuno dei nostri e poi capire se potrebbe essere un’operazione sostenibile per le nostre casse”.
Prandelli, è fatta (o quasi). Si attende solo l’ufficialità
Come anticipato dalla nostra redazione giorni fa, Prandelli sarà l’allenatore della Lazio nella prossima stagione. Nonostante negli ultimi giorni si era parlato di Ventura (che dovrebbe sostituire Conte alla guida della Nazionale dopo gli europei), secondo Sky Sport in queste ore la dirigenza biancoceleste è in contatto con l’ex ct della Nazionale per definire gli ultimi dettagli ma al 99% l’affare andrà in porto. Si aspetta l’ufficialità.
CALCIOMERCATO – La Lazio accelera per Pavoletti
È Leonardo Pavoletti il prescelto dalla Lazio per guidare l’attacco targato 2016-2017. A rivelarlo l’edizione romana del quotidiano Leggo, secondo cui la società biancoceleste, per strappare il sì della punta del Genoa, sarebbe pronta ad offrirgli un contratto per le prossime cinque stagioni con un ingaggio da 1,3 milioni annui. La Lazio accelera dunque e si avvicina sensibilmente all’obiettivo. Che vaglia la proposta, ma al contempo ne aspetta una anche da parte del Milan. Il patron rossoblu Preziosi, intanto, lo valuta circa 15 milioni: una cifra non di poco conto per le casse dei biancocelesti, che potrebbero tuttavia limarla al ribasso inserendo nell’affare sia Gentiletti che Djordjevic, che piacciono molto al prossimo tecnico dei liguri Juric.
Lazio vicina al colpo in difesa: c’è l’accordo con il giocatore
Lazio vicina al colpo in difesa: secondo indiscrezioni raccolte da “Il Messaggero“, infatti, il ds biancoceleste Tare avrebbe raggiunto un accordo con il centrale brasiliano di proprietà del Benfica Jardel, che sarebbe disposto ad approdare nella Capitale per un ingaggio pari a 1,7 milioni l’anno a salire più bonus. Trovata l’intesa con il giocatore, resta dunque da sciogliere il nodo relativo alla pretesa economica del club portoghese: la società capitolina sarebbe disposta a sborsare 8 milioni, una cifra che potrebbe tuttavia non bastare al Benfica, che per privarsi del suo difensore ne chiede intorno ai 10.
Arrestato giocatore del PSG: ecco perché
Nuova grana per Serge Aurier. Il giocatore del Paris Saint-Germain è stato infatti arrestato al termine di una lite con alcuni poliziotti all’esterno di un night club della capitale francese, nella zona degli Champs Elysées. Spintoni e parole grosse, questi i motivi che hanno spinto gli agenti a prendere immediatamente provvedimenti e a trarre il giocatore in arresto con l’accusa di ‘insulti e oltraggio a pubblico ufficiale e violenze leggere’. Dal PSG per ora nessun commento sulla vicenda di Aurier, non nuovo a comportamenti non proprio in linea con le regole. Nei mesi scorsi aveva infatti fatto molto discutere un video, diffuso tramite Periscope, che lo riprendeva mentre offendeva l’allenatore dei transalpini Blanc. Episodio che gli era costato l’esclusione dalla rosa.
Laziali in Nazionale, il punto. Per Milinkovic-Savic esordio rimandato
Ecco il riepilogo del weekend dei giocatori biancocelesti impegnati con le varie selezioni Nazionali.
Etrit Berisha con la Nazionale Albanese per l’amichevole contro il Qatar.
Termina 3 a 1 per le Aquile il test amichevole contro il Qatar. Berisha parte titolare e difende la porta dei suoi per l’intera durata della partita.
La prossima amichevole, Ucraina-Albania, si giocherà venerdì 03 giugno alle 18:30 allo Stadio Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo.
Lucas Biglia con la Nazionale Argentina per l’amichevole contro l’Honduras prima della Copa America Centenario al via il prossimo 3 giugno.
La formazione Albiceleste vince di misura nel test amichevole contro l’Honduras. Lucas Biglia parte titolare e rimane in campo per l’intero match.
L’Argentina, inserita nel Gruppo D, esordirà nella Copa America Centenario il 7 giugno (ore 4 italiane) contro il Cile al Levi’s stadium in California.
Antonio Candreva, Federico Marchetti e Marco Parolo con la Nazionale Italiana per l’amichevole contro la Scozia.
La formazione italiana vince per 1 a 0 contro la Scozia. Candreva parte titolare e viene sostituito al 63’ da Parolo. Marchetti rimane in panchina.
La prossima amichevole, Italia-Finlandia, si giocherà lunedì 06 giugno alle ore 20:45 allo Stadio Bentegodi di Verona.
Eddy Onazi con la Nazionale Nigeriana per un test amichevole contro il Mali.
La Nazionale Nigeriana vince 1 a 0 contro il Mali.
Onazi ha giocato per 70 minuti. La prossima partita sarà contro il Lussemburgo e si giocherà martedì 31 maggio alle 19:00 allo Stadio Josy Barthel di Lussemburgo.
Keita Balde Diao con la Nazionale Senegalese nel test amichevole contro il Ruanda.
La Nazionale del Senegal si impone per 2 a 0 nell’amichevole contro il Rwanda. Keita parte titolare per la prima volta.
Il prossimo incontro contro il Burundi sarà valido per la qualificazione alla Coppa d’Africa 2017 e si giocherà venerdì 03 giugno alle ore 00:00 al Prince Louis Rwagasore Stadium nel Burundi.
Sergej Milinkovic-Savic con la Nazionale della Serbia nell’amichevole contro il Cipro.
Serbia-Cipro termina 2-1. Milinkovic non ha preso parte all’incontro e rimanda l’esordio con la nazionale maggiore.
La prossima amichevole, Serbia-Israele, si giocherà martedì 31 maggio alle ore 20:15 allo Stadion Karadjordje in Serbia.
Panchina, Lotito valuta anche un’altra pista…
Novità in casa Lazio sulla questione relativa all’allenatore: mentre continua a trattare con Prandelli, Lotito infatti vaglia anche altre piste e, secondo indiscrezioni riportate da ‘TMW’, sabato presso l’hotel ‘Principe di Savoia’ avrebbe incontrato Rolando Maran. Il patron, riferisce il portale, avrebbe effettuato un sondaggio per l’allenatore del Chievo, che sembra prossimo ad accasarsi al timone dell’Atalanta ma che intanto, dopo le ottime stagioni alla guida dei veneti, si guarda intorno, tentato dalla prospettiva di misurarsi in un club più prestigioso. E l’occasione potrebbe offrirgliela, a sorpresa, la Lazio. La quale però non è l’unica sulle sue tracce: si registra infatti anche l’interesse del Palermo, pista tuttavia difficile, visti i trascorsi di Maran a Catania (dove ha totalizzato il record di punti superando Simeone, Montella e Mihajlovic), e della Fiorentina. Maran si prepara dunque al grande salto, nella Lazio che tra le grandi vuole ritornare.
Nazionale, il commento di Conte dopo Italia-Scozia
Dopo la vittoria di misura in amichevole contro la Scozia, il CT della Nazionale Antonio Conte ha analizzato la prestazione degli azzurri:
“Ci abbiamo messo molto impegno, ma il campo non ci ha aiutato, era in pessime condizioni. Stiamo lavorando, bisogna continuare così: mi sono piaciute applicazione, voglia e determinazione dei ragazzi, sappiamo che c’è da lavorare e che ci aspetta un percorso difficile. L’importante è che lo sappiamo“: è categorico, Antonio Conte, al termine della partita. Una vittoria di misura contro la Scozia quarantesima nel ranking FIFA, ma comunque reduce da un doppio successo contro la Repubblica Ceca e la Danimarca.
Tante domande per il cittì. “Se sapremo trovare la brillantezza per l’esordio contro il Belgio? Non sono mago. Pensiamo piuttosto alle cose positive: non abbiamo preso gol, loro non hanno mai tirato in porta e siamo tornati alla vittoria. Se dormirò? Dopo una partita è sempre difficile che io dorma, c’è l’adrenalina alta. De Rossi ha dato buone risposte? Vediamo se la ha date anche per me…”.