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Klose: “Per l’Europa è dura ma ci proveremo. Il record? Ci proverò fino alla fine”. Poi su Inzaghi…

Le parole di Miro Klose a Lazio Style Channel, dopo la vittoria sull’Inter:

E’ dura per l’Europa League. E’ meglio pensare partita dopo partita. Noi dobbiamo solo cercare di vincere sia contro Carpi e Fiorentina. E’ stato un gol importante. Ho voluto salutare Perisic perchè nel primo tempo avevo fatto un fallo su di lui e volevo sincerarmi che stesse bene. Il gol? Speravo che Handanovic si buttasse subito da un lato invece è rimasto in piedi e ho dovuto fare altre finte. Il record? Anche se non lo superassi va bene lo stesso, ma ci proverò fino alla fine. Inzaghi? E’ giovane ma bravo. E’ alla sua prima esperienza e non è facile. Con il mio atteggiamento cerco di essere di esempio ai miei compagni e soprattutto a quelli più giovani. Io cerco di dare sempre il massimo e di migliorarmi ogni partita“.

CONFERENZA – Mancini: “Oggi atteggiamento inaccettabile. I pochi gol realizzati in tutto il campionato il nostro punto debole”

Roberto Mancini ha commentato in conferenza stampa la sconfitta dell’Inter sul campo della Lazio, costata ai nerazzurri il matematico addio al terzo posto.

All’Inter è mancata organizzazione e soprattutto la voglia di credere ancora nel terzo posto?

Non è mancata l’organizzazione, bensì l’atteggiamento giusto che la squadra deve avere in una partita così. Abbiamo meritato di perdere stando a quanto visto in campo.

Una partita così chiarisce più le idee per il futuro?

Ho sempre avuto le idee chiare, arrivati a questo punto della stagione non si possono avere dubbi. Siamo una squadra che ha delle lacune sulle quali dobbiamo lavorare, abbiamo illuso per venti giornate ma possiamo chiaramente fare meglio di così. Quando le cose non vanno bene io sono il primo responsabile, ma sono anche molto esigente e dalla buona base che abbiamo come squadra dobbiamo correggere i vari errori.

Per l’Inter il quarto posto è soddisfacente?

Ad inizio stagione pensavamo che Juventus, Napoli, Roma e Fiorentina fossero avanti. Per come siamo partiti credevamo senz’altro nel terzo posto, ma il nostro punto debole sono stati i pochi gol che abbiamo realizzato per tutta la stagione.

I problemi dell’Inter sono di tecnica o di personalità?

Nel calcio la personalità ci vuole ma è la tecnica a fare la differenza. Può capitare di sbagliare ma la somma della qualità tecnica di tutti gli elementi porta o meno in alto la squadra.

All’Inter il Biglia visto oggi può far comodo?

E’ molto bravo ma costa troppo per noi (ride).

Fabio Belli

Inzaghi: “Vittoria meritata, bravi i ragazzi. Banti? L’ultima espulsione da giocatore…”

Al termine del posticipo domenicale della 36esima giornata di Serie A Tim, Lazio-Inter, terminata con il risultato di 2-0 in favore dei biancocelesti, ai microfoni di Mediaset Premium è intervenuto il tecnico Simone Inzaghi.

Un Inzaghi soddisfatto per la prestazione: “Una bella vittoria, penso meritata ampiamente. Siamo contenti perchè venivamo da una sconfitta assolutamente immeritata contro la Sampdoria. Ma questo è il calcio, in settimana abbiamo lavorato molto bene nonostante qualche critica forse ingiusta. Stasera la vittoria è stata meritata e siamo contenti“. Sul futuro: “Sono tranquillo e sereno. Assieme al mio staff stiamo dando il massimo. E’ capitata la partita di Genova che 9 volte su 10 non la perdi, ma sempre a testa alta e lavoriamo. Sono contento soprattutto per questi ragazzi che se lo meritano. Roberto Mancini per me è stato importantissimo, è lui che mi ha portato lui alla Lazio, poi Lotito e Tare mi hanno voluto in panchina. Come ho già detto sono sereno e continuo a lavorare. Tranne la partita con la Juventus senza le vicissitudini di Genova avremmo vinto tutte le partite, ma ripeto il merito è dei ragazzi che mi hanno dato grande disponibilità da subito“. Con la sconfitta dell’Inter, la Roma è matematicamente in Champions League: “Non lo sapevo, pazienza“. Sulla tattica adottata: “Avevamo preparato la partita sapendo che Medel si sarebbe abbassato tra i centrali e  i terzini sarebbero saliti molto alti. Noi dovevamo essere compatti cercando di ripartire veloci con Keita e Candreva che sono stati molto bravi. Ma sono stati bravi tutti, avevamo molti giocatori acciaccati che hanno stretto i denti fino alla fine, un plauso va a loro“. Altra grande prestazione di un campione infinito, Miroslav Klose: “Non so nulla riguardo il suo futuro, non ho parlato con lui di questo. Con Klose in campo ho vinto 3 partite su 3, non credo sia solamente una coincidenza. Campioni del suo calibro spostano le partite. A fine stagione parlerà con la società e farà le sue valutazioni“. Sull’espulsione: “Non ho fatto nulla. Hanno detto che forse ho alzato le braccia. Sulle ammonizioni di Gentiletti e Keita c’è molto da discutere. L’ultima espulsione da giocatore l’ho presa proprio da Banti…Mi dispiace perchè mi sono rivolto sempre in maniera educata alla terna, ma l’importante era vincere. Non accetto vedere Keita ammonito per qualcosa di inesistente“. La famiglia Inzaghi era presente al completo in tribuna: “C’era Pippo, la mia compagna, mio figlio. C’erano anche con l’Empoli, dovremo portarli anche a Carpi…“.

Anche su Sky Inzaghi ha espresso la sua felicità: “Abbiamo fatto una buona partita, l’avevamo preparata con calma al contrario delle scorse in cui avevamo giocato ogni 3 giorni. Partita vinta con l’atteggiamento. C’erano 2-3 giocatori che non stavano bene e hanno stretto i denti perché li ho chiesto di tenere duro. Volevo che i cambi li scegliessi io e non il medico. Non avrebbero potuto finire la partita invece con l’atteggiamento hanno continuato la gara e l’hanno vinta. Futuro? Sono sereno, sto lavorando al massimo. A parte la Juve che in Italia è imbattibile e la Samp, se non avessimo perso quelle due gare le avremmo vinte tutte. Su stasera ero sereno perché avevo visto a Genova la mia squadra dominare in lungo e in largo come non facevamo neanche negli anni d’oro. Stasera ho visto una bella Lazio”.

Poi Inzaghi elogia Biglia: “Era in dubbio fino a venerdì perché aveva un problema abbastanza serio al polpaccio. E’ un giocatore straordinario. Ho giocato con calciatori fortissimi come Veron e Nedved e a lui lo metto tra questi. E’ uno dei migliori nel suo ruolo in Europa”. Quando gli chiedono se la Lazio con un 3 innesti può ambire allo scudetto nella prossima stagione, Inzaghi risponde: “Con la Juve non c’è storia, ma se la Lazio mette sempre questa voglia e questa mentalità può giocarsela con tutti”. Infine racconta la sua chiamata sulla panchina della Lazio: “Lotito e Tare mi hanno contattato per sostituire Pioli con cui ho un ottimo rapporto. Spesso assistevo ai suoi allenamenti e imparavo da lui. Il presidente e il direttore mi conoscevano da 6 anni per quanto fatto nel settore giovanile. Quando è arrivata la chiamata l’ho presa al volo perché mi sentivo pronto. Questa settimana ho ricevuto critiche da chi non conosce il calcio, ma io e il mio staff siamo sereni. Filippo allo stadio? Sapevo che sarebbero venuti mio fratello, la mia compagna col piccolo. Cercheremo di convincerli a venire anche a Carpi”.

Inzaghi è intervenuto poi su Lazio Style Radio: “Il miglioramento della squdra è merito loro, poichè ho trovato grande disponibilità. Ero tranquillo anche dopo la sconfitta contro la Sampdoria, perchè avevamo dominato e 9 volte su 10 si portava a casa“. E’ una Lazio più cinica con un tridente più prolifico: “Abbiamo tanta intensità ed è questo che sta facendo la differenza. Mancini? Ci siamo salutati affettuosamente prima del match. E’ merito anche suo se sono qui. Ora testa al Carpi. Peccato per le squalifiche ma faremo di tutto per vincere, anche se non sarà facile perchè loro devono salvarsi“.

Partita vinta a centrocampo: “In mezzo abbiamo giocato molto bene. Onazi, Biglia e Lulic hanno dominato a centrocampo ed hanno fatto tutto ciò che avevamo preparato in settimana“.

Tegola Lazio, due titolari salteranno Carpi – Lazio

Il pessimo arbitraggio del signor Banti ha penalizzato pesantemente la Lazio nel corso del match contro l’Inter. Nonostante questo, i biancocelesti hanno portato a casa una vittoria preziosa e meritata. ma le conseguenze dei cartellini gialli sventolati ai biancocelesti, avranno conseguenze pesanti. Infatti, Keita e Gentiletti, in virtù del giallo ricevuto, salteranno la partita Carpi – Lazio. Inzaghi su tutte le furie per le decisioni di Banti.

LE PAGELLE DI LAZIO INTER – Ce l’abbiamo solo noi Miro Klose!

Bella vittoria della Lazio dopo le ultime due sconfitte. Ritorna Klose e i biancocelesti tornano al gol. La seconda rete invece è di Candreva dagli 11 metri. Inter spaesata e mai in partita, paga una difesa disastrosa.

LAZIO 

Marchetti 6,5 – Sempre attento e puntuale nelle uscite alte. Al 27′ è gelido nel restare in piedi e a respingere il tiro di Jovetic da due passi. Attento anche sulla punizione di Perisic al 75′. Un bel messaggio a Conte per gli Europei.

Basta 6 – Spinge tanto sulla fascia e al quarto d’ora pennella un ottimo cross per Candreva che il numero 87 non concretizza. Cala nella ripresa permettendo a Perisic qualche sortita di troppo.

Bisevac 6,5 – Dopo tante critiche finalmente una buona prestazione. Annulla completamente Icardi.

Gentiletti 6,5 – Partita perfetta, giganteggia sugli avversari ed è sempre puntuale su ogni pallone. Il primo errore al 77′ quando svirgola palla in difesa, ma fortunatamente l’Inter non ne approfitta.

Konko 6 – Approfittando delle sortite offensive di D’Ambrosio spesso si lancia in avanti. Una buona partita per il terzino biancoceleste.

Onazi 6,5 – Continua a confermare il suo ottimo stato di forma. Dà equilibrio al centrocampo correndo tantissimo e aiutando la difesa. Stasera si è visto poco in avanti ma data la pericolosità  offensiva dei nerazzurri non si può biasimare.

Biglia 7 – Una diga davanti alla difesa. Da lui finisce la manovra dell’Inter e inizia quella della Lazio. E’ lui a far partire l’azione che poi porta al rigore di Keita. Gara da applausi.
(dal 92′) Cataldi s.v.

Lulic 7 – Parte arrembante, facendosi sempre trovare in area. Non a caso il primo gol biancoceleste nasce da una sua triangolazione con Klose. Sempre presente in ogni azione offensiva e in fase di ripiegamento. Instancabile.

Candreva 6,5 – Primo acuto al quarto d’ora quando prova una semi volèe da posizione defilata che si spegne a lato. Nella prima mezzora si incaponisce spesso in dribbling inutile e controproducenti. Il primo acuto arriva alla mezzora con uno dei suoi destri al veleno che scalda i guanti ad Handanovic. Al 56′ ci prova con la sua solita punizione alla “Roberto Carlos” che si spegne sul fondo. All’84’ si fa perdonare l’errore dal dischetto contro la Sampdoria con un rigore magistrale che si insacca nel sette.
(dall’89’) Milinkovic-Savic s.v.

Klose 8 – Le grandi partite lo esaltano e il suo avvio di gara è da top player. Al 7′ trova il vantaggio dopo una bella triangolazione con Lulic con delizioso scavetto a sedere Handanovic. Lotta come un toro su ogni pallone e di testa le prende tutte. Meritati gli applausi dell’Olimpico alla sua uscita dal campo.
(dal 71′) Mauri – Prima acuto all’80’ con un tiro dal limite che finisce a lato. Di esperienza fa ammonire Murillo, un giallo che costa caro al colombiano.

Keita 7,5 – La prima mezzora è più intento a coprire dietro per limitare le incursioni di D’Ambrosio ma al 31′ si accende la lampadina e fa una delle sue solite incursioni sulla sinistra col tiro che gli viene respinto da Handanovic. Cresce nella ripresa e sulla sinistra è sempre una mina vagante. Fa sudare 7 camicie al povero D’Ambrosio che non riesce quasi mai a frenarlo. Si procura il rigore del 2 a 0.

All. Inzaghi 7 – Disegna una Lazio perfetta che annienta sul piano del gioco l’Inter. Viene espulso a metà del secondo tempo per qualche parola di troppo verso l’arbitro dopo un giallo generoso a Keita.

Fabrizio Piepoli

Candreva: “Questa vittoria fa aumentare i rimpianti. Il mio futuro? Voglio bene ai laziali ma…”

Le parole di Candreva, votato come Man of the match, a Medisaet Premium: “Siamo felici di questa vittoria e cerchiamo di chiudere in maniera positiva questa stagione. La qualità c’è, ma purtroppo ci sono stati vari problemi in questa stagione. Abbiamo avuto troppi alti e bassi. Dispiace, anche per la sconfitta di Marassi. Il mio futuro? Penso agli Europei, non penso alle voci. Inzaghi? Noi lo stiamo seguendo, spero davvero che venga confermato“.

Il numero 87 ha poi aggiunto a Sky: “Stasera buona partita ma c’è il rammarico per la stagione. I rimpianti sono tantissimi con prestazioni al di sotto delle nostre qualità. Inzaghi? Il mister si merita un grande futuro, noi lo stiamo seguendo per permettere di raggiungere i suoi obiettivi. La Lazio deve ambire a palcoscenici importanti, ha tifosi importanti che meritano tanto. Futuro? I tifosi mi vogliono bene e io voglio bene a loro. Adesso voglio finire la stagione al meglio e poi pensare agli europei”.

LA CRONACA – Lazio-Inter 2-0: Keita ispira, Klose e Candreva eseguono

Un acuto d’orgoglio si chiedeva, e un acuto d’orgoglio è arrivato. Per l’Europa forse è troppo tardi, ma si può partire da un dato: all’Olimpico stavolta si è vista una bella partita di calcio. Giocata soprattutto dalla Lazio, trascinata dai suoi uomini migliori e cattiva e determinata su ogni pallone come mai si era visto nel corso di questa stagione. Un’Inter scialba e peraltro sostenuta nella fase chiave del match dal solito Banti, vecchia conoscenza laziale, dice addio al terzo posto e dovrà ora guardarsi dalla Fiorentina per la quarta piazza, pur con un rassicurante vantaggio di quattro punti a due giornate dalla fine del campionato.

FORMAZIONI – Inzaghi recupera Bisevac al centro della difesa, che si muove al fianco del confermato Gentiletti. A centrocampo c’è Lulic con Onazi ormai punto fermo dell’ex tecnico della Primavera, mentre Biglia dopo gli acciacchi settimanali è al suo posto. In attacco torna Klose nel tridente già visto contro Palermo ed Empoli assieme a Keita e Candreva. Nell’Inter, assente Ljajic, ci sono Brozovic, Perisic e Jovetic a supportare Icardi in avanti. Kondogbia titolare a centrocampo, Miranda e Murillo sono i centrali di difesa con D’Ambrosio e Nagatomo sulle corsie esterne.

MIRO LA PIAZZA, MARCHETTI LA TIENE –  L’Inter parte aggressiva provando ad occupare la metà campo laziale. Ma al primo affondo, allo scoccare del 9′, la Lazio fa male. Klose appare da subito ispirato, una sua prima percussione non trova d’un soffio l’appoggio vincente in area. Quindi da una nuova avanzata del tedesco, nasce un perfetto passaggio filtrante di Lulic: Klose riceve di nuovo il pallone e, a tu per tu con Handanovic, delizioso “tocco sotto” e Lazio in vantaggio. La reazione dell’Inter viene ben soffocata dalla Lazio, ma i nerazzurri trovano il varco giusto al 27′: perfetto invito di Kondogbia in area per Icardi che scappa via a Gentiletti e conclude a botta sicura, ma Marchetti è strepitoso nel respingere.

PRIMO TEMPO A BUONI RITMI – Sul capovolgimento di fronte, una conclusione dalla lunghissima distanza di Candreva, apparentemente velleitaria, impegna severamente Handanovic. La Lazio attende e riparte con buona efficacia: al 31′ affondo di Keita sulla sinistra, la conclusione da posizione un po’ troppo defilata viene respinta con un buon riflesso dal numero uno interista. Al 37′ ci sarebbe anche il raddoppio, ma un fuorigioco millimetrico rende vano il gol di Candreva. Appena prima dell’intervallo però, grosso brivido per i biancazzurri: Kondogbia triangola con Perisic e irrompe in area per la conclusione, provvidenziale il salvataggio di Gentiletti.

PIU’ LINO CHE BANTI – Pronti via nel secondo tempo e la Lazio ha subito di che protestare: su un passaggio filtrante di Onazi al 5′ Miranda rimedia in scivoltata, ma aggiustandosi il pallone con un gomito galeotto, ci poteva stare la massima punizione. 2′ dopo su una spina di Medel in area, Keita va a terra ma rimedia addirittura il giallo per simulazione: le decisioni di Banti fanno infuriare l’Olimpico e Simone Inzaghi, che viene allontanato. Mancini incassa il regalo e inserisce Biabiany al posto di Medel, per provare a trovare maggior profondità in avanti. Il fischietto di Livorno sale letteralmente in cattedra fermando Konko lanciato a rete per un fallo dubbio e ammonendo Klose e Lulic per futili motivi.

KEITA-CANDREVA, CHE NUMERI – Al 25′ Jovetic non arriva d’un soffio, su azione da calcio d’angolo, sul pallone del pareggio, e Mancini lo sostituisce con Eder. Nella Lazio il primo cambio è l’ingresso di Mauri al posto di un Klose che si prende una autentica standing ovation dall’Olimpico. Alla mezz’ora un tentativo di Perisic su punizione trova i pugni di Marchetti. Al 34′ la Lazio riparte in velocità, Candreva appoggia per Lulic che scarica su Mauri, la cui conclusione finisce di poco a lato. I break biancazzurri aumentano e al 38′ arriva una nuova percussione in area di Keita: stavolta il fallo di Murillo (già ammonito e conseguentemente espulso) viene sanzionato da Banti. Candreva con una bomba sotto l’incrocio scaccia via i fantasmi di Genova e firma il 2-0. Degna chiusura di una bella partita, ed è un sollievo poterlo finalmente dire.

Fabio Belli

Klose: “Sarà dura, ma dobbiamo continuare così”

Al termine del primo tempo, incalzato dai microfoni di Mediaset Premium, è intervenuto colui che sta decidendo fino ad ora la partita: Miro Klose. Ecco le sue parole:

Abbiamo giocato solo il primo tempo, ora dobbiamo continuare così anche nel secondo. Adesso diventa più dura secondo me. Essere più cattivi? Siamo bassi e le ripartenze sono lunghe, non è così semplice come si vede in tv (ride ndr)”.

Tare: “Sappiamo cosa fare. La Lazio dell’anno prossimo sarà differente”. Poi su Biglia e Candreva…

A pochissimi minuti dall’inizio del match tra Lazio e Inter il ds biancoceleste Igli Tare è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium. Queste le sue parole: “Partita importante per Inzaghi? Noi abbiamo parlato con lui quando gli abbiamo affidato la squadra. Siamo stati chiari, nessuna pressione, vogliamo dargli questa possibilità con questo mini-ciclo e alla fine prenderemo una decisione per la sua eventuale permanenza alla Lazio. Fino ad oggi non è stato deciso ancora niente, sappiamo cosa dobbiamo fare, però i risultati ci aiuteranno. Candreva e Biglia? Io non sono bravo a fare i numeri (ride ndr). Sono giocatori pregiati che hanno un valore importante. L’ abbiamo fatta una strategia su questi giocatori, quest’anno prenderemo in considerazione qualsiasi cosa verrà per il bene della Lazio“. Al Ds Tare viene chiesto se questa estate ci sarà rivoluzione o solo qualche innesto: “Ci saranno dei cambiamenti notevoli. A fine stagione faremo le dovute valutazioni. Sicuramente la Lazio dell’anno prossimo sarà una Lazio differente“.


Sulla difficile situazione ambientale: “Purtroppo il calcio è fatto di risultati. In una città difficile come Roma, sopratutto nelle difficoltà, dobbiamo mantenere la calma e prendere a mente fredda tutte le decisioni sul futuro. Io non vedo difficoltà. Abbiamo fatto discorsi chiari anche con tutta la squadra sul futuro. Qualsiasi giocatore che non si sente valorizzato gli daremo la possibilità di prendere in considerazione altre opportunità. Lo Stadio vuoto? Io sto lavorando per il mercato in entrata. La Lazio è molto desiderata e fa gola a tanti giocatori che la vedono come un’opportunità importante“. Di nuovo incalzato sull’ipotesi di Candreva all’Inter Tare ha risposto così: “Adesso è inutile parlare di mercato perché mancano 3 partite poi a fine stagione faremo le scelte e spero che siano le scelte giuste per questa società“.

Stankovic: “Dobbiamo fare una grande partita stasera. Biglia e Candreva? Vediamo…”

A pochissimi minuti dall’inizio del match tra Lazio e Inter è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium il doppio ex Dejan Stankovic. Queste le sue parole:

Dobbiamo fare una bella partita stasera. Abbiamo avuto alti e bassi ma quest’anno lo giudico un anno positivo. Abbiamo tanti giocatori giovani e nuovi, Mancio (Mancini ndr) ha fatto un ottimo lavoro, vediamo alla fine cosa esce in classifica. Biglia e Candreva? Sono 2 grandi giocatori che hanno pure una bella esperienza in campo. Il nostro direttore Ausilio vediamo cosa riescirà a fare questa estate…”. Sulle difficoltà dei nuovi: “Noi li abbiamo presi perché sono bravi e hanno un gran carattere, ma la testa costa tantissimo. Devi capire dove sei venuto, l’ambiente, il peso della maglietta che indossi…possiamo crescere su quel punto di vista. Simeone? Sono molto amico con il Cholo, ma il nostro allenatore è Mancini. Forse Simeone verrà tra 2, 3, 4, 10 anni, quando si sentirà anche lui pronto, ma in questo momento Mancini è il nostro allenatore. Se lui dice che verrà all’Inter ci credo ma non nel breve futuro“. Nella panchina della Lazio ci sarà il suo amico Simone Inzaghi: “Mi fa piacere vederlo, è un ex compagno e un amico e sono molto contento per lui. Il suo grande sogno era allenare la Lazio in A gli auguro un in bocca al lupo e una buonissima carriera. Sarà strano vederli lui e Mancio avversari? Io sono felice di vederli tutti e due in Serie A in 2 grandi squadre. Sono stati 2 grani compagni di squdra e amici divertenti. E’ bello vederli in serie A“.

 

 

Eder: “Stasera dobbiamo vincere. Terzo posto? Se la Roma…”

Il giocatore dell’Inter Eder è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM:

E’ importante stasera vincere per blindare 4° posto. Se la Roma domani non vince c’è ancora la possibilità di arrivare 3°.  Finché la matematica non ci condanna dobbiamo crederci”. L’attaccante italo-brasiliano è tornato al gol domenica scorsa dopo un lungo digiuno: “Non ci pensavo più di tanto. Il mio modo di giocare è quello, non penso solo a segnare, poi è normale che il gol manca ma l’importante è che la squadra vinca”.

FORMAZIONI UFFICIALI di Lazio-Inter

Queste le formazioni ufficiali di Lazio-Inter 36esima giornata di campionato: Roma, domenica 1 Maggio ore 20:45 Stadio Olimpico:

Lazio (4-3-3): Marchetti; Basta, Bisevac, Gentiletti, Konko; Onazi, Biglia, Lulic; Candreva, Klose, Keita. A disp: Berisha, Guerrieri, Hoedt, Mauricio, Patric, Braafheid, Milinkovic-Savic, Cataldi, Mauri, Morrison, F. Anderson. All. Simone Inzaghi

Indisponibili: De Vrij, Kishna, Matri, Parolo, Radu, Djordjevic
Squalificati:

Diffidati: Biglia, Gentiletti, Hoedt, Keita

Inter (4-2-3-1): Handanovic; D’Ambrosio, Miranda, Murillo, Nagatomo; Medel, Kondogbia; Jovetic, Brozovic, Perisic; Icardi. A disp: Carrizo, Berni, Santon, J. Jesus, Telles, Gnoukouri, F. Melo, Biabiany, Manaj, Palacio, Eder. All. Roberto Mancini

Indisponibili: Ljajic
Squalificati: –
Diffidati: 
Handanovic, Jovetic, Perisic, Telles

Arbitro: Luca Banti (Sez. di Livorno)
Assistenti: Barbirati – Meli
IV Uomo: Vuoto
Addizionali: Orsato – Cervellera

Lulic: “Vogliamo fare risultato e vincere la partita. Europa? Finché c’è la matematica…”

Il giocatore biancoceleste  Senad Lulic è intervenuto ai microfoni Mediaset Premium quando manca ormai poco più di un’ora all’inizio della sfida tra Lazio e Inter. Queste le sue parole:

Noi non dobbiamo vedere cosa fa il Sassuolo. Noi vogliamo fare risultato e vincere la partita, alla fine faremo i conti. Abbiamo visto i risultati oggi, il Sassuolo ha qualità ma noi dobbiamo guardare a noi stessi e fare una prestazione come dobbiamo e vogliamo fare. Dobbiamo sfruttare queste occasioni che vengono. L’Europa? Io ci credo sempre. Finché è matematicamente possibile dobbiamo crederci, però oggi dobbiamo fare prima i 3 punti per crederci, l’obiettivo più importante è vincere stasera. La vittoria dell’andata? Abbiamo battuto anche altre squadre, l’Inter è una grande squadra però sappiamo come batterla. Dobbiamo ripetere quello che abbiamo fatto all’andata“.

Poco dopo il jolly bosniaco è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM: Le 191 presenze con la Lazio? Sono numeri. E’ più importante prendere i 3 punti, sono questi i numeri più importanti. Con una vittoria stasera possiamo ancora credere all’Europa”. L’inter ha tanta qualità: “Noi sappiamo che l’Inter è una grande squadra però ogni squadra ha i suoi punti deboli. Noi ci siamo preparati bene, e sicuramente dobbiamo sfruttare le nostre occasioni meglio di domenica scorsa, e segnare”. La Lazio deve essere più cattiva dietro: “Noi cattivi dobbiamo esserlo sempre. Le partite si vincono a centrocampo quindi noi dobbiamo essere tosti perché il loro centrocampo è forte. Dobbiamo entrare tosti e duri, solo così batti l’Inter

SERIE A – I risultati del 36esimo turno

In attesa del posticipo domenicale Lazio-Inter e dei due posticipi del lunedi Napoli-Atalanta e Genoa-Roma, si sono giocate le partite delle ore 15 della 36esima giornata di Serie A Tim.

Dopo la vittoria della Juventus sul Carpi nel lunch match delle 12:30, sono state 4 le partite giocate in questo pomeriggio di campionato.

MILAN-FROSINONE – Il Milan pareggia solo allo scadere contro un agguerrito Frosinone alla disperata ricerca di punti salvezza. I ciociari si sono portati in vantaggio dopo appena 70 secondi grazie alla rete di Paganini, trovando addirittura il raddoppio in chiusura di primo tempo con Kragl. Tante occasioni sprecate dal Milan nella prima frazione di gioco, grazie anche alla superba prestazione di Bardi. Nel secondo tempo i rossoneri hanno accorciato le distanze con Bacca al 50′, dopo che pochi minuti prima Balotelli aveva sbagliato un rigore. Improvviso 1-3 di Dionisi per il Frosinone, poi le reti di Antonelli appena entrato, e di Menez su rigore al 92′ decretano il 3-3 finale.

EMPOLI-BOLOGNA -Vince la noia al Castellani di Empoli tra i toscani e il Bologna di Donadoni. Le due squadre, già ampiamente salve, non si fanno male e i 90 minuti scorrono via con poche emozioni fino allo 0-0 finale.. Da segnalare la rete annullata a Riccardo Saponara al minuto 65 per fuorigioco ed una buona occasione per il Bologna con Floccari, ben sventata dall’estremo difensore dei toscani Pelagotti.

PALERMO-SAMPDORIA – Importantissima vittoria per il Palermo di Davide Ballardini, che al Renzo Barbera batte con un secco 2-0 la Sampdoria di Vincenzo Montella. Decisive le reti di Vazquez al 19esimo del primo tempo, e l’autogol di Krsticic a 5 minuti dal termine della sfida. Con questa vittoria, la seconda consecutiva, i rosanero appaiano il Carpi al terzultimo posto in classifica, lasciando il Frosinone staccato di 4 lunghezze.

SASSUOLO-VERONA – Vince di misura il Sassuolo, che al Mapei Stadium si impone 1-0 sul già retrocesso Hellas Verona in virtù della rete messa a segno da Pellegrini (con deviazione decisiva di Moras) al 13esimo del secondo tempo. Un Verona volitivo nonostante la certezza acquisita della Serie B, e che ha avuto diverse occasioni, mal sfruttate, per passare in vantaggio, ma è stato poi punito da un gol sfortunato. Sassuolo che con questa vittoria supera il Milan e si porta al sesto posto in classifica, valevole per l’accesso all’Europa League.

OLTRECONFINE – Leicester, un altro passo verso la storia

Un altro passo verso la storia e la gloria, forse quello decisivo, per il Leicester di Claudio Ranieri, che nella 36esima e terzultima giornata di questa incredibile Premier League, pareggia 1-1 sul difficile campo del Manchester United.

PARTENZA IN SALITA – Privi del loro bomber Jamie Vardy per squalifica, gli uomini di Ranieri si presentano a Old Trafford con Ulloa al fianco di Okazaki in avanti. Partenza subito in salita per i Foxes, colpiti a freddo dal gol di Martial al minuto 8 su assist di Valencia. Martial che, colpevolmente lasciato solo sul secondo palo da Mahrez, non ha difficoltà a trafiggere Schmeichel. Veemente la reazione della capolista, che trova il pareggio al minuto 17 grazie al capitano Morgan, che batte di testa De Gea sfruttando la bella punizione calciata da Drinkwater.

SECONDO TEMPO IN TRINCEA – Il secondo tempo vede il Leicester sulla difensiva e pronto a ripartire in contropiede sfruttando la velocità dei suoi esterni. Lo United non riesce a trovare il gol vittoria, grazie anche ad un ottimo Schmeichel, (prima partita ad Old Trafford per il giovane figlio della bandiera dei Red Devils), e a una buona dose di fortuna (palo esterno su colpo di testa di Smalling). Nel finale espulso Drinkwater per doppia ammonizione e ultimi 10 minuti di fuoco e sofferenza, ma alla fine i Foxes difendono il pareggio e ottengono un preziosissimo punto.

ClaudioRanieriDOMANI CHELSEA-TOTTENHAM – In attesa del posticipo di questa terzultima giornata che vedrà impegnata la seconda della classe Tottenham nel derby londinese in casa del Chelsea, il Leicester si porta a +8 sugli Spurs a sole due giornate dal termine. Basterà quindi un passo falso del Tottenham a Stamford Bridge o, in caso di vittoria della squadra di Pochettino, due punti nelle rimanenti due giornate per consegnare la squadra di Claudio Ranieri alla storia del calcio.

Eriksson: “Quella Lazio fu la squadra più forte che abbia mai guidato”. E su Inzaghi…

Ai microfoni di Radio Sei è intervenuto l’ex allenatore biancoceleste Sven Goran Eriksson. Il tecnico svedese è tornato a parlare dei suoi tempi trascorsi alla guida della Lazio raccontando qualche aneddoto su quella formidabile squadra.

Queste le sue parole: Quella Lazio è stata la squadra più forte che ho allenato, aveva personalità e tecnica“. Di fronte allo stadio Olimpico per Lazio-Inter due suoi vecchi giocatori, Simone Inzaghi e Roberto Mancini: “A Mancio, quando lo sostituivo saltavano spesso i nervi, era un tipo fumantino, per non sentirlo mi dovevo coprire le orecchie. La Lazio mi è rimasta nel cuore, Inzaghi è un tecnico molto preparato, mi auguro che riesca a riportare la squadra ai posti che più le competono”. Tra i ricordi anche uno un po’ particolare: “Ricordo che in una partita il Mancio diede del deficiente a Inzaghi per aver tentato di calciare un rigore con un brutto cucchiaio”. Infine Eriksson si è soffermato anche su un altro suo ex giocatore nel periodo biancoceleste, Diego Simeone: “Faccio il tifo per la sua squadra, ha un gioco che mi affascina, gli sono grato e mi rende orgoglioso che dica di aver preso qualcosa da me. Era un tipo tosto come giocatore e lo è anche da tecnico”.

Perisic deciso: “Contro la Lazio dobbiamo vincere”

“Contro la Lazio dobbiamo vincere – spiega Ivan Perisic a Inter Channel a poche ore dal match contro la Lazio –. Ogni partita è diversa e speciale indipendentemente dal nostro avversario. Il mio obiettivo è sempre quello di migliorare. Non devo fermarmi assolutamente dopo un gol”.

SERIE A – Insaziabile Juve: vittoria anche contro il Carpi

La vittoria dello scudetto con 4 giornate d’anticipo non ha placato la fame della Vecchia Signora che continua a mietere vittime e non risparmia neanche il povero Carpi in cerca della salvezza. Ci mettono 41′ i bianconeri a trovare la rete del vantaggio grazie a un destro radente di Hernanes dal limite dell’area. Nella ripresa Zaza di testa chiude i giochi sfruttando al meglio il delizioso cross di Pogba. Un gol ogni 108′ per l’attaccante lucano che si conferma un cecchino implacabile. La Juventus impreziosisce ulteriormente la festa scudetto nel proprio stadio davanti ai propri supporters. Il Carpi deve sperare in un risultato negativo del Palermo e del Frosinone dato che i prossimi match saranno tutt’altro che semplici contro la Lazio e poi lo scontro salvezza contro l’Udinese.

FORMULA 1 – Poker Rosberg. Vettel-boom!

E’ ancora Nico Rosberg su Mercedes ad uscire vincitore dal quarto Gran Premio stagionale del mondiale di Formula 1.

Nella quarta prova del mondiale disputata nel circuito cittadino di Sochi in Russia, il tedesco, scattato dalla pole position, precede il compagno di scuderia, il campione del mondo uscente Lewis Hamilton, dominando la gara dall’inizio alla fine. Terzo gradino del podio per il ferrarista Kimi Raikkonen, bravo a superare il connazionale finlandese Valtteri Bottas nel gioco dei pit stop e a precederlo sul traguardo finale. Quinta l’altra Williams di Felipe Massa, davanti ad un grande Fernando Alonso che chiude sesto con una McLaren in ripresa. Chiudono la top ten Magnussen, Grosjean, Perez e Button.
Gara che termina subito quella di Sebastian Vettel, che viene tamponato per ben due volte nelle prime curve dopo la partenza dalla Red Bull di Kvyat, con cui il pilota tedesco della Ferrari aveva già avuto qualche screzio nel Gp di Cina. Furioso Vettel nei messaggi radio al box.
Per Nico Rosberg quarta vittoria in altrettante prove del mondiale e primo vero tentativo di fuga nella classifica generale.

Cesar: “La storia della Lazio non merita questo”

Intervistato da cittaceleste.it. Cesar ex di Inter e Lazio ha parlato della gara di stasera: “Sono sempre belli questi eventi, il tifoso laziale c’è sempre. Ci si diverte sempre e questo è l’importante. I tifosi della Lazio si conquistano cambiando il comportamento, sarà anche un business ma serve passione e amore per questa società. La storia della Lazio non merita questo trattamento“.