Il tecnico del Palermo Roberto De Zerbi, è intervenuto nella consueta conferenza stampa alla vigilia del lunch match di domani tra il suo Palermo e la Lazio di Inzaghi.
Queste le sue parole: “Non so se quella di domani sarà la mia ultima partita. Io sto dando tutto con la massima serietà, professionalità ed impegno. Contro la Lazio speriamo di vincere. Modulo? Magari cambieremo qualcosa dal punto di vista del sistema di gioco, ma non pensate che sia questo il motivo dei risultati negativi. Se cambio lo faccio anche in base a chi andiamo ad affrontare. La Lazio ha tre attaccanti forti e due mezzali che si inseriscono molto, un po’ come il Torino. Dove ho allenato finora non hanno mai aperto grosse discussioni sul modulo. Con Torino e Roma giocando a 5 abbiamo subito 8 gol, mentre in altre partite con un uomo in meno in difesa avremmo tenuto il gioco più lontano dalla nostra area. Molti gol li avremmo potuti evitare con la difesa a 5, però le statistiche dicono che subiamo molti più tiri con questa soluzione tattica”. Sui tifosi, apparsi scontenti per il momento negativo della squadra: “I risultati positivi aiutano, ma se siamo in questa condizioni i motivi sono più profondi. Per ora sono concentrato solo sulla sfida di domani. Giocare con poco pubblico o con un pubblico non entusiasta non fa sicuramente piacere a nessuno. Siamo persone prima che professionisti. A me non piace perdere, non piace essere contestato, quindi fa piacere se il pubblico è dalla nostra parte”. Due parole sui singoli, Diamanti e Gonzalez, finalmente recuperati: “Diamanti se sta bene gioca sempre. Parlerò con lui, se è brillante e sta bene domani ci sarà. Giovedì l’ho visto bene, ieri e oggi era un po’ stanco ma può essere normale e non mi spaventa. Gonzalez è recuperato al 100% e domani giocherà. Bouy potrebbe essere un’ipotesi per domani”.Molti hanno criticato i rosanero per l’atteggiamento: “Coraggio e intraprendenza si possono, si devono allenare. Dal punto di vista del coraggio non siamo ancora al top. Il nostro approccio nei primi 20′ è diverso dagli ultimi 70′. Bisogna capire perché, se quell’inizio brillante è frutto del lavoro che facciamo in settimana e poi peggiora l’atteggiamento o che altro. Questa settimana è stata particolare. Io l’ho vista sempre bene la squadra all’inizio. Le mie responsabilità me le prendo, però non può anche i calciatori devono prendersi le loro”. Infine una battuta sull’orario di gioco: “Giocare alle 12.30? Beh, ci addormentiamo prima e mangiamo prima. Incide solo un po’ nell’alimentazione e nel ritiro. Però sono contro tutte queste forme di varianti di ora. Per me le partite sono di domenica alle 15 e basta”.

finalmente la meritata Serie A seppur in un clima che definire surreale è un mero eufemismo. Era una Lazio in grave crisi psicologica a causa del disastroso campionato realizzato dalla truppa biancoceleste nei mesi precedenti. Ma nonostante ciò l’attuale tecnico biancoceleste non ha mai abbassato il livello del suo entusiasmo che inevitabilmente si è impennato dopo lo splendido debutto contro i rosanero (leggi sotto). Da quella partita poi ne seguiranno altre 6 (quattro vittorie e tre sconfitte) che sembravano solo una bella parentesi prima di percorrere una nuova strada destinazione Salerno. Invece…7 mesi dopo, Inzaghi torna al Renzo Barbera e, mentre per i rosanero la situazione non è assolutamente cambiata (in crisi erano ed in crisi sono), i biancocelesti al contrario arrivano con un umore nettamente opposto rispetto alla scorsa stagione. Inzaghino ha realizzato una rinascita a dir poco miracolosa che ha portato ad un’atmosfera così bella che non si vedeva da tempo (vedi ad es. la voglia dei tifosi di stare vicino alla squadra alla Stazione Termini e oggi all’
dribbla le difficoltà. La Lazio diverte, iglia e compagni inseriscono la quinta o meglio dire l’ottava, come i risultati utili consecutivi. Gol e spettacolo, ma soprattutto un gruppo unito che rema tutto nella stessa direzione. Come è cambiata la Lazio in appena sette mesi. Ma manca ancora qualcosa. Un segno di rinascita definitivo…qualcosa che dica una volta per tutte – come direbbe Max Pezzali – “Ci sono anch’io!” E tra poco più di una settimana c’è il derby…ma non pensiamoci ora, le grandi opere vanno costruite pezzo dopo pezzo e domani l’ulteriore pezzo mancante si chiama Palermo e dobbiamo portarlo assolutamente a casa. Ora è giusto preparare Palermo, ed i tre punti saranno fondamentali. Poi ci vorrà un gran lavoro di Inzaghi a livello psicologico, per fare finta che l’ultima stracittadina giocata sia stata quella del 26 Maggio 2013. Godiamoci la tranquillità di giocare praticamente una sola competizione, ed andiamo a Palermo per attaccare, con criterio e squadra corta.
do Inzaghi festeggiò il suo debutto in Serie A con una bellissima vittoria. Nonostante ciò, come dolce precedente, abbiamo scelto la bellissima vittoria di 2 anni fa della prima
