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OLTRECONFINE – Gol a grappoli in Premier League. Il Papero esulta, El Gordo piange

In attesa del Leicester, che scenderà in campo domani pomeriggio, è andato in scena un prelibatissimo 32esimo di Premier League. Sette i match disputati che hanno visto le squadre scese in campo segnare gol a grappoli. Ben 25 le reti siglate grazie a tre poker, di cui due esterni.

Aston Villa vs Chelsea 0-4: prima gioia per l’ex milanista Alexander Pato (il Papero) che sigla il gol dello 0-2 su calcio di rigore. Mattatore del match però è Pedro con una bella doppietta.

Bournemouth vs Man City 0-4: De Bruyne e Aguero trascinano i Citizens che stanno cercando di blindare il terzo posto. Arriva anche il gol dell’ex laziale Kolarov al 90esimo.

Norwich vs Newcastle 3-2: Olson al 90esimo gela Benitez (El Gordo) e vede sprofondare il suo Newcastle al penultimo posto in classifica. Ora la salvezza è veramente difficile.

Arsenal vs Watford 4-0: i Gunners tornano a ruggire con un Alexis Sanchez sugli scudi. Wenger si avvicina al Tottenham in quella che, a detta di molti, sarà la sua ultima stagione all’Emirates.

Sunderland vs WBA 0-0: i padroni di casa gettano al vento una ghiotta occasione per tirarsi fuori dalla zona calda. Invece arriva un pari che non serve a nulla, se non a soffrire ancora per centrare la salvezza.

West Ham vs Crystal Palace 2-2: uno dei tanti derby di Londra termina con uno spettacolare pareggio. Per gli Hammers grande rammarico. Una vittoria avrebbe allontanato ancor di più lo United che lo insidia al quinto posto.

Stoke vs Swansea 2-2: altro punto importante conquistato dai gallesi di Guidolin. I cigni dopo il 2-0 iniziale, rimontano con grande orgoglio e acciuffano il pari grazie a Paloschi al 79esimo.

Liverpool vs Tottenham 1-1: il big match di giornata termina in parità e il leicester di ranieri domani potrebbe davvero ipotecare il titolo in caso di vittoria. Al Tottenham, secondo in classifica, questo pari non serve a nulla. Reds in vantaggio con Coutinho, risposta immediata di Kane.

BARCELLONA REAL MADRID – Formazioni ufficiali

E’ tutto pronto al Camp Nou per El Clasico, un match che promette spettacolo, passione, grinta e rivalità uniche al mondo. Di seguito le formazioni ufficiali con le scelte di Luis Enrique e Zinedine Zidane.

Barcellona: Bravo; Dani Alves, Mascherano, Pique, Alba; Rakitic, Busquets, Iniesta; Messi, Suarez, Neymar.

Real Madrid: Navas; Carvajal, Pepe, Ramos, Marcelo; Casemiro, Kroos, Modric; Bale, Benzema, Ronaldo.

SERIE A – Ecco il risultato di Carpi – Sassuolo

Nel pomeriggio è andato in scena il primo anticipo della 31esima giornata di Serie A. Ad aprire le danze è stato il derby tra Carpi e Sassuolo. A modena i neroverdi si sono imposti con un perentorio 1-3, che mette in serio pericolo il Carpi per la corsa alla salvezza. Pronti via e Sansone dopo 4 minuti sigla il gol del vantaggio grazie ad un preciso tiro che va a depositarsi sotto la traversa. ma i padroni di casa reagiscono con Gagliolo e al 25esimo di testa trafigge Consigli. Ma al Sassuolo bastano dieci minuti per riportarsi in vantaggio: Defrel approfitta della dormita generale della difesa del Carpi per insaccare facilmente alle spalle di Belec. Nella ripresa arriva il tris definitivo con Acerbi, alla sesta rete stagionale. Risultato finale Carpi – Sassuolo 1-3.

LAZIO ROMA – I convocati di Spalletti

Ecco i giocatori prescelti da Luciano Spalletti per affrontare il derby contro la Lazio:

Portieri: Szczesny, De Sanctis;

Difensori: Rudiger, Digne, Castan, Maicon, Emerson, Torosidis, Manolas, Zukanovic;

Centrocampisti: Keita, Nainggolan, Strootman, Perotti, Salah, Pjanic, De Rossi, Florenzi, Ucan;

Attaccanti: Totti, Dzeko, Falque, El Shaarawy.

LAZIO ROMA – I convocati di mister Pioli

Il tecnico della Lazio, Stefano Pioli, ha diramato la lista dei convocati che affronterà domani la Roma nel derby:

Portieri: Marchetti, Guerrieri, Matosevic;

Difensori: Bisevac, Braafheid, Gentiletti, Hoedt, Mauricio, Patric;

Centrocampisti: Biglia, Candreva, Cataldi, Felipe Anderson, Mauri, Onazi, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Keita, Klose, Matri.

PROBABILI FORMAZIONI di Lazio-Roma: cambio in attacco per la Lazio; squadra tipo per Spalletti

News Lazio: Se in difesa le scelte di mister Pioli non ha possibilità di scegliere, situazione diametralmente opposta vive l’attacco dove è da registrare in queste ore un importante sorpasso per il ruolo di centravanti: sarà Alessandro Matri a guidare l’attacco biancoceleste nel derby con la Roma. Panchina quindi per Klose che cercherà di dare l’ultimo grande contributo a gara in corso. Salvo ripensamenti dell’ultima ora quindi il tridente d’attacco sarà composto da Candreva a destra e Felipe Anderson a sinistra, e appunto Matri punta centrale. Il resto della squadra invece è fatto. A centrocampo quindi ci sarà il solito Biglia affiancato da Parolo e dal giovane Cataldi nel ruolo di mezz’ala. Panchina per Onazi, tornato oggi ad allenarsi con il gruppo a Formello dopo due giorni di permesso. Davanti al portiere Marchetti invece, come annunciato ormai da giorni, la linea difensiva a 4 sarà composta da Patric a destra, la coppia BisevacHoedt al centro, Braafheid a sinistra. A 24h dalla partita è ormai abbandonata la speranza di vedere in campo i 2 serbi Basta e Milinkovic-Savic.

News Roma: La Roma vive una situazione diametralmente opposta a quella dei cugini biancocelesti sia sotto l’aspetto dell’umore che dell’Infermeria: Spalletti infatti ha infatti l’intera rosa a disposizione, stranamente non c’è il solito dubbio sulla presenza di Totti che normalmente accompagna le vigilie dei derby, solo Gyomber attualmente risulta tra i giocatori in dubbio. Davanti a Szczesny quindi, la difesa sarà composta da Florenzi, Manolas, Rudiger e Digne. A centrocampo Pjanic sarà il fulcro del gioco giallorosso, ai suoi lati agiranno Keita eNainggolan favoriti su De Rossi e Strootman, deciso a riprendersi il posto da titolare. Sugli esterni confermatissimi Salah ed El Shaarawy, con Perotti come falso nueve. Dzeko, quindi, partirà probabilmente dalla panchina.

Queste le probabili formazioni di Lazio-Roma 31esima giornata di campionato: Roma, domenica 3 Aprile ore 15:00 Stadio Olimpico:

LAZIO (4-3-3): Marchetti; Patric, Bisevac, Hoedt, Braafheid; Cataldi, Biglia, Parolo; Candreva, Matri, Felipe Anderson. A disp:  Guerrieri, Matosevic, Mauricio, Gentiletti, Onazi, Mauri, Djordjevic, Keita, Klose. All. Stefano Pioli

Squalificati: Lulic
Indisponibili: Berisha, Basta, Konko, Radu, De Vrij, Kishna, Milinkovic-Savic, Morrison
Diffidati: –

ROMA (4-3-3): Szczesny; Florenzi, Manolas, Rudiger, Digne; Pjanic, Keita, Nainggolan; Salah, Perotti, El Shaarawy. A disp: De Sanctis, Castan, Zukanovic, Emerson, Torosidis, Maicon, De Rossi, Strootman, Dzeko, Iago Falque, Totti. All. Luciano Spalletti

Squalificati: –
Indisponibili: Gyomber, Vainquer
Diffidati: Pjanic, Digne, Keita, Nainggolan

Arbitro: Luca Banti (Sez. Livorno)
Assistenti: Costanzo – Passeri
IV uomo: 
Di Liberatore
Addizionali:
 Damato – Russo

Poli: “Senza tifosi sarà il Derby della tristezza”

E’ uno degli eroi del -9, o meglio, l’eroe, colui che segnò il gol decisivo nello spareggio contro il Campobasso. Fabio Poli, alla vigilia del Derby, è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia, alla trasmissione “La Lazio siamo noi”, per parlare della delicatissima sfida di domani pomeriggio allo Stadio Olimpico. Domani una stracittadina atipica, sono attesi davvero pochi tifosi: “Senza il sostegno delle due curve, senza il cuore pulsante del tifo laziale e romanista, domani pomeriggio allo stadio Olimpico andrà in scena ‘il derby della tristezza’. Qualcuno dovrà riflettere prendendo atto della situazione, ricordo il calore del pubblico biancoceleste, sempre al nostro fianco, in ogni partita, in ogni campo. Nella parentesi della mia carriera vissuta a Roma, che porterò per sempre dentro al cuore, avrei voluto giocare e segnare in una stracittadina, che ricordo rappresentava comunque per noi un elemento di fascino e di fantasia“. Domani bisogna vincere in qualunque maniera: “Per vincere domani andrebbe bene anche una rete segnata da Marchetti, o dal mio amico Manzini!“. Su Pioli: “Spero che Pioli prosegua la sua avventura alla Lazio, che il risultato lo condizioni positivamente, il resto dovranno farlo e darlo gli uomini prima che giocatori che scenderanno in campo. Dovranno onorare la maglia, il suo simbolo, la sua storia. Proprio come facemmo noi“.

Mattia e Palombi in coro: “Vittoria voluta, ora testa al Derby”

Dopo una sofferta ma bella prestazione la Lazio primavera supera la Ternana per 4-3. Stremati i giocatori Palombi ed il capitano della Lazio, Mattia, hanno rilasciato le loro considerazioni sulla partita ai microfoni di Lazio style radio.

Entrambi hanno sottolineato la nuova formazione, il 3-5-2 scelto da Inzaghi, ecco le parole di Mattia al riguardo: “La linea difensiva schierata in campo era a tre, l’abbiamo provata durante la settimana, il mister ha voluto giocare così. Ci siamo trovati bene, non lo so se giocheremo ancora così in futuro”. Mentre Palombi ha commentato così la soluzione del mister: “Il modulo tattico 3-5-2 lo abbiamo provato tutta la settimana ed è adatto per questa squadra, inizialmente eravamo un po’ spaesati perché era la prima volta ma siamo contenti del risultato”.

Riguardo la partita appena trascorsa e vinta con la Ternana, il capitano ha detto: Ci voleva una vittoria oggi, anche se è stata sofferta. Abbiamo ripreso la partita, dovevamo partire sicuramente meglio”. L’attaccante ha replicato: “Non era semplice, siamo partiti sottotono, nel primo tempo abbiamo subito i gol da due palle inattive e abbiamo sprecato tante occasioni. Siamo riusciti però a portare a casa tre punti fondamentali in vista del derby. L’espulsione di Manoni è stata una mancanza di lucidità, in queste partite devi usare la testa, quando si è in campo c’è molta euforia ma questi gesti vanno evitati perché mettono in difficolta la squadra”.

Intanto gli uomini di Inzaghi già hanno la testa proiettata al derby. Mattia ha proseguito l’intervista dicendo: “Il giorno dopo la gara contro l’Ascoli ci siamo messi a lavorare duramente ed eccoci qui, oggi abbiamo portato a casa i tre punti che volevamo. E’ calata l’attenzione, una palla lunga sul secondo palo messa dentro ci ha beffato, purtroppo un uomo è rimasto libero e abbiamo preso il gol. Ogni partita ha una sua storia, naturalmente in queste tre settimane di stop lavoreremo, faremo tutto il possibile per farci trovare al meglio”.

Palombi ha fatto da eco al suo capitano: “Veniamo da una pausa e rigiocheremo tra due settimane, a livello mentale non è facile, a livello fisico, dopo l’Ascoli abbiamo scaricato le gambe perché non bisogna mai smettere con la preparazione fisica. Il derby è una partita che vale il primato cittadino e la gloria, lo prepareremo nel migliore dei modi, loro sono una squadra forte e molto compatta ma noi ce la metteremo tutta per portare a casa i tre punti. Non siamo inferiori a nessuno, la stracittadina si sente da adesso fino a quando scenderemo in campo, la Roma ha un organico potente ma noi ce la giocheremo per portare a casa una vittoria. Non si deve sbagliare mai l’approccio alla gara, a maggior ragione se si tratta di derby. Siamo a conoscenza della loro forza ma è un derby e dobbiamo vincerlo perché giochiamo contro l’avversario di sempre. Dovremo scendere in campo con la testa giusta”.

Inzaghi: “Partita sofferta, abbiamo un dna forte! Prima squadra? Non ci penso”

Dopo la bella vittoria in rimonta della Lazio Primavera sul difficile campo della Ternana, il tecnico Simone Inzaghi è intervenuto ai microfoni di LazioStyleChannel. Inzaghi sapeva che non sarebbe stata una partita semplice: “Mi aspettavo una partita sofferta, ci siamo messi in cinque a centrocampo a causa delle assenze. Il dna di questa squadra in questa stagione è forte“. Un inizio difficile, subito sotto di due gol: “E’ un periodo così, prendiamo gol appena entrano in difesa, oggi le prime due volte che siamo andati in svantaggio è stato con calcio d’angolo e una punizione dal limite. Dal limite lo accetto, dal calcio d’angolo no. Ci giochiamo tanto in queste ultime partite, non si può sbagliare“. Adesso nuovamente 3 settimane di sosta, poi al rientro il Derby contro la capolista Roma, partita in cui mancherà lo squalificato Manoni oggi espulso: “Questo è un calendario strano, ora stiamo di nuovo fermi per tre settimane e poi si giocherà in casa contro la Roma il 23 aprile. L’espulsione di Manoni è molto grave in vista della gara contro la Roma. Lo aiuterà a crescere, ma non giocherà il derby. Quaglia e Matosevic saranno a disposizione, torneranno Borecki e Calì, Sarac no“. La squadra non ha partecipato, per il secondo anno consecutivo, al Torneo di Viareggio: “Non giocare il torneo di Viareggio è stata una scelta presa con la società. Abbiamo fatto amichevoli importanti, e ci sono servite per allenarci. Oggi in campo c’erano molti classe ‘98, eravamo più giovani della Ternana“. Dopo un inizio difficile la squadra è comunque ripartita con vigore: “Abbiamo intrapreso con i ragazzi l’inizio di questa stagione che per noi è un anno zero, abbiamo perso obiettivi importanti ma ora siamo terzi e nessuno ci avrebbe scommesso. Prima squadra? Non ci penso, io sono concentrato solo sui miei ragazzi“.

 

Dodici giorni dopo l’attentato riapre l’aeroporto di Bruxelles, ma la tensione resta alta

Chiuso dal 22 marzo, giorno dell’attentato, domani riaprirà l’aeroporto di Bruxelles, ma solo parzialmente ha annunciato l’ad di Brussels Airport in conferenza stampa. I primi voli che avranno luogo saranno quelli verso Faro, Atene e Torino della compagnia Brussels Airlines. Nonostante la (bella) notizia la situazione del paese continua ad essere sotto pressione, infatti la polizia ha imposto il divieto su tutte le manifestazioni dopo quella anti-islam tenuta a Molenbeek, oggi, guidata dal movimento estremista francese Génération identitaire. Le autorità, inoltre, hanno fermato 19 persone mentre prendevano parte ad una manifestazione antirazzista davanti alla Bourse, manifestazione stroncata dall’intervento della polizia dopo il rifiuto dei manifestanti a sgomberare la piazza.

A questa ha preso parte anche il presidente della Lega dei diritti dell’uomo belga, Alexis Deswaef, fermato anch’egli dai poliziotti: “La polizia mi ha intimato l’ordine di lasciare il posto notificandomi che le manifestazioni di estrema sinistra come di estrema destra sono vietate. Ho risposto di essere là in quanto semplice cittadino, ma sono stato fermato lo stesso”, queste le parole di Deswaef rilasciate all’agenzia Belga.

Sono più di una, quindi, le manifestazioni tenutesi nelle diverse piazze, quella sopra citata alla Bourse, dove dopo l’intervento forzato si è ripristinata la quiete ed ora si procede a ritmo di balli e musica; quella a Molenbeek, manifestazione anti-islam, che è stata vietata ma la pagina internet del movimento estremista ancora non ha rimosso l’invito a partecipare. Ultima manifestazione è quella a Dilbeek, tenuta stamattina a cui hanno partecipato una trentina di persone.

 

SERIE B – Il resoconto del 34esimo turno

In attesa di Novara-Salernitana (in programma domani), e di Bari-Cesena (posticipo di lunedì sera), si è giocata la 34esima giornata dell’appassionante campionato di Serie B.
Risultato a sorpresa, ma non del tutto, a Cagliari, dove l’ormai ex capolista viene sconfitta da uno Spezia in un grande momento di forma: 1-2 il risultato finale in favore dei liguri, in virtù delle reti messe a segno, tutte nel secondo tempo, da Calaiò e Piccolo per lo Spezia e da Ceppitelli in pieno recupero per i sardi. Sorpasso in vetta del Crotone quindi, che ieri sera, nell’anticipo, si era imposto di misura sul Lanciano. In zona playoff importante vittoria del Trapani, che batte tra le mura amiche con un secco 3-0 un Brescia arrendevole. Per i siciliani si tratta della quarta vittoria consecutiva. Torna alla vittoria il Pescara di Massimo Oddo, che sconfigge il fanalino di coda Como per 2-1 grazie ad una doppietta del capocannoniere Lapadula. Quarto pareggio consecutivo per la Virtus Entella, che si fa rimontare un doppio vantaggio da una mai doma Ternana. Comunque ottavo risultato utile consecutivo per i liguri guidati da Aglietti. Brutto stop interno per il Perugia, sconfitto per 0-2 dall’Ascoli: vittoria che allontana gli umbri dalla zona playoff e permette ai marchigiani di scavalcare molte compagini nella lotta salvezza. Bella vittoria per il Latina che vince 3-0 in casa contro l’Avellino. In coda vittoria del Vicenza (2-0) contro un Livorno sempre più infognato nella lotta per non retrocedere, mentra non si fanno male Pro Vercelli e Modena che si prendono un punto a testa pareggiando per 1-1 sul campo dei piemontesi.

PRIMAVERA – Ternana-Lazio 3-4: cuore e batticuore, ma i biancocelesti ci sono ancora

Due settimane di sosta, ma lo spartito non cambia: la Lazio Primavera è sempre un’esplosione di emozioni: va sotto di due gol, rimonta, dilaga, poi soffre ancora nel finale. Ma alla fine in casa della Ternana arrivano tre punti vitali per tornare a sperare nei play off. Nel frattempo il terzo posto è ancora biancoceleste, ma la cosa più importante è il ko del Frosinone a Napoli, coi ciociari che scivolano a -6. Comunque vadano le ultime tre giornate, il quarto posto garantirebbe i play off e la vittoria di oggi vale come un’ipoteca per i ragazzi di Simone Inzaghi.

INIZIO SHOCK, POI MURGIA – Dopo la rovinosa sconfitta interna contro l’Ascoli, Inzaghi cambia molto: in porta torna il promettente Borrelli, quindi difesa a tre con Mattia, Petro e Cotani. Le tante assenze non agevolano il gioco biancoceleste e nella prima mezz’ora sembra di rivedere la partita contro l’Ascoli. La Lazio spreca occasioni (due volte con Folorunsho, che prima trova il salvataggio di Roscioli, poi la gran parata del portiere avversario), la Ternana segna. Va in gol Battista al 20′ su calcio di punizione, e al 34′ Tedesco si inserisce su azione da calcio d’angolo e raddoppia. Un incubo che viene spezzato al 39′ da Murgia, bravissimo a sua volta a risolvere una mischia in area rossoverde.

RISCOSSA LAZIO – E’ la rete che rianima la Lazio, andare all’intervallo in doppio svantaggio sarebbe stata una mazzata dura da digerire. Nella ripresa i biancocelesti ripartono a testa bassa, Rossi e Palombi dialogano a meraviglia ed è quest’ultimo a trovare il 2-2, sfruttando una sponda del compagno di squadra. Subito dopo su crosso di Germoni, l’onnipresente Folorunsho trova il gol del sorpasso, meritatissimo per quantità e qualità della prestazione personale. La Lazio è ora padrona della partita e alla mezz’ora Palombi chiude i conti da bomber vero. Non sarebbe la Lazio però se non ci fosse un po’ di veleno nella coda. Manoni si fa espellere (salterà il derby) quindi il match torna in bilico con Terracciano che a 2′ della fine trova il 3-4. Sono 5′ di recupero infuocati con la Ternana che troverebbe anche il 4-4, ma a gioco fermo. E alla fine il romanzo della partita consegna il lieto fine e i tre punti alla Lazio.

Fabio Belli

IL TABELLINO

TERNANA-LAZIO 3-4

MARCATORI: 20′ Battista (T), 34′ Tedesco (T), 39′ Murgia (L), 62′, 74′ Palombi (L), 63′ Folorunsho (L), 88′ Terracciano (T)

TERNANA (3-5-2): Scarsella; Terracciano, Roscioli, Sernicola; Tabella, Rocchi (52′ Marrocco), Tascone, D’Orsi, Vittori (79′ Polizzi); Battista, Tedesco (85’Paolucci). A disp. Kalbarczyk, Bersaglini, Salim Nassour, Bellini, Maccioni, Pigazzini. All. Stefano Avincola

LAZIO (3-5-2): Borrelli; Mattia, Petro, Cotani; Germoni, Folorunsho (78′ Bernardi), Cardoselli (63′ Beqiri), Murgia, Manoni; Palombi, Rossi (69′ Bezziccheri). A disp. Lazzari, Ceka, Antonucci, Ennali. All. Simone Inzaghi

ARBITRO: Niccolo Pagliarini (sez. di Arezzo)

ASS.: Mariottini – Ragnacci.

NOTE. Ammoniti: 8′ Roscioli (T), 23′ Rocchi (T), 38′ D’Orsi (T), 69′ Terracciano (T), 69′ Cotani (L). Espulsi: 76′ Manoni (L). Recupero: 1′ pt; 5′ st.

FORMULA 1 – I risultati delle prove ufficiali

AGGIORNAMENTO ORE 18 – Si sono appena concluse le qualifiche ufficiali del Gp del Bahrein in programma domani pomeriggio. Solito dominio Mercedes, con Hamilton al comando (1’29’493), davanti al compagno di squadra Rosberg, staccato di meno di un decimo (1’29’570). Seconda fila per le Ferrari, con Vettel attardato di più di mezzo secondo (1’30’012), e Raikkonen di oltre 7 decimi (1’30’244). Seguono Ricciardo con la Red Bull e Bottas con la prima delle due Williams, che precede il compagno di squadra Massa. Ottavo posto in griglia per Hulkenberg con la Force India, che precede la Haas F1 Team di Grosjean. Chiude la top ten Verstappen con la Toro Rosso. La gara è prevista per domani alle ore 17, diretta Sky F1, in replica su RaiUno dalle 22.

Si è disputata sul circuito di Sakhir, valido per il Gp del Bahrein 2016, la terza sessione di prove libere. Dopo il dominio tedesco delle Mercedes di Rosberg e Hamilton, registrato nelle prove del venerdì, è stata la volta delle Ferrari. Il miglior tempo della giornata è stato di Sebastian Vettel, il tedesco ha girato in 1’31″683 precedendo il compagno di scuderia, il finlandese Kimi Raikkonen, che ha segnato il tempo di 1’31″723. Di seguito le Mercedes del tedesco Nico Rosberg (1’32″104) e dell’inglese Lewis Hamilton (1’32″160). Al quinto posto il finlandese della Williams Valtteri Bottas (1’32″675) che si è lasciato alle spalle la Haas del francese Romain Grosjean (1’33″082) e la Red Bull del russo Daniil Kvyat (1’33″113). A completare la top ten il messicano della Haas Esteban Gutierrez (1’33″337), il brasiliano della Williams Felipe Massa (1’33″363) e l’australiano della Red Bull, Daniel Ricciardo (1’33″519). Alle 17 ora italiana la lotta per la pole position.

SOCIETA’ – In crescita il mercato automobilisco italiano

Il mercato dell’auto in Italia continua a crescere. Nei primi tre mesi dell’anno le immatricolazioni sono state pari a 519.023, una crescita del 20,83% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. A marzo le immatricolazioni sono state 190.381, il 17,38% in più in confronto allo stesso mese dell’anno scorso. Particolarmente positivo il risultato per Fiat Chrysler che per il quindicesimo mese di fila migliora più del mercato. Fca, con 56mila immatricolazioni, incrementa le sue vendite del 21,6%. Jeep aumenta addirittura del 28,1 e Lancia del 30,4%. Risultati evidenziati anche dalla presenza di sei modelli nella top ten delle vetture più vendute: Panda, 500, Ypsilon, 500X, 500L e Punto.

MUSICA – Neil Young in concerto a Roma

Il 15 luglio 2016, in un ambiente unico come quello delle Terme di Caracalla, si svolgerà il concerto di Neil Young. Un nuovo approccio alla stagione estiva con l’obiettivo di raggiungere un più ampio pubblico di tutte le età. Neil Young – uno dei più influenti ed estroversi cantantautori della sua generazione, uno dei pochi veterani del rock con la carica e la vitalità di un giovane musicista – salirà sul palcoscenico nel suggestivo e affascinante scorcio delle Terme di Caracalla accompagnato dai Promise of The Real, la band guidata da Lukas Nelson (figlio di Willie Nelson) con Anthony Logerfo, Corey McCormick e Tato Helgor, e con la quale il cantautore ha registrato il suo album più recente “The Monsanto years”. Con il suo ultimo lavoro l’artista riscopre una vena fortemente politicizzata e critica apertamente i media, le corporation e la compagnia agrochimica Monsanto, che a detta di molti sta rovinando l’America con gli OGM e le biotecnologie agrarie. Nel corso del concerto Neil Young probabilmente si esibirà anche in pezzi indimenticabili del suo repertorio, quali “Alabama”, “Human Highway”, “My My, Hey Hey (Out of the Blue)” e “Harvest Moon”. I biglietti per assistere al concerto sono stati messi in vendita dallo scorso dicembre presso il botteghino del Teatro dell’Opera, con prezzi che variano da 90 a 150 euro. Informazioni su www.operaroma.it.

Tare a rischio processo

Non sembra affievolirsi la querelle tra Igli Tare e Mauro Matias Zarate anzi, le cose per il dirigente albanese potrebbero complicarsi. A quanto riportato da Il Corriere della Sera il direttore sportivo biancoceleste rischia il processo per falsa testimonianza. L’albanese avrebbe dichiarato il falso nell’ambito della causa iniziata dal calciatore argentino. L’attaccante, attualmente in forza alla Fiorentina, lasciò in modo a dir poco brusco la capitale, liberandosi dal contratto e scatenando l’ira del presidente Lotito. Allo stesso tempo però, Zarate lamenta un credito di circa 900mila euro nei confronti della società biancoceleste, a causa dei mancati stipendi riconosciutigli nel periodo tra marzo e giugno 2013. Però a quanto pare il giocatore viola sarebbe ora in possesso delle prove per poter riaprire la questione e per far condannare il dirigente biancoceleste.

Roma – Tornata al suo antico splendore la Fontana del Quirinale

Dopo i lavori di restauro, avviati nel settembre scorso, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del Commissario Straordinario di Roma Capitale, Francesco Paolo Tronca, e del Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali, Claudio Parisi Presicce è stata inaugurata la Fontana di Monte Cavallo di Piazza del Quirinale. Il restauro è stato reso necessario a causa delle pessime condizioni in cui versava il monumento: fenomeni di degrado dovuti all’azione degli agenti atmosferici, alla presenza dell’acqua e al particolare microclima che ne consegue. Il labrum (la tazza superiore) e il piede di sostegno – entrambi in granito del Foro o marmor Claudianum – e il bacino inferiore in marmo bianco erano completamente ricoperti da calcare. Inoltre sono stati messi in atto importanti interventi sull’impianto idrico e su quello di illuminazione artistica. La rimozione del calcare, in alcuni punti addirittura 8 cm, ha permesso di riportare in luce i contrasti cromatici tra il granito grigio della tazza e del piede e il marmo bianco venato della vasca inferiore apprezzandone di nuovo l’elegante disegno del dado di base e del profilo interno del bacino. Approfittando dell’occasione è stata effettuata anche la manutenzione dei gruppi scultorei dei Dioscuri. I lavori di restauro sono stati realizzati grazie al contributo di Mr Alisher Usmanov, Presidente della Federazione Internazionale di Scherma. Sotto la direzione della Sovrintendenza Capitolina, per un costo complessivo di 200.000 euro, i lavori sono stati affidati alla Ducale Restauro Srl, ditta specializzata nel restauro di materiali lapidei. La Fontana di Piazza del Quirinale raccoglie espressioni artistiche di epoche e origini diverse. Collocata ai piedi delle statue colossali dei Dioscuri e dell’obelisco egizio in granito proveniente dal Mausoleo di Augusto ha assunto l’aspetto attuale nel 1818, quando venne trasferita sulla piazza un’antica vasca romana in granito grigio situata in origine nel Foro Romano. Su incarico di papa Pio VII fu Raffaele Stern a portare a compimento un progetto avviato da Giovanni Antinori per volere di Pio VI nel 1782. La fontana ottocentesca sostituì, quando Sisto V promosse il primo grande progetto di risistemazione di piazza del Quirinale, quella realizzata da Domenico Fontana nel 1589. In precedenza la fontana era costituita da una vasca mistilinea in travertino su gradini, conclusa da un balaustro centrale e ornata da stemmi papali e teste leonine. La vecchia fontana venne rimossa nel 1783 e trenta anni dopo venne sostituita dal grande labrum, posto in precedenza davanti alla Curia Julia e che veniva utilizzato come abbeveratoio nel Campo Vaccino. La vasca, nel tempo si era riempita di terra, e si presentava rotta in due pezzi ma Stern con un ingegnoso sistema di grappe in ferro ancora funzionale la recuperò, dopodiché venne posta sull’antico piede in granito rinvenuto durante i lavori. L’insieme fu posto al centro di un basso bacino in marmo bianco. Alla base dell’obelisco un’iscrizione di Carlo Fea ne celebra l’impresa.

CONFERENZA – Pioli: “Gara scontata? Il calcio è imprevedibile”

In conferenza stampa il mister biancoceleste Stefano Pioli ha parlato del derby di domani pomeriggio tra Lazio e Roma.

Queste le parole di Pioli nella sala stampa di Formello:

Un anno fa il derby valeva il secondo posto in classifica. Oggi cosa vale? La squadra è pronta?

“Oggi serve per l’orgoglio perché un’occasione per dare il massimo, per dimostrare che valiamo di più e per darci fiducia in vista del finale di stagione. La squadra è pronta, i miei giocatori sono concentrati nel modo giusto”.

Spalletti ha detto che gli sarebbe piaciuto giocare alla pari…

“Credo che i giocatori che scenderanno in campo saranno all’altezza. Chiaro che dovremo fare una partita di sacrificio, di ordine e di qualità”.

Il derby può cambiare il suo destino?

“Leggo sui giornali che voi già sapete il mio futuro, poi me lo dite anche a me in separata sede. Adesso penso solo alla gara di domani. Ho preparato coi ragazzi non l’ultima partita ma la più importante”.

Risultato scontato?

“Il calcio è imprevedibile, questa è una partita che ha una storia a sè che può azzerare i valori tecnici. Sappiamo che loro sono forti ma anche noi lo siamo”.

Cos’è mancato rispetto all’anno scorso?

“Tante cose visto che siamo così in ritardo rispetto ai nostri avversari. Non è ancora tempo di bilanci. Pensiamo a domani: vogliamo dare e darci una bella soddisfazione”.

Cosa ne pensa dello stadio vuoto?

“E’ tutta la stagione che va avanti questa situazione. Più siamo alo stadio più siamo felici ma il derby va giocato comunque con la massima attenzione e determinazione”.

Domani sarà una Lazio diversa?

“Dovremo essere più attenti e ordinati ma abbiamo le qualità per fare bene. Abbiamo preparato delle situazioni che spero ci diano un vantaggio”.

Teme che la squadra subisca un sovraccarico psicologico?

“Sappiamo l’importanza della gara, ma al di là di qualche esordiente, i ragazzi sono maturi e sanno interpretare certe gare. Sono convinto che giocheremo la partita nel modo migliore.

I derby si vincono con i leader. Questa squadra ce li ha? Chi sono?

“La squadra deve essere il leader, dobbiamo essere attenti e determinati su ogni pallone perché ogni pallone può decidere la partita”.

Com’è cambiata la Roma da Garcia a Spalletti? Milinkovic recupera?

“E’ cambiato soprattutto l’aspetto mentale della Roma, con le vittorie hanno ritrovato fiducia. Conosciamo i nostri avversari, le loro qualità. Dobbiamo pensare a noi stessi, su quello che possiamo fare. Milinkovic non sarà della partita di domani perché non ha ancora recuperato”.

Cosa le hanno insegnato i derby passati? Quanto le piacerebbe vincere il derby?

“Che queste sono partite a sè, che vanno vissute e lette con lucidità. Sono sempre state gare equilibrate determinate da episodi. Dobbiamo viverla con grande attenzione, lucidità e determinazione sperando che il risultato dipenda da noi e non da altro. Vorrei tanto vincere il derby perché mi manca questa emozione. Abbiamo lavorato per questo”.

All’andata l’arbitraggio non fu dei migliori. Teme qualche errore arbitrale?

“Vogliamo che la gara si giochi alla pari sotto tutti i punti di vista. Noi dal canto nostro vogliamo dare il massimo dall’inizio alla fine”.

Come si motiva un gruppo senza obiettivi?

“Non è vero che non abbiamo più obiettivi. Non c’è bisogno di dare motivazioni alla squadra, lo sapete cosa vuol dire il derby. Certo una vittoria non cancellerebbe la brutta stagione ma servirebbe tantissimo a noi e all’ambiente. Ho preparato la gara nel migliore dei modi perché vogliamo trarre il massimo”.

Fabrizio Piepoli

Parolo: “Ho già segnato alla Roma, vorrei replicare. Loro favoriti? L’anno scorso lo eravamo noi…”

Marco Parolo, centrocampista biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3 FM.

“Il mio primo gol alla Roma è stato il 31 ottobre del 2012, giocavo nel Parma. Di quella giornata ricordo che pioveva copiosamente e forse proprio grazie alla pioggia segnai il gol del 2 a 1. Mi sono inserito, la palla si è fermata sulla pozzanghera, il portiere si era già buttato, e ho tirato. Una bella partita, quando segni e vinci è la cosa più bella per un giocatore. Sarebbe altrettanto bello segnare una domenica pomeriggio con il sole e non con la pioggia.

I tifosi ci stanno chiedendo di dare tutti noi stessi e di vincere la partita. Quando giochi è quello l’obiettivo. Cercheremo di dare tutto quello che abbiamo, vogliamo dare una gioia ai nostri tifosi, quest’anno ne abbiamo date poche.

C’è la giusta tensione e la giusta adrenalina, con gli anni si impara anche a gestire questo tipo di tensione prima delle gare.

Il primo derby che ho giocato mi rimarrà sempre dentro, abbiamo fatto il riscaldamento sotto la curva. Vedere i tifosi a un passo da noi che ci incitavano, vedere i loro sguardi con una cattiveria agonistica positiva e la voglia di vincere nei loro occhi ci ha messo un’adrenalina e una carica infinita. Meritavamo di vincere, purtroppo è finita 2-2 nonostante avessimo avuto le occasioni per farlo nostro. Per quanto riguarda il secondo derby, venivamo da un momento straordinario, c’è mancato poco anche lì, abbiamo perso una partita che avevamo fatto e condotto noi. Purtroppo abbiamo preso gol su un calcio di punizione dopo aver pareggiato. Il derby d’andata di quest’anno è stato strano. Il discorso delle curve senza tifosi ha tolto quella che è la bellezza del derby di Roma e l’adrenalina che si sente prima delle partite. Noi non siamo riusciti a ripetere le prestazioni fatte l’anno precedente.

Ora c’è tanta voglia, piacerebbe pure a me vincere domani, vorrebbe dire anche dare uno slancio in più per finire la stagione in maniera onorevole, cercando di fare più punti possibili. Nel calcio non si sa mai.

Mauri e Klose, due uomini derby, ci stanno trasmettendo tanto, soprattutto l’esempio con il loro modo di vivere questa partita. Mauri è stato molto importante per me nel mio primo derby, mi ha spiegato cosa voleva dire il derby qui a Roma, mi ha permesso di arrivare alla partita preparato ma quando l’ho visto con i miei occhi è stato molto di più di quello che mi aveva detto. E’ stato incredibile, ti rendi conto di quello che vuol dire essere laziale, cosa vuol dire giocare contro la Roma, di quello che ti chiedono i tifosi. Dopo aver giocato il primo derby diventi un laziale e dici ‘sono laziale perché da ora devo dare il massimo per battere la Roma, sempre’. Tutti, ti mettono in testa qualcosa di incredibile. Mauri e Klose ne hanno fatti tanti, sanno come dare calma trasmettendo la giusta tensione ai compagni. Cataldi e Candreva sono diversi, tutti i giorni, da romani a casa e fuori, hanno un riscontro in più. Sarà più difficile, ma hanno le capacità e sono ragazzi intelligenti per gestire le proprie emozioni.

I ricordi che ho in mente di quando mi avvicino all’Olimpico sono quelli di quando l’ho visto pieno di tifosi, con la gente in macchina che seguiva il pullman fino allo stadio, le strade piene. Quello è il mio ricordo, voglio immaginare quella scena con quella carica che trasmettevano.

Arriviamo al derby con una classifica diversa, la Roma è favorita? Anche noi la scorsa stagione al derby di ritorno eravamo favoriti, quindi non dico niente.

Domani mi aspetto l’atteggiamento di una Lazio che vuole dimostrare tutto il proprio valore, che ha voglia di dare tutta se stessa per ottenere un risultato importante. Siamo una squadra che con la giusta voglia e mentalità può giocare con chiunque.

Sarà importante l’inizio per la partita, va indirizzata e giocata bene. Anche per togliere certezze alla squadra avversaria.

Dalle Nazionali siamo tornati tutti con la consapevolezza e la voglia di fare bene e giocare bene questa partita importante. Nello spogliatoio ci stiamo aiutando per trasmettere la giusta determinazione a chi non ha ancora affrontato un derby. La squadra sta lavorando bene, il mister ha lavorato molto bene in questa settimana di sosta, adesso stiamo facendo le ultime sedute per essere pronti domenica.

Sto tornando sui miei livelli realizzativi. Con gli anni uno impara a muoversi in tutte le frangenti del gioco, mi mancava riuscire a trovare il varco giusto in area di rigore. Ho imparato guardando quelli più bravi di me, su come si stacca o smarca l’uomo, per poi mettere in pratica queste cose. A centrocampo, centro sinistra, c’ho fatto gran parte della mia carriera, leggo un po’ meglio gli inserimenti, è una posizione del campo dove sono sempre stato, dove sto meglio e riesco a leggere meglio il gioco. A 25 anni mi sentivo più sicuro, ora a 31 anni si impara a giocare anche a destra, riesco a starci tranquillamente, s’impara a giocare anche lì ottenendo delle certezze in quel ruolo.

I punti di forza della Roma sono l’imprevedibilità, hanno tanti giocatori che possono inserirsi e che trovano la giocata. La nostra forza deve essere l’intensità, con gente di gamba che può ripartire e fare male e gli inserimenti dei centrocampisti.

Con Pioli, oltre alle tante presenze, quando gioco sto in campo novanta minuti. Per questo ringrazio il mister, io sono uno che cerca di dare sempre tutto anche se ci sono giornate dove non riesco a fare quello che voglio. Cerco di dare sempre il mio contributo, dare una mano al compagno anche con le letture in fase difensiva. Queste sono sempre state le mie basi e le mie caratteristiche, mi sono sempre messo a disposizione della squadra, si vede che il mister apprezza questo.

CONFERENZA – Spalletti punzecchia la Lazio: “Mi sarebbe piaciuto giocare alla pari. Per loro siamo l’unico obiettivo”

Consueta conferenza stampa di Luciano Spalletti alla viglia del derby capitolino Lazio Roma. Queste le sue parole: “Inizio col dire che gli unici indisponibili sono Gyomber e Vainqueur. Entrambi torneranno a lavorare a inizio della prossima settimana. Gli altri sono tutti disponibili”.

E’ un’emozione tornare in panchina al derby?

“Sì, l’emozione ti viene trasferita anche dalla città e dalla squadra. Ma noi abbiamo anche altri obiettivi. Dobbiamo essere bravi a gestire le emozioni per raggiungere i nostri traguardi”.

Come arriva la Roma?

“Noi ci arriviamo bene però mi sarebbe piaciuto giocare il derby ad armi pari cioè che anche loro avessero altri obiettivi da perseguire a questo punto della stagione. Io non so chi ci arriva meglio o peggio, ma mi sarebbe piaciuto giocarla alla pari. Noi  siamo la loro unica ragione, non hanno altri obiettivi e spero che i miei giocatori siano bravi a saper gestire mentalmente questa situazione”.

Sky ha lanciato un sondaggio su Totti. Glielo giro anche lei: lo vorrebbe vedere al derby?

“Sì, se penso a un sondaggio lo farei giocare. Se dovesse giocare, di sicuro indosserà la fascia da capitano. Però Sky potrebbe fare altri sondaggi: se la telecronaca dell’Europeo la fa Pizzul o Caressa. Ha ragione Caressa quando dice da amante del calcio che sarebbe giusto vederlo in campo perché lui ha sempre fatto vedere grandi giocate nei derby. E’ chiaro che poi da allenatore bisogna scindere dall’emozione, dalla passione e andare a considerare altre cose che io spero di fare nella maniera giusta perché è una partita importante per quelle che sono le nostre mire. Noi dobbiamo inseguire l’obiettivo Champions ad ogni costo”.

E’ cambiata la condizione fisica di Totti rispetto a un anno fa?

“Quando si analizza una partita  e quando la si guarda si fanno considerazioni diverse. Le analisi sono scevre da passioni e da considerazioni fatte col cuore. Francesco le giocate le farà sempre, se valutassimo solo questo punto di vista potremmo fargli il contratto di ulteriori 5 anni ma sono altri i fattori che vanno considerati. Chi le dice che in quel derby in cui Totti segnò una doppietta, nel primo tempo la Roma non prese 2 gol perché mancava un giocatore che coprisse dietro?! Per tenere il pallino del gioco la squadra deve essere brava a far girare palla e poi a riconquistarla quando la perde. Il problema è questo qui. Quando Totti ha la palla sul piede la mette dove vuole, se gli passano 3 palloni sui piedi è come se gliene avessero passati 6. Poi però la palla passa agli avversari… A lui gli piace il contatto con la palla”.

Deluso dall’assenza della Curva Sud?

“Prima di tutto mi dispiace quando leggo sui giornali questi numeri. Avrei voluto sentir parlare di progetto di stadio pieno per riempire l’Olimpico chiunque ci giochi. Mi adopererò per conoscere più cose e chiederò a Gabrielli per comprendere meglio la situazione. Però sicuramente mi dispiace. Per i nostri tifosi è un sacrificio enorme. Poi sento dire che a Giugno si cercheranno soluzioni, ma giugno è lontano, va trovata una soluzione prima. Il derby fa battere le mani ma soprattutto i cuori e quando battono fanno lo stesso rumore da Testaccio quindi noi avremo lo stesso supporto a distanza perché sappiamo quanti cuori battono per la Roma”.

La Lazio ha fatto meglio contro squadre più forti…

“Noi tenteremo di fare la partita e di vincerla. Loro sono una buona squadra e per questo motivo hanno fatto grandi prestazioni contro le big. Hanno un grandissimo allenatore che è Stefano Pioli che io conosco bene: è un professionista di prima qualità. La Lazio saprà come muoversi in campo, ma noi abbiamo in mente la mira di giocarcela contro tutti per vincere”.

De Rossi in panchina?

“Questo lo dice lei. Io tento di far giocare i migliori. Noi come Roma dobbiamo stare stabilmente in Champions, quello è il traguardo. Daniele ha fatto dei buonissimi allenamenti ultimamente, come quello di ieri, per cui nulla è scontato. Può anche far parte dell’11 titolare ma va valutato l’equilibrio di squadra, quello che propongono anche gli altri giocatori nello stesso ruolo di Daniele. Lui sa come la penso per cui io sono tranquillissimo”.

Pensa che la Roma di oggi sia più forte di quella che nel 2009 perse il derby andando in svantaggio dopo 5′?

“Io con i derby sono in parità. Mi sarebbe piaciuto essere in vantaggio ma devo accettare il verdetto del campo anche se ricordo gli episodi di quelle partite. In quel derby la squadra fu penalizzata dal punto di vista nervoso perché i ragazzi erano poco consapevoli della loro forza mentre questa squadra è consapevole. Quando sono arrivato c’era molto da lavorare sulla testa dei giocatori e sono convinto che domani non faranno quegli errori. Però la Lazio è una buona squadra e può avere la meglio sulla partita”.

Ci spiega la situazione contrattuale di Totti?

“Io di Totti ne voglio 15. Voi avete l’interesse a farne giocare uno invece io lavoro per averne 15 forti come lui. Situazione contrattuale? Il mio ruolo è un altro. Io devo gestire la squadra a livello tecnico-tattico, fare delle scelte per avere dei risultati. Se la squadra funziona devo dare forza anche agli altri. Attraverso la crescita si ha un confronto di livello. Io gestisco la mia parte, non voglio altre interferenze su quello che è il rapporto tra Totti e la società”.

Zeman disse che il derby è una gara come le altre. Lei come considera il derby?

“Non voglio sminuire questa partita, ma noi abbiamo altre attenzioni, vogliamo il confronto con l’Europa calcistica. Il derby è importantissimo ma non deve essere la nostra unica ragione di esistere”.

Per alcuni giocatori la Roma è un trampolino di lancio e non un punto di arrivo…

“Nei prossimi 2 mesi i giocatori devono dare il massimo per la causa della Roma, poi a fine stagione chi vuol andar via va via. Da parte mia non ci sono problemi. Anche noi sceglieremo qualcuno da mandare via. E’ giusto che chi ha mire importanti in primis giochi da calciatore importante. Non si può legare nessuno, si continuerà comunque a giocare a calcio. Se tu sei bravo hai un costo di mercato e quindi si trova una soluzione che vada bene a tutti”.

Nainggolan ha detto che Juve e Napoli non sono superiori alla Roma…

“Non lo so perché io sono appena arrivato. Se lui dice così è il primo ad ammettere che ha fatto poco e doveva fare di più. Se lui ha constatato che queste squadre non sono più forti ma se ci sono certe distanze significa che deve pedalare di più”.