Il gran ballo delle panchine può coinvolgere anche laFiorentina. I rapporti fra Paulo Sousa e la dirigenza viola si sono bruscamente raffreddati dopo le critiche del tecnico alla campagna invernale di mercato. Poi sono venuti la sconfitta con la Roma e i deludenti pareggi con Verona e Frosinone.
Amichevole Italia-Spagna, un minuto di raccoglimento a Udine
In occasione dell’amichevole calcistica di questa sera tra Italia e Spagna, a Udine, la Figc e la Federcalcio spagnola (cioè la Real Federaciòn Espanola de Football) “hanno concordato di osservare un minuto di raccoglimento in memoria delle studentesse universitarie decedute nell’incidente stradale occorso in Spagna nei giorni scorsi, delle vittime degli attentati di Bruxelles e di tutti gli atti di violenza e terrorismo che hanno stroncato vite innocenti“. Lo rende noto la federcalcio con un comunicato ufficiale.
RASSEGNA STAMPA – Pioli ‘inventa’ per il derby: Mauricio e Gentiletti terzini
Sembra quasi una partita a calcetto tra amici la seduta di allenamento della Lazio. Tra infortuni e impegni con le rispettive nazionali, in campo con Pioli solo 9 giocatori: Patric, Bisevac, Gentiletti, Mauricio, Braafheid, Mauri, Matri, Djordjevic e Klose. Lo aveva messo in preventivo, il tecnico biancoceleste, che la prima settimana di sosta sarebbe stata molto complicata dal punto di vista dell’organico a disposizione.
A FORMELLO SI ALLENANO SOLO IN 9 – Impossibile mettere in pratica prove tattiche per il derby, così la squadra si è limitata a qualche esercizio atletico e ai classici tiri in porta. In una di queste esercitazioni, c’erano i tre centravanti più Mauri in mezzo all’area ad aspettare i cross dei difensori: dalla destra, oltre a Patric, partivano anche quelli di Mauricio, mentre dalla sinistra, insieme a Braafheid, c’era pure Gentiletti. Chissà che, in vista della sfida alla Roma, i due sudamericani non siano presi in considerazione anche da terzini. L’emergenza in difesa per l’occasione sarà in ogni caso altissima, perché mancheranno sicuramente lo squalificato Lulic, gli infortuni Konko e Radu, più Basta, difficilmente recuperabile.
Fonte : La Repubblica
RASSEGNA STAMPA – Ventura si candida: «Se sono rose, fioriranno». Mihajlovic resiste
È salito in pole Ventura, è tra i favoriti per la panchina della Lazio, potrebbe sostituire Pioli. L’attuale tecnico del Torino saluterà Cairo a fine stagione, sposerebbe volentieri il progetto Lotito, ha superato la candidatura di Mihajlovic: «Sono discorsi prematuri – ha spiegato l’ex tecnico del Bari ai microfoni de lalaziosiamonoi.it – non c’è niente di concreto. Se son rose fioriranno».
Dal mercato estivo invece arriveranno diversi calciatori, la rivoluzione è in atto. Per l’attacco piace sempre Ciro Immobile: il bomber napoletano è di proprietà del Siviglia, difficilmente verrà riscattato dal Toro per 11 milioni, la Lazio è alla finestra. Per la difesa attenzione a Tonelli dell’Empoli, mentre a centrocampo è spuntato Giaccherini.
Fonte : Il Tempo
RASSEGNA STAMPA – Lazio, allenamento a ranghi ridotti. Pomeriggio “alla moda” per Mauri, Matri e Marchetti
Tra infortuni e impegni con le rispettive nazionali, sono appena nove i giocatori che oggi pomeriggio si sono allenati nel centro sportivo di Formello. Eccezion fatta per Morrison, ancora assente, sono scesi in campo Mauricio, Gentiletti, Braafheid, Mauri, Matri, Klose e Djordjevic. Le prove tattiche in vista del derby, in programma il 3 aprile contro la Roma, scatteranno solo la prossima settimana. Pioli, intanto, spera di ricevere buone notizie dall’infermeria. Basta, Konko, Radu e Kishna, alle prese con problemi muscolari, non saranno disponibili per il match contro i giallorossi, mentre Milinkovic-Savic è l’unico ad avere chance di giocare. Il serbo sta recuperando da un fastidio al polpaccio (sospetta lesione di primo grado), accusato nella gara di andata degli ottavi di Europa League contro lo Sparta Praga.
Fonte : Il Messaggero
Un bracciale per il “Fair Play”. Mauri: “Incarna i valori dello sport, mi ricorda la Lazio”
Il campionato è fermo per gli impegni delle Nazionali e soltanto i pochi giocatori biancocelesti rimasti a Formello hanno ripreso ad allenarsi con intensità. Ma c’è tempo anche per pensare allo svago. Questa sera infatti, quattro giocatori biancocelesti sono stati invitati presso lo Showroom Cruciani a Roma per la presentazione di un bracialetto per celebrare il “Fair Play” con le iniziali SSL ricamate in rilievo. A rappresentare i colori biancocelesti erano: Stefano Mauri, Alessandro Matri, Federico Marchetti e Guido Guerrieri: stile ed eleganza che, in queste occasioni, non guastano mai. A margine dell’evento, sono arrivate le parole dell’ex capitano biancoceleste, Stefano Mauri. Ecco cosa ha dichiarato a Lazio Style Radio 89.3: “Sono molto felice di essere qui con i miei compagni, è sicuramente un modo per staccare la spina. Il braccialetto? Mi è piaciuto molto, sia perché ricorda i colori di una società storica e gloriosa come la Lazio sia perché incarna i valori dello sport. Il Fair Play deve esserci nello sport, come l’unione di gruppo in una squadra di calcio”.
OLTRE CONFINE – Troppo amore per il Leicester. Ranieri dice No alla Nazionale Italiana
Da quando Conte ha dichiarato che lascerà la Nazionale Italiana dopo Euro 2016, è scattata la ricerca incessante ad un suo valido successore. Tra i tanti nomi papabili c’è anche quello di un italiano che in Inghilterra sta regalando un sogno con il suo Leicester ad un’intera città e a tutti gli amanti delle favole calcistiche. Stiamo parlando di Claudio Ranieri: l’ex tecnico del Monaco però – come riporta Tuttomercatoweb – ha respinto definitivamente l’ipotesi di un futuro alla guida della Nazionale. Intercettato dal programma Le Iene, infatti, l’attuale tecnico del Leicester City ha così declinato la richiesta: “No, qui sto bene. Ho altri tre anni di contratto“.
Obama sicuro: “Possiamo sconfiggere l’Isis”
Gli eventi che hanno colpito il Belgio nelle ultime 48 ore ha confermato quello che è a tutti gli effetti un “Obiettivo Mondiale”: l’Isis va fermato! Lo ha detto anche il presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama nella conferenza stampa congiunta con il presidente argentino a Buenos Aires. Gli Usa – riporta Ansa.it – possono e vogliono sconfiggere l’Isis, per gli Stati Uniti questa è una ‘top priority“: “Il mondo deve essere unito nel combattere il terrorismo” ha aggiunto Obama, precisando che bisogna assolutamente bloccare i finanziamenti ai terroristi. Sugli attentati di Bruxelles Obama ha poi riferito che gli Usa offriranno qualsiasi assistenza necessaria nelle indagini. Poco prima della conferenza stampa Obama era stato accolto dal presidente argentino, Mauricio Macri, nella Casa Rosada – sede della presidenza, davanti alla Plaza de Mayo, nel cuore di Buenos Aires – per il primo appuntamento ufficiale della sua visita ufficiale in Argentina. Arrivato ieri notte nella capitale argentina, Obama e la sua famiglia hanno passato la notte nella residenza dell’ambasciatore Usa. Il presidente ha attraversato la città, paralizzata dalle misure di sicurezza, accompagnato da una impressionante carovana di veicoli e poliziotti.
Mosley è sicuro: “L’incidente di Alonso 20 anni fa avrebbe avuto un esito diverso…”
Domenica 20 Marzo Fernando Alonso, durante il Gran Premio di Melbourne, ha rischiato seriamente di morire in un terribile incidente. Solo un miracolo ha impedito il peggio. Fortunato? Non secondo l’ex presidente della Fia Max Mosley che, in un’intervista rilasciata al “Daily Telegraph“, sottolinea come le misure di sicurezza introdotte in Formula 1 dopo la morte di Ayrton Senna abbiano salvato la vita al pilota spagnolo. Mosley è infatti sempre più convinto che Alonso non sarebbe sopravvissuto all’incidente nel Gp d’Australia se gli fosse capitato 15 o 20 anni fa. Queste le sue parole riportate da Ansa.it: “Non credo ce l’avrebbe fatta. Non lo si può sapere con certezza senza una dettagliata analisi, ma generalmente questo tipo di incidenti provocava gravi infortuni o la morte. Felicemente, non sembra che sia più così. Ci sono ancora incidenti anomali come quello capitato a Jules (Bianchi), ma in scontri automobilistici anche seri, ti aspetti che i piloti escano dall’abitacolo con le loro gambe. Vent’anni fa non sarebbe successo“.
Meteo, Pasqua all’insegna del freddo: nuovo ciclone e temperature in picchiata
Benvenuta Primavera? Assolutamente no, non ancora almeno. Se le giornate soleggiate e freddo più attenuato di questi primi 3 giorni di primavera avevano fatto esultare chi era pronto a dire addio all’inverno, ecco che purtroppo si dovrà pazientare ancora un po’: l’arrivo in Italia del ciclone Nettuno metterà fine a questo clima primaverile e proprio nella settimana di Pasqua. Già da questa mattina si è potuto avere un assaggio di mal tempo, con raffiche di vento e pioggia che si sono alternati. I venti che ruoteranno in senso antiorario attorno all’occhio del ciclone risulteranno decisamente più freschi e tali da far abbassare le temperature anche di 10° rispetto alla giornata di ieri. Se a Roma ieri si sono registrati 22°, oggi sono arrivati a 14°, Napoli dai 21° passerà ai 16°, Firenze dai 16° di ieri passerà a 11°. Secondo Adnkronos, questo è il quadro tracciato dagli esperti del sito ilmeteo.it. Si registrerà quindi un crollo termico importante su gran parte delle regioni centro-meridionali, anche di 7/10° in alcune zone. Si prospetta quindi una Pasqua e Pasquetta all’insegna del maltempo: ad oggi la giornata di Pasqua appare più stabile e mite in base agli ultimi aggiornamenti. Mentre Pasquetta sarà maggiormente perturbata con piogge e temporali.
Facco: “Sono molto preoccupato per il futuro della Lazio”. Poi sulla società…
E’ strano da dire, ma siamo a Marzo ed è già tempo di bilanci in casa Lazio dopo il pessimo percorso fatto fin qui. Tutti i giochi ormai sono chiusi, pertanto i prossimi 2 mesi di campionato serviranno solo per cominciare a pianificare la Lazio della stagione 2016/2017. Si parla di rifondazione a fine stagione e si auspica la realizzazione di un Mercato con la M maiuscola finalmente anche se, senza il supporto economico e il prestigio dell’Europa, sarà veramente dura. Insomma, dubbi e perplessità aleggiano in casa Lazio. Ne sa qualcosa Mario Facco: l’ex terzino biancoceleste e Campione d’Italia con la grande Lazio di Maestrelli è intervento ai microfoni di Radiosei (98.100) nella trasmissione ‘Non Mollare Mai‘ per esprime tutte le sue perplessità e preoccupazioni sull’immediato futuro dei biancocelesti. Queste le sue parole: “Mi ha fatto sempre pensare il modo di fare mercato di questa società, spesso si acquistano calciatori sconosciuti da zone del mondo lontane. Affari quanto meno discutibili, senza una reale spiegazione tecnica. Giocatori che spesso sono serviti solo a spendere inutilmente soldi, poi magari sentiamo Lotito che auto elogia la propria trasparenza. Sono molto preoccupato per il futuro, perchè questa è una società che non fornisce grandi garanzie, anzi forse è meglio che non vengano nominati alcuni obiettivi, rischiano anche di essere bruciati. Non ho idea di quello che può avvenire il prossimo anno, per il momento ci hanno fatto commentare solo tante promesse poi non mantenute. Non voglio dire che questa società fa solo i propri affari, ma certamente applica strategie di mercato completamente diverse da quella che dovrebbe essere la normalità“.
Bagni: “La Lazio aveva bisogno di veri rinforzi, Pioli ha avallato questa linea societaria”
L’ex centrocampista del Napoli, ora commentatore TV, Salvatore Bagni, è intervenuto sulle frequenze di Radiosei, per parlare della Lazio e della sua annata difficile, ma anche di mercato e Nazionale. Questa Lazio sembra lontana parente rispetto a quella dello scorso anno, difficile capirne i motivi: “E’ una situazione strana. Una squadra che ha avuto la bravura e la capacità di arrivare terza in campionato aveva bisogno di rinforzi, per poi avere un buon cammino in Champions League. La linea della società però è stata quella di inserire giovani, ma questa linea non ha dato frutti. La squadra è sembrata da subito diversa dallo scorso anno. I tifosi si aspettavano dei rinforzi pronti per giocarsi la Champions e dare continuità a quello che era stato fatto la scorsa stagione“. Sono mancati anche alcuni singoli a livello di prestazione: “L’anno scorso con la stessa struttura era arrivato un grande risultato. Molti giocatori non hanno confermato ciò che avevano fatto vedere la scorsa stagione, su tutti Felipe Anderson. La società avrebbe dovuto tutelarsi con qualche innesto pronto“. Lo stesso Pioli è sembrato in grande difficoltà, le colpe sono anche sue: “Conosco bene Pioli e lo rispetto molto, e credo lui sappia bene di avere una percentuale di colpa. Ha avallato questa situazione e i giocatori acquistati dalla società, in pratica ha avallato tutte le scelte societarie“. Su Milinkovic-Savic: “Mi piace molto: ha fisico, è tecnico, è un giocatore di valore. Potrà esprimersi molto meglio negli anni a venire, ha tutto per poter fare molto bene“. Capitolo cessioni, molti big sembrano in procinto di cambiare aria a fine stagione: “Credo molto dipenderà dall’allenatore che arriverà alla Lazio; se dovesse arrivare uno come Mihailovic potrebbe incidere pesantemente. Leggo che Candreva potrebbe cambiare casacca, così come Biglia, ma sostituire un giocatore come Biglia non è affatto semplice“. Proprio riguardo i nomi che circolano per la prossima campagna acquisti: “La Lazio deve cercare giocatori adatti a sostituire quelli in partenza. I nomi che circolano hanno quelle caratteristiche, ma le loro qualità sono minori rispetto a quelli di cui andrebbero a prendere il posto“. Tra i vari allenatori è uscito anche il nome di Ventura: “Ha una grande carica e una gran voglia di insegnare calcio, mi piace molto come allenatore. Certo poi dipende sempre dalla squadra che hai a disposizione“. Sulla corsa Scudetto: “Credo ancora che il Napoli possa vincere lo Scudetto, i partenopei devono crederci. Dopo una stagione del genere il secondo posto sarebbe abbastanza deludente. La squadra ha espresso un gran gioco, ha giocatori decisivi e un grande gruppo“. Lotito non perde mai tempo per fare qualche dichiarazione negativa su Cragnotti: “Personalmente non conosco bene Lotito, ma conosco discretamente Cragnotti. Nel calcio, come nella vita, rimangono i risultati, per questo la Lazio di Cragnotti rimarrà una squadra indelebile, per il calcio e per i tifosi“. Quest’estate gli Europei in Francia, competizione scossa dai noti atti terroristici: “Questo non è più sport, giocare l’Europeo in un paese che è stato sotto attacco sarà strano e difficile. Non vedo una Nazionale favorita e sopra le altre. L’Italia se la può giocare, ha una buona squadra, deve essere convinta di poter arrivare fino in fondo“.
Lazionali azzurri – Candreva e Parolo titolari contro la Spagna?
Domani sera la Nazionale italiana allenata da Antonio Conte disputerà ad Udine, nella nuova Dacia Arena, un’amichevole di grande prestigio contro la Spagna di Del Bosque, la Nazionale più vincente degli ultimi 10 anni. Negli ultimi allenamenti in quel di Coverciano prima della partenza per Udine stanno emergendo le idee del Ct per quanto riguarda modulo e formazione da opporre alle Furie Rosse. Si va verso il modulo più amato dal prossimo tecnico del Chelsea, con una difesa a 3 formata da Bonucci, Chiellini e Astori, davanti all’insostituibile Buffon. Il centrocampo dovrebbe essere a 4, con Florenzi e Giaccherini sugli esterni, e Thiago Motta e Parolo nella zona centrale. Tridente offensivo formato dalla punta centrale Pellè e dagli esterni Candreva e Eder. Candreva e Parolo dunque verso una maglia da titolare, nonostante le prestazioni tutt’altro che positive offerte in questi ultimi mesi con la maglia della Lazio.
Procuratore Immobile: “Il Torino vuole riscattarlo, ma…”
Mancano ancora più di 2 mesi all’inizio ufficiale del calciomercato estivo, ma la Lazio va ricostruita, e in tal senso sarebbe opportuno muoversi con largo anticipo. Un reparto da rifondare sarà quello offensivo: con Klose e Matri in partenza, Djordjevic non all’altezza e un Perea di ritorno da una disastrosa stagione in Francia, i biancocelesti avranno bisogno di forze fresche ed incisive in attacco. In questi giorni si è parlato molto di Ciro Immobile; l’attaccante del Torino, in prestito dal Siviglia, è attualmente fermo per un problema muscolare, ma stuzzica molto l’appetito di Tare e Lotito. Dopo le dichiarazioni di ieri dello stesso Immobile, ha parlato oggi il suo procuratore, Alessandro Moggi, rilasciando al quotidiano spagnolo ABC delle dichiarazioni inerenti il futuro del proprio assistito: “Sì, posso confermarlo, il Torino vuole riscattarlo, questo è un dato di realtà. Sono molto contenti di Ciro, ce lo hanno già comunicato. Ma è presto per parlarne, dovremo aspettare almeno fino a maggio. L’opzione per il riscatto c’è, e ammonta a 11 milioni di euro“. Se quindi Cairo decidesse di sborsare questi 11 milioni, Tare e Lotito dovranno trattare con lui per l’attaccante di Torre Annunziata, e visti i rapporti dei due con la quasi totalità dei dirigenti italiani…
Tassotti: “Non credo Matri rimarrà alla Lazio…”
A margine della presentazione dell’International Champions Cup, competizione organizzata da Relevent Sport a cui parteciperanno quest’estate Inter e Milan, l’ex allenatore in seconda ed attuale osservatore dei giocatori in prestito del club di Via Turati, Mauro Tassotti, ha rilasciato delle dichiarazioni inerenti il futuro di alcuni giocatori rossoneri attualmente in prestito: “Chi tornerà al Milan quest’estate? Dipende da quello di cui ha bisogno il club. Se il Milan il prossimo anno giocherà in Europa, ad esempio, necessiterà di una rosa più ampia e profonda. C’è Paletta che sta giocando in prestito nell’Atalanta e che potrebbe esserci utile, visto che alcuni giocatori sono a fine contratto. Anche Matri, attualmente alla Lazio, potrebbe tornare”. Un ulteriore conferma, se davvero ce ne fosse stato bisogno, che nella Lazio del prossimo anno non dovrebbe trovare spazio Alessandro Matri, nonostante in realtà in questa stagione sia stato l’attaccante più prolifico della squadra di Pioli.
FORMELLO – Ripresa con gli uomini contati per Pioli
LA RIPRESA – Dopo i due giorni di riposo concessi dal tecnico Stefano Pioli, la Lazio è scesa oggi in campo a Formello per la ripresa degli allenamenti, a 11 giorni dal prossimo, importantissimo impegno dei biancocelesti, che il 3 Aprile affronteranno la Roma nel Derby capitolino. Una ripresa a ranghi ridotti, anzi ridottissimi. Sono infatti solo 9 gli uomini a disposizione di mister Pioli: Patric, Bisevac, Mauricio, Gentiletti, Braafheid, Mauri, Matri, Klose e Djordjevic. Ben 10 i convocati con le rispettive Nazionali, mentre sono ancora out per vari problemi fisici Basta, Konko, Radu, Kishna e Milinkovic-Savic. Solo quest’ultimo ha qualche chance di rientrare per la stracittadina.
LAVORO BLANDO – Non c’è spazio per la tattica date le numerose assenze. I 9 in campo svolgono un blando lavoro tecnico, con una fase di riscaldamento iniziale ed esercizi atletici, quindi passaggi a coppie. Successivamente sessione di passaggi, cross dalle due fasce e tiri in porta, poi torello e lavoro sul possesso palla a tre colori. Al termine dell’allenamento ripetute agli ordini del preparatore Osti. Per domani prevista una doppia seduta.
Belgio-Portogallo si gioca, ma a campi invertiti
Un modo per ripartire. Un tentativo di ricominciare con la normale routine della vita dopo i sanguinosi attacchi di matrice terroristica di martedì mattina a Bruxelles. Belgio-Portogallo si gioca, ma a campi invertiti. In mattinata la Federcalcio belga aveva annunciato, tramite il proprio profilo Twitter, il rinvio della gara amichevole, in programma per il 29 marzo a Bruxelles. Nel pomeriggio invece la decisione di disputare la sfida amichevole di preparazione all’Europeo di Francia, ma in Portogallo, precisamente e Leiria. Un modo per dare uno schiaffo al terrorismo e cercare di non pensare per almeno un paio d’ore a quanto accaduto ieri mattina.
Di seguito il Tweet della Federcalcio belga:
Portugal – Belgique le 29/03 à Leiria https://t.co/etramjLl4p #porbel
— BelgianRedDevils (@BelRedDevils) 23 marzo 2016
Antonio Filippini: “A Milano ottenuto un buon risultato. Il derby? Partita fondamentale”
Per commentare il cammino della squadra biancoceleste è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio Antonio Filippini: “Quest’anno la Lazio non ha disputato una grande stagione. La sconfitta in Europa League con la conseguente eliminazione dalla competizione è stato un duro colpo, ma domenica scorsa a San Siro i biancocelesti hanno dimostrato di non volersi arrendere. Il pari è stato un buon risultato anche se si poteva ottenere di più. Ora nel prossimo turno c’è il derby, una partita fondamentale, e la Lazio deve arrivarci molto preparata. La stracittadina significa molto per tutti, è una gara delicata e speciale, riuscire a ottenere i tre punti significherebbe molto. Pioli e la società dovranno essere bravi a caricare la squadra dando ai ragazzi i giusti stimoli per affrontarlo nel miglior modo possibile, i giocatori devono arrivarci tranquilli e mentalmente in forma per dare il massimo sul terreno di gioco. In campionato in questo momento è una lotta tra Juventus e Napoli. I bianconeri dovranno stare molto attenti perché la squadra partenopea ha dimostrato di non volersi arrendere ed è molto sicura dei propri mezzi. E’ una bella sfida: la Juve è abituata a giocare per grandi obiettivi e ha un atteggiamento vincente, il Napoli sta disputando un buonissimo campionato, inoltre può contare su attaccanti eccezionali, su tutti Higuain“.
Piscedda: “Quelli citati dai giornali non sono giocatori da Lazio, bisogna alzare l’asticella”
Per parlare dei biancocelesti è intervenuto ai microfoni di Radio Sei Massimo Piscedda. L’ex difensore biancoceleste ha parlato tra l’altro delle indiscrezioni uscite sui giornali riguardo i probabili acquisti della società capitolina.
Oramai questo campionato non offre più molte aspettative ai biancocelesti e si comincia a parlare già della prossima probabile Lazio di Sinisa Mihajlovic, con l’arrivo di diversi nuovi acquisti: “I nomi fatti non garantiscono alla Lazio un gran salto di qualità. Dipende tutto dagli obiettivi che si vogliono raggiungere. I giocatori citati sono tutti calciatori che militano in squadre d provincia ma scendere in campo all’Olimpico è tutta un’altra cosa. Danilo, ad esempio, non credo abbia le caratteristiche che servono ai biancocelesti, tra l’altro stiamo parlando di un trentaduenne e credo che in serie B si possano trovare giocatori anche di livello superiore. Ma per ora sono solo voci e non credo che corrispondano alla verità”.
Faresti lo scambio Felipe Anderson-Veratti? “Non si possono mettere a confronto, sono due giocatori diversi ma è uno scambio che non farei”.
E Keita-Berardi? “Si, questo lo farei. Ma qui alla Lazio non è un problema di singoli, la necessità primaria è che la società entri nell’ottica di alzare l’asticella per ritornare ai livelli che più le competono”.
Nesta: “Mentalità diversa dalla nostra, qui è tutto diverso”. E sul futuro…
Alessandro Nesta, nuovo allenatore del Miami Fc, squadra della NASL, ha rilasciato un’intervista alla BBC nella quale ha parlato di vari temi. L’ex difensore di Lazio e Milan ha parlato della nuova esperienza che lo attende in Florida: “Non è facile per nessuno affrontare un’esperienza nuova lontano dall’Italia, in un’altra cultura. Ma ormai sono tre anni che vivo a Miami ed è la mia nuova casa. I proprietari del club sono italiani e questo facilita il mio compito. Il direttore tecnico è Paolo Maldini, per me è come un fratello, mi ha offerto l’opportunità di iniziare questa nuova avventura e non ci ho pensato due volte. Proveremo a vincere sin da subito”. Tra i suoi ex allenatori Nesta si ispira e spende parole di elogio nei confronti di Carlo Ancelotti: “Abbiamo lavorato insieme per otto anni, per me è come un padre. Ancelotti è stato sicuramente il miglior tecnico che abbia mai avuto, sia per come gestiva il gruppo sia per come organizzava la tattica. Ovunque ha allenato ha vinto e credo voglia fare lo stesso con il Bayern Monaco. Ci sentiamo spesso, gli chiedo molti consigli. Ora dovrò chiamarlo ancora di più perchè in questo momento ho bisogno di lui”. Le differenze tra il nostro calcio e la sua nuova esperienza: “Quando si arriva negli Usa bisogna cambiare mentalità. In Italia i bambini cominciano a giocare sin da piccoli, quando hanno 7-8 anni. Qui invece è diverso. Ai giovani mancano proprio le basi, e con questi problemi è difficile poter cambiare la tecnica, la tattica e le altre cose. Dobbiamo iniziare a costruire la passione per il calcio. In Italia passione e calcio vanno a braccetto, mentre qui non vedo grande trasporto verso questo sport ed è su questo che dobbiamo lavorare”. Riguardo a un suo possibile ritorno in Italia ha dichiarato: “Non lo so, per ora inizio negli Stati Uniti, poi in futuro non so cosa potrà accadere. Potrei anche cercare di fare carriera e affermarmi qui dove mi trovo. L’Italia sta attraversando un periodo difficile. Le ambizioni e gli obiettivi dei club sono le stesse degli anni passati, ma il più grande problema è che i capitali su cui contare non sono più quelli di prima. Nelle loro intenzioni c’è ogni anno la voglia di vincere la Champions League ma mancano i soldi. Attualmente credo sia impossibile competere con squadre del livello di Barcellona, Real Madrid o con quelle della Premier League: c’è troppa differenza con le nostre”.