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L’ERBA DEL VICINO – Vincent Candela: “E’ più forte la Roma, senza dubbio”

Ormai il derby è alle porte, e un po’ tutti gli ex ‘cavalieri’ che hanno partecipato a tante battaglie sul campo dell’Olimpico stanno facendosi risentire, ricordando aneddoti e partite memorabili.

E’ stato il turno dell’ex romanista Vincent Candela, che presso la redazione de Il Tempo ha ricordato la Lazio di Cragnotti“Era fantastico giocare contro la Lazio di Nesta, Favalli, tutti grandi campioni: era una gara speciale contro una squadra fortissima. Ora è un’altra Lazio e anche un’altra Roma”. 

“Oggi – ha proseguito il francese – è senza dubbio più forte la Roma, lo dicono i risultati. Resta una partita speciale, in cui la mente va al di là del gesto tecnico ed è questa la bellezza del derby. La Lazio non sta vivendo un anno fantastico e proprio per questo ha più da perdere. Ma se sei più nervoso non sei più bravo, anzi giochi peggio”.

RASSEGNA STAMPA – Milinkovic punta il derby: ”Sto bene, ci sarò”

Nel derby di andata Pioli scelse di affidarsi all’esperienza dei senatori, puntando interamente sul blocco che l’anno prima aveva raggiunto il terzo posto in classifica. Una decisione che non portò fortuna al tecnico e che sicuramente non sarà riproposta nella stracittadina di ritorno, quando l’allenatore – per infortuni e squalifiche – non potrà fare a meno di ricorrere a esordienti assoluti nella sfida della Capitale.

MILINKOVIC PUNTA IL DERBY: “STO BENE, CI SARÒ” – Tra questi potrebbe esserci anche il giovane Sergej Milinkovic-Savic, che all’ingresso in clinica Paideia per sottoporsi agli esami si è mostrato ottimista sul suo recupero dall’infortunio muscolare al polpaccio: “Sto bene. Se ce la faccio? Sì sì…”, ha risposto senza troppi giri di parole. Il derby dell’andata lo ha saltato per scelta tecnica, ma questa volta – se realmente dovesse recuperare al 100% – la sua presenza nell’undici titolare è fuori dubbio. Il talento serbo, nonostante la giovanissima età, ha già mostrato di poter essere decisivo in sfide impossibili. La rete alla Fiorentina al Franchi, la prestazione contro l’Inter a San Siro e il sigillo contro il Galatasaray a Istanbul sono le tre gemme più brillanti della sua prima stagione in Italia.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Curve vuote contro le barriere

Nessun ripensamento, nessun passo indietro. La Curva Nord al derby non entrerà. Non sono bastati i moniti dei giocatori e di (alcuni) tifosi. Indietro non si torna. Almeno fino al termine del campionato la situazione è questa. Quando c’è di mezzo la coerenza, d’altronde, la parte più calda della tifoseria biancoceleste non transige. Lo ha dimostrato in passato e ha continuato a farlo ora. Nonostante una scelta dolorosa che mai: disertare il derby, la partita più importante dell’anno. «Finché ci saranno le barriere non entreremo». È stato questo il diktat dei maggiori rappresentanti della Nord, ribadito in radio qualche giorno fa. «Che sia Lazio-Roma o qualunque altra partita». Un monito sposato, tra le altre cose, dalla stragrande maggioranza del popolo laziale che, a malincuore non riempirà gli spalti nella stracittadina, ultimo appuntamento decisivo per salvare una stagione fin qui molto deludente.

La Nord ha comunque invitato tutti i tifosi a seguire, insieme, il derby della Capitale. Ancora non è stata ufficializzata la location, ma, molto probabilmente, non sarà poi così tanto lontana dallo stadio Olimpico. Si parla di Tor di Quinto, comunque vicino a Ponte Milvio, quartiere di riferimento per il popolo biancoceleste.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio, al via la settimana derby: Milinkovic ci prova, Basta spera e Klose riposa

l count down al derby è ormai iniziato. La Lazio ha ripreso gli allenamenti questo pomeriggio in vista della sfida di domenica contro la Roma. Aspettando il ritorno dei giocatori impegnati con le rispettive nazionali, Pioli è costretto a lavorare con gli uomini contati. Nel centro sportivo di Formello hanno faticato appena otto calciatori:Patric, Bisevac, Mauricio, Gentiletti, Braafheid, Mauri, Matri e Djordjevic. Ancora assente Miroslav Klose: il tedesco, dopo aver saltato la seduta di sabato, è rimasto a riposo in via precauzionale anche oggi per una contusione al piede. Lavoro differenziato per Basta e Milinkovic-Savic: i serbi in mattinata hanno effettuato degli accertamenti in clinica e proveranno a recuperare per la stracittadina. Il centrocampista ha praticamente smaltito la lesione al polpaccio, accusata durante la gara di andata di Europa League contro lo Sparta Praga, ma solo nei prossimi giorni si potrà dire se giocherà contro la squadra di Spalletti. Meno chance di scendere in campo dal primo minuto, invece, per il terzino destro, tornato ad allenarsi oggi dopo lo stop del 10 marzo. Non parteciperanno alla gara contro i giallorossi Lulic (squalifcato) e gli infortunati Konko, Radu, Basta e Kishna, ancora alle prese con problemi muscolari.

Fonte : Il Messaggero

Rudiger punzecchia l’Italia: “Difficile digerire i 4 gol. Europeo? Penso solo alla Lazio”

Intervistato da Rai 2, il difensore tedesco della Roma Antonio Rudiger ha commentato: “Eravamo già concentrati ma affrontare gli Azzurri ci ha motivato ulteriormente. L’Italia è abituata a un gioco difensivo quindi per loro prendere 4 gol non sarà facile da digerire. Europeo? Sono contento della mia gara ma adesso la mia concentrazione va tutta al derby contro la Lazio. 

Che figuraccia per l’Italia!

“Fate il vostro gioco, noi poker servito” recitava uno striscione-coreografia della Curva Nord qualche decennio fa.

Beh, mai come oggi l’Italia di Antonio Conte deve leccarsi le ferite, dopo aver subito un passivo molto pesante. Quattro reti – due per tempo – hanno messo in luce tutti i problemi di un’Italia vittima degli esperimenti tattici del mister. Senza Verratti e con Candreva in panchina, Montolivo e Thiago Motta hanno sofferto la brillantezza del gioco avversario, mentre Giaccherini e Bernardeschi non sono giocatori che possano guidare l’Italia alla riscossa.

La squadra di Loew  sin dalle prime battute di gioco d’impadronisce della manovra con molta facilità. Ad aprire le marcature ci ha pensato Kroos al 23′, sfruttando al meglio un tocco sbagliato di Bonucci. Mentre a due minuti dall’intervallo, Goetze s’infila fra Darmian e Florenzi, sfruttando al meglio un cross perfetto di Muller. Nell’intervallo nessun cambio e prima della girandola delle sostituzioni, bisogna annotare sul taccuino anche le reti di Hector (autore di una grande partita) e quella di Ozil su rigore, prima del gol della Bandiera realizzato da El Shaarawy con la complicità di Rudiger.

Ora testa alle convocazioni ma l’idea è che l’Italia debba ritrovarsi al più presto.

Conte dopo Germania Italia: “Sapevamo del gap con le altre squadre…”

Intervistato da Rai 2 dopo la brutta sconfitta contro la Germania, il c.t. azzurro Antonio Conte ha commentato: “L’avevo detto prima della gara che questa partita era un test per capire a che punto siamo. Stasera abbiamo giocato contro i migliori. I ragazzi hanno dato tutto quello che c’era da dare. Non c’era da esaltarsi contro la Spagna e non c’è da deprimersi ora. Sapevamo che c’era un gap con le altre squadre. Ora aspettiamo la fine del campionato e poi deciderò le convocazioni. Alcuni hanno pagato lo sforzo di venerdì dal punto di vista fisico, questo va messo in conto. Ora lavoriamo e vediamo cosa fare. Sicuramente dei giocatori faranno parte dell’europeo, mentre per gli altri vedremo cosa ci dirà il campionato. Jorginho? L’infortunio di Bonucci ha alterato i cambi”.

Lutto nel calcio italiano. La SLA fa un’altra vittima

La SLA torna a colpire. Il nemico numero uno dei calciatori, ha fatto una nuova vittima nel mondo del calcio. La stessa malattia che uccise Borgonovo, quest’oggi ha colpito Paolo List. Terzino del Foggia sotto l’egemonia di Zeman, aveva 53 anni, ed era un pilastro della squadra pugliese. Militò anche nelle file del Bologna. Questo il cordoglio del Foggia Calcio: “Se n’è andato in silenzio e senza clamori così come era stato in vita. Noi del Foggia Calcio non possiamo che salutarlo così come lo salutavano i suoi tifosi: Ciao Paolo, Paolo, Paolo, Paolo List, List“.

UNDER 21 – L’Italia fatica tantissimo contro l’Andorra

Dopo la brillante vittoria contro l’Irlanda (1-4), gli azzurrini di Gigi Di Biagio hanno affrontato un’altra trasferta. L’Italia si è presentata ad Andorra con l’obiettivo di portare a casa i tre punti. Obiettivo centrato, vittoria per 0-1, ma quanta fatica contro la modesta Andorra. Forse preso sottogamba il match, l’Italia nel primo tempo non ha creato molti pericoli agli avversari, complice il fatto di non aver creato gioco. La ripresa invece è stata tutta un’alyra storia. Berardi si è caricato sulle spalle la squadra ed ha iniziato a creare i maggiori pericoli nell’area avversaria. La seconda frazione è stato un vero assedio e solo l’imprecisione sotto porta ha negato la gioia del gol. Gioia che è arrivata al 79′ con Cerri. L’attaccante ha trafitto il portiere avversario con una mezza girata in area di rigore per lo 0-1 definitivo. Con questa vittoria, l’Italia rafforza la leadership nel girone.

FORMAZIONI UFFICIALI di Germania – Italia

Sono state diramate le formazioni ufficiali di Germania – Italia. Di seguito le scelte dei due CT, Loew e Conte:

Germania: Ter Stegen, Mustafi, Hector, Rudy, Hummels, Özil, Müller, Rüdiger, Kroos, Götze, Draxler

Italia: Buffon, Darmian, Bonucci, Acerbi, Florenzi, Montolivo, Motta, Giaccherini, Bernardeschi, Zaza, Insigne

LAZIO vs ROMA – Previsti “4 gatti” sugli spalti

Ma è una partita di campionato o è un’amichevole? Il derby tra Lazio e Roma di domenica andrà in scena davanti a pochi intimi. Infatti, il botteghino parla di soli 8000 tagliandi venduti che, sommati agli abbonati che hanno deciso di entrare allo stadio, fanno arrivare il dato spettatori a quota 22.000. Manca ancora qualche giorno e il dato potrebbe crescere, ma sicuramete sarà già un’impresa arrivare ai 30.000. Molteplici i motivi: contestazioni, barriere, prezzi troppo alti. Le due curve, la Nord e la Sud, hanno deciso di disertare l’evento, seguendo il match in altre location. Se il dato attuale non supererà i 24.000, verrà registrato il dato più basso per un derby capitolino. Se sul campo potrà esserci un bello spettacolo, sugli spalti lo spettacolo sarà desolante…

L’ERBA DEL VICINO – Iago Falque sminuisce la Lazio: “Noi siamo più forti”

Mancano 5 giorni al derby Lazio – Roma, ma i calciatori non perdono l’occasione per caricare l’ambiente e i tifosi. In palio, come sempre, non ci sono solo i 3 punti, ma anche il predominio cittadino e la possibilità di poter “sfottere” i rivali fino al prossimo derby. Iago Falque, intervistato dal sito ufficiale della As Roma, ha le idee chiare su chi sarà il favorito: “Noi siamo più forti della Lazio e soprattutto arriviamo meglio di loro al derby. Poi ovviamente nei 90 minuti potrà accadere di tutto“. poi i complimenti a Spalletti per il lavoro svolto fino ad ora: “Il mister ha riportato fiducia in noi giocatori e ci sta facendo esprimere al meglio. Ora vinciamo questo derby per poi puntare al secondo posto in classifica“.

Avv. Contucci: “Lazio molto indietro per creare la figura dello SLO. Invece la Roma…”

La figura dello SLO, ovvero l‘intermediario tra tifosi e società, è molto diffusa in Europa. L’Italia è rimasta indietro, ma pian piano sta cercando di recuperare il terreno perduto. per quanto riguarda le due squadre capitoline, l’avvocato Contucci, dalle frequenze di TRS, ha fatto il punto della situazione: “La Roma si è mossa molto bene per creare la figura dello SLO. A ricoprirlo è Sebino Nela, personaggio di spicco nel mondo giallorosso. La Lazio, invece, è rimasta ancora troppo indietro. Non si sta occupando per creare tale figura e ciò potrebbe causare altri dissapori tra i tifosi“. Infine un commento sulle barriere in curva: “All’inizio credevo fosse un esperimento che poi sarebbe stato esportato agli altri stadi. Invece era solo per l’Olimpico e ciò, sinceramente, è molto penalizzante per i tifosi di Lazio e Roma“.

Gascoigne: “Ora sono tornato in pista. Vi voglio bene!”

Sabato scorso le immagini del viso insanguinato di Paul Gascoigne avevano fatto il giro del mondo, dopo essere caduto mentre stringeva in mano una bottiglia di gin. Il suo entourage ha rassicurato sulle condizioni di Gazza, “Paul ha avuto una brutta settimana. Questa fotografia è stata scattata in mattinata alle 8.10. Non è stato ricoverato in ospedale, come hanno detto in un’intervista. È andato a casa dove si sta riprendendo. Mi ha detto che sta lavorando sodo ed è sempre più forte e determinato a tornare in pista”.

Stamattina l’ex giocatore di Lazio e Tottenham ha pubblicato una foto corredata da un messaggio di ringraziamento rivolto ai fan: “Ciao a tutti e grazie mille per il vostro sostegno. Starete pensando che forse dovrebbero lasciarmi in pace, ma a volte è bene avere un po’ di fama. È andato tutto alla grande per undici mesi, poi ho avuto un contrattempo e mi sono voluto ubriacare. Ora sono tornato in pista. Non sono perfetto e neanche voglio esserlo, ma sto cercando di fare del mio meglio. Vi voglio bene! Con affetto Gazza!”.

 

 

A THANKYOU MESSAGE FROM GAZZA Hi everyone,thanks so much for all your support. u would think they would leave me alone…

Pubblicato da A1 Sporting Speakers su Martedì 29 marzo 2016

FORMELLO – Allenamento dopo Pasqua, due ritorni importanti per Pioli

Dopo due giorni di riposo i ragazzi di Pioli tornano ad allenarsi, ma manca qualcuno. L’allenamento nel campo di Formello, tenutosi alle ore 15, è stato incentrato su riscaldamento iniziale, giro palla e fase di possesso nello stretto a tre colori, esercizi di cross e conclusioni in porta con partitella a campo ridotto. Il numero di giocatori presenti era di otto, tra questi: Patric, Bisevac, Mauricio, Gentiletti, Braafheid, Mauri, Matri e Djordjevic. Da aggiungere Basta e Milinkovic che hanno svolto un lavoro differenziato. Tra gli assenti, oltre coloro impegnati con le nazionali (Felipe Anderson sarà il primo a rientrare), Klose, per una contusione al piede destro subita sabato scorso durante la partitella con la primavera, uscito dal campo con una borsa del ghiaccio che comunque non influenzerà la sua presenza, e Cataldi, causa influenza salterà la partita con l’under 21 contro l’Andorra. Mentre non c’è da aspettarsi il rientro di Konko, Radu e Kishna per il derby di domenica, ancora alle prese con i loro infortuni.

L’allenatore ha ancora qualche giorno a disposizione per decidere chi schierare in campo: Gentiletti, fermo per il sovraccarico funzionale, oggi ha ricevuto il via libera da Paideia, mentre Patric sembra essersi ripreso dal pestone della settimana scorsa e resta l’unica alternativa per la fascia destra, in caso di mancato recupero di Basta.

 

Conte: “Ho già le mie certezze in vista dell’Europeo. Voglio essere schietto nelle convocazioni…”

Ormai ci siamo quasi, manca davvero poco ad Euro2016 ed è il momento per Antonio Conte di cominciare a pensare alle scelte definitive dei 23 da portare in Francia. Il Ct però sembra già avere le idee chiare e queste ultime amichevoli servirano a dargl qualche certezza in più. Ecco le sue parole ai microfoni di Rai Sport: “Ho 16 certezze per adesso. In questi giorni qualcuno ha guadagnato terreno, altri lo hanno perso. Quando farò le convocazioni sarò schietto e non guarderò in faccia nessuno. Non saranno scelte politiche. Chi ha voluto mettermi contro Tavecchio è fuori strada perché il presidente mi ha sempre sostenuto, per quanto possibile. Noi dobbiamo essere squadra. Bisognerà lavorare su queste basi. Sarebbe un peccato sprecare questo lavoro, indipendentemente da chi verrà dopo di me“. Tra le certezze di mister Conte sembrano esserci sicuramente Antonio Candreva e Marco Parolo, 2 tra gli uomini più utilizzati dal Ct in queste amichevoli: dall’inizio dell’era Conte, infatti, non sono mai rimasti fuori, nonosante il campionato poco brillante che stanno facendo con la Lazio, segno della stima che il tecnico italiano nutre nei loro confronti.

 

La Lazio guarda in Serie B per il difensore

Continuano ad accavallarsi vari nomi di difensori che nel prossimo mercato potrebbero suscitare l’interesse della Lazio, sempre alla ricerca di elementi che possano rinforzare un reparto disastrato come quello biancoceleste. Ora gli occhi di Tare sembra si siano posati su un giocatore che sta facendo molto bene nella serie cadetta. A quanto riportato da Bergamonews infatti l’uomo che sta attirando su di se l’attenzione di tanti club maggiori è Franck Yannick Kessié, classe 1996, giovane ivoriano ben si sta comportando con il Cesena. Kessié ha stupito tutti per la personalità messa in campo e, inoltre, dote non semplice da trovare in un giocatore, può giocare ovunque: sia in difesa come centrale, che a centrocampo o come trequartista. In questa stagione nella compagine emiliana è stato titolare inamovibile, 25 gare su 33 finora giocate, con un bottino di 3 gol e 2 assist. Per l’Atalanta, proprietaria del cartellino, si prevede l’ennesima plusvalenza da mettere a bilancio, infatti  l’ivoriano è arrivato a Bergamo a costo zero (poco meno di 300mila euro) e oggi vale già circa 3 milioni. Nell’ultimo periodo hanno chiesto notizie del giocatore diverse squadre della serie maggiore: oltre alla società biancoceleste anche Fiorentina, Inter, Juve, Milan e Roma si sono mostrate interessate. Ma non solo, anche all’estero diversi club hanno iniziato a far seguire il talento atalantino, Borussia Dortmund e Manchester United su tutti. Difficilmente però il club nerazzurro cederà il ragazzo in estate senza averlo mai fatto scendere in campo a Bergamo, ma forse di fronte a un’offerta irrinunciabile i bergamaschi potrebbero anche farci un pensierino.

Germania-Italia, rivalità eterna

Questa sera all’Allianz Arena di Monaco andrà in scena l’ennesima puntata di una delle rivalità calcistiche più sentite al mondo, quella tra Germania e Italia. Dal 17 giugno 1970, dalla “partita del secolo” disputata all’Azetca di Città del Messico, da quello storico 4-3, nulla poteva essere più come prima. Il piattone di Rivera che spiazza Sepp Maier, al 111′ di quella semifinale mondiale, innesca una faida destinata a non avere più termine. Da allora le strade delle due nazionali continuano a incrociarsi e tutte le gare sono un concentrato di adrenalina allo stato puro e continue rivalse. I tedeschi ancora hanno nelle orecchie il grido liberatorio – “non ci prendono più” – eslamato con la consueta eleganza dall’allora Presidente della Repubblica Italiana, Sandro Pertini, dalle tribune del Bernabeu, dopo il terzo gol di Altobelli nella finale dell’82, che assegnerà agli uomini di Bearzot il terzo titolo mondiale. Eterna rivalità che continua impietosa contro i giocatori e i tifosi tedeschi come quando il 4 luglio 2006, prima per il gol di Grosso e poi per quello di Del Piero, che portarono l’Italia alla finale di Berlino, si rivelò forse come il colpo più duro da digerire per loro. Un Mondiale, disputato tra le mura amiche, semifinale al Westfalenstadion, dove 65.000 cuori battono all’unisono facendo sentire invincibile la nazionale tedesca e invece, di fronte, ancora una volta gli azzurri che riportano sulla terra coloro che erano ritenuti “invincibili” e invece un nuovo rospo da ingoiare. Dopo di allora per i teutonici l’occasione per vendicarsi si presenta nella semifinale dell’Europeo 2012 ma ancora una volta va male: questa volta tocca a Mario Balotelli punirli, l’italiano fino al giorno prima dell’incontro sbeffeggiato dai media tedeschi per la sua vita privata e poi sul campo imprendibile e impietoso come non mai. Ora ci risiamo, eccoci di nuovo una di fronte all’altra per quella che per tanti motivi non sarà e non potrà mai essere una semplice gara amichevole perchè quando queste due nazionali si incontrano in palio c’è in ballo tutto, c’è la Storia in palio e non una semplice rivalità fra sportivi… e la Storia dice Italia!

SOCIETA’ – Come spiegare ai bambini le immagini di violenza di questi giorni?

Gli attentati terroristici che si stanno susseguendo in questi giorni sono negli occhi di tutti, tanto più negli occhi dei bambini che assistono a scene drammatiche e chiedono spiegazioni su quanto si stia verificando. Ma come spiegare loro tutta la violenza che ci circonda senza mettere loro ulteriormente paura? La prima e fondamentale “regola” è quella di dire sempre e comunque la verità, senza nasconderla o travisarla, magari però confezionandola su misura per loro. Questa almeno è la posizione condivisa da Luigi Mazzone, neuropsichiatra infantile dell’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, e da Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente dell’Associazione europea disturbi da attacchi di panico (Eurodap).

Come spiega Mazzone: “E’ sempre meglio dire la verità con parole semplici. Ad esempio, dicendo che un uomo può fare del male ad altri uomini, che ciò è una cosa cattiva ma quando si verifica può portare ad eventi come questi. Naturalmente il tutto va calibrato in base all’età del bambino ed anche al suo carattere; di fronte ad un bimbo molto emotivo o ansioso, ad esempio, bisogna dare al contempo forti rassicurazioni circa il fatto che questo pericolo non è immediato e che la famiglia è al suo fianco”. Mai dimenticare, inoltre, che i piccoli “sono delle spugne e assorbono le ansie degli adulti: dunque è importante anche dare il messaggio con la giusta pacatezza e nel luogo opportuno, ovvero non in situazioni di fretta ma dedicando al piccolo tutto il tempo di cui ha bisogno”. Ma c’è un altro aspetto: ”Al bambino non va spiegato troppo o troppo dettagliatamente: bisogna invece attenersi alle sue domande, mantenendosi dunque su quelle che sono le sue esigenze di conoscenza”. Praticamente, non esagerare con le spiegazioni, nella convinzione di fare meglio, se il piccolo non le richiede.

Al neuropsichiatra infantile fa eco la Vinciguerra: “I bambini si lasciano influenzare da ciò che viene detto o che sentono dai mass media e ciò può generare in loro confusione e paura. Per fronteggiare queste emozioni è di fondamentale importanza che gli adulti riescano a trasmettere loro gli strumenti necessari per decodificarle, esprimerle e fronteggiarle. Nel caso in cui i piccoli chiedano ai genitori di spiegare loro la guerra o il terrorismo, è preferibile utilizzare termini diretti e concreti piuttosto che cercare di trovare parole più dolci o addirittura fuorvianti. Il linguaggio utilizzato si deve modellare alla psiche cognitiva del bambino, occorre utilizzare parole adeguate alla sua età, tenendo ben presente che tutti i messaggi trasmessi devono corrispondere a verità. In questo modo i bambini avranno un quadro generale corrispondente alla realtà e non una visione distorta degli eventi”. Mentre, aggiunge, un discorso diverso, ”va fatto per gli adolescenti, poiché alla loro età hanno già acquisito la capacità di affrontare a livello cognitivo ed emotivo gli eventi tragici o violenti. Tuttavia, il periodo adolescenziale è un momento delicato e ciò potrebbe far scattare in loro il bisogno di esprimere convinzioni o emozioni anche con modalità molto forti rispetto a determinati fatti”. In questi casi “il compito degli adulti è di aiutarli a ridimensionare la loro reazione emotiva rispetto all’evento, facendoli sentire comunque compresi”.

POLISPORTIVA – Chilelli, calcio a 5 Femminile: “Se non raggiungiamo i play-off la stagione sarebbe da 5”

Dopo la sconfitta con il Montesilvano la Lazio è tornata ad allenarsi per preparare nel miglior modo possibile le ultime due giornate di campionato. Le biancocelesti, dopo la sosta per le festività pasquali, scenderanno in campo il 3 aprile a Milano per giocare in casa della Kick Off. Il 6-0 rimediato in terra abruzzese è un brutto passo indietro rispetto alle prestazioni precedenti, perché se anche una sconfitta con il Montesilvano si può mettere in preventivo, è la prestazione sotto tono a lasciare molti dubbi e molte perplessità al tecnico laziale Daniele Chilelli: “Non è tanto la sconfitta in sé a far male ma il modo in cui è maturata. In questa sconfitta, a differenza di tante altre volte, non c’è niente da salvare. Perdere ha compromesso gran parte del nostro futuro che già era difficile da affrontare”. Quali sono i motivi del ko con il Montesilvano? “E’ un discorso ampio: se fra Girone B e Gold Round non abbiamo raccolto punti con le grandi – a parte i recenti pareggi con Ternana e Statte – un motivo ci sarà. A parte quella con il Montesilvano, gara che non fa testo, siamo usciti sconfitti in tante partite all’ultimo minuto e ciò significa manchiamo di personalità. Le motivazioni fanno la differenza: quando riusciamo a trovarle possiamo giocare alla pari con tutti, ma in caso contrario questi sono i risultati. Abbiamo meno qualità di tante altre squadre, noi puntiamo sul gruppo e non sulla giornata di grazia di qualche elemento. Non si possono trovare sempre stimoli maggiori come nel caso della Coppa, per questo motivo la sconfitta di Montesilvano è stata brutta e particolare”. La Lazio in classifica è all’ultimo posto, con solo due punti all’attivo, come Statte e Ternana. Anche le Lupe, tre punti sopra, ancora sono in lotta per un posto ai playoff. La Lazio che affronterà Kick Off e Isolotto nelle ultime due giornate è ancora in gioco ma saranno gli incontri dell’ultima giornata a decretare la griglia playoff: Se non dovessimo raggiungere i playoff scudetto sarà un anno da 5. Una finale di Coppa Italia è bella da vivere ma non porta a nulla. Dobbiamo raggiungere la fase finale del campionato altrimenti sarà stato un anno mediocre. Dipende tutto dal turno del 3 aprile, dovremo preparare la gara come fosse una finale. Solo dopo penseremo all’Isolotto. Non fare punti al PalaCaviaga significherebbe restare fuori dalla corsa ai playoff e a quel punto sarebbe giusto. Abbiamo due settimane per preparare l’incontro nei minimi dettagli, se dovesse servire ci alleneremo anche di notte. Nulla dovrà essere lasciato al caso. Siamo consapevoli che non sarà una gara come quella di Coppa e che i nostri avversari avranno una grande voglia di rivalsa nei nostri confronti, ma vogliamo prendere i tre punti per continuare a sperare. Anche se le speranze sono ridotte al lumicino ci proveremo fino alla fine”.