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Onazi: “Sento la fiducia del mister e sono felice. Possiamo centrare l’Europa”

Le parole di Onazi a Lazio Style Radio 89.3 FM:”Il mister mi ha dato fiducia e io l’ho ripagato sul campo. Sono felice anche per il gol. Dobbiamo giocare bene perché abbiamo bisogno di fare più punti possibile. Noi dobbiamo correre in ogni gara anche per riscattare una stagione poco positiva”.

“Il nostro obiettivo è l’Europa anche se non sarà facile per il calendario. Ma noi stiamo lavorando bene e duramente e se giochiamo così ce la potremo fare. Andare a Formello ora è un piacere perché non è solo allenamento ma anche per divertirsi con i compagni di squadra e ci serve per fare gruppo”.

Inzaghi: “Mi complimento con la squadra per la vittoria. Juve? Ce la giocheremo”

Il tecnico mister Inzaghi ha commentato così la vittoria sull’Empoli ai microfoni di Mediaset Premium: “Abbiamo fatto due bellissime gare e la squadra mi ha dato tanta disponibilità. Siamo stati bravi e abbiamio meritato la vittoria. L’unico neo è che dovevamo chiudere prima la gara. Ora pensiamo alla Juventus e alla sampdoria che saranno due gare molto gare. Ce la giocheremo. Dobbiamo recuperare energie”. Poi sulla tattica utilizzata: “Avevamo preparato i cambi di corsia perchè sapevamo che l’Empoli stringeva molto il gioco. L’obiettivo è fare un grande finale di stagione poi vedremo cosa accadrà, anche se il calendario non ci aiuta“.

Poco dopo il mister biancoceleste è intervenuto anche ai microfoni di SkySport. Il mister voleva la partita della conferma ed è stato accontentato a riguardo ha replicato: “Magari queste gare sono sembrate semplici ma non è stato così. Abbiamo trovato due squadre, soprattutto l’Empoli, molto organizzate. Ci eravamo prefissati di vincere per sistemare la classifica e ci siamo riusciti. Adesso ci aspettano due trasferte difficili, ma almeno la classifica va meglio. Dobbiamo continuare così, abbiamo giocato un ottimo calcio potevamo fare qualche altro gol in più però diciamo che due vittorie, 5 gol fatti zero subiti va bene“. Da quando è arrivato è un’altra Lazio, su questo punto Inzaghi ha ribadito: “Io ho trovato un gruppo molto disponibile che ha tanta voglia di rivalsa, veniva da risultati non buoni, vedi  il derby. Ho fatto due formazioni identiche, adesso vediamo cosa posso fare per Torino, qualcosa dovrò cambiare, ma sono fiducioso perché vedere Matri e Djordjevic allenarsi è un piacere perché danno tutto. Matri per due partite non ha giocato e sarà dispiaciuto ma vedere come si allena è un piacere. La visita di Pippo? E’ venuto venerdì perché era compleanno di mio piccolo Lorenzo poi ne ha approfittato vedendo al partita ma la visita era per questioni familiari (ride n.d.r)

Inzaghi a Lazio Style Radio: “Due vittorie importanti, anche se non sono state vittorie facili. Ora il calendario si fa difficile, ma ci proveremo per l’Europa. Sono molto felice per aver vinto davanti alla mia famiglia, amio fratello Pippo e ai miei figli. Le vittortie sono frutto del tanto tempo che abbiamo avuto per prepararle. Ora però dobbiamo recuperare le energie perchè abbiamo gare ravvicinate. Contro la Juventus non sarà semplice, anzi, loro sono i più forti, ma dobbiamo provarci. Abbiamo interpretato bene sia la fase offensiva che difensiva. Oggi sono stati tutti molto bravi, ma potevamoe dovevamo segnare più gol”.

Candreva: “Dobbiamo chiedere scusa ai tifosi. La Lazio deve ambire a traguardi importanti…”

Al termine della bella partita tra Lazio ed Empoli è intervenuto ai microfoni di SkySport, il giocatore biancoceleste, Antonio Candreva, tornato finalmente ad alti livelli. Queste le sue parole: “Gli applausi fanno piacere ma non siamo contenti, chiediamo scusa ai tifosi per quello che abbiamo fatto perché non pensavamo neanche noi di fare questo brutto campionato. Mancano poche partite alla fine cercheremo di raggiungere l’Europa fino alla fine“. All’esterno biancoceleste viene chiesto se l’eventuale qualificazione in Europa può salvare questa brutta stagione: “No! L’europa non salva la stagione perché la Lazio deve ambire a traguardi importanti. Già abbiamo perso la Champions, i derby…non è sicuramente una stagione positiva“. L’effetto Inzaghi comincia a farsi sentire, a riguardo Candreva ha replicato così: “Adesso è facile con queste due vittorie, ma il mister ci ha dato quella voglia di crederci“.

LAZIO-EMPOLI, le pagelle di Davide Sperati

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ECCO LE PAGELLE DI LAZIO-EMPOLI

LAZIO

Marchetti 6 – Mai impegnato, né sulle conclusioni né sulle palle alte.

Patric 6,5 – Una delle soprprese di quest’ultimo scorcio di campionato, fa buona guardia sui movimenti di Manuel Pucciarelli. Elevato il tasso tecnico dello spagnolo ma aspettiamo test più probanti per giudicare anche il lavoro di marcatura. Dal 83′ Basta s.v.

Hoedt 6,5 – Al posto di Bisevac gioca una gara attenta riuscendo a limitare le giocate degli attaccanti avversari.

Gentiletti 6 – Confermato ancora una volta al centro della difesa, l’argentino dimostra di nuovo qualche limite tecnico.

Lulic 6,5 – L’eroe biancoceleste gioca una prova gajarda e tosta non concedendo nemmeno un metro alle giocate dell’Empoli.

Onazi 7 – Il migliore. Dopo la buona prestazione offerta a Palermo anche oggi fa buon filtro sui movimenti di Buchel. La rete realizzata sullo scadere della prima frazione è il giusto premio per un giocatore molto generoso. Su livelli importanti anche nei secondi quarantacinque minuti di gioco.

Biglia 7 – Il capitano della Lazio prende in consegna Saponara a cui concede poco o nulla. Per uno come lui giocare con questa libertà di manovra è un toccasana.

Parolo 6 – Da un suo tiro dal limite arriva il tocco con la mano di Ciosic che decreta il penalty per la Lazio. Contro avversari del suo livello, riesce a fare un ottimo filtro sulla linea mediana.

Candreva 6,5 – Infallibile dal dischetto, gioca un buon calcio anche se diversi spioventi dal fondo non sono molto precisi.

Klose 6,5 – Dopo la doppietta col Palermo, oggi al 37′ sbaglia il colpo di testa che poteva valere il raddoppio della Lazio ma chiude molto bene la triangolazione che porta in rete Onazi. Migliora nella ripresa. Dal 70′ Djordjevic 6 – Venti minuti al piccolo trotto.

Keita 6 – Scavalcato Anderson nelle gerarchie di Inzaghi, anche oggi sulla sinistra mette in difficoltà gli uomini di Giampaolo. Poco sveglio quando prende il giallo per eccesso di foga. Nella ripresa sfiora la rete al 58′. Dal 63′ Anderson 5 – Il cambio di mister ha aggravato la sua posizione. Anche oggi la differenza con Keita è netta ed evidente.

All. Inzaghi 7 – Prima all’Olimpico per “Inzaghino” con il fratello maggiore seduto in tribuna. Il primo tempo fila liscio concludendosi 2-0 per i suoi ragazzi. Aver dato fiducia a Onazi, rinforza la posizione di Biglia e valorizza il lavoro di Parolo, consentendo all difesa minor pressione avversaria. Con questa vittoria la sua squadra aggancia il Sassuolo.

EMPOLI

Pelagotti 6 – Dopo la prestazione positiva nel vittorioso derby toscano viene spiazzato dal penalty di Candreva e non può fare molto sul diagonale di Onazi. Nella ripresa è autore di qualche buona parata.

Laurini 6 – Il francese deve abbandonare il terreno di gioco dopo appena quindici minuti per un infortunio all’adduttore. Dal 18′ Bittante 6 – Keita e Lulic scendono spesso creando qualche grattacapo al terzino destro. Provvidenziale l’intervento in scivolata su Candreva al 77′.

Cosic 5 – Rileva Tonelli alle prese con affaticamento muscolare ma commette subito il fallo da rigore e si fa infilare con troppa facilità sulla seconda rete laziale.

Costa 6 – Una buona gara nonostante sia orfano del compagno di reparto. Provvidenziale l’intervento in scivolata volante al 40′.

Mario Rui 5,5 – Il portoghese è un tipo tosto e contro Candreva dà vita a un bel duello.

Buchel 5,5 – Al posto di Zielinski, durante il primo tempo gioca sia a destra che a sinistra. Nella ripresa non riesce a dare quel cambio di ritmo che serviva per riaprire il match.

Paredes 6 – Colpito duro dai giocatori della Lazio, il giovane centrocampista non perde mai la calma per organizzare il gioco della compagine toscana. Cala drasticamente nella seconda parte dell’incontro. Dal 68′ Dioussè 6 – Entra posizionandosi in cabina di regia assumendo compiti più difensivi rispetto al compagno sostituito.

Croce 5 – Con la fascia di capitano sul braccio, l’interno di centrocampo non riesce a contrastare le giocate degli avversari. Anche nella ripresa rimane ai margini della manovra.

Saponara 5 – Praticamente inoffensivo per tutto il primo tempo, non crea ma soprattutto concede troppi metri alle geometrie perfette di Biglia. Al 82′ si divora il gol che poteva riaprire il match.

Pucciarelli 5,5 – Pochi palloni giocabili e soprattutto zero conclusioni nello specchio della porta difesa da Marchetti. Unico squillo la buona verticalizzazione per Saponara a dieci minuti dal termine.

Piu 4,5 – Il Peggiore. Al posto di Big Mac Maccarone, gioca una partita a dir poco insufficiente contro una difesa che poteva e doveva, essere messa in difficoltà. Dal 60′ Mchedlidze 5 – Entra per cercare almeno un gol che possa riaprire un match senza storia. Anche lui viene oscurato dai difensori della Lazio.

All. Giampaolo 4,5 – Alla prese con qualche defezione non rischia Tonelli alle prese con un affaticamento – anche se fino a ieri tutti i colleghi lo davano titolare – e sopratutto Maccarone relegato in panchina chissà per quale misterioso motivo.

Arbitro: Cervellera 6,5 – Per la prima volta dirige la Lazio. Esagerata l’ammonizione rifilata a Biglia intorno alla mezz’ora del primo tempo. Nella seconda frazione dobbiamo annotare soltanto il giallo rifilato a Mchedlidze per gioco scorretto.

TABELLINO
LAZIO-EMPOLI 2-0

Lazio (4-3-3): Marchetti; Patric (dal 83′ Basta), Hoedt, Gentiletti, Lulic; Onazi, Biglia, Parolo; Candreva, Klose (dal 70′ Djordjevic), Keita (dal 63′ Anderson). A disp: Guerrieri, Matosevic, Mauricio, Mauricio, Germoni, Mattia, Milinkovic-Savic, Cataldi, Morrison, Matri. All. Simone Inzaghi

Empoli (4-3-1-2): Pelagotti; Laurini (dal 18′ Bittante), Cosic, Costa, Mario Rui; Buchel, Paredes (dal 68′ Dioussè), Croce; Saponara; Pucciarelli, Piu (dal 60′ Mchedlidze). A disp: Pugliesi, Camporese, Ariaudo, Maiello, Zambelli, Krunic, Maccarone. All. Marco Giampaolo

Arbitro: Angelo Cervellera della Sezione di Taranto

Marcatori: 6′ Candreva (L), 43′ Onazi (L)

Ammoniti: 5′ Ciosic (E), 26′ Keita (L), 28′ Biglia (L), 29′ Parolo (L), 88′ Mchedlidze (E)

Espulsi: —

TABELLINO DI LAZIO-EMPOLI

TABELLINO
LAZIO-EMPOLI 2-0

Lazio (4-3-3): Marchetti; Patric (dal 83′ Basta), Hoedt, Gentiletti, Lulic; Onazi, Biglia, Parolo; Candreva, Klose (dal 70′ Djordjevic), Keita (dal 63′ Anderson). A disp: Guerrieri, Matosevic, Mauricio, Mauricio, Germoni, Mattia, Milinkovic-Savic, Cataldi, Morrison, Matri. All. Simone Inzaghi

Empoli (4-3-1-2): Pelagotti; Laurini (dal 18′ Bittante), Cosic, Costa, Mario Rui; Buchel, Paredes (dal 68′ Dioussè), Croce; Saponara; Pucciarelli, Piu (dal 60′ Mchedlidze). A disp: Pugliesi, Camporese, Ariaudo, Maiello, Zambelli, Krunic, Maccarone. All. Marco Giampaolo

Arbitro: Angelo Cervellera della Sezione di Taranto

Marcatori: 6′ Candreva (L), 43′ Onazi (L)

Ammoniti: 5′ Ciosic (E), 26′ Keita (L), 28′ Biglia (L), 29′ Parolo (L), 88′ Mchedlidze (E)

Espulsi: —

MARCHISIO – Il comunicato della Juventus sull’infortunio del giocatore

Claudio Marchisio, uscito durante il primo tempo della sfida contro il Palermo dopo un contrasto di gioco, è stato sottoposto ad accertamenti nell’immediato post partita.

La risonanza magnetica effettuata ha confermato il sospetto clinico della rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro. Nei prossimi giorni il calciatore sarà sottoposto a intervento chirurgico

FONTE: www.juventus.com

L’ERBA DEL VICINO – Violenta lite negli spogliatoi di Bergamo

AGGIORNAMENTO ore 20.48 – L’edizione online del Corriere della Sera ha ricostruito la lite tra Totti e Spalletti. Il capitano giallorosso non avrebbe gradito le dichiarazioni di Spalletti, che, una volta rientrato negli spogliatoi, avrebbe dichiarato: Sono dieci anni che non vincete niente e che fate figure di merda. Il tecnico poi ha parlato direttamente del giocatore: Dzeko soffre il paragone con Totti, ma il dualismo lo crea la piazza: tutti vorrebbero Totti sempre in campo per cui secondo loro Dzeko non deve giocare. I tifosi devono capire che Totti è un grandissimo ma anche Dzeko lo è. Il dualismo con il capitano lo demotiva un pochino, certamente può fare di più e meglio di quello che ha fatto oggi. Abbiamo vinto 9 partite giocando anche senza Totti, quindi va bene così. Totti non ha salvato niente, la partita l’ha salvata la squadra. Lui ha calciato in porta come l’altra volta, ha dato un buon pallone, se ne dava 3 ne facevamo tre. Gliela hanno preparata bene, lui ha questi tiri e ha fatto un gran gol e ci ha dato la possibilità di pareggiare la partita. Fa parte della squadra e fa il lavoro che deve fare tutta la squadra. Quel gol Totti lo fa anche fra 3 anni, ma sono altre le cose che non vengono portate alla luce. Se ci lavorate un pò, vedrete che usciranno”.

Aria pesante in casa giallorossa dopo il pareggio di oggi pomeriggio a Bergamo contro l’Atalanta dell’ex tecnico biancoceleste Edy Reja. Al termine della gara, al rientro negli spogliati, gli animi fra i giallorossi si sono accesi sfociando in una violenta lite tra il tecnico Luciano Spalletti e Francesco Totti.

Il tutto è accaduto alla presenza di diversi testimoni. Ancora non si conoscono i motivi della violenta discussione tra i due. Forse una parola o un appunto di troppo del capitano nei confronti del tecnico che evidentemente non ha preso bene la cosa. L’allenatore giallorosso al rientro degli spogliatoi è apparso molto agitato nei confronti dei propri giocatori. Comunque, qualunque sia stato il motivo della diatriba, la tensione si è alzata notevolmente. Sembra che i due sarebbero arrivati addirittura alle mani ma su questo ancora non ci sono conferme.

Sicuramente non saranno concilianti le dichiarazioni rilasciate da Spalletti e riportate dalla Gazzetta ai microfoni durante la conferenza nel dopo gara: Totti non ha salvato niente, la partita l’ha salvata la squadra. Lui ha calciato in porta come l’altra volta, ha dato un buon pallone, se ne dava tre ne facevamo tre. Gliela hanno preparata bene, lui ha questi tiri, ha fatto un gran gol e ci ha dato la possibilità di pareggiare la partita. Fa parte della squadra e fa il lavoro che deve fare tutta la squadra”. E poi ci va giù pesante: Quel gol Totti lo fa anche fra 3 anni, ma sono altre le cose che non vengono portate alla luce. Se ci lavorate un po’ vedrete che usciranno“. Frasi molto probabilmente riferite a ciò che era successo poco prima.

Onazi: “Questo gol è molto importante. Grazie Inzaghi per la fiducia…”

Al termine della prima frazione di gioco tra Lazio ed Empoli è intervenuto ai microfoni di Mediaset premium il centrocampista nigeriano Eddy Onazi, autore del secondo gol biancoceleste. Inzaghi gli ha dato fiducia e lui lo sta ripagando con il gol: “E’ molto importante perché è da tanto che non giocavo. Inzaghi ha fiducia in me, non potevo fare male oggi, dovevo dare il 100%. Abbiamo bisogno della vittoria per centrare il nostro obiettivo stagionale“. L’Empoli però non va sottovalutato: “Quando stiamo in campo dobbiamo stare attenti“.

 

SERIE A – La Juve demolisce il Palermo. Gran cuore Frosinone

Questi i risultati di tutte le gare delle 15:00 della 33^ giornata di serie A:

FIORENTINA SASSUOLO 3-1

Parte in quarta la viola grazie a Rodriguez che realizza l’1 a 0. Pareggia a inizio ripresa Berardi completamente libero di battere a rete con la retroguardia toscana intenta a marcare soltanto Defrel. Al 57′ però la Fiorentina mette la freccia e ottiene nuovamente il vantaggio grazie a una volèe di Ilicic da fuori area. Bernardeschi segna il 3 a 1 ma l’arbitro non convalida per posizione di outside dell’attaccante toscano. Tuttavia ci pensa Consigli a regalare il terzo gol ai toscani con un autogol clamoroso: il numero 1 emiliano rilancia nella propria rete un retropassaggio di un compagno. Partita che si chiude nel peggiore dei modi per l’ex portiere dell’Atalanta.

JUVENTUS PALERMO 4-0

Non lascia scampo al povero Palermo la Vecchia Signora che vede avvicinarsi lo scudetto grazie ai passi falsi di Napoli e Roma. Al 10′ Pogba serve un delizioso assist in area a Khedira che non perdona Sorrentino. Il 2 a 0 bianconero nasce da una dormita generale della retroguardia rosanero che su corner fa tranquillamente viaggiare il pallone in area finché Pogba appostato sul secondo palo non lo devia comodamente in rete. La terza rete è una prodezza di Cuadrado che prima mette a sedere Lazaar e poi demolisce la porta di Sorrentino. Il Palermo non esiste più e la Juve si prende anche il lusso del quarto gol con Padoin che trasforma in rete l’assist di Morata. In virtù della vittoria del Frosinone, il Palermo scende al penultimo posto e vedo la retrocessione sempre più vicina.

UDINESE CHIEVO 0-0

Partita senza emozioni al nuovo Friuli di Udine. Da rilevare soltanto la doppia espulsione di Felipe e Meggiorini. Un pareggio che serve poco all’Udinese dato che Frosinone e Carpi hanno vinto.

VERONA FROSINONE 1-2

Il Frosinone vince la sfida salvezza contro il Verona, ormai condannato alla serie B. Dopo un quarto d’ora ciociari in vantaggio con Russo abile a ribadire in rete un cross da calcio d’angolo. Sempre su corner trova il pareggio il Verona con Bianchetti che si fionda su un cross sporcato da Pazzini. Il Frosinone ci crede di più e al 92′ arriva il gol della speranza con Frara che di testa ottimizza al meglio il cross da destra di Paganini.

Fabrizio Piepoli

Patric: “Vincere oggi ci darebbe fiducia per l’Europa. Inzaghi? Porta l’aquila nel petto”

Le parole di Patric prima di Lazio Empoli a Lazio Style Radio: “Oggi è una gara importante per dare continuità. Non è un calendario facile ma se vinciamo oggi possiamo affrontare le successive 5 gare con fiducia e sperare nell’Europa. Inzaghi? Porta l’aquila nel petto e sta facendo molto bene. Questa settimana abbiamo lavorato al meglio. Sappiamo come giocano loro. Punteremo sulle fasce per metterli in difficoltà dato che loro giocano con due punte e il trequartista”.

FORMAZIONI UFFICIALI di Lazio Empoli. Per i toscani fuori due titolari a sorpresa

Queste le formazioni ufficiali di Lazio-Empoli 33esima giornata di campionato:

Lazio (4-3-3): Marchetti; Patric, Hoedt, Gentiletti, Lulic; Onazi, Biglia, Parolo; Candreva, Klose, Keita. A disp: Guerrieri, Matosevic, Mauricio, Basta, Germoni, Mattia, Milinkovic-Savic, Cataldi, Morrison, Djordjevic, Felipe Anderson, Matri. All. Simone Inzaghi

Squalificati:
Indisponibili: Berisha,  Radu, De Vrij, Kishna, Mauri, Konko, Braafheid, Bisevac.
Diffidati: –

Empoli (4-3-1-2): Pelagotti; Laurini, Cosic, Costa, Mario Rui; Buchel, Paredes, Croce; Saponara; Pucciarelli, Piu. A disp: Pugliesi, Bittante, Camporese, Ariaudo, Dioussè, Maiello, Zambelli, Krunic, Maccarone, Mchedlidze. All. Marco Giampaolo

Squalificati: Zielinski
Indisponibili: Skorupski, Livaja, Tonelli
Diffidati: Buchel, Costa, Paredes

Arbitro: Angelo Cervellera (Sez. di Taranto)
Assistenti: Marzaloni – Fiorito
IV Uomo: Posado
Addizionali: Massa – Ghersini

SERIE A – La rivolta degli ex: D’Alessandro e Borriello spaventano la Roma, Totti la salva

La Roma spreca il passo falso del Napoli. Il secondo posto si avvicina ma resta comunque distante 5 punti. Per la squadra giallorossa vanno a segno 3 giocatori che potrebbero lasciare la Capitale a fine stagione: Digne, Nainggolan e Totti. Apre le marcature Digne al 23′ dopo una bella triangolazione con Perotti. Cinque minuti dopo ripartenza fulminante dei giallorossi e Nainggolan trova il raddoppio con un piatto chirurgico a cui nulla può Sportiello. Chi di contropiede ferisce, di contropiede perisce: al 33′ rapida ripartenza dei padroni di casa, Borriello fa la sponda per D’Alessandro che insacca il 2 a 1. L’Atalanta acquisisce coraggio e prima del duplice fischio trova il pareggio con un altro ex Marco Borriello che su corner svetta più in alto di tutti realizzando il 2 a 2. 

La Roma rischia di sprofondare e addirittura di perdere la partita. A inizio ripresa Borriello sigla la sua doppietta personale e ribalta il risultato iniziale. Tutto nasce da una palla persa sulla trequarti da Salah e magistralmente orchestrata da Gomez che poi serve al centro Borriello bravo ad anticipare il dormiente Zukanovic. Al 78′ Spalletti si gioca la carta Totti e a 4′ dalla fine, dopo un flipper impazzito in area, la palla carambola sui piedi del numero 10 giallorosso che trova l’angolino giusto fissando il risultato sul 3 a 3. Probabilmente l’ultimo acuto in carriera del capitano della Roma.

Lazio-Empoli: occhio all’ultimo quarto d’ora!

La Lazio cerca conferme contro l’Empoli. La squadra di Giampaolo è tornata alla vittoria domenica scorsa nel derby toscano contro la Fiorentina dopo un’astinenza di 3 mesi. I biancocelesti hanno cambiato allenatore e mentalità per quanto visto a Palermo. Non sarà una gara facile. All’andata l’Empoli vinse al Castellani per 1 a 0 grazie alla rete di Tonelli. Oggi pomeriggio sarà un’altra Lazio. Statistiche a confronto la Lazio è la squadra che in serie A realizza più gol nell’ultimo quarto d’ora, l’Empoli quella che ne subisce meno (soltanto 3 reti subite dal 75′ in poi). Chi la spunterà? I padroni di casa si affidano a Miro Klose che oggi pomeriggio potrebbe raggiungere un nuovo record (leggi qui).

Klose a caccia di un nuovo record contro l’Empoli

Klose si diverte a scalare le classifiche dei marcatori. In campionato è settimo tra i goleador laziali dietro Bruno Giordano (52 gol in A per Miro, 68 per Bruno). Nella classifica che comprende i gol totali il tedesco è nono dietro Garlaschelli e Pandev (61 gol nella Lazio contro 64). Miro può centrare un record, è secondo dietro Pandev nella graduatoria “all time” dei bomber stranieri, come riporta l’edizione odierna del Corriere dello Sport. Goran è primo a quota 64, Miro lo tallona, sono separati solo da 3 lunghezze.

Klose saluterà tutti il 15 maggio, nel giorno dell’ultima partita di campionato (Lazio-Fiorentina). Lascerà tanti ricordi, una collezione di gol bellissima. Può impreziosirla entrando nella storia laziale come il goleador straniero più prolifico. E’ abituato ai primati. Miro Klose è o non è il bomber più bomber dei Mondiali (16 reti)? E’ o non è il bomber dei bomber tedeschi (71 reti con la Germania)? Non è finita qui

Paola Ferrari a muso duro contro Mihajlovic: “E’ un cafone!”

Piove sul bagnato in casa Mihajlovic. Dopo l’esonero dal Milan arriva il duro attacco del mondo femminile. Galeotta fu l’intervista a Striscia la Notizia in cui il tecnico serbo ha detto testualmente: “Le donne non dovrebbero parlare di calcio”. Non si è fatta attendere la risposta di Paola Ferrari, conduttrice di 90° minuto, che alla trasmissione La Zanzara su Radio 24, ha attaccato duramente Mihajlovic: “Ha detto una grande stupidaggine, una frase offensiva. Molti addetti ai lavori la pensano come lui. Anche Mancini si comportò male con la Calcagno qualche mese fa. Molti allenatori sono infastiditi dal fatto che delle donne possano fare delle domande. Ho riascoltato proprio adesso le parole dell’allenatore Mihajlovic e non ci sono attenuanti. Lui ha offeso tutte le donne. Il mondo del calcio è sessista. Le donne possono arrivare fino a un certo ruolo di responsabilità. Mi piacerebbe che Tavecchio lo multi e mi piacerebbe che lui si scusasse. E’ stato un cafone. Lui ha tirato fuori questa cosa come un rospo che si teneva dentro”.

UFFICIALE – Importante novità degli AC/DC in vista del loro tour europeo

Notizia importante per tutti gli amanti dell’hard rock: è’ ufficiale quella che fino a ora era parsa come una semplice voce: Axl Rose, cantante dei GUNS N’ ROSES sarà anche il cantante degli AC/DC per una serie di date live, a cui Brian Johnson non parteciperà a causa di grossi problemi di salute (rischia seriamente di perdere l’udito).

Quindi i colossi dell’hard rock australiano riprenderanno il tour “Rock Or Bust”, interrotto a causa dei guai di Johnson, con Axl al microfono il prossimo 7 maggio a Lisbona e terminerà il 12 giugno in Danimarca, senza passare dall’Italia. Lo hanno comunicato ufficialmente con un testo che recita così: “I membri degli AC/DC desiderano ringraziare Brian Johnson per il suo contributo e il suo impegno con la band negli anni. Gli auguriamo ogni bene per i suoi problemi di udito e per le sue future attività. Per quanto ci sarebbe piaciuto che questo tour finisse nel modo in cui era iniziato, capiamo, rispettiamo e supportiamo la decisione di Brian di smettere di esibirsi per salvare il proprio udito. Ma noi ci siamo impegnati a terminare il tour di fronte a chi ci ha supportato nel corso degli anni, e siamo fortunati che Axl Rose si sia gentilmente offerto di aiutarci a tenere fede a questo impegno“.

Poi però, alla fine delle date con gli AC/DC, Axl Rose inizierà con i GUNS N’ ROSES il tour “Not In This Lifetime”. Certo il comunicato suscita alcune domande che meriterebbero una risposta come: cosa sarà ora di Brian Johnson? E gli AC/DC continueranno a esistere dopo la fine del tour con Axl alla voce? Il tempo ci darà una risposta…

Ecco le date europee degli AC/DC con Axl Rose:

07 maggio – Lisbon, Portugal – Passeio Maritimo De Alges
10 maggio – Seville, Spain – Estadio De La Cartuja
13 maggio – Marseille, France – Stade Velodrome
16 maggio – Werchter, Belgium – Werchter Site
19 maggio – Vienna, Austria – Erns-Happel Stadium
22 maggio – Prague, Czech Republic – Letnany Airport
26 maggio – Hamburg, Germany – Volksparkstadion
29 maggio – Berne, Switzerland – Stade De Suisse
01 giugno – Leipzig, Germany – Red Bull Arena
04 giugno – London, UK – The Stadium, Queen Elizabeth Olympic Park
09 giugno – Manchester, UK – Etihad Stadium
12 giugno – Aarhus, Denmark – Ceres Park

L’uomo più ricco? Non è di questo secolo…

Ogni anno la rivista statunitense Forbes pubblica una lista degli uomini e donne in vita più ricchi del mondo. Dati alla mano i numeri si fanno vertiginosi, con patrimoni che possono raggiungere gli 80 miliardi di dollari. Eppure il “The Times” – come riporta il portale Focus.it – ha fatto una ricerca a dir poco spettacolare che è in grado di far apparire questi “Paperon de Paperoni” come persone comuni. L’intento del quotidiano britannico è semplicemente quello di rispondere alla seguente domanda: ma se gli uomini più potenti della storia fossero inseriti in questa speciale classifica, chi sarebbe sul podio?

Le tantissime ricerche hanno permesso ha elaborato una classifica dei 10 uomini più ricchi di tutti i tempi. Una top 10 basata sul concetto di influenza economica, che tenta di superare le differenze imposte da epoche, valute e standard di benessere tanto lontani:

10) Al decimo posto troviamo il leader dell’Impero Mongolo, GENGIS KHAN (1162-1227). Nel momento di massima espansione, le sue terre si estendevano dalla Cina all’Europa, si trovò a regnare sul più grande impero indiviso della Storia. Il segreto della sua influenza economica? Non l’accumulo, ma la suddivisione delle ricchezze: ai membri dell’esercito mongolo era proibito accumulare bottini personali. Le ricchezze conquistate erano inventariate e poi suddivise equamente. Una parte finiva anche all’imperatore, che non le usò mai, però, per costruire sfoggi di ricchezza personale come palazzi, tombe, templi. Quando morì fu avvolto in un panno di feltro come tutti, e così sepolto.

09) Il nono posto è occupato dal fondatore della Microsoft, lo statunitense BILL GATES (1955). La sua ricchezza arriva fino a 78,9 miliardi di dollari (72,5 miliardi di euro). È la più ricca persona in vita e il listino dei suoi averi è aggiornato di anno in anno dalle varie classifiche internazionali. L’impero partito da Microsoft è fruttato al milionario imprenditore una fortuna che supera di 8 miliardi di dollari quella di Amancio Ortega, co-fondatore di Zara e secondo uomo più ricco del mondo.

08) L’ottavo posto è occupato da ALAN RUFUS (1040-1093).  Nobile francese bretone, primo duca di Richmond, parente e compare di Guglielmo il Conquistatore, giocò un ruolo importante nella conquista normanna dell’Inghilterra. Quando morì aveva 11 mila sterline, l’equivalente del 7% del PIL dell’Inghilterra di allora. In pratica 194 miliardi dei dollari di oggi (178,3 miliardi di euro).

07) Al settimo posto troviamo lo statunitense JOHN D. ROCKEFELLER (1839-1937). L’imprenditore e industriale iniziò a investire nell’industria petrolifera nel 1863; nel 1880 la sua Standard Oil Company controllava il 90% della produzione petrolifera americana (un monopolio che nel 1911 sarebbe stato dichiarato illegale dalla Corte Suprema degli Stati Uniti). In base a un necrologio del New York Times, nel 1918 la sua ricchezza ammontava a 1,5 miliardi di dollari, quasi il 2% della produzione economica degli Stati Uniti per quell’anno. Tradotto in valuta 2014, una fortuna da 341 miliardi di dollari.

06) Il setro posto è occupato invece da un altro statunitense ANDREW CANERGIE (1835-1919).  Su Rockefeller si è sempre concentrata l’attenzione di storici e stampa, ma il vero primato di americano più ricco di sempre potrebbe spettare all’imprenditore britannico naturalizzato statunitense Andrew Canergie. Immigrato giovanissimo dalla Scozia, di umili origini, si arricchì grazie al talento per gli affari (alcuni vogliono in lui l’ispiratore del personaggio di Paperon de’ Paperoni). A 65 anni vendette la sua compagnia siderurgica, la U.S. Steel, al banchiere J.P. Morgan per 480 milioni di dollari, circa il 2,1% del prodotto interno lordo statunitense dell’epoca. Si dedicò poi alla scrittura e alla filantropia.

05) Per il quinto posto si torna in Europa, per la precisione nell’Unione Sovietica con JOSEPH STALIN (1878-1953). Controllava un’enorme ricchezza: non la propria, ma quella di un’intera nazione che si estendeva su circa un sesto di tutte le terre emerse del pianeta. I dati dell‘OCSE (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) dimostrano che nel 1950, tre anni prima della sua morte, l’Unione Sovietica produceva circa il 9,6% del prodotto interno lordo globale. In termini odierni, l’equivalente di 7,5 trilioni di dollari (un trilione equivale a mille miliardi). Sul fatto di poterla chiamare ricchezza si può discutere, ma non ci sono molti dubbi sulla sconfinata influenza economica che Stalin poté esercitare.

04) Dall’Europa all’Oriente: al quarto posto si colloca l’indiano AKBAR I (1542-1605).  Il più grande imperatore della dinastia Moghul controllò un impero responsabile di un quarto della produzione economica mondiale. La sua dinastia fu una delle più efficienti nel riscuotere le ricchezze dai propri sudditi. Mentre il reddito pro capite sotto il suo impero era comparabile a quello dell’Inghilterra elisabettiana, gli eccessi economici della sua famiglia furono molto più evidenti.

03) La medaglia di bronzo all’imperatore della Cina, SHENZONG (1048-1085). La dinastia Song cui apparteneva fu uno degli imperi economici più potenti di ogni epoca. Durante il suo periodo di massimo splendore, l’impero arrivò a contare per un quarto e oltre della produzione economica mondiale. La fortuna economica del suo governo derivava da fattori come un potere molto centralizzato – cioè nelle mani dell’imperatore – un capillare sistema di riscossione tasse e importanti innovazioni tecnologiche.

02) Per la medaglia d’argento va ad uno degli uomini più importanti della storia: GAIO GIULIO CESARE OTTAVIANO AUGUSTO (63 A.C. – 14 D.C.), primo imperatore romano. Ottaviano, o semplicemente Augusto, primo imperatore romano, non solo riuscì a governare un impero che rendeva, da solo, il 25-30% della produzione economica mondiale. Ma accumulò anche una ricchezza personale equivalente a un quinto dell’economia del suo impero, pari a 4,6 trilioni di dollari (4,2 trilioni di euro).

1) E infine…la medaglia d’oro va…a MANSA MUSA (1280-1337). Nono imperatore del Mali e re di Timbuktu, fu a capo del più grande regno produttore di oro in un periodo in cui l’oro era particolarmente richiesto. Si narra che durante un suo pellegrinaggio alla Mecca, passando per l’Egitto distribuì una tale quantità d’oro da causare una crisi di inflazione ne paese che durò 12 anni. Si dice potesse mantenere un esercito di 200 mila uomini (uno sforzo titanico anche per una moderna superpotenza). Alcune raffigurazioni lo ritraggono con una corona d’oro, uno scettro d’oro, una tazza d’oro su un trono dorato. Una sorta di Re Mida esistito realmente, più ricco di ogni possibile descrizione.

Trovati i discendenti del grande Leonardo Da Vinci: tra loro un personaggio illustre…

Chi non vorrebbe essere lontano discendente di un personaggio che ha fatto la storia italiana nel corso dei secoli? Essere un lontano parente di Manzoni, di Garibaldi, di Michelangelo Buonarroti, ecc…Tra coloro che hanno fatto la storia del popolo italiano e non solo (e che chiunque sognerebbe avere legami di parentela) c’è, sicuramente, il grande LEONARDO DA VINCI e a riguardo è stata fatta una piacevole scoperta: 
come riportato da “Il Messaggero.it“, infatti, sono ben 35 i discendenti viventi del grande Leonardo e tra loro c’è anche Franco Zeffirelli. È questo il risultato della ricerca iniziata nel 1973 che Alessandro Vezzosi, direttore del Museo Ideale Lenardo da Vinci, e Agnese Sabato, dello stesso museo, hanno presentato questa sera al Teatro di Vinci in occasione dell’evento «Leonardo Vive» a cui hanno partecipato anche alcuni dei discendenti stessi. Il lavoro dei due studiosi ha permesso non solo di rintracciare i discendenti ancora in vita del padre e della famiglia di Leonardo, ma anche di trovare un nome sorprendente nell’albero genealogico di Leonardo: quello di Gianfranco Corsi in arte Franco Zeffirelli.

Zeffirelli è infatti figlio di Ottorino Corsi (nato e vissuto a Vinci e successivamente trasferitosi a Firenze), nipote di Olinto Corsi, uno dei personaggi più noti della Vinci di fine Ottocento. Secondo la ricostruzione dell’albero genealogico da parte di Vezzosi e Sabato la famiglia Corsi si è imparentata con la famiglia Da Vinci nel 1794 grazie al matrimonio fra Michelangelo di Tommaso Corsi e Teresa Alessandra Giovanna di Ser Antonio Giuseppe Da Vinci, diretta discendente di Ser Piero, padre di Leonardo. «Dopo alcune dichiarazioni dello stesso Zeffirelli – spiega Vezzosi – in occasione del Premio Leonardo che nel 2007 gli venne consegnato dal Presidente Napolitano, ho fatto una serie di ulteriori ricerche per definire esattamente il rapporto tra la famiglia di Leonardo Da Vinci e quella dei Corsi, e quindi di Zeffirelli. E anche sulle due case appartenute in antico alla famiglia di Leonardo e poi agli antenati di Zeffirelli nel borgo e nella campagna di Vinci».

SERIE B – Altro terremoto in casa Livorno

Sono solo 33 i punti conquistati dal Livorno in 36 gare. Un misero bottino che hanno relegato la squadra toscana al penultimo posto in classifica, con lo spettro della Lega Pro sempre più vicino. Dopo l’esonero di Panucci circa un mese fa, Colomba fu chiamato per tentare di risollevare le sorti del club. Ma dopo l’ultimo sconfitta subita per 2-1 contro il Novare, anche Colomba è stato esonerato.

Al suo posto chiamato Gelain, che allenò il club amaranto già nel 2015. Ultimo cambio per una salvezza (quasi) impossibile.

Clamoroso a San Siro: il risultato di Inter-Napoli

Risultato difficilmente pronosticabile, quello scaturito stasera a San Siro nell’anticipo serale della 33esima giornata di Serie A tra Inter e Napoli. I nerazzurri hanno infatti sconfitto la seconda forza del campionato con un secco 2-0.

Succede tutto nel primo tempo: al 4 minuto l’Inter è già in vantaggio grazie alla rete messa a segno da Mauro Icardi, ben servito da Medel. L’attaccante argentino si trovava però in posizione di fuorigioco. Il raddoppio al 44esimo, siglato da Brozovic su assist dello stesso Icardi.
In virtù del risultato di stasera, il Napoli rimane fermo a quota 70 punti, a -6 dalla Juventus capolista; Inter che sale a 61, momentaneamente a soli 3 punti dalla Roma e da quel terzo posto che significa Champions League.