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L’AVVERSARIO DI TURNO – Caro Sparta, nelle difficoltà noi non indietreggiamo, noi combattiamo

Ci siamo, ormai mancano solo 24 ore a una partita che può valere una stagione, sopratutto quando tutto il resto sembra ormai perduto. Domani Lazio e Sparta Praga si daranno battaglia allo Stadio Olimpico per giocarsi l’accesso ai Quarti di finale di Europa League. Entrambe le squadre arrivano imbattute a questo appuntamento, compreso il risultato dell’andata (1-1 gol di Frydek e Parolo) ma domani solo una squadra potrà proseguire questo bel cammino in Europa League. Purtroppo la Lazio arriva a questa sfida nel momento peggiore a livello fisico, visto i continui problemi con gli infortunati a cui è costretto a combattere Pioli. Ma si sa, nella storia della S.S.Lazio le situazioni ordinarie non hanno mai fatto parte del loro DNA, ha sempre dovuto faticare e sudarsi ogni gioia, anche le più piccola. E’ è arrivato il momento di farlo anche domani, se nella partita di andata abbiamo richiesto la presenza di 11 “Mr Hyde“, perché volevamo una squadra brutta, sporca e sopratutto cattiva….adesso se i ragazzi di Pioli vogliono continuare a sognare dovranno trasformarsi in 11 HULK. Non si sa se i ragazzi di Pioli arriveranno in fondo oppure no, ma una cosa è certa…non può e NON DEVE finire domani. Loro ora conoscono le caratteristiche dei biancocelesti, hanno capito che hanno fato un grave errore a sminuirli e a sottovalutarli e hanno capito che quella del campionato NON E’ la vera Lazio ma è quella che stiamo ammirando in europa. Occhio però a non fare noi ora il loro stesso errore anche se stanno dichiarando più e più volte che la loro priorità è il campionato e sopratutto il derby di domenica contro lo Slavia Praga. Non ci resta che aspettare domani e vedere cosa succederà, nel frattempo analizziamo nuovamente nel dettaglio gli avversari di domani alla luce di quanto visto dalla partita di andata:

COSA CI HA DETTO LA PARTITA DI ANDATA:

  1. Sicuramente la partita di andata ci ha fatto capire che sono una squadra tosta, che rispecchia in pieno il carattere ceco. Anche se tra loro non spicca un giocatore di grande livello come invece aveva il Galatasaray (vedi Snejder) compensano con un ottima organizzazione tattica, agonismo e determinazione. I cechi molto pericolosi e imprevedibili, quindi la fragile difesa biancoceleste dovrà fare molta attenzione per tenere a bada Lafata e compagni;
  2. Altra sensazione che possiamo captare dalla partita disputata alla “Generali Arena” è che: se loro hanno commesso l’errore di sottovalutare la Lazio, viceversa i ragazzi di Pioli hanno sbagliato a sopravvalutare un avversario tosto si ma che non è assolutamente privo di punti deboli a livello tattico. I cechi, esclusi quattro elementi, hanno in rosa quasi esclusivamente giocatori cechi con poca esperienza in campo internazionale ed europeo, fatta eccezione per Lafata, il “bomber” della squadra. Nello specifico i granata lasciano molto a desiderare nell’uno contro uno sulle corsie laterali (e li servirà un lavoro sfiancante di Keita e Candreva), complice anche il modulo visto che gli esterni d’attacco non ripiegano sempre per dare una mano ai terzini avversari che inevitabilmente si viene a creare visto che i due esterni alti non danno una grossa mano in fase di copertura. Altra situazione da sfruttare assolutamente sono gli inserimenti dei centrocampisti, vedi il gol di Marco Parolo su angolo ma sopratutto il tiro dentro l’area di rigore dello stesso parolo mandato abilmente in calcio d’angolo da Bicik (e qui può essere un grande deficit l’assenza di MilinkovicSavic).

PRECEDENTI, STATISTICHE & CURIOSITA’ – Fonte: Uefa.com

  • Grazie all’1-1 ottenuto in trasferta nell’andata degli ottavi di finale di UEFA Europa League, l’SS Lazio parte in posizione di vantaggio contro l’AC Sparta Praga, ma i cechi sono un’avversaria da non sottovalutare.
  • Lo Sparta ha giocato 11 gare in Italia, senza mai vincere. Il bilancio dei cechi in 23 partite europee contro squadre italiane è di: V3 P10 S10 (V3 P7 S2 a Praga – V0 P3 S8 in Italia).
  • Sparta, Lazio, Liverpool FC e FC Shakhtar Donetsk, club entrato in corsa nei sedicesimi di finale, sono le uniche squadre ancora imbattute in UEFA Europa League.
  • La Lazio ha vinto tutte e cinque le gare europee stagionali giocate in casa, segnando tre gol nelle ultime quattro.
  • Lo Sparta è imbattuto nelle sei trasferte europee giocate in questa stagione (V2 P4) e ha sempre segnato almeno un gol nelle sfide in questione: un dato significativo vista l’importanza che una rete esterna potrebbe avere nel doppio confronto.
  • Lo Sparta è imbattuto da dieci gare di UEFA Europa League (V6 P4), non ha mai perso dagli spareggi che sono valsi l’ingresso nella competizione vera e propria. Attualmente viene da quattro vittorie consecutive in Europa in cui ha mantenuto la porta inviolata tre volte.
  • Lo Sparta ha commesso 168 falli dalla fase a gironi in poi – 23 in più di ogni altra squadra in questa stagione di UEFA Europa League. È inoltre la formazione ad aver ricevuto più cartellini gialli (25) dopo nove giornate.

COME SCENDERANNO IN CAMPO – Non ci sono grandi novità per per quanto riguarda la squadra che Ščasný schiererà domani sul prato verde dell’Olimpico. All’andata ha schierato la formazione titolare, al ritorno farà altrettanto: l’unico dubbio dell’allenatore ceco è “ancora” quello legato a Matejovsky: il centrocampista ha risolto i suoi problemi fisici e ha preso parte alla spedizione. Dovrebbe essere schierato in mezzo al campo con Marecek. Altro ballottaggio potrebbe essere quello tra Fatai e Krejci: quest’ultimo però rimane il favorito, contro una squadra forte (seppur incerottata) come la Lazio è meglio non andare sul sicuro. Ščasný ha ancora 24 ore per decidere.

PROBABILE FORMAZIONE (4-2-3-1): Bicik; Zahustel, Brabec, Holek, Costa; Marecek, Matejovsky (Vacha), Frydek; Dockal, Krejci; Lafata. A disp: Jiracek, Julis, Konaté, Kovac, Vacha, Mazuch, Fatai.  All. Zdeněk Ščasný

Indisponibili: –
Squalificati: –
Diffidati: Fatai, Maracek

Farris: “Sabato siamo crollati, ora difendiamo il terzo posto”

Massimiliano Farris, vice di Simone Inzaghi, è intervenuto sulle frequenze di LazioStyleRadio per analizzare la brutta sconfitta casalinga di sabato scorso della Lazio Primavera e per parlare del proseguio della stagione dei giovani biancocelesti. Contro l’Ascoli è stata una debàcle: “Sabato purtroppo non siamo riusciti a fare la partita contro l’Ascoli, noi venivamo da una serie di prestazioni positive e avevamo preparato bene la squadra. I ragazzi durante la settimana si erano allenati con grande concentrazione ed erano preparati a possibili insidie, purtroppo non siamo riusciti a fare nostra la gara contro una squadra con un tasso tecnico diverso dal nostro. Pensavamo di poter sfondare sugli esterni per aggirare la difesa avversaria con i nostri attaccanti, ma purtroppo le cose non sono andate così e non siamo riusciti a cambiare la partita in corso d’opera. Dopo il primo gol la squadra ha avuto un crollo e non è riuscita a mantenere gli equilibri, oggi parleremo con i ragazzi e cercheremo di capire bene cosa è successo“. Adesso bisogna difendere con i denti il terzo posto: “Guardando la classifica, la sconfitta ci obbliga a pensare alla terza piazza“. Tra due partite il Derby: “Siamo abituati ad affrontare una gara alla volta, sappiamo che dopo la Ternana abbiamo il derby ma prima pensiamo alla prossima sfida. Dobbiamo affrontare le partite con la testa giusta“. Peccato anche per il brutto infortunio di Dovidio: “Dovidio è cresciuto molto grazie al suo atteggiamento, il suo ruolo naturale è quello di terzino ma anche centrale difesa gioca bene. È un ragazzo che si applica ed ascolta, è un piacere allenarlo. Dispiace averlo perso per infortunio ma speriamo torni il prima possibile“.

 

FORMELLO – Buone notizie per Stefano Pioli

Konko in campo nella rifinitura delle 17. E’questa la notizia più importante che giunge da Formello. Il francese sta svolgendo una sorta di provino in vista della gara di domani sera contro lo Sparta Praga. Stando a quanto detto dal tecnico Pioli in conferenza stampa, dalla presenza o assenza del terzino francese dipenderanno molte delle scelte tattiche per la sfida di domani. Non è da escludere che Konko faccia un ulteriore test finale domani mattina, test dal quale dipenderà la sua convocazione.
Nel frattempo per tutta la squadra (compreso il terzino francese) possesso e circolazione di palla, una sorta di 8vs8. Successivamente entrano nella “partitella” anche i due portieri, per un 9vs9 nel quale si può concludere a rete solo dopo aver effettuato 5 passaggi consecutivi. I giocatori appaiono molto concentrati in questi 15 minuti di rifinitura aperta alla stampa. Indicazioni per alcuni giocatori, tra cui Hoedt, sui movimenti difensivi. Come da previsione non si vede in campo Milinkovic-Savic. Molto probabilmente non appena usciranno i giornalisti inizieranno le vere e proprie prove tattiche che sveleranno l’11 anti Sparta Praga

CONFERENZA – Marchetti: “Domani partita che può dare un senso alla stagione”

Assieme all’allenatore biancoceleste Stefano Pioli, nella conferenza stampa alla vigilia della decisiva gara di ritorno degli ottavi di Europa League tra Lazio e Sparta Praga è intervenuto il portiere biancoceleste Federico Marchetti..

Cosa significa questa partita?

Una partita che può dare un senso diverso alla nostra stagione, partendo dal preliminare perso e dalla gara di Supercoppa non ci siamo tolti troppe soddisfazioni. Abbiamo le qualità per dare un senso a questa stagione, ma dobbiamo dimostrarlo sul campo. Domani dovremo fare una gara lucida, attenta in fase difensiva. Loro non sono invincibili, sappiamo che è una partita alla nostra portata ma sappiamo anche che servirà una grande attenzione di gruppo e molto sacrificio“.

Spesso la Lazio prende gol nei primi 15 minuti, come vivi questi inizi di partita?

Non li vivo bene, sicuramente. Il fatto che in questi minuti prendiamo spesso gol implica che dobbiamo migliorare. Tuttavia non credo proprio che domani sbaglieremo approccio“.

Come mai così tanta differenza tra la Lazio dello scorso anno e quella della stagione in corso?

Sicuramente ogni stagione ha la sua storia. Non eravamo dei fenomeni lo scorso anno e non siamo da buttar via quest’anno, nell’analisi delle situazioni ci vuole equilibrio. Lo scorso anno giocavamo una volta a settimana e c’era più tempo per recuperare e lavorare meglio sui dettagli. Comunque pensare al passato non serve a nulla, dobbiamo concentrarci da qui in avanti per fare più punti possibili e cercare di essere squadra vera“.

Quest’anno hai rinnovato, com’è andata la trattativa?

E’ stato quasi un parto…Prima sembrava tutto semplice, poi c’è stato qualche rallentamento. La mia volontà era chiara, anche quella del presidente, poi ovviamente ci sono dei dettagli economici su cui bisogna accordarsi, ma alla fine è filato tutto liscio. Spero che questo rinnovo dia il via per finire questa stagione in modo buono“.

Il fatto di avere una difesa diversa ogni gara ti penalizza? E quanto ci tieni ad arrivare ai quarti?

Giocare con compagni diversi non è un problema, ci alleniamo assieme tutta la settimana, sarei un ipocrita se dicessi che non conosco bene i miei compagni…Ognuno certo ha le proprie caratteristiche, noi dobbiamo essere bravi a leggere quelle caratteristiche ed adattarle alle proprie. I quarti? Sono un obbiettivo, ma guardo ancora più avanti perchè voglio arrivare fino in fondo, come tutta la squadra“.

Dopo l’andata temi più o meno lo Sparta Praga?

Diciamo allo stesso modo. Sicuramente ad inizio gara abbiamo sofferto, ci hanno dimostrato di essre una squadra di qualità e molto organizzata. Poi abbiamo dimostrato noi di essere superiori dal punto di vista tecnico, ma questo non basta. Servirà una gara molto attenta, una grande prestazione“.

Cosa hai apprezzato di più dello Sparta nella gara di andata?

Sono molto organizzati, hanno un buon fraseggio. Sanno verticalizzare bene, ma anche sul loro gol abbiamo fatto noi qualche errore. Non dobbiamo commettere errori banali e far uscire la nostra tecnica. Saranno loro a doversi preoccupare di noi“.

Credi ancora ad una convocazione per gli Europei di Francia?

Ci credo, il mister Conte mi aveva parlato chiaramente. Ovviamente ci sono dei concorrenti ma lavorerò al massimo cercando di fare un buon finale di campionato, poi vedremo quali saranno le scelte“.

Giulio Piras

Tutti al mare, tornano le Initiatives Oceanes

Dal 17 al 20 marzo torna l’appuntamento con le Initiatives Oceanes. Nel prossimo fine settimana appuntamento per tutti sulle spiagge, italiane ed europee, per partecipare alle giornate di raccolta dei rifiuti organizzate dalla Surfriders Foundation. L’iniziativa, giunta alla XXI edizione, consiste nel liberare le spiagge da sacchetti di plastica, bottigliette e mozziconi che inquinano le coste non solo marine ma anche di laghi e fiumi. In precedenza già sono state organizzate oltre 400 raccolte di rifiuti in tutta Europa e le giornate speciali proseguiranno anche nei prossimi mesi perché come spiegato dagli organizzatori “i rifiuti non devono andare in ferie”. Surfriders è un’organizzazione no profit, fondata nel 1990 da un gruppo di surfisti,  che conta 9mila membri in Europa ed è rappresentata in 14 Paesi. Attraverso l’organizzazione di oltre mille raccolte di rifiuti all’anno alle Initiatives Oceanes hanno preso parte oltre 60mila cittadini di 34 Paesi diversi. Tramite il sito initiativesoceanes.org si possono organizzare o si può confermare l’adesione a una raccolta cercando tra quelle organizzate in tutta Italia. Surfriders sfrutterà l’occasione per avviare un’inchiesta sulle bottiglie di plastica raccogliendo dei dati.

CONFERENZA – Pioli: “Partita più importante della stagione. Una vittoria ci darebbe lo slancio”

Alla vigilia di Lazio Sparta Praga, ottavo di ritorno di Europa League, mister Pioli insieme a Federico Marchetti hanno preso parola in conferenza. Di seguito l’intervista completa del tecnico biancoceleste:

Domani scenderà in campo una Lazio con tante assenze…

“Gli infortuni ci sono ma non dobbiamo piangerci addosso. Abbiamo un organico completo e possiamo sopperire alle assenze mettendo in campo una formazione competitiva”.

Mauri e Klose sono stati entrambi decisivi contro l’Atalanta. Domani giocheranno?

“Sono due giocatori importanti per come sanno vivere ed interpretare le partite. Sanno dare tanto in campo e fuori, domani vedrò se metterli in campo”.

Konko sarà della partita?

“Sono sempre ottimista ma per lui dobbiamo aspettare la rifinitura. Mi auguro che possa farcela, anche per avere maggior facoltà di scelta”.

Cosa potrebbe salvare questa stagione?

Andare più avanti possibile in Europa e tentare una rimonta impossibile in campionato. Una vittoria domani ci darebbe entusiasmo e uno slancio importante per il prosieguo della stagione”.

Che Lazio vedremo domani?

“Nonostante il buon risultato dell’andata dobbiamo entrare in campo cercando di essere propositivi e fare nostra la partita. E’ una partita da affrontare con attenzione e lucidità, serviranno ritmo e molta intensità”.

Klose dopo la doppietta di domenica partirà dall’inizio?

“Klose è un giocatore con grandissima esperienza internazionale e sa leggere benissimo la partita. Credo che giocare bene e segnare ti aiuti anche nel recuperare meglio. Vediamo domani”.

Djordjevic?

“Ha un problema alla schiena e non credo sarà disponibile”.

Più forte lo Sparta o il Galatasaray?

“Difficile da dire, sono due squadre diverse. Credo il Galatasaray abbia un gioco diverso rispetto allo Sparta, concede più spazi agli avversari. I cechi nelle due fasi sono una squadra più compatta, noi abbiamo lavorato sui punti deboli dello Sparta, punteremo su quello”.

Errori da non commettere?

“Dovremo giocare una partita precisa giocando un calcio lineare e non forzando le situazioni. Dovremo essere molto compatti, l’avversario è molto insidioso”.

Cambio di modulo?

“Credo molto dipenderà dalle condizioni di Konko e da chi giocherà terzino destro, ma penso non cambieremo assetto. Non ho mai pensato che le posizioni iniziali siano così importanti nel calcio”.

Cercherete di fare subito gol o sfrutterete le ripartenze?

Dovremo giocare una partita da squadra, cercando di leggere bene la partita. In alcuni momenti dovremo attaccare in modo deciso ma ovviamente dovremo essere bravi anche a difenderci. Dovremo essere molto lucidi”.

Tifosi?

“Sui tifosi mi sono già espresso, più siamo e meglio è. Sono la nostra arma in più. I tifosi devono venire a sostenerci e a seguire lo spettacolo del calcio. Ai miei giocatori dirò di pensare a giocare, credo abbiano le qualità per passare il turno”.

Domani è la partita più importante della sua carriera da allenatore? Mauri potrebbe giocare?

“Di partita importante ne ho giocate tante in passato e ne giocherò altre in futuro. Sicuramente domani è la più importante della stagione. Mauri è una possibilità, vediamo domani”.

Giulio Piras

Krejčí: “La Lazio è una grande squadra ma la qualificazione…”

Domani sera sul prato dell’Olimpico si affrontano Lazio e Sparta Praga per la gara di ritorno di Europa League. La Lazio riceve gli ospiti con il leggero vantaggio derivante dal risultato della gara di andata, 1-1 in terra ceca, ma non è dello stesso avviso l’esterno Ladislav Krejčí che, come riportato da Idnes.cz, ha dichiarato: “Credo che abbiamo le stesse possibilità di arrivare ai quarti. È una gara molto aperta, ma se dovessimo riuscire nell’impresa di passare il turno per noi sarebbe un enorme successo perchè ritengo la Lazio una grande squadra. Per noi scendere in campo con l’idea di segnare almeno un gol è qualcosa di nuovo ma il tempo per riuscirci lo abbiamo e già non incassarne sarebbe importante”.

Scasny: “Sarà difficile riuscirci ma passare il turno sarebbe grandioso”

Prima della partenza per Roma il tecnico dello Sparta Praga, Zdeněk Ščasný, ha rilasciato una breve intervista intervenendo ai microfoni di ISport.cz: “Ho visto le gare giocate all’Olimpico dalla Lazio, soprattutto quelle di Coppa, sarà difficile riuscire a fare la partita. Passare il turno sarebbe un risultato grandioso. A Roma ci aspetta un avversario difficile ma dobbiamo riuscire a segnare almeno una rete e per farlo dovremo disputare un secondo tempo diverso da quello della gara di andata. Dovremo essere bravi a difenderci ed a renderci pericolosi senza scoprirci. La Lazio ha un gruppo compatto con grandi attaccanti. Ho parlato anche con Nedved e mi ha detto che in Italia sono tra i migliori in fase di transizione. Voglio andare avanti in Europa e giocare una bella partita, ma ritengo più importante il derby di domenica con lo Slavia. La Lazio invece, a differenza di altre squadre italiane, punta molto sull’Europa, dimostrazione ne sono i nove cambi fatti contro l’Atalanta domenica scorsa. Questo dipende anche dal fatto che la posizione in classifica in campionato influisce”.

Miele: “Lazio attenta, il risultato dell’andata è un’arma a doppio taglio”

Per parlare dell’incontro di Europa League di domani sera con lo Sparta Praga ai microfoni di Lazio Style Radio è intervenuto l’ex difensore biancoceleste Renato Miele: “La Lazio deve scendere in campo affrontando la squadra avversaria come fosse l’ultima spiaggia. Bisogna riuscire a ottenere un risultato positivo ma stando bene attenti perchè il pari ottenuto nella gara di andata potrebbe essere un’arma a doppio taglio. Se lo Sparta vuole andare avanti nella competizione invece ha un solo risultato da perseguire. Nel reparto avanzato lascerei in campo Klose perchè ha dimostrato di essere in buona condizione. Sostituirlo nel momento in cui ha ritrovato il gol mi sembra un azzardo, anche perchè è molto affiatato con i compagni. Se stai bene non ti spaventa nessuno. Io punterei sul tedesco dall’inizio, poi in un secondo momento potrebbe entrare anche Matri. Anche Mauri potrebbe scendere in campo però io sfrutterei uomini più veloci. Mauri potrebbe risultare molto utile in caso di gestione del risultato. Con lo Sparta costretto ad attaccare potrebbe essere la gara giusta per puntare su uomini veloci come Candreva e Keita. Punterei su un classico 4-3-3, gli ospiti devono per forza cercare di segnare quindi saranno costretti a portarsi in avanti e di conseguenza per i biancocelesti ci saranno a disposizione spazi aperti da poter sfruttare. E la Lazio ha gli uomini in grado di inserirsi e fare male”.

MUSICA – Delirio Vasco (VIDEOINTERVISTA)

Resterà in proiezione fino a oggi, 16 marzo, in 280 cinema d’Italia l’anteprima del nuovo film concerto di Vasco Rossi “Tutto in una notte/Live Kom 015”. Il cantante, presente alla sala 2 dell’Odeon di Milano, ha salutato il suo pubblico mandando in visibilio un centinaio dei suoi fan presenti che lo hanno accolto tra cori e urla. Neanche a dirlo per lo show del Blasco è stato registrato il solito sold out. Il suo spettacolo include il concerto del 3 luglio scorso allo Stadio San Paolo di Napoli. “Il concerto è rimasto intatto, la musica è potentissima, è esattamente quello che è stato suonato quella sera, non abbiamo aggiustato nulla”, ha dichiarato il Kom presentando il lavoro. Il rock del cantante emiliano domina in tutto il film concerto. La musica, interpretata dalla ballerina Valentina Moer con sullo sfondo scorci di una Napoli poco conosciuta ma senza dubbio affascinante, poco hanno aggiunto alla spettacolarità del concerto: “Ha dato corpo alla musica”, ha spiegato Vasco, ma la performance della pur brava artista è sembrata aver poco a che fare con il resto. Il rock suonato dal Kom e dalla sua fantastica band – presenti il chitarrista Stef Burns accompagnato dalla moglie Maddalena Corvaglia e la corista Clara Moroni – si è dimostrato troppo forte e ha dimostrato ancora una volta di non aver bisogno di nessun aiuto esterno. L’ennesima prova si è avuta nella sala dove è stato proiettato il filmato, una platea trasformata in un’arena, in cui cori e canzoni urlate dal pubblico presente si confondono con quelli del concerto riuscendo a tratti anche a sovrastarli. L’amore dei fan che seguono il Vasco, pronto a tornare sul palco a giugno con quattro date allo Stadio Olimpico di Roma, fa si che anche questo film concerto sarà un sicuro successo. Regista del filmato Peppe Romano: “Gli ho dato carta bianca perché avevamo già lavorato insieme e ho sentito che in lui c’era del genio” ha dichiarato Vasco, visibilmente emozionato, ringraziando l’autore. Dopo “Fronte del palco” del 1990 e il record di incassi “LiveKom 011” con “Tutto in una notte/Live Kom 015” per la terza volta Vasco Rossi è impegnato al cinema con un suo lavoro. Nonostante il grande riscontro di pubblico per la sua ennesima fatica, di fare cinema Vasco non ne ha la minima intenzione: “Non ho mai voluto, me l’hanno anche proposto ma meglio fare una cosa e farla bene: io ho avuto la fortuna di fare musica”.

 

https://www.youtube.com/watch?v=UBZazqY8Hi4

Yuri Chechi, quando il web ti uccide…

Nell’era della tecnologia moderna, la morte di personaggi famosi è ormai all’ordine del giorno. No non vogliamo dare la colpa ai siti internet o ai social Facebook e Twitter della dipartita di qualche Vip, ma sarà sicuramente capitato a tutti di leggere notizie sulla scomparsa di un noto personaggio, riscontrando in seguito la non autenticità della notizia stessa. Ecco è davvero incredibile quanto nelle ultime ore si è potuto leggere on-line: secondo alcuni siti Yuri Chechi è stato dato per morto. “Il signore degli Anelli”, dopo esser stata annunciata questa che è una vera e propria bufala, viene raccontato dagli stessi attraverso i suoi successi, i trofei, dando anche informazioni sulla sua vita. Le più importanti testate non hanno dato nessuna notizia ufficiale, tanto da confermare quanto questa sia la bufala del giorno. La tecnologia avanza e il mondo si sta modernizzando sempre più grazie al web, ai vari social dove ognuno può comunicare liberamente, ma questo crediamo sia un abuso di tale possibilità. Ci vorrebbe da parte di questi siti minori un po più di rispetto e sensibilità verso i propri lettori, ma soprattutto verso quei personaggi famosi che hanno il terrore di ritrovarsi improvvisamente “uccisi dal web”.

Che vergogna questa società! Mauri non merita questa insensibilità…

La storia ultracentenaria della Lazio ha visto tantissimi campioni vestire la maglia della prima squadra della capitale. In 116 anni, questi grandi calciatori hanno offerto il loro contributo alla causa biancoceleste in diversi periodi, esaltanti o meno ma hanno comunque lasciato impresso il loro nome nella gloriosa storia di questa società. Alcuni calciatori vengono ricordati per sempre, non solo per i gol o per le coppe alzate al cielo, questi vengono ricordati anche per il loro attaccamento alla maglia, il rapporto stretto con i tifosi e l’abnegazione mostrata ogni qualvolta essi venivano chiamati in causa. Spesso per capire quali sono quei giocatori che hanno fatto la storia di un club si ricorre al numero di presenze e agli anni passati con lo stesso club, nella Lazio in pochi sono riusciti a toccare le 300 partite con l’aquila sul petto, soltanto otto in 116 anni di vita e ogni volta che si pronuncia il nome e cognome di questi calciatori, nella mente dei tifosi laziali riaffiora sempre un bellissimo ricordo riguardante questi uomini: Giuseppe Favalli (401), Pino Wilson (394), Paolo Negro (376), Aldo Puccinelli (342), Luca Marchegiani(339), Vincenzo D’Amico (338), Cristian Ledesma (318), STEFANO MAURI (300). 

Dopo 10 anni di Lazio, il 13 marzo 2016 Stefano Mauri ha raggiunto le 300 presenze con la maglia della Lazio. La nota stonata dell’ultimo Lazio-Atalanta, crediamo sia la non riconoscenza da parte della società verso un ragazzo che con questa maglia ha raggiunto un traguardo storico. Come non consegnare una targa ad un uomo che ha dato tanto per la Lazio ed è rimasto a Roma, in alcuni periodi, anche a dispetto dei santi posizionandosi tra i primi calciatori con più presenze nella storia laziale? In tanti addetti ai lavori neanche sapevano, dato l’assenteismo della comunicazione Lazio,  di questo traguardo raggiunto dall’uomo spogliatoio di questa squadra. La Lazio non riesce a “vendersi” bene, perché forse non ritiene così interessante farlo, ma poi non ci si lamenti quando i mezzi di comunicazione scelgono di dar più risalto ad altre società. Nell’ultima partita, in cui ha toccato le 300 gare con la maglia biancazzurra, grazie ad una percussione in area Stefano Mauri ha dato la possibilità alla Lazio di andare in vantaggio grazie al gol di Klose, una vittoria nel segno di Stefano Mauri. Non poteva essere altrimenti, per uno che di partite ne ha vinte tante, dentro ma soprattutto fuori dal campo.

Un capitano coraggioso, che alle critiche e alle malelingue rispose con quell’eurogol di rovesciata in quel Lazio-Napoli, Stefano ha sempre saputo di poter lasciare un segno indelebile e contro tutti c’è riuscito, lui è l’unico capitano nella storia calcistica romana ad aver alzato una coppa in una finale-derby. Stefano Mauri ne ha passate tante e ne ha visti tanti di calciatori andar via in questi 10 anni ma lui è rimasto, ha mostrato carattere in molte situazioni, i suoi compagni lo chiamano ancora capitano, nonostante per le varie vicissitudini non ha più la fascia sul braccio.

Se dovessimo prendere un’immagine come simbolo di questi 10 anni di bei momenti misti ad avversità, non crediamo sia una coppa al derby (anche se indelebile) a descrivere l’uomo Stefano Mauri, ma un’immagine ancor più emblematica è quella che vede Stefano uscire dall’ingiusto carcere preventivo, con la borsa in mano e il sorriso stampato bene in viso come a dire “Ho sempre riso in faccia a chi mi voleva finito…”.

Dopo 10 anni è ancora Mauri, e la società ha perso l’ennesima occasione per dimostrarsi vicina alla storia della Lazio, ma in queste 12 primavere di gestione Lotito l’ingratitudine verso Stefano Mauri sarà soltanto l’ennesimo episodio che va a confermare quanto Lotito tenga a questo ambiente, a questi giocatori, a questi tifosi, quanto non tenga a questa Lazio. A fine gara Stefano Mauri ha dichiarato: ““Sono onorato di aver indossato 300 volte questa maglia…”, e la società, è onorata anche lei di aver in rosa un calciatore che ha raggiunto questo traguardo? Ai posteri l’ardua sentenza…

Lazio-Sparta Praga: ecco le misure di sicurezza

Si è tenuto ieri nel tardo pomeriggio, presieduto dal Questore D’Angelo,  il tavolo tecnico dove sono state esaminate, nel dettaglio, le misure di sicurezza  per l’incontro di calcio Lazio – Sparta Praga, gara di ritorno degli ottavi di finale di Europa League, che si disputerà domani alle ore 19.00 presso la Stadio Olimpico. Sono circa 1300 i tifosi della squadra ospite attesi, che arriveranno a Roma a bordo di aerei ed autobus. Dalle ore 15:00 di domani, i supporters ospiti potranno recarsi in piazzale delle Canestre da dove, scortati dalle forze dell’ordine, raggiungeranno l’impianto sportivo a bordo di autobus  messi a disposizione dall’Atac. L’apertura dei cancelli è prevista per le ore 16:00. A sorvegliare i tifosi squadre miste di poliziotti italiani e cecoslovacchi, con il supporto di un elicottero della Polizia di Stato. Predisposti particolari servizi di vigilanza, già dalla giornata odierna, sia nei pressi dello Stadio Olimpico, che nelle zone maggiormente frequentate del centro storico.

Keita rompe il silenzio e svela il suo futuro

E’ il giocatore del momento, colui che ogni volta che viene chiamato in causa riesce a dare grande vivacità e imprevedibilità alla manovra biancoceleste, stiamo parlando di Keita Balde Diao. Il classe ’95, gioiellino della Lazio, dopo un periodo difficile in cui non  sembrerebbe aver riconquistato la fiducia di Pioli e dell’ambiente: il suo estro, le sue accellerazioni e la sua fantasia saranno sicuramente importanti in questo rush finale  e infatti molto probabilmente anche domani contro lo Sparta Praga partirà titolare. Affetto che sicuramente lui non ha mai smesso di ricambiare, neanche quando ormai tutti lo davano lontano da Roma. Proprio del suo futuro professionale, l’ex Barcellona, deciso ha deciso di parlare in una lunga intervista al portale  TFM: “Sono tranquillo. La Lazio è una grande squadra che ha un’ottima organizzazione. Roma è una città tranquilla, piena di gente simpatica”.

IL PRIMO AMORE NON SI SCORDA MAI –  “La Lazio è la squadra con la quale ho firmato il mio primo contratto da professionista. Il club mi ha aiutato molto. Ho esordito in prima squadra quando avevo appena 18 anni. Adesso ne ho 20 e sono alla mia terza stagione in Serie A. Ho avuto la possibilità di giocare la finale di Supercoppa Italiana contro la Juventus e abbiamo vinto la Coppa Italia contro la Roma. In realtà va tutto bene”.

IL SUO IMPIEGO – “In squadra abbiamo tanti giocatori di qualità, soprattutto nel mio stesso ruolo: da Candreva a Felipe Anderson. Ecco perché io non ho sempre il posto da titolare, ma per l’età che ho gioco abbastanza. Io devo continuare a crescere e prendere più confidenza”.

IL MERCATO – “Sì è vero, ho avuto delle proposte da altri club, ma io sono concentrato sulla Lazio. Ho un contratto ancora fino al 2018 e per il momento rimango qui”. Vuole la Lazio, prova sentimenti forti per questi colori. Ma confessa di avere un sogno nel cassetto: La mia ambizione è arrivare a giocare nelle migliori squadre del mondo come Barcellona, Real Madrid e Manchester United, è il sogno di tutti i ragazzi. Il mio club preferito? Non posso rispondere… dico la Lazio! (ride, ndr)“. 

IL SENEGAL – “Sono molto fiero e orgoglioso di aver scelto il Senegal, prima di decidere ne ho parlato anche con Koulibaly (difensore del Napoli, ndr). Io sono nato in Spagna ma i miei giocatori sono senegalesi. Loro mi hanno parlato spesso del Senegal, mi hanno detto che lì ho molti tifosi. Ho scelto il Senegal soprattutto per i miei genitori. Gli scarpini diversi? Sì, è vero. Uno ha la bandiera del Senegal, l’altro quella della Spagna. Non posso ignorare né l’una, né l’altra parte di me. Non sono cose che si possono rimuovere. Ecco perché ho scelto di rappresentare questa idea con gli scarpini che indosso ogni partita. Anche la Spagna mi ha dato molto, e questo lo apprezzo tanto”. Ciò è sicuramente motivo di orgoglio per i suoi cari: “Per me, per mia, madre, per mio padre e per la mia famiglia spero di portare il Senegal il più in alto possibile. La mia è stata una scelta personale. Un calciatore vuole giocare sempre il più possibile, soprattutto a 20 anni. Ma non c’è nessuno che è venuto a parlare o ha cercato di convincermi. È stata una mia scelta personale, ripeto. Conosco poco del Senegal, quasi niente. Le uniche cose che so arrivano dai miei genitori che me ne hanno parlato molto. Ho parlato sia con l’allenatore che con i membri della Federazione Senegalese e ho spiegato a loro la mia decisione di far parte della Nazionale”

GLI INIZI – “Ho iniziato a giocare a calcio da bambino. A 7 anni ero in un centro di formazione, poi a 9 mi ha prelevato il Barcellona dicendo che vedevano in me del talento. Secondo me la cantera del Barcellona è uno dei migliori posti dove imparare a giocare a calcio. È una delle più grandi società in Europa e nel mondo. Non ho avuto bisogno di fare provini, appena mi hanno visto giocare mi hanno preso subito. Sono rimasto a La Masia (sede del vivaio del Barcellona, ndr) dai 9 ai 16 anni. Dopo l’esperienza al Barcellona ho sono venuto qui alla Lazio. È stato il club che mi ha cercato di più. All’inizio non sono venuto qui con la famiglia, ero da solo. Dormivo nel centro sportivo, ero ancora minorenne quando la Lazio mi ha preso“.

 

Pin: “Lazio, senza entusiasmo non si va da nessuna parte.”

Gabriele Pin, colonna del centrocampo biancoceleste a cavallo tra la fine degli anni ottanta e l’inizio degli anni novanta, è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio nella trasmissione “I Laziali Sono Qua” condotta da Danilo Galdino e da Vincenzo Oliva, alla vigilia della fondamentale sfida contro lo Sparta Praga.

Che partita sarà quella di domenica sera? “Sicuramente si tratta di una partita importante che potrebbe consentire alla Lazio di continuare a vivere il sogno dell’Europa League. Considerando le squadre che sono rimaste in lizza anche per l’autostima del gruppo sarebbe importantissimo passare il turno.

Con le maglie di Juventus e Parma Pin ha ottenuto grandi successi europei nella sua carriera: “Per arrivare in fondo a queste competizioni bisogna trovare un giusto equilibrio tra società, squadre e tifosi. Lo stadio deve essere all’altezza di una Coppa Europea, ci deve essere grande entusiasmo perché senza di esso non si va da nessuna parte, e l’entusiasmo va trasmesso da tutte le componenti del club. Dal punto di vista tecnico ovviamente ogni partita va affrontata al massimo visto che in Europa si affrontano avversari che non si conoscono alla perfezione. La Lazio però ha i mezzi per andare molto avanti in Europa League.

La sfrontatezza di alcuni giovani può essere una carta in più per fare strada in Europa League e migliorare la stagione rispetto a quanto visto in campionato? “Secondo me il ko nel preliminare di Champions ha avuto un effetto psicologico devastante sul gruppo. La preparazione è stata molto condizionata anche dalla partita di Supercoppa a Shanghai, lo si è visto anche dai guai ai quali è andata incontro la Juventus. Ritrovarsi a rincorrere giocando su tre fronti non è mai facile: ci sono delle situazioni che vanno gestite in costante emergenza. Sicuramente la presenza di tanti giovani può garantire freschezza ma anche rappresentare un handicap sul piano dell’esperienza.

Quale ipotesi può essere praticabile per risollevare le sorti dell’attacco biancoceleste? “Credo che un Klose ritrovato, che sembra stia vivendo un momento finalmente positivo dal punto di vista fisico, rappresenti una carta in più alla quale non si possa rinunciare. Il tedesco in forma crea sempre soggezione nelle difese avversarie. L’importante però è il supporto della squadra al gioco offensivo: la Lazio l’anno scorso creava sistematicamente la superiorità numerica in attacco, dimostrando voglia e determinazione in tutte le azioni.

La Lazio potrebbe diventare l’unica squadra italiana impegnata in campo europeo. A meno che la Juventus non faccia l’impresa a Monaco di Baviera… “Il compito bianconero mi sembra davvero arduo, anche perché il Bayern a Torino ha giocato in totale emergenza difensiva. Con i recuperi previsti stasera nella formazione titolare ed il sostegno dell’Allianz Arena, alla squadra di Allegri servirà una partita assolutamente straordinaria per raggiungere i quarti di finale di Champions League.

Fabio Belli

MERCATO – Possibile sorpresa per la panchina

Si è molto parlato in queste settimane in casa Lazio del possibile addio a fine stagione di Stefano Pioli e del nome (anzi dei nomi, perché, da Mihajlovic a Juric passando per Di Francesco, ne sono circolati davvero tantissimi) del suo possibile successore sulla panchina biancoceleste. Ebbene, nelle ultime ore è giunto, un po’ a sorpresa, un nuovo sviluppo: il tecnico parmense potrebbe infatti alla fine clamorosamente restare al timone della squadra capitolina. A riferirlo l’edizione odierna di ‘Tuttosport’, secondo cui Pioli, in virtù anche dei buoni risultati ottenuti sin qui in Europa, starebbe recuperando terreno sotto il profilo della fiducia della società. La quale, vista forse anche la mancanza di nomi altisonanti in grado di riportare da subito la squadra agli alti livelli che le competono, potrebbe alla fine concedere una nuova chance all’ex allenatore del Bologna.

Lazio, Scudetto 1915, l’Avv. Mignogna: “Attesa una risposta dalla FIGC sul dossier emerotecario”

L’avvocato Gian Luca Mignogna, promotore dell’iniziativa per riassegnare lo scudetto 1915 ingiustamente negato alla Lazio, è intervenuto su Radiosei per fare il punto della situazione, alla luce del Dossier Emerotecario inviato in FIGC che potrebbe rappresentare la svolta in vista dell’istituzione della commissione straordinaria:

“Fu un atto di prepotenza sportiva di proporzioni bibliche, ma con il Dossier Emerotecario abbiamo raccolto prove schiaccianti che testimoniano come i diritti della Lazio furono calpestati e come la storiografia ufficiale avesse sorvolato sui fatti. I giornali dell’epoca, L’Italia sportiva’ e ‘L’idea nazionale’, ci hanno aiutato a ricostruire l’andamento delle cose. Il Dossier è stato inviato ufficialmente alla Figc, in tempi non troppo lunghi ci dovrebbe essere una risposta. E’ difficile capire quando precisamente la FIGC potrà far pervenire risposte, potrebbe accadere a fine stagione come tra pochi giorni, ma a questo punto ci aspettiamo delle novità molto importanti. Il Dossier ha apportato delle novità decisive tanto da avermi costretto a modificare il testo della petizione e, assieme alla Consulta Biancazzurra, ho chiesto alla Panini di modificare la storiografia di quel campionato“.

Viareggio Cup, il punto sulla seconda giornata: Bologna, Milan e Genoa cominciano col botto

Seconda giornata di gare alla Viareggio Cup: la Fiorentina “Due” (senza sette nazionali… tra Under 17 e Under 19) trova pane per i suoi denti negli argentini del Belgrano. Viola ad inseguire il gol di Caseres fino al pareggio di Castrovilli. Match davvero intenso per agonismo e qualità tecnica. Ripresa ad episodi, con sprechi clamorosi su entrambi i fronti. Straniera di ottimo livello, il Belgrano con il numero 10 Paz un gradino sopra i compagni.

Comunque la sorpresa di giornata è il successo dei congolesi dell’Ujana sul Cagliari che solo sul finale si è fatto vivo con il gol della bandiera di Cortesi. Anche i nigeriani dell’Abuja spaventano l’Entella, che confeziona il recupero-sorpasso con Moreo e Mitta.

Il Rijeka, del patron spezzino Volpi, si fa strapazzare dal Genoa. I croati, club dall’illustre tradizione, non ha mai impensierito i rossoblù.

Punteggio tennistico per il Bologna che passeggia con il White Plains, club di New York, alla prima esperienza alla Viareggio Cup. I danesi dell’Helsingor danno filo da torcere al favorito Torino, ma alla fine i granata trovano il gol-partita con Berardi. Tra Livorno e la Rappresentativa di Serie D finisce senza reti con rare occasioni e soprattutto con le difese sugli scudi.
Primo tempo da botta e risposta tra Milan e Ascoli. Vanno in fuga i bianconeri marchigiani con azione solitaria di Orsolini. La risposta rossonera si concretizza con un rigore più espulsione dell’ascolano Quaranta per fallo da ultimo uomo. Sul dischetto capitan Gamarra che timbra il pareggio. Sullo slancio il Milan mette la freccia con La Ferrara anche grazie ad una errata uscita del portiere avversario. Poi è tutto un dilagare rossonero con Crociata e il figlio d’arte Andrea Casiraghi. A proposito, in tribuna a La Spezia c’era anche un Paolo Maldini interessato ad osservare il figlio Cristian, difensore classe ’96. Se son rose…

MERCATO – “Senza fine” le voci su Antonio Candreva.

Ancora ‘rumors’, ancora chiacchericcio su Antonio Candreva riguardo il suo futuro. Il talento biancoceleste sembra non aver pace. Questa volta è ‘Tuttosport’ a metterne in dubbio la permanenza alla Lazio.

© Gianni Barberi
© Gianni Barberi

L’Inter continua a pensare al centrocampista come arma in più per Roberto Mancini che pare essere la prima scelta per il mercato estivo. Non è più una novità che la richiesta del presidente Lotito non sia inferiore ai 20 milioni di euro.

A oggi quel che è certo è che il futuro del numero 87 è ancora tutto da scrivere.

L’Arciere Parolo – Determinante in Europa League finora

Il centrocampista Marco Parolo, collante necessario tra difesa e attacco sarà regolarmente in campo questa sera nel match di Europa League contro lo Sparta Praga.

Parolo Lazio Genoa
© Gianni Barberi

Il giocatore, come si legge questa mattina nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, è andato a segno 3 volte in Europa (come Djordjevic, che però è un centravanti): contro il Dnipro, il Galatasaray e nell’andata, appunto, contro lo Sparta Praga. Rete che potrebbe risultare decisiva ai fini del passaggio del turno.

Statistiche che lasciano ben sperare, e che consentono a Stefano Pioli di avere una freccia in più questa sera nel suo ‘arco’.