Home Blog Pagina 2731

Delneri: “Con la Lazio meritavamo di più”

Al tecnico dell’Hellas Verona, Luigi Delneri, la sconfitta di ieri non è andata giù. Questa mattina il tecnico è tornato sulla gara dell’Olimpico: “Nella prima frazione di gioco i miei ragazzi meritavano di più. Tra l’altro la terza rete l’abbiamo subita anche in fuorigioco. Abbiamo avuto un calo evidente a livello fisico ma nelle ultime partite c’è stato un alto dispendio di energie”.

 

Amichevole di lusso per l’Italia prima di Euro 2016…

Per gli Europei del 2016 che si giocheranno in Francia, l’Italia si prepara a questo importante evento con una amichevole di lusso. Infatti il 24 marzo gli azzurri di Antonio Conte, allo stadio Friuli di Udine, sfideranno in una gara amichevole i campioni d’Europa in carica della Spagna. Un match importante, anche se amichevole, che mostrerà i passi in avanti fatti verso l’Europeo, dopo l’ultima gara giocata e pareggiata 2-2 contro la Romania.

LAZIO SOCIAL – Da Mauri a Felipe Anderson quanti sorrisi ritrovati

Una vittoria che dà morale. La Lazio torna al gol, ma soprattutto alla vittoria dopo aver sfidato: Udinese, Napoli e Genoa. Dopo la gara non si sono fatti certo attendere i messaggi dei giocatori sui loro social network, quello tramite Instagram è di Keita: “Bravi ragazzi! Contento per la vittoria e per il gol che aiuta la squadra” Dopo la vittoria con goleada contro il Verona, finalmente si è sbloccato anche Felipe Anderson, oggetto misterioso delle ultime partite. Il brasiliano che usa spesso pubblicare “stati d’animo” e “tweet” tramite social  network ha espresso la sua soddisfazione tramite il suo profilo Instagram, pubblicando una foto che lo ritrae insieme al suo compagno di squadra Mauricio, alle prese con l’esito del test antidoping. Lo stesso numero 10 brasiliano, ha anche postato una foto in cui è immortalato mentre abbraccia Stefano Mauri con annesso post: “Felice per aver centrato l’obbiettivo fratello. Vamos!“. Di tutta risposta arriva anche il messaggio di Stefano Mauri attraverso Instagram, il numero 6 ha potuto esprimere la sua gioia per aver ritrovato, contro il Verona, il gol dopo quasi un anno: “Bello tornare al gol, ma soprattutto è bello tornare a vincere. Daje Lazio!”. Conclude il tutto il cinguettio di Federico Marchetti, che ieri sera ha anche raggiunto un altro importante traguardo: Ottima prestazione, 5 gol e 3 punti. Bello festeggiare così le 200 presenze in Serie A“. 

Grande vitoria hoje, GLORIA A DEUS. 🙌🏽✌🏾️ “esperando meu irmaozao no doping” vai logo manoooooooo @mausantos33

Una foto pubblicata da Felipe Anderson (@f_andersoon) in data:

Bravi ragazzi! Contento per la vittoria e per il gol che aiuta alla squadra! #forza🙏🏾💪🏾 #gol

Una foto pubblicata da Keita Balde Diao✔ (@keitabalde14) in data:

Bello tornare al gol ma soprattutto è bello tornare a vincere…daje S.S. Lazio! Serie A TIM

Pubblicato da Stefano Mauri – Pagina Ufficiale su Venerdì 12 febbraio 2016

IL FILM DI LAZIO VERONA

La Lazio torna alla vittoria con una prestazione convincente. Anche se a onor di cronaca il Verona dimostra il perché dell’ultimo posto in classifica. Ieri i 21 punti di differenza tra le due squadre si sono visti tutti. Una cinquina rifilata dagli uomini di Pioli che rivela tutta la rabbia della squadra e la voglia di risalire in classifica. Apre le marcature Matri a fine primo tempo. Poi a inizio ripresa proseguono Mauri, Anderson, Keita e infine Candreva su rigore chiude i giochi. Guarda le foto più belle della serata realizzate in esclusiva per Laziochannel.it dal nostro fotografo Gianni Barberi. Buona visione e se le immagini vi piacciono mettete un bel like all’articolo e condividete.

© Gianni Barberi
© Gianni Barberi
© Gianni Barberi
© Gianni Barberi
© Gianni Barberi
© Gianni Barberi

Oddo: “La Lazio ha un enorme potenziale. Allenare i biancocelesti? E’ il sogno un po’ di tutti…”

0

Ex terzino della Lazio, per ben 5 stagioni padrone della fascia destra biancoceleste e capitano di mille battaglie, attuale tecnico del Pescara con cui sta ottenendo risultati egregi, sugli 88.100 di ElleRadio, nella trasmissione di riferimento per tutti i tifosi biancocelesti, “I Laziali Sono Qua“, è intervenuto Massimo Oddo, per analizzare il momento della Lazio dopo la convincente vittoria con il Verona e a una sola settimana dal match crocevia della stagione contro il Galatasaray.

Sulla panchina del Pescara Oddo si sta rendendo protagonista di un ottimo campionato, soprattutto con idee di gioco innovative: “Quando si inizia la carriera di allenatore si hanno tante idee in testa. Io ho avuto la fortuna di fare un buon percorso nel settore giovanile in cui ho potuto sviluppare le mie idee. La massima aspirazione di un allenatore è la vittoria certo, ma è ancor più appagante esprimere un buon calcio“.

Chissà se un giorno l’ex biancoceleste potrà sedersi sulla panchina della Lazio: “Questo sogno è un po’ il sogno di qualsiasi allenatore. La Lazio è una squadra importante e blasonata e chiunque vorrebbe allenarla, non solo un suo ex giocatore e capitano come me. Ovviamente io ho giocato a Roma, ci ho vissuto e conosco bene l’ambiente biancoceleste“.

La Lazio è reduce dalla buona vittoria di ieri sera contro il Verona, ma la stagione è al di sotto delle aspettative: “Per me è difficile giudicare, soprattutto non conoscendo la situazione interna alla squadra. La Lazio ha un enorme potenziale ma forse questo non è valorizzato al massimo. Ieri ho visto una bella Lazio, una squadra che potrebbe fare tanto. Il calcio è strano, in poco tempo ci si può butare giù oppure risalire repentinamente, non c’è mai nulla di scontato. Bisogna sempre ambire a qualcosa di importante“.

Parlando dei singoli, la Lazio a centrocampo ha due elementi giovani e di grande prospettiva: Cataldi e Milinkovic-Savic: “Cataldi mi piace molto, innanzitutto perchè è un giovane ed io adoro lavorare con i giovani. E’ un giocatore molto intelligente, capace di poter giocare in ruoli diversi, ha sicurmente un grande futuro davanti. Milinkovic-Savic non lo conoscevo e tuttora non lo conosco ancora bene, ma noto in lui discreta tecnica e ottimo adattamento nello svolgere più ruoli a centrocampo. Ovviamente anche lui ha un enorme potenziale“.

Da ex terzino destro un’opinione sugli attuali interpreti del ruolo nella Lazio: “Basta e Konko sono tra i migliori interpreti del ruolo, anche perchè oggigiorno non c’è abbondanza di terzini bravi e completi. Sanno difendere ma anche attaccare, hanno corsa e buon piede. Sono due ottimi giocatori“.

La Serie B è spesso un campionato sottovalutato, ma è un torneo molto competitivo e soprattutto una buona vetrina per i giovani: “Sono sincero, il livello della serie cadetta non è più il livello di qualche anno fa, si è decisamente abbassato, ma credo sia un campionato vetrina per molti buoni giocatori. E’ una categoria molto competitiva e formativa, oltre che equilibrata. Vedo tanti giocatori di ottimo livello che considero già pronti per il salto di categoria. L’importante è che gli allenatori abbiano fiducia in questi ragazzi e gli consentano di tirare fuori il massimo“.

Parlando di giovani, per la loro crescita è importante avere accanto giocatori di esperienza: “Per i giovani è fondamentale avere vicino uomini di esperienza. Sono figure imprescindibili sia dentro che fuori dal campo. I giovani hanno bisogno di una guida, soprattutto nei momenti di difficoltà“.

Riguardo Stefano Pioli: “E’un ottimo allenatore e lo ha dimostrato soprattutto lo scorso anno. Sono convinto che i momenti difficili della Lazio derivino in primo luogo da quel maledetto preliminare di Champions, che ha creato problemi di preparazione, fisici e mentali. Ma in fin dei conti credo la società debba continuare con questo progetto tecnico“.

Chiusura sul campionato e sulla sfida tra Juventus e Napoli: “Non mi aspettavo un campionato così equilibrato, forse mi aspettavo qualcosa in più dall’Inter. Credo Juve e Napoli si giocheranno lo scudetto fino alla fine. La Juventus ha grande esperienza, è brava nella gestione di questo tipo di situazioni di classifica; dall’altra parte il Napoli ha tanto entusiasmo ed un ottimo allenatore. Forse i bianconeri hanno qualcosa in più, ma sono convinto che i partenopei lotteranno fino alla fine“.

Giulio Piras

 

FORMELLO – Due rientri importanti in difesa in vista del Galatasaray

0

Dopo lo show con il Verona, la Lazio è tornata già questa mattina ad allenarsi a Formello: in campo, per la consueta seduta di scarico, chi non ha giocato ieri sera e chi è subentrato nel secondo tempo. Lavoro in palestra invece per il resto del gruppo, che tornerà unito domenica alla ripresa degli allenamenti. Ancora assenti Radu Bisevac, che sperano di farcela per Istanbul: sulle loro condizioni lo staff medico è ottimista e ha assicurato mister Pioli circa la loro presenza nella trasferta di giovedì prossimo in EL. Un’ottima notizia per il tecnico biancoceleste, che contro il Galatasaray rischiava di doversi inventare letteralmente il pacchetto arretrato, viste le indisponibilità anche di Basta (lesione muscolare), Patric e Braafheid (non inseriti in lista Uefa), oltre al quasi sicuro forfait di Gentiletti, non convocato ieri contro il team Del Neri e che anche oggi, per il terzo giorno consecutivo, non ha visto il campo. In avanti, invece, il parmense dovrà fare a meno di Keita, che deve scontare altre due giornate di squalifica dopo l’espulsione rimediata contro il Rosenborg e che tornerà disponibile per gli eventuali ottavi di finale.

THE BEST OF THE BEST: Danilo Cataldi

Ieri sera nell’anticipo della 25esima giornata la Lazio ha sconfitto l’Hellas Verona 5-2. Cinque reti fatte, dopo che negli ultimi 314 minuti la Lazio non era riuscita mai ad andare a segno. Infatti, nelle ultime 3 partite giocate contro Udinese, Napoli e Genoa quello che si imputava alla squadra di Pioli era di non aver fatto esultare i propri tifosi neanche una volta. Ieri in un sol colpo ben 5 sono stati i marcatori.

Secondo la nostra redazione, il migliore della sfida contro i gialloblu è stato Danilo Cataldi. Il giovane centrocampista romano, oltre ad esser stato l’unico nelle battute iniziali a muoversi con sicurezza avendo sin da subito l’atteggiamento giusto, ha dato il via alla vittoria biancoceleste con un ottimo assist filtrante per Matri mentre tutti si preparavano a rientrare negli spogliatoi per la fine del primo tempo. Ancor prima del gol di Alessandro Matri, Cataldi aveva provato ad impensierire Gollini con due tiri dalla distanza. Al rientro dagli spogliatoi il numero 32, provando un inserimento sulla corsia sinistra ed eludendo la marcatura di Helander, regala un assist al bacio per Stefano Mauri, che posizionato al centro dell’area di rigore raccoglie l’intelligente passaggio e gonfia la rete mettendo a segno la sua prima rete stagionale. La partita della giovane promessa biancoceleste, continua sulla falsariga del primo tempo: palloni recuperati, smistati ottimamente e un tiro dal limite dell’area spedito però troppo alto. Dopo le buone prestazioni offerte nelle partite precedenti, il centrocampista conferma il suo ottimo stato di forma mettendosi in evidenza in quella che potrebbe esser definita la sua miglior gara giocata con l’aquila sul petto.

Dopo un inizio di campionato con qualche difficoltà di troppo, il ragazzo classe ’94 sta tornando ad essere quello intravisto nella passata stagione, magari aiutato dall’aver (per sua stessa ammissione) “realizzato il sogno” di rinnovare il contratto con la sua squadra del cuore sino al 2020. Augurandoci che questo sia di buon auspicio per il futuro, ad onor del vero dobbiamo affermare che la sua ottima prestazione coincide con il rientro in campo del capitano Lucas Biglia, ciò non toglie alcun merito al ragazzo di Ottavia, ma questo evidenzia ancor di più quanto sia utile per un calciatore di 21 anni trovare al suo fianco un giocatore d’esperienza che faccia da chioccia a chi ancora come Danilo ha bisogno di crescere e di evitare di caricarsi sulle spalle responsabilità più grandi di lui.

Per ulteriori approfondimenti di seguito potrete leggere le pagelle di Lazio-Hellas Verona.

La ‘rivoluzione copernicana’ di ADL: “Altro che Lotito, il Carpi e il Frosinone…”

0

Intervistato dal quotidiano La Stampa, Aurelio De Laurentiis ha parlato della sfida scudetto di domani sera allo Stadium tra il suo Napoli e la Juventus di Max Allegri, ma non solo. Il patron azzurro si è soffermato anche sul momento attuale del nostro calcio, sottolineando ciò che a suo parere proprio non funziona: “Sarebbe ora di cambiare le leggi che governano il calcio per adeguarci ai principali tornei europei– ha detto – Non c’è un progetto, una vision, ogni anno si fa partire il Barnum senza guardare al futuro. Il problema non è non far partecipare il Carpi o il Frosinone alla serie A, come dice Lotito, ma avviare una vera e propria rivoluzione copernicana. Dove ora ci sono Barcellona, Real è Bayern una volta c’erano Milan, Inter e Juventus. Vede come ci siamo ridotti? Dobbiamo batterci per recuperare il tempo perduto. Con chi farei la rivoluzione? Andrea Agnelli: è preparato e ha tutto l’interesse a migliorare le sorti del calcio. Anche con i Della Valle c’è molta sintonia e Urbano Cairo sa fare impresa. I proprietari di Inter e Roma invece sono all’estero: oggi magari parli con un loro manager, bravissimo ma che domani può non esserci più. La Federazione? Non ha imparato nulla dal caso Parma, continua a non saper tutelare i bravi. In Lega anche oggi litigheremo sul tema dei diritti tv e intanto aspettiamo di sapere come andrà a finire il caso Antitrust, che vede coinvolte Mediaset, Infront e Sky. Io dico: stabiliamo un business plan e poi scegliamo gli uomini. Tre cose da fare? Cambiare la legge Melandri sui diritti tv. Poi scriverne una nuova sugli stadi, tre paginette senza tutti i vincoli attuali. Infine, adottare una nuova tipologia di campionato internazionale a venti squadre, insieme a quello nazionale, autogestito e commercializzato in proprio, attraverso una propria piattaforma. Mettendo insieme le due cose, potremmo arrivare ad un fatturato vicino ai 10 miliardi. Chi metterei a capo del calcio? Non le do un nome ma l’identikit: italiano, laureato negli Usa, così non fa brutte figure con la lingua quando deve parlare ad una platea internazionale, e che conosca a menadito il modo di fare impresa. Koulibaly? Gli ho spiegato perché lo hanno insultato a Roma dandogli un bacio a fine partita, come facevo la scorsa stagione quando veniva criticato“.

Nesta e il suo ‘sogno americano’: “Vorrei restare a lungo. L’Italia?…”

0

Inizia a delinearsi il ‘sogno americano’ di Alessandro Nesta e Paolo Maldini, impegnati, uno in panchina e l’altro dietro la scrivania dirigenziale, a far crescere il Miami FC. Di questa avventura l’ex capitano biancoceleste ha parlato ai microfoni di ‘goal.com’ con evidente entusiasmo: “Ogni giorno che passa il progetto mi piace sempre di più. – ha detto – Come allenatore imparo sempre qualcosa di nuovo, il che mi fa sentire più preparato e serenoRiuscire a costruire un gruppo capace di giocare e ragionare da squadra però non è semplice, perché qui non ci conosciamo tutti come in Europa. Stiamo lavorando dallo scorso maggio per vedere e rivedere i giocatori, la maggior parte dei quali sconosciuti, e costruire su di loro un gruppo che rispecchi quella che è la nostra idea di calcio. A chi mi ispireró? A tutti i grandi tecnici che ho avuto in carriera, Ancelotti, Eriksson e Lippi. Non li copieró, ma spero di prendere il meglio da ciascuno di loro e trasmetterlo nella mia filosofia di calcio. Il futuro? Quello che ne sarà della mia carriera sarà determinato dai risultati. Al momento però sinceramente non ho tutta questa voglia di tornare in Italia o in Europa, non ci penso. Amo gli Stati Uniti e vorrei restare qui a lungo“. Per costruire qualcosa di bello ‘made in U.S.A’…

Ecco l’ex Ballardini, da Lotito a Matri.

Davide Ballardini, ex tecnico di Lazio e Palermo, dopo la parentesi “lampo” coi rosanero ai microfoni della “Gazzetta dello Sport” ha parlato del rapporto con Lotito: “Quando sono arrivato alla Lazio c’erano parecchi giocatori fuori rosa. Lotito non è invasivo e non entra mai nelle scelte tecniche”. 

Continuando un elogio alla dedizione e alla professionalità di Alessandro Matri, icona e simbolo per i più giovani: “I giovani dovrebbero guardare Matri. Nelle giovanili del Milan giocava poco. Bravo a non arrendersi, e il padre non si è mai lamentato. Un esempio per molti genitori che soffocano di pressioni i ragazzi”.

In chiusura, poi, immancabile un commento sul big match tra la Juventus e il Napoli: “Mi piace molto il Napoli. Sarri è molto bravo, gli servivano alcuni mesi per assemblare la squadra. Ora stanno facendo cose straordinarie. E’ la squadra che gioca meglio”.

Un’ultima domanda poi riguardo ai sogni nel cassetto:”Dove mi piacerebbe allenare? Magari in Giappone. Sarebbe un’esperienza meravigliosa di crescita umana e professionale!”.

Cataldi, astro nascente. Una prova “maiuscola”

Viene considerata una “piccola“, per via della giovane età, bandiera della squadra di Pioli. Essendo, oltre che giocatore professionista anche tifoso appassionato e viscerale di questi colori vive degli stati emozionali plurimi. Un giocatore romano, un romano capitano delle Lazio. La Lazio ai laziali. Dovrebbe essere questo l’algoritmo ideale nella mente di tutti.

Ieri sera Danilo Cataldi ha sfornato una prova di maturità non indifferente, prendendosi per mano il centrocampo, grazie anche al rientro di Lucas Biglia e quindi al ritorno nel suo ruolo preferito. Migliore in campo, goal e tutti sotto la doccia.

D’ora in avanti, Cataldi sarà il faro, il punto di riferimento e il termometro della tifoseria. Si spera che il processo di crescita del ragazzo, che sta avvenendo con dedizione e successo possa andare di pari passo con quello di tutto l’ambiente: una crescita parallela, perché non occorre andare a fare mercato chissà in quale lembo desolato di quale terra. Se si guarda con attenzione, i veri gioielli si possono trovare più vicino di quanto si pensi.

Gentiletti, dal Brasile una potenziale acquirente

Come riporta l’edizione odierna della Repubblica, il San Paolo, glorioso club brasiliano, sarebbe sul punto di pianificare l’acquisto di Santiago Gentiletti (il mercato è aperto fino al 20 aprile). Eloquenti le dichiarazioni del tecnico argentino Edgardo Bauza (allenatore di Gentiletti ai tempi della Copa Libertadores vinta con il San Lorenzo): “Entro 48 ore sarà probabilmente annunciato un difensore argentino che però non gioca in Argentina“.

Il prescelto per occupare la casella vuota dei difensori sarebbe, appunto il biancoceleste. La Lazio avrebbe già individuato un sostituto nel bulgaro Ivan Ivanov, attualmente svincolato.

RASSEGNA STAMPA – Lazio-Verona 5-2: che show all’Olimpico deserto

La Lazio torna a vincere in campionato. I biancocelesti, nell’anticipo della 25ª giornata di Serie A, battono per 5-2 l’Hellas Verona, grazie alle reti di MatriMauri, Felipe Anderson, Keitae Candreva su rigore; inutili i gol di Greco su punizione e Toni per gli ospiti. I ragazzi di Pioli tornano al successo dopo 3 turni, nei quali avevano raccolto solo due pareggi esterni con Udinese e Genoa per 0-0, oltre ad una sconfitta interna contro il Napoli (2-0). L’ultimo trionfo era arrivato proprio in casa contro l’altra squadra di Verona, il Chievo (24 gennaio 2016). Gli scaligeri, di contro, interrompono una serie positiva che durava ormai da 5 partite (una vittoria e 4 pareggi). La Lazio, con il ritorno al successo, sale momentaneamente al 7° posto con 36 punti, mentre l’Hellas Verona rimane ultimo in classifica a quota 15.

RASSEGNA STAMPA – Pioli: “E’ difficile, ma il nostro obiettivo resta l’Europa”

“Finché la matematica non ci fa cambiare obiettivo, dobbiamo credere nell’Europa. Non dipende solo da noi, siamo in ritardo e dobbiamo fare qualcosa di incredibile per rimontare, ma vogliamo provarci: l’ho chiesto ai giocatori, anche la scorsa stagione siamo decollati in questo periodo”. Queste le parole di Stefano Pioli dopo la vittoria della Lazio per 5-2 sul Verona.

“ORA DOBBIAMO VINCERE” – “Noi paghiamo il cattivo rendimento del mese di novembre quando abbiamo fatto un punto in sei partite – spiega il tecnico biancoceleste ai microfoni di Sky commentando la classifica, che stasera vede la Lazio al settimo posto – poi abbiamo perso solo con Napoli e Juventus. Le qualità per fare bene ci sono, ora dobbiamo vincere tante partite”.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Lazio, cinquina per l’Europa

Quanti gol nello stadio Olimpico tristemente deserto regala la Lazio, che risponde con un 5-2 al digiuno di reti che durava da ormai tre partite. I biancocelesti si assicurano la partita contro l’Hellas Verona con Matri, Mauri e Felipe Anderson. Poi rischiano una clamorosa rimonta, i gialloblù accorciano le distanze con Greco e Toni. Ci pensano nel finale i subentranti Candreva – su rigore – e Keita a regalare una vittoria che dà fiducia in vista della sfida di Europa League contro il Galatasaray in scena giovedì a Istanbul. Biglia è la sorpresa, Pioli spera possa tornare anche a essere il faro della Lazio. L’argentino si riprende il suo posto in cabina di regia dopo l’infortunio alla caviglia con Milinkovic-Savic e Cataldi al suo fianco. La difesa è decimata dagli infortuni e le scelte obbligate, restano soltanto Konko e Lulic sulle fasce, Mauricio e Hoedt al centro. Candreva resta in panchina, il tecnico emiliano dà fiducia a Felipe Anderson con la conferma di Mauri sull’out mancino e Matri a fare la punta.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio-Verona 5-2, la squadra di Pioli ritrova la rete e vince di goleada.

La Lazio batte il Verona per 5-2 ma il risultato non racconta in maniera pulita la sofferenza dei biancocelesti per superare l’ultima in classifica. Dopo tre gare a digiuno ecco la scorpaccia di reti.
Addirittura tornano a segnare anche i centravanti. Matri timbre il cartellino, cosa che non accadeva dalla gara contro la Sampdoria del 14 dicembre scorso. La Lazio vince nella tristezza generale di un Olimpico deserto.
La malinconia l’unico sentimento che nemmeno il largo successo riesce a cancellare. Tre punti che fanno fare un piccolo passo in avanti ma che non danno comunque senso alla stagione. L’Europa resta una chimera.

Fonte : Il Messaggero

LA CRONACA – Lazio-Verona 5-2, dopo la carestia offensiva arriva il Festival del gol

Tre partite senza segnare e senza vittoria: una mini-serie negativa che aveva portato la Lazio più che mai lontana dall’Europa. Per sperare ancora serviva una vittoria contro un Verona ancora fanalino di coda, ma in ripresa dopo la vittoria contro l’Atalanta e il pari contro l’Inter. E’ arrivata una goleada con cinque uomini diversi a segno e, soprattutto, sono arrivati segnali di risveglio da tre uomini che potrebbero essere decisivi nel finale di stagione della Lazio: Mauri, Felipe Anderson e Klose.

FORMAZIONI – Qualche sorpresa in casa Lazio. Lulic torna in difesa, Konko resta a destra e Patric deve rimandare la sua prima da titolare. A centrocampo il rientro più atteso è quello di Lucas Biglia, affiancato da Cataldi e da Milinkovic Savic. In attacco, conferma per Mauri con Felipe Anderson e Matri. Partono dalla panchina Klose e Candreva. Il Verona tenta il tutto per tutto con Toni e Pazzini schierati in avanti e Jankovic a supporto: agli scaligeri servono i tre punti a tutti i costi e Delneri non è in vena di calcoli.

LAZIO CONVINTA – A partire a testa bassa è però la Lazio, che con Felipe Anderson trova la prima occasione della partita dopo 8′. Il brasiliano semina un paio di avversari e conclude con un velenoso diagonale che finisce non di molto lontano dalla porta difesa da Gollini. 3′ dopo la Lazio può trovare il vantaggio con Matri che non arriva a un passo dalla porta su una sponda di Mauri. Il centravanti laziale si lamenta chiedendo un rigore, per un tocco del portiere, che non viene concesso. La Lazio insiste e al 21′ è Lulic a scaldare i guanti di Gollini, che respinge di pugno la potente conclusione da fuori area del bosniaco.

RISCHI AEREI, POI COLPISCE MATRI – Come spesso accade però, basta una singola distrazione alla Lazio per rischiare grosso. Con un gioco di sponde aeree al 24′ Pazzini arriva alla conclusione di testa sulla quale Marchetti deve superarsi per la deviazione in angolo. E la Lazio rischia ancora grosso su un colpo di testa al 28′, quando è Luca Toni a mancare di poco il bersaglio. Spaventi che fanno abbassare un po’ il baricentro alla Lazio. Per un successivo tentativo verso la porta di Gollini bisogna attendere il 37′, con Cataldi che scarica da fuori area in un’azione simile a quella del gol realizzato contro il Chievo, ma Gollini arriva sulla conclusione. La svolta sembra lontana e invece arriva al 45′: bel pallone filtrante di Cataldi per Matri che beffa Pisano anticipandolo con un movimento da bomber consumato, col pallone che si insacca lentissimo alle spalle di Gollini.

ED E’ SUBITO MAURI. ANDERSON IS BACK!  – Come volevasi dimostrare, gli spazio per la Lazio una volta sbloccato il risultato aumentano, ed al 5′ un’altra sventagliata di Cataldi manda fuori fase i centrali gialloblu. Per Mauri è un gioco da ragazzi depositare in rete per il primo gol stagionale. Il raddoppio fa rilassare molto la Lazio, che sfiora un grottesco autogol al 16′, quando una “tibiata” di Hoedt si stampa sulla traversa a Marchetti battuto. E il segnale per la Lazio: è arrivato il momento di dare una scossa e i biancocelesti la trovano con Felipe Anderson, che parte di nuovo in progressione e viene forse bloccato fallosamente al limite dell’area. Arriva una carambola che favorisce però Matri, che mette nel mezzo proprio per il brasiliano che realizza comodamente il tris.

FUOCHI D’ARTIFICIO FINALI – Subito dopo un pasticcio della difesa laziale costa il giallo a Mauricio e una punizione dal limite che Greco trasforma magistralmente. Sembra un episodio da nulla, e invece il Verona riprende fiducia, con la Lazio che resta sotto ritmo. E al 34′ Toni la punisce, con una zampata classica delle sue che riapre completamente la partita. Pioli si gioca la carta Klose, e al 37′ il tedesco scappa via sulla destra e mette nel mezzo per Keita (precedentemente subentrato a Mauri) e con un gran colpo al volo riporta la Lazio a distanza di sicurezza dagli avversari. Al novantesimo c’è gloria anche diAl di là del brivido, la Lazio non avrebbe meritato l’incredibile beffa di un pareggio in un match dominato dall’inizio alla fine. In difesa Pioli non può ancora dormire sonni tranquilli, ma la carestia offensiva, dopo tre partite senza gol, è stata finalmente messa alle spalle. Ora testa a Istanbul, per quello che è diventato l’appuntamento più importante della stagione.

Fabio Belli

IL TABELLINO

LAZIO – HELLAS VERONA 5-2

Marcatori: 45′ Matri (L), 50′ Mauri (L), 69′ Felipe Anderson (L), 72′ Greco (H), 79′ Toni (H), 82′ Keita (L), 90′ rig. Candreva (L)

LAZIO (4-3-3): Marchetti; Konko, Mauricio, Hoedt, Lulic; Cataldi, Biglia, Milinkovic; Felipe Anderson (85′ Candreva), Matri (80′ Klose), Mauri (73′ Keita). A disp. Berisha, Guerrieri, Braafheid, Patric, Morrison, Onazi, Kishna, Djordjevic. All. Stefano Pioli

HELLAS VERONA (4-4-2): Gollini, Pisano,Moras, Helander, Fares (50′ Romulo); Wszolek, Ionita, Greco, Jancovic (50′ Gilberto); Toni,  Pazzini (69′ Gomez) A disp. Coppola, Marcone, Bianchetti, Samir, Furman, Checchin, Furman, Emanuelson. All. Luigi Delneri

ARBITRO: Gervasoni (sez. Mantova).

ASS.: De Pinto-Tasso. IV: Carbone. ADD.: Banti-Saia.

NOTE. Ammoniti: 71′ Mauricio (L) Recupero: 3′ st

Felipe Anderson: “Adesso mi sento bene e non voglio fermarmi più”

Nel post partita è intervenuto anche l’autore del 3° gol biancoceleste, Felipe Anderson. Ecco le sue parole a Lazio Style Channel: “Sapevamo dell’importanza di vincere in casa e di aiutarsi in campo. Era una partita difficile perché loro erano chiusi nel primo tempo ma abbiamo avuto l’intelligenza di sbloccare a fine primo tempo e di gestire la gara. Come sto? Io mi sento bene da 2-3 settimane, anche in allenamento oggi prima della partita mi sono sentito tanto bene, speravo di fare gol e una grande partita…ci sono riuscito e adesso non voglio fermarmi più. Voglio continuare a lavorare. La barba? Mi piace. Anche Mauricio dice che è bella. L’ammonizione di Mauricio? Mi ha detto che aveva preso prima il pallone, era molto dispiaciuto. Gli offrirò una cena, così starà tranquillo (ride ndr)”. Poco dopo si inserisce proprio Mauricio che dichiara: “I 2 gol subiti non vanno bene, ma vogliamo continuare così e vincere la prossima partita“. A Felipe infine viene chiesto se ha cambiato stile di gioco rispetto all’anno scorso: “È naturale, quando giochi bene e le cose vanno bene vai con più libertà dentro al campo, mentre quando le cose non vanno bene, come in questa stagione, stai più aperto e cerchi di fare le cose più semplici. Oggi invece andavo dentro il campo con tanta fiducia di fare bene e voglio continuare così per fare meglio dell’anno scorso“.

CONFERENZA – Delneri: “La Lazio ha meritato, ma l’arbitraggio non mi è piaciuto. Noi stanchi.”

Le parole di Luigi Delneri in conferenza stampa dopo la sconfitta del Verona in casa della Lazio.

Meritavamo il pari nel primo tempo, abbiamo avuto anche una grande occasione con Pazzini per passare il vantaggio. In questi dieci giorni abbiamo dovuto spendere molto e oggi abbiamo pagato dazio a livello fisico sul campo. Sia con l’Atalanta, sia con l’Inter sia con la Lazio abbiamo dovuto giocare con meno riposo rispetto agli avversari. Poi ho avuto dubbi su alcuni episodi arbitrali, a partire da come Cataldi ha gestito l’azione del primo gol. Ma nella quarta rete subita si è vista tutta la nostra stanchezza. Secondo me l’Hellas non è ancora retrocesso: forse scenderemo di categoria, ma non molleremo di un centimetro e anche stasera lo abbiamo dimostrato.”

Oggi non mi è piaciuto come abbiamo gestito la palla, arrivavamo spesso in ritardo sui contrasti e come sottolineavo prima questo ha denotato un problema fisico. Sull’uno contro uno con Keita ed Anderson abbiamo sofferto sistematicamente: a tratti oggi abbiamo giocato sotto ritmo. Spiace aver commesso un errore banale quando ci trovavamo sul tre a due, sicuramente possiamo fare meglio una volta ritrovata la brillantezza a livello psicofisico. Sono convinto che già nella prossima partita ci presenteremo in condizioni migliori. All’orizzonte c’è il derby, una partita importante che ci può rimettere in carreggiata, ma c’è tempo ora per prepararla, fortunatamente senza dover rinunciare ai tempi di recupero come è accaduto negli ultimi dieci giorni.”

Fabio Belli

CONFERENZA – Pioli: “Credo nell’Europa e nella mia squadra. Su Mauri, ecco cosa penso…”

Stefano Pioli ha commentato in conferenza stampa la vittoria della Lazio contro il Verona nell’anticipo del giovedì sera. Queste le sue parole: Sono molto soddisfatto per la prestazione di questa sera, tranne per il calo di tensione che ha riaperto una partita che avevamo totalmente dominato dall’inizio. Ma per il resto la squadra ha fatto bene sotto moltissimi aspetti. Forse non eravamo più abituati a vincere tre a zero e abbiamo pensato che la partita fosse finita. Poi c’è l’esperienza di Toni sul secondo gol del Verona, ma questo dovrà servirci da lezione per le prossime gare. Questo però non può offuscare le molte cose positive viste questa sera.”

Ha sorpreso l’inedito tridente offensivo schierato all’inizio, ma Pioli spiega:Mauri in passato ha avuto dei problemi fisici ed io ho fatto altre scelte. Ma le sue qualità calcistiche, a partire dal lavoro tra le linee e la capacità di attaccare la profondità, non si discutono. Anche stasera ho messo in campo la formazione che ritenevo migliore in base a quello che ho visto durante gli allenamenti”. Una vittoria corposa, importante soprattutto per il morale della squadra, Pioli lo sa bene: “Continuo a credere che siamo una squadra ben assortita: abbiamo tanti giocatori giovani in rosa, ed i giovani hanno bisogno di fiducia e passione per rendere il meglio. Stasera abbiamo dimostrato di credere ancora nell’Europa: io personalmente ci credo e cerco di trasmetterlo ogni giorno ai giocatori. Paghiamo il mese di novembre in cui abbiamo fatto solamente un punto, ma nelle difficoltà che abbiamo attraversato ho sempre visto la qualità per uscire fuori dai momenti difficili”. Tra una settimana il Galatasaray: Per Istanbul conto di recuperare Radu e Bisevac: farò la conta domenica per capire chi potrà essere disponibile contro il Galatasaray.”

Fabio Belli