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Genoa-Lazio, ecco i convocati biancocelesti…

La Lazio si appresta a partire alla volta di Genova con l’obbiettivo di ritornare alla base con i 3 punti in tasca. Dopo la sconfitta contro il Napoli la squadra di mister Pioli è chiamata ad una risposta sul campo per cancellare la brutta prestazione offerta contro i partenopei. Al termine dell’allenamento odierno il tecnico biancoceleste Stefano Pioli ha diramato la lista dei convocati in vista della sfida di domani contro il Genoa (ore 20:45) allo Stadio Luigi Ferraris di Genova.

Portieri: Marchetti, Berisha, Guerrieri;

Difensori: Basta, Braafheid, Gentiletti, Hoedt, Konko, Mauricio, Patric;

Centrocampisti: Cataldi, Felipe Anderson, Lulic, Mauri, Milinkovic, Parolo;

Attaccanti: Djordjevic, Keita, Klose.

Cori discriminatori, ecco il rapporto presentato dell’arbitro…

Continua a far parlare l’episodio avvenuto allo stadio Olimpico durante la gara Lazio-Napoli. I cori discriminatori arrivati dagli spalti biancocelesti, hanno portato i vari mezzi di informazione a discutere dell’accaduto nei giorni seguenti la partita. Attraverso il Corriere della Sera (A.Arzilli) è stato svelato il retroscena sul rapporto dell’arbitro Irrati su quell’istante vissuto all’Olimpico: “Prima di far riprendere la gara avvisavo il responsabile dell’ordine pubblico. Al minuto 24 e 50 riprendevo il gioco da quel punto fino a fine partita, tramite il quarto ufficiale di gara, ricevevo l’indicazione dal responsabile dell’ordine pubblico di far proseguire la gara nonostante il alcune occasioni i cori fossero proseguiti”.

Cissè al miele verso i laziali

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Arrivò alla Lazio nell’estate 2011 insieme a Miro Klose, per un tandem offensivo di assoluto livello. Ma, nonostante il suo prestigioso passato e le sue grandi doti, Djibril Cissè non è riuscito a incidere il suo nome in maniera indelebile nella mente dei tifosi biancocelesti. Una breve esperienza quella nella Capitale, durata appena sei mesi, ma comunque positiva per l’ex attaccante franco-ivoriano, come da lui stesso confessato in un video realizzato da ‘calciomercato.com’: “Ho dei bei ricordi, in particolare dei tifosi e dell’atmosfera. Ho vissuto dei bei momenti a Roma“. Attaccati gli scarpini al chiodo, oggi svolge con successo la professione di dj, esibendosi nei locali di tutto il mondo: “La musica ha sempre fatto parte della mia vita: anche quando giocavo, la usavo sempre per concentrarmi, per me è importantissima“. Infine, l’ex Liverpool, che qualche giorno fa ha fatto una serata all’Hollywood di Milano, ha rivolto una battuta ad un altro ex biancoceleste, anche lui protagonista dietro la console: “So che anche Mendieta fa il dj, ma onestamente ignoro che tipo di musica metta“.

A difesa della gente laziale!

Allenatori, calciatori e tifosi. Chi più ne ha, più ne dia ai benpensanti nostrani, perché loro di certo sapranno come comportarsi. In questo mondo composto da incivili, l’unica categoria in grado di salvare il mondo del calcio, sembra essere quella dell’opinionista Tv che non perde mai occasione per dichiarare che certe cose nel calcio non le vorrebbe mai vedere. Ma andiamo con ordine, il caso nazionale di oggi è quello riguardante i 120 secondi di cori discriminatori dei tifosi della Lazio verso i napoletani:

al 24’ della ripresa di Lazio-Napoli l’arbitro Irrati sospende per 2 minuti la gara, per i cori sul Vesuvio che giungono dagli spalti; contemporaneamente sempre da una parte della tifoseria biancoceleste arrivano anche gli ululati per Koulibaly. Ora, tutto questo non dovrebbe accadere, perché questa è maleducazione, cafonaggine ma non lo reputiamo razzismo. Chi lo fa non è razzista ma è spinto soltanto dall’intento di innervosire l’avversario, perché da sempre questa è la realtà del tifo italiano, che a volte magari travalica anche il limite del goliardico, ma reputare un gesto razzista ci sembra esagerato. Questo lo si può evincere anche dal fatto che il tifoso laziale non ne fa una questione nè di pelle nè di appartenenza territoriale, bensì dal fatto che ogni domenica lo stesso tifoso incita Onazi, esulta ai gol di Keita, batte le mani a Konko quando corre sulla fascia, e ancora oggi ha nel cuore un napoletano d.o.c. come Willy Stendardo.

Vogliamo solo ricordare a quei moralisti sempre pronti a sputare fango sul nostro modo di essere, e che oggi si sentono indignati per quanto accaduto, dove erano quando buona parte della tifoseria partenopea fischiava il minuto di silenzio dedicato a Giorgio Chinaglia.

Era il 7 aprile del 2012 e durante Lazio-Napoli, i fischi dei tifosi ospiti oltraggiarono la figura di un defunto, prima ancora  che di un simbolo della nostra gloriosa società sportiva. Quello che stava per diventare un minuto storicamente toccante per tutti i nostri tifosi, venne rovinato dai fischi della tifoseria campana. Nessuno ci venne in aiuto, nessuno s’indignò, nessuna squalifica per i tifosi del Napoli, e soltanto pochi presero parola a difesa dei famigliari del defunto che subirono il brutto spettacolo offerto dal settore ospiti. E’ la solita storia dei “due pesi due misure” che continua ormai da tempo immemore. Non possiamo avere soltanto un Giudice Sportivo che decida su tutto e menzioni tutti. Vorremmo capire perché sia da squalificare e censurare Sarri che urla “frocio” a Mancini, mentre è poco grave De Rossi che grida “Zingaro di merda” a Mandzukic. Sarebbe cosa gradita sapere perché è più grave un coro sul Vesuvio, uno contro un giocatore africano o dire “Gay” a qualcun altro, rispetto all’insulto verso i morti Paparelli e Chinaglia, o intonare un coro “Romano Bastardo”.  

CONOSCERE IL CONTESTO

Conoscendo la realtà delle curve romane possiamo tranquillamente affermare che un coro per importunare la tifoseria avversaria è inteso come goliardia. I tifosi da sempre si rispondo per le rime, e il provincialismo è caratteristico della nostra nazione. Ci stanno bombardando con questa storia del razzismo  che secondo il nostro parere è anche un po’ esagerato e fuorviante. Nella curva della Lazio, storicamente di destra, e dove purtroppo ci sono stati anche casi non certo educativi e che non c’entrano nulla con lo sport, crediamo che non ci sia un problema legato a una cultura razzista. Vorremmo fra l’altro ricordare che per protesta i gruppi ultrà biancocelesti, stanno disertando gli spalti dell’impianto capitolino, e allora dobbiamo anche ammettere che chi ha fatto gli ululati, intonando cori che inneggiavano l’eruzione del Vesuvio, era un semplice spettatore senza retaggi di alcunché.

Se la Curva Nord fosse uno spaccato dove estirpare i razzisti ci sarebbero continui casi di disagio sociale legati a certe dinamiche, prima fra tutte l’acquisto di viveri verso i ragazzi di colore che in curva vendono cibo e bevande. Per non parlare poi del fatto che invece i nostri giocatori di origine afro, vengono invece supportati a più non posso.

Per tutti questi e altri ancora motivi, crediamo sia esagerato affibbiare all’ululato il sostantivo razzista. Ineducato. Da eliminare il prima possibile ma insieme a tutti gli altri tipi di offesa che si rivolgono costantemente negli stadi italiani. Dobbiamo impegnarci nel costruire una cultura dello sport, basata sul vero valore dell’agonismo, iniziando a guardare il casellario penale di chi gestisce lo sport in Italia. Il tifoso, soprattutto quello di curva, è solo l’anello debole di una catena molto strutturata e ramificata.

Noi vorremmo che ci fosse la squalifica per tutti i tipi di offesa. Allora sì che ci sarebbe equità e giustizia. Koulibaly dal canto suo, crediamo possa vivere tranquillamente con gli 800 mila euro all’anno che percepisce, nonostante qualche maleducato gli faccia il verso della scimmia.

Alessio Allegrucci

Morrone: “Lazio, ti manca l’uomo che la butta dentro. Cataldi? Può essere il futuro”

Il “gauchoGiancarlo Morrone resta uno dei personaggi più vicini alla sorte della Lazio anche a distanza di tanti anni. Dopo la sconfitta contro il Napoli l’ex giocatore e allenatore biancoceleste, nel giorno del suo compleanno è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione di riferimento per tutti i tifosi laziali, “I Laziali Sono Qua“, per parlare del delicato momento della squadra biancoceleste in vista della complicata trasferta di Genova prevista sabato sera allo stadio Marassi.

Si parte da Lazio-Napoli, sconfitta senza diritto di replica per i biancocelesti: “Il Napoli in questo periodo è difficile da affrontare, sta vivendo un momento magico in cui gli riesce tutto facile. Inoltre ha un allenatore molto preparato. La Lazio ha affrontato i partenopei con molte defezioni ed è stato tutto molto più complicato“.

Il mercato per i biancocelesti è stato a dir poco deludente, si è trattato di un non-mercato, sia in estate che in questa finestra invernale, sembra che la società non abbia la volontà di crescere: “La Lazio avrebbe avuto bisogno di un terzino sinistro e una punta importante, non di giocatori riempitivi. Ad onor del vero anche le altre squadre non si sono mosse molto, a parte la Juventus. Il vero lavoro bisogna farlo in estate, è difficile rinforzare la squadra nella finestra invernale“.

La Lazio ha soprattutto un problema in attacco, gli attaccanti non stanno rendendo come ci si aspettava: “I problemi sono molteplici: Klose sta facendo molta fatica, mentre gli altri due attaccanti sono incappati in una stagione negativa. La squadra riesce spesso ad arrivare in porta con facilità, ma manca il terminale offensivo, l’uomo che la butta dentro“.

Ieri la notizia del rinnovo di Danilo Cataldi, il centrocampista romano potrebbe essere il futuro della Lazio: “Cataldi è un ragazzo che ha un grandissimo potenziale, potrebbe diventare importante sia per i biancocelesti che per la nazionale. Adesso è ancora in una fase di crescita, ovviamente deve dare di più e il suo futuro dipenderà da lui“.

Stefano Pioli a fine stagione potrebbe pagare per tutti questa annata storta: “Pioli è un allenatore che ha dimostrato di saper lavorare molto bene. E’ molto abile a lavorare con il gruppo e a tenere unita la squadra. Ovviamente i risultati dipendono dal materiale che la società ti mette a disposizione per lavorare…

La Fiorentina è una delle sorprese di questa stagione: “I viola partivano da una buona base, quest’anno si trovano in ottima posizione, ma la cosa non mi sorprende affatto. Può ambire ad un piazzamento europeo. Zarate? L’argentino è un ottimo giocatore ma bisogna vedere se trova continuità, forse caratterialmente è un giocatore fragile, un po’ come Felipe Anderson“.

Sabato la difficile trasferta di Genova contro il Genoa: “Sarà sicuramente una partita complicata, il Genoa non può permettersi passi falsi, una sconfitta per i rossoblu significherebbe essere risucchiati nella lotta retrocessione“.

L’ultimo obbiettivo biancoceleste sembra essere l’Europa League: “Il Galatasaray è una buona squadra, ma la Lazio ha molte possibilità di passare il turno. Non bisogna dimenticarsi che i biancocelesti lo scorso anno giocavano il miglior calcio d’Italia“.

In chiusura un pronostico sull’avvincente lotta scudetto: “Il Napoli può giocarsela fino alla fine, ma la Juventus al momento sembra imbattibile. Molto dipenderà dallo scontro diretto, se il Napoli uscisse da Torino con un risultato positivo allora potrebbe ambire a vincere lo scudetto“.

INFERMERIA – Un giocatore laziale atteso alle 14 in Paideia

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Novità in arrivo in casa Lazio provenienti dall’infermeria: è previsto infatti per questo pomeriggio alle 14 l’arrivo in Paideia di un giocatore. Al momento non se ne conosce ancora il nome né il motivo della visita, ma è alquanto probabile che si tratti di uno dei tanti giocatori sulla lista degli infortunati nella rosa biancoceleste. Ovviamente per Pioli e i tifosi la speranza è quella di ricevere buone notizie, che riportino un po’ di sole nel cielo denso di nubi di Formello e che, in vista dei prossimi delicati e ravvicinati impegni, agevolino un po’ il compito del mister capitolino, costretto nelle ultime uscite ad inventarsi letteralmente una formazione in costante emergenza.

Ruotolo: “Mi aspetto un Genoa che metta in difficoltà la Lazio. Candreva?…”

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Sfida tra ‘deluse’ quella che avrà luogo tra Genoa e Lazio domani sera allo stadio Marassi: i biancocelesti viaggiano in un anonimo centro classifica, mentre i rossoblu stanno contendendo la salvezza ai rivali cittadini della Sampdoria e hanno solo tre punti in più rispetto alla stagione 1994-95, quella dell’ultima retrocessione. Ai microfoni de ‘lalaziosiamonoi’ è intervenuto uno dei leader di quella squadra, Gennaro Ruotolo, queste le sue parole: “Ogni partita è storia a sé. Il Napoli e la Juventus sono due squadre in gran forma e, per quanto riguarda la Lazio, deve dimenticare la sconfitta e la brutta prestazione con i partenopei e analizzare le cose che non hanno funzionato. Il Genoa invece, nonostante abbia creato poco, ha provato a giocarsela e a mettere in difficoltà i bianconeri. Per i rossoblu è un’annata complicata, in cui si alternano grandi prestazioni e risultati negativi. Nelle ultime partite, compresa quella con la Fiorentina, mi sono sembrati una squadra in salute, che corre ed è ben messa in campo. Ha una classifica difficile, ma penso possa tirarsene fuori il prima possibile. A Marassi, che è campo difficile per chiunque, e con un ambiente che ti spinge verso un certo tipo di prestazione, mi aspetto una squadra che possa mettere in difficoltà la Lazio. Candreva (lanciato proprio da Ruotolo a Livorno ndr) via da Roma? Dall’esterno è difficile valutare la situazione. Di certo è un giocatore importante, che ha fatto e sta facendo bene. Non credo che lui e gli altri giocatori di cui si parla in uscita stiano pensando ad altre destinazioni: il campionato non si ferma e ogni giocatore, finché indossa una maglia, deve comportarsi da professionista. Anche la Lazio sta alternando buone prestazioni ad altre sottotono, ma la professionalità dei giocatori non si discute: anche chi vuole andare via deve dare sempre il 100%“.

Biava avverte: “Lazio stai attenta, il Genoa attaccherà dal primo minuto”

Giuseppe Biava, ex difensore biancoceleste, è intervenuto in collegamento a Lazio Style Radio, 89.3 FM. Queste le sue parole: “Genoa e Lazio sono state due tappe importanti nella mia carriera. A Genova ho fatto un anno e mezzo bellissimo, abbiamo sfiorato la Champions, poi sono passato alla Lazio dove ho vissuto grandi emozioni. Anche con i biancocelesti, siamo andati vicinissimi alla Champions, abbiamo vinto quella Coppa Italia indimenticabile.

Tornando ai giorni nostri, Biava commenta: “Il Genoa dopo un periodo di cinque o sei sconfitte si è ripreso e sta bene, sta facendo molto bene, hanno messo in difficoltà la Juve tenendo a livello difensivo. La Lazio paga le proprie assenze, sono decimati, con questo Napoli era comunque difficile ad armi pari, figuriamoci con queste defezioni, giocare così è stato molto più pesante. I biancocelesti troveranno una difficoltà in più a Genova, che è quella ambientale, il Marassi ha i tifosi molto vicini al campo, quando ha il tifo che spinge la squadra può dare quella carica in più ai suoi giocatori e spaventare un po’ l’avversario. Conoscendo mister Gasperini, se la Lazio giocasse con il classico 4-3-3 è facile che passi anche lui alla difesa a quattro. A tre non credo, se così fosse Silva farebbe il giocatore di spinta, li la Lazio può metterli in difficoltà. I rossoblù venivano da molte sconfitte, non hanno chiuso bene il girone di andata, ora anche se hanno perso una pedina che poteva fare la differenza davanti, hanno trovato equilibrio a centrocampo e ne stanno venendo fuori, attaccheranno sicuramente la Lazio”.

Infine Biava analizza i motivi della crisi biancoceleste: “La fase negativa della Lazio è legata agli infortuni. In difesa mancano giocatori come de Vrij, Biglia ha giocato poco quest’anno, si sono accavallate due o tre assenze importanti che hanno un po’ penalizzato. Non ho mai visto la Lazio giocare più di due partite con la classica squadra schierata con tutti titolari, in difesa i quattro ruotano sempre. La difesa è un reparto molto delicato dove c’è bisogno di confereme tra giocatori, si devono capire e lavorare molto insieme”.

ESCLUSIVA – Makinwa: “Onazi non convocato? Ecco il perchè”. Poi su Lotito e i tifosi…

La mancata convocazione di Onazi per la sfida di domani sera contro il Genoa, non è passata inosservata, vista anche la mancanza di Biglia a centrocampo. Pioli non lo ha inserito in lista prettamente per “motivi fisici”. Si parla di un piccolo fastidio al ginocchio. Per saperne di più la Redazione di Laziochannel, ha contattato in ESCLUSIVA il suo procuratore, Stephen Makinwa, per avere notizie riguardo questa situazione.

La mancata convocazione di Onazi è dettata da scelta tecnica, infortunio o per via delle dichiarazioni post Napoli?

“Non lo so, penso sia meglio chiamare la Lazio per avere più informazioni. Ma penso che sia per qualche infortunio. Non c’è nessun caso e nessun problema tra il calciatore e la Lazio”.

Non c’entrano le dichiarazioni in cui si è lamentato per il mancato pressing, denigrando la tattica del mister?

“Non so chi dice questo, non c’è nessun malumore da parte di Onazi. Anzi lui pensa solo alla Lazio”.

Onazi a gennaio è stato al centro di trattative con club di Bundesliga e Premier League. Voci o verità?

“Lui vuole concentrarsi sulla Lazio. Comunque è la società che decide cosa fare in sede di mercato. Lui vuole aiutare la squadra. Adesso è il momento di concentrarsi e di finire bene il campionato. E’ un giocatore della Lazio”.

Invece in estate potrebbero esserci altri scenari di mercato?

“Non posso pronunciarmi. Nel calcio non si sa mai, possono cambiare le cose in ogni istante. Lui ora pensa alla Lazio e a fare bene. Non voglio creare o metter in giro voci strane. Meglio pensare al presente e non al passato. Meglio non parlarne e anche io forse ho parlato troppo in passato”.

Cosa pensa della situazione della Lazio in campionato?

“Purtroppo contro il Napoli non c’è stata storia, il Napoli ha dominato. Mi auguro che la Lazio possa risalire in fretta e tornare ai livelli che contano”.

Sulla frizione Lotito – tifosi e sul mancato mercato cosa ne pensa?

“Non posso fare il giudice di questa situazione e non posso dire chi ha ragione e chi no. L’unica cosa che posso dire è che la Lazio ha uno staff composto da gente seria e preparata. Mi auguro che la Lazio raggiunga gli obiettivi prefissati e spero che ciò che ha fatto la dirigenza fino ad ora dia dei buoni risultati”.

Marco Corsini

 

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Liverani: “Non vedo razzismo, io sto con i tifosi biancocelesti”

Conosce benissimo l’Olimpico e la Lazio Fabio Liverani, centrocampista dal 2001 al 2006. Ha voluto rilasciare delle dichiarazioni ben precise al Corriere dello Sport: “Non vedo razzismo, non posso pensare che il tifoso laziale lo sia. Difficile dare giudizi, dovresti essere nella testa delle persone, sapere cosa fanno e come pensano. Io credo sia stato uno sfogo, un momento di delusione nei confronti della società, di una stagione complicata, di una squadra che non riesce a fare risultati con continuità. Forse hanno voluto creare un danno”.

Poi ha continuato: “Sono stato tante volte all’Olimpico, negli ultimi anni non era mai successo niente. Peraltro io sono di colore. Ci sono stati Dabo e Mudingayi. Oggi ci sono Onazi, Keita e Konko. Il tifoso laziale non può essere identificato così. L’arbitro ha interrotto la partita, s’è rischiata la sospensione. Non è stata una bella serata per il calcio italiano, così non esportiamo una bella immagine nel mondo. Speriamo serva perché non si ripeta, io dopo 5 anni bellissimi alla Lazio non posso che schierarmi dalla parte dei tifosi biancocelesti”.

Stefano Mauri cercasi disperatamente

Lo scorso anno per Stefano Mauri  è stata una grandissima se non la migliore stagione da quando gioca a pallone, con statistiche di primissima fascia. (29 presenze e 9 marcature).
E ovviamente un apporto dato alla squadra che ha permesso alla Lazio di avere un rendimento di alto livello come tutti ricordano.
Poi il tempo passa e oggi le cose sono cambiate, e con le difficoltà che sta attraversando la squadra in questo periodo, forse la sua esperienza in campo potrebbe dare una scossa e riportare serenità tra gli uomini di Stefano Pioli, che ultimamente hanno palesato un po’ di fragilità caratteriale.

Le presenze del giocatore nativo di Monza all’attivo sono esigue, tanta panchina e una ventina di minuti contro il Napoli a distanza di ben quattro mesi dal campo. Certo l’età oggi gioca un fattore determinante per l’ex capitano biancoceleste, anche se c’è un feedback che Marco Ercole della Repubblica mette in evidenza oggi, un aneddoto capitatogli ultimamente.

RACCONTO – Il centrocampista ieri è rimasto in panne con l’auto per un problema meccanico, quindi già una prima beffa. La sfortuna ha voluto che oltre a questo piccolo guaio se ne aggiungesse uno un po’ più grande. Ovvero il carro attrezzi che ha recuperato il suo veicolo aveva un tifoso giallorosso come conducente.
Ecco il botta e risposta tra i due: “Sei rimasto a piedi Ste’? Che te frega, dì un forza Roma e passa tutto”. Gli ha suggerito il romanista, scherzando: “Piuttosto preferisco passare qui tutta la notte”, ha risposto invece Stefano Mauri ridendo. Il classico “botta & risposta” divertente che mette sempre di buon umore e che in questo caso ha ridato,  seppur in una situazione particolare, un sorriso a Mauri in un momento non certo entusiasmante.

GENOA – Contro i liguri potrebbe essere il suo momento, tanti assenti ed una squadra che va caricata in campo con carattere e risolutezza. Ecco perché per far dimenticare ai tifosi la sconfitta di Napoli si potrebbe, come tante volte già in passato è accaduto, ripartire da Stefano Mauri, ex capitano, passato, presente e probabilmente immediato futuro della Lazio.

Lotito manda al mittente le accuse di razzismo

La chiusura della Curva Nord probabilmente peserà e per l’economia delle gare e per le casse della società. La frattura tra tifoseria e dirigenza è sempre stata netta, adesso lo sarà ancor di più. Doppio schiaffo. Multa e chiusura del settore Nord per due turni. Decisione presa a seguito dei cori nei confronti di Koulibaly.

Intervistato presso il  quotidiano La Repubblica, il presidente Claudio Lotito ha ribadito il lavoro fatto in questi anni: “Anche chi fa valutazioni dovrebbe tenere conto di cosa ha fatto la società in questi anni”. A questo punto il patron si scaglia contro i media:“Sparano sempre contro di me, ma sono contigui con quegli ambienti”.

Chiaro il riferimento a tutti i tifosi biancocelesti, con i quali i rapporti sono ai minimi storici: “Dicono di aver eliminato i violenti, eppure hanno preso 2 giornate. Adesso a cosa si attaccheranno? Ma quello non è razzismo, anche nella Lazio giocano ragazzi di colore”, ha concluso Lotito.

Biglia, l’agente non fa stare tranquilli i tifosi

Con il contratto in scadenza nel 2018 il rinnovo dovrebbe essere una pura formalità, specie se parliamo di Lucas Biglia, capitano e punto di riferimento della squadra biancoceleste.

Enzo Montepaone, agente del giocatore ha rilasciato le seguenti dichiarazioni a Il Tempo: “Il rinnovo di Biglia non è una cosa certa. Nei prossimi giorni ci sono tante questioni da affrontare. L’Inter? E’ una possibilità”.

RASSEGNA STAMPA – Lazio, blindato Cataldi fino al 2020

Danilo Cataldi e la Lazio: accordo raggiunto. Il talento italiano più puro uscito dal settore giovanile bianconceleste negli ultimi anni ha sottoscritto ufficialmente il rinnovo del contratto. La nuova intesa scadrà nel giugno del 2020.

DOPO LA FIRMA – “Sono emozionato, contento e felicissimo di aver rinnovato fino al 2020! La mia avventura in biancoceleste proseguirà ancora – spiega il centrocampista a Lazio Style Radio –sto crescendo tanto, ho iniziato da piccolino con questa maglia, avevo quindici anni, ora ne ho ventuno, sono contento di poter crescere qui e spero di arrivare oltre. Sicuramente ho appreso tante cose in questo anno e mezzo in prima squadra, si impara ogni giorno da ogni giocatore, sia più grande che più piccolo. Ho imparato a vivere in un gruppo importante come quello della Lazio, in un contesto difficile come Roma. Devo migliorare, si può sempre migliorare, ogni partita e ogni allenamento insegna sempre qualcosa di più. Il gol in Coppa Italia è stato un bel momento, era tanto tempo che aspettavo di segnare con questa maglia. Quello con il Chievo però, è stato più bello, ed è importante anche perché siamo riusciti a sbloccare il risultato. Non sarebbe male segnare al derby, ma farlo anche ad altre squadre, basta che la Lazio vinca e vada bene”.

Fonte : Il Corriere dello Sport

RASSEGNA STAMPA – Keita abbraccia Koulibaly: ma arrivano anche le critiche

“Questo gioco è molto di più che nero, bianco o verde! Tanta ammirazione per te amico!”, così ieri sera, subito dopo la partita, Baldé Diao Keita ha commentato quegli ululati a sfondo razzista che i tifosi della Lazio presenti hanno indirizzato nei confronti del difensore del Napoli Koulibaly. Ciò che è successo dopo ormai è storia nota, con l’arbitro Irrati che ha interrotto per alcuni minuti, pieni di vergogna ed imbarazzo, la partita Lazio-Napoli. Queste almeno sono le sensazioni che hanno provato la maggior parte delle persone che hanno assistito a questo triste spettacolo.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – Tracollo Pioli Cataldi rinnova

Tutti colpevoli, non si salva nessuno, la premessa è d’obbligo. Società, squadra e allenatore, il disastro della Lazio è generale. La speranza era quella di vivere un altro campionato esaltante, raggiungere i gironi di Champions League e possibilmente impensierire la Juventus nella finale di Supercoppa Italiana. Tre obiettivi su tre sono stati falliti, da due settimane la squadra è fuori anche dalla Coppa Italia, resta solo la sfida con il Galatasaray. Sotto processo c’è finito pure Stefano Pioli, in confusione totale da novembre, i numeri sono imbarazzanti e parlano chiaro. La Lazio è senza identità, gioca male e non riesce a dare continuità ai risultati: sette partite consecutive senza perdere, 3 vittorie e 4 pareggi in un mese, l’ultimo tracollo (prima del Napoli) con la Juve il 4 dicembre scorso all’Olimpico. Un po’ di luce s’è intravista con lo stop dell’Europa League, Pioli è riuscito a gestire meglio il gruppo, con Bologna e Chievo non aveva mai affrontato tre impegni alla settimana.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Curva Nord chiusa per due turni per i cori razzisti contro Koulibaly

Due turni con la Curva Nord dell’Olimpico chiusa per la Lazio: è la decisione del giudice sportivo, dopo i ‘buuh’ razzisti a Koulibaly che ieri hanno provocato la sospensione per 4′ della partita con il Napoli. La Lazio è stata multata con 50 mila euro, più una sanzione di 15 mila euro per i cori di insulto contro i napoletani. Nel dettaglio, Tosel ha chiuso Curva Nord e Distinti Tevere e Montemario Nord per un turno, e ha revocato la condizionale per un’altra giornata, sanzione che riguardava solo la Curva.

Fonte : Il Messaggero

Curva Nord chiusa? Ecco la contromossa della società…

A causa della sanzione inflitta dal giudice sportivo per i fatti accaduti mercoledì sera, durante la partita contro il Napoli, la Lazio dovrà chiudere per 2 turni la Curva Nord, i distinti nord-est e nord-ovest. La società biancoceleste allora – come riporta sul sito ufficiale –  ha deciso di “replicare” a tale sanzione aprendo la Curva Maestrelli, permettendo così ai tifosi di seguire la propria squadra del cuore anche nella sfida casalinga contro l’Hellas Verona di giovedì prossimo. Di seguito il testo del comunicato:  “La S.S. Lazio comunica che, in virtù della sentenza del Giudice Sportivo, per la gara di campionato dell’11 febbraio con l’Hellas Verona saranno chiusi al pubblico i seguenti settori: Curva Nord, Distinti Nord-est, Distinti Nord-Ovest. Si comunica che, verrà aperta a breve la vendita del settore della Curva Sud”.

Nuovo direttore per lo storico Guerin Sportivo

Cambio della guardia per lo storico giornale Guerin Sportivo. Il famosissimo periodico con la prossima uscita del 10 febbraio, vedrà iniziare la nuova era targata Vocalelli. Il nuovo direttore andrà a prendere il posto di Matteo Marani che è stato ingaggiato da Sky Sport, come vice direttore. Il Guerin Sportivo, dal 2010, è passato da settimanale a mensile.

Buon compleanno Facebook!

Esattamente 12 anni fa nasceva Facebook, il social che ha rivoluzionato la vita di ogni cittadino del mondo. Facebook nascque il 4 febbraio 2004 dalla mente geniale di Zuckerberg. Uno strumento che ha permesso a milioni di persone di incontrare vecchi amici, ma anche di trovare l’anima gemella. Amato e odiato allo stesso tempo, Facebook è ormai uno srumento a cui nessuno può più rinunciare. In occasione del suo 12esimo compleanno, è stato lanciato l’hashtag #friendsday a cui viene allegato un video che ricorda tutti i momenti trascorsi con gli amici su Facebook. Questo il pensiero del suo fondatore: “Quando ho scritto il primo codice di Facebook, nel gennaio 2004, speravo di aiutare gli studenti del mio college a connettersi. Gli atti di amicizia, amore e gentilezza che tutti condividiamo stanno cambiando il mondo ogni giorno in modi che non possiamo misurare completamente. L’amicizia diventa una forza che ci mette su un percorso diverso nella vita. A volte, muove il mondo“. Facebook, fondato con soli 1000 dollari, è oggi la quarta azienda più potente e ricca al mondo.