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Keita, splendido tweet verso Koulibaly: ecco il pensiero dell’attaccante…

Questo gioco è molto di più che nero bianco o verde! Tanta ammirazione per te amico! Questo il tweet (e il post su Instagram) che Keita Balde Diao ha dedicato al difensore del Napoli Koulibaly, bersagliato da “buh” razzisti nel corso di Lazio-Napoli di mercoledì sera. Una presa di posizione forte e condivisibile da parte dell’attaccante laziale, che ha invitato a mettere da parte queste squallide manifestazioni e concentrarsi sul lato più bello del gioco del calcio, fatto anche di fratellanza oltre i colori, sia di maglia sia di pelle.

Questo gioco è molto di più che nero bianco o verde! Tanta ammirazione per te amico! 👏🏾

Una foto pubblicata da Keita Balde Diao✔ (@keitabalde14) in data:

Fabio Belli

‘Gala’, Denizli: “Lazio tra le migliori del campionato italiano, ma…”

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Ieri sera, tra gli spettatori di Lazio-Napoli sulle tribune dell’Olimpico, c’era anche l’allenatore del Galatasaray Mustafa Denizli. Al termine dell’incontro, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul momento dei biancocelesti, prossimi avversari del club turco in Europa League: “Ogni volta che si va in campo si cambiano 3 o 4 giocatori, quindi credo non ci sia più del 60% di possibilità di vedere contro di noi la stessa squadra che ha giocato con il Napoli. In particolare stiamo monitorando alcuni giocatori che giocano più degli altri. Penso che la Lazio sia una delle migliori squadre del campionato italiano: ieri hanno giocato un buon primo tempo, ma credo che solo il giorno prima del match potremo dire in che modo scenderanno in campo contro di noi. Noi faremo la nostra partita, anche se sarà difficile. Non considereremo la partita di ieri perché non dice nulla sulla Lazio. Sono tranquillo e studierò i dati che avremo ancora di più nei prossimi giorni. Noi siamo il Galatasaray e dobbiamo pensare solo a noi stessi e ai nostri obiettivi, che abbiamo ben chiari. Il Fair play finanziario rende tutto più difficile, ma la dirigenza in questi anni ha saputo adattarsi alle regole, facendo tutto con le migliori intenzioni. Dovremo affrontare la Lazio in tranquillità, cercando di limitare gli errori difensivi e di aumentare il peso offensivo. Sarà un mese molto complicato, ma la mia squadra è in un buon momento di forma e sono sicuro che faremo bene. Adesso è difficile dare percentuali, ma l’obiettivo è vincere, cercando di trarre dei vantaggi dal fatto che giocheremo l’andata in casa. Sono felice di allenare il Galatasaray. Dobbiamo segnare il prima possibile, altrimenti il passaggio del turno non sarà facile. I cori razzisti contro Koulibaly? Sono un atteggiamento inaccettabile da parte della tifoseria. Nonostante Uefa e Fifa abbiano preso provvedimenti, certi comportamenti di alcuni tifosi sono difficili da controllare e quindi si ripetono. L’arbitro è stato tempestivo nel fermare la gara, sono d’accordo ed è stata una cosa giusta, perché poi per fortuna i cori non sono continuati“.

Pioli tatticamente deve cambiare qualcosa. Ecco perché…

L’abbiamo già detto: in questo momento per la Lazio è tempo di trovare soluzioni, non di continuare a fare la sterile conta dei problemi. La prova di Napoli ha fatto montare la rabbia dei tifosi perché, oltre a rimandare la mente ai mancati rinforzi sul mercato, ha offerto una sensazione di impotenza sul campo che ha fatto rabbia, se si pensa che lo stesso Napoli che ha rifilato sette gol tra andata e ritorno quest’anno ai biancocelesti, un anno fa era stato domato per due volte al San Paolo.

Un assist per una lucida analisi sulle cose di campo, su come si può uscire da uno stallo che rischia di aver chiuso il campionato della Lazio a inizio febbraio, lo hanno offerto nell’ultimo mese i tecnici avversari. Quest’anno la Serie A è popolata sulle panchine da qualche personaggio fuori dal coro. Di solito gli allenatori che battono la Lazio si schermiscono, prendono i tre punti e scappano, dispensando complimenti per aver “battuto una grande squadra”, ma tenendo ben nascoste le loro idee.

Fabrizio Castori e Maurizio Sarri sono invece abituati a parlare francamente, senza filtri. E un campanello d’allarme per la Lazio era stato fatto suonare proprio dal tecnico dei romagnoli. Che aveva candidamente ammesso: “Sapevo che la Lazio, senza Biglia, avrebbe fatto convergere tutto il gioco offensivo sulle fasce. Bloccando le ali, ho bloccato la Lazio.” Tana libera tutti, senza Biglia la Lazio è un colosso d’argilla dal centrocampo di pastafrolla. E Maurizio Sarri ieri sera ha rincarato la dose: “Il loro pressing sistematico sui loro portatori di palla li costringeva a tenere la linea difensiva altissima. Al loro primo errore, attaccando bene la profondità come sappiamo fare, siamo andati a dama.

E così è stato: la Lazio senza Biglia è la squadra più prevedibile del mondo? Ma anche con l’argentino i tecnici avversari hanno intuito molte mosse del tecnico laziale: Allegri, altro toscanaccio che parla come mangia, in Coppa Italia ha dedicato al vice-campione del mondo una marcatura sin troppo zelante, tanto da farlo uscire rotto a fine partita. Ma anche lì la manovra della Lazio è stata soffocata sistematicamente.

Questione anche di qualità certo, perché perdere contro Juventus e Napoli è una costante per tutte le squadre di Serie A i in questo periodo. Ma per Pioli è arrivato il momento di cambiare e sperimentare qualcosa di nuovo. La Lazio dello scorso anno è solo un bel ricordo, sono cambiati interpreti chiave, altri sono infortunati o fuori condizione, ma gli avversari ne hanno studiato vizi e virtù, e in conferenza stampa svelano senza problemi come hanno preso contromisure facili come bere un bicchier d’acqua. Se l’utilizzo di Mauri trequartista, delle due punte, della difesa a tre o del rombo a centrocampo possano essere soluzioni valide, lo deve decidere il tecnico. Ma qualcosa va fatto in fretta, perché la Lazio è diventata un film già visto, per chi la guarda, ma anche e soprattutto per chi la affronta.

Fabio Belli

Koulibaly: “Voglio ringraziare anche i giocatori della Lazio”

Chiamato in causa per gli ululati di ieri sera, questa mattina Kalidou Koulibaly è intervenuto su  il suo profilo social di Instagram, e ha lasciato questa dichiarazione:

“Una vittoria importante! Però stavolta voglio ringraziare tutti per i messaggi di solidarietà che mi sono arrivati. Voglio ringraziare anche i giocatori della Lazio, ma soprattutto l’arbitro Irrati per il suo coraggio. Ringrazio i miei compagni di squadra, la società e i nostri tifosi che sono stati di un grande sostegno contro questi brutti cori! Andiamo avanti e forza Napoli sempre!”.

Trovato morto al Cairo un ragazzo italiano, forse torturato

Si è risolta in tragedia la scomparsa al Cairo dello studente friulano Giulio Regeni. Il corpo del ragazzo è stato rinvenuto in un fosso della periferia della capitale egiziana, ucciso in circostanze tutte da chiarire e non ci sono dubbi riguardo l’identificazione.

Il Governo italiano appreso del probabile tragico epilogo della vicenda del nostro connazionale al Cairo“, ha annunciato la Farnesina. E, nonostante in serata si fosse ancora in “attesa di conferme ufficiali da parte delle autorità egiziane“, il Ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha espresso “il profondo cordoglio personale e del Governo ai familiari” che erano giunti al Cairo per seguire le ricerche del giovane friulano scomparso il 25 gennaio.

Fonti nella capitale egiziana hanno riferito che corpo del 28enne della provincia di Udine è stato rinvenuto in un “fosso” di una zona della periferia del Cairo. “Il Governo italiano ha richiesto alle autorità egiziane il massimo impegno per l’accertamento della verità e dello svolgimento dei fatti, anche con l’avvio immediato di un’indagine congiunta con la partecipazione di esperti italiani“, ha fatto sapere il ministero. L’esito tragico della vicenda del giovane di Fiumicello ha causato la sospensione di una missione di una sessantina di aziende italiane in corso al Cairo e guidata dal ministro dello Sviluppo Economico Federica Guidi.

Zarate, a volte tornano. Gran goal dell’argentino al suo debutto

Sarà riuscito a superare i propri limiti tattici Mauro Zarate?riuscirà finalmente a veicolare il proprio “eclettismo” per la squadra, affinché ne tragga giovamento?.

Il tempo ce lo dirà, certo è che se, come si dice, “chi ben comincia è a metà dell’opera“, l’argentino ha iniziato nel migliore dei modi. Ieri il ragazzo è stato definito “l’uomo della provvidenza viola“. E’ entrato nel finale e ha  segnato il 2-1 con cui la Fiorentina ha battuto il Carpi tenendo a distanza l’Inter nella corsa al terzo posto.

In vantaggio i viola dopo due minuti con Borja Valero, ben imbeccato da Ilicic. Sotto una pioggia incessante, i modenesi non mollano e pareggiano con Lasagna nella ripresa. Poi il gran gol di Zarate, un fantastico destro imparabile per il portiere,  che porta la Fiorentina a 45 punti.

Lazio senz’anima, senza tifosi, senza gioco. Cori discriminatori. ADESSO BASTA

LAZIO – NAPOLI – Che il Napoli fosse nettamente superiore alla squadra di Pioli, era fuori discussione. Soltanto uno scellerato avrebbe potuto, minimamente considerare “l’ipotesi” di potersela giocare “alla pari“. Poi per carità c’era l’entusiasmo da parte di noi tifosi, di poter pensare, quantomeno in una reazione d’orgoglio, un colpo di coda da parte di una squadra, una società, un ambiente ferito.
E nel risultato finale “nulla” mi turba, perché ripeto, il Napoli è più forte e lotterà probabilmente fino alla fine contro la Juventus per vincere il tricolore.

L’ANALISI DEL TIFOSO – Ciò che invece manda letteralmente “in bestia” tutti gli appassionati di Lazio, amanti dei colori biancocelesti e della gloriosa storia del club, è la totale mancanza di voglia, di approccio alla partita e di spirito di sacrificio e di collettivo. Nessuna rincorsa verso il pallone, non un recupero, zero grinta, assenteismo professionale di chi vede nei colori di casa nostra soltanto una “piccola” foresteria, dove crescere, mettersi in mostra ed essere venduti al primo offerente appena possibile. Il calo di condizione è evidente, da Basta a Felipe Anderson (evidentemente con la testa alle Emoticon del post partita), l’impalpabile Klose, lo sciagurato Mauricio e via via tutti gli altri, perché della partita di ieri non si salva nessuno. La sensazione di vuoto avuta ieri ad un certo punto della serata, allo stadio, non era soltanto dovuta all’assenza della tifoseria, ma alla mancanza dello spirito, quel patriottismo laziale che fino a qualche tempo fa eravamo abituati a vedere negli occhi di ogni giocatore – tifoso.
Il fuoco di chi, non avendo una bacheca costellata di Coppe Campioni ed Intercontinentali, ha sempre lottato sino all’ultimo, in campo e fuori, per avere i meriti che gli spettavano, per bearsi e gioire anche dei titoli “minori“, ma che ugualmente davano soddisfazione. Quel fuoco si è estinto, affievolito e offuscato.

DISCRIMINAZIONE – I boati a Koulibaly e i “soliti” cori beceri rivolti ai tifosi partenopei, sono soltanto la ciliegina di una partita che ha messo in evidenza tutti i limiti di squadra, società e tifoseria. Probabile o quasi certa una sanzione a riguardo (due giornate). Per “par condicio” bisogna dire che non sono assolutamente più tollerabili, soprattutto quelli discriminatori verso la pelle di una persona, non hanno luogo d’esistere, figli dello strazio e dell’ignoranza delle persone (guardiamo in casa Keita per imparare un minimo di umanità).

LA SOCIETA’– Ieri, mentre la Lazio affondava sul campo, c’era chi in tribuna sorrideva con i propri vicini di posto. E non stiamo parlando di uno spettatore qualunque, parliamo del Signor Claudio Lotito, immortalato dalle immagini di Sky “sorridente” durante la capitolazione della “propria” squadra. Tare dormiente e Lotito sorridente, sono gli algoritmi essenziali che ci fanno capire rabbrividendo, che le nostre preoccupazioni, la nostra agonia e lo smarrimento che viviamo è causato, quasi totalmente da questi due “Signori“. Sembra quasi l’atteggiamento di chi ha comprato una serie di palazzine (guarda caso), le ha sistemate, e adesso se ne sta lì, a ricevere gli affitti, non curante delle crepe e scricchiolii continui che le fondamenta stanno subendo. Signori Lotito e Tare, questa non è un’azienda, non è una Holding, non è un’impresa da lasciare in eredità, almeno non lo è per come la intendete “Voi“. La Lazio è un’istituzione per i tifosi, una passione, un amore coltivato e preservato da anni, tramandato “di Padre in Figlio”, per la Lazio c’è gente che è disposta a non mangiare, pur di andarla a vedere. E il male che state arrecando a tutti, il dolore che portate a casa di ogni romano – laziale non ha eguali nell’ambito sportivo – mondiale con nessun’altro.

Gli unici cori che si sono levati ieri, di gioia dei tifosi napoletani sono quelli per festeggiare la settima vittoria consecutiva. Sarri ha così eguagliato il record della stagione 1987/1988.

CONFERENZA – Sarri: “Siamo stati bravi a capire come battere la Lazio attaccando la profondità”

Queste le parole del tecnico del Napoli capolista Maurizio Sarri, dopo la settima vittoria consecutiva della sua squadra in campionato ottenuta all’Olimpico contro la Lazio.

Siamo stati bravi nel primo tempo a capire come potevamo battere la Lazio. Loro tenendo la squadra cortissima e facendo pressing sui nostri portatori di palla erano costretti a tenere la linea difensiva altissima, attaccando la profondità abbiamo trovato le giuste vie per andare in rete. Non mi è piaciuto come abbiamo gestito il vantaggio nel secondo tempo, abbiamo offerto una seconda metà di gara poco brillante. Mi è piaciuto Maggio, che non giocava da parecchio, contro esterni di qualità come quelli della Lazio. Anche Gabbiadini al momento ha qualcosa in meno rispetto ai compagni per quanto riguarda la condizione fisica, entro quindici giorni mi aspetto di riaverlo al massimo.

Callejon ha sempre segnato in Europa League, sei gol in sei partite. Gli mancava il gol in campionato, ma era chiaro che si trattava di un’anomalia che sarebbe andata presto a posto. Ripeto, la cosa che non mi è piaciuta al di là dei singoli è stato un secondo tempo in cui dovevamo tener palla nella metà campo avversaria, e invece non abbiamo saputo gestire ridando speranze alla Lazio.

Al record di sette vittorie consecutive non penso, anche perché è arrivato in una stagione in cui il Napoli non è riuscito a vincere lo scudetto. Mi ritengo molto fortunato a poter allenare il Napoli partendo dalla gavetta, tra i dilettanti ce n’erano tanti bravi come me, così come è un’impresa venire fuori dalla Serie C. L’importante è non mettere una maschera che prima o poi viene giù da sola.

I cori contro i napoletani si sentivano poco, si sentivano molto invece gli ululati razzisti per Koulibaly, e infatti mi sono rivolto anche al quarto uomo. Penso sia giusto che Irrati abbia sospeso la partita e ringrazio quella parte dello stadio che ha iniziato ad applaudire Koulibaly per rincuorarlo.

Fabio Belli

Callejon: “Vittoria importante, ora andiamo per l’ottava. E’ bello vederci lassù…”

E’ tornato ad essere decisivo anche in zona gol Jose Maria Callejon. Sarri non si è quasi mai privato di lui, ed ora oltre alle interminabili corse sulla fascia arrivano anche i gol. Queste le sue dichiarazioni in mixed zone. “Sapevamo che sarebbe stata una trasferta difficile contro una quadra che ha giocatori di alto livello, abbiamo vinto e questo è l’importante. Loro sono forti in avanti, hanno giocatori di alto livello, abbiamo fatto un buon lavoro difensivo e abbiamo avuto tante palle gol. Settima vittoria consecutiva? Andiamo per l’ottava, domenica c’è un’altra partita importante per noi e non vogliamo fermarci.Cori razzisti? È brutto sentire queste cose ma è l’arbitro che deve decidere. Koulibaly sta bene, sa che è brutto da sentire ma ha continuato a giocare come sa.Duello? Manca ancora tanto, dobbiamo affrontare le prossime partite come abbiamo fatto oggi, cosi possiamo arrivare lontano. Io sto lavorano allo stesso modo di prima, adesso sto segnando anche per un po’ di fiducia in più. Scudetto? Anche noi sogniamo perché vederci lì è bello, siamo una grande squadra e dobbiamo continuare cosi e dare sempre il 110% col carpi sara una partita difficile, pensiamo prima a domenica e poi alla Juve”.

Pioli: “Sprecata un’altra occasione per fare punti. I cori? Io non…”

Al termine della sconfitta contro il Napoli, il mister Stefano Pioli è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium per commentare l’ennesima brutta prestazione dei suoi ragazzi: “Se la stagione finisse adesso possiamo dire che è un anno complicato, è un anno difficile. Abbiamo avuto una serie di risultati positivi e oggi era un’occasione per fare punti, per cercare di scalare la classifica e recuperare posizioni. Non meritiamo questa classifica.  Abbiamo incontrato una grande squadra, siamo stati bene in partita, abbiamo approcciato per i primi 20 minuti, sono bastate due letture sbagliate per far sì che il Napoli andasse in vantaggio. Il gol ci sarebbe servito per crederci fino alla fine, ma purtroppo non è arrivato”.  Al mister biancoceleste viene chiesto esplicitamente come mai questo attacco è così anonimo: “Sicuramente per la mole che costruiamo dobbiamo concludere di più, a volte vogliamo arrivare in porta con il pallone, dobbiamo cercare di essere più determinati, il Napoli ci ha fatto giocare poco ma abbiamo creato qualche occasione pericolosa, abbiamo fatto una buona gara ma non abbiamo tirato fuori una partita perfetta”. E sull’interruzione della gara replica: Io sinceramente se fossi stato al posto dell’arbitro non avrei fermato la gara, poi ovvio che questi cori non vanno bene, ci vuole rispetto ed educazione. Io non credo fossero cori razzisti anche noi abbiamo giocatori di colore. Io avrei continuato poi l’arbitro ha deciso così. Non sono giustificabili però dico che così dai troppa importanza a una minoranza perché non era tutto lo stadio che faceva certi cori.

Poco dopo il mister è intervenuto anche ai microfoni di Lazio Style Channel:

Non c’è stata la gara perfetta che si aspettava: “Credo che abbiamo fatto una buona partita per 20 minuti ma per superare il Napoli non sono sufficienti e i 2 gol subiti in pochi minuti ha complicato tutto abbiamo creato qualche occasione pericolosa, serviva un gol per riaprire la gara purtroppo non siamo riusciti a farlo malgrado 2-3 occasioni avute. Abbiamo avuto una lettura sbagliata di situazioni in cui dovevamo lavorare diversamente e se sbagli con avversari con così tanta qualità vieni punito, non a caso il Napoli è primo in classifica e non a caso le nostre ultime sconfitte sono arrivate da squadre come Napoli e Juventus che hanno qualcosa più di noi. La gara di Marassi? Ci aspetta una partita difficile, il Genoa in casa può creare difficoltà ma noi abbiamo l’obiettivo di ripartire subito, non possiamo fare un campionato anonimo con una classifica così deficitaria, vogliamo recuperare qualche posizione. Siamo più compatti ed equilibrati però commettiamo ancora degli errori, certe situazioni anche oggi dovevano essere interpretate diversamente, dobbiamo continuare lavorare. Da domani riprenderemo a lavorare ed evitare situazioni che oggi ci hanno penalizzato molto, una gara era equilibrata e 2 episodi hanno cambiato al gara“.

Sarri: “Bene, ma non benissimo. Il campionato è ancora lunghissimo”

Il suo Napoli non si ferma più, batte anche la Lazio, e continua ad essere primo in classifica, aspettando lo scontro diretto con la Juve in programma tra due domeniche. Intervenuto a SkySport Sarri  ha commentando così il match di Roma. “La settima vittoria consecutiva è un record, ci fa piacere, ma non pensiamo ad altro che a domenica. Il Carpi sta facendo bene, dobbiamo pensare solo a domenica. Lo scudetto? Con quindici partite alla fine è strano parlare di questo. La Juve ha certezze che vengono da anni ed anni di vittorie, noi stiamo partendo adesso. Quindici partite fa la Juve era in fondo alla classifica, quarantacinque punti disponibili possono rivoluzionare tutto, ripeto: pensiamo al Carpi. Nel secondo tempo abbiamo abbassato il ritmo, tenendo palla nella nostra metà campo, dovevamo farlo in quella avversaria. Callejon? Ha un atteggiamento straordinario ed oggi è al 10º gol stagionale, non ha bisogno di dimostrare nulla. Gestire la partita va bene, ma voglio divertirmi in panchina, continuiamo a giocare come sappiamo. L’interruzione del Match? Avevo già chiesto al quarto uomo di fare qualcosa, penso che Irrati abbia fatto bene, era ciò che andava fatto

CONFERENZA – Pioli: “Ora guai a pensare che la stagione sia finita. Certi cori intollerabili allo stadio”

Stefano Pioli ha commentato in conferenza stampa la sconfitta interna della Lazio contro il Napoli capolista del campionato.

I venti minuti iniziali sono stati buoni. Abbiamo tenuto bene il campo ed aggredito l’avversario: contro un avversario della qualità del Napoli sono bastate un paio di letture sbagliate per essere puniti, poi non siamo riusciti a riaprire la partita con le occasioni che abbiamo avuto. Alla vigilia credevo nella vittoria contro questo Napoli e stavolta l’approccio alla partita è stato buono. Il Napoli però è in grande condizione fisica e soprattutto mentale. Volevamo bloccare i riferimenti per gli attaccanti, ma siamo stati ben lontani dal fare la partita perfetta.

Non credo che ora la classifica non offra più traguardi. La stagione se finisse ora sarebbe fallimentare in campionato, e dobbiamo migliorare dunque la nostra posizione a tutti i costi. L’anno scorso abbiamo battuto due volte il Napoli al San Paolo, ma l’anno scorso credo che abbiamo fatto qualcosa di davvero importante. Non siamo riusciti a ripeterci, sotto  nessun punto di vista. Ma la stagione non è finita e non dimentico l’obiettivo dell’Europa League’

Nel complesso stasera dovevamo fare di più. I venti minuti iniziali dovevamo farci capire come fare a mettere alle strette un avversario forte come il Napoli. L’uno-due subito è stato micidiale, lì la partita è stata irrimediabilmente persa. Abbiamo sbagliato a tenere la linea difensiva alta senza portare pressione sul portatore di palla, e infatti siamo puniti.

Sulla sospensione posso dire che, da uomo di calcio, certi cori devono restare fuori dallo stadio. Sono cose che non si devono più ripetere.

Fabio Belli

Onazi: “Dobbiamo fare più punti possibili. I laziali razzisti? Quando gioco…”

Al termine dell’ennesima sconfitta biancoeleste, è intervenuto Eddy Onazi ai microfoni di Lazio Style Channel per cercare di dare una spiegazione alla prova di oggi. Queste le sue parole: “Abbiamo provato a fare tutto quello che abbiamo fatto in allenamento ma non ci siamo riusciti. Il pressing dobbiamo farlo insieme ma non lo abbiamo fatto come dovevamo, se fai pressing c’è un buco e loro ne hanno approfittato per attaccare la nostra porta. Quando stai giocando la partita e prendi gol ti si abbassa il morale ma devi prendere fiducia per recuperare e segnare altri gol. Lazio con un problema psicologico?  Secondo me questo è calcio, oggi vai bene domani vai male, quello che è importante è stare concentrati per le prossime partite e cercare prendere più punti possibili“. Ora si deve voltare pagina e la testa va subito alla sfida di sabato con il Genoa: “Il nostro obiettivo è vincere a Genoa perché abbiamo perso troppi punti. Mancano i gol? Oggi noi non siamo riusciti a fare quello che chiede il mister, ma dobbiamo continuare a lavorare per la prossima partita“.

Poi il centrocampista interviene in zona mista rilasciando delle dichiarazioni sui cori razzisti: “Quando sono in campo mi concentro al massimo sul gioco, non ascolto le cose all’esterno. I tifosi della lazio? non sono razzisti“.

 

Insigne: “Il campionato è lungo, ma bene così. Higuain? Difficile farne a meno”

Uno dei protagonisti del Napoli di Sarri è certamente Insigne, che ha commentato così il match a caldo ai microfoni di SkySport “Era una gara difficile, la Lazio è un’ottima squadra. Oggi abbiamo conquistato la settima vittoria consecutiva, e di questo siamo contenti, ma il campionato è ancora molto lungo. Higuain? In panchina abbiamo un ottimo calciatore come Gabbiadini, ma è difficile fare a meno di uno forte come Gonzalo. Ora la Juve? No dobbiamo pensare prima al Carpi”:

PAGELLE DI LAZIO-NAPOLI

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Terza sconfitta consecutiva della Lazio all’Olimpico contro il Napoli (escludendo la coppa italia) con protagonista per la terza volta Higuain. I biancocelesti erano gli sfavoriti già alla vigilia ma nessuno si aspettava un atteggiamento così remissivo da parte degli uomini di Pioli con qualche sprazzo di vitalità soltanto nei primi 10′ e negli ultimi 10′ di partita, quando ormai il Napoli era con la testa alla prossima gara contro il Carpi.

ECCO LE PAGELLE DI LAZIO-NAPOLI

Lazio

Marchetti 5,5 – Torna titolare dopo quasi due mesi, nella prima gara dopo il rinnovo contrattuale. Bravo nel rimediare all’errore del compagno Basta, che involontariamente serve a Higuain un “rigore in movimento”. Ha qualche responsabilità sull’uscita del secondo gol del Napoli.

Basta 5 – Dopo l’errore grossolano del sesto minuto quando involontariamente serve Higuain, non gioca malissimo. Non è più però quello ammirato nella scorsa stagione.

Mauricio 5 – Solita gara alla Mauricio con consueta ammonizione al 73′. Con lui in campo la difesa continua a subire terribilmente. Ci prova di testa in due occasioni con la sfera che finisce sempre fuori.

Hoedt 6 – Una gara positiva per l’olandese che a differenza dell’andata in cui dimostrò inadeguatezza, stasera è apparso un tantino più contestualizzato nella difesa ballerina di Pioli.

Konko 4 – Dopo la provvidenziale scivolata al 19′ sullo spagnolo Callejon, è responsabile in entrambe le reti degli ospiti. Nella ripresa, ancora una volta, ha la palla buona per andare a segno, ma anche stavolta la mira non è un granché.

Parolo 5,5 – Prova a marcare Hamsik, recuperando qualche pallone sulla mediana. Nella ripresa ottimo lo spiovente per Klose che però spreca.

Onazi 4,5 – Nel primo tempo viene spesso mezzo in mezzo dagli avversari. Pioli se ne accorge e nella ripresa viene spostato sul centrodestra seppur con gli stessi risultati.

Lulic 5,5 – Dopo l’assenza di Udine, alla metà del primo tempo prova a pescare il jolly dalla distanza ma il suo destro finisce alto. Per il resto, prestazione insufficiente anche se ci mette l’anima.

Candreva 6 – Il migliore. Sin dalle prime battute di gioco è molto dinamico e protagonista delle timide ripartenze capitoline. L’infortunio alla fine del primo tempo peggiora la situazione in casa biancoceleste. Dal 39′ Keita 6 – Ancora bene, nonostante tutto. Nella ripresa è il giocatore più pimpante della truppa di Pioli. Predica nel deserto.

Klose 4 – Il peggiore. L’ultimo gol in campionato risale al 31 maggio scorso, nella vittoria del San Paolo, proprio contro il Napoli. Al 65′ potrebbe accorciare le distanze, ma il suo pallonetto vola alto. Anche stasera la sua prestazione è da dimenticare.

Felipe Anderson 4 – Preferito a Keita, non riesce mai a rendersi pericoloso sulla corsia di sinistra. Anche nella ripresa dimostra di non valere i 50 milioni di Euro che quest’estate (a detta di Tare) la Lazio ha rifiutato per venderlo. Dal 88′ Djordjevic s.v.

All. Pioli 5 – Alle prese con molte assenze (3 squalificati e 4 infortunati) può fare davvero poco contro la prima della classe. Dopo 3 vittorie e 4 pareggi, dopo solo ventisei minuti di gioco si ritrova sotto di 2 reti. Da capire bene perché inverte la fascia a Candreva visto che a destra si stava muovendo molto bene.

NAPOLI

Reina 6 – Inoperoso per gran parte del primo tempo, nella ripresa è autore di qualche buona uscita.

Maggio 6,5 – Torna titolare dopo diverso tempo giocando una gara di sostanza fino all’ultimo minuto. Ordinato.

Albiol 6 – Benissimo nel primo tempo, va un po’ in affanno soltanto in qualche chiusura del secondo tempo.

Koulibaly 7 – Bravo anche nel dar via alla manovra, è lui il leader indiscusso della retroguardia campana. Un muro difficilmente valicabile.

Strinic 6 – Gioca al posto di Ghoulam, marca Candreva che lo mette leggermente in apprensione. Nella ripresa con l’uscita dal campo dell’ala biancoceleste ha meno problemi nel marcare Felipe Anderson.

Lopez 6,5 – Al posto di Allan gioca una gara di controllo. Anche nella ripresa, non va mai in affanno contro il centrocampo avversario.

Jorginho 6 – In mediana non commette sbavature se non quella sul finire della prima frazione. Puntuale e ordinato fa la sua solita gara dedicata a dar equilibrio alla manovra. Nel finale viene ammonito e pertanto salterà la prossima sfida contro il Carpi.

Hamsik 7 – Dà il via al primo gol degli azzurri con un lancio perfetto per Callejon. Un’altra gara di sostanza, per questo centrocampista che con Maurizio Sarri è tornato quello che tutti conoscevamo. Dal 88′ Chalobah s.v.

Callejon 7,5 – Il migliore. Sin dalle prime battute di gioco mette in difficoltà Konko e dopo l’assist della prima rete, sigla il gol del definitivo 2-0. Quarto gol consecutivo nelle ultime quattro giornate.

Higuain 7,5 – Il bomber più forte del torneo, non sfrutta a dovere il regalo consegnatogli da Basta dopo appena sei minuti di gioco. Ciò nonostante, anche nella serata dell’Olimpico, non fa mancare il suo appuntamento con il gol. 23esimo su 23 giornate. Mostruoso. Dal 70′ Gabbiadini 6 – Venti minuti per quella che di fatto è una leggera sgambatura.

Insigne 6,5 – Non la sua migliore prestazione ma è da applausi la sua pennellata per Callejon nel gol del due e zero. Leader indiscusso negli assist, l’attaccante napoletano si merita l’Europeo. Dal 64′ Mertens 6 – Una punizione sopra la traversa e qualche scatto sulla corsia di sinistra.

All. Sarri 8 – Anche grazie al miglior attacco del campionato conquista il record di 7 vittorie consecutive che non veniva battuto dai tempi di Maradona. Squadra tosta e quadrata, i suoi uomini giocano a perfezione e con i giusti automatismi. Nonostante non abbia subito reti, è da registrare ancora qualche sbavatura della squadra nella fase difensiva.

Arbitro: Irrati 6,5 – Decima direzione di questa stagione. É da rivedere meglio la posizione di Callejon sul secondo gol del Napoli. Nella ripresa (65′) sembra regolare l’intervento di David Lopez su Lulic. Per il resto una gara senza particolari episodi sul campo. Usa tatto nel non far sospendere il match dopo gli ululati di alcuni supporters biancocelesti.

TABELLINO

LAZIO-NAPOLI 0-2

LAZIO (4-3-3): Marchetti; Basta, Mauricio, Hoedt, Konko; Parolo, Onazi, Lulic; Candreva (dal 39′ Keita), Klose (dal 70′ Mauri), Felipe Anderson (dal 88′ Djordjevic). A disp. Berisha, Guerrieri, Gentiletti, Patric, Murgia. All. Stefano Pioli

NAPOLI (4-3-3): Reina; Maggio, Albiol, Koulibaly, Strinic; Lopez, Jorginho, Hamsik (dal 88′ Chalobah); Callejon, Higuain (dal 70′ Gabbiadini), Insigne (dal 64′ Mertens). A disp. Gabriel, Rafael, Ghoulam, Regini, Chiriches, Luperto, Valdifiori, El Kaddouri. All. Maurizio Sarri

Arbitro: Massimiliano Irrati della sezione di Pistoia

Marcatori: 23′ Higuain (N), 26′ Callejon (N)

Ammoniti: 38′ Lulic (L), 55′ Hoedt (L), 86′ Koulibaly (N), 95′ Keita (L)

Espulsi:

LA CRONACA – Tra errori e sospensioni, la Lazio cede al Napoli: decidono Higuain e Callejon

Qualche decisione arbitrale poco gradita (soprattutto un rigore netto negato a Lulic nella ripresa). Tanti errori difensivi che hanno causato l’uno-due vincente di Callejon e Higuain, col Napoli alla settima vittoria consecutiva in campionato. E la sospensione di Irrati per cori razzisti che non farà di certo bene alla già provata immagine della Lazio di questa stagione. Un Lazio-Napoli da dimenticare per gli uomini di Pioli, praticamente dall’inizio alla fine.

FORMAZIONI – Come noto, tante assenze da entrambe le parti: nessuna sorpresa in casa Lazio con Mauricio e Hoedt che formano la coppia centrale in difesa e Konko che resta sulla fascia sinistra. A centrocampo tornano Lulic e soprattutto Onazi viste le contemporanee indisponibilità di Cataldi, Biglia e Milinkovic-Savic. In avanti con Klose e Candreva torna titolare Felipe Anderson: non accadeva da Lazio-Carpi. Nel Napoli, squalificati Hysaj e Allan, in difesa torna Maggio sulla fascia destra, mentre a centrocampo ci sono David Lopez e Jorginho con Hamsik. In attacco, contrariamente alle previsioni della vigilia, Mertens parte dalla panchina: al fianco di Higuain ci sono Callejon e Insigne.

RITMI SUBITO ALTI – Il Napoli parte a spron battuto, colleziona due calci d’angolo in un minuto e quindici secondi dal fischio d’inizio ed al 7′ ha subito una grande occasione per passare in vantaggio. Scellerato retropassaggio di Basta che mette Higuain a tu per tu con Marchetti: la parata del numero uno laziale è strepitosa. La Lazio però guadagna campo, appena la fiammata del pressing asfissiante partenopeo si spegne. Candreva sembra in grande serata, ma la prima vera conclusione pericolosa dei biancocelesti arriva al 21′, con una conclusione dal limite di Lulic, ben liberatosi precedentemente sulla sinistra, che finisce di poco alta sopra la traversa.

DOCCIA FREDDA HIGUAIN, PUGNALATA CALLEJON – Per questo il vantaggio partenopeo ha il sapore della beffa. Al 25′ bello scambio tra Higuain e Callejon con la linea difensiva laziale un po’ imbambolata. Marchetti ha ancora un riflesso strepitoso sulla conclusione del “Pipita”, ma il pallone sbatte fortunosamente sul centravanti partenopeo, che può festeggiare così i 23 centri in campionato. Un colpo che fa male alla Lazio più di quanto non sembri: 3′ dopo la difesa laziale si fa trovare follemente alta. Per Insigne è un gioco da ragazzi lanciare Callejon, che supera Marchetti per il raddoppio del Napoli. Piove sul bagnato per la Lazio, che al 39′ deve anche rinunciare, per l’ennesimo infortunio, a Candreva, sostituito da Keita.

RITMI SUBITO BASSI – La Lazio non riesce ad imbastire una reazione concreta, il secondo gol subito mortifica le velleità biancocelesti e la squadra sembra più attenta a non subire rovesci pesanti che a provare una rimonta. Lo spartito resta lo stesso nella ripresa, con Napoli nei primi 10′ perfettamente padrone della gestione della palla. Al 16′ finalmente la Lazio si affaccia verso l’area partenopea: cross dal versante sinistro del campo di Keita per la testa di Konko, il pallone non esce di molto a lato. La palla buona per riaprire la partita capita però a Klose, perfettamente lanciato da Parolo al 20′, ma la misura del suo pallonetto è sbagliata.

SOSPENSIONE E NULLA PIU’ – A metà secondo tempo la situazione degenera. Grandi proteste laziali per un rigore non concesso a Lulic apparso piuttosto evidente, col bosniaco atterrato a centro area servito da Felipe Anderson. Ma al 23′ la partita viene sospesa per cori razzisti indirizzati dal pubblico laziale a Koulibaly. L’arbitro se ne avvede e minaccia di non far riprendere l’incontro. Che riprende con l’ingresso di Stefano Mauri al posto di Klose. La Lazio col “falso nueve” si affaccia più di frequente nella metà campo azzurra. Ma la spinta si esaurisce presto, il Napoli controlla e alla fine prosegue nel suo sogno verso il titolo. Per la Lazio, rammarico ma anche la consapevolezza di essersi consegnata sin troppo docilmente ad un avversario più forte.

Fabio Belli

IL TABELLINO

LAZIO – NAPOLI 0-2

Marcatori: 24′ Higuain (N), 27′ Callejon (N)

LAZIO (4-3-3): Marchetti; Basta, Mauricio, Hoedt, Konko; Parolo, Onazi, Lulic; Candreva (39′ Keita), Klose (70′ Mauri), Felipe Anderson (88′ Djordjevic). A disp. Berisha, Guerrieri, Gentiletti, Patric, Murgia. All. Stefano Pioli

NAPOLI (4-3-3): Reina; Maggio, Albiol, Koulibaly, Strinic; David Lopez, Jorginho, Hamsik (89′ Chalobah); Callejon, Higuain (71′ Gabbiadini), Insigne (64’Mertens). A disp. Gabriel, Rafael, Ghoulam, Regini, Chiriches, Luperto, Valdifiori, El Kaddouri. All. Maurizio Sarri

Arbitro: Massimiliano Irrati (sez. di Pistoia).

Ass.: Costanzo – Padovan. IV: Posado. Add: Giacomelli-Pinzani

NOTE. Ammoniti: 38′ Lulic (L), 56′ Hoedt (L), 73′ Mauricio (L), 87′ Koulibaly (N), 92′ Jorginho (N), 94′ Keita (L) Recupero: 1′ pt; 5′ st.

Rambaudi bacchetta Basta: “La sua cavolata ha dato entusiasmo al Napoli”

Ospite in studio alla trasmissione La giostra del gol su Rai Italia, l’ex centrocampista Roberto Rambaudi ha commentato il primo tempo della partita: “La Lazio non è più quella dell’anno scorso e dovrebbe giocare con più resistenza. Contro le grandi dovrebbe giocare di ripartenze. Stasera per la squadra di Pioli calma piatta. Nelle scorse partite c’era la sensazione che la Lazio potesse trovare il gol ma stasera nulla di nulla. Il Napoli è superiore ma la Lazio non sta facendo proprio nulla per cambiare la partita. La squadra capitolina è partita bene nei primi 10′ perché faceva pressing offensivo facendo giocare palla soltanto ai centrali difensivi napoletani. Poi la cavolata di Basta che ha dato palla a Higuain, cui poi tiro è stato parato da Marchetti, ha dato entusiasmo al Napoli che ha fatto sua la partita. Sono quei particolari che cambiano la partita”.

Le parole di Maggio all’intervallo di Lazio-Napoli

Incalzato da Mediaset Premium nell’intervallo,  il difensore partenopeo Christian Maggio  ha commentato così questo doppio vantaggio:  “E’ Merito di tutta la squadra se andiamo così forte. Dobbiamo continuare così perché ancora non abbiamo vinto niente. Abbiamo disputato un buon primo tempo, ma loro davanti sono bravi e ci possono mettere in difficoltà. Giochiamo in scioltezza? La nostra tranquillità è figlia dei risultati, ma il campionato è ancora lungo”.

Hamsik: “Lazio squadra forte, dobbiamo dare il massimo”

A pochi minuti dall’inizio della sfida dell’Olimpico tra LazioNapoli, in zona mista è intervenuto il centrocampista partenopeo Marek Hamsik. Queste le sue parole: “Sulla carta la Lazio è una squadra con giocatori molto forti, dobbiamo metterci in testa che questa è una partita difficile. Non pensiamo alle statistiche ma solo a fare bene in questa partita, per continuare a fare quello che stiamo facendo. Cerchiamo il massimo della concentrazione perchè la nostra volontà è quella di fare del nostro meglio“.

Adani: “Sfida importante, ma non scontata. Higuain difficilmente marcabile…”

Lele Adani, ex difensore ora commentatore Sky, è stato intercettato in zona mista a poco più di un’ora dal fischio d’inizio di Lazio-Napoli. Stasera una sfida affascinante, per la Lazio sarà difficile: “Questa è una sfida importantissima, Il Napoli insieme alla Juventus è la squadra più in forma del campionato, ma anche la Lazio viene da una bella serie di risultati utili consecutivi. Sarà una gara difficile ma non dal risultato scontato“. Le due squadre hanno 18 punti di differenza in classifica: “La Lazio ha avuto qualche problema soprattutto per via degli infortuni, questo gli è costato tanti punti in particolare tra ottobre e inizio dicembre. Quello che sta facendo il Napoli è qualcosa di unico, forse inaspettato anche per loro“. Stasera probabilmente Klose partirà dal primo minuto: “Credo in partenza sia importante avere una punta centrale come Klose, Keita e Felipe Anderson possono risultare importanti anche a partita in corso. Pioli ha sicuramente il polso della situazione e sa come deve scendere in campo la squadra per esprimersi al meglio“. All’andata fu una serataccia per Hoedt contro Higuain: “L’argentino è difficilmente marcabile, non bisogna mai concedergli l’uno contro uno e bisogna sempre essere attenti sulla seconda giocata. il difensore in raddoppio deve riuscire ad interpretare la seconda giocata di Higuain, altrimenti è molto difficile fermarlo“.