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Mendieta: “E’ sempre bello tornare a Milano. Lazio? Nessun rimpianto”

E’ tornato in Italia per assistere alla finale di Champions e incalzato da calciomercato.com Gaizka Mendieta ha commentato: “È sempre una grande emozione tornare a Milano, ho grandi ricordi di quella finale perché era la seconda di fila, anche se l’abbiamo persa”. Poi sulla Lazio: “Non ho alcun rimpianto…”.

Salernitana, Simone Inzaghi il regalo in caso di permanenza in serie B

In attesa di conoscere il futuro allenatore della Lazio, pare ormai certo (salvo clamorosi ribaltoni) che non sarà Simone Inzaghi. Ciononostante il futuro presidente di Inzaghino potrebbe essere comunque Claudio Lotito. Infatti, secondo quanto riportato da Gianluca Di Marzio, la Salernitana avrebbe in mente di mettere sotto contratto l’ex attaccante della Lazio in caso di permanenza in serie B. Un modo di Lotito per risolvere due problemi: quello di risparmiare un contratto con la Lazio e quello di iniziare un nuovo ciclo a Salerno dove Menichini non è riuscito a risollevare la squadra dopo la fallimentare gestione Torrente.

Fabrizio Piepoli

Romy Schneider, la principessa triste

Il 29 maggio 1982 si spengeva a Parigi Rosemarie Magdalena Albach-Retty, l’attrice Romy Schneider. Nata a Vienna il 23 settembre 1938 e deceduta a Parigi a 44 anni dopo aver girato oltre 60 film – su tutti la saga della principessa Sissi – e incantato eserciti di fan.

Una vita infelice segnata da grandi dolori e grandi successi spezzata anzitempo. Per l’attrice austriaca naturalizzata francese il classico percorso maledetto, una parabola esemplare di un percorso di vita che ha lasciato segni e strascichi indelebili nella sua anima. Troppe ferite risalenti all’infanzia da «bambina dimenticata in collegio» dopo il divorzio dei genitori, poi nel ’79 il suicidio del primo marito Harry Meyen Haubenstock, gli amori sfortunati, la paura di invecchiare, i problemi di salute, ma soprattutto la perdita nell’81 del figlio David. E proprio alla perdita del figlio si deve il punto di svolta. Da quel momento la Schneider ormai si lascia andare e sopravvive e il cuore a un certo punto non resiste più. Viene trovata senza vita la mattina del 29 maggio 1982, in casa seduta allo scrittoio davanti a una lettera mai terminata. Un mese prima nei titoli di testa dell’ultimo film girato La signora è di passaggio” la grande attrice aveva voluto ci fosse una dedica: “A David e a suo padre”. Tutti e due scomparsi prima del tempo lasciandola profondamente sola.

CHAMPIONS – Cristiano Ronaldo: “Ha vinto la squadra più esperta. Zidane? Un signore”

L’autore del rigore vittoria Cristiano Ronaldo ha commentato la partita ai microfoni di Mediaset Premium: “Penso che abbiamo dimostrato più esperienza ed è giusto che abbiamo vinto alla lotteria dei rigori”. Ronaldo ha raggiunto il record di miglior marcatore della Champions league di tutti i tempi: “Sono molto felice per tutti questi record”. In chiusura Ronaldo incensa Zidane: “Ha dimostrato di essere un signore, un grande lavoratore e merita di rimanere qua”.

Fabrizio Piepoli

La Lega B e i 22 club associati salutano il ritorno di Salvatore Girone

Il ritorno del marò Salvatore Girone, è stato omaggiato dalla Lega Serie B. Di seguito il comunicato stampa:

Oggi è una giornata speciale: non solo per l’inizio delle semifinali playoff della Serie B ConTe.it, il Campionato degli Italiani, e per le centinaia di migliaia di appassionati che sognano per la loro squadra il salto in Serie A, ma anche perché mentre Spezia e Trapani scenderanno in campo, a Roma Salvatore Girone scenderà dall’aereo che lo sta riportando in Italia. La Lega B e i 22 Club associati rivolgono un caloroso bentornato al “nostro” Marò, salutando con affetto anche Massimiliano Latorre in Italia dal settembre 2014“.

La notizia più attesa arriva grazie al grande impegno del Governo Italiano, del suo Corpo Diplomatico, al buon nome e alla credibilità riconosciuta alla nostra Marina Militare, ma anche alle campagne di sensibilizzazione che in Italia si sono moltiplicate in questi anni. Una delle quali ha visto la Lega B protagonista, con le proprie associate in occasione delle finali playoff della stagione 2013/14, quando giocatori e allenatori scesero in campo con il fiocco giallo simbolo della Marina e della solidarietà del nostro Paese, una grafica ripresa nella stagione seguente su tutti i campi dei ventidue stadi del nostro Campionato, per dare una testimonianza di vicinanza ai due Marò. Finalmente, entrambi a casa“.

IL TABELLINO DI REAL MADRID-ATLETICO MADRID

Ecco il tabellino della Finalissima di Champions League 2016

 

TABELLINO DI
REAL MADRID-ATLETICO MADRID 1-1 (6-4 d.c.r.)

Real Madrid (4-3-3): Navas; Carvajal (dal 50′ Danilo), Pepe, Ramos, Marcelo; Kroos (dal 72′ Isco), Casemiro, Modric; Bale, Benzema (dal 76′ Lucas), Ronaldo. A disp: Casilla, Nacho, Rodriguez, Jesé. All. Zinedine Zidane

Atletico Madrid (4-4-2): Oblak; Juanfran, Godin, Savic, Filipe Luis (dal 107′ Hernandez); Koke (dal 115′ Partey), Augusto Fernandez (dal 46′ Carrasco), Gabi, Saul; Griezmann, Torres. A disp: Moya, Gimenez, Tiago, Correa. All. Diego Pablo Simeone

Arbitro: Mark Clattenburg (ENG)

Marcatori: 14′ Ramos (R), 78′ Carrasco (A)

Ammoniti: 10′ Carvajal (R), 47′ Navas (R), 60′ F. Torres (A), 78′ Casemiro (R), 90’+2 Ramos (R), 90’+2 Gabi (A), 92′ Danilo (R), 111′ Pepe (R)

Espulsi:

Calci di rigore:
1° Lucas (R) gol
Griezmann (A) gol

2) Marcelo (R) gol
Gabi (A) gol

3° Bale (R) gol
Saul (A) gol

4° Ramos (R) gol
Juanfran (A) sbagliato

5° Ronaldo (R) gol

CHAMPIONS – Vince ancora il Real Madrid. L’Atletico sconfitto ai rigori

MILANO – Alla fine il Real Madrid ha avuto di nuovo la meglio contro un Atletico Madrid mai domo. Apre le marcature Sergio Ramos, pareggia nel secondo tempo Carrasco. Alla fine i rigori danno ragione al Real che alza la sua undicesima Champions League della storia.

IL REAL SUBITO IN VANTAGGIO – La gara si mette subito in discesa per il Real: al 15′ Kroos pennella una punizione in area, Bale di testa spizzica la palla al centro dove Sergio Ramos si avventa prima di tutti e realizza il più facile dei tap-in anticipando il numero uno avversario. Blancos in vantaggio ma la rete del difensore spagnolo è viziata da una posizione di fuorigioco. Nella prima frazione di gioco non accade molto, la risposta dell’Atletico è in un timido tentativo dalla distanza di Griezmann. Il primo tempo si chiude con un siluro del solito Griezmann che finisce di pochissimo a lato.

GRIEZMANN SBAGLIA DAGLI 11 METRI – A inizio ripresa la partita rischia di cambiare quando Pepe stende in area Torres. L’arbitro indica subito il dischetto ma dagli undici metri Griezmann colpisce la traversa. I colchoneros non risentono del colpo e continuano a spingere sull’acceleratore in cerca del pareggio. Al 53′ altra ghiotta occasione per l’Atletico quando dopo una carambola in area, Savic riesce a metterci la zampata ma il suo tiro lambisce il palo di pochi centimetri. Simeone chiama il calore del pubblico e l’Atletico continua a spingere andando nuovamente vicino al gol al 59′ con Saul che prova la volèe dal limite dell’area che termina di poco a lato.

IL REAL FA LA PARTITA, L’ATLETICO PAREGGIA – Dal 70′ si desta dal torpore il Real Madrid: Benzema si ritrova a tu per tu con Oblak, ma è quest’ultimo ad avere la meglio respingendo il tiro. Qualche minuto dopo occasione simile per Ronaldo ma il suo tiro è centrale. Al 78′ clamorosa occasione per Bale che dribbla Oblak e tira a porta vuota, ma la palla viene salvata sulla linea di porta da un difensore dei colchoneros. Gol sbagliato gol subito: rapido contropiede dell’Atletico con Juanfran che dalla destra mette un invitante pallone al centro che Carrasco trasforma in gol. L’attaccante di Simeone esulta in maniera singolare andando a baciare la fidanzata in tribuna (guarda qui). L’Atletico trova un pareggio insperato proprio nel miglior momento dei Blancos. La partita si chiude così, tutto rimandato ai supplementari.

I SUPPLEMENTARI NON BASTANO. RONALDO REALIZZA IL RIGORE DECISIVO – I tempi supplementari continuano sulla falsa riga della partita con il Real che attacca e l’Atletico che si difende per poi ripartire nel pieno stile del cholismo. Nel primo tempo supplementare da segnalare soltanto la sforbiciata di Griezmann più utile ai fotografi che alla partita. I giocatori sono visibilmente stanchi ed è chiaro a tutti che saranno gli undici metri a designare il vincitore della coppa dalle grandi orecchie. Decisivo il rigore di Juanfran che colpisce il palo mentre Cristiano Ronaldo non fallisce. La maledizione continua per l’Atletico, come due anni fa sono i cugini a sollevare la coppa. Il Real ha la meglio in una partita equilibrata.

Fabrizio Piepoli

FOTO – La singolare esultanza di Carrasco al gol pareggio dell’Atletico Madrid

79′ minuto della finale di Champions League: il Real ha sfiorato in un paio d’occasioni il gol del 2 a 0, ma proprio nel momento migliore dei blancos, rapida ripartenza dell’Atletico, Juanfran serve al centro Carrasco che punisce Navas e  realizza il pareggio. Nulla di strano, se non che il giocatore anziché abbracciare i suoi compagni, corre in tribuna e bacia appassionatamente la fidanzata. Tutto questo sotto gli occhi stupefatti dei compagni che creano un “mucchio selvaggio” (per citare Piccini) intorno alla coppia. Un bacio dal sapore di Champions.

Pastorello: “Rossi – Lazio? Macchè…”

In attesa di risolvere la questione allenatore, in casa Lazio tiene sempre banco il mercato degli attaccanti. I soliti tanti nomi, ma ancora nulla di concreto. L’interesse della Lazio per Giuseppe Rossi, aveva scatenato le fantasie di giornalisti e tifosi.

Ma a Radio Blu arriva la smentita del procuratore del calciatore, Pastorello: “L’unica cosa certa è che il Levante non lo riscatterà. Tornerà alla Fiorentina poi decideremo il futuro. Non chiudiamo la porta a nessuno, ma l’interesse della Lazio è pura invenzione giornalistica“.

Premio da sogno per i giocatori del Real in caso di vittoria finale

Come rilevato dall’edizione online del Corriere dello Sport ha davvero dell’incredibile la situazione tra l’ex tecnico delle merengues Rafa Benitez e il Real Madrid in caso di vittoria finale della Champions League da parte di quest’ultimi.

Il tecnico spagnolo, retrocesso solo qualche giorno fa con il Newcastle in Inghilterra, nel caso di un successo dei blancos avrebbe diritto a un premio. Infatti, la società madrilena premia tutti quelli che in caso di raggiungimento dell’obiettivo hanno partecipato alla realizzazione. Benitez prima di venire esonerato aveva raggiunto con la squadra gli ottavi di finale della competizione.

Inoltre, si legge, in caso di successo contro l’Atletico di Simeone ogni giocatore del Real riceverà un premio di 700mila euro, mentre a Zidane ne spetterebbero 1.400.000. La quota che invece spetterebbe a Benitez non è specificata.

Tavecchio: “Ventura CT? Non posso parlare. A San Siro organizzazione perfetta”

Tavecchio è intervenuto ai microfoni di Mediaset Premium a pochi minuti dall’inizio della finale di Champions League. Queste le sue parole:

La prossima settimana dovremmo ufficializzare il nuovo Ct. Dubbi non ce ne sono. Se sarà Ventura? Ora non posso parlare perchè ho delle regole che devo rispettare. Milano questa sera ha dimostrato una grande organizzazione. Abbiamo fatto un ottimo lavoro anche a livello economico. Chi vincerà? Non lo è un derby e tutto potrà accadere“.

REAL – ATLETICO: LE FORMAZIONI UFFICIALI

Manca sempre meno alla partita dell’anno, ovvero la finale di Champions League. Per la seconda volta si sfideranno Real e Atletico, che infiammeranno lo stadio San Siro e la città di Madrid. Zidane e Simeone cercano la loro prima coppa da allenatori. Di seguito le formazioni ufficiali:

Real Madrid: Keylor Navas, Pepe, Ramos, Ronaldo, Kroos, Benzema, Bale, Marcelo, Casemiro, Carvajal, Modric.

Atletico Madrid: Oblak, Godín, Filipe Luís, Koke, Griezmann, Torres, Fernández, Gabi, Savić, Saúl Ñíguez, Juanfran.

CONFERENZA – Conte: “Chi porterò agli Europei? Ancora non lo so…”

Sono giorni delicati per il CT della Nazionale, Antonio Conte. L’ex bianconero è alle prese con molti grattacapi. Ad iniziare dai molti infortuni che stanno falcidando la rosa a disposizione. Proprio per questo motivo, la rosa definitiva verrà scelta solamente all’ultimo minuto.

Dovrò analizzare bene con i medici le condizioni fiische di molti calciatori. Deciderò per il bene dell’Italia. Domani Montolivo e Motta non dovrebbero giocare, a differenza di De Rossi. Stiamo preparando bene gli Europei, ma gli infortuni non ci aiutano. Sicuramente alla fine ci sarà qualche calciatore che rimarrà deluso per l’esclusione, anche perchè c’è grande spirito di gruppo nell’Italia e tutti vorrebbero farne parte. Ripeto non sarà facile scegliere chi portare“.

Ruben Sosa: “Inizierò a collaborare con la Lazio, me lo ha promesso Tare”

Dalle frequenze di Radiosei, l’ex attaccante di Lazio ed Inter, Ruben Sosa, ha svelato un piccolo retriscena. Durante la sua permanenza a Roma, in questi giorni ha avuto la possibilità di incontrare e parlare con Tare. L’uruguaiano è molto contento per il fatto di poter iniziare una collaborazione con la Lazio: “Ho una scuola calcio a Montevideo, ne ho parlato a Tare il quale mi ha detto di inviargli dei documenti in cui presento la scuola che ho fondato“.

Poi continua: “Dovrei iniziare a collaborare con la Lazio, mandando i maggiori talenti ad allenarsi qui in a Formello, poi saranno loro a decidere se ingaggiarli o meno. Vorrei solo che il logo della Lazio venga associato alla mia scuola calcio. Ci spero davvero“.

CRONACA – Parigi, bambini colpiti da un fulmine in un parco giochi: gravi le loro condizioni

I servizi meteorologici francesi nelle scorse ore avevano lanciato un’allerta meteo per le forti piogge in arrivo ma Parigi – su cui si è abbattuto un violento nubifragio – non era fra le località interessate dalla perturbazione. Ma sfortunatamente non è stato così.

Sono infatti undici i feriti, dieci bambini e un adulto, le vittime di un fulmine che ha colpito il parco giochi di Monceau, nella capitale transalpina, non molto distante dagli Champs-Elysees. A renderlo noto le autorità locali che hanno anche precisato anche che sei dei bambini sono in gravi condizioni. Il gruppo di piccoli si trovava in un parco giochi per festeggiare un compleanno. I sei bambini sono stati ricoverati d’urgenza in terapia intensiva. Nonostante le ustioni riportate sui loro corpicini la speranza è che tutti possano uscirne senza danni.

Giro d’Italia 2016 – INCREDIBILE NIBALI !

Incredibile quanto accaduto al giro d’Italia. Infatti oggi nella penultima tappa della manifestazione ciclistica, il corridore siciliano ha vinto la tappa e quindi è diventato il trionfatore del Giro d’Italia 2016. Il corridore siciliano si è aggiudicato la 99esima edizione della Corsa Rosa.

Nibali, dopo aver iniziato il Giro in sordina, ha cominciato a far valere la sua presenza appena iniziati i Gran Premi della montagna. Lo scalatore con l’arrivo delle salite più difficoltose ha subito dato segnali di risveglio. A parte la battuta di arresto alla crono-scalata dell’Alpe di Suisi dovuta a un guasto meccanico della bicicletta – dove “lo squalo”, questo il suo soprannome, si piazzò oltre il 40° posto – da lì in poi sempre buoni piazzamenti fino alla fantastica vittoria conseguita nella penultima tappa, la 19, quella della leggendaria Cima Coppi, che oltre a regalargli il successo di tappa gli ha permesso di recuperare secondi preziosi su Kruijswijk e Valverde.

Al termine della gara Nibali ha dedicato la vittoria ai compagni di squadra, il Team Astana, e a Rosario Costa, il giovanissimo ciclista del Team di Nibali, morto qualche giorno fa a causa di un incidente stradale.

Moto travolge i ciclisti nel Giro del Belgio: uno di loro è in coma

Annullata dopo un grave incidente tra due moto, che ha visto coinvolti anche 19 corridori, la terza tappa del Giro del Belgio. Tutto è successo a 65 km dalla partenza da Verviers. Scene da paura: due moto si sono scontrate in discesa, precipitando sul gruppo di ciclisti impegnati nel pieno dei loro sforzi.

Dei 19 ciclisti coinvolti nel terribile incidente, undici sono stati trasportati in ospedale. Il più grave è Stig Broeckx, ricoverato nell’ospedale di Aquisgrana in coma con una possibile frattura al cranio.

Il corridore belga della Lotto-Soudal già a febbraio era rimasto vittima di un episodio simile alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne: sbilanciato da una moto dell’assistenza medica che lo aveva superato era terminato a terra riportando nella caduta la frattura scomposta della clavicola destra.

 

 

 

Scomparsa una leggenda del teatro: ciao, Maestro !

Nella tenuta di famiglia in Maremma si è spento Giorgio Albertazzi, uno dei più grandi attori italiani. Da tempo Albertazzi era sofferente di cuore, che questa mattina ha smesso di battere alle 9. Sino a pochi mesi fa il grande attore era stato a teatro con le “Memorie di Adriano”; il suo ultimo sogno sarebbe stato portare sul palcoscenico “Giulietta e Romeo” interpretato da due vecchi attori, con Valeria Valeri.

Nato a Fiesole quasi 93 anni fa, il 20 agosto 1923, crebbe a Ponte a Mensola, nella villa “I Tatti”, residenza dello storico dell’arte Bernard Berenson. Giorgio Albertazzi è stato autore teatrale, riduttore di romanzi per la televisione, regista, sceneggiatore e traduttore. Fino all’ultimo momento al suo fianco, con amore, la moglie Pia Tolomei di Lippa, sposata nel 2007 quando lui aveva 84 anni e lei 48. Più che un funerale, perché questo era il volere del Maestro, quello che si svolgerà domenica alle 17 nella tenuta di famiglia alla Pescaia di Grosseto sarà un saluto agli amici.

Il mondo delle istituzioni e della cultura si è subito stretto nel lutto della morte di Giorgio Albertazzi. Soprattutto sui social. In poco tempo l’hashtag #albertazzi è diventato il primo dei trend topic. Tweet sono arrivati dal Quirinale, dal presidente del Senato Grasso ma anche dal Teatro della Pergola di Firenze. Tante le sue apparizioni anche in tv. Ultimamente quella che era rimasta più nel cuore del pubblico televisivo riguardava la partecipazione a una delle ultime edizioni di Ballando con le Stelle, il programma Rai sul ballo condotto da Milly Carlucci.

LAZIO-PRANDELLI CHE SUCCEDE???

Pochi giorni fa si parlava di un Prandelli che aveva già firmato con la Lazio, che attendeva soltanto l’ufficialità dell’accordo. Ma le ore passano inesorabili, così come i giorni, e le voci si fanno sempre più insistenti su un clamoroso cambio di rotta che porterebbe a Giampiero Ventura, promesso sposo della nazionale. Anche perchè quando si tratta con Claudio Lotito non si è mai certi di quello che può succedere. Infatti, lunedì scorso Prandelli e il patron della Lazio si sono incontrati a Villa San Sebastiano e alcuni addetti ai lavori hanno dato per certo la firma sul contratto. Mancava solo da limare qualche dettaglio principalmente per via di due situazioni.

La prima era vedere se Pioli fosse riuscito a trovarsi una sistemazione con un’altra società, cosa che avrebbe consentito a Lotito di dare qualche soldo in più a Prandelli e di conseguenza anche uno staff tecnico più cospicuo al mister bresciano. La seconda, che nel “Valzer delle panchine” Montella (non si capisce bene ancora il motivo) rientri in corsa per assumere la guida tecnica della nazionale italiana.

Ma ormai i giochi sono fatti e Cairo dopo aver liberato Ventura, ufficializza Mihajlovic alla guida della compagine granata. Al tempo stesso però, qualora l’aereoplanino dovesse assumere la guida della nazionale, il presidente del Torino s’infurierebbe non poco. E allora Lotito il furbo che fa? Riflette se sia il caso di portare nella capitale Ventura, che fra l’altro ha anche un ingaggio minore rispetto al collega più blasonato. L’ex tecnico granata verrebbe ingaggiato con un contratto intorno ai 700mila euro ma, per creare quell’effetto domino che serve per conoscere il nome del nuovo mister della Lazio, dovremo attendere l’evolversi della situazione legata a Vincenzino Montella.

Mudingayi: “Lazio la mia grande passione. Tifosi razzisti? Mai avuto problemi, sono meravigliosi”

L’ex centrocampista biancoceleste Gabi Mudingayi è intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro Olympia per parlare della stagione della Lazio, con un occhio rivolto al futuro della compagine con l’aquila sul petto.

Mudingayi non ha giocato nell’ultima stagione: “Adesso mi sto allenando. Ho perso un anno per via di tante cose non andate in porto. Adesso con il mio procuratore sto cercando una sistemazione, a 34 anni ho ancora tanta voglia di giocare, non voglio smettere. Amo il calcio, non è una questione di soldi, voglio dimostrare di essere ancora integro e poter essere utile“. Il centrocampista vuole rientrare nel calcio che conta: “Ripeto non è una questione di soldi, sarei disposto anche a fare un provino per dimostrare la mia integrità fisica, o anche a essere pagato in base alle presenze“. Sulle emozioni vissute con la maglia della Lazio: “Io ho avuto la fortuna di giocare in varie occasioni in un Olimpico pieno, come nei derby o in Champions contro il Real. La Lazio ha una tifoseria pazzesca. Alla Lazio stavo veramente bene, mi è dispiaciuto non essere rimasto e forse non aver dato qualcosa in più. I tifosi mi ricordano ancora con piacere, con me sono stati sempre meravigliosi“. Riguardo il presunto razzismo dei tifosi della Lazio: “Ricordo che prima di firmare con la Lazio avevo paura di questa cosa, perchè in molti mi dicevano che c’era questo problema. Ma dal primo giorno che ho messo piede nella Lazio fino a quando sono andato via non ho mai avuo alcun tipo di problema, non c’è mai stato un episodio di razzismo nei miei confronti, mai una frase fuori posto. Il tifoso laziale non è così come lo descrivono“. Riguardo il rebus allenatore della Lazio: “Tutti i nomi che si sono fatti sono grandi nomi. Inzaghi lo conosco di persona, è un ragazzo intelligente e mi farebbe molto piacere se restasse alla Lazio anche perchè conosce molto bene l’ambiente. Prandelli e Ventura hanno fatto grandi cose e potrebbero fare molto bene in una piazza come quella della Lazio“. Sulla difficile stagione biancoceleste: “Quest’anno la squadra non è andata come ci si aspettava. Probabilmente è subentrato qualcosa nella testa dei giocatori, anche perchè erano più o meno gli stessi della stagione precedente. Nel calcio ci sono tanti fattori, chi indossa la maglia biancoceleste deve sapere che è in una squadra importante e deve dare il massimo“. Infine a Mudingayi viene chiesto se fosse stato più contattato dalla Lazio dopo il suo addio: “Non ho più sentito nessuno della società, io ho sempre dato la priorità alla Lazio, anche quando mi cercavano Inter, Milan e altre squadre importanti dicevo al mio procuratore che sarei tornato di corsa a Roma. Comunque io tifo Lazio e seguo sempre la squadra con grande passione“.