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Ammazza quante pipe. Tutti i difensori centrali dell’era Lotito.

Con l’arrivo di Bisevac salgono a 20 i difensori centrali acquistati nell’era Lotito.

Da un nostro accurato approfondimento, siamo riusciti a risalire a quanto ammonta la somma investita dal Presidente da quel luglio 2004, sino all’acquisto del giocatore serbo appena atterrato a Roma. Qui di seguito l’elenco dei calciatori ingaggiati, in ordine cronologico, dalla Lazio in questi 11 anni, con rendimenti individuali e il “segno” lasciato durante l’esperienza nella capitale.

Matias Lequi: soltanto 10 presenze nel periodo che va dal 2004 al 2006. Ingaggiato a parametro zero.

Oscar Lopez: 21 presenze dal 2004 al 2005. Prestito gratuito.

Sebastiano Siviglia: 183 presenze e 10 goal, nelle 6 stagioni che vanno dal 2004 al 2010. Ingaggiato a parametro zero.

Leonardo Talamonti: 13 presenze ed 1 gol, dal 2004 al 2005. Prestito gratuito.

Felice Piccolo: 2 presenze dal 2005 al 2006. Parametro zero.

Emilson Cribari: 141 presenze con 1 gol, dal 2005 al 2010 (intervallati da 5 mesi giocati nel Siena). Acquistato per 3,50 mln di €.

Guglielmo Stendardo: 105 presenze, 7 gol ed un assist. Alla Lazio nelle stagioni che vanno dal 2005 al 2008 e dal 2009 al 2012. Ingaggiato a parametro zero.

Ivan Artipoli: 2 presenze, dal 2007 al 2008. Ingaggiato a Parametro zero.

David Rozehnal: 43 presenze, dal 2008 al 2009. Acquistato per 4,60 mln di €.

Giuseppe Biava: 147 presenze, 6 gol più un assist. Alla Lazio dal 2010 al 2014. Acquistato per 500 mila euro.

Andrè Dias: 131 presenze, 6 gol ed un assist. Dal 2010 al 2014. Acquistato a 2,50 mln di €.

Lorik Cana: 111 presenze, 4 gol e due assist. Dal 2011 al 2015. Tesserato a zero come contropartita tecnica nell’affare Muslera tra Lazio e Galatasaray.

Marius Stankevicius: 16 presenze, dal 2011 al 2013. Acquistato per 800 mila euro.

Michael Ciani: 72 presenze, 2 gol ed un assist dal 2012 al 2015. Acquistato per 1,50 mln di €.

Diego Novaretti: 24 presenze, dal 2013 al 2015. Ingaggiato a parametro zero.

Stefan De Vrij: 40 presenze, 1 gol ed un assist. Attualmente alla Lazio dal 2014. Acquistato per 6,50 mln di €.

Santiago Gentiletti: 27 presenze, 1 gol. Attualmente alla Lazio dal 2014. Acquistato per 750 mila euro.

Wesley Hoedt: 15 presenze, 1 gol. Attualmente alla Lazio dal 2015. Ingaggiato a parametro zero.

Mauricio: 37 presenze, attualmente alla Lazio dal gennaio 2015. Acquistato per 2,65 mln di €.

Bisevac: Acquistato ufficialmente il 5 gennaio 2016 a parametro zero.

Totale investimento per 20 calciatori tesserati pari a 23.300.000 €.

Il capitale investito in questi 11 anni per i difensori centrali, è senza dubbio una sentenza. Facendo una media tra i calciatori acquistati e i soldi spesi la somma ammonta a 1.165.000 € versati per ogni difensore.

La media si abbasserebbe ancor di più escludendo l’acquisto di De Vrij, il calciatore più pagato in questi anni di gestione Lotito. I difensori sarebbero 19 e la quota totale spesa calerebbe fino a 884.210 mila euro per tesserato. Troppo poco per una società che punta a vincere o almeno ambisce ad una posizione di tutto rispetto nel panorama calcistico nazionale. Tale concetto venne ribadito anche in piazza San Silvestro in tempi non sospetti “è ora di finirla con lo strapotere del Nord“. Frasi di circostanza ma nemmeno troppo, perchè il laziale è una tribù e non dimentica ma soprattutto non si fa addomesticare.

Ok i primi anni di difficoltà che questa presidenza ha dovuto fronteggiare, ma trascorsi ormai 11 anni, il tifoso laziale desidera essere difeso in campo da calciatori di alto livello, come ad esempio il gioiello De Vrij. L’olandese è stato l’investimento più oneroso affrontato da Lotito e lo sforzo economico ha ripagato in pieno. Questo evidenzia il fatto che, la qualità costa cara, ma il più delle volte ti ripaga. Mentre se continuiamo nella mediocrità dell’investimento, la Lazio sarà per sempre condannata a vivere nel limbo della pochezza. Le chiacchere stanno a zero e lei che parla molto bene la lingua dei padri si ricordi questa locuzione, Verba Volant Scripta Manent… 

FOTO – Cataldi: “La Lazio è il sogno di una vita”

In questa stagione la sua stella non sta brillando, ma l’amore di Danilo Cataldi verso i colori biancocelesti non sono in discussione. A ribadirlo è lui stesso attraverso twitter: Indossare la maglia della Lazio rappresenta il sogno di una vita. Quando scendo in campo mi emoziono come la prima volta”.

RASSEGNA STAMPA – Pioli: «Le voci non ci disturbano»

«Le voci di calciomercato non ci disturbano, sappiamo che a gennaio queste cose sono normali. Abbiamo perso un’occasione contro il Carpi». Stefano Pioli commenta così il deludente pareggio della Lazio contro il Carpi, uno 0-0 che frena la rincorsa della squadra biancoceleste: «Era un’occasione, volevamo vincere per dare una scossa alla nostra classifica ma non ci siamo riusciti – ammette Pioli a Mediaset Premium –. Abbiamo giocato senza ritmo e intensità, soprattutto nel primo tempo».

Fonte : Il Corriere dello Sport

Benitez al miele nel suo comunicato d’addio

“Grazie di tutto, è stato un onore“: Rafa Benitez ha affidato ad un comunicato il suo messaggio di saluto al mondo Real Madrid, col quale le strade si sono divise dopo appena 5 mesi. «Auguro le migliori fortune a Zinedine Zidane, il mio sostituto, a tutta la sua squadra, a ciascun giocatore, tecnico e al personale», le parole di Benitez, sollevato dall’incarico lunedì sera. «Voglio dire a tutti, al consiglio, ai dirigenti, ai dipendenti e a tutti i tifosi, che è stato un onore e un privilegio essere stato in questo club dove sono cresciuto come persona, giocatore e allenatore, dalle categorie più basse fino alla prima squadra. Vorrei anche augurare buona fortuna a Zinedine Zidane, il mio successore, e al suo staff, Hala Madrid».

Fonte: ANSA

RASSEGNA STAMPA – Pioli: “Approccio sbagliato, è un passo indietro”

“Purtroppo oggi abbiamo fatto un passo indietro”. Stefano Pioli non può negare l’evidenza, lo 0-0 interno con il Carpi  è un brutto colpo per le speranze di rimonta in campionato. “Con tutto il rispetto per il Carpi, volevamo vincere la gara per raddrizzare un po’ la classifica e per far svoltare il nostro campionato: dobbiamo creare certamente di più. Il problema è stato il ritmo, anche se i giocatori stavano bene fisicamente. Serviva un impatto diverso e bisognava far correre di più la palla”.

Fonte : La Repubblica

RASSEGNA STAMPA – La crisi infinita della Lazio

Altro che notte della svolta, quella di San Siro del 20 dicembre è stato solo un raggio di sole in una stagione troppo brutta per essere vera. Zero tiri in porta contro il Carpi, la seconda peggior difesa del campionato, un punticino che serve a conservare il decimo posto (il successo in casa manca dal 25 ottobre). Questa è la Lazio attuale, la vittoria contro la capolista Inter era stata fuorviante, la crisi è infinita, una squadra senza gioco, senza idee e con poca «gamba». È bastato il catenaccio logico di Castori per bloccare le velleità di rimonta dei biancocelesti ora attesi da due trasferte a Firenze e Bologna. Come a dire che la situazione potrebbe peggiorare nei prossimi dieci giorni. Alla fine i 20.000 tifosi dell’Olimpico hanno fischiato la Lazio e si sono aggrappati ai gol segnati dal Chievo contro la Roma per provare qualche emozione.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio-Carpi, pari con poche emozioni

Otto assenze e un unico diktat, la Lazio vuol trovare soltanto dolci nella calza della Befana e dare continuità all’impresa di San Siro con l’Inter. Infortuni come se piovesse – da Marchetti a Gentiletti, da Lulic a Kishna – e le squalifiche di Biglia e Milinkovic-Savic. Per non sbagliare Pioli conferma il 4-3-3, in cabina di regia c’è Onazi più a far scudo alla difesa reinventata. Il nuovo acquisto, il centrale Bisevac appena arrivato, non fa in tempo a prendere il transfer e la prima convocazione. Il Carpi tenta subito di cogliere l’attimo, aggressivo e veloce nelle ripartenze e gli emiliani del tecnico Castori, che lascia fuori dagli undici i bomber Borriello e Lasagna, in tre minuti recriminano un gol annullato per fuorigioco.  La Lazio gli fa eco, si gonfia la rete ma Candreva è in posizione di outside.

Fonte : Il Tempo

RASSEGNA STAMPA – Lazio-Carpi 0-0, per i biancocelesti un pareggio che sa di sconfitta

Più che con uno scintillante biancoceleste la Lazio si presenta nel nuovo anno con un abito grigio che di elegante e bello ha poco e nulla. Un look decisamente sbagliato per un appuntamento che non si doveva sbagliare. Lo 0-0 contro il Carpi ha il sapore di una sconfitta, perché contro una squadra che sta per retrocedere non si può scendere in campo senza mordente e senza idee. La Lazio per tutti i 90 minuti non ha praticamente mai creato una vera occasione da rete e i tiri dalla distanza di Candreva, Konko e Keita hanno fatto poco più che il solletico a Belec. Dopo la bella prova di San Siro ci si aspettava molto di più dai biancocelesti che nel corso di questo inizio di stagione di chance ne hanno fallite troppe.

Fonte : Il Messaggero

Si riattiva il vulcano Zamparini

La quarta sconfitta in cinque partite è costata cara a Davide Ballardini. Maurizio Zamparini, dopo aver allertato Beppe Iachini, ha deciso di esonerare il tecnico anche se manca ancora l’ufficialità. Iachini ha già dimostrato la sua affidabilità in condizioni difficili e ha la fiducia della squadra. Intanto, in vista della partita contro il Verona, il Palermo andrà in ritiro.
Iachini era stato esonerato il 10 novembre a «sorpresa» dopo aver battuto il Chievo in casa due giorni prima. Zamparini disse di non essere più in sintonia con il tecnico protagonista del ritorno in serie A del Palermo. Adesso, invece, il patron ha voluto puntare sull’esperienza di Iachini, anche per ricompattare uno spogliatoio allo sbando dopo le «epurazioni» di Maresca, Rigoni e Daprelà

Fonte: Ansa

Bisevac alla Lazio, eppur la trattativa stava per saltare…

Come già tutti sanno, Milan Bisevac è ufficialmente un nuovo calciatore della Lazio. Eppure il difensore ha rischiato di non venire alla corte di Stefano Pioli. Come riportato da Repubblica.it, la trattativa ha rischiato di saltare. Motivo? Il ragazzo aveva trovato un accordo con il Lione legato ad alcuni bonus precedenti ancora da ricevere, ma il club francese all’ultimo ha cambiato le carte in tavola. Per questo si sono allungati leggermente i tempi, ma alla fine si è trovato un nuovo punto di incontro ed è stato firmato il contratto con la Lazio: un anno e mezzo con opzione per quello successivo. Non è stata proprio una formalità, insomma. Nonostante ciò, Bisevac è divenuto ugualmente un calciatore della Lazio.

 

La Fiorentina perde un giocatore importante per la sfida con la Lazio

Problemi per Paulo Sousa in vista dell’imminente sfida di sabato pomeriggio contro la Lazio di Pioli. Il tecnico viola infatti non potrà fare affidamento su uno dei suoi uomini chiave di questa stagione: Federico Bernardeschi. L’attaccante viola infatti salterà la gara contro i biancocelesti a causa dell’ammonizione rimediata oggi nella sfida contro il Palermo, ed essendo già diffidato salterà la prossima partita.

 

INFERMERIA – Il comunicato sulle condizioni di Mauricio

Subito dopo il termine del match con il Carpi il difensore biancoceleste Mauricio è stato portato in Paideia per fare alcuni accertamenti. Questo l’esito degli esami pubblicato sul sito ufficiale della Lazio: “Lo staff medico biancoceleste sul sito ufficiale della Lazio comunica che l’atleta Mauricio dos Santos Nascimento, in seguito ad una contusione riportata nel primo tempo di Lazio-Carpi, è stato accompagnato presso la Clinica Paideia ed è stato sottoposto ad un accertamento radiologico. Tale esame ha escluso la presenza di fratture, ma ha evidenziato i postumi di una contusione al gluteo destro.

 

 

CONFERENZA – Pioli: “Siamo mancati di intensità. Su Anderson penso che…”

Le parole di Stefano Pioli in conferenza stampa dopo lo scialbo pari contro il Carpi: “E’ stato più di un passo indietro, si tratta di una vera occasione mancata. Ci è mancata l’intensità, nel secondo tempo siamo migliorati ma ci è mancata la zampata, la situazione favorevole. Se non ti muovi e non giochi un calcio aggressivo ti ritrovi come oggi, con zero tiri nello specchio. La verità è che dobbiamo capire cosa fare da grandi: giocando come nel primo tempo di oggi è impossibile pensare di scalare la classifica.

Castori ha parlato di una Lazio annullata sugli esterni: “Al di là delle valutazioni altrui ho notato che abbiamo dato troppi punti di riferimento agli avversari. Non siamo riusciti a dare ritmo alla gara, in nessun caso, mancando un’occasione davvero importante.

Su Felipe Anderson: “Credo che possa fare molto di più, e lo crede anche lui. L’ho sostituito ma non per punirlo: la verità è che oggi tutta la squadra ha mancato sul piano dell’intensità.

Quando manca Biglia, la Lazio perde la bussola? “Non dubito dell’importanza di Biglia, ma abbiamo avuto un 75% di possesso palla, troppo sterile. Sono mancati i movimenti chiave in fase offensiva.

Fabio Belli

CONFERENZA – Castori: “La Lazio? Alla fine siamo stati più pericolosi noi…”

Il tecnico del Carpi, Fabrizio Castori, ha commentato così il pari, prezioso per la sua squadra, ottenuto all’Olimpico. “Il pareggio per noi è sicuramente un ottimo risultato, ottenuto senza rischiare mai. Nel complesso ritengo che siamo stati più pericolosi della Lazio, provando a sfruttar bene le ripartenze. Sicuramente il pareggio ci soddisfa, ci stiamo assestando su uno standard di rendimento decisamente buono.”

Su Borriello: “E’ partito dalla panchina perché ho preferito iniziare il match con Mbakogu e Di Gaudio, due ragazzi veloci in grado di far salire e far respirare la squadra in fase di non possesso. Nel quarto d’ora finale ovviamente la priorità era portare a casa almeno il pareggio.”

Castori si aspettava una Lazio così sottotono? “Le assenze di Biglia e Milinkovic-Savic potevano suggerirci una certa sofferenza a centrocampo, ma noi siamo stati molto bravi a raddoppiare sui loro esterni, che potevano rappresentare la loro maggiore potenzialità offensiva.”

Fabio Belli

Hoedt: “Con le qualità che abbiamo dovevamo fare decisamente di più”

Al termine della partita contro il Carpi, il difensore biancoceleste Wesley Hoedt è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel per parlare della prestazione odierna. Un brutto pareggio che complica le cose visto che fra 3 giorni si va a Firenze, a riguardo l’olandese ha replicato: “Dobbiamo guardare avanti e dare ogni giorno tutto. Oggi abbiamo giocato contro il Carpi e abbiamo pareggiato, questo non va bene. Dobbiamo migliorare e adesso ci concentreremo per la partita di Firenze. Il Carpi ha pensato a chiudersi? Sì, ma secondo me con la qualità che dobbiamo creare più occasioni e tirare di più in porta. Ora dobbiamo guardare avanti, vogliamo arrivare in Europa e sicuramente dobbiamo migliorare. Loro sono venuti qua per fare contropiede, noi sapevamo questo e secondo me non abbiamo subito tanti contropiede il che è ok ma davanti e dietro dobbiamo giocare il pallone più velocemente per creare le occasioni”. Ora la delicata sfida di Firenze: “Loro sono forti quindi noi dobbiamo andare concentrati, uniti e dare tutto, questo dobbiamo fare sicuramente”.

Pioli: “Sprecata una grande occasione”

La sua Lazio frena ancora. Dopo la grande vittoria di Milano il Carpi ferma sullo 0-0 i biancocelesti, che non riescono così ad avere quella continuità che tanto il mister aveva predicato. Un Pioli  deluso parla così alla stampa: Abbiamo sprecato una grande occasione. Abbiamo sbagliato l’impatto alla gara. Ci sono mancati ritmo e intensità. Dovevamo sicuramente creare di più. Abbiamo anche dimostrato di stare bene fisicamente, visto che abbiamo corso di più e sino alla fine. Ad aver influito è soprattutto il fattore mentale. Non siamo partiti con la giusta determinazione. Il nostro obiettivo è comunque sempre quello di migliorare la nostra classifica”, queste le parole del tecnico biancoceleste ai microfoni di Mediaset Premium.

Poco dopo il mister biancoceleste è intervenuto anche ai microfoni di Lazio Style Channel. Queste le sue parole: “Era un’occasione e lo sapevamo. C’eravamo preparati bene, avevamo preparato anche certe situazioni che purtroppo non abbiamo messo in campo sopratutto nel primo tempo dove hai giocato sottoritmo. Sapevamo che l’avversario ci aspettava e chiudeva gli spazi, dovevamo metterli più in difficoltà”. Oggi ha pesato molto l’assenza del faro Lucas Biglia contro una squadra che si è chiusa molto, a riguardo il mister ha replicato: “La Lazio messa in campo oggi doveva fare una prestazione differente e migliore, non è il Carpi che si è chiuso di più ma siamo noi che dovevamo velocizzare di più, fare più movimento, cosa che non hai fatto nel primo tempo. Nel secondo Sì ma purtroppo non sono stati sufficienti 50 minuti per invcere la partita”. Tra 3 giorni c’è Fiorentina: “Io spero che i giocatori siano arrabbiati e delusi perché se lo sono lo trasformeranno sabato con la Fiorentina. Oggi abbiamo buttato un occasione, dovevi dare continuuità a quanto fatto a San Siro ma sabato abbiamo un’altra occasione per dimostrare che non siamo quelli di oggi ma che siamo migliori“. Forse la sosta è capitata nel momento sbagliato: “Non è questione di sosta anche se, come ho detto ieri in conferenza stampa, secondo me non ha senso per come è sviluppata. La squadra ha lavorato bene, dovevamo approcciare diversamente. Sapevamo che era importante dare subito intensità e decisione per mettere in difficoltà l’avversario, ormai la sosta c’è stata. La squadra ha corso fino al 95 però l’approccio va assolutamente migliorato“.

Parolo: “Non ci siamo mai resi pericolosi”

Un brutto 0-0 in casa col Carpi non è certo il miglior modo per ripartire. Ne è convinto anche Marco Parolo. Queste le parole del centrocampista biancoceleste a fine partita ai microfoni di Mediaset Premium: “Volevamo vincere, ma non ci siamo riusciti. Il Carpi si è chiuso bene non siamo stati bravi a trovare gli spazi giusti. Non ci siamo mai resi pericolosi. Abbiamo fatto molto possesso palla, ma siamo mancati nei cross e nella finalizzazione. Dobbiamo lavorare per migliorare”. Ma qual’è ora l’obiettivo della Lazio? “Il campionato è ancora lungo. Crediamo nella rimonta. La Lazio se la può giocare con tutti. E lo dimostreremo”.

ECCO LE PAGELLE DI LAZIO-CARPI

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ECCO LE PAGELLE DI LAZIO-CARPI

LAZIO

Berisha 6 – Senza voto durante la prima frazione di gioco, nella ripresa deve limitarsi alla sola parata sulla conclusione di Zaccardo.

Konko 6 – Il migliore. Ancora titolare per l’infortunio di Basta, parte male perdendo una palla che poteva valere il vantaggio ospite. Ciò nonostante, col passare dei minuti, risulta essere il migliore della Lazio durante tutti i primi quarantacinque minuti di gioco. Bene anche durante la ripresa, anche se una sua amnesia poteva costare caro alla Lazio. Al 80′ rischia anche di realizzare il gol della vittoria. In mezzo al grigiore generale, la sua prestazione è sicuramente positiva.

Mauricio 6 – 27° gara nella massima serie italiana, dopo cinque minuti si fa male chiedendo il cambio a mister Pioli che però gli dice di stringere i denti. Nella ripresa gioca con diligenza lottando fino all’ultimo pallone.

Hoedt 5,5 – Si prende a sportellate con Mbakogu e al 26°, sulla pressione del nigeriano, per poco non realizza un clamoroso autogol. Bene nella marcatura, è però ancora molto ingenuo e lento per il nostro campionato.

Radu 5,5 – Da un suo intervento sbagliato, stava per nascere il gol del Carpi con la conclusione di De Gaudio. Nella ripresa il Carpi arretra e per il rumeno il lavoro diventa più facile.

Cataldi 5 – Non gioca bene, anzi. Non si capisce che debba fare anche perché il ruolo di interno di centrocampo non valorizza quelle che sono le sue caratteristiche principali; ovvero visione di gioco e interdizione. Dal 61′ Klose 4,5 – Il mister lo getta nella mischia ma il tedesco continua il suo momento No. Il contatto in area con Gagliolo non gli fa onore. Poteva evitarselo.

Onazi 5 – Assente dal primo novembre, con l’assenza di Biglia per squalifica, è lui il playmaker della formazione di mister Pioli. Piedi non elegantissimi che non riescono a costruire nulla d’interessante.

Parolo 5 – Sbaglia diversi lanci soffrendo il pressing di Cofie. Al piccolo trotto nella mediana capitolina, non è mai nel vivo del gioco. Passo indietro rispetto alla prova di Milano.

Candreva 6 – Di sicuro uno degli uomini più attivi del primo tempo, anche nella ripresa si impegna per sfondare il solido muro difensivo proposto da Castori.

Matri 5,5 – Ci mette tanto impegno ma lotta da solo contro i due centrali avversari. Mai servito dai compagni non ha la palla buona per realizzare un gol che sarebbe valso oro colato. Dal 80′ Djordjevic s.v.

Felipe Anderson 4 – Il peggiore. Nullo per quarantacinque minuti di gioco. Non solo non gioca bene, dando l’idea di un giocatore involuto, ma non mette nemmeno mai la gamba quando bisogna metterla e appare in confusione tattica sulla corsia esterna. Beccato anche da alcuni tifosi, se a Lotito gli offrono più di dieci milioni è da vendere subito. Dal 46′ Keita 5,5 – Più consistente del compagno sostituito, dopo qualche sgroppata iniziale, via via si adegua al resto dei compagni, andando a infrangersi contro la solida difesa ospite.

All. Pioli 5 – Parte male, con Onazi preferito a Cataldi come vice Biglia e Anderson preferito a Keita. Nella ripresa corregge il tiro inserendo lo spagnolo e buttando nella mischia Klose al posto di un innocuo Cataldi. Senza Biglia è un’altra Lazio, ma anche lui ci mette del suo. Oltre al modulo sbagliato, Onazi non può fare il play e Mauri – che lo scorso anno siglo ben nove reti – poteva essere utile a dare un po’ di idee a una squadra a corto di risorse mentali. Ultima nota a margine: la Lazio non vince in casa dal 25 ottobre (3-0 contro il Torino).

 

CARPI

Belec 6 – Inoperoso per gran parte della prima frazione, anche nella ripresa non è che sia molto impegnato.

Zaccardo 6,5 – Il capitano del Carpi realizza in rete dopo tre minuti, ma è in posizione di fuorigioco. Per tutti i primi quarantacinque minuti, perfetta la marcatura su Candreva. Nella ripresa poteva sfruttare meglio l’occasione capitatagli al 58′.

Romagnoli 6,5 – Copre bene la sua zona di competenza e Matri non è un problema. Perfetto nelle chiusure non sbaglia nessun movimento difensivo. Bene anche nella ripresa.

Gagliolo 7 – Come per il compagno di reparto, gioca in scioltezza e con tutta l’attenzione del caso. Bravo sulle palle alte, riesce ad opporsi ad ogni iniziativa avversaria.

Pasciuti 6,5 – Quando si difende, aiuta Zaccardo nella marcatura su Candreva. Quando bisogna ripartire, è lesto a spingersi in avanti dando supporto ai compagni del reparto offensivo.

Cofie 6,5 – Intelligente. Con diversi tocchi di prima, riesce a smistare palloni interessanti, dando respiro alla manovra biancorossa.

Marrone 6,5 – Protetto nel centrocampo a cinque proposto da mister Castori, riesce a dare solidità alla linea mediana; proteggendo sia la coppia dei centrali difensivi, e al tempo stesso fare un buon fraseggio con i compagni di reparto. Dal 70′ Crimi 6 – Venti minuti per tenere botta agli attacchi (sterili) della formazione ospite.

Lollo 6,5 – Bene in mezzo al campo come intermedio. Riesce a contrastare le iniziative dei centrocampisti avversari. Lavoro sporco ma utilissimo per strappare un punto prezioso.

Letizia 7 – Il migliore. Bravo, bravissimo. Sulla corsia esterna riesce a unire quantità a qualità. Spinge quando bisogna farlo, senza mai però perdere la posizione. Dotato anche di buoni piedi, riesce spesso a fraseggiare coi compagni, senza perdere mai la sfera. Ottima prova.

Mbakogu 6,5 – Schierato a sorpresa al posto di Borriello, fa valere il suo fisico contro gli avversari biancocelesti. Seppur calando nella seconda frazione, la sua prova è più che positiva. Dal 78′ Martinho s.v.

Di Gaudio 6 – Per poco non realizza una fantastica rete dopo soltanto dieci minuti di gioco. Il suo destro a giro con palla che termina di un soffio alla sinistra di Berisha. Dopo un buon primo tempo, viene sostituito dal mister. Dal 55′ Lasagna 6,5 – Alla fine poteva anche realizzare il gol della vittoria, se solo Berisha non si fosse opposto con il corpo alla sua conclusione ravvicinata.

All. Castori 7 – Formazione perfetta quella proposta all’Olimpico di Roma, con Mbakogu (preferito a Borriello), che disputa un’ottima prova dando fastidio a tutta la retroguardia biancoceleste. Anche nella ripresa, nulla da ridire. Anche se il risultato è di parità, vince il duello tattico contro il collega Pioli.

Arbitro: Russo 6,5 – Giusto annullare il gol al Carpi, in quanto Zaccardo era leggermente in posizione di offside. L’arbitraggio del direttore di gara è un po’ troppo casalingo. Esagerata l’ammonizione a Pasciuti al 50′. Per il resto gara senza episodi di particolare interesse.

 

TABELLINO
LAZIO-CARPI 0-0

Lazio (4-3-3): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Cataldi (dal 61′ Klose), Onazi, Parolo; Candreva, Matri (dal 80′ Djordjevic), Felipe Anderson (dal 46′ Keita). A disp. Guerrieri, Matosevic, Patric, Prce, Braafheid, Morrison, Oikonomidis, Mauri. All. Stefano Pioli.

Carpi (3-5-2): Belec; Zaccardo, Romagnoli, Gagliolo; Pascuiti, Cofie, Marrone (dal 70′ Crimi), Lollo, Letizia; Mbakogu (dal 78′ Martinho), Di Gaudio (dal 55′ Lasagna). A disp. Brkic, Suagher, Daprelà, Gabriel Silva, Borriello. All. Fabrizio Castori

Arbitro: Carmine Russo della sezione di Nola

Marcatori:

Ammoniti: 50′ Pasciuti (C), 52′ Cataldi (L),

Espulsi:

LA CRONACA – Anno nuovo, vita vecchia: 0-0 col Carpi e Lazio piena di vecchi difetti

Il Carpi, alla fine, ha rivelato la sua nemesi: la Lazio sbatte contro l’avversario-tormentone di tutta un’estate, che ben poco temibile sembrava a fronte dei suoi dieci punti in classifica. Gli emiliani hanno giocato una partita appena ordinata, restando abbottonati difensivamente per 80′ a parte una fiammata iniziale. Tanto è bastato per bloccare una Lazio piena di vecchi difetti: senza Biglia il centrocampo soffre, Anderson dopo i progressi di Milano torna ad essere un fantasma, Candreva è egocentrico, Parolo solo il lontano parente di quello di un anno fa. E il mercato di gennaio torna di nuovo d’attualità: urge intervenire, altroché.

FORMAZIONI – Stavolta Pioli, anche a causa delle assenze (Marchetti e Basta infortunati, Milinkovic-Savic e Biglia squalificati) non regala sorprese. Konko è al suo posto sulla fascia destra, Onazi e Cataldi completano la linea di centrocampo. In avanti alla fine Felipe Anderson vince il ballottaggio con Keita e va a formare il tridente con Matri e Candreva. Nel Carpi Di Gaudio e Mbakogu sono titolari in attacco, il nuovo acquisto Daprelà parte dalla panchina.

CARPI AGGRESSIVO – I primi 10′ di partita sono spiccatamente di marca emiliana. La vivacità di Mbakogu crea problemi alla difesa laziale e Konko perde subito due brutti palloni. Al 3′ un gol viene annullato a Zaccardo per netta posizione di fuorigioco. Al 9′ una conclusione a giro di Di Gaudio fa passare più di qualche brivido sulla schiena di Berisha. Una fiammata che richiama alla concentrazione la Lazio, che perlomeno riguadagna campo e pareggia con Candreva al 20′ il conto dei gol in offside dopo una bella combinazione tra Matri e Cataldi.

LAZIO STERILE – La seconda metà del primo tempo, dalla quale ci si attenderebbe un’accelerazione da parte dei biancocelesti, porta in realtà oltre 20′ di noia assoluta. Le iniziativa più efficaci vengono proposte da Konko sulla destra, il che è indicativo di quanto sia brillante la manovra offensiva degli uomini di Pioli. Hoedt prova un paio di inserimenti su calcio d’angolo, Felipe Anderson e Matri vengono puntualmente disinnescati, ma la verità è che occasioni da gol vere e proprie non ce ne sono, e la prima frazione di gioco si chiude senza recupero.

CHANCE KEITA – La scialba prova del primo tempo persuade Pioli ad inserire Keita in luogo di Felipe Anderson, per cercare maggiore profondità in attacco. L’anima della Lazio, incredibile a dirsi rispetto a qualche settimana a, è Konko che si rende protagonista di una percussione sulla destra che scatena i tifosi. Forse l’esterno francese si emoziona, visto che regala un pallone sanguinoso a Zaccardo che si fa ipnotizzare da Berisha. La partita non si sblocca e Pioli si gioca anche la carta Klose al posto di Cataldi.

CHIUSURA TRA I FISCHI – Candreva su punizione al 28′ prova la soluzione di potenza: una vera e propria saetta che non manca di molto il bersaglio della porta difesa da Belec. Al 36′ Konko prova a diventare a tutti gli effetti l’eroe del giorno, con una pazzesca conclusione da fuori che manca di un soffio il bersaglio. L’ultimo cambio di Pioli è Djordjevic per Matri, in una partita ormai a caccia di un singolo episodio per sbloccare l’equilibrio. Ma nonostante 5′ di recupero finali, l’unico sussulto è un salvataggio di Berisha su Kevin Lasagna, anche lui neoentrato, nel recupero. Si chiude tra i fischi, anno nuovo, vita vecchia: la Lazio del 2016 è come quella del 2015: debole, convalescente, forse ancora malata.

Fabio Belli

IL TABELLINO

LAZIO – CARPI 0-0

LAZIO (4-3-3): Berisha; Konko, Mauricio, Hoedt, Radu; Onazi, Cataldi (62′ Klose), Parolo; Candreva, Matri (81′ Djordjevic), Felipe Anderson (46′ Keita). A disp. Guerrieri, Matosevic, Patric, Prce, Braafheid, Seck, Morrison, Mauri, Morrison, Oikonomidis. All. Stefano Pioli.

CARPI (4-3-3): Belec; Zaccardo, Gagliolo, Romagnoli, Letizia; Cofie, Marrone (70′ Crimi), Lollo; Pasciuti, Mbakogu (79′ Martinho), Di Gaudio (55′ Lasagna). A disp. Brkic, Suagher, Daprelà, Gabriel, Borriello. All. Fabrizio Castori.

ARBITRO: Russo (sez. Nola).

ASS.: Longo -Galloni. IV: Manganelli. ADD.: Rocchi-Baracani

NOTE. Ammoniti: 51′ Pasciuti (C), 53′ Cataldi (L), 94′ Onazi (L). Recupero: 5′ st.

La Lazio su Tissone: le parole dell’agente

Ai microfoni di Tuttomercatoweb per commentare le voci di un presunto interessamento della Lazio nei confronti di Fernando Tissone, trentenne centrocampista del Malaga, è intervenuto l’agente del giocatore. Queste le sue parole: “La Lazio è una delle tante società interessate al mio assistito. In Italia non sono i soli, anche il Bologna e altre squadre si sono interessate a lui, come del resto anche altre compagini europee. Ma posso confermare che con i dirigenti biancocelesti i contatti proseguono da giorni e che sono seriamente interessati. Il contratto con il Malaga scadrà a giugno e prenderlo già da ora sarebbe un vero affare, per di più a costo zero. Lui sarebbe felicissmo di tornare in Italia, dove già è stato per otto anni”.