Alla vigilia del match con la Lazio in conferenza stampa è intervenuto il centrocampista del Saint Etienne Valentin Eysseric: “Siamo già qualificati ma giocare contro la Lazio è sempre una bella gara da disputare. Ho visto l’incontro con la Juventus, sono molto veloci sulle corsie laterali. E’ la partita giusta per mettersi in mostra. Bisogna scendere in campo come se fosse un incontro decisivo e far divertire le persone che verranno ad assistere al match. Essendo già qualificati inizio a guardare le probabili avversarie, il Manchester United ad esempio non è passato ieri”.
Lulic: “Senzazioni positive ma…”
Il centrocampista biancoceleste, Senad Lulic, è intervenuto ai microfoni dei media del suo paese. Nel corso dell’intervista ha raccontato come sia avvenuto il suo infortunio, le sensazioni dopo le prime cure ed tempi di recupero previsti per il suo ritorno in campo: “Ero in palestra con i miei compagni, stavo facendo un esercizio per le gambe e sono scivolato. Dei pesi mi sono caduti sulla mano. E’ stato un attimo. A quel punto mi hanno portato subito in ospedale, dove sono stato operato. Alla fine è andata anche bene. I dottori mi hanno assicurato che le cure procedono bene e che l’operazione ha avuto successo. Pochi giorni fa mi sono sottoposto al controllo di un medico che mi ha detto che il recupero sta andando bene. Per ora è tutto a posto, non credo che ne riporterò conseguenze. Le dita sono normali, e come hanno spiegato i medici, se non sono nate complicazioni tutto dovrebbe tornare normale. Ora non penso a quando tornare in campo, la cosa più importante è che abbia salvato le dita. Per un mio recupero ci potrebbe volere un mese, un mese e mezzo, ma non pensiamo a quando rientrerò perché la salute è più importante”.
Europa League – Galtier, tecnico Saint Etienne: “Partita importante ma darò spazio ai giovani”
Alla vigilia dell’incontro di Europa League tra Saint Etienne e Lazio è intervenuto in conferenza stampa il tecnico francese Christophe Galtier. Dato che entrambe le squadre sono già qualificate al turno successivo l’incontro di domani sera permetterà ai tecnici delle due squadre di mettere in campo i ragazzi più giovani. Queste le parole dell’allenatore transalpino sull’incontro di domani: “Possiamo preparare la partita senza tante pressioni. Abbiamo già raggiunto la qualificazione e non sono tante le squadre francesi che possono vantarsi di averlo fatto prima dell’ultimo turno. Quello di domani è un incontro di Europa League e in quanto tale resta importante. Mi auguro che i giocatori possano giocare liberi e spensierati, darò anche ai giovani l’emozione di vivere questi momenti. Jessy Moulin giocherà dal principio. Jean-Christophe Bahebeck si è allenato regolarmente e dovrebbe far parte del gruppo. François Clerc invece sarà assente”.
Giudice Sportivo: Mauricio squalificato
Come se non bastasse il periodo no della retroguardia biancoceleste, Pioli nella prossima sfida di campionato dovrà fare a meno di un altro centrale, oltre alla ormai nota assenza di De Vrij. Infatti, come ufficializzato poco fa dal Giudice sportivo Tosel, il difensore della Lazio Mauricio è stato squalificato per la partita contro la Sampdoria. Il Brasiliano ha rimediato il cartellino giallo, nella sfida contro la Juventus e dovrà guardare dagli spalti i suoi compagni affrontare la squadra di Montella.
Ag. Douglas: “Sto parlando con altri club”. Poi sulla Lazio…
Il nome più gettonato per sostituire l’infortunato De vrij al centro della difesa laziale, è da mesi il difensore del Dnipro, Douglas. Da quanto trapela sembra esserci stata una frenata quando, per il prezzo del suo cartellino, la società Ucraina ha sparato troppo alto rispetto all’offerta pensata da Lotito. Ora lo stop della trattativa fa sembrare difficile che il centrale sbarchi in Italia, per capirne di più ai microfoni di Calciomercato.it è intervenuto il suo agente, Malik Arutiunov: “Se Douglas sarà venduto? Sto parlando con club di altre nazioni ma non con la Lazio, l’ultima volta che ho sentito Tare risale a ben tre anni fa, è molto difficile vederlo giocare in Italia”. Dichiarazioni che non sembrano sposarsi al meglio con quelle fatte proprio dal calciatore subito dopo la sfida con la Lazio, per capire se si tratti di brusca frenata o strategia bisognerà solo aspettare l’imminente inizio del calciomercato invernale.
CHI L’HA (RI)VISTO – Alessandro Berardi, portiere con ricevuta di ritorno
Strano mestiere, quello del portiere. In casa Lazio ancora di più: da diversi anni il settore giovanile biancoceleste si sta ritagliando importantissime soddisfazioni. Tanti i giocatori lanciati sul palcoscenico del grande calcio e in generale tra i professionisti, Lega Pro compresa, parallelamente ai trofei conquistati dalla Primavera allenata da Bollini prima e da Inzaghi poi. Ma in quanto a portieri, il piatto piange. L’ultimo grande numero uno lanciato dal vivaio biancoceleste è stato Flavio Roma, campione d’Italia nel 1995 nella squadra di Nesta, Di Vaio e Franceschini, quindi protagonista di una carriera che lo ha portato anche a giocare una finale di Champions League con la maglia dei francesi del Monaco.
Grandi speranze vengono riposte in Guido Guerrieri, l’anno scorso MVP della final eight scudetto e quest’anno terzo in prima squadra. Ma nel passato un altro numero uno, classe ’91, sembrava destinato a grandi traguardi. Si tratta di Alessandro Berardi. Portiere dal gran fisico e dall’esplosività fuori dal comune tra i pali, sfiorò lo scudetto nel 2012 quando la squadra di Bollini perse la finalissima contro l’Inter. Nel derby disputato in finale però Berardi giocò una partita al di sopra delle possibilità anche di molti portieri di Serie A. Sventando soprattutto nel finale i tentativi di Nico Lopez e compagni, si guadagnò per distacco la palma di migliore in campo.
Anche alla luce del suo fisico, tutti pensarono a lui per un possibile dopo-Marchetti, magari dopo un paio di stagioni passate a fare esperienza in B. E il passaggio in prestito all’Hellas Verona, nell’estate del 2012, sembrò da subito la soluzione ideale. Invece se ne persero le tracce in maniera abbastanza rapida. Ai portieri capita spesso: un ruolo troppo delicato per mettere nelle mani di un ventunenne le sorti di qualche caldissima piazza di provincia.
Se Luca Carboni diceva che ci vuole un fisico bestiale, a Berardi non è bastato, anche se la maturità del ragazzi gli ha sempre permesso di non perdere la testa nella fase più delicata che investe un ragazzo una volta terminata l’avventura in Primavera. Quella cosiddetta del pacco postale. Per i giovani di casa Lazio la tappa alla Salernitana è quasi obbligatoria, ma anche in questo caso manca la fiducia. Solo sei presenze, quindi un nuovo passaggio al Grosseto, ma la squadra fallisce. E’ a Messina che Berardi trova finalmente spazio, pur in una stagione disgraziata per il sodalizio peloritano, chiusa con una retrocessione più che rocambolesca contro una squadra tecnicamente fallita come la Reggina.
Ma il destino che tante volte aveva giocato tiri mancini a Berardi, all’ennesimo rientro alla base a Formello nell’estate 2015, tende finalmente una mano. Il Messina viene ripescato, e lui che nella squadra siciliana era riuscito finalmente ad imporsi come titolare, subentrando dopo l’infortunio di Rino Iuliano, finalmente riprende il posto tra i pali che gli spetta. E stavolta a titolo definitivo: centomila euro per il suo cartellino, e la Lazio è ancora a caccia del portiere fatto in casa. Sotto con Guerrieri, in un caleidoscopio di speranze che a Berardi non interessa più: ora il suo posto è a Messina, dove in questo campionato ha già collezionato dodici presenze, confermandosi titolare inamovibile.
Fabio Belli
Saint-Etienne – Lazio, tra i convocati di Pioli spiccano tre assenze…
La Lazio è pronta a partire per la Francia, con l’obiettivo qualificazione già centrato, Pioli potrà far riposare alcuni big in modo da poter far esordire qualche giovane o impiegare chi ha giocato meno. Al termine dell’allenamento di oggi, il mister ha diramato la lista dei convocati per la gara contro il Saint-Etienne, con l’esclusione (per infortunio) dalla lista di tre calciatori: Onazi, Kishna e Mauri. Di seguito la lista dei convocati:
Portieri: Marchetti, Berisha, Guerrieri;
Difensori: Basta, Gentiletti, Hoedt, Konko, Mauricio;
Centrocampisti: Candreva, Cataldi, Felipe Anderson, Biglia, Morrison, Murgia, Oikonomidis, Parolo;
Attaccanti: Djordjevic, Klose, Matri.
Franceschini: “Lazio, per battere Montella ecco cosa fare…”
Daniele Franceschini resta un personaggio del mondo del calcio molto legato al mondo biancoceleste. Campione d’Italia nel 1995 con la Primavera della Lazio, il “dream team” con Nesta e Di Vaio, ha esordito in Serie A proprio in una sfida contro la Sampdoria, che sarà la sua casa da calciatore professionista per molto tempo. E proprio alla vigilia di un delicatissimo Lazio-Sampdoria l’ex centrocampista è intervenuto sugli 88.100 di Elle Radio, nella trasmissione “I Laziali Sono Qua“, per fare il punto della situazione su una Lazio più che mai in crisi in queste ultime settimane.
Che tipo di partita si aspetta Franceschini da Lazio-Sampdoria? “Sarà una partita complicatissima, visto che anche i blucerchiati sono reduci da tre sconfitte consecutive dall’avvento di Vincenzo Montella in panchina. Ancor più in difficoltà è la Lazio, ma i biancocelesti dovranno sfruttare le difficoltà che la Samp sta trovando nel metabolizzare il gioco di Montella.“
L’Europa può essere importante per la Lazio per superare la crisi? “Le vittorie aiutano sempre a crescere. La mancata qualificazione in Champions ha avuto sicuramente un peso importante sui problemi della Lazio, ma l’Europa League può essere una medicina per tutta la stagione biancoceleste.“
Su Stefano Pioli: “Il ruolo dell’allenatore è un ruolo estremamente delicato, si devono incastrare tante componenti per trovare la figura ideale. Sono sempre stato convinto che Pioli sia uno dei migliori allenatori italiani, con la Lazio che ha costruito i grandi risultati della scorsa stagione attraverso il gioco. E’ chiaro che i fattori che rendono una squadra vincente devono mantenersi tali a lungo, con continuità, e qualche fattore è evidentemente venuto meno.“
Come possibile sostituto del mister laziale si è parlato di Walter Mazzarri: “E’ una certezza, un allenatore di grande personalità, e di personalità ne serve molta in una piazza difficile come quella romana. Sono convinto però che non sempre il cambio di allenatore sia la panacea di tutti i mali: personalmente spero possa essere ancora Pioli a risolvere i problemi della Lazio.“
Franceschini ha allenato fino alla scorsa stagione nel settore giovanile della Lazio. C’è qualche talento in particolare da segnalare? “Talenti interessanti la Lazio ne ha molti, ma è giusto non fare nomi né concentrarsi troppo sui singoli. Cataldi sta dimostrando che spazio nella Lazio per giovani di valore ce n’è, la società deve continuare ad investire nel vivaio alla luce anche dei risultati ottenuti negli ultimi anni.“
Sul centrocampo della Lazio in generale: “Il valore aggiunto è Biglia, dopo le difficoltà iniziali in cui aveva sofferto il dualismo con Ledesma si è dimostrato un giocatore di livello internazionale. E’ il fulcro del gioco della Lazio. Parolo rispetto allo scorso anno sta faticando un po’ di più, forse sta mancando in fase realizzativa.“
Si è parlato anche di Alessandro Nesta come possibile figura di raccordo all’interno del mondo Lazio. Spiega Franceschini: “Credo che Nesta al momento stia bene a Miami, e abbia voglia di intraprendere la carriera da allenatore. Poi certo, mai dire mai, sicuramente figure di forte identità laziale farebbero bene alla struttura del club.“
Nel mercato di gennaio come si può intervenire per migliorare la squadra? “La Lazio al momento è più in difficoltà nel reparto difensivo. L’assenza di De Vrij si sente terribilmente, un difensore di personalità aiuterebbe a trovare il giusto equilibrio.“
Infine, un commento su un campionato di Serie A mai equilibrato come in questi anni: “Al momento vedo ancora il Napoli un passo avanti. Ci sono squadre come Sassuolo ed Atalanta che possono essere considerate come autentiche rivelazioni. Il miglior calcio però secondo me lo gioca la Fiorentina, Paulo Sousa ha regalato alla squadra un’identità ben precisa in pochissimo tempo.“
Fabio Belli
FORMELLO – Aumentano le assenze e le possibilità che domani qualche baby esordisca
Lavoro mattutino per la squadra di Pioli prima di partite per Saint Etienne. Tante le assenze: oltre al lungodegente de Vrij, si sono aggiunti negli ultimi giorni anche Lulic e Kishna. Per non parlare degli squalificati Radu, Milinkovic-Savic e Keita. Alla seduta mattutina hanno preso parte anche Biglia (assente ieri) e il baby Murgia aggregato dalla Primavera. Dall’allenamento di oggi Pioli pare orientato a giocare col 4-4-2. Differenziato per Onazi che difficilmente sarà della partita. Assenti Mauri e Berisha: soprattutto l’assenza di quest’ultimo lancia Guerrieri dal 1′. Una suggestione che i tifosi laziali sognano da tempo, ovvero quella di vedere il portierino ex Primavera esordire in prima squadra.
Felipe Melo: “Contro Udinese e Lazio sarà dura ma vogliamo vincere”
Altre due partite e si chiuderà il 2015. La Lazio affronterà Sampdoria e Inter prima della sosta. Due partite tutt’altro che facili, soprattutto quella con i nerazzurri che viaggiano a vele spiegate. La squadra di Mancini è carica e lo dimostrano le parole di Felipe Melo a Inter Channel: “Ci teniamo a chiudere bene l’anno. Contro Udinese e Lazio sarà dura, ma dobbiamo affrontarle con la convinzione che siamo l’Inter e possiamo battere chiunque”.
RASSEGNA STAMPA – Mistero Lazio a due velocità
C’è una Lazio che vola in Europa League, che ha strappato addirittura con un turno di anticipo il pass per i sedicesimi di finale e si è assicurata il primo posto matematico nel girone G. E con quali risultati, poi: la parola sconfitta, quella sconociuta. In cinque partite i biancocelesti hanno conquistato quattro vittorie (all’andata col Saint-Etienne, doppia col Rosenborg e al ritorno col Dnipro) e un solo pareggio con gli ucraini. Un totale di 13 punti, con 12 gol siglati e soltanto 5 subiti: praticamente la media di 2.4 reti segnate e una subita a partita. C’è una Lazio che crolla in serie A, che gioca in bilico a sole cinque lunghezze dalla zona retrocessione. Dodicesimo posto in classifica, 19 punti conquistati e soprattutto un misero punto nelle ultime sei partite. I biancocelesti hanno una delle peggiori difese del campionato, ma anche uno degli attacchi meno prolifici.
Sembrano due squadre diametralmente opposte, eppure sono la stessa. Con una notevole differenza di rendimento che Pioli ha provato a spiegare in più occasioni: «In Europa League giochiamo meno spesso che in serie A, le avversarie non ci conoscono e riusciamo a esprimere meglio il nostro gioco», in sintesi la giustificazione del tecnico emiliano. Se la sua panchina traballa, d’altra parte, è proprio per i risultati negativi in campionato mentre gli unici sorrisi in stagione sono arrivati unicamente nella competizione internazionale. Ecco la ricetta della Lazio per risalire la china e scacciare la crisi, imparare dall’Europa League è l’unico ingrediente. E anche se la sfida con il Saint-Etienne domani sera in Francia conta poco o nulla, i biancocelesti vogliono mettere la ciliegina sulla torta sulla fase a gironi: i 13 punti nel gruppo G sono già il miglior risultato nelle ultime cinque edizioni della competizione a cui la Lazio ha partecipato. Insomma una motivazione in più per fare bene con i francesi, ma soprattutto un incredibile trampolino di lancio per i più giovani. Che sono dalla parte del tecnico emiliano e hanno troppa voglia di approfittare del momento buio della Lazio per ritagliarsi fiducia e una chance. Oikonomidis ad esempio scalpita per prendersi una maglia da titolare e sogna l’esordio assoluto in prima squadra: Pioli ha testato l’australiano da esterno nel 4-4-2 e il classe ’95 è pronto al suo debutto in Europa League.
Cataldi poi, nonostante le ultime quattro panchine consecutive in serie A, torna protagonista a centrocampo: nella fase a gironi ha collezionato 286 minuti ed è partito tre volte titolare. Al centro della difesa c’è Hoedt, 11 presenze tra campionato e coppa europee, 21 anni e spesso una lucidità maggiore dei compagni di reparto più anziani. Il tecnico emiliano punterà sulla loro spensieratezza con il Saint-Etienne poi con la Sampdoria si affiderà ai suoi giocatori chiave – da Biglia a Parolo – per tornare a respirare anche in campionato: lunedì sera all’Olimpico serviranno tutti gli uomini di Pioli a far quadrato attorno a lui.
Fonte : Il Tempo
RASSEGNA STAMPA – Zapata o Heurteaux le piste calde per il centrale
Bye-bye Vlaar, distante N’Koulou, stazionario Douglas, risalgono Zapata ed Heurteaux, ma rispuntano anche i nomi di Xandao e Senderos, mentre dalla Russia si alzano rumors su Samba. Anche nel mercato, come nel caso dell’allenatore, l’incertezza in casa Lazio non manca. C’è da prendere un difensore ad ogni costo e a Formello si valutano diverse situazioni, attendendone l’evolversi. Su Vlaar, ad esempio, c’è stato solo un timido contatto alcune settimane fa, ma i dubbi erano tanti e alla fine si è deciso di far scivolare ogni discorso, così il centrale olandese ieri ha firmato con l’Az Alkmaar.
LA SITUAZIONE – La pista forte resta sempre Douglas del Dnipro. I dirigenti biancocelesti hanno presentato la loro offerta, circa un milione e mezzo di euro a gennaio più un riscatto di 3,5 milioni in un’unica soluzione a giugno. La società ucraina, per loro ammissione, avrebbe offerte superiori e se così fosse, la Lazio non è intenzionata a partecipare ad aste e se dovesse andare male, non si strapperebbe i capelli rivolgendosi altrove. La prossima settimana i due club si sentiranno tramite un intermediario che sta curando l’affare, poi si deciderà il da farsi. Riguardo a N’Koulou, il Marsiglia per cederlo a gennaio chiede una cifra intorno ai 10 milioni di euro, troppi per un difensore che si svincola a parametro zero sei mesi dopo. Su di lui c’è il Valencia che, nonostante le voci che arrivano dalla Francia che parlano di un pre-accordo con la Lazio, pare sia in vantaggio sui biancocelesti. All’estero sono da seguire vecchie piste che portano a Xandao e Senderos, mentre su Samba della Dinamo Mosca solo rumors e niente più.
PISTE ITALIANE – Nelle ultime ore, grazie anche all’imminente rinnovo di Marchetti, è in risalita Heurteaux che ha lo stesso manager del portiere laziale. Il francese, a quanto si sa, vorrebbe lasciare Udine e con il club friulano i rapporti sono molto buoni, tanto da poter mettersi d’accordo su un prestito oneroso e un riscatto per giugno. E’ stato fatto con Candreva e Basta. Discorso simile anche per Zapata del Milan, in scadenza di contratto. Il colombiano due anni fa è stato vicinissimo alla Lazio e chissà che la storia non si ripeta.
Fonte : Il Messaggero
RASSEGNA STAMPA – Lazio: «Kishna ha riportato un trauma meniscale»
Ai microfoni di Lazio Style Radio, il consulente ortopedico della Lazio Stefano Lovati è intervenuto per il report medico sulle condizioni di Ricardo Kishna: “Riccardo Kishna, a seguito dell’allenamento di ieri, ha avuto un trauma meniscale. L’atleta ieri ha fatto un esame di risonanza magnetica che ha evidenziato un’edema nella parte esterna del ginocchio destro. Ora il ragazzo è a riposo e sta svolgendo cure fisioterapiche, tra 3 giorni avremo un quadro completo. Dobbiamo aspettare le risultanze del prossimo controllo per avere notizie più chiare e certe. Per ora possiamo solo dire che ha un’infiammazione post traumatica”.
Fonte : Il Corriere dello Sport
RASSEGNA STAMPA – Lazio, ora è vietato ripetere gli errori estivi
In uno stadio quasi completamente deserto, lunedì prossimo contro la Samp, Stefano Pioli e la Lazio si giocheranno gran parte del loro futuro. Al tecnico emiliano, dopo il crollo con la Juve, è stata concessa una proroga perché probabilmente il presidente Lotito e il ds Tare avranno fatto una profonda riflessione sul loro lavoro estivo e avranno, certamente, trovato delle falle che sono poi diventate la cause dell’attuale rendimento della Lazio. Due piccoli esempi? La mancata consegna della fascia di capitano a Candreva (Biglia non è certo stato scelto da Pioli) e la scarsa attenzione al mercato dei difensori: ingaggiati (naturalmente a parametro zero, specialità del club di Formello) solo il baby Hoedt, ancora troppo acerbo per i nostri palcoscenici, e tale Patric, di cui si sono perse le tracce da tempo.
Ad oggi, solo il Carpi, il Frosinone, il Verona e la Samp hanno incassato più gol dei biancocelesti e di certo la gravissima assenza di De Vrij non può giustificare tutti i numeri negativi accumulati fino ad oggi: ai quattro esterni già presenti in rosa – Lulic, Candreva, Felipe Anderson e Keita, sono stati aggiunti altri giocatori offensivi come l’olandese Kihsna, l’inglese Morrison, il serbo Milinkovic Savic, lui sì pagato caro, oltre a Mauri, richiamato di corsa per cercare una tregua con il pubblico. Pioli, di fronte a tanta abbondanza offensiva, probabilmente è andato in confusione, tanto che a volte usa due esterni nel primo tempo e altri due nel secondo. La ricostruzione di gennaio dovrà ripartire dall’acquisto di almeno due difensori di grande livello. L’olandese Vlaar, reduce da un serio infortunio ma entrato nel mirino biancoceleste (anche perché era gratis), se n’è già andato all’Az. Lotito, che forse non si è fidato delle sue condizioni fisiche, dovrà darsi una mossa per trovare gli uomini giusti e, soprattutto, dovrà aprire le casse per trovare qualche centrale competitivo, a meno che non voglia ripetere l’errore estivo: quello di non investire per andare in Champions e incassare subito una ventina di milioni ma di aspettare, invece, il verdetto di Leverkusen, che tanto per cambiare è stato negativo. I risultati sono davanti agli occhi di tutti: stadio vuoto, zero incassi, classifica deprimente.
Fonte : Il Corriere dello Sport
RASSEGNA STAMPA – Lazio verso Saint Etienne: Pioli cambia giocatori e modulo
Prime prove tattiche per la Lazio in vista dell’ultima partita del girone di Europa League. Contro il Saint-Étienne, la squadra di Pioli (già qualificata da prima della classe) si gioca ben poco a livello di classifica ma ha comunque bisogno di una vittoria per cercare di rasserenare un clima pesante e stabilizzare la panchina traballante del tecnico.
IDEA 4-4-2 – Probabilmente proverà a raggiungere i tre punti con una formazione sperimentale: Pioli sta valutando la possibilità di giocarsela con il 4-4-2, dando fiducia alla difesa composta da Basta, Mauricio, Hoedt e Konko, a coprire il portiere di coppa Etrit Berisha. A centrocampo torna dal primo minuto Felipe Anderson (in panchina nelle ultime due di campionato), che comporrà la mediana insieme a Cataldi, Parolo e il giovane australiano Oikonomidis. Davanti spazio alla coppia pesante Matri-Djordjevic. Ancora una panchina in vista per Morrison. All’ultimo allenamento non hanno partecipato Mauri, Onazi, Kishna, Biglia, Lulic e De Vrij.
KISHNA KO – Per quanto riguarda l’ala olandese acquistata dall’Ajax in estate si deve ancora attendere per stabilire i tempi di recupero: “Kishna ha dolore nella regione esterna del ginocchio – spiega il medico sociale Lovati – e ha un risentimento meniscale esterno, non posso dire se è preoccupante o meno. Al momento è a riposo, sapremo qualcosa di più preciso tra 3-4 giorni, ora è inutile fare ipotesi. Quando non ci sono traumi troppo interessanti bisogna capire quali siano gli aspetti che possono provocare problemi in un secondo momento”.
Fonte : La Repubblica
Crespo racconta il suo passato biancoceleste
Hernan Crespo racconta il suo trascorso in biancoceleste: “Il mio primo anno alla Lazio fu difficile, la gente voleva lo scudetto ma i miei compagni erano troppo rilassati – afferma l’argentino a Inter Channel –. Eriksson lasciò per andare ad allenare l’Inghilterra e con l’arrivo di Zoff e di Poborski riprendemmo a correre. Perdiamo lo scudetto pareggiando contro l’Inter a poche giornate dalla fine del campionato. Il giorno in cui fui ceduto all’Inter, mister Mancini mi chiese di rimanere alla Lazio per vincere lo scudetto, non immaginava che l’avremmo vinto qualche anno dopo con un’altra maglia…”.
Il punto di Lovati sull’infortunio di Kishna
Il dottor Lovati, dalle frequenze di Lazio Style Radio, ha diramato il bollettino medico sulle condizioni di Kishna: “Riccardo Kishna, a seguito dell’allenamento di ieri, ha avuto un trauma meniscale. L’atleta ieri ha fatto un esame di risonanza magnetica che ha evidenziato un’ edema nella parte esterna del ginocchio destro.Ora il ragazzo è a riposo e sta svolgendo cure fisioterapiche, tra 3 giorni avremo un quadro completo. Dobbiamo aspettare le risultanze del prossimo controllo per avere notizie più chiare e certe. Per ora possiamo solo dire che ha un’infiammazione post traumatica“.
Polveriera Samp: accenno di rissa tra tifosi e calciatori
Non è solo la Lazio a vivere un momento di crisi. A farle compagnia in questa brutta situazione c’è la Sampdoria. I blucerchiati, che hanno gli stessi punti dei biancocelesti e che saranno i prossimi avversari della Lazio (lunedi ore 20.45 allo Stadio Olimpico), sono stati aggrediti dai tifosi all’indomani della pesante sconfitta contro il Sassuolo. Come riportato da TuttoSport, alcuni tifosi avrebbero schiaffeggiato Soriano, al termine di un duro battibecco, conseguenza di una protesta troppo dura da parte dei supporters. A questo punto la società di Ferrero sta valutando se mandare la squadra in ritiro lontano da Genova. Si parla di Catania come nuova sede di allenamento.
Corradi: “Fiducia a Pioli. Brocchi? E’ un rischio…”
Bernardo Corradi, ex giocatore dei biancocelesti, con cui, dal 2002 al 2004, ha totalizzato 64 presenze e realizzato 20 gol, e attuale opinionista sportivo per Mediaset Premium, intervistato in esclusiva da ZonaCalcio.net, ha detto la sua sulla situazione in casa capitolina: “Il fatto che la squadra sia andata per la terza volta in questa stagione in ritiro dimostra che la questione è più mentale che fisica. D’altronde è la testa a comandare tutto. Occorre ritrovare lo spirito giusto, quello che caratterizzava la Lazio dello scorso anno e che sembra essersi smarrito”. Per l’ex attaccante, la sostituzione dell’allenatore non è sempre la scelta giusta: “Io darei ancora tempo a Stefano Pioli. Certo a Bologna c’è stato un cambiamento radicale di risultati e prestazioni, ma Palermo, Sampdoria e Verona dimostrano che non sempre un cambio in panchina è la scelta giusta che dà i risultati sperati”. Infine, un’opinione sull’ipotesi Christian Brocchi, che sembra essere l’uomo prescelto da Lotito per risollevare le sorti della Lazio: “Credo sia un rischio sia per la Lazio, vista la sua inesperienza, sia per Brocchi, che rischierebbe di bruciarsi. Se la società vuole puntare su un allenatore che lavora con le giovanili tanto vale puntare su una soluzione interna come Simone Inzaghi, che, lavorandoci, conosce già abbastanza bene l’ambiente. Ma, ripeto, io darei ancora fiducia e tempo a Stefano Pioli”.
Moggi parla a 360° e attacca Mauri, Lotito e Rudi Garcia
Intervistato dalla trasmissione tv di Italia 1, Le Iene, Luciano Moggi ha parlato di calcio a 360°. Ecco l’intervista completa:
Come vivi senza calcio?
“Oggi faccio il giornalista. Vivo meglio senza calcio e passo più tempo coi miei nipotini”.
Tifi sempre Juve? Che squadra tifavi da bambino?
“Sì tifo ancora Juve. Da bambino tifavo Inter poi ho conosciuto Moratti e ho smesso…”.
In un’intercettazione telefonica dicesti di aver chiuso nello spogliatoio Paparesta…
“Feci solo una battuta al telefono…”.
Al processo penale sei stato prescritto e non assolto…
“E’ colpa loro che hanno allungato troppo i tempi”.
In Cassazione hanno detto che condizionavi le gare e il processo di Biscardi…
“Vorrei capire quali gare avrei condizionato. Biscardi lo seguivano in 10 persone a settimana”.
Sei stato condannato a 4 mesi per aver offeso e minacciato pesantemente il d.s. della Roma Baldini…
“E’ vero che l’ho chiamato pezzo di m*** ma si meritava anche di peggio”.
E’ vero che avevi 200 sim card per evitare le intercettazioni telefoniche?
“Stupidaggini…”.
Per colpa tua hanno tolto due scudetti alla Juve. E’ stato giusto assegnare uno scudetto all’Inter?
“La Juve meritava quegli scudetti. Io al posto dell’Inter non avrei accettato quello scudetto”.
Ti sei sentito scaricato dalla Juve?
“Forse ho sbagliato a dare le dimissioni…”.
Ci sono stati altri scandali nel calcio dopo il tuo?
“Sì, ad esempio il Catania ha comprato 5 partite ma non si sa chi gliel’ha vendute. Addirittura Masiello e Mauri che erano colpevoli di aver cambiato dei risultati ancora giocano titolari. Conte coinvolto nel calcioscommesse? Lo escludo a priori”.
Tavecchio?
“Il suo problema è che è in mano a Lotito. Tavecchio è un tipo ruspante e va preso per quello che è”.
Ti vedresti bene a capo della FIGC?
“Io sì ma Lotito non la prenderebbe bene”.
Blatter?
“L’hanno preso con le mani nella marmellata”.
Platini?
“Mi sorprende che abbia preso un compenso dopo 10 anni. Blatter e Platter si sono sempre eretti a salvatori del calcio ma probabilmente tanto salvatori non erano”.
I politici ti chiedevano i biglietti gratis?
“Di Pietro che fa tanto il santo mi chiese 20-30 biglietti per un gran corteo, poi dopo calciopoli disse che non ci conosceva né a me né a Giraudo”.
Il migliore e il peggiore allenatore del campionato?
“Mancini il migliore, Garcia il peggiore perché è il dramma della Roma. Roma Atalanta sembrava una partita tra scapoli e ammogliati, gli ammogliati parevano i giallorossi”.
Fabrizio Piepoli