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EUROPA LEAGUE – Fiorentina a due facce: a Basilea finisce 2 a 2

Non basta un grande cuore alla Fiorentina per avere la meglio del Basilea. Al St. Jakob-Park i viola, in 10 per oltre un’ ora, dominano la formazione elvetica e vanno sul 2-0 grazie a una doppietta di Bernardeschi ma una gomitata di Roncaglia lascia i toscani con l’uomo in meno. Sul finale di tempo accorcia le distanze il Basilea con Suchy, al 29′ della ripresa il 2-2 di Elneny. Appuntamento rinviato per la Fiorentina per il passaggio ai 16esimi di Europa League, nel girone I il Basilea è al comando con 10 punti, a 7 i viola con Belenenses e Lech Poznan a 5.

Il primo acuto, al 2′, è di marca viola, Ilicic vede il suo tiro bloccato con un braccio da un difensore in scivolata non viene sanzionato dall’arbitro. La Fiorentina fa la partita e al 23′ fa fruttare la sua superiorità, su un pallone rubato a metà campo Borja Valero vede Bernardeschi e lo serve sul filo del fuorigioco, il numero dieci riceve palla in area e di sinistro supera Vailati. Passano una manciata di secondi e Roncaglia rovina la festa viola stendendo con una gomitata Embolo; l’arbitro non ha dubbi ed espelle il difensore argentino.

Il Basilea, galvanizzato dal vantaggio dell’uomo in più si fa aggressivo, al 32′ tiro a incrociare di Boetius che finisce a lato. Paulo Sousa corre ai ripari inserendo Tomovic al posto di Ilicic. Gli elvetici provano ancora la conclusione da lontano con Xhaka, palla fuori. La Fiorentina non molla e trova il raddoppio al 35′, Borja Valero smista per Alonso il quale vede Kalinic in area, il croato protegge la palla e serve Bernardeschi che dall’altezza del dischetto non sbaglia: 2-0. La partita non è finita, a 5′ dall’intervallo cross per Embolo che schiaccia di testa, miracolo di Sepe da due passi ma sulla ribattuta è lesto Suchy a ribadire in rete. Nella ripresa occasione da calcio da fermo per la Fiorentina con Marcos Alonso che pennella una punizione che sibila di poco a lato. La Fiorentina sembra stanca e il Basilea alza il suo baricentro, al 74′ il gol del pareggio con Elneny che con un tiro preciso da fuori area supera Sepe. Non succede più nulla, dopo una partita dominata per lunghi tratti la Fiorentina esce dal St. Jakob-Park con un pari. Il Basilea è matematicamente ai sedicesimi, ai toscani contro il Belenenses basterà un pari per passare il turno.

Fonte: AdnKronos

Klose nel post-gara: “Credo nel tecnico e nella squadra, risaliremo”

Non sta vivendo un momento positivo Miroslav Klose, ma la voglia di sacrificarsi non manca mai. Il panzer al termine della partita ha parlato così ai microfoni di Sky Sport: “Era molto importante l’atteggiamento oggi, abbiamo giocato bene”. Sulla nuova disposizione tattica con le due punte: “Abbiamo cambiato qualcosaio posso giocare anche da 10, però così sono un po’ distante dalla porta, ma anche noi attaccanti dobbiamo aiutare la squadra in fase difensiva. La compattezza è la cosa più importante in questo momento. Io preferisco giocare così, con più giocatori in area”. Il cammino della Lazio in Europa ed in campionato:“Il campionato è più importante, sappiamo che giochiamo ogni 3 giorni, abbiamo bisogno di tutti i giocatori, ogni tanto però ne perdiamo qualcuno. Io credo molto nel mister e nei compagni e sicuramente usciremo tutti da questa situazione”. Klose però in questa stagione è a secco di goal: “Mi manca per un attaccante è sempre un bene segnare. Sono fiducioso perchè ora sto bene e non sento più dolore”.

Pioli: “Oggi risultato importante, adesso dobbiamo trovare continuità in campionato”

Dopo l’importante vittoria-qualificazione di questa sera contro il Dnipro il mister Stefano Pioli è intervenuto a Lazio Style Radio 89.3:

Sicuramente quello di questa sera è un risultato importante perchè volevamo il primo posto e passare il turno prima dell’ultima gara. In Europa League stiamo facendo bene potevamo vincere tutte le partite ma la cose importante era vincere oggi con una prestazione importante dal punto di vista della voglia, della generosità e dell’attenzione. Ora dobbiamo dare continuità con altre prestazioni sopratutto in campionato e ottenere buoni risultati. La squadra ha giocato da squadra ha attaccato come una squadra e ha difeso come squadra con tutti i giocatori che si sono messi a dispozione, non ho mai pensato che c’è uno schema di gioco migliore di un altro, e’ importante avere la voglia di fare le gare di concludere al meglio, per il volume di gioco che creiamo le occasione devono essere di più e continiamo a prendere troppi gol, l’attenzione deve essere migliorare. Adesso testa a Empoli dobbiamo trovare la continuità che solo in un piccolo periodo avevamo trovato e la squadra ne ha risentito, sia a livello di classifica che di morale. La squadra sa che oggi è importante ma sa anche che dobbiamo fare di più in campionato e con più continuità, ora la testa è sicuramente sulla partita di domenica“.

CONFERENZA – Pioli: “Primato nel girone stimolo importante”

Si rivede un Pioli finalmente sorridente dopo la vittoria contro il Dnipro che regala ai biancocelesti il primato nel gruppo G e il conseguente passaggio ai sedicesimi di Europa League.

Queste le parole di Pioli in conferenza:

Oggi la Lazio riparte?

“Spero di sì. Volevamo questa vittoria ma dobbiamo trovare continuità che è quella che ci è mancata finora”.

Klose Matri le sono piaciuti?

“Sì, abbiamo attaccanti bravi a cercare la profondità e a crossare, quindi questa coppia ci dà buone  soluzioni”.

E’ soddisfatto della gara di stasera?

“Sì, abbiamo gestito bene la partita: il Dnipro non ha avuto molte occasioni. Avremmo dovuto sfruttare maggiormente le ripartenze, ma la cosa importante è che abbiamo subito reagito. Probabilmente ci siamo abbassati troppo, ma dato le caratteristiche dei nostri giocatori è stato giusto”.

Prima volta che la Lazio si qualifica da prima del girone…

“Sono contento della prestazione ma di certo non è una partita a dirci se abbiamo superato il momento negativo. Oggi abbiamo giocato da squadra, dobbiamo continuare così. Adesso ci attendono altri impegni ma il primo posto nel girone è uno stimolo in più”.

Morrison?

“Ha lasciato il ritiro senza permesso e la società prenderà provvedimenti”.

Fabrizio Piepoli

Djordjevic nel post-partita boccia il ritiro

Lazio brutta in campionato e bella in Europa. “Abbiamo fatto molto bene – le parole del bomber Djordjevic ai microfoni di Sky Sport, nel post gara della gara contro il Dniproè una vittoria che ci da molta fiducia, speriamo di trovare questa strada anche in campionato. E’ importante fare bene perchè nella prossima stagione vogliamo tornare a giocare in Europa”. Contro il Dnipro Pioli inizialmente ha provato il 4-4-2: “In settimana noi proviamo tante soluzioni di gioco, forse in Italia ci conoscono meglio che in Europa. Per quanto riguarda il ritiro va bene – conclude – ma ogni tanto è bello vedere anche la propria famiglia”.

EUROPA LEAGUE – Il Rosenborg fa un regalo alla Lazio

Vince la Lazio contro il Dnipro e si qualifica ai sedicesimi di Europa League. Mentre nell’altra sfida del gruppo G pareggiano 1 a 1 Rosenborg e Saint Etienne. I norvegesi rischiano addirittura di vincerla dopo il gol al 40′ di Soderlund abile a piombarsi su un pallone vagante in area. All’80’ grave ingenuità di Selnaes che atterra Hamouma al limite dell’area. L’arbitro non ha dubbi e indica il dischetto. Rigore calciato e realizzato da Roux. Una rete che permette ai francesi di qualificarsi ai sedicesimi dietro la squadra capitolina. Diventa quindi inutile la sfida del 10 dicembre tra le due compagini.

Ecco le pagelle di Lazio Dnipro

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LAZIO

Berisha 6 – Portiere di coppa, nel primo tempo deve soltanto limitarsi a qualche blanda uscita. Perfetto nelle prese alte.

Konko 6 – Dusan Basta non sta attraversando un buon periodo di forma e vista la gara di oggi, potrebbe anche essere una valida proposta per la gara contro l’Empoli.

Mauricio 5,5 – Di nuovo titolare, fa subito tremare i pochissimi spettatori presenti per un tocco corto per Radu che deve ricorrere al cartellino giallo. Per il resto gioca una discreta partita.

Gentiletti 6 – Nel primo quarto di gara, rischia con un intervento troppo rischioso nella sua area. Ci prova di testa alla fine della prima frazione ma senza fortuna. Gioca una gara molto attenta e concentrata.

Radu 6,5 – Uno dei senatori della squadra, viene ammonito al 53’. Giallo che gli costerà la gara contro il Saint Etienne in quanto diffidato.

Candreva 6,5 – Dopo il gol scaccia guai di domenica scorsa eccone un altro molto importante. La Lazio ha bisogno di un Candreva così. Cala nella ripresa.

Cataldi 6 – Schierato titolare, prova a fare il suo gioco e far valere la sua miglior dote, ovvero il passaggio per rilanciare l’azione. Ci prova al 39′ ma il suo tiro viene deviato. Bella la punizione nel finale ma il numero 1 del Dnipro gli nega la gioia del gol.

Parolo 7 – Ottimo l’assist con cui serve Candreva nel gol del vantaggio Lazio. Realizza anche la rete del 2 a 1 che permette ai suoi di respirare. Evidenti segnali di crescita.

Kishna 6,5 – Abbastanza bene nella prima parte del match, è bravissimo nel scodellare un cross per Matri che per poco non vale il raddoppio. Cresce esponenzialmente nella ripresa servendo l’assist a Parolo per il 2 a 1, dopo una splendida serpentina in area.

Klose 5 – Agisce più come seconda punta, ci prova al 31′ ma il suo tiro finisce fuori bersaglio. In area non si vede quasi mai e l’unica vera occasione che ha sui piedi la spara in curva. Dal 65’ Milinkovic-Savic corre tanto ma a vuoto. Si prende un giallo ingenuo che, in quanto diffidato, gli farà saltare la gara contro il Saint Etienne.

Matri 6 – Come al solito molto generoso, si rende molto utile anche sui calci da fermo del Dnipro. Dal 70’ Djordjevic 6 – Tocca un pallone e lo trasforma in rete. Re Mida.

All. Pioli 6 – Una vittoria che permette alla Lazio di qualificarsi alla fase finale di Europa League. Crisi finita?

DNIPRO

Bokyo 6 – Non può far nulla per evitare la rete di Candreva. Attento sulle uscite del primo tempo.

Fedetskiy 6 – A destra del pacchetto difensivo, prova anche a spingere sul proprio versante in coppia con Matheus. Dal 74’ Shakhov

Gueye 6 – Rischia l’autogol sul finire di tempo con un intervento in scivolata che esce di poco fuori dalla sua porta.

Douglas 6 – Più volte accostato alla Lazio, è dotato di un buon senso della posizione.

Léo Matos 6 – Al 13′ in scivolata evita il 2-0 e sul finire di tempo, tenta anche il gol di tacco.

Chygrynskiy 6 – Play maker della formazione ucraina, molto forte fisicamente, combatte a centrocampo.

Bruno Gama 6,5 – Gioca sulla sinistra una gara di buona intensità. Qualche buon cross e movimento al servizio del centrocampo. Realizza la rete del momentaneo pareggio ucraino.

Danilo 6,5 – Ci prova subito ma il suo tiro esce di pochissimo fuori. Rischia per un tocco da rigore che però l’arbitro non vede. Molto attivo durante la prima frazione ma anche poco preciso. Cresce nella ripresa aggredendo sempre i portatori di palla biancocelesti.

Bezus 5,5 – Agisce dietro alla punta centrale e nella prima mezz’ora riesce soltanto a procurarsi una punizione dalla trequarti e calciare fuori da buona posizione al minuto trenta. Dal 57’ Zoluya 5 – Partita senza infamia e senza lode.

Matheus 6 – Esterno di fascia, è autore del primo tiro dopo il vantaggio avversario, ma la conclusione è debole. Dopo un buon primo tempo è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per un infortunio all’inguine. Dal 42′ Pico 5 – Mostra una forma fisica imbarazzante poco adatta a un professionista. Commette tanti falli.

Seleznyov 5 – Si rende pericoloso soltanto all’85’ con un gran tiro dal limite dell’area che rasenta il palo. Per il resto si vede poco e niente.

All. Markevyč 6 – La sua squadra sembrava esser partita con un attimo piglio, e la conclusione di Danilo ne è stato un sentore. Il gol di Candreva però non scombina tutti i piani del tecnico e la sua squadra pur non rendendosi particolarmente pericolosa, gioca un match di sostanza.

Arbitro: Mažeika 5,5 – Da rivedere nel primo tempo l’intervento di Danilo per un fallo  dentro la sua area. Era rigore per la Lazio.

TABELLINO
LAZIO-DNIPRO 3-1

Lazio (4-4-2): Berisha; Konko, Mauricio, Gentiletti, Radu; Candreva Cataldi, Parolo, Kishna (dal 81’ Lulic); Klose (dal 65’ Milinkovic-Savic), Matri (dal 70’ Djordjevic). A disp: Marchetti, Basta, Hoedt, Biglia. All. Pioli Stefano Pioli

Dnipro (4-1-4-1): Bokyo, Fedetskiy (dal 74’ Shakhov), Gueye, Douglas, Léo Matos, Chygrynskiy, Bruno Gama, Danilo, Bezus (dal 57’ Zozulya), Matheus (dal 42′ Pico), Seleznyov. A disp: Lastuvka, Cheberyachko, Edmar, Luchkevych. All. Myron Markevyč

Arbitro: Gediminas Mažeika (LIT)

Marcatori: 4′ Candreva (L), 65’ Bruno Gama (D), 68’ Parolo (L), 90’ + 2’ Djordjevic (L)

Ammoniti: 53’ Radu (L), 78’ Parolo (L), 79’ Danilo (D), 83’ Matos (D), 85’ Milinkovic-Savic (L)

Espulsi:

Parolo: “Obiettivo raggiunto. Dimostreremo con i risultati che lo spogliatoio è unito”

Queste le parole rilasciate dall’autore del 2-1 Marco Parolo ai microfoni di Sky sport subito dopo il triplice fischio:

Il nostro obiettivo lo abbiamo raggiungo vincendo, volevamo dare un segnale che la squadra ha voglia di fare e di dimostrare. Abbiamo passato il turno, adesso ci concentriamo sul campionato e risolleveremo la nostra classifica. La squadra è compatta, dobbiamo essere prospositivi e continare così, alla lunga porteremo i risultati a casa”. In merito alle voci inerenti lo spogliatoio ha poi ribadito: “A volte si inventano le cose quando non ci sono i risultati e c’è la caccia alle streghe, io vi dico che lo spogliatoio è sempre stato unito e i risultati hanno solo fatto perdere le certezze adesso con i risultati positivi riacquisiremo le certezze“.

Poco dopo l’ex Parma è intervenuto anche a Lazio Style Radio 89.3

Mi aspettavo una Lazio compatta e unita che voleva ottenere il risultato, abbiamo forse avuto 10 minuti di insicurezza nel secondo tempo, ma sempre per cercando di essere propositivi, con il gol loro c’è stata subito la reazione nostra senza pensare difenderci”. Il centrocampista biancoceleste si gode la qualificazione ma ora la testa è a Empoli: “E’ una qualificazione importante, da primi in classifica, ora ci concentriamo sul campionato fino a natale per passare poi il Natale tutti più felici, la squadra ha voglia, il gruppo è compatto, confrontarsi a volte fa bene. Continuiamo così, dobbiamo chiamare il compagno, farlo venire più vicino, stare compatti, accettare gli errori e incoraggiare il compagno e recuperare palla…lo abbiamo fatto abbiamo dato il segnale più importante… quello della compattezza. Il gioco e il resto arriveranno…più si fanno punti e più le cose arriveranno meglio. Arrivare a Empoli con una vittoria ti da morale e sicurezza, loro giocano bene a calcio ma se andiamo con la mentalità giusta possiamo dire la nostra“.

LA CRONACA – Lazio-Dnipro 3-1, sul binario Candreva-Parolo preso il treno del primo posto

Serviva una reazione, serviva il ritorno alla vittoria. Il secondo è stato inequivocabile, la prima poteva essere più netta. Ma in chiave Europa League, al di là di una partita non entusiasmante per ritmi e contenuti tecnici, la vittoria della Lazio contro il Dnipro vale oro. Perché garantisce ai biancocelesti non solo la qualificazione ai sedicesimi di finale, ma anche il primo posto nel girone grazie al pareggio del Saint Etienne in casa del Rosenborg. Non ci saranno le eliminate dalla Champions nel sorteggio del primo turno ad eliminazione diretta della competizione per la squadra di Pioli, dunque. Resta da capire se questa vittoria potrà essere la prima pietra per mettere fine alla recente crisi della Lazio: come detto, non tutti i segnali sono stati pienamente confortanti.

FORMAZIONI – Turn over ma non troppo per Pioli, che rilancia dal 1′ Candreva e Kishna ma come esterni di centrocampo. In attacco infatti dopo diverso tempo si rivedono in biancoceleste le due punte, con Matri e Klose schierati uno di fianco all’altro. A centrocampo torna Cataldi, in difesa rivoluzione con Berisha, Konko, Mauricio e Radu che rispetto al Palermo rilevano Marchetti, Basta, Hoedt e Lulic. Nel Dnipro al centro della difesa c’è Douglas, che radio-mercato segnala come promesso sposo biancoceleste sul mercato di gennaio.

LAMPO CANDREVA – Dopo 2′ subito spavento per Berisha, con una potente conclusione di Danilo dal limite dell’area che finisce di poco a lato. Un lampo che fa però da preludio per il vantaggio della Lazio al 4′. E’ l’uomo più discusso del momento, Antonio Candreva, a sfruttare un delizioso passaggio filtrante di Marco Parolo e a piazzare il pallone sul secondo palo, dove il portiere del Dnipro Boyko non può arrivare. La Lazio si dimostra molto attiva sulle fasce con la spinta di Candreva e Kishna che si fa sentire, e la difesa alta degli ucraini sembra in procinto di cedere in qualsiasi momento.

RITMI BASSI – La Lazio però non sembra avere fretta di colpire e gli affanni del primo quarto d’ora per in Dnipro vanno diradandosi. Poche le occasioni, al 32′ Klose servito bene prova a piazzare la sfera che finisce però alta sopra la traversa. Gli ucraini tentano solo un paio di sballate conclusioni dalla distanza, al 39′ Gentiletti è abile a inserirsi di testa, e il pallone deviato da un difensore per poco non beffa Boyko. zAl 42′ il Dnipro è costretto al primo cambio, con Anderson Pico che prende il posto di Matheus. Si chiude senza ulteriori sussulti una prima frazione di gioco non memorabile, ben controllata dalla Lazio che rientra negli spogliatoi in vantaggio di una rete.

LA LAZIO DORME, IL DNIPRO NE APPROFITTA – Nessuna sostituzione all’intervallo per le due formazioni e ritmi di gioco blandi anche nei primi 10′ del secondo tempo. Il tecnico Markevych si gioca la carta del secondo cambio con Zozulya al posto di Bezus. E’ intorno al 20′ che gli ucraini trovano l’accelerazione giusta, prima spaventando Berisha con un tiro cross insidioso di Bruno Gama, quindi trovando il pari con un diagonale perfettamente piazzato dallo stesso Bruno Gama. Una punizione forse meritata per una Lazio che avrebbe dovuto esprimere ben altri ritmi.

REAZIONE PAROLO – E infatti i biancocelesti comprendono di doversi scuotere dal torpore. Pioli inserisce subito dopo il gol avversario Milinkovic-Savic al posto di Klose tornando tatticamente all’antico, Candreva piazza subito due accelerazioni che mettono in crisi la difesa del Dnipro. La seconda è quella giusta, Parolo viene servito e la conclusione del centrocampista, complice una deviazione, batte Boyko per la seconda volta. Rimesse subito a posto le cose, Pioli si gioca la carta Djordjevic al posto di un impalpabile Matri.

SIGILLO (E BRIVIDO) FINALE – L’ultimo cambio del Dnipro vede Shakhov al 29′ rilevare Fedetskiy, a 10′ dalla fine la Lazio inserisce Lulic per Kishna. Accade francamente poco negli ultimi venti minuti del secondo tempo così come era accaduto nel primo. Il grande brivido arriva al 41′, quando Seleznyov addomestica un pallone al limite dell’area e prova a piazzarlo all’angolino, mancando davvero di poco il bersaglio. Il pareggio sarebbe stata una beffa pari a quella del match di andata per la Lazio, che nella sostanza ha nettamente meritato la vittoria. Il sigillo arriva al 93′, con Djordjevic che arpiona un pallone in area da spingere solo in rete: il serbo infatti non sbaglia. E anche se stasera andavano centellinate le forze in vista di Empoli, una manovra non fluidissima e qualche scricchiolio in difesa suggeriscono come per la squadra di Pioli ci sia ancora da lavorare per ritornare a riveder le stelle.

Fabio Belli

IL TABELLINO

Marcatori: 4′ Candreva (L), 65′ Bruno Gama (D), 68′ Parolo (L), 93′ Djordjevic (L)

LAZIO (4-3-3): Berisha; Konko, Gentiletti, Mauricio, Radu; Parolo, Cataldi, Kishna (81′ Lulic); Candreva, Klose (66′ Milinkovic-Savic), Matri (70′ Djordjevic.). A disp: Marchetti, Basta, Hoedt, Biglia. All.  Stefano Pioli

DNIPRO (4-1-4-1): Bokyo; Fedetskiy (74′ Shakhov), Douglas, Gueye, Léo Matos; Chygrynskiy; Matheus (41′ Anderson Pico), Bezus (57′ Zozulya), Danilo, Bruno Gama; Seleznyov. A disp. Lastuvka, Edmar, Cheberyachko,  Luchkevych. All. Myron Markevych

ARBITRO: G. Mažeika (LTU).

ASS.: V. Šimkus-V. Kazlauskas. IV: D. Sužiedėlis. ADD: N. Dunauskas- S. Slyva.

NOTE. Ammoniti: 53′ Radu (L), 78′ Parolo (L), 79′ Danilo (D), 82′ Léo Matos (D), 85′ Milinkovic-Savic (L). Recupero: 1′ pt, 3’st.

Tare: “Fiducia in Pioli, ma oggi mi aspetto una squadra che dia l’anima in campo”

Fresco di rinnovo, a pochi minuti dal fischio d’inizio il ds Igli Tare ha rilasciato le seguenti dichiarazioni ai microfono di Sky Sport:

“Con il presidente lotito ho un rapporto eccezionale, ormai stiamo insieme da 11 anni tra calciatore e direttore. Non c’era un problema di contratto, me lo sentivo addosso e sono andato avanti, poi come sempre ci piace fare le cose all’ultimo momento (ride ndr)“. Il direttore sportivo tranquillizza anche sul futuro di Pioli: “No Pioli non è sotto esame e lo dico convinto, ho letto inq ueste giorni tante cose, noi siamo convinti del suo lavoro però è un dato di fatto che la squadra sta rendendo meno dell’anno scorso e il gioco della squadra non convince. Noi abbiamo ambizioni importanti, dobbiamo cercare di portare fino a fine dicemrbe poi a gennaio interverremo sul mercato, ci manca un difensore centrale e questo lo stiamo soffrendo. Il ritiro è perchè loro devono essere consapevoli di questa situazione e in questa settimana hanno auvto tempo di parlare con l’allenatore, speriamo questa sera di vedere la lazio che da l’anima in campo“. Oggi si parlerà anche di mercato: “Douglas? È un ottimo giocatore l’anno scorso era il miglior difensore dell’europa league e lo stimo tanto, ma non c’è stato nessun incontro con il dnipro, come lui seguiamo altri 3-4 giocatori, vogliamo portare un giocatore che non è giovane ma che ha subito una certa esperienza per dare una mano alla squadra”

FORMAZIONI UFFICIALI – Lazio a due punte, cambio tattico per il Dnipro

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FORMAZIONI UFFICIALI

LAZIO (4-4-2) – Berisha, Konko, Mauricio, Gentiletti, Radu, Candreva Cataldi, Parolo, Kishna, Klose, Matri A disp. Marchetti, Basta, Hoedt, Lulic, Biglia, Milinkovic-Savic, Djordjevic All. Pioli

DNIPRO (4-1-4-1) – Bokyo, Fedetskiy, Gueye, Douglas, Léo Matos, Chygrynskiy, Bruno Gama, Danilo, Bezus, Matheus, Seleznyov A disp. Lastuvka, Anderson Pico, Cheberyachko, Shakhov, Edmar, Luchkevych, Zozulya All. Markevyč

ARBITRO: Mažeika (Lituania)
ASSISTENTI: Šimkus e Kazlauskas
IV UOMO: Sužiedėlis
ADDIZIONALI: Dunauskas e Slyva

Filisetti, eroe del -9: ” La Lazio deve fare quadrato, stasera vietato fallire”

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Daniele Filisetti, uno degli eroi della leggendaria Lazio del -9, è intervenuto a Tuttomercatoweb per parlare del difficile momento biancoceleste, analizzarne le cause ed indicarne le possibili vie di uscita. Queste le sue parole: “A Roma è sempre difficile fare bene due campionati di fila. Forse, guardandola dall’esterno, c’è qualcosa dentro il gruppo che si è rotto oppure servirebbe più personalità da parte dei giocatori. Francamente ero convinto che questa Lazio potesse far meglio dell’anno passato“. Sicuramente gli infortuni possono aver influito, ma non sono l’unico problema: “Credo che più che altro il problema sia tutto quello che c’è intorno. Se la società difende il tecnico e i giocatori facendo un blocco unico allora si riparte bene, altrimenti è dura. Occorre far quadrato subito“. Stasera una partita che può significare il passaggio del turno in Europa League: “Di solito sono gare che non si sbagliano. Se vengono fallite allora vuol dire che c’è qualcosa di grave intorno alla squadra. O i giocatori non avvertono più la fiducia o il tecnico si sente delegittimato

Hoedt: “Lazio scelta giusta, bello ci siano altri olandesi in squadra”

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La Lazio sta vivendo un momento difficile, ed uno dei reparti più sotto pressione è la difesa: con 21 reti al passivo, il reparto arretrato biancoceleste è il terzo peggiore di tutta la Serie A. Soffre la difesa e soffrono i suoi interpreti, a partire dal più giovane della retroguardia, Wesley Hoedt. Il giovane difensore mancino, classe ’95, al suo prima anno a Roma, si è raccontato ai microfoni di Voetbal International. In molti pensano che la sua decisione di venire a giocare in Italia così giovane sia stata abbastanza avventata, e che le persone intorno a lui lo avrebbero mal consigliato, ma l’olandese non rinnega la sua scelta: “È una sciocchezza. Se così fosse non mi avrebbero protetto, facendo delle valutazioni errate sulla mia partenza. Possono dare un parere, ma io comunque sono in grado di prendere le mie decisioni“. Il calcio in Italia è molto diverso da quello olandese, Hoedt pensa di aver intrapreso la strada giusta: “Il calcio in Italia è pura sopravvivenza. A questo punto della stagione, lo scorso anno avevo disputato quattro partite. Ora ne ho fatte il doppio. Di conseguenza posso ammettere di essere sulla strada giusta. Immancabile un commento sul compagno di reparto, il connazionale infortunato fino al termine della stagione Stefan de Vrij: “Stefan è un grande giocatore e una brava persona. Ma è anche un mio un ‘concorrente’. Anche io, come lui, posso giocare a destra nel centro della difesa. Lui ha giocato un anno in Italia e ha disputato il Mondiale. Mi aiuta ogni volta che può“. La presenza di compagni di squadra olandesi lo sta aiutando molto nella sua crescita personale: “È bello che ci siano quattro olandesi che giocano qui, ci divertiamo molto insieme. Io, de Vrij e Braafheid parliamo italiano, mentre Kishna sta imparando la lingua. Non siamo un gruppo a parte all’interno della squadra, ma ogni tanto però ci piace parlare olandese fra noi. I nostri compagni di squadra italiani ogni tanto fanno delle battute in merito”. 

Lazio, idea Benassi? Risponde il ds del Toro

Centrocampista ventunenne di grandi prospettive, acquistato dai granata per circa 3,5 milioni di euro dall’Inter, in un anno e mezzo è diventato un elemento fondamentale del reparto centrale di Ventura. Non solo punto fermo granata ma anche capitano dell’Under 21 azzurra, Marco Benassi, sta attirando su di se l’attenzione di grandi squadre italiane ed estere ed il suo valore è notevolmente aumentato e si aggira ora intorno agli 8 milioni. Secondo il portale calciomercato.com tra le società italiane interessate al giocatore c’è principalmente quella biancoceleste. Intervenuto sull’argomento il ds del Torino Petrachi ha ammesso: “Abbiamo rifiutato una proposta importante per Benassi, in questo momento lo riteniamo incedibile”. Che sia il club biancoceleste il mittente dell’offerta? Visto il periodo molto difficile in casa Lazio non è impossibile, ma sarà comunque molto difficile strappare il centrocampista a Ventura. Il calciatore probabilmente resterà in maglia granata almeno fino al termine della stagione.

I Signori dei rigori da fermo

Per tanti anni ha fatto gioire i tifosi biancocelesti. Una piccola furia bionda che ha fatto impazzire le difese avversarie realizzando in 152 incontri ben 107 reti. Ha segnato a ripetizione e in tutte le maniere, soprattutto con il sinistro ma anche con il destro, su rigore (li tira senza rincorsa), su punizione, in mischia, con tiri potenti da fuori, in acrobazia, su azione personale dopo aver dribblato l’intera difesa avversaria… un vero idolo per i suoi sostenitori. Come certamente si sarà capito stiamo parlando di Beppe Signori che, nonostante non abbia mai vinto nulla con la squadra biancoceleste, a livello personale si è aggiudicato ben tre titoli di capocannoniere. L’attaccante lombardo, esperto di calci di rigore (in carriera ne ha segnati una sessantina a fronte di 4-5 sbagliati), dopo l’errore di Neymar con i giallorossi è stato intervistato dal quotidiano spagnolo As. Queste le sue parole sull’episodio: “Io i rigori li tiravo quasi da fermo, Neymar invece usa ancora meno rincorsa di me per batterli. Il vantaggio di tirare in questo modo è quello di non dare tempo al portiere di buttarsi prima. Sono sempre stato dell’idea che un calcio di rigore debba essere tirato più di precisione che di forza, se il tiro è esatto il portiere non ha tempo per replicare. Il segreto è tutto nel guardare le ginocchia del portiere. Sono tecniche affinate con il tempo e con lo studio, a forza di vedere i video delle partite mi resi conto che senza la rincorsa il portiere era obbligato a tenere un ginocchio più basso dell’altro per anticipare il tiro e questo mi ha fatto capire dove dovevo tirare”.

Pioli: “Mancano i risultati ma la squadra…”

Questo sicuramente è il momento più buio della gestione di Pioli in biancoceleste. Il tecnico emiliano a poche ore dalla gara contro il Dnipro in Europa League, è intervenuto ai microfoni di Sky Sport, dove si è detto sicuro di poter risollevare la situazione.

Queste le sue parole sul momento no della sua squadra: “E’ un momento particolare, in campionato è un mese che non rusciamo ad ottenere i tre punti. Questa sera con gli ucraini vogliamo centrare la qualificazione, quindi metteremo tutto in campo, cercando di fare una buona prestazione per dimostrare il nostro reale valore. In questo periodo stanno mancando soprattuto i risultati. Concediamo poco ma subiamo tanti gol, creiamo molto ma facciamo poche reti”.

Il ritiro è servito? “Il gruppo è consapevole della situazione e vuole tirarsene fuori, abbiamo i valori giusti per riprenderci e faremo di tutto per riuscirci”.

Si parla di malumori all’interno dello spogliatoio:Anche l’anno scorso quando le cose andavano bene ci sono stati. La mancanza di risultati rende tutto più difficoltoso ma in squadra c’è una gran voglia di superare questo momento”.

Stasera il Dnipro:Vogliamo la qualificazione, loro scenderanno in campo compatti in attesa di poter colpire ma dovremo essere noi a fare la partita. Non cambieremo il nostro modo di giocare, scenderemo sul terreno di gioco come sempre per ottenere i tre punti”.

ESCLUSIVA – Milani: “Vi racconto la mia lazialità e chi è Cataldi…”

Il popolo laziale ora più che mai ha bisogno di qualcuno che difenda la maglia e che la onori come farebbe un tifoso in campo. Questo è il desiderio della gente e questo è il sogno di Simone Milani. Ora tra le fila del San Severo ma con il cuore che ancora batte forte per la Lazio. Contattato in esclusiva dalla redazione di Laziochannel.it l’ex primavera si racconta.

Oggi giochi nel San Severo e hai già realizzato due gol: che differenza c’è tra il campionato primavera e la lega D?

“C’è differenza, perchè mentre nel campionato primavera puoi incontrare squadre non proprio all’altezza, in Serie D ti puoi scontrare con calciatori che hanno già giocato nelle serie maggiori. Ad esempio noi abbiamo incontrato il Potenza che aveva tra le sue fila Jeda (ex Cagliari ed Inter). E’ un campionato più duro dove cominci a prendere i calci. Ogni partita è tirata e i ritmi sono più alti”.

Come l’hai presa quando hai saputo che avresti dovuto lasciare la Lazio? Hai rancore nei confronti della società?

“Dopo la finale col Torino sono rimasto un’ora allo stadio piangendo perchè sapevo che quella sarebbe stata la mia ultima partita con la Lazio. Ho avuto un incidente e non essendomi ripreso al 100% sapevo di partire penalizzato rispetto agli altri. Il dispiacere di dovermene andare era tanto, ma non ho rancore nei confronti della società, si sono comportati bene dopo l’incidente e mi hanno aiutato molto”.

1 Maggio 2015: la Lazio vince la Coppa Italia primavera battendo in finale la Roma. Cosa vuol dire vincere una coppa davanti ai propri tifosi battendo la rivale di sempre?

“Rimarrà la cosa più bella fatta nella mia vita. E’ il sogno di ogni laziale giocare con la propria maglia e vincere una finale contro la Roma all’Olimpico e alzare la coppa davanti a loro. Rimarrà tutta la vita dentro di me, come la vittoria della prima squadra il 26 Maggio 2013. Sono due coppe che hanno scritto la storia in maniera indelebile. Emozioni indescrivibili di cui parlerò ai miei figli”.

Sogni il ritorno alla Lazio o non ci pensi più da quando non ti è stato rinnovato il contratto?

“Posso dire di pensarci tutti i giorni, a tutte le ore, ogni volta che entro in campo. Adesso voglio far bene con questa squadra non mollando mai e lo faccio per poter inseguire il mio sogno, cioè tornare alla Lazio”.

Il tuo ex compagno di squadra Danilo Cataldi non sta vivendo un buon momento. Vuoi dirgli qualcosa?

“Danilo è una grandissima persona. Quando ho fatto l’incidente è stato uno dei pochi, insieme a Pollace, a starmi veramente vicino. Loro due mi hanno  aiutato tantissimo. Cataldi sarà uno dei primi a prendersi per mano la Lazio, nonostante a farlo dovrebbe essere qualcun altro più esperto di lui. E’ un grande giocatore e ha le qualità per mettersi la squadra sulle spalle. Secondo me sarà il futuro della Lazio  perchè lo conosco e se lo merita, deve stare tranquillo. Per me è il più forte di tutti”.  

Ma quanta lazialità c’era in quella lettera che scrivesti quando lasciasti la Lazio? L’hai scritta personalmente tu? Dove? Quando?

“Sì, quella lettera l’ho scritta io subito dopo la finale persa col Torino. E’ stato un modo per sfogarmi davanti a tutti ed esprimere la mia lazialità. Mentre la scrivevo, mi trovavo ancora sugli spalti quando i miei compagni invece erano già sul pullman. Quella lettera pubblicata sui social ebbe tanto seguito e furono tantissimi i messaggi d’affetto da parte di tutti”.

In quale zona di Roma sei cresciuto e come sei diventato della Lazio?

“Sono cresciuto a Roma nel quartiere di Primavalle. Avevo tutti amici che tifavano per la Roma, ma sono diventato della Lazio grazie alla mia famiglia, soprattutto grazie a mio nonno Natale detto anche “Romoletto”. Sin da piccolo a casa mia si parlava solo di Lazio ed è diventata una malattia… la malattia più bella che ci possa essere”.

Qual è stata la prima partita che hai visto allo stadio e con chi eri ?

“Ricordo bene la prima volta allo stadio. Indossavo la maglia di Salas. Era un Lazio-Verona e mi accompagnarono mio padre, mio zio e mio nonno. Mi addormentai e mi risvegliai sul gol di Crespo del 4-0”.

Conservi ancora qualche maglia della Lazio o materiale della tifoseria?

“Sì, conservo gelosamente quasi tutte le maglie, da quella delle finali contro Roma e Fiorentina passando per la maglia dello scudetto.  La mia stanza è ricoperta da materiale della curva come foto di striscioni, adesivi e maglie mentre al centro della mia camera, c’è il poster del gol di Lulic del 26 Maggio”.

Nonostante tu non abbia mai avuto la possibilità di giocare in prima squadra, i tifosi si sono affezionati a te perché riconoscono la tua grande lazialità. Cosa vuoi dire loro?

“I tifosi dopo l’incidente sono stati la mia vera forza. I medici mi dissero che non sarei potuto più tornare ad alti livelli. Quando un giorno vidi tutti i messaggi di supporto dei laziali, mi sono alzato in piedi e mi convinsi di dover combattere per tutti loro. Il popolo biancoceleste spera di vedere un giocatore tifoso, che li rappresenti in campo. Hanno cominciato a credere in me soprattutto dopo due gesti che mi sono sentito di fare, come sventolare la bandiera in curva nord e scrivere una lettera prima di andar via, che ha fatto capire a tutti quanto amo la Lazio. Colgo l’occasione per salutare e ringraziare tutta la redazione di Laziochannel.it e il Direttore Davide Sperati, cresciuto in curva nord e grandissimo tifoso della nostra amata Lazio”.     

Queste sono le dichiarazioni che il ragazzo di Primavalle ha rilasciato, mostrando ancora una volta la sua immensa fede laziale e ha sfoggiato tutto il suo amore per questa maglia. Valori ed ideali importanti, utili nel conseguire vittorie e riconoscimenti da parte di tutti. Se il destino farà rincontrare di nuovo questo ragazzo e la sua squadra del cuore nessuno può saperlo, ma intanto i laziali hanno capito che c’è chi potrebbe onorare al meglio la loro maglia e questo porta il nome di Simone Milani.

Alessio Allegrucci

Empoli-Lazio l’arbitro

Tre sconfitte e un brutto pareggio. Questo è lo score della Lazio nelle ultime quattro partite di serie A. Troppo poco per essere vero. Candreva e compagni dovranno rialzare la testa in campionato già dalla partita contro l’Empoli. Poche ore fa l’AIA ha reso noto chi dirigerà la gara in terra Toscana, sarà Michael Fabbri. L’arbitro nativo di Ravenna non ha nessun precedente contro la Lazio. Di seguito l’elenco dei direttori di gara:

EMPOLI – LAZIO h.18.00
FABBRI
RANGHETTI – VIVENZI
IV: VUOTO
ADD1: RUSSO
ADD2: MARESCA

Lazio, la vittoria contro il Dnipro vale di più della sola qualificazione

La gara di stasera col Dnipro  è di grandissima importanza. Pioli questo lo sa e sa anche che esistono vari motivi per cui la Lazio è obbligata a vincere, o almeno a non perdere. Vincere per provare a uscire da questa crisi nera. Vincere per mettersi in tasca la qualificazione con largo anticipo. Pareggiare significherebbe lo stesso qualificazione automatica, ma costringerebbe a contendersi il primo posto nel girone G in Francia contro il S. Etienne. Nelle ultime ore si è aggiunta una nuova e importante ragione per arrivare ai 3 punti, il Ranking Uefa. Si, perché ci sarebbero ben tre squadre nel mirino della Lazio nella classifica Europea. GalatasarayDinamo Minsk e Inter. La squadra Turca è stata sconfitta dall’ Atletico Madrid, Gli ucraini della Dinamo Minsk hanno trionfato contro il Porto, ma sono ad un passo, mentre i neroazzurri non partecipano alle coppe e quindi destinati ad essere scavalcati in qualsiasi caso dalla Lazio. Insomma, con la vittoria la squadra di Pioli farebbe un bel balzo in avanti. Se allo stadio Olimpico la sfida terminerà con un pari, il club del Presidente Lotito, supererebbe ugualmente il Galatasaray ma dovrà stare attenta al controsorpasso dell’ Ajax, impegnato sul campo del Celtic. Dopo tanto parlare, la vittoria stasera sarebbe utile per tanti e tanti motivi e i biancoazzurri, oggi più che mai, sono chiamati a rispondere sul campo.

Hetemaj, clivense dal cuore biancoceleste

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È uno dei pilastri del Chievo, che gira anche grazie a lui. Ma Perparim Hetemaj è anche un acceso tifoso biancoceleste, come ha rivelato ai taccuini del quotidiano ‘L’Arena’: “La Lazio è la mia squadra del cuore, ma è stato bello batterla 4-0. La partita più bella però è stata quella di Empoli, dove, dopo un primo tempo non buono, siamo riusciti a girare letteralmente pagina“. Il centrocampista finlandese svela poi un retroscena: “Da giovane seguivo il calcio italiano e la Lazio era la squadra che preferivo. Per Nedved, ma non solo. Se arrivasse una chiamata da Roma? Non so, ma non credo. Non sono io a decidere queste cose. E poi sono molto contento di stare qui, lo sono sempre stato da quando indosso la maglia del Chievo.