Alessandro Murgia, centrocampista della Primavera biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio, 89.3 FM. Queste le sue parole riportate sul sito ufficiale biancoceleste:
IL RITIRO – “E’ stato molto emozionante prendere parte al ritiro a Norcia. Il mister si merita questo posto per quello che ha fatto tutte queste stagioni alla Lazio, sono contento per lui e anche per me, perché mi ha portato con lui, abbiamo trascorso tanto tempo insieme sui campi delle giovanili. Gli auguro tutto il meglio, spero che la Lazio faccia bene, e spero possa continuare a valorizzare i giovani come sta facendo adesso. Questo ritiro è stato faticoso ma molto bello perché emozionante, impari anche solo guardando, auguro a tutti i primavera di fare un’esperienza come questa, vivere queste emozioni con la Prima Squadra”.
IL CONFRONTO – “Pioli e Inzaghi sono due allenatori diversi, il mister lo conosco bene e anche con Pioli mi sono trovato bene, avevamo comunque un ottimo rapporto e considerava molto anche noi. Sono due modi diversi di lavoro, Inzaghi è una persona molto emotiva, carica molto la squadra. Si stimo molto anche mister Pioli, auguro il meglio anche a lui, sono stato bene con tutti e due. Ora c’è Inzaghi, mi allenerò al meglio per dare il massimo per lui. Il mister, come al solito, è riuscito ad unire il gruppo come solo lui sa fare, caricando i ragazzi. Sotto al punto di vista mentale credo ci sia qualcosa di più ora, dal punto di vista fisico c’è stato forse qualcosa di diverso in settimana, un metodo di lavoro diverso. La Lazio ha grandissime qualità e grandissimi giocatori con esperienza, meritano di stare in una posizione alta in classifica“.
OBIETTIVO FINAL EIGHT – “Con la Primavera ora abbiamo il Derby contro la Roma in casa. Non è facile a tre partite dalle Final Eight subire un cambio d’allenatore con uno come Simone Inzaghi che ha vinto e dato tanto. Appena ci sarà la conferma del nuovo allenatore saremo pronti. Noi, soprattutto i più grandi, dobbiamo trascinare questa Lazio alle Final Eight, daremo qualcosa in più e cercheremo di trascinare questa squadra alle fasi finali“.
IL SOGNO SERIE A – “Sognare non è vietato, ma quello che faccio è lavorare tutti i giorni. Conosco il mister e i suoi metodi di lavoro. Non è qualcosa di scontato giocare con lui, noi ci alleniamo, le scelte sono le sue. Se riterrà giusto tenere qualcuno in prima squadra o farlo esordire noi ci saremo. Daremo il massimo, anche un allenamento con i grandi può essere una vetrina per noi quindi l’importante è allenarsi al meglio, poi lui è l’allenatore, le scelte le farà lui”.

Il prossimo 17 aprile gli italiani saranno chiamati alle urne per votare il referendum popolare abrogativo sulle trivellazioni in mare. Con il termine “trivelle“ si intende un ampio e complesso insieme di attività che vanno dalla perforazione dei pozzi di ricerca a quella dei pozzi di produzione, dalla realizzazione di gasdotti e oleodotti all’installazione di piattaforme petrolifere. Gli impianti variano a seconda delle caratteristiche del giacimento, dei fondali e del tipo di combustibile che viene estratto. Il referendum è stato voluto da nove regioni (Basilicata, Calabria, Campania, Liguria, Marche, Molise, Puglia, Sardegna e Veneto) che si affacciano sull’Adriatico e che temono gravi conseguenze sull’ambiente e, di conseguenza, sul turismo. Praticamente si chiede di scegliere se abrogare la norma – introdotta attraverso l’ultima legge di Stabilità – che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio entro 12 miglia marine dalla costa, senza limiti di tempo alla durata delle concessioni, cioè sino all’esarimento del giacimento. Anche se le società petrolifere non possono più ottenere nuove concessioni per estrarre in mare entro le 12 miglia, le ricerche e le attività petrolifere già in corso – per via di una norma approvata nello scorso mese di dicembre – non hanno una scadenza certa.
A favore del referendum è il comitato “Vota SI, per fermare le trivelle” a cui hanno aderito numerose
Dal 14 al 17 aprile appuntamento a Porte di Roma con l’Aeronautica Militare che sarà impegnata in una serie di iniziative per raccontare dal vivo le operazioni che svolgono gli uomini e le donne in servizio al corpo militare.
lattico per averle poi più fresche, poi c’è l’analisi del video con un programma per vedere i dettagli e le differenze sia di linee che di tecnica e ci mettiamo un’ora e mezza ad analizzare tutto, poi ci sono le riunioni e poi prepariamo le cose per il giorno dopo e si va a letto. D’estate è un po’ diverso, ci alleniamo la mattina, sei o sette volte la settimana, e tre o quattro volte il pomeriggio. Ogni discesa ha una sua caratteristica, ci sono quelle veloci o meno veloci, più difficili o meno. A me piacciono quelle difficili, la mia forza è la tecnica. Per esempio, la parte alta di Kitzbuhel, è difficile i primi trenta secondi e gli ultimi venti. Beaver Creek è più ripida e tecnica da cima a fondo, c’è sempre da sciare con tanto movimento e azione. Forse le persone che non ci seguono pensano che, scendendo, non fatichiamo ma alla fine di una discesa arriviamo anche a 188 pulsazioni. Dobbiamo tenere tanta forza. Da piccolo, guardando le gare, il mio idolo era Alberto Tomba, ha vinto tutto e ha fatto venire voglia a tutti di andare a sciare e iniziare a seguire questo sport. Poi i miei idoli sono diventati i norvegesi, quello che mi impressionava era che erano sempre pronti per gli appuntamenti speciali. Per gli hobby noi sciatori abbiamo poco tempo, da agosto ad aprile giriamo continuamente dall’Argentina ai ghiacciai, d’inverno giriamo Austria, Svizzera, Germania. D’estate facciamo la preparazione atletica ed è poco tempo, ci alleniamo sia con la resistenza che con la forza-resistenza che con la forza, e non facciamo in tempo a finire che subito dobbiamo rimetterci in forma, ad agosto dobbiamo essere pronti. Non abbiamo tempo per la vacanza, però va bene così, o hai la passione e fai tutto al 100% o no. Per seguire tutti gli altri sport che mi piacciono c’è tempo, lo farò quando smetterò di sciare.
Sinisa Mihajlovic (tipico per gli allenatori esonerati). L’ex allenatore del Milan ha commentato il suo esonero e ha risposto alle parole di Melissa Satta, show girl fidanzata del calciatore rossonero Boateng, che nel corso della trasmissione Tiki taka ha giustificato l’esonero del tecnico serbo deciso da Berlusconi con una presunta tensione che si respirava nello spogliatoio. Queste le sue parole:
percorso simile a quello della Lazio, non c’è alcun tipo di caos. Ci auguriamo che sia l’allenatore del Milan anche l’anno prossimo, se così non dovesse essere tornerà a fare il tecnico dei baby“. L’ex centrocampista laziale, e’ fiducioso e pensa che: “Anche l’esperienza che ho avuto da calciatore mi può dare una mano“. E quando gli fanno notare la similitudine con Simone Inzaghi, Brocchi dice: “Speriamo che sia la rivincita dei settori giovanili, ne parliamo da anni. Bisogna valorizzare i campionati giovanili, bisognerebbe fare delle seconde squadre. Questo servirebbe alla nazionale”.