La città di Roma è pronta ad ospitare il match di ritorno degli ottavi di Europa League tra Lazio e Sparta Praga. I 1300 tifosi cechi sono già arrivati nella Capitale e intorno alle 15 si raduneranno in Piazzale delle Canestre, a Villa Borghese, da dove poi raggiungeranno lo stadio Olimpico scortati dalle forze dell’ordine. Intanto, in attesa dell’apertura dei cancelli, prevista per le 16, sono stati avviati i controlli per la sicurezza, con la Polizia che sta provvedendo a scandagliare la zona nei dintorni del punto di ritrovo e ha già effettuato alcune perquisizioni nei confronti di sostenitori dello Sparta. Roma è dunque in allerta e, dopo i disordini provocati dai tifosi del Feyenoord e del Galatasaray, stavolta non vuole farsi cogliere impreparata.
E in allerta è anche la Lazio, per la quale vincere la sfida e approdare ai quarti significherebbe non solo dare un senso alla stagione, ma anche difendere l’onore in Europa dell’Italia, dal momento che, dopo l’eliminazione della Juventus, i biancocelesti sono rimasti l’unico baluardo del calcio nostrano nelle competizioni continentali. Lo sa bene Milan Bisevac, che su Twitter ha postato il seguente messaggio: “Stasera giochiamo per i colori della Lazio, ma difendiamo anche il merito europeo della Serie A“.

La città di Como conosceva bene Stefano, nato con il pallone al piede. Aveva soltanto 10 anni quando fu segnalato in prima squadra. Due anni dopo entrò a far parte del settore giovanile della città lombarda, uno dei migliori d’Italia, guidato da Mino Favini. Nel rendergli merito per quanto fatto sportivamente ed umanamente la città, dove il ragazzo iniziò la sua carriera calcistica, regalerà al suo indimenticato campione l’intitolazione del Largo Stefano Borgonovo, la piazza di fronte all’ingresso allo stadio Sinigaglia. L’iniziativa sarà in collaborazione con il Centro Studi Casnati. Presenti anche i ragazzi della scuola calcio di Giussano, fondata dal calciatore.
concluse con Madre Natura che posava una rosa sulla sua tomba. Ma in Italia, a parte i conti pubblici, torna tutto, quindi eccoci qua con la settima edizione, giustamente definita ‘la resurrezione‘. La struttura non cambia. Tornano le categorie contrapposte, con 50 concorrenti ciascuna, capitanate da due capisquadra famosi. Le prove sono le stesse: ‘a spasso nel tempo‘, la ‘prova di coraggio‘, ‘il defilè’, l’esibizione di canto. Madre Natura cambia ogni settimana e forse comparirà un Padre Natura in una puntata. La giuria è composta da 200 persone del pubblico in studio. La novità è nella grammatica comica mia e di Luca Laurenti“.
