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Lezzerini: “I tre anni alla Lazio indimenticabili, il mio ricordo per Mirko Fersini”

Lo stivale sta sfornando portieri in quantità industriale. Tra i vari talenti scovati ed allevati nel Belpaese, Luca Lezzerini mette d’accordo molti addetti ai lavori. Nato a Roma il 24 marzo 1995 inizia a prendere dimestichezza con il pallone nel Tor de Cenci per poi sostare brevemente nel Roma Team Sport. La svolta della vita arriva nel 2006 quando la Lazio apre la casa al ragazzo. Tre stagioni intense e nel complesso positive in quel di Formello. Le prestazioni condite da spettacolari parate in magia bianco-celeste stimolano gli osservatori della Fiorentina. L’allora Direttore Sportivo Pantaleo Corvino insiste e riesce a strappare un contratto. Nel 2010-2011 tra le fila degli Allievi Nazionali si aggiudica il premio dedicato ai portieri del torneo “Nereo Rocco”. Giungono stupende le convocazioni con la compagine Primavera e addirittura con la Prima Squadra grazie a Sinisa Mihajlovic.  Mister Leonardo Semplici lo ammira e dona la casacca numero uno al giovane capitolino. Dopo il trionfo in Supercoppa Italiana, però, Lezzerini resta fermo a causa di uno scontro fortuito che provoca un trauma facciale durante il match di Coppa Italia contro l’Inter. Riprende il filo dagli Allievi corteggiando pure lo Scudetto di categoria. Alla vigilia di Euro 2012 il Commissario Tecnico azzurro Cesare Prandelli sopperisce alla contemporanea assenza di Buffon, Sirigu e De Sanctis proprio chiamando il buon Luca che sogna ad occhi aperti insieme a Pirlo, Balotelli e tanti altri. Partecipa anche al reality realizzato da Mtv e intitolato “Giovani Speranze” con altri fedeli amici come Capezzi. Intanto il tempo passa. Nell’estate 2015 per la panchina viola viene scelto Paulo Sousa. Il trainer portoghese offre l’opportunità irrinunciabile domenica 1 novembre al ‘Franchi’ al cospetto del Frosinone. Un esordio tranquillo, considerando l’entità del punteggio (4-0). Il destino gioca un romantico scherzo al culmine di questa stagione. Le luci dello stadio Olimpico si accendono per l’ultima giornata. Lazio e Fiorentina si affrontano. Tatarusanu lascia il posto di nuovo a Lezzerini che riavvolge il nastro con quel pizzico di comprensibile emozione.

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Quello del portiere non è stato il suo primo ruolo. Grazie a chi ha cominciato ad indossare i guantoni?

“Si è vero, ho iniziato a giocare a calcio come centrocampista ma dopo il primo anno, grazie al mister Gino De Luca, mi sono avvicinato ai pali.

Ha vissuto tre anni nel vivaio della Lazio. Quali sono i ricordi più belli vissuti a Formello?

“I tre anni della Lazio sono stati molto belli ma, soprattutto, significativi per la mia crescita .

I ricordi più belli sono sicuramente legati ai compagni che frequentavo non soltanto sul campo. Tra questi era presente Mirko Fersini a cui voglio dedicare un mio caloroso pensiero”.

Gli osservatori della Fiorentina hanno riconosciuto le sue doti ingaggiandola nel 2009. Come giudica le stagioni passate in Toscana?

“Le giudico in maniera molto positiva dal momento in cui grazie a queste sono maturato molto, sia a livello umano, sia sportivo. Per questo voglio ringraziare tutte le persone che mi sono state vicine fino a qui”.

In questi anni ha dovuto fare i conti con diversi infortuni. Questi episodi hanno rafforzato il suo carattere?

“Sì in questi anni ne ho superati parecchi. Ma è anche grazie a questi che sono diventato quello che sono oggi. Mi hanno dato forza e mi hanno fatto capire quanto sia importante non arrendersi mai nonostante le difficoltà”.

Quali sono i colleghi di reparto a cui si ispira maggiormente?

“Sicuramente, come tutti i portieri italiani, il mio idolo non può che essere Buffon.

Oltre a lui ammiro De Gea”.

Chiudiamo con il match conclusivo della stagione disputato da titolare allo stadio Olimpico proprio contro la Lazio. Quali sensazioni ha provato nel calcare un palcoscenico così rilevante e direttamente collegato ai suoi trascorsi nella capitale?

“Tornare all’Olimpico è stata un’emozione indescrivibile. È stata per me una grande soddisfazione che spero di riprovare presto”.

(fonte: Alessandro IACOBELLI – Nuovo Corriere Laziale. Foto © Gian Domenico SALE)

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