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Premio Lazialità 2016: una serata di beneficenza con tanti ospiti biancocelesti

Ha avuto luogo ieri sera al teatro Ghione la quinta edizione del ‘Premio Lazialità‘, l’attesissimo evento organizzato da Lazialità e presentato da Guido De Angelis. Tantissimi gli ospiti legati al mondo biancoceleste presenti, per una serata che ha dato spazio anche alla beneficenza, visto che l’incasso sarà devoluto in beneficenza alla popolazione del comune di Accumoli, devastato dal terremoto dello scorso agosto.

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Proprio il sindaco del comune reatino, Stefano Petrucci, è stato tra i primi ad intervenire durante la presentazione della serata, raccontando con fare abbastanza provato la catastrofe che ha colpito il suo paese: “È stata una scossa tremenda, inciampavamo in casa per quante cose erano a terra, io e la mia famiglia ci siamo vestiti e abbiamo avvisato la prefettura. Abbiamo aspettato ad uscire perché il nostro portone dava su un vicolo pieno di macerie, fossimo usciti prima saremmo stati anche noi sommersi dalle macerie. Abbiamo cercato di soccorrere la gente, ma la cosa più brutta e’ stata vedere la luce del sole, con Accumoli completamente rasa al suolo. Il paese è in condizioni disastrose, volevamo mettere in sicurezza i palazzi storici ma non riusciamo ad arrivare“.

Dopo l’introduzione, con un’esibizione canora di Emanuele Angeletti sul brano “Yesterday” dei Beatles, la serata ha preso ufficialmente il via con l’arrivo sul palco dei primi ospiti. I primi a prendere parola e a raccontare le proprie storie legate alla tematica della Lazialità, sono stati quelli legati agli anni 70′ biancocelesti, su tutti Pino Wilson e Giancarlo Oddi, due dei protagonisti principali dello storico Scudetto del ’74. A seguire, anch’essi premiati con lo storico riconoscimento, Gabriella Grassi, Antonio Sbardella, Angelo Tonello, Gino Camiglieri, Brunella e Tonino Di Vizio e Rosaria Romani.

Successivamente, il comico Gianfranco Butinar si è esibito in un divertente intervallo , nel quale ha imitato in modo simpatico alcuni personaggi del mondo dello sport, da Signori a Totti, passando per Ranieri, Del Neri e raccontando un aneddoto su Franco Califano. Butinar ha preceduto l’ingresso di altri due ospiti illustri: Massimo Piscedda e Gabriele Podavini. Quest’ultimo, in particolare, ha raccontato di quel Lazio-Vicenza del 1987 in Serie B, in cui un suo tiro sbagliato diventò un assist per Fiorini, che fece entrare quella partita di diritto nella storia biancoceleste: “Quel giorno il mio fu un tiro sbagliato…di certo non fu uno schema, diciamo cosi (ride). La Lazio è il mio grande amore, Giorgio Chinaglia era un presidente tifoso che amava Lazio tifosi e giocatori. Se dovessi passare a miglior vita ho già preparato la maglia del centenario, la porterò con me“.

Dopo la consegna del premio ai due uomini assist della “Lazio del meno nove“, sul palco del teatro Ghione è salito il noto cronista e tifoso biancoceleste Giampiero Galeazzi, seguito, subito dopo, da Marco Ballotta. In mezzo ai due interventi, una clip in onore di Sinisa Mihajlovic.

È stata poi la volta di altri ospiti, entrati più di recente nella storia biancoceleste: Fiore, Liverani, Giannichedda e Corradi. Successivamente, si ritorna al passato, con una presenza speciale come quella di Bruno Giordano: “È sempre un piacere essere qui, Lazialità per me è una grande famiglia, una famiglia allargata, è una seconda casa“.

A prendere parola per qualche minuto, è poi il direttore del Corriere dello Sport, Alessandro Vocalelli il quale, dopo aver ringraziato e prima di ricevere il premio, ha dichiarato: “La mia vita da giornalista? Sono stato assunto da Giorgio Tosatti, un maestro. Ho visto tanti grandi giornalisti, a 20 anni già ero un professionista, ho iniziato con le tv private , era la generazione ci cerqueti e Piccinini tra gli altri. Ho avuto la fortuna di seguire tante Lazio, prima andavo a tor di quinto al campo. Scrissi un pezzo quando andai in trasferta con la Lazio di Cragnotti: vidi Veron, Simeone, Conceicao, Nesta, Couto e tantissimi altri e scrissi “in viaggio con la squadra più forte del mondo”. Fui molto criticato ma era vero“. Il direttore ha poi aggiunto: “Il 2 dicembre faremo un giornale ad hoc per Tommaso Maestrelli, con una carta speciale, saranno oltre 40 pagine, con l’editoriale del figlio. È stato un onore essere qui, specialmente in una serata del genere”.

Infine, dopo gli interventi di personalità del calibro di Giuseppe Signori, Mino Caprio, Gabriele Paparelli, Cristiano Sandri e Pino CapuaGuido De Angelis ha chiamato tutti gli ospiti sul palco per cantare insieme “I giardini di marzo” di Lucio Battisti, per un finale ancor di più all’insegna dei colori biancocelesti, che ha visto la premiazione anche dell’Aquila Olimpia, giunta a sorpresa in rappresentanza della società capitolina.


di Villani


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