In un’intervista esclusiva all’ANSA, il ministro dello sport, Paolo Abodi, ha espresso il desiderio che lo Stadio Flaminio diventasse la sede della Società Sportiva Lazio. Abodi ha sottolineato l’importanza di riqualificare questo storico impianto sportivo, definendolo un “problema da risolvere” e un “bene che va riqualificato”.
ABODI ED IL SOGNO FLAMINIO ALLA LAZIO
“È un sogno nostro che lo Stadio Flaminio possa diventare la casa della Lazio”, ha dichiarato Abodi durante l’intervista. “È un posto che merita decoro e nuove opportunità. Personalmente, ho vissuto la mia prima partita di calcio proprio lì, e in passato avevo immaginato il Flaminio come sede dei playoff quando ero presidente della Serie B. Inoltre, avevamo iniziato a collaborare con la Cassa Depositi e Prestiti (CDP) per la riqualificazione dell’intera area sportiva del villaggio olimpico di Roma ’60“.
LA STORIA DEL FLAMINIO
Lo Stadio Flaminio, situato nel cuore di Roma, ha una lunga storia nel calcio italiano. Costruito nel 1957, è stato uno degli impianti utilizzati durante i Giochi Olimpici del 1960 e ha ospitato numerose partite di calcio e rugby di alto livello. Tuttavia, negli ultimi anni è rimasto inutilizzato e in uno stato di abbandono.
LA REALTA’
Abodi ha riconosciuto che, nonostante il suo desiderio di vedere la Lazio stabilirsi nello Stadio Flaminio, sarà necessario considerare nuove soluzioni per valorizzare l’area e garantire la sua riqualificazione. Il ministro ha evidenziato l’importanza di preservare e migliorare l’ambiente sportivo, creando opportunità per lo sviluppo del calcio e di altre discipline sportive.
Abodi ha concluso l’intervista sottolineando l’impegno del suo ministero nel promuovere lo sport e garantire infrastrutture adeguate per il suo sviluppo. La riqualificazione dello Stadio Flaminio rappresenta una delle sfide affrontate, ma anche un’opportunità per creare un ambiente sportivo moderno e funzionale.
CALCIOMERCATO LAZIO – CARNEVALI SU BERARDI
