martedì, Aprile 30, 2024

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Cataldi da Coverciano: “La mia stagione non buona, ma nonostante ciò sono qui, è un sogno”

Un traguardo enorme, quello raggiunto inaspettatamente da Danilo Cataldi: la convocazione nella lista dei pre convocati dal Ct azzurro Antonio Conte per lo stage di Coverciano in vista degli Europei estivi per il centrocampista biancoceleste è il coronamento di un sogno.

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Quest’oggi il classe ’94 è intervenuto in conferenza stampa direttamente da Coverciano, dove ha risposto alle domande dei giornalisti presenti. E’ la prima volta in azzurro per Cataldi: “E’ dura, c’è grande intensità. Tutti ci teniamo a fare bene e a dare il massimo per provare ad essere confermati anche per il prossimo stage. Io personalmente sto cercando di dare il massimo“. Per un giovane come lui non ci sono in realtà troppe aspettative: “E’ già tanto essere qui ed avere l’opportunità di allenarsi con grandi campioni. Cerco di imparare da tutto quello che faccio. E’ già bello essere qui, se ce ne fosse bisogno, andrei anche come riserva. Tutti sfrutteremo ogni occasione buona per far vedere quanto valiamo. Personalmente ho poche possibilità ma quelle poche me le gioco “. Sulle parole di Sabatini (“In Italia ci sono pochi giovani e costano troppo” ndr): “Non sono d’accordo con lui, perché credo che spesso siano i fatti a parlare. Noi ma anche altri ragazzi siamo la testimonianza che non è vero che non ci sono giovani di talento, uno può fare bene o male durante una stagione ma questo non capita solo a noi giovani. Noi giovani italiani non siamo molto aiutati da questo sistema, si ricerca molto all’estero, alle seconde squadre. Il campionato Primavera è decimato, non è molto attendibile come risposta sul campo. Però credo che i giovani ci siano e abbiano tanta voglia di fare. Se si prendessero meno giocatori dall’estero forse sarebbe meglio“. Riguardo la sua esperienza con Inzaghi in panchina: “La mia intera stagione non è stata assolutamente buona. Nonostante questo sono qui e sono contento. Con Inzaghi non mi sono trovato male, ho giocato poco in queste 7 partite con lui semplicemente perché mi vede totalmente come un giocatore davanti la difesa e quando c’è Biglia in quel ruolo diventa difficile giocare. Ho cercato comunque di lavorare al massimo e di farmi trovare pronto“. Sull’importanza della chiamata di Conte: “Per me è importantissima, ti dà un qualcosa in più, come il pensiero di essere tra i 30 migliori italiani. Il prossimo step? Spero il prossimo anno di giocare più possibile, fare gol e asssist perchè sono un centrocampista con certe caratteristiche e per fare un salto di qualità non posso prescindere da queste cose. Questa maglia? Pesa molto, è il sogno di tutti indossarla“.


di Giulio Piras

Articolo offerto da Lazio Fan Shop Scipioni

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