La Lazio recrimina fortemente per l’arbitraggio del Sig Guida di Torre Annunziata contro il Sassuolo. L’episodio più discusso è il rigore dato ai padroni di casa – come analizza la Gazzetta dello Sport – anche se ci fosse il contatto (non da escludere) tra Lulic e Paolo Cannavaro, è un errore averlo punito con un rigore. Di mezzi tocchi simili (e anche molto più gravi) a centrocampo ne capitano almeno una ventina a partita e giustamente si lascia giocare. Guida e Cervellera, invece, decidono per il penalty, con la beffa del giallo al laziale. Certo, le maggiori colpe sono per l’addizionale visto il ritardo del fischio, ma l’arbitro centrale non può “nascondersi” dietro la svista del collega: lui ha l’ultima parola e se non è convinto può tirare dritto senza ascoltare il suggerimento. Giusta, invece, l’espulsione di Cataldi: primo giallo per la trattenuta su Missiroli, il secondo perché salta scomposto, senza la possibilità di prendere il pallone e colpendo Magnanelli con una gomitata alla schiena.
MOVIOLA – Non era rigore per il Sassuolo
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