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Lazio Acerbi e il gol di un centrale in un derby dopo 20 anni

Lazio Acerbi e il gol segnato in un derby da un centrale difensivo che non andava in rete da ben oltre 20 anni

Lazio Acerbi e il gol segnato da un difensore – L’ultimo difensore a segnare in un derby, fu Sinisa Mihajlovic nella stagione 1999/2000. Sinisa fu l’ultimo a insaccare una palla nella porta della Roma il 21 novembre del 1999, poi dopo di lui i gol, sono arrivati tutti da centrocampisti o attaccanti, al massimo dai due terzini (Kolarov in un famoso derby). Grazie alla rete di ieri di Acerbi, la Lazio è tornata a segnare con un difensore. Il gol è soprattutto nato grazie a un errore del portiere romanista Pau Lopez, ma Francesco, è stato bravo a crederci e a buttarla dentro prima che qualcuno potesse spedire il pallone fuori. A differenza del gol di Sinisa che fu della bandiera (4-1), quello di Francesco è valso l’1-1 permettendo alla Lazio di rimanere ancora in zona “Scudetto” visto la sconfitta della Juve contro il Napoli e di tenere lontana la Roma stessa.

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Mihajlovic ricoverato nuovamente per una terapia antivirale

Mihajlovic ricoverato nuovamente – L’allenatore del Bologna si è dovuto recare all’ospedale Sant’Orsola per una terapia anti-virale

Mihajlovic ricoverato nuovamente – Questa mattina Sinisa si è recato all’istituto di Ematologia ‘Seragnoli’ per effettuare una terapia antivirale necessaria dopo il trapianto di midollo osseo realizzato nei mesi precedenti. A darne l’annuncio è stato proprio il Policlinico Sant’Orsola tramite una nota. Il personale sanitario crede che la durata della degenza ospedaliera dovrebbe essere più breve rispetto agli altri ricoveri.

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ROMA LAZIO Ecco le immagini più belle del match – VIDEO

ROMA LAZIO Ecco le immagini della partita, racchiuse in un video

ROMA LAZIO Ecco le immagini – Il derby della Capitale è finito in assoluta parità, 1-1. La Roma ha cercato di prendere il pallino della gara in mano e al minuto 26′, Dzeko porta in avanti i giallorossi grazie a un’uscita sbagliata di Strakosha che permette all’attaccante bosniaco di andare in anticipo e segnare. Al 34imo però, il portiere della Roma, Pau Lopez, ricambia l’errore e fa segnare ad Acerbi il gol del pareggio. Moltissime azioni durante la partita ma termina sull’1-1.

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LA NOSTRA STORIA L’ex attaccante Paolo Monelli

LA NOSTRA STORIA Paolo Monelli nasce a Castelnovo ne’ Monti (RE) il 27 gennaio 1963. Inizia a giocare nelle giovanili dello Scandiano. Nel 1977 passa nelle giovanili del Monza. Fa il suo esordio in prima squadra, in serie B, a sedici anni. Resta a Monza altri due anni. Nel 1981 passa alla Fiorentina dove esordisce in Serie A. Dopo una stagione in prestito all’Ascoli torna a Firenze dove resta altre quattro stagioni.

Nella stagione 1987/88 Paolo Monelli si trasferisce alla Lazio contribuendo alla promozione in Serie A. Al termine della stagione, pur se nella lista degli incedibili dell’allenatore Eugenio Fascetti, passa al Bari. La cessione provoca le dimissioni irrevocabili del tecnico. Nel 1990 si trasferisce al Pescara. A gennaio 1993 passa al Vicenza. Prosegue la carriera in campionati di terza serie con Nola, Crevalcore e Palazzolo. Nella stagione 1996-1997 vince il campionato di Eccellenza Lombardia con il Cantalupo prima di concludere la carriera nella Canzese. Durante la carriera ha fatto parte della Nazionale Italiana Under-21. Con gli Azzurrini ha partecipato all’Europeo 1984. Dal 2000 al 2013 ha allenato le giovanili del Monza.

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ROMA LAZIO RADU: “Eravamo sicuri di vincere, ci hanno sorpreso”

Roma Lazio Radu contento per il pareggio portato a casa e fa i complimenti agli avversari per il gioco espresso nella stracittadina.

Roma Lazio Radu a Lazio Style: “Un punto guadagnato: oggi non siamo stati brillanti. Il pareggio ce lo teniamo bello stretto perché la Roma ha giocato meglio. Dopo Torino la Roma ci ha sorpreso: noi eravamo sicuri di vincere invece ci hanno sorpreso pressandoci. Non siamo riusciti nemmeno a uscire dalla difesa, abbiamo sofferto fin dalla rimessa in gioco del nostro portiere. Abbiamo lottato per il punto, siamo usciti molto stanchi. Abbiamo messo tutto per portare a casa il pareggio. Non eravamo stanchi dopo Napoli, loro hanno giocato meglio”.

ROMA LAZIO Inzaghi: “Tanti errori commessi. Ci teniamo stretto il pari”

ROMA LAZIO Inzaghi — Al termine del derby, il tecnico biancoceleste ha commentato il match e analizzato l’1-1 finale

ROMA LAZIO Inzaghi: “Stasera i giallorossi hanno fatto meglio di noi, hanno giocato una grande partita. Noi abbiamo sbagliato qualcosa di troppo, potevamo fare meglio ma alla fine ci teniamo questo punto che comunque risulta importante per la nostra classifica. Abbiamo commesso tanti errori, mi aspettavo di più dalla squadra ma va bene così. Adesso cerchiamo di recuperare le energie in vista delle prossime partite, ci aspettano 18 finali e dovremo essere al meglio. Siamo arrivati al derby con Luis Alberto e Correa non al meglio: tutti e due hanno accusato qualche fastidio nel corso della partita e ho ritenuto opportuno sostituire Luis Alberto. Mi spiace si sia arrabbiato ma mi auguro che questa rabbia la trasformi in carica per vincere la prossima partita”. Così Simone Inzaghi ai microfoni di Sky Sport al fischio finale del derby.

ROMA LAZIO LE PAGELLE – Acerbi si salva, per il resto nessuna nota positiva

Roma Lazio le pagelle: i biancocelesti agguantano il pareggio con la nostro uomo migliore in difesa Acerbi. Per il resto poche sufficienze.

LAZIO (3-5-2)

Strakosha 5,5 – Insicuro tra i pali oggi e anche nei rilanci dove la Roma pressava molto altro: sul gol di Dzeko molto timido nell’uscita.

Luiz Felipe 6,5 – Chiusure perfette, diagonali a limitare al massimo Dzeko. Lo ferma solo il cartellino giallo e Inzaghi lo cambia per evitare problemi peggiori nel secondo tempo. Al 45′ Patric 6 – Gli viene fischiato un rigore contro inesistente e infatti il Var smentisce tutto, per il resto pochi pericoli dalle sue parti.

Acerbi 7 – Non sbaglia nulla in difesa e si improvvisa goleador: la sua zampata su erroraccio di Pau Lopez ci regala il pareggio.

Radu 6 – Recupera bene mettendoci il fisico anche quando tutta la squadra era in affanno.

Lazzari 5,5 – La sua fascia oggi non ha funzionato: nessuna sgroppata degna di nota per il motorino biancoceleste.

Milinkovic 5 – Non è stata la sua partita oggi: troppo lezioso e palloni sanguinosi persi che potevano punire la Lazio. Nel finale manca anche la mira su un tiro che poteva benissimo prendere lo specchio della porta.

Leiva 5,5 – Se la Lazio non è riuscita a fare il suo solito gioco è dipeso anche da Lucas che non ha entusiasmato in mediana.

Luis Alberto 5,5 – E’ mancato tantissimo oggi: le sue geometrie e le sue imbeccate non hanno messo in moto la Lazio che ha sofferto tantissimo in fase propositiva. Al 71′ Parolo 5,5 – Entra e non incide non cambiando passo al centrocampo laziale che continua a soffrire terribilmente.

Lulic 5 – Il capitano biancoceleste oggi non si è fatto vedere per nulla in avanti: è rimasto a guardare in difesa senza i soliti spunti sulla sua fascia.

Correa 5,5 – Uno strappo dei suoi nel secondo tempo con tiro che finisce sulla schiena di Smalling e poco più: giornata difficilissima oggi per le punte. Esce a un quarto d’ora dalla fine per problemi fisici. Al 74′ Caicedo 6 – Tiene su la squadra: entra bene in campo ma non riesce a incidere nel finale come gli è capitato spesso quest’anno.

Immobile 5,5 – Non un pallone giocabile oggi: Ciro è stato rimontato dai difensori giallorossi che oggi andavano al doppio della velocità.

All.: Simone Inzaghi 6 – La sua squadra esce imbattuta dal derby ma oggi non è stata la solita Lazio. Non è riuscito nulla agli Inzaghi boys che hanno mantenuto per tutta la gara un atteggiamento molle e senza la giusta cattiveria agonistica. Di buono? Solo il risultato e l’imbattibilità in campionato per la 12^ volta di fila.

ROMA LAZIO Acerbi nel pre: “Vincere per i tifosi”

Roma Lazio Acerbi lancia la sfida ai giallorossi nel pre gara. Le sue parole a Lazio Style Channel

Roma Lazio Acerbi prima del match: “E’ una partita che vale molto per entrambe le suadre e per i tifosi. Noi vogliamo vincere anche per i nostri sostenitori, ma per fralo dovremo essere lucidi. Ce la metteremo tutta“.

LEGGI LE FORMAZIONI UFFICIALI DI ROMA LAZIO

ROMA LAZIO Formazioni ufficiali, tra conferme e sorprese

Roma Lazio formazioni ufficiali, le scelte di Fonseca e Inzaghi

Roma Lazio formazioni ufficiali

ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez; Santon, Mancini, Smalling, Spinazzola; Cristante, Veretout; Under, Pellegrini, Kluivert; Dzeko.

LAZIO (3-5-2); Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto, Lulic; Correa, Immobile.

Dietro Osho si nasconde un grande laziale: “Oggi sarò in Nord per Gabbo”

Dietro il genio di Osho c’è un grande tifoso biancoceleste: si chiama Federico Palmaroli e oggi sarà allo stadio per tifare la sua Lazio.

“La mia lazialità nasce tramandata da padre in figlio”, sono le parole di Osho alias Federico Palmaroli. “Parodie? L’unico (della Lazio, ndr) su cui ho fatto vignette è Lotito. Il primo derby della mia vita è stato quello del 1989 con gol di Di Canio. Tornerò oggi in Nord dopo tanti anni e lo farò pensando a Gabbo”.

FOTO – Roma Lazio Zaniolo fa un appello ai compagni di squadra

Roma Lazio Zaniolo battagliero sui social: ecco il messaggio ai compagni di squadra che giocheranno la stracittadina nel tardo pomeriggio.

Nicolò Zaniolo non potrà giocare questo derby della Capitale ma ha voluto caricare la squadra sui social. Il messaggio pubblicato nelle storie del social network è decisamente eloquente: “Sfondiamoli”.

Castroman ricorda il gol nel derby: “Stankovic e Nesta mi portarono sotto la Nord e…”

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L’ex centrocampista della Lazio Lucas Castroman ricorda il gol nel derby.

Castroman ricorda il gol nel derby. Le parole dell’argentino a ‘Gianlucadimarzio.com’: “Stankovic e Nesta mi hanno preso e portato sotto la Curva Nord. Mi hanno ripetuto ‘non sai cosa hai fatto’, per due volte. All’inizio non capivo, ora me ne rendo perfettamente conto”.

Una rete ‘storica’, segnata entrando dalla panchina: “Ero lì ad aspettare che il mister mi chiamasse, sapevo che non avremmo potuto perdere quella partita. Sentivo anche che potevo segnare, quando è arrivato il pallone l’unica cosa che mi è venuta in mente è stata festeggiare. Quel gol mi ha cambiato la vita, se la gente ancora mi ricorda vuol dire che faccio parte della gloriosa storia della Lazio”.

A parlare è un Castroman ormai fuori da un calcio che lo ha ‘tradito: “Non mi piaceva fare il ‘figo’ come si dice a Roma, sono sempre stato un ragazzo con i piedi a terra. Non guardo più il calcio, seguo solo l’Argentina, perché c’è Messi, e il Mondiale, una volta ogni quattro anni. Sentivo che c’erano ingiustizie dentro e fuori dal campo, quindi ho deciso proprio di non ritornare. Ho una scuola calcio, ma solo per il divertimento dei bambini, non li faccio giocare in nessun campionato. Voglio solo fargli capire la vita. Al mattino vado a dare una mano a papà che vende santini vicino alla chiesa. Ha anche un parcheggio, quindi controllo le macchine che entrano ed escono: sto recuperando quello che il calcio mi ha un po’ tolto”.

Ma nonostante tutto la Lazio è impossibile da dimenticare: “Mi arrivano notizie, sono felicissimo che stia lottando per le prime posizioni, se lo merita. Inzaghi? Quando giocava sembrava più un avvocato che un calciatore, però se c’era qualcuno che non mi aspettavo in panchina era proprio lui. Il primo ero io, e Simone con me”.

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Lotito a Formello con la squadra prima del derby

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Lotito a Formello con la squadra prima del derby.

Lotito a Formello con la squadra prima del derby. Un blitz in piena regola quello del patron, arrivato proprio mentre Inzaghi stava delineando la formazione anti Roma. La banda del tecnico potrà dunque contare anche sul suo sostegno in questa sfida da giocare e soprattutto vincere. Mancava da un pò Lotito, che non ha voluto lasciarsi sfuggire questa occasione speciale per parlare alla squadra. Per fornirle la giusta dose di carica e di sicurezza in vista della stracittadina. Ma soprattutto per rimarcare che, quando il gioco si fa duro, i duri iniziano a combattere. E lo fanno mostrando tutta la loro unità. Tutti, dalla società allo staff tecnico, fino all’allenatore e ai calciatori. E ai tifosi, in 20mila quest’oggi all’Olimpico per una volta ‘tana del nemico’. È a loro che i biancocelesti dovranno una grande prestazione, per centrare quella dodicesima consecutiva che vuol dire record. I titolari in campo e il presidente sono pronti. Adesso non rimane che scendere in campo e dare battaglia fino al 90′. FORZA LAZIO CARICA!!!!!

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LA NOSTRA STORIA Il difensore Domenico Fabbri

LA NOSTRA STORIA Domenico Fabbri nasce a Roma il 26 gennaio 1925. Entra giovanissimo nel vivaio della S.S. Lazio.

A portare Domenico Fabbri alla Lazio è Silvio Piola, vicino di casa a Montesacro, che ne apprezzò le qualità mentre il ragazzino giocava con gli amici nell’improvvisato campo di Piazza Roccia Melone. Canestri lo allenò nelle giovanili biancocelesti. Fin da giovanissimo viene spesso aggregato agli allenamenti della prima squadra. Diventa il pupillo di Flacco Flamini che lo prese sotto la sua ala.

Collezionò una decina di presenze nel biennio dei campionati di guerra (1944-1946). Le doti atletiche lo videro protagonista anche in altri sport, tra cui il basket. Colonna della Ex Gil di Montesacro al fianco di Aldo Giordani e di Raffaele ‘Lello’ Morbelli che sarebbe diventato uno dei più grandi dirigenti della pallacanestro nazionale. Una pleurite e le insistenze familiari per terminare la carriera universitaria lo allontanarono dalla Lazio.

Nel novembre 1945 si trasferì all’Italia Libera. Giocò poi per il Palombara e per una società minore della provincia di Napoli. Poi appese gli scarpini al chiodo. La sua passione per i colori biancocelesti rimase intatta. Ha continuato a seguire con lo stesso amore di sempre la sua Lazio fino alla conquista dello scudetto del 2000. È deceduto il 12 novembre 2006.

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FORMELLO Lazio, Inzaghi scioglie gli ultimi dubbi per il Derby

FORMELLO Giorno di rifinitura nel quartier generale biancoceleste. Mister Inzaghi ha sciolto gli ultimi dubbi per il Derby in programma domani. Le ultime.

FORMELLO Lazio, Inzaghi ha deciso chi schierare domani. Rifinitura pre Derby al Fersini, con mister Inzaghi che ha sciolto gli ultimi dubbi di formazione in vista della Stracittadina. Sarà Correa ad affiancare Immobile in attacco. L’argentino ha smaltito il fastidio al polpaccio che lo ha tenuto fuori nelle ultime sfide di campionato e riprenderà il posto da titolare in avanti. Caicedo potrà essere utile a gara in corso: l’ecuadoregno è spesso risultato decisivo da subentrante. L’altro dubbio del mister riguardava la difesa. Era lotta a due per una maglia tra Luiz Felipe e Patric per completare il terzetto difensivo con Acerbi e Radu: l’ha spuntata il brasiliano, per una linea difensiva che punta sulla continuità. Centrocampo titolare grazie al recupero di Luis Alberto. Agirà come mezzala insieme a Milinkovic ai fianchi di Leiva. Sulle fasce Lulic e Lazzari. In porta regolarmente Strakosha. Out Cataldi, Marusic, Lukaku e Andrè Anderson.

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DERBY Canigiani: “Rimasti biglietti in Distinti nord-est”

DERBY A 24 ore dalla sfida dell’Olimpico il responsabile del marketing biancoceleste Marco Canigiani ha fatto il punto sui biglietti venduti.

DERBY Canigiani: “Sarà possibile acquistare i tagliandi per i Distinti Nord-Est fino all’inizio della partita di domani. La vendita è stata prorogata, sono rimasti 400 biglietti circa. Il resto del settore è esaurito, siamo intorno ai 20mila tifosi biancocelesti, compresi quelli che saranno in Monte Mario. Numeri importanti, che non si vedevano da tempo in un derby giocato da calendario in trasferta”.

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ROMA LAZIO Conferenza Fonseca: “Ecco come giocheremo”. Poi commenta lo striscione su Zaniolo

ROMA LAZIO La conferenza del tecnico giallorosso Paulo Fonseca a poco più di 24 ore dalla Stracittadina. Gara in programma alle ore 18.

ROMA LAZIO Conferenza di Fonseca da Trigoria

Dopo l’allenamento l’abbraccio tra tifosi e squadra a Trigoria, che segnale è e quanto coraggio dà?

È bellissimo per noi vedere questo appoggio dei nostri tifosi romanisti. Sono molto contento di vedere questo appoggio e sostegno dei nostri tifosi, è importantissimo per noi. In tutti i momenti hanno dato sempre un sostegno importante, noi dobbiamo lottare per loro e fare una buona partita perché loro meritano il nostro impegno”.

Come sta la squadra? Qualche giocatore recupera? 

“Perotti e Pastore non sono in condizione per iniziare la partita ma saranno in panchina. È una buona notizia per noi. La squadra sta bene, è fiduciosa e motivata. Abbiamo le condizioni per fare una buona partita”.

Ipotesi terzini e modulo?

Giocheremo con la difesa a quattro. Se giocano Spinazzola, Santon, Kolarov, Florenzi? Valuteremo”.

Quali sono condizioni di Kluivert? 

Sta meglio rispetto all’ultima partita. Con queste situazioni di Perotti e Zaniolo è tutto più difficile. Kluivert è stato infortunato, si è allenato solo pochi giorni e dopo ha giocato 90′. Era molto stanco dopo la partita e per un giocatore infortunato a lungo non è facile giocare novanta minuti. Ha giocato con la Juve perché non avevamo altre soluzioni, non ha fatto una buona partita. Ho parlato con lui, era molto stanco con la Juve. Abbiamo recuperato questa settimana, domani possiamo vedere un Kluivert diverso rispetto a quello che abbiamo visto con la Juve”.

Cristante dovrebbe giocare la terza partita in dieci giorni, è pronto o sta pensando di alzare Mancini mediano come fatto in passato? Quanto peserà l’infortunio di Diawara?

Per Diawara sono ottimista, i prossimi giorni saranno decisivi. Non abbiamo bisogno di fare l’intervento adesso, dobbiamo vedere i prossimi giorni. Sta migliorando, potrebbe non esserci bisogno dell’operazione, ma sono io che sto parlando ed è quello che credo io. Ho parlato con lui oggi, mi ha detto che sta molto meglio di ieri. I prossimi giorni sono molto importanti per vedere se abbiamo bisogno di intervento o no. Domani giocherà Cristante: è vero che non è nella condizione ideale per fare tre partite di fila, ma in questo momento non abbiamo altre soluzioni. Se Mancini gioca come centrocampista non è la stessa cosa di Cristante, cambierei due settori, difesa e centrocampo. Credo che non dobbiamo cambiare molto la squadra in questo momento, per questo giocherà Cristante”.

Qualche anno fa un tesserato della Roma disse che il derby di Roma non si gioca ma si vince.

Questa frase è interessante, ma credo che il derby lo vinca chi lo gioca meglio. Se giochiamo una partita e speriamo nella fortuna, la possibilità di perdere è molto alta. Capisco questa idea, ma una squadra che domina la partita, che ha iniziativa e che ha coraggio è sempre la più vicina a vincere. Poi non succede sempre, ma io credo in questo”.

Sulla fascia di Kolarov agirà Lazzari, sta pensando a qualche mossa in particolare?

“Domani vedremo”.

La Roma in campionato ha vinto 11 partite, delle prime nove in classifica ha battuto solo il Milan, le altre vittorie dalla decima in giù. Si aspettava di essere più avanti nei big match?

La mia intenzione è sempre la stessa, giocare per vincere. Qui in Italia è sempre difficile vincere qualche partita, contro Spal o Juve. Per me la cosa più importante è avere un’ambizione e un coraggio per giocare sempre per vincere, contro Juve, Spal o Lecce. È vero che abbiamo perso queste due partite con la Juve, ma sono molto orgoglioso del coraggio della mia squadra e dei miei giocatori. Abbiamo perso, è vero, ma la squadra è stata una squadra con identità, che gioca, che attacca, che crea situazioni, contro la Juve. Questa è la cosa per me più importante“.

La Lazio è più forte della Roma? Poi un commento sullo striscione poco simpatico nei confronti di Zaniolo?

Per me chi l’ha fatto non è un tifoso di calcio, è un qualcosa di inaccettabile. Chi l’ha fatto non ama questo sport. La Lazio è al terzo posto, noi siamo al quarto ma pensiamo di avere il dovere di dimostrare anche noi il nostro valore”.

Ha parlato di identità e coraggio, quale sarà il comportamento della linea difensiva?

Se ne abbiamo possibilità, il comportamento sarà lo stesso. Mi piace difendere molto lontano dalla nostra porta. Se avremo questa possibilità lo faremo. A volte l’altra squadra è molto forte e ci obbliga a difendere più basso, ma la prima intenzione è difendere alti in campo”.

Florenzi e Pellegrini sentono la partita come tifosi, la pressione può essere un problema? La Roma punterà sull’Europa League?

Ho in testa solo la gara di domani con la Lazio. Dopo la partita con la Juve ho sentito tutti i giocatori motivati, ho parlato di pressione ma una volta qui la maggiore pressione è quella che ci mettiamo noi stessi. Tutti sappiamo quanto è importante questa partita, forse Florenzi e Pellegrini la sentono di più ma io ho sentito tutti sereni, equilibrati e con fiducia”.

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ROMA LAZIO Probabili formazioni – Inzaghi con i titolari, Fonseca sceglie Santon

ROMA LAZIO Probabili formazioni — In vista del derby della Capitale, in programma domani alle 18.00 all’Olimpico, Simone Inzaghi recupera due pedine fondamentali per il proprio scacchiere.

Luis Alberto e Joaquin Correa (per lui uno spezzone già contro il Napoli), sono infatti tornati a disposizione del tecnico piacentino. Entrambi partiranno titolari così come Luiz Felipe nel terzetto difensivo. Di seguito i probabili schieramenti:

ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez; Santon, Mancini, Smalling, Kolarov; Cristante, Veretout; Ünder, Pellegrini, Kluivert; Dzeko. A disp.: Mirante, Fuzato, Juan Jesus, Fazio, Cetin, Spinazzola, Florenzi, Bruno Peres, Pastore, Perotti, Kalinic. All.: Paulo Fonseca

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Luiz Felipe, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto, Lulic; Correa, Immobile. A disp.: Proto, Guerrieri, Bastos, Patric, Vavro, D. Anderson, Minala, Berisha, Parolo, A. Anderson, Jony, Caicedo, Adekanye. All.: Simone Inzaghi

Inzaghi suona la carica: “Nel derby i pronostici non contano. Diamo tutto per i nostri tifosi”

Come si gioca e come si vince il derby?

Siamo consapevoli di cosa rappresenti questa partita per noi e per i tifosi, qualcosa di molto importante. Ci arriviamo delusi e arrabbiati per quanto successo martedì, abbiamo perso ma non meritavamo. Abbiamo parlato, ci prendiamo la prestazione ma dispiace essere usciti da una competizione a cui tenevamo”. 

Andare a +10 dalla Roma sarebbe un gap incolmabile?

Sarebbero 3 punti pesantissimi, da qui alla fine ci attendono 19 finali da vivere una dopo l’altra. Questa gara è importante e va oltre la classifica”.

La Lazio può anche pareggiare?

No, non si possono fare questi calcoli. Un derby bisogna giocarlo per vincerlo . Affrontiamo una squadra che sta facendo un ottimo percorso, l’allenatore è preparato, ha messo in campo squadre competitive nonostante gli infortuni”. 

Questo il derby più importante?

Tutti sono stati importantissimi e naturalmente lo è anche questo. Dopo il derby ci saranno altre 18 partite, tutte le stracittadine regalano un’emozione particolare, da calciatore e da allenatore. La cosa importante è che i giocatori siano pronti, tutti l’hanno già giocato e conoscono il valore di questa sfida. Dobbiamo essere lucidi, gli episodi possono capovolgere la gara da un momento all’altro”. 

Formazione stabilita?

In testa ho qualche idea ma mancano ancora due allenamenti. Correa sta meglio, ma Caicedo è stato bravo e non mi ha fatto sentire la sua assenza. Immobile viene da quattro partite di fila da 90 minuti. Parolo è stato uno dei migliori a Napoli, in difesa ho varie soluzioni. A destra purtroppo mancherà ancora Marusic e questo mi crea un po’ di problemi in ottica rotazione. Lazzari ha giocato tante partite consecutive, cercherò di fare le scelte migliori”.

Ha più da perdere la Lazio o la Roma?

Tutti abbiamo da perdere, ma sappiamo che ci saranno altre 18 gare dopo questa. Vincendo faremmo un bel passo in avanti, ma si tratta comunque di una partita a sé, i pronostici si azzerano. Alla squadra ho chiesto di rimanere lucida. La cosa importante è dare tutto per noi e per i nostri tifosi”.

Correa e Luis Alberto?

Ieri hanno svolto un lavoro totale con la squadra e ho avuto le risposte che cercavo. A ogni modo manca ancora un allenamento”.

Preoccupato dal troppo ottimismo?

Nei derby i pronostici si azzerano, sappiamo quanto siamo cresciuti ma la preoccupazione è sui miei giocatori, rispetto al 30 agosto abbiamo delle certezze in più. Non dovremo temere nessuno, ma avere rispetto per una squadra che si trova in un ottimo momento. In campionato la Roma è reduce dall’importante vittoria di Marassi sul Genoa”.

Questo derby può aprire nuovi scenari per la classifica?

Questa è una partita importantissima, ma come ho detto dopo ce ne saranno altre. Dobbiamo rimanere concentrati e capire i momenti della gara, probabilmente avremo la partita in mano noi, ma ci saranno dei momenti in cui invece dovremo soffrire. All’andata ci sono stati momenti positivi per entrambe le squadre”.

Sui tifosi?

“Sappiamo che domani i tifosi saranno presenti, purtroppo giochiamo in trasferta ma ci saranno 18-20 mila persone che ci spingeranno a fare bene. Alla fine speriamo di festeggiare”.

Quale errore non bisogna commettere nell’approccio alla gara?

“Quella di domani è una gara particolare, abbiamo giocatori che vestono questa maglia da tanti anni e giocatori nuovi che hanno già affrontato il derby d’andata. Questa settimana di preparazione è stata un po’ diversa, entrambe le squadre hanno giocato in settimana. Ho chiesto solo di mantenere la concentrazione. Questo match porta tante pressioni, dovremo sempre essere dentro la partita e lucidi sulle scelte di possesso e non possesso”.

Che messaggio devono dare le squadre? Cosa cambia rispetto all’andata?

La prima cosa che mi auguro è che sia uno spettacolo. Lo stadio sarà pieno, dovremo offrire una bella prestazione. Sulle differenze rispetto all’andata le squadre hanno acquisito certezze, la Roma era da poco con un nuovo allenatore, poi Fonseca ha preso la squadra in mano e adesso anche i giallorossi hanno una classifica importante. Dovremo capire quando la Roma ci verrà a prendere o ci aspetterà come all’andata. Dovremo farci trovare pronti in entrambe le situazioni”. 

LAZIO Radu nella storia del derby: domani aggancia un big biancoceleste

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Lazio Radu nella storia del derby: domani aggancia un big biancoceleste.

Lazio Radu nella storia del derby. Non c’è giocatore che più del romeno conosca le emozioni che si provano nelle ore che conducono al fischio iniziale della stracittadina. Quel sano e pungente brivido lungo la schiena e quell’adrenalina nelle vene, che spinge le gambe a dare più del limite fisico previsto. Sintomi che Stefan domani proverà in campo per la 19esima volta. In altre 10 occasioni le ha invece vissute dalla panchina, o dalla tribuna. Quando l’arbitro darà inizio ai giochi, il romeno aggancera’ Piola nella speciale classifiche delle presenze in un derby. In testa c’è Wilson (23), seguito da Favalli (21), Puccinelli (21) e Negro (20). Radu attualmente occupa l‘undicesima posizione nella classifica generale, che prende in considerazione anche i giocatori della Roma. Il romeno però non vuole fermarsi: è deciso a scalare scalare l’Olimpo biancoceleste, per porsi tra mostri sacri e vette irraggiungibili. Con le sue 366 presenze è quarto nella storia: solo 10 lunghezze lo separano dal terzo gradino del podio. Domani compirà il primo passo, per gli altri ci sarà tempo.