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Scudetto Moggi snobba la Lazio: “Discontinua. E se Immobile si fa male…”

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Scudetto Moggi snobba la Lazio: l’ex dirigente juventino mette in risalto i punti deboli dei biancocelesti in vista della corsa verso il tricolore.

Scudetto Moggi snobba la Lazio. Le parole dell’ex ds della Juventus ai microfoni di ‘Radio Bianconera’: “Io dico sempre che la squadra vince grazie alle giocate dei suoi giocatori e Lazio-Inter ha confermato che il campionato lo vince la Juventus perché l’avversario non è la Lazio, è l’Inter. Si vede lontano un miglio che l’Inter è più squadra, la Lazio al momento è più in forma ma può perdere qualsiasi gara. È una squadra discontinua, anche se ha fatto 19 partite senza perdere. Ha un’ottima squadra e degli ottimi singoli, sicuramente ha il miglior centrocampo della Serie A, ma bisognerà vederla nel lungo periodo. Fino a poco fa la Lazio giocava per la qualificazione alla Champions League e non aveva grossi problemi, ora dovrà lottare per lo Scudetto. Il problema della Lazio è che se si fa male Immobile chi lo sostituisce? Idem per Leiva e altri. Il campionato è ancora lungo, mancano tante partite”.

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LAZIO Leiva: “Scudetto? Juve e Inter favorite, ma…”

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LAZIO Leiva non snobba lo Scudetto, nonostante veda le due rivali Juventus e Inter in leggero vantaggio.

LAZIO Leiva ai microfoni di Globoesporte:“Se immaginavo di lottare per lo Scudetto in questa stagione? Onestamente non ci pensavo. Il nostro obiettivo è sempre stato quello di lottare per la qualificazione in Champions League. Da quando sono arrivato alla Lazio, i risultati sono molto positivi. Lo scorso anno abbiamo vinto la Coppa Italia, oggi rimaniamo concentrati sulla qualificazione in Champions, ma lotteremo. Juventus e Inter sono le favorite, i bianconeri per esperienza sono abituati a vincere i titoli”.

PUNTI DI FORZA

Quattro anni di lavoro continuo. Dico quattro anni, perché è il momento in cui Simone Inzaghi è diventato allenatore. Io sono alla Lazio da tre stagioni e negli ultimi mesi siamo riusciti a vincere la Coppa Italia e la Supercoppa, il che non è facile. Non pensavo che avrei avuto un adattamento così veloce dopo aver lasciato il Liverpool. Ho aiutato il Liverpool ad arrivare al livello in cui si trova e ora posso aiutare la Lazio a raggiungere un livello molto alto”.

SCUDETTO 2000

“Ho pochi ricordi, ma mi tornano in mente alcuni giocatori. Quella squadra aveva Verón, Nesta, Simone Inzaghi che oggi è il nostro allenatore, Marcelo Salas, Matias Almeyda. Oggi quando per strada incontro i tifosi mi dicono che il mio modo di giocare ricorda quello di Almeyda.

UN MODELLO

“Nove punti in meno a otto partite dalla fine. Inzaghi ce ne ha già parlato. Ovviamente era un’altra squadra. La Lazio era forse più ricca e più potente, le squadre romane vinsero due scudetti in due anni consecutivi. Ma è un modello da seguire. In ogni caso, il nostro obiettivo rimane quello di qualificarci per la Champions League. Siamo al secondo posto, due punti sopra l’Inter e uno dietro alla Juventus. L’imperativo però è garantirci il primo obiettivo: il posto in Champions League”.

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Lazio Oddo: “L’ambiente sta aiutando la squadra che è lanciatissima”

Lazio Oddo ha giocato per diversi anni in biancoceleste prima di approdare al Milan. Ha voluto dire la sua sul momento fantastico della Lazio

Lazio Oddo le sue parole a Tiki Taka:

“Ora sono lanciatissimi, hanno l’autostima molto alta e i tifosi aiutano molto la squadra, questo aiuta molto, perché quando Roma ti spinge, il suo supporto lo senti. Hanno vissuto molti periodi turbolenti con polemiche tra tifosi e società, però adesso l’ambiente si è stretto intorno alla squadra che io trovo straordinaria. Qual’è il segreto della Lazio? Beh se dicessi Immobile sarebbe troppo scontato, perché i gol che fa lui non riusciva a farli neanche Bobo Vieri. A me fa impazzire Luis Alberto”.

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Lazio Vieri: “Scudetto? Ormai devono crederci e provarci fino alla fine”

Lazio Vieri è stato uno degli attaccanti più forti della Lazio e ha giocato con l’Inter che sta lottando proprio con i biancocelesti per le prime posizioni

Lazio Vieri – Dopo la vittoria contro l’Inter, la Lazio si è portata al secondo posto solitario a -1 dalla capolista Juventus. In molti parlano di una possibile vittoria dello Scudetto della squadra biancoceleste e uno di questi è l’ex Bobo Vieri intervenuto al programma Tiki Taka:

“Reputo la Lazio fortissima, sta giocando un bellissimo campionato. Ormai sono obbligato a giocarsi lo Scudetto fino all’ultimo visto che la squadra si trova solamente a un punto dalla Juventus”.

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LE PAROLE DI LOTITO

Lazio Lotito: “Scudetto? Tifano per noi. I calciatori? Sono una famiglia”

Lazio Lotito è intervenuto per parlare del periodo fantastico che sta vivendo la Lazio svelando anche alcuni retroscena sui calciatori

Lazio Lotito – La Lazio sta viaggiando su medie altissime e uno dei più felici è il presidente Claudio Lotito, che anno dopo anno è riuscito a costruire la rosa non vendendo calciatori come Milinkovic e Immobile. Durante un’intervista al Messaggero, ha espresso tutta la sua felicità per questo momento:

“Domenica ho ricevuto una bellissima soddisfazione, al termine della partita, sono sceso negli spogliatoi per congratularmi con i giocatori e loro, 5 o 6 giocatori si sono subito avvicinati verso di me molto euforici urlando: hai visto presidente? Abbiamo fatto quello che hai detto tu, sei contento? Hai visto? E continuavano il loro momento di gioia. Sono stato contento anche di un’altra cosa, molte persone, mi hanno chiamato al telefono sia laziali che non, chiedendo di fermare il monopolio della Juve, di battere l’Inter. Tutti quelli che non tifano per queste due squadre, tifano per noi, per una nostra vittoria”.

Simone Inzaghi: “Sì è vero, comando io, ma devo anche saper scegliere bene di chi fidarmi e l’ho fatto. Simone in questi anni è riuscito a migliorare moltissimo, ha capito tante cose, una delle cose che ha imparato è che per essere così in alto bisogna fidarsi di ogni singolo giocatore della rosa. In questa stagione lo ha fatto e i risultati si stanno vedendo. Perché oggi più che mai, tutti si sentono importanti e indispensabili, e non è una cosa da tutte le squadre. Sono consapevoli che il tecnico li tiene in considerazione e li vede. Il tournover era una cosa imprescindibile, ha accettato il rischio e ha cambiato alcune sue convinzioni. Ed è diventato grande, i suoi giocatori poi, lo stanno ricambiando dandogli tutto e questo si nota in campo”.

Milinkovic: “Sono contento quando parla di famiglia laziale. Lo abbiamo trattato nel migliore dei modi, gli abbiamo anche rivisito il contratto in più occasioni per fargli capire che è molto importante. Stiamo crescendo tutti insieme”.

Famiglia: “Se il nostro segreto è la famiglia? Sì è vero. E le svelo un segreto: non si frequentano solo durante gli allenamenti o in campo, ma si vedono spesso anche fuori divertendosi molto. Alcune volte mi chiamano per raccontarmi gli scherzi che si sono fatti. Quindi sono una specie di confidente oltre che un pater familias. Però di una cosa sono molto sorpreso, perché qui non vedo un “mors tua vita mea”, chi gioca gioca, non ne fanno un dramma, sono solo in competizione con gli avversari. Questo è merito anche di Inzaghi per la gestione e le scelte che ha fatto”.

Scudetto: “Allora io lavoro, sul campo si divertono loro e sugli spalti i tifosi. Scudetto? E’ quello che mi chiedeva la gente durante le chiamate, da Milan dal Sud… però io al momento penso a cose concrete, non ai sogni”.

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ACCADDE OGGI 3 novembre 2002, Empoli-Lazio 1-2: Stankovic sbanca il Castellani

La banda Mancini sta prendendo forma in un autunno che porterà la Lazio al crepuscolo dell’era Cragnotti in testa alla classifica. Ad Empoli i biancocelesti stanno però ancora scaldando i motori, e in più si ritrovano dopo mezz’ora con un portiere esordiente, Concetti, in sostituzione di Peruzzi protagonista di un bruttissimo scontro con la punta avversaria Saudati, con l’empolese che avrà la peggio costretto ad un lungo stop.

Botta e risposta Corradi-Atzori, alla Lazio manca un acuto per non essere più un’incompiuta, come accaduto nel derby della settimana precedente, gettato alle ortiche per un errore dal dischetto di Sinisa Mihajlovic. Ma è un altro serbo, Dejan Stankovic, a prendere in mano la partita, sbancando il Castellani a nove minuti dal novantesimo.

A blindare il risultato ci penserà proprio Emanuele Concetti: il suo giorno dell’esordio sarà anche la sua maggiore giornata di gloria. E così la favola di una Lazio in crisi finanziaria ma più che mai compatta in campo inizia a prendere forma: toccherà il picco massimo a dicembre col primo posto solitario in classifica, la stagione si chiuderà comunque ottimamente con una semifinale di Coppa UEFA e la qualificazione in Champions League in archivio.

Fabio Belli

IL TABELLINO

3 novembre 2002, EMPOLI-LAZIO 1-2

Marcatori: 45′ Corradi (L), 46′ Atzori (E), 81′ Stankovic (L)

EMPOLI: Berti, Belleri, Cribari, Atzori, Lucchini (25’st Agostini), Grella, Giampieretti, Rocchi, Vannucchi (31’st Cappellini), Di Natale, Saudati (33’pt Tavano). Panchina Cassano, Pratali, Ficini, Bosco. Allenatore: Baldini.

LAZIO: Peruzzi (33’pt Concetti), Pancaro, Negro, Mihajlovic, Favalli, Stankovic, Simeone, Liverani (7’st C. Lopez), Cesar, Corradi, Chiesa (20’st Fiore). Panchina F. Couto, Oddo, Sorin, S. Inzaghi. Allenatore: Mancini.

Arbitro: Cassarà (Palermo).

 

GENOA LAZIO Già sold out il settore ospiti

Genoa Lazio, esodo dei tifosi biancocelesti che andranno in massa al Luigi Ferraris per sostenere la squadra biancoceleste. I dati sui biglietti

Già dal pomeriggio la voce girava, Canigiani ne era convinto, ma ora anche sulle radio locali la notizia sta prendendo la via dell’ufficialità: i tagliandi per Genoa Lazio sono al momento terminati. Il settore ospiti è già sold out per la partita di domenica alle ore 12.30. Dalla Capitale partiranno 2.000 tifosi biancocelesti a cantare e a tifare per la Banda Inzaghi e per continuare a sognare. La vittoria contro l’Inter è stata la ciliegina sulla torta ed ora si volerà a sfidare il Grifone rossoblu, sempre ostico e bestia nera nelle ultime annate. Ma i laziali ci saranno per cambiare di nuovo la storia. Non è escluso che la società possa richiedere altri tagliandi per ulteriori tifosi.

MILINKOVIC, QUALITA’ E QUANTITA’ AL SERVIZIO DI INZAGHI E DECISIVO CONTRO JUVE E INTER

MILINKOVIC Il Sergente ammazza big, Juve e Inter ko

Lazio Inter ha emesso una sentenza: Milinkovic è l’ammazza big avendo segnato gol decisivi contro Juventus e Inter

SignorSi, signore… tutti ai piedi di Milinkovic, il centrocampista d’acciaio che sta trascinando la Lazio con il suo strapotere fisico. Il numero 21 biancoceleste ieri sera è stato il migliore in campo, non solo per il gol decisivo, ma soprattutto per le giocate e per come ha vinto il confronto a distanza contro Brozovic, Barella ed Eriksen. Il serbo ha disputato una partita di sacrificio e di qualità, essendo onnipresente sia in fase difensiva che in quella offensiva. Già dopo 9 minuti ha fatto capire a Padelli di avere un piede caldo, pronto a buttare giù la porta, vedi la sassata che si è infranta sulla traversa. Poi tanta quantità nel mezzo, facendo valere i suoi centimetri nelle palle alte e nelle sponde aeree. Ma agli occhi di tutti è balzato il gol del 2-1.

DOPO LA JUVENTUS ANCHE L’INTER CADE SOTTO I SUOI GOL

Sergej ha messo il suo timbro in entrambe le sfide scudetto disputate all’Olimpico. Il 7 dicembre 2019 siglò il gol del 2-1 contro la Juventus. Lancio millimetrico di Luis Alberto, aggancio di destro al volo e sinistro ad incrociare che non lasciò scampo al numero 1 bianconero. Ieri, 16 febbraio 2020, si è ripetuto, nella stessa porta, sempre con il sinistro, ma questa volta nell’angolo opposto. Chapeau.

MATURITA’ SBOCCIATA

Cosa significa tutto ciò? Dopo un’estate turbolenta in cui le mille voci di calciomercato lo volevano lontano da Formello, il serbo si è lasciato tutto alle spalle e ha acquisito una maturità da veterano, mai vista prima d’ora. Continuità, prestazioni di alto livello, tanto lavoro per la squadra ed incursioni e insrimenti che lo hanno portato a siglare gol pesanti. Ha cambiato il suo modo di giocare rispetto agli hanno scorsi, gli sono stati attribuiti più compito anche in fase di non possesso, ciò fa capire quanto Inzaghi punti sul numero 21 e si affidi alle sue grandi qualità. Un Sergente di ferro, un Sergente ammazza big.

Marco Corsini

DIACONALE IN ESTASI “COME NEL 1974 E NEL 2000”, LEGGI LE SUE PAROLE

LAZIO INTER Corradi: “La Lazio ha giocato meglio, vittoria meritata”

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LAZIO INTER Bernardo Corradi, ex ariete biancoceleste, ha parlato ai microfoni di Pressing del big match dello Stadio Olimpico vinto dai biancocelesti.

LAZIO INTER Corradi: “La partita è stata giocata meglio dalla Lazio, soprattutto nel secondo tempo. Ha meritato la vittoria. Non so se Conte riuscirà a cambiare modulo in corsa per trovare più spazio ad Eriksen che ti dà quell’inventiva in più in centrocampo che ci può stare. Padelli? Anche Strakosha non è stato impeccabile, direi che sarebbe ingeneroso accostare le colpe di una sconfitta al portiere”.

INTANTO L’EX ARBITRO BERGONZI PARLA DEGLI EPISODI DA MOVIOLA>>>LEGGI QUI

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LAZIO INTER Bergonzi: “Episodi? Rigore netto. Su De Vrij…”

LAZIO INTER Bergonzi: “Rocchi ha arbitrato molto bene, è sempre stato a due metri dall’azione. Episodi? Il rigore per i biancocelesti è netto. Immobile sta per calciare e de Vrij lo contrasta in modo inopportuno. Fallo da espulsione? Se avesse deciso così non avrei avuto niente da ridire, ma se ha tirato fuori il giallo significa che per lui non era una così chiara occasione da gol. La decisione di Rocchi ci sta”. Così l’ex arbitro Mauro Bergonzi ai microfoni di Tmw Radio.

LAZIO INTER Giordano: “Momento straordinario. I biancocelesti pensano da squadra”

LAZIO INTER Giordano: “Quella di ieri è stata una gara molto tattica, i biancocelesti hanno avuto la grande forza di reagire dopo il vantaggio dell’Inter. La squadra attraversa un momento straordinario, bellissimo ed emozionante. Bisogna fare i complimenti a Milinkovic e non solo per il gol, ha interpretato la partita nel migliore dei modi e ha fatto la differenza. L’Inter è una grande squadra, ma fa sempre le stesse giocate. Forse Conte è rimasto ancorato al passato, credo che possa fare di più. La Lazio pensa da squadra, la partita l’ha vinta con tante piccole ma fondamentali giocate. Non ho capito la scelta di Conte di sacrificare Lautaro a tempo pieno su Leiva, credo lo abbia snaturato”. Così Bruno Giordano sulle frequenze di Radiosei.

LAZIO Radu acciuffa un big biancoceleste

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LAZIO Radu acciuffa un big biancoceleste: i dettagli dell’ultimo record conseguito dal terzino romeno.

LAZIO Radu acciuffa un big biancoceleste. Il romeno è stato tra i protagonisti della splendida serata contro l’Inter: la sua esperienza è stata fondamentale per permettere ai capitolini di battere i nerazzurri e portarsi a una sola lunghezza dalla vetta. Sognare lo scudetto ora si può, grazie ad un gruppo fatto sì di giovani spensierati, ma anche di senatori fedelissimi. Tra questi ultimi, appunto, Radu, uno che Inzaghi difficilmente riesce a tenere fuori, consentendogli sì di incrementare le proprie statistiche e record. Da dodici anni nella Capitale, mai un calciatore straniero aveva collezionato più presenze con la maglia biancoceleste. 370 (compresa quella di ieri) quelle registrate fino a questo momento. E il podio non è più lontanissimo: appena 6 infatti le lunghezze che lo dividono dal terzo gradino, di proprietà di Paolo Negro. Ancora diversa strada da percorrere per raggiungere invece Wilson (394) e il capolista Favalli (401). Quest’ultimo però da ieri ha in comune con Radu il numero di presenze in A, ben 298.

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LAZIO INTER Diaconale: “Oggi si sogna tutti insieme, come nel 74 e nel 2000”

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Il giorno dopo Lazio Inter Diaconale, portavoce dei biancocelesti, è incredulo ma felice per una squadra cui la vittoria sui nerazzurri ha regalato l’accesso di diritto alla lotta per lo Scudetto.

LAZIO INTER Diaconale nel ‘Taccuino biancoceleste’, pubblicato sul proprio profilo Facebook: Se me lo avessero detto non ci avrei mai creduto. Che dopo quasi quattro anni di esperienza come direttore della Comunicazione della S.S. Lazio e portavoce del Presidente Claudio Lotito, mi sarei ritrovato a rivivere le stesse emozioni che da tifoso biancoceleste mi avevano felicemente agitato e riempito nelle fasi finali degli scudetti del ’74 e del 2000.

La mia passione laziale è antica. Risale alla metà degli anni ’50, quando ero bambino ed i miei primissimi miti erano Lovati, Fuin, Pinardi, Muccinelli, Vivolo, Selmosson “Raggio di Luna”. Ma quella di componente della società è più recente. Alla fine di luglio del 2015 entro in una riunione del Consiglio di Amministrazione della Rai senza spegnere il cellulare e ricevo una telefonata da un numero sconosciuto. “Ciao, sono Claudio, lo faresti il direttore della Comunicazione della Lazio?”. Non c’è bisogno di riportare la mia risposta segnata da un intreccio perfetto tra soddisfazione professionale e felicità di tifoso. 

Ma se approfitto del “Taccuino biancoceleste” per raccontare questo episodio personale è solo per fornire una testimonianza diretta del percorso seguito dalla società e dalla squadra da quella data ad oggi. Allora sarebbe stato preso per matto chi avrebbe pronosticato che dopo quattro anni la Lazio avrebbe partecipato alla corsa per lo scudetto. La pesante contestazione degli anni precedenti aveva lasciato segni dolorosi. Claudio Lotito viveva (e continua a vivere) sotto scorta da anni per non essersi arreso alle violenze verbali ed alle minacce dei contestatori. Con lui si trovavano in una condizione di stato d’assedio ad opera di parte della tifoseria e dei media i suoi più stretti collaboratori, a partire da Igli Tare, professionista esemplare e uomo tutto d’un pezzo. 

E dall’esterno nessuno avrebbe scommesso, dopo la vicenda Bielsa e la scommessa su Simone Inzaghi, che dopo il Piave ed il Monte Grappa ci sarebbe stato Vittorio Veneto.
Ricordare quel punto di partenza, che già era un grande risultato visti i dieci anni precedenti di resistenza faticosa e dolorosa, serve a valutare correttamente il percorso di crescita da allora ad oggi. Un percorso segnato dalla guida illuminata ed innovativa del Presidente, dalle intuizioni geniali del direttore sportivo e dal lavoro costante, minuzioso e prezioso di un allenatore come Simone Inzaghi che con il suo staff ha plasmato un gruppo di ragazzi eccezionali non solo sul piano tecnico ma anche umano e morale. Un percorso, poi, favorito dal prestigio e dall’esperienza di Angelo Peruzzi, dalla professionalità di Armando Calveri, dall’impegno di Stefano De Martino, dalle presenze innovative di Anna Nastri e Sara Zanotelli e da uno staff medico di altissimo livello guidato dal professor Fabio Rodia.

Grazie a questo percorso, di cui sono testimone privilegiato, oggi si sogna. Concretamente. Come nel ’74, come nel 2000. E, quel che è più importante, si sogna tutti insieme, società, squadra e tifoseria finalmente unita!”.

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LAZIO INTER De Vrij torna all’Olimpico e commette lo stesso errore

LAZIO INTER De Vrij ieri è stato bordato di fischi dopo il suo ritorno all’Olimpico che non avveniva da due stagioni

LAZIO INTER De Vrij – Già, l’ex difensore biancoceleste nelle partite precedenti, aveva sempre dato forfait quando di trattava di giocare questa sfida, tra mal di testa, febbre, dolorini qua e là, non aveva mai preso parte a questa partita ma ieri, non ha potuto non scendere in campo. I tifosi della Lazio l’avevano promesso e così è stato, De Vrij è stato riempito di fischi e buu dal primo all’ultimo minuto. Questo in lui non ha dato molta serenità cosa, prima stava per far commettere l’autorete e nel secondo tempo il rigore su Immobile che ha dato vita alla rimonta. Nella storia biancoceleste, nessuno è stato “fischiato” come lui, molti se ne sono andati, cambiato maglia (lo stesso Candreva) ma a nessuno è stato riservato questo trattamento se non a lui, reo di aver commesso il fallo da rigore scellerato che costò la Champions proprio ai danni dell’Inter tre anni fa.

Questione di karma si potrebbe dire, quello che De Vrij ci levò 3 anni fa, forse, è quello che ieri ci ha restituito, perché a distanza di 637 giorni, l’olandese ha commesso nuovamente un rigore, proprio in questo stadio e in questa porta, segno che da lassù se tradisci, non c’è scampo.

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LAZIO INTER I Biancocelesti non hanno sofferto i nerazzurri

LAZIO INTER I Biancocelesti nella partita di ieri, non hanno mai sofferto i nerazzurri che sono stata la squadra ad averli messi in minor difficoltà all’Olimpico

LAZIO INTER I Biancocelesti nonostante lo svantaggio iniziale, sono riusciti a ribaltare la partita vincendo 2-1 grazie alle reti di Immobile e Milinkovic. Nonostante il gol dell’Inter, la Lazio però, non ha sofferto in questa partita, lo dicono le statistiche. Infatti all’Olimpico i nerazzurri sono stata la squadra che ha impegnato al minimo i giocatori di Inzaghi con il dato degli expected goals dei nerazzurri (0.56), il più basso stagionale all’Olimpico. Ecco le statistiche del match:

La Lazio ha creato ben 7 occasioni da gol contro le 8 dell’Inter, effettuando 11 tiri contro i 10, in porta sono ben 6 i tiri per i biancocelesti e 4 per gli interisti. I passaggi dei 3 centrocampisti biancocelesti sono 66 contro i 46 degli interesti. La Lazio inoltre è riuscita a vincere ben 13 tackle contro i 7 dell’Inter.

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Lazio quando vai in svantaggio sai reagire: ottava rimonta

Lazio quando vai in svantaggio sai sicuramente trovare un modo per reagire e non uscire sconfitta dalla partita

Lazio quando vai in svantaggio riesci a ribaltare la situazione, ed è quello successo ieri sera, da un 0-1 sei riuscita a rimontare l’Inter portando a casa la vittoria con un 2-1. Su ben 9 partite, la Lazio è riuscita a rimontarne 8, 4 vittorie Cagliari, Juventus, Brescia e Inter e 4 pareggi Roma, Bologna, Atalanta e Roma, ottenendo l’89% di riuscita. I biancocelesti non mollano mai, anche quando sembra tutto perso, riescono a dar vita a partite incredibili, anche grazie al mister Inzaghi che è sempre l’ultimo a mollare. E’ seconda in Europa solamente al grande Liverpool di Klopp, che sta compiendo miracoli in premier, col la percentuale del 100%:

100% Liverpool 89% Lazio 83% R. Madrid 75% Juventus, Inter 70% Bayern M. 67% Leicester 66% Barcellona, PSG

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Milinkovic suggerisce ai laziali come iniziare la settimana

Milinkovic suggerisce ai laziali come iniziare al meglio la settimana, per affrontarla nel migliore dei modi

Milinkovic suggerisce ai laziali di mettere tutta la carica necessaria per iniziare al pieno la settimana, un po’ come lui ha fatto nelle partita di ieri sera incantando l’Olimpico e i tifosi. E’ stato un suo gol a portare i tifosi all’apoteosi al 70′, quando con il mancino ha tirato la palla mandandola in rete. Ora, attraverso i social, consiglia come iniziare la settimana: “Affrontate settimana con la carica con cui il Sergente affronta partita. #BuonLunedì 🦅 “

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Lazio Inter – Rivivi le emozioni più importanti di un match storico

Lazio Inter – Rivivi le emozioni del match andando in scena ieri sera che ha portato la Lazio alla vittoria

Lazio Inter – Rivivi le emozioni attraverso i momenti più belli della partita. La Lazio è riuscita a ribaltare lo svantaggio iniziale con il gol di Young al minuto 40′, l’Inter oltre a questo occasione, aveva creato solamente un altro pericolo. La Lazio invece dopo pochi minuti ha preso una traversa con Milinkovic e ha creato diverse occasioni. Nel secondo tempo, intorno al 50′, De Vrij commette fallo da rigore su Immobile che dal dischetto trasforma e porta la partita sull’1-1. Poi arriva lui, Serjei Milinkovic-Savic che entra in regia e piazza la rete del 2-1 al 70′ minuto. Padelli para un tiro di Immobile che sarebbe valso il 3-1; mentre all’Inter viene annullato un gol per fuorigioco.

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ECCO COME INIZIA LA SETTIMANA MILINKOVIC

LA NOSTRA STORIA Il centrocampista Spartaco Orazi

LA NOSTRA STORIA Il pioniere Spartaco Orazi nasce il 17 febbraio 1902. Risulta essere stato anche un ottimo atleta nei 400 e negli 800 metri.

Nel 1917, con i campionati sospesi per la guerra si giocavano partite a carattere locale, Spartaco Orazi gioca nella Lazio come mediano. Vince il Torneo Alberto Canalini. La sua carriera calcistica dura fino al 1924. Proseguì giocando fino ai primi anni ’30 in varie squadre minori romane tra le quali l’Appio-Metronia e formazioni di “Gentlemen”. Durante la I guerra mondiale partecipò con la maglia della Lazio e come corridore podista a numerose gare vincendone molte.

Nel 1922 fu tra gli ideatori delle Olimpiadi universitarie. Laureato in Ingegneria, il 22 settembre 1926, fu eletto consigliere. Con la sua impresa di costruzioni partecipò ai lavori di ristrutturazione dello Stadio Nazionale del P.F.. Nel 1923 è redattore del giornale ‘La Nuova Italia Sportiva’. Studente del Liceo Umberto I partecipa con la sua scuola a tornei di pallacanestro. Muore in un incidente aereo a largo di Ostia il 30 luglio 1941.

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LAZIO INTER CONTE: “Abbiamo regalato i due gol laziali”

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Lazio Inter Conte mastica amaro dopo la sconfitta dell’Olimpico. Il tecnico pugliese contento della prestazione dei suoi ma non del risultato.

Lazio Inter Conte a Sky: “La prestazione l’abbiamo fatta. Non mi è piaciuto il risultato e come abbiamo concesso le reti. Abbiamo regalato i due gol alla Lazio. Non siamo stati impeccabili. I dettagli diventano determinanti. Abbiamo commesso delle grosse ingenuità che fanno parte di un processo di crescita. I ragazzi devono continuare a lavorare per essere più sereni. Nella ripresa sembravamo impauriti anche se c’è stato grandissimo impegno dai ragazzi che ringrazio per questo. Stiamo provando a dare fastidio in vetta alla classifica. Essere arrivati allo scontro diretto in questa maniera deve renderci orgogliosi”.