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GENOA LAZIO Rivivi le magie della partita

GENOA LAZIO Rivivi le magie del match terminato 2-3 con tutto batticuore nei minuti finali per i tifosi della Lazio

GENOA LAZIO Rivivi le magie – Un’altra vittoria biancoceleste che questa volta ha trovato davanti a sé, un’avversaria che non si è mai arresa, ha lottato fino all’ultimo secondo. Dopo appena un minuto dal fischio d’inizio, Marusic di potenza fisica supera i due difensori genoani e mette la palla in rete per lo 0-1. La risposta del Genoa arriva con Favilli su colpo di testa che però, si stampa sul palo. Nel secondo tempo, arriva il raddoppio della Lazio con il solito Ciro Immobile, che approfitta di un contrasto tra Caicedo e il difensore e si fionda sulla palla con un destro potente che sorprende Perin. La squadra di casa continua a pressare e alla fine arriva un gol stupendo da parte di Cassata e il Genoa torna in partita. Più avanti però, Cataldi su punizione ristabilisce le distanze. All’88’ viene concesso un rigore per il Genoa che Criscito realizza, la partita termina 2-3 per la Lazio.

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ATALANTA LAZIO Chiesto l’anticipo del match a Lotito: ecco la sua risposta

ATALANTA LAZIO Chiesto l’anticipo della partita in programma sabato 7 marzo alle ore 18.0

ATALANTA LAZIO Chiesto l’anticipo – In questi giorni la Serie A sta vivendo un piccolo momento di difficoltà a causa del Coronavirus che ha annullato diverse partite. Ma non solo, nonostante gli anticipi e i posticipi del campionato siano stati decisi anche in base agli impegni europei delle squadre partecipanti, il presidente dell’Atalanta Percassi ha chiesto di anticipare ulteriormente la partita. Il match in questione, è in programma sabato 7 marzo alle ore 18.00, ma il presidente dell’Atalanta vorrebbe giocare la partita venerdì sera per recuperare energie in vista della partita di ritorno di Champions League contro il Valencia martedì 10 marzo in trasferta. Lotito però dal canto suo, ha risposto di no, non vuole anticipare l’incontro quindi a prendere la decisione finale sarà la Lega di calcio.

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CORONAVIRUS SERIE A Il premier Conte: “Prossima giornata a rischio rinvio”

CORONAVIRUS SERIE A Il premier Conte – Il premier ha parlato della possibilità di un rinvio per la prossima giornata di campionato

CORONAVIRUS SERIE A Il premier Conte – Il premier Giuseppe Conte, ha parlato in diversi programmi del campionato visto il momento di agitazione che si sta vivendo in Italia a causa del Coronavirus che in questi giorni si è propagato della Lombardia, nel Veneto e nel Piemonte. Già nella giornata di ieri, sono state rinviate ben 4 partite che si giocavano in queste regioni e probabilmente verrà rinviata la prossima giornata, le sue parole:

“Non penso sia possibile in una sola settimana risolvere questo problema o per lo meno ritardare il contagio per poter riprendere le manifestazioni sportive. Ovviamente noi ogni secondo controlliamo la situazione, ci sono degli esperti e tecnici che sono a lavoro, poi si vedrà e valuterà il da farsi. Vedremo come andrà la situazione del contagio del virus e in caso se rinviare tutti i match della prossima settimana”.

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LA NOSTRA STORIA Il difensore Augusto Parboni

LA NOSTRA STORIA Augusto Parboni nasce a Milano il 24 febbraio 1900. Suo padre fu prima ciclista e poi dirigente della Federazione ciclistica e del T.C.I. Augusto.

Giocò nella Lazio tra il 1920 e il 1927. Augusto Parboni si era formato nella Pro Roma. Fu uno dei migliori giocatori biancocelesti degli anni ’20. Fu anche un valente podista, nel 1918 vinse lo Steeple Chase. Nel 1923 fu lui a convincere il quindicenne Andrea Ercoli a entrare nella Lazio come raccattapalle. Dopo il ritiro dal calcio diventa giornalista collaborando con la rivista ‘Lo sport fascista’ e il quotidiano ‘L’Impero’. Nel 1930 fu nominato Ufficiale del Regno. È deceduto a Roma il 12 luglio 1984.

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IMMOBILE COME ANGELILLO. MEDIA GOL IMPRESSIONANTE

L’attaccante della Lazio continua a segnare. Nemmeno Cristiano Ronaldo riesce a stargli dietro.

Re Ciro continua alla grande la sua cavalcata per aggiudicarsi il titolo di capocannoniere del nostro campionato. Nessuno come lui nelle 25 gare sin qui disputate. Ronaldo, Dybala, Dzeko e Lukaku, tutti dietro al bomber della Lazio. Grazie a una media realizzativa impressionante, il biondo attaccante partenopeo sta guidando la Lazio sempre più alto. Grazie alla rete siglata oggi al Ferrarsi, l’attaccante raggiunge un mostro sacro del nostro campionato come Angelillo: ben 27 reti in 25 partite. L’attaccante argentino ci riuscì con l’Inter allenata da Helenio Herrera nella stagione 1958/59, L’attaccante italiano oggi pomeriggio a Genova.

CORONAVIRUS Malagò: “Valutare ipotesi partite a porte chiuse”

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A margine del match Roma – Lecce, il presidente del CONI Malagò ha parlato dell’ipotesi di giocare le partite a porte chiuse nelle aree in cui si sta diffondendo il Coronavirus.

“Fino a tarda sera ho sentito alcuni dei dirigenti coinvolti, l’ultima telefonata con Marotta è stata in piena notte. Il discorso delle porte chiuse è stato preso in considerazione, ma ci sono delle problematiche: la prima è che a cominciare dall’Inter ci sono 70mila biglietti venduti e la società si sarebbe dovuta far carico delle spese. La seconda è che qualche gruppo di tifosi, magari quelli delle curve, potrebbe decidere di andare lo stesso verso lo stadio rappresentando un problema di ordine pubblico”, ha detto Giovanni Malagò ai microfoni di SkySport, sottolineando che “è un tema che riguarda esclusivamente le prefetture”.

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GENOA LAZIO Cataldi: “Sempre uniti verso i nostri obiettivi”

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Al termine della partita contro il Genoa, Danilo Cataldi è tornato a parlare del difficile match che ha portato alla Lazio +3 punti.

Il Genoa si è dimostrato un avversario combattivo, ma grazie al tris a firma di Marusic, Immobile e Cataldi le aquile sono riuscite ad ottenere una grande vittoria.

“L’urlo di una squadra che non molla MAI! Sempre insieme, uniti, dritti verso i nostri obiettivi”, ha scritto il centrocampista biancoceleste sui suoi profili social, “Per non smettere di sognare. Forza Lazio”.

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Mughini parla bene della Lazio

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Al termine della vittoria ottenuta dai biancocelesti contro il Genoa, Giampiero Mughini ha elogiato il lavoro svolto dalla Lazio, a partire dal presidente Lotito fino ai giocatori.

“Cappello dinnanzi al coach Simone Inzaghi, al presidente Lotito, al geniale direttore tecnico albanese Tare”, ha detto Mughini a Dagospia, definendo inoltre “Luis Alberto, il miglior centrocampista assieme a Milinkovic-Savic del torneo italiano”.

“Da juventino dico”, ha proseguito Mughini, “che se la Lazio acciuffasse lo scudetto sarebbe una data straordinaria del calcio italiano”.

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CORONAVIRUS Inzaghi: “Non sottovalutare quello che sta accadendo”

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A margine della partita contro il Genoa, Simone Inzaghi si è detto contrario all’ipotesi di giocare le partite a porte chiuse, una delle misure considerate per far fronte all’emergenza coronavirus. “Assolutamente no. Il succo del calcio sono i tifosi”, ha detto Inzaghi, sottolineando però che “non bisogna sottovalutare quello che sta capitando. Ci stiamo muovendo nella direzione giusta. Il calcio resta dei tifosi, penso a oggi, con i tifosi del Genoa splendidi e quelli della Lazio impressionanti. E’ giusto vivere il calcio con le tifoserie, per questo bisognerà cercare di porre rimedio a questa grandissima problematica”.

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GENOA LAZIO Marusic: “Siamo una grande famiglia. Grande partita di Vavro”

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GENOA LAZIO Adam Marusic, autore del primo goal biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio al termine della sfida di Genova contro i rossoblu di Nicola.

GENOA LAZIO Marusic: “Sapevamo che sarebbe stata una gara difficile. La prima parte del primo tempo siamo stati bravi, poi loro sono usciti. L’importante è aver vinto questa partita. Adesso fisicamente mi sento bene, giocare a destra o a sinistra non è importante. Devo continuare così. Siamo una grande famiglia e lo stiamo dimostrando. Vavro ad esempio ha giocato una grande partita, anche perchè non giocava da tanto tempo. Gli abbiamo detto di giocare con calma e fiducia e lui ha fatto un’ottima partita. Il mio goal? Non l’ho ancora rivisto. Caicedo mi ha dato la palla e ho stoppato in avanti, continuando dritto. Ho tirato e fatto goal, dopo lo rivedrò. La squadra? Noi siamo una grande squadra, sia chi gioca che chi non gioca siamo sempre pronti. Giochiamo tutti insieme e compatti con tanta motivazione. Noi dobbiamo continuare così poi vedremo cosa succede…”

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GENOA LAZIO Inzaghi: “Vittoria meritata e di sacrificio”. E sul Cataldi imitatore…

GENOA LAZIO Simone Inzaghi ha parlato ai microfoni dei cronisti al termine della sofferta ma stupenda vittoria ottenuta dai biancocelesti al Marassi.

GENOA LAZIO Inzaghi: “Sapevamo che qui a Marassi non sarebbe stato facile, ma penso che abbiamo fatto un’ottima partita contro una squadra in salute. Saremmo dovuti essere più lucidi, i 5 minuti di recupero sono stati difficili. Sulla vittoria meritata della Lazio comunque non credo ci sia da discutere. Cataldi, Marusic, Vavro? Quest’ultimo è un ottimo giocatore che si sta inserendo in un nuovo contesto. Oggi si è fatto trovare pronto. Avere giocatori sempre pronti è bello per un allenatore. Acerbi? Ha avuto un problemino, sembrava risolto ma sul finire del riscaldamento il problemino è tornato. Lui avrebbe voluto giocare ma non abbiamo voluto correre rischi. La scelta di Marusic? E’ una grande opzione che non abbiamo avuto per due mesi. Lazzari in questo periodo ha fatto benissimo. Non avendo Lulic perdiamo centimetri, centimetri che Marusic riesce a darci. Adam si sta meritando di giocare. Milinkovic e Luis Alberto? Si sacrificano sempre tanto, così come tutta la squadra a partire da Correa, Caicedo e Immobile. Milinkovic e Luis stanno facendo tantissimo per qualità e quantità. La partita? Il primo tempo abbiamo fatto benissimo la prima mezz’ora, poi forse ci siamo un po’ abbassati, anche per merito del Genoa. A fine primo tempo ho detto ai ragazzi di cercare di chiudere la partita, anche memori dello scorso anno…Cosa ho detto a Cataldi dopo il goal? Dopo i complimenti gli ho detto di tenere la posizione e di dare un’occhiata a Pandev cercando di tenere il possesso palla. Non conoscevo la sua versione di imitatore, lo sapevano tutti i compagni… comunque è stato bravissimo (ride ndr)”.

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GENOA LAZIO Cataldi: “Che emozione vincere con tutti questi tifosi”

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GENOA LAZIO Simone Cataldi è intervenuto ai microfoni di Dazn al termine della difficile gara vinta dai biancocelesti a Marassi per 2-3. Suo il goal del momentaneo 1-3 con una splendida punizione.

GENOA LAZIO Cataldi: “Vedere tutti questi tifosi è una cosa stupenda. Sapevamo che sarebbero venuti in tanti, ma è sempre un’emozione. Siamo felicissimi, stamo facendo qualcosa di straordinario. Sognare non fa mai male, ma noi dobbiamo continuare partita dopo partita. Vedremo dove staremo tra un mesetto. Abbiamo fatto un ottimo primo tempo, peccato non siamo riusciti a raddoppiare. Il Genoa è una squadra che non muore mai, soprattutto su questo campo. Il goal? Fare goal è sempre una cosa positiva, soprattutto quando si portano a casa i punti. Poi capita sempre di fare il terzo goal… Io comunque non sono un goleador, non voglio nemmeno esserelo, sono contento se segno e vinciamo. Cosa mi ha detto Inzaghi? Mi ha detto come sistemarmi. Quest’anno siamo una famiglia meravigliosa”.

LEGGI LE PAGELLE DEL MATCH

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GENOA LAZIO Pagelle — Immobile superlativo. Cataldi l’uomo in più

Strakosha 6: Non viene impegnato in tante circostanze. Incolpevole sui due gol rossoblu. Può solo guardare la magia di Cassata infilarsi sotto la traversa.

Patric 6: Partita diligente dello spagnolo. Fa il suo e lo fa bene.

Vavro 6: Gara ordinata dello slovacco. Poche sbavature e prestazione sufficiente.

Radu 6.5: In assenza di Acerbi è lui ad agire nelle vesti di guardiano della difesa. Esperienza da vendere e carattere da veterano.

Marusic 7: Trova il primo gol stagionale dopo 2 minuti di gioco e macina chilometri sulla corsia destra.

Milinkovic 6: Non la sua miglior partita, ma grande prestazione a livello muscolare e di intensità. Alla fine arrivano i tre punti e il merito è anche suo.

Leiva 6: Metronomo del centrocampo biancoceleste. Detta il ritmo della squadra e al netto di una non straordinaria brillantezza lui c’è sempre. Dal 54′ Cataldi 7: Gioca 40 minuti e butta il cuore oltre l’ostacolo. Il suo ruolo nella squadra è quello del più classico dei gregari. L’ex Genoa lo sa ed entra in campo con la bava alla bocca. Poi sulla falsariga della Supercoppa si inventa una perla su punizione che lascia impietrito Perin.

Luis Alberto 6.5: Presente nella mediana biancoceleste, dà una grossa mano in fase di impostazione ed è sempre attivo nelle manovre offensive. Indispensabile.

Jony 6: Ancora titolare lo spagnolo: sostituire Lulic non è cosa da poco ma il suo compitino la fa senza grosse sbavature. Da lui ci si aspetta di più e i margini di crescita sono ampi. Dal 63′ Lazzari 5.5: Mezz’ora di sacrificio e tanti polmoni macchiata solo dal fallo di mano che causa il rigore del 2-3 genoano.

Caicedo 6.5: Gara di estremo sacrificio per l’ex Espanyol. Lotta, non si risparmia e propizia il gol del momentaneo 0-2 di Immobile. Dal 54′ Correa 6: Deve ancora trovare la condizione ma i segnali sono positivi. Sbaglia un gol a tu per tu con Perin ma gli auspici sono positivi. Il tucu è tornato.

Immobile 7: Non ci sono più aggettivi per il bomber campano. Onnipresente, totem e portavoce principale dello spirito di sacrificio biancoceleste. Il gol è l’ennesima perla del suo straordinario campionato.

GENOA LAZIO Marusic carica: “Vinciamo anche per i tifosi”

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GENOA LAZIO Marusic carica i suoi compagni a pochi minuti dal fischio d’inizio della gara di Marassi.

GENOA LAZIO Marusic ai microfoni di ‘LSC’: In settimana abbiamo lavorato bene nella preparazione di questa partita, anche per l’orario. Sappiamo cosa fare per vincere, vogliamo i tre punti. Sono felice di essere rientrato e di poter aiutare la squadra, mi sento bene. Anche oggi avremo al nostro fianco tanti tifosi, per noi sono molto importanti e cercheremo di vincere anche per loro.

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LA NOSTRA STORIA L’ex Presidente Costantino Tessarolo

LA NOSTRA STORIA Costantino Tessarolo nasce a Schio (VI) il 23 febbraio 1895. Nel 1921 era contitolare del Pastificio Scledense. Giunto a Roma si distinse in imprese industriali che fecero aumentare le sue potenzialità finanziarie.

Il 14 maggio 1949 Costantino Tessarolo figura come consigliere della Lazio che aveva presidente generale Remo Zenobi e finanziatore Eugenio Gualdi. Il 19 febbraio 1952 l’assemblea della Sezione Calcio elegge presidente ancora Zenobi. Dieci giorni dopo però questi rinuncia alla presidenza generale a favore proprio di Tessarolo. In assemblea Zenobi espone un bilancio con un debito di 170 milioni di lire e rassegna le dimissioni. Dopo 28 giorni Zenobi muore e la società è costretta a formare un nuovo consiglio direttivo presieduto dall’industriale Antonio Annunziata. Questi presenta un piano industriale che il consiglio rigetta e questo provoca le sue dimissioni irrevocabili. Il 30 maggio il consiglio presieduto da Renato Bornigia affida a Tessarolo la presidenza ad interim.

Il nuovo presidente spende oltre 100 milioni per acquistare Pasquale Vivolo e Alberto Fontanesi. Tra allenatori assunti e sostituiti e l’arrivo di grandi e costosi giocatori, il deficit aumenta in modo impressionante. Quindi ricorre all’appoggio finanziario del conte Mario Vaselli ma i due hanno molte discordanze nelle scelte tecniche. Comunque con l’acquisto di campioni come Lo Buono, Lovati, Martegani, Molino, Moltrasio, Muccinelli, Pinardi, Praest, Selmosson, Tozzi e molti altri, porteranno il deficit alla cifra di 950 milioni. Il 4 novembre 1956 l’assemblea generale straordinaria è lacerata dalle pressanti richieste di alcuni soci dissidenti di conoscere i nomi dei creditori. Tessarolo non fa nomi ma fa capire che esiste un “gran creditore” che identificano in Mario Vaselli.

Di fronte al collasso l’assemblea elegge una reggenza formata da Leonardo Siliato e Antonio Alecce. Tessarolo si allontana dalla Lazio, che a parte una gestione dissennata aveva amato sinceramente, e la lascia nel pieno di una crisi economica i cui effetti si faranno sentire per molti anni. Il 29 novembre 1960, dopo tre anni, Tessarolo riappare nell’assemblea generale per essere nominato Commissario straordinario. I debiti però sono insostenibili e l’1 febbraio si dimette. Costantino Tessarolo è stato presidente dell’Italcasse e presidente delle Casse di Risparmio. Anche il rapporto con Mario Vaselli, riorganizzatore e finanziatore del M.S.I., era molto controverso. È deceduto a Roma il 26 luglio 1988.

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GENOA LAZIO INZAGHI: “Gara difficile m avremo tanti tifosi al nostro fianco”

Genoa Lazio Inzaghi non vuole cali di concentrazione della squadra dopo la vittoria con l’Inter. Bisogna rimanere umili per continuare a sognare.

Genoa Lazio Inzaghi in conferenza: “La vittoria con l’Inter ha fatto vedere una squadra matura che è rimasta lucida dopo lo svantaggio a fine primo tempo. Abbiamo vinto meritatamente contro una grande squadra. Dobbiamo continuare a tenere l’umiltà in partite come quella di domani; allo stesso tempo dobbiamo credere nei nostri mezzi e in quello che proponiamo. Genoa? Partita non semplice contro una squadra che ha fatto 8 punti nelle ultime 4. Sappiamo che a Marassi dobbiamo fare una grande partita: l’anno scorso avevamo molte assenze ed è finita male. Mancherà Lulic, Acerbi ha fatto oggi un buon allenamento. Ha avuto un indolenzimento: non ha mai saltato una partita, io e lo staff stiamo valutando. Parlerò anche con lui poi deciderò: sono sicuro che non si tirerà indietro”.

“Correa? Sta molto bene. Con l’Inter è entrato bene, ci ha aiutato, ha fatto perfettamente quello che gli ho chiesto. Questa settimana ho alternato in attacco, domani deciderò: Correa, Immobile e Caicedo hanno le stesse possibilità di giocare da titolari”.

“Scudetto? Sappiamo il nostro obiettivo stagionale. Dalla quinta che è la Roma abbiamo oggi 18 punti. Sappiamo però anche il nostro momento: veniamo da 16 vittorie e 4 pareggi. Non dobbiamo guardare né avanti ne indietro. Continuiamo coì poi ad Aprile vedremo”.

“Marusic e Lazzari si stanno allenando benissimo, mi mettono in dubbio. Vorrei avere sempre questi bei dubbi. Lulic ci manca molto”.

“La squadra ha avuto un rendimento altissimo, abbiamo avuto consensi come giusto che sia. Mancano 14 partite, dobbiamo avere l’umiltà di giocare tutte le gare con lo stesso ritmo e forza. Dobbiamo mantenere alta la concentrazione: in Italia tutte le partite sono difficili. Il Genoa è molto organizzato, il Marassi un campo ostico ma sappiamo che avremo molti tifosi al nostro fianco. Il Genoa sta bene sia mentalmente che fisicamente. Hanno 5 attaccanti molto forti che possono creare pericoli sempre: uno di questi è Pandev che sarà sicuramente un osservato speciale”.

ULTIME LAZIO – Acerbi recupera per il Genoa, Correa rischia il posto

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Pericolo rientrato in casa Lazio: Acerbi ha svolto la rifinitura in vista del Genoa e giocherà da titolare. Correa e Lazzari invece rischiano di partire dalla panchina.

Acerbi si è allenato senza forzare troppo. L’affaticamento muscolare alla coscia sinistra aveva allarmato tutti. Non è ancora al meglio, ma ci sarà a Marassi. Accanto a lui Radu e Patric con Bastos e Vavro pronti a subentrare all’occorrenza. Rischiano la panchina Lazzari e Correa perché Inzaghi ha provato Marusic e Caicedo accanto a Immobile. stando alle prove odierne, parrebbe intenzionato a confermare Marusic sulla fascia destra e Caicedo al fianco di Immobile. L’infermeria si è svuotata: l’unica assenza sarà quella di Lulic fermo per l’infortunio alla caviglia sinistra.

LAZIO Parolo in Paideia: le sue condizioni in vista del Genoa

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LAZIO Parolo in Paideia: le sue condizioni in vista del Genoa.

LAZIO Parolo in Paideia. Il centrocampista lombardo si è recato questa mattina nella clinica di riferimento biancoceleste per sottoporsi ad alcuni controlli alla coscia. La sua presenza tra i convocati per il lunch match di domani a Marassi non è però in discussione. L’ex Cesena ha partecipato a tutti gli allenamenti degli ultimi giorni e farà lo stesso anche con la rifinitura prima della partenza per la Liguria. Nella precedente trasferta a Parma aveva però subito una contusione, e proprio questo è il motivo degli accertamenti odierni. Nulla di preoccupante: non c’è ormai quasi più traccia dell’ematoma, di cui si è voluto solo valutare il quadro clinico. Le condizioni di Parolo sono buone e gli permetteranno di essere disponibile per la partita di domani. Cui non dovrebbe partecipare il solo Lulic, fermato da un problema alla caviglia. Ci sarà invece Acerbi, che rientrerà quest’oggi in gruppo dopo il riposo di ieri.

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LA NOSTRA STORIA Umberto Lenzini, il presidente che esaudì il grande sogno

Il 22 febbraio 1987 ci lasciava il Presidente del primo scudetto: Umberto Lenzini.

Nel 1965-66, il primo campionato alla guida della società, la Lazio riuscì a raggiungere la salvezza. Il presidente Umberto Lenzini non riuscì però ad evitare la retrocessione nella serie cadetta l’anno seguente. Nel 1969, con la squadra in B, fu grande protagonista del calciomercato biancoceleste. Portò a compimento acquisti che si rivelarono essere tra i più importanti della storia della squadra. Tra i nuovi giocatori Giorgio Chinaglia e Giuseppe Wilson, acquistati per duecento milioni di lire dall’Internapoli. I due furono grandi protagonisti della squadra. Sotto la guida di  Tommaso Maestrelli la Lazio tornò subito in serie A. Nella stagione 1973-74 entrò di diritto nella storia della Lazio per essere riuscito a conquistare il primo scudetto della società biancoceleste.

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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Luigi Fuin

LA NOSTRA STORIA Luigi Fuin, detto ‘Gegé’, nasce a Cologna Veneta (VR) il 22 febbraio 1928. Perde i genitori all’età di quattro anni e viene allevato, con un fratello minore, dalla signora Emma Montorio che li tratterà come figli. Lavora come impiegato comunale ma la passione per il calcio è troppo forte.

A diciassette anni Luigi Fuin è nella squadra della sua cittadina che gioca in serie C. Lo nota il Verona, che milita in serie B, ma il primo campionato lo gioca nella squadra ragazzi. Nella stagione 1948/49 diventa titolare in prima suadra. Le sue ottime prestazioni convincono il Palermo, in serie A, ad acquistarlo. Nel 1951/52 il presidente Zenobi lo porta alla Lazio. Nella stagione 1958/59 si trasferisce alla Juventus ma a fine stagione è lasciato libero. Terminata la carriera da calciatore intraprende quella di allenatore. Nei primi anni sessanta guida la Viterbese. Nel 1964 è collaboratore di Flamini nelle squadre giovanili della Lazio. È deceduto il 5 novembre 2009.

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