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NAPOLI LAZIO Convocati Gattuso: escluso un big dalla sfida

NAPOLI LAZIO Convocati Gattuso – Il Napoli avrà fuori come nelle ultime sfide, alcuni giocatori ancora infortunati

NAPOLI LAZIO Convocati Gattuso – L’allenatore del Napoli, ha diramato la lista dei convocati e a sorpresa, si nota un’esclusione eccellente che fino a quel momento non era stata presa in considerazione. Infatti non farà parte della sfida il centrocampista Allan; probabilmente a causa di problemi disciplinari venuti fuori nelle ultime ore. Oltre a lui, Ringhio dovrà fare a meno di Younes per infortunio, insieme a lui saranno fuori: Koulibaly, Merens, Maksimovic, Ghoulam e Malcuit, insomma una vera e proprio strage d’infortunati in casa Napoli. Anche la Lazio dovrà fare a meno di due uomini di qualità come Luis Alberto e Correa.

Ecco la lista completa:

Portieri: Karnezis, Meret, Ospina.

Difensori: Di Lorenzo, Hysaj, Luperto, Manolas, Mario Rui, Tonelli.

Centrocampisti: Demme, Elmas, Lobotka, Fabian Ruiz, Zielinski.

Attaccanti: Callejon, Insigne, Leandrinho, Llorente, Lozano, Milik.

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PALOSCHI ALLA LAZIO, INZAGHI LO VUOLE

ROMA LAZIO L’Olimpico è pronto – La vendita dei biglietti procede spedita

ROMA LAZIO L’Olimpico è pronto a ricevere tantissimi tifosi per assistere a uno dei match più sentiti della città

ROMA LAZIO L’Olimpico è pronto – Oggi e domani, la Lazio e la Roma, affronteranno rispettivamente il Napoli e la Juve ai quarti di Coppa Italia, ma questo non spegne l’entusiasmo dei tifosi nei confronti del derby, anzi, lo moltiplica. Già, perché per la stracittadina sono già stati staccanti ben 31.000 biglietti e sommati gli abbonati romanisti, si contano 53mila tifosi pronti a cantare incitando la propria squadra. Sicuramente in base anche agli esiti delle due sfide di Coppa, il numero salirà notevolmente. Per acquistare il biglietto ci sono ancora 5 giorni, l’Olimpico potrebbe accogliere ben 60.000 tifosi per assistere a un grande spettacolo sia sul campo che sugli spalti.

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LOTITO CHIEDE I DANNI PER LA CURVA CHIUSA

CALCIOMERCATO LAZIO Paloschi richiesto da Inzaghi

CALCIOMERCATO LAZIO Paloschi potrebbe diventare la nuova punta biancoceleste ed essere il rinforzo per questo mercato invernale

CALCIOMERCATO LAZIO Paloschi potrebbe approdare alla corte di Inzaghi che vorrebbe il calciatore per completare il pacchetto attaccanti. Il mister non è la prima volta che prova a chiedere alla società Alberto Paloschi, specialmente per le referenze che il fratello Pippo gli ha confidato. Già, perché l’attaccante, esordì in serie A giovanissimo e dopo 18 secondi dal debutto, siglò subito la sua prima rete nella massima competizione. In quel Milan giocava ancora Filippo Inzaghi che conosce molto per il ragazzo e avrebbe raccontato cose positive a Simone che ora spinge per portarlo a Roma.

Adekanye nonostante le ottime qualità, manca ancora di esperienza, per questo il mister sta spingendo con la società per l’acquisto dell’attaccante spallino che secondo lui, sarebbe l’innesto giusto visto la sua esperienza in Serie A. Proprio a Ferrara, Paloschi non è mai esplodo come fatto con il Chievo, dove fece la sua migliore stagione. Ora ha 30 anni ed è sempre stata una eterna promessa incompiuta, non è mai esploso definitivamente nonostante il suo talento iniziale e ora, ha voglio di far vedere che qualcosa c’è partendo proprio dalla Lazio. D’altro canto, Inzaghi ritiene Paloschi completamente diverso da Caicedo, Immobile e Adekanye.

Mercoledì dovrebbe avvenire un incontro tra la società e l’agente del calciatore per intavolare una trattativa, sopratutto con la Spal, cercando di chiudere con un prestito e diritto di riscatto. Paloschi potrebbe essere un nuovo giocatore biancoceleste.

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LA NOSTRA STORIA L’ex difensore Egisto Federici

LA NOSTRA STORIA Egisto Federici nasce a Milano il 21 gennaio 1887. Gioca nella Lazio dal 1907 al 1909.

Prima in coppia con Marrajeni e poi con Canalini forma una linea difensiva di terzini insuperabile. Aveva già indossato la maglia del Milan ma, militare di leva a Roma, chiede di entrare a far parte della Lazio. Egisto Federici fa parte della squadra che in Toscana nel 1908 in un solo giorno vinse tre partite senza subire reti. L’anno dopo si aggiudica la Coppa Tosti. Deceduto a Cesano Boscone, in prov. di Milano, il 26 marzo 1957. È sepolto nel Cimitero Maggiore di Milano Musocco.

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Curva chiusa – Lotito chiede risarcimento ai tifosi

Claudio Lotito chiede un risarcimento ai tifosi responsabili dei saluti romani durante Lazio-Rennes di Europa League. Gesti che portarono alla chiusura della Curva Nord.

Claudio Lotito chiede un risarcimento ai tifosi responsabili dei saluti romani durante la partita di Europa League dello scorso 3 ottobre contro il Rennes. La società, nella persona del presidente biancoceleste, ha mandato il 10 gennaio una lettera alle persone coinvolte. “I controllori della Uefa presenti allo stadio – si legge nella lettera – hanno segnalato e documentato con filmati che all’84° minuto alcune dozzine di tifosi della Lazio siti in curva nord, nei settori 48b e 49b, hanno più volte esposto saluti considerati nazisti, rimanendo in quella posizione per alcuni secondi“. Per quell’episodio la società biancoceleste venne sanzionata con una multa di 20mila euro, con la chiusura della Curva Nord per la successiva partita europea casalinga con il Cluj, e con la chiusura dell’intero stadio per un’altra gara. Pena, quest’ultima, sospesa con la condizionale.

CHIESTI 50MILA EURO

“Dai filmati eseguiti dagli organi Uefa e dalle indagini di polizia conseguenti è emerso che Lei si è reso responsabile dei comportamenti sanzionati, per i quali è stato aperto un procedimento dinanzi alla Procura della Repubblica di Roma. Indipendente dagli aspetti penali del Suo comportamento, da questo è derivato un grave danno economico alla società scrivente, che può essere stimato, tra mancati incassi da biglietteria e sanzione economica inflitta, in almeno 50 mila euro. Pertanto la invitiamo a prendere contatto con la società per concordare una modalità di risarcimento”. La Lazio ha inoltre sospeso l’abbonamento dei responsabili per le prossime tre giornate.

INTANTO LAZIO A NAPOLI SENZA LUIS ALBERTO>>>LEGGI QUI

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FORMELLO Rifinitura Napoli Lazio – Al San Paolo senza Luis Alberto

FORMELLO E’ subito rifinitura a poco più di 24 ore da Napoli Lazio, sfida valida per i quarti di finale di Coppa Italia. Gara in programma domani alle 20:45 al San Paolo.

FORMELLO Rifinitura Napoli Lazio senza Luis Alberto. Lo spagnolo, affaticato è stato lasciato a riposo, e come dichiarato da mister Inzaghi, non sarà nemmeno convocato per la sfida del San Paolo. Sarà Parolo a prendere il suo posto in mediana e affiancherà i titolari Lucas Leiva e Milinkovic-Savic. In difesa due cambi rispetto alla sfida di sabato contro la Sampdoria: dentro Luiz Felipe e Bastos e fuori Patric e Radu. L’angolano agirà sul centrodestra, il brasiliano al centro. L’inamovibile Acerbi slitterà sul centrosinistra. Sulle fasce l’instancabile Lazzari, con Marusic ancora out, e il rientrante Lulic, che sembra in netto vantaggio su Jony. Davanti toccherà ancora ala coppia Caicedo-Immobile. Correa ha smaltito l’affaticamento al polpaccio ma Inzaghi non lo rischierà dall’inizio cercando di preservarlo per la Stracittadina di domenica.

INTANTO DIACONALE INCENSA LOTITO>>>LEGGI QUI

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PRIMAVERA LAZIO GENOA I biancocelesti cadono al Fersini

PRIMAVERA LAZIO GENOA Brutta battuta d’arresto per i biancocelesti di Menichini che escono sconfitti dalla gara casalinga contro i liguri.

PRIMAVERA LAZIO GENOA Disfatta casalinga per le giovani aquile di Menichini, letteralmente asfaltate dal Genoa con il punteggio di 1-4. E pensare che i biancocelesti si erano portati in vantaggio grazie alla rete di Franco sugli sviluppi di un corner al 30esimo del primo tempo. Chiusa la prima frazione in vantaggio, c’è stato un blackout: 10 minuti tra il 65′ e il 75′ in cui l’attaccante dei rossoblu Moro ha messo a segno una tripletta che ha steso i giovani biancocelesti. Nel recupero poi, addirittura il quarto goal ligure grazie a Bianchi. Questa sconfitta porta i ragazzi di Menichini pericolosamente a ridosso della zona retrocessione. Necessario un immediato cambio di rotta.

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Inzaghi carica i suoi in vista del Napoli: “Obiettivo semifinale. Servirà la migliora Lazio”

Sappiamo che tipo di avversario affronteremo. Il Napoli ha qualche difficoltà in campionato ma è una grandissima squadra. Siamo consapevoli di cosa voglia dire per noi la Coppa Italia, andremo a Napoli conquistare la semifinale. Mi aspetto una partita molto intensa che sarà decisa dagli episodi, servirà la migliore Lazio. Dovrò cercare di valutare i giocatori che hanno recuperato meglio, sono passati solo due giorni e mezzo dall’ultima partita. A Napoli porterò l’intera rosa a eccezione di Marusic, Lukaku e Luis Alberto. Sappiamo cosa ci aspetta questa settimana, prima il Napoli e poi il derby. Adesso dobbiamo rimanere concentrati sulla gara di domani che vale una semifinale”. Così Simone Inzaghi in conferenza alla vigilia di Napoli Lazio.

LAZIO Diaconale incensa Lotito: “La sua cura funziona. Lo Scudetto? Un sogno”

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LAZIO Diaconale incensa Lotito e la sua ‘cura’. Le parole del portavoce biancoceleste nella terza puntata della sua ‘rubrica’.

LAZIO Diaconale incensa Lotito: Prima il Napoli per la Coppa Italia, poi il derby per il salto definitivo in campionato. Per la Lazio sarà la settimana della consacrazione come rivelazione dell’anno o del rientro nei ranghi?

In realtà non c’è partita senza che osservatori un po’ troppo umbratili non pongano questo interrogativo. Che, però, a mio avviso ha il difetto di non tenere conto della crescita complessiva avuta dalla società e dalla squadra biancoceleste nel corso degli ultimi anni. Per questo, come taccuino, mi permetto di riproporre il testo di una intervista che ho rilasciato a Daniele Martignetti per Articolo 21 de “Il Giornale” in cui, nel rispondere a domande sul “momento magico”, sull’opera del Presidente Claudio Lotito, sul suo rapporto con Simone Inzaghi e con i tifosi, sull’antisemitismo e sul mercato autunnale, ho cercato di uscire dalla contingenza per dare una valutazione complessiva. Nella convinzione che la crescita ci sia stata e che dal salto di qualità non sia possibile tornare indietro.

1) Lo scudetto è un sogno. Ed esiste la libertà di sognare. Ma la Champions è l’obiettivo concreto della stagione attuale. E per conseguirlo bisogna tenere i piedi ben piantati per terra proseguendo senza errori e cedimenti lungo la strada seguita fino ad ora.

2) La formula del Presidente è quella della filiera di comando corta all’interno della quale ci sono persone su cui ripone piena fiducia. Lotito, poi, è la locomotiva di un convoglio che, grazie anche e soprattutto alla sua componente tecnica (Tare, Inzaghi ed il suo staff), consegue risultati positivi capaci di conquistare e rasserenare anche la parte sempre più minoritaria della tifoseria avversa.

3) Il rapporto tra Presidente ed Allenatore deve essere necessariamente dialettico. Discutere significa confrontarsi, non litigare. Lotito ed Inzaghi, comunque, sono legati da un rapporto di stima ed amicizia molto stretto.

4) La politicizzazione delle curve è un fenomeno che risale agli anni ’70 e che sta progressivamente svanendo. Lotito ha combattuto le infiltrazioni illegali e criminali ed ha ottenuto un grande successo che pone la Lazio all’avanguardia sul fronte della legalità e della sicurezza.

5) L’accusa di razzismo alla tifoseria della Lazio è frutto di un pregiudizio ingiustificato ed inaccettabile. La lotta ad ogni forma di discriminazione è l’impegno costante della società biancoceleste che non perde occasione per ribadirla e sostenerla. Nel calcio italiano, comunque, l’antisemitismo è un fenomeno assolutamente marginale. Non per questo, però, bisogna abbassare la guardia!

6) La cura Lotito ha bisogno di tempo. Ma alla fine produce risultati importanti.

7) Il mercato invernale è un mercato di riparazione. E non sembra che la Lazio abbia bisogna di riparare. Tare, comunque, ha dimostrato abbondantemente di essere uno dei più abili e competenti direttori sportivi operanti in Italia ed in Europa. La sua è da sempre una strategia vincente!”.

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NAPOLI LAZIO Arbitro, ufficiale la designazione. Ma i precedenti…

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NAPOLI LAZIO Arbitro, ufficiale la designazione. Ma i precedenti non fanno ben sperare…

NAPOLI LAZIO ARBITRO – A rendere nota la scelta l’AIA, con un comunicato sul proprio sito ufficiale. A dirigere questi quarti di finale di Coppa Italia, in programma domani sera (ore 20.45) al San Paolo, sarà il signor Davide Massa. L’arbitro sarà coadiuvato da Mondin e Di Iorio assistenti di linea, Manganiello IV uomo, Nasca al Var al fianco dell’Avar Costanzo.

Un direttore di gara giovane dunque (38 anni, ndr), ma esperto: internazionale, ha all’attivo 133 presenze in Serie A, delle quali 9 in questa stagione. Il suo ultimo incrocio con i biancocelesti risale a Lazio-Sampdoria 2-2 dell’8 dicembre 2018. Il bilancio è comunque abbastanza equilibrato: 6 vittorie laziali, 4 pareggi (tra cui l’1-1 con la Fiorentina del 2017/18, con rigore assegnato ai viola tramite Var a fine recupero, ndr) e 4 sconfitte. Pauroso invece quello con i partenopei: su 19 direzioni, infatti, 14 vittorie del Napoli, 2 pareggi e solo 3 sconfitte.

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VERSO ROMA LAZIO Dzeko: “Immobile speriamo non segni”

VERSO ROMA LAZIO Dzeko autore della terza rete che ha chiuso definitivamente la partita contro il Genoa che fino all’1-2 ha provato più volte a pareggiare la partita

VERSO ROMA LAZIO Dzeko

Sarà un derby tra le due squadre e non tra me e Immobile. Gli faccio i miei complimenti e spero che domenica non segni… (ride). Ovviamente potrà ricominciare a segnare dalla domenica successiva. La vittoria contro il Genoa è stata veramente importante perché venivamo da due partite regalate agli avversari, in questo modo poi affronteremo il derby con più fiducia”.

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LE PAROLE DI FONSECA

Costacurta e la clamorosa gaffe su Immobile: “Con le big fatica a segnare”

Costacurta e la clamorosa gaffe riguardante Immobile – L’ex difensore milanista parla dell’attaccante di Torre Annunziata senza controllare prima le statistiche

Costacurta e la clamorosa gaffe su Immobile – Ciro viene elogiato da tutti gli esperti di calcio, ormai i suoi numeri sono da vero bomber. In questa stagione viaggia sulle 23 reti in ben 18 partite, statistiche da record assoluto. Se continuerà così, riuscirà sicuramente a battere il record di Higuain della Serie A, 36 gol totali nel campionato italiano. Però, per Billy Costacurta tutto ciò non conta per rendere Ciro un vero e proprio campione, ecco le sue parole:

“Segna, ma a Immobile reputo manchi un vero salto di qualità. Sarei curioso di vederlo migliorare contro squadre del calibro dell’Inter, della Juventus e della Roma. Senza contare che vorrei segnasse più con la Nazionale. Contro le big fatica un po’. Però bisogna ammettere che un Immobile come questo non si è mai visto o almeno io, ha una grande fiducia”.

Queste parole però, hanno fatto scalpore tra i tifosi biancocelesti, considerando che i numeri smentiscono in modo netto l’ex milanista che a quanto pare, non ha fatto i compiti a casa. Già, perché Immobile con la maglia della Lazio contro le big ha segnato e come, sono ben 4 i gol siglati contro la Juve in 10 partite, 5 gol in 8 partite contro la Roma 1 uno in 9 partite contro l’Inter. Senza dimenticare il grande aiuto per la realizzazione delle reti dei compagni durante tutte queste partite.

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VERSO ROMA LAZIO Fonseca: “Vogliamo vincere. Non ho molti ricambi”

VERSO ROMA LAZIO Fonseca parla del derby che si giocherà domenica prossima alle ore 18.00

VERSO ROMA LAZIO Fonseca parla così del derby e degli infortunati della Roma che non potrà recuperare in vista della partita. Prima però, entrambe le squadre affronteranno la partita dei quarti di Coppa Italia, ecco le sue parole:

So che il derby è una partita molto importante per tutti. Per quanto riguarda le mie scelte, sarà più facile perché ho i giocatori contati e quindi non avrò tanti giocatori da scegliere. Noi vogliamo vincere il derby però dobbiamo pensare prima alla partita contro la Juventus di Coppa Italia. Gli altri saranno ancora fuori, l’unico che potrebbe farcela a tornare dovrebbe essere Perotti“.

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Lazio Bergomi: “Lazio migliore dell’Inter, sono impressionanti”

Lazio Bergomi durante Sky Calcio Club, ha parlato del momento strepitoso della Lazio

Lazio Bergomi – Il giornalista e telecronista è un noto tifoso interista ma questo non l’ha fermato nel dire che la Lazio ha più potenzialità dell’Inter, nonostante all’inizio non credesse all’idea della squadra biancoceleste in lotta per lo Scudetto. Ecco le sue parole:

“Sono veramente impressionanti. Io mi sono visto la partita contro la Samp. Non le manca niente, ha gente che sa palleggiare, altri che sanno andare nello spazio, Lazzari e Lulic che corrono moltissimo sulle fasce. Tra l’altro, riesce anche a difendere in modo ottimale. Ritengo che abbia più potenzialità dell’Inter. Luis Alberto quando ha palla al piede fa delle accelerazioni veramente importanti. Poi hanno anche Milinkovic che ti permette di poter lanciare i palloni in alto già dalla difesa. Questa direi che è un’ottima arma in più”.

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Juventus Ronaldo: “Vittoria che tiene la Lazio lontana”

Juventus Ronaldo ha siglato una doppietta che ha permesso alla squadra torinese di vincere il match contro il Parma

Juventus Ronaldo – Il portoghese non si ferma più, anche lui come Ciro segna a raffica e continua a inseguire il bomber laziale nella classifica capocannoniere della Serie A. Grazie alle sue reti, la Juve ha superato 2-1 il Parma e si è portata a +4 dall’Inter e momentaneamente +6 sulla Lazio (con una partita da recuperare). Ecco le parole del numero 7 al termine della partita:

“Questa vittoria è molto importante perché ci permette di mantenere le distanze con la Lazio che ha vinto e prendere vantaggio sull’Inter che ha pareggiato. Il Parma ci ha messo in difficoltà creando molti pericoli, questa vittoria è fondamentale, va detto”.

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IMMOBILE SCARPA D’ORO

LA NOSTRA STORIA Il biancoceleste Alfredo Foni

LA NOSTRA STORIA Alfredo Foni nacque a Udine il 20 gennaio 1911. Difensore e centrocampista acquistato dall’Udinese nel 1929 dalla Lazio.

In biancoceleste Alfredo Foni gioca per due stagioni. Poi passa al Padova e da qui alla Juventus dove vince uno scudetto e due Coppe Italia. È uno dei migliori elementi che abbiano giocato con la Lazio tra le due guerre. Con la Nazionale vince le Olimpiadi di Berlino del 1936 e il Mondiale nel 1938.

A fine carriera diventa allenatore. Guida Venezia, Chiasso, Casale, Pavia, Sampdoria, Inter (due scudetti), Roma, Bellinzona, Mantova e Lugano. Come Nazionali allena l’Italia e la Svizzera. A ottobre del 2011 la sua città natale gli ha dedicato un parco giochi per bambini. È deceduto in Svizzera a Breganzona il 28 gennaio 1985.

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LA NOSTRA STORIA Il pioniere Mario Raffo

LA NOSTRA STORIA Mario Raffo nasce a Roma il 20 gennaio 1894. In prima squadra dal 1912 proveniente dalla squadra allievi in cui giocava dal 1910.

Nello stesso anno Raffo disputò anche alcune partite non ufficiali nella squadra della Voluntas. Nel 1913 fa parte della rosa che si qualifica per le due finali nazionali contro Casale e Pro Vercelli. Nel 1914 fa parte dei rincalzi ma durante la guerra diventa un punto fermo della squadra che disputa alcune partite non ufficiali.

È in campo nella Coppa di Natale del 22 dicembre 1916 contro la Juventus Romana in una gara vinta per 4-1 dove segna una doppietta. Nel 1919 vince il Trofeo Canalini. Ala sinistra titolare della Lazio fino al 1921 quando passa tra i soci abbandonando lo sport attivo.

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AMARCORD BIANCOCELESTE – 20 gennaio 2001: Lazio-Inter 2-0 (VIDEO)

Il 20 gennaio 2001 allo Stadio Olimpico la Lazio batte l’Inter e si riporta nella parte alta della classifica facendo sprofondare i nerazzurri sull’orlo del precipizio. La Lazio con il successo conseguito dimostra di essere una squadra in grado di dire la sua nel campionato in corso. Quella vista contro l’Inter è stata una squadra rigenerata nel gioco e nello spirito, capace di soffrire ma sempre pronta a colpire nei momenti di difficoltà della squadra avversaria. Dino Zoff riassesta la difesa, recupera Veron, inserisce Poborsky e punta sulla rinascita di Crespo. Con poche mosse il tecnico biancoceleste è riuscito a rimettere la sua squadra in corsa e nelle migliori condizioni per poter pensare al prosieguo del campionato. L’Inter, guidata da Marco Tardelli, è rimasta in partita soltanto un tempo e nella ripresa ha mostrato di avere diverse lacune non giustificabili solo con l’assenza di Vieri, elemento fondamentale per la squadra milanese.

Il primo tempo – Dopo appena cinque minuti di gioco la Lazio trova il vantaggio: palla da Veron a Nedved, dal ceco la palla viaggia verso il centro dove Salas di testa serve Crespo che solissimo in area batte Frey. Azione falsata dal fatto che il pallone è stato controllato da Veron oltre la linea laterale (il guardalinee Puglisi era lontanissimo) e dunque l’azione andava fermata sin dall’inizio, ma una difesa più attenta mai avrebbe incassato un gol simile. Dopo il gol l’Inter ha reagito, ha iniziato a giostrare il pallone a centrocampo obbligando i biancocelesti a ripiegare. All’11’ Recoba si è visto respingere la conclusione dai pugni di Peruzzi e appena un minuto dopo il portiere biancoceleste si deve ripetere su Seedorf. Al 16′ è ancora l’olandese a vedersi respingere una conclusione a botta quasi sicura dal piede di Baggio. La Lazio rischia di capitolare, l’Inter continua a spingere alla ricerca del pari ma pian piano perde brillantezza. I biancocelesti, passato il momentaccio, riprendono in mano il gioco ma non riescono a creare eccessivi problemi a Frey.

La ripresa – Nel secondo tempo l’Inter riparte subito a testa bassa. Al primo minuto è Cordoba di testa a rendersi pericoloso; al 10′ è Di Biagio a tentare la conclusione dal limite ma senza ottenere risultati. Dopo la breve sfuriata iniziale i nerazzurri si sono fermati consegnandosi alla Lazio. Frey, al 14′ e al 20′ è stato chiamato a compiere due salvataggi miracolosi su Salas: il primo con il piede, il secondo con la mano sinistra. Ma l’estremo difensore nulla può quando Simic compie fallo da rigore su Poborsky. Il direttore di gara, il signor Messina di Bergamo, assegna il rigore indicando il dischetto. Sul punto di battuta si presenta Salas che trasforma assicurando alla squadra biancoceleste tre punti importantissimi per tornare a sperare.

IL TABELLINO

LAZIO: Peruzzi, Pancaro, Nesta, Fernando Couto, Favalli, D. Baggio, Poborsky, Veron (76′ Baronio), Nedved (57′ Simeone), Crespo, Salas. A disp.: Marchegiani, Negro, Gottardi, S. Inzaghi, Ravanelli. All. Zoff

INTER: Frey, Simic, Blanc, Cordoba, Brocchi, Jugovic (83′ Pacheco), Di Biagio, J. Zanetti, Seedorf, Sukur, Recoba. A disp.: Ballotta, Macellari, Cirillo, Pirlo, Farinos, Cauet. All. Tardelli

Arbitro: Sig. Messina (Bergamo)

Marcatori: 5′ Crespo, 75′ Salas (rig)

Note: ammoniti Jugovic, Simeone. Recuperi: 2′ p.t. 3′ s.t.

Spettatori: 55.000 circa. Paganti 16.176 per 808.705.000 lire, abbonati 36.336 per una quota di 1.166.214.752 lire.

LA NOSTRA STORIA Fernando Saraceni

LA NOSTRA STORIA Fernando Saraceni (I) nasce a Roma il 20 gennaio 1891. Attaccante e poi dal 1921 difensore.

Fernando Saraceni, detto Cecè, è stato uno dei più significativi giocatori della Lazio. Iniziò a giocare nel 1907 ad appena sedici anni. L’anno successivo prese parte alle tre partite disputate e vinte in un giorno nelle finali del Campionato interregionale. Era il cucciolo della squadra ma aveva anche un tiro micidiale e una grande velocità. Ottimo atleta anche nel salto in lungo in cui aveva un record di mt. 5 senza l’uso della pedana.

Tra l’anno d’esordio e la prima guerra mondiale vinse tutto quello che si poteva vincere a Roma e nell’Italia centro meridionale. Due volte finalista nazionale nel 1913 e 1914, vincitore più volte dei trofei Tosti e Baccelli, vincitore del trofeo Branca e di tantissimi trofei minori. Rimase affezionatissimo alla Lazio dando sempre l’esempio in ambito comportamentale e tecnico. Nei cuori dei sostenitori prese il posto del grande Ancherani.

Nel 1915 partì per il fronte come soldato semplice del 13° artiglieria di campagna. A guerra finita torna a guidare la squadra biancoceleste. Progressivamente arretrò il suo raggio di azione e intorno al 1921 si schierò a terzino. Lasciò lo sport attivo nel 1924. Lasciò il campo ma non la Lazio. Il 18 settembre 1940 fu eletto componente del Collegio dei Sindaci. Già nel 1914 era stato vicepresidente della sezione Nuoto.

Prima di ritirarsi convinse prima il fratello minore Luigi a vestire biancoceleste e poi la società a ingaggiare il grande portiere Ezio Sclavi. Nell’agosto 1956 gli viene diagnosticato un male incurabile. Ricoverato presso la Clinica Morgagni il pomeriggio del 23 agosto si lancia dalla finestra della sua stanza uccidendosi. Si cimentava anche nel podismo e nel nuoto. In quest’ultima disciplina è tra gli iscritti all’eliminatoria romana della Coppa Scarioni dell’agosto 1925. Muore il 23 agosto 1956.

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LA NOSTRA STORIA L’ex difensore Giuliano Andreuzza

LA NOSTRA STORIA Giuliano Andreuzza nasce a Noventa di Piave (VE) il 20 gennaio 1950. Cresce nelle giovanili del Genoa. Dopo un anno in prestito al Rapallo Ruentes torna in serie B con i rossoblu.

Nell’estate del 1970 Giuliano Andreuzza si trasferisce alla Lazio. Gioca solo nelle amichevoli ma riesce a vincere il Campionato De Martino 1970/71 e la Coppa delle Alpi nel 1971. A fine stagione torna al Genoa che lo gira al Potenza. Gioca in seguito con Turris, Parma, Pescara, Ternana e Padova. A Pescara ha la soddisfazione di esordire in Serie A nella stagione 1977/78.

Finita la carriera da calciatore inizia ad allenare. Guida squadre di Terza Categoria ed Eccellenza conquistando 6 promozioni. Dal 2010 allena il settore giovanile del Noventa di Piave ed è il coordinatore degli allenatori della società. Durante la stagione 2013/2014 subentra alla guida della prima squadra conducendola dopo soli 5 allenamenti e 2 partite alla vittoria del campionato. Il decimo campionato vinto da allenatore. Il 29 maggio 2016 da mister in seconda aiuta la squadra pulcini del suo paese a conquistare per la prima volta nella storia il prestigioso memorial ‘Claudio Geromel’. È l’allenatore più vincente di Noventa dì Piave.

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