Zaniolo mette like a un coro dove si insultano i tifosi della lazio
Roma – Dopo la “mamma di Zaniolo…” ora la “mamma dei laziali…”. E sul filo dei cori beceri stavolta nel botta e risposta scivola proprio Nicolò Zaniolo, il cui commento alle offese cantate ieri sera dai tifosi della Roma (“la mamma dei laziali e’ una p…”) durante la trasferta contro il Wolfsberger e postato su Instagram da un profilo di supporters giallorossi non è passato inosservato. Né ai laziali, né alla stessa società giallorossa.
“Grandiiii” il commento di Zaniolo con tanto di like al video e al coro dei romanisti, tutto rimosso poche ore dopo: non senza una valanga di reazioni, sempre social, dei tifosi laziali, con inevitabili e quasi sempre censurabili botta e riposta. A ritenere “sbagliata” la reazione del giovane talento romanista anche la società giallorossa, oltre allo stesso giocatore, come testimonia la sua marcia indietro.
SCUDETTO 1915 Avv Mignogna torna a ribadire la discriminazione subita dalla Lazio e reca le prove a sostegno della sua affermazione.
Così sullo Scudetto 1915 Avv Mignogna in una nota ufficiale:
Ad integrazione di quanto già depositato agli atti del procedimento di riesame avente ad oggetto il “Campionato di Prima Categoria 1914/15” ed in vista dell’emissione del parere della Commissione Storica nominata dal Consiglio Federale il 30/05/2019, il sottoscritto Avv. Gian Luca Mignogna ha ritenuto necessario ed opportuno precisare, osservare e documentare alle Istituzioni Federali quanto segue, onde chiarire come, quando e perché la Lazio 1914/15 subì il grave pregiudizio del “settentrionalismo” post-unitario dell’epoca.
Com’è noto il 31/08/1912 la Figc approvò il “Progetto Valvassori-Faroppa”, che per la prima volta ammise al Campionato di Prima Categoria le squadre centro-meridionali e stabilì che il titolo di “Campione d’Italia” sarebbe stato assegnato nell’ambito di una “Finalissima Nazionale” da disputarsi tra la compagine Campione del Nord e la compagine Campione del Centro-Sud, previo espletamento dei rispettivi Gironi Finali interregionali delle due aree della nazione.
Tale riforma fu approvata nonostante l’ostracismo dei club settentrionali, ma si rivelò comunque pregiudizievole dei diritti di “par condicio” dei club centro-meridionali, poiché la squadra Campione del Centro-Sud risultava suo malgrado costretta a sospender la propria attività agonistica per parecchie settimane in attesa di conoscere la primatista settentrionale e, pertanto, a disputare la “Finalissima Nazionale” in condizioni di forma certamente impari rispetto a quelle della propria avversaria.
Nel Campionato di Prima Categoria 1912/13, infatti, la Lazio divenne Campione dell’Italia Centro-Meridionale il 30/03/1913, ma dovette disputare la finalissima nazionale contro la Pro Vercelli solamente il 01/06/1913 (partita unica) e per di più dovendosi recare sul campo neutro di Genova con tutte le note difficoltà di collegamento logistico, stradale e ferroviario del tempo. Nella stagione successiva, parimenti, la Lazio si confermò Campione dell’Italia Centro-Meridionale il 10/05/1914, ma fu costretta a disputare la finalissima nazionale contro il Casale (partita doppia), recandosi a Casale Monferrato il 05/07/1914 per il match di andata ed ospitando i nerostellati a Roma il 12/07/1914 per la sfida di ritorno (partita e contropartita, come era solito dirsi con il lessico dell’epoca), con le medesime difficoltà di spostamento patite la stagione precedente ed aggravate dalla diversa capacità economico/finanziaria che notoriamente caratterizzava le società settentrionali (più facoltose ed oramai strutturatesi da oltre un decennio) rispetto a quelle centro-meridionali (meno abbienti, aduse a trasferte senza confortevoli pernottamenti e costrette a spostarsi con sfiancanti viaggi su primordiali mezzi di traporto pubblico).
La storiografia tradizionale successiva al Campionato di Prima Categoria 1914/15, peraltro, ha sempre tentato di giustificare la (presunta) assegnazione d’ufficio del titolo di “Campione d’Italia 1914/15” al Genoa sulla base di censurabili considerazioni a carattere discriminatorio, antisportivo e aprioristico, finalizzate ad enfatizzare oltremisura il divario tecnico sussistente tra i club del Nord ed i club del Centro-Sud: a sommesso parere dello scrivente, invero, tale “forzatura” è stata attuata e reiterata strumentalizzando le “posizioni dominanti” su cui in passato hanno potuto contare le società settentrionali a livello politico, istituzionale e mediatico.
La competitività della Lazio di quei tempi, infatti, oltre che dai numerosi risultati sportivi ottenuti nei propri ambiti territoriali, risulta esemplificativamente comprovata puranche dalla circostanza che il 01/01/1913 la società biancazzurra, quale miglior squadra centro-meridionale, fu invitata e ospitata dall’Internazionale di Milano per disputare una prestigiosa amichevole in occasione dell’inaugurazione del nuovo impianto nerazzurro “Virgilio Fossati”: come riporta La Gazzetta dello Sport del 02/01/1913, in quell’occasione i capitolini vennero sì sconfitti per 3-1, ma si distinsero per il bel gioco espresso, destando una grande impressione tra il pubblico e ricevendo addirittura gli elogi di alcuni esperti della stampa settentrionale.
La Gazzetta dello Sport del 02/01/1913
Fino a prova contraria, infatti, nello sport soltanto il campo di gioco e la disputa di match in condizioni di “par condicio” agonistico/regolamentaria possono determinare, ex post e giammai ex ante, il risultato e l’esito di una competizione, come chiaramente è dato evincersi dall’ordinario buon senso, dai più basilari principi olimpici e dalle ulteriori risultanze emerotecarie quivi riportate.
Il Messaggero del 31/07/1914
Tale settentrionalismo discriminatorio non sfuggì affatto alle società calcistiche romane dell’epoca, che difatti, come riporta “Il Messaggero” del 31/07/1914, si riunirono per sollevare vibranti contestazioni all’Assemblea della Federcalcio del 02/08/1914 onde protestare per “l’abbandono in cui furono lasciate le società centrali e meridionali”, ottenere che “le date dei giorni siano stabilite in modo che il campionato settentrionale e quello centrale-meridionale abbiano termine contemporaneamente” e chiedere l’approvazione di modifiche regolamentari affinché “alle semifinali e alle finali debbono essere ammesse le due prime squadre classificate”.
Come riportato da “Il Calcio – Il Bollettino Ufficiale della Figc 1914/15”, invero, le richieste delle società calcistiche romane furono accolte soltanto “in itinere” durante il Campionato di Prima Categoria 1914/15, sicché:
1) al Girone Finale dell’Italia Centrale furono finalmente ammesse le prime due classificate del Girone Toscano (Pisa e Lucca) e le prime due classificate del Girone Laziale (Lazio e Roman);
2) per la prima volta fu prevista la conclusione contestuale del campionato settentrionale e del campionato centro-meridionale;
3) venne stabilita la data del 23 Maggio 1915 per definire in pari data le due squadre primatiste interregionali e finaliste nazionali.
La Federazione Italiana Giuoco Calcio, tuttavia, il 22 Maggio 1915 indisse la “sospensione bellica” poi comunicata ai club italiani il giorno successivo, con la conseguenza che la “Finalissima Nazionale” 1914/15 non fu mai più disputata e la Lazio tornò a subire il pregiudizio del “settentrionalismo” dell’epoca poiché, in circostanze tuttora ignote ed in difetto di ogni requisito formale, il Genoa risultò successivamente aggiudicatario d’ufficio del titolo di “Campione d’Italia 1914/15” senza alcun presupposto di ordine sportivo e senza alcuna delibera di ordine federale.
Tale grave forma di discriminazione territoriale, vieppiù, si manifestò e si reiterò anche successivamente a tale periodo bellico e post-bellico, allorquando la storiografia nazionale prevalente cominciò a romanzare, senza remora alcuna, che l’assegnazione d’ufficio a favore del genoani sarebbe stata adottata tra il 1919 ed il 1921, circostanza poi inconfutabilmente smentita dai reperti documentali rinvenuti dalla scrivente difesa e già prodotti agli atti del procedimento di riesame de quo (Cfr.: Annuario Italiano del Giuoco del Calcio 1926-1927, pag. 63, edito dalla FIGC nel 1928, che attesta ufficialmente come il Campionato 1914/15 a tale data non risultasse ancora assegnato).
Non solo. Nello stesso senso più di qualche perplessità, infine, desta l’incresciosa circostanza che “L’Italia Sportiva”, quotidiano dell’epoca che nel 1920 fu organo ufficiale della Figc e scrisse nero su bianco che la Lazio 1914/15 fu Campione dell’Italia Centro-Meridionale, è risultata inspiegabilmente espunta presso tutte le elencazioni delle fonti bibliotecarie e degli archivi nazionali fino al relativo ritrovamento nell’ambito delle ricerche eseguite a corredo della presente rivendicazione.
Del tutto destituita di fondamento, ex ultimis, si palesa la circostanza evocata dalla “Fondazione Genoa”, secondo la quale la Lazio avrebbe potuto far valere le proprie ragioni nell’Assemblea Generale della Figc del 13/04/1919, tenuto conto che a quell’epoca il “Comitato Regionale Lazio” era rappresentato meramente “ad interim” dall’Ing. Francesco Mauro: lombardo ed in tempi diversi presidente, dirigente ed allenatore dell’Internazionale di Milano, oltre che dirigente e presidente della stessa Federcalcio.
Illuminante in tal senso si rivela la lettera scritta dal Conte Dino Spetia a “La Gazzetta dello Sport” poco dopo la conclusione della Prima Guerra Mondiale, così come testualmente tratta dal sito del Comitato Regionale Lazio: “Il Comitato Regionale? Morto. Il Commissario per il Lazio ha buona volontà, ma da solo non può fare. Quelli che lo dovrebbero aiutare, o fanno parte delle molteplici giure delle più volte lodate gare e “giornate sportive”, o pensano ai casi loro… La Federazione è in crisi, il suo presidente si è anche dimesso. Ebbene si faccia un Comitato provvisorio, un Consiglio Nazionale… quello che si vuole, ma non si permetta che il football a Roma ritorni ad essere la cenerentola degli sports”.
LAZIO Luis Alberto il mago, è tornato a incantare con i suoi assist vincenti, ieri ha fornito la palla del momentaneo pareggio di Milinkovic contro il Rennes
LAZIO Luis Alberto il mago degli assist per i compagni. Anche nella partita di ieri contro il Rennes, lo spagnolo è riuscito a trovare un passaggio filtrante geniale che ha permesso a Milinkovic di pareggiare la partita con una rasoiata all’angolino. Lui e Serjei hanno cambiato la Lazio sfornendo assist e gol determinanti che hanno permesso di ribaltare la partita. Con il passaggio di ieri, Luis si porta a ben 5 assist determinanti nella stagione, 4 effettuati tutti in campionato. Meglio di lui considerando tutti i campionati, ha fatto solo il belga De Bruyne, 5 assist tutti in campionato, anche se, il giocatore del City ha già giocato più partite in Premier rispetto allo spagnolo in Serie A. Insomma, Luis Alberto in questa stagione sta diventando sempre più determinante, come 2 stagioni fa.
Lazio Rennes Lazzari esulta per la vittoria della squadra e parla del suo ambientamento in biancoceleste e il suo cambio di ruolo.
Lazio Rennes Lazzari a Sky: “Nel primo tempo si sono chiusi bene, noi abbiamo fatto fatica a trovare gli spazi. Nel secondo tempo è aumentato il ritmo ed è aumentata l’intensità, quindi è andata meglio. Il mister voleva che stessi alto, ecco perché mi richiamava spesso nel primo tempo. Il mister vuole questo dai noi esterni: dobbiamo essere bravi a difendere e ad attaccare. A Cluj ho avuto un’ottima occasione ma l’ho sprecata. Stasera invece siamo contenti di essere riusciti a portare a casa questa vittoria. C’è molta differenza rispetto a come giocavo alla Spal: lì ricevevo palla basso e avevo spazio per affrontare l’avversario, qui il mister vuole che giochi alto, che mi faccia trovare sempre pronto per i compagni”.
Lazio Rennes Inzaghi soddisfatto per la vittoria ma non per il gol preso. Poi lodi per Milinkovic, l’autore della riscossa laziale.
Lazio Rennes Inzaghi a Sky: “Le partite le dobbiamo sempre guadagnare e sudare. Nel primo tempo, complice anche il Rennes, non abbiamo trovato sbocchi. Non trovavamo i nostri attaccanti. Nel secondo tempo ci siamo riusciti, abbiamo fatto 2 gol, potevamo farne un altro. Il gol del Rennes non dovevamo prenderlo: lo analizzeremo. Milinkovic? E’ uno dei nostri giocatori migliori, ha fatto un ritiro super. Nell’ultima settimana ha avuto un problemino, ora sta tornando. Sia in campionato che in coppa abbiamo qualche punto in meno: dobbiamo essere bravi a recuperarli. I cambi in Europa sono necessari? Penso di sì, eravamo alla sesta partita in 17 giorni. Dobbiamo distribuire le forze, devo capire di volta in volta quando introdurre i nuovi. La crescita passa dalle partite”.
Lazio Rennes Milinkovic ha cambiato il match e ha portato i 3 punti alla Lazio: suo il gol del pareggio e l’assist per Immobile.
Lazio Rennes Milinkovic a Sky: “Non l’ho cambiata io la partita ma tutta la squadra. Con Luis Alberto abbiamo alzato il ritmo: abbiamo vinto, questo è importante. I ragazzi hanno dato il massimo anche nel primo tempo ma non è andata. Vincere è importante anche quando non giochi bene. Sono due vittorie consecutive, ora vinciamo con il Bologna. Ho fatto 6-7 partite quest’anno, aspettiamo a dire che sono tornato”.
PAGELLE LAZIO RENNES Questi i voti di Laziochannel per la seconda sfida biancoceleste nella seconda competizione europea. Sfida terminata con il risultato di 2-1 per la squadra di Inzaghi.
PAGELLE LAZIO RENNES E’ da poco terminata la sfida dello Stadio Olimpico valida per la seconda giornata del girone E di Europa League.
STRAKOSHA 5,5 – Non riesce a trasmettere la giusta sicurezza alla squadra, dimostrandosi sempre poco padrone dell’area.
VAVRO 5,5 – Comincia bene ma con il passare dei minuti va spesso in difficoltà e in affanno, mostrando poca sicurezza. Pagato 12 milioni, per ora non sta giustificando l’esborso economico.
ACERBI 6,5 – Centrale o a sinistra il risultato non cambia, è l’elemento che dà sicurezza a tutto il reparto.
BASTOS 7 – Il migliore, soprattutto nel primo tempo. Preciso e puntuale nelle chiusure, bravo nell’anticipo, concentrato e determinato. Applausi.
LAZZARI 5,5 – Troppo timido all’inizio, cresce nella ripresa dove trova qualche spunto interessante. Gli manca però sempre l’ultimo passaggio.
PAROLO 6 – Partita ordinata ma priva di acuti. Meglio da regista che da mezzala, forse anche “a causa” dei compagni subentrati…
CATALDI 5 – Designato in estate come “vice Leiva”, stasera ha la prima occasione da titolare. Occasione sprecata, non riesce a dettare i tempi e a dare le giuste geometrie. Ci prova su calcio piazzato ma la sua punizione è telefonata… Dal ’53 Milinkovic-Savic 7,5 – Entra insieme al “compagno di merende” Luis Alberto e cambia la partita. Goal e assist per il serbo, elemento imprescindibile della squadra di Inzaghi. Un’altra categoria.
BERISHA 5,5 – Il kosovaro corre, corre, corre…ma spesso, ed inesorabilmente, a vuoto. Tanto dinamismo e tanta voglia di fare, ma nel calcio serve altro. Esce stizzito e nervoso. Dal 53′ Luis Alberto 6,5 – Il suo ingresso conferisce geometria e fluidità alla manovra biancoceleste.
LULIC 6 – Solita prova di corsa e determinazione, ma la troppa generosità lo porta spesso a sbagliare appoggi semplici. Ha il merito di far partire l’azione del pareggio di Milinkovic. Dall’82’ Jony SV
CAICEDO 5,5 – Meno brillante delle ultime uscite, stasera pecca anche nella sua arma migliore, il gioco di sponda.
IMMOBILE 6,5 – Quasi impalpabile nel primo tempo, poco e mal servito dai compagni. Alla prima palla buona mette il sigillo sulla rimonta laziale con un grande stacco di testa.
ALL. INZAGHI 6 – Rischia molto con il turnover, ma con i cambi fa in tempo a ribaltare la situazione. La sufficienza è la media tra il 5 del primo tempo e il 7 della seconda frazione. Salvato dai senatori.
Ha appena parlato il direttore sportivo della Lazio che ha parlato con i colleghi di TV8 direttamente dallo Stadio Olimpico. Il direttore ha esordito affermando che non si trova d’accordo con tutti gli ospiti in studio. “Il turn over di Luis Alberto e Immbile contro il Cluj è stato fatto perché i due avevano piccoli fastidi muscolari e quindi si è pensato di lasciarli direttamente a Roma”. Poi riguardo l’inserimento dei nuovi Tare non ha problemi “Vavro, Lazzari e gli altri hanno bisogno di tempo per integrarsi nel gruppo. La Lazio non ha una rosa corta e tutti i ragazzi sono bravi. Simone (Inzaghi) è abile nel farli ruotare e vedrete che oggi faremo una bella partita”
LAZIO RENNES FORMAZIONI UFFICIALI – Le due squadre hanno diramato le formazioni per la seconda giornata della fase a gironi di Europa League in programma alle 21 allo Stadio Olimpico.
LAZIO RENNES FORMAZIONI UFFICIALI – Confermato il turnover in casa biancoceleste, con Cataldi, Berisha e Vavro in campo dal 1′. A sorpresa c’è capitan Lulic a sinistra al posto di Jony, fino a ieri indicato come titolare. In avanti spazio alla coppia Immobile-Caicedo. Il Rennes in campo con la formazione tipo con l’ex Milan e Torino Niang a guidare l’attacco. Arbitra l’ucraino Boiko.
LAZIO (3-5-2): Strakosha; Vavro, Acerbi, Bastos; Lazzari, Parolo, Cataldi, Berisha, Lulic; Caicedo, Immobile. A disp. Proto, Luiz Felipe, Patric, Milinkovic, Luis Alberto, Jony, Adekanye. All.: Inzaghi.
CELTIC LAZIO A breve in vendita i biglietti: le info.
CELTIC LAZIO A breve in vendita i biglietti. A renderlo noto, insieme a tutte le info, la stessa società biancoceleste, in un comunicato sul proprio sito ufficiale. La gara, valida per la 3a giornata del girone di Europa League, si disputerà al Celtic Park di Glasgow il prossimo 24 ottobre.
“La S.S. Lazio comunica che da venerdì 4 ottobre verranno messi in vendita i tagliandi per la trasferta della gara di Uefa Europa League Celtic -Lazio di giovedì 24 ottobre”.
Queste le modalità della vendita:
DALLE 16:00 DI VENERDI 4 OTTOBRE FINO ALLE 16:00 DI MARTEDI’ 22 OTTOBRE
– Solo presso i punti vendita listicket gruppo Ticketone ricevitorie e punti plus:
La ricevitoria rilascerà un voucher personalizzato con il quale si potrà ritirare il biglietto di ingresso stadio presso uno dei Lazio Style 1900 indicato al momento dell’acquisto.
NESSUN LIMITE ALLA VENDITA
Per ritirare il biglietto di ingresso stadio presso il lazio style scelto nel momento dell’acquisto, oltre al voucher acquistato in ricevitoria, sarà necessario presentare in visione il proprio documento di identità in originale.
Questi i biglietti riservati ai tifosi biancocelesti:
– Settore Ospiti 1 basso – Prezzo: € 32,00 + 4,00 € per commisioni listicket per un totale di 36,00 €
– Settore Ospiti 2 alto – Prezzo: € 35,00 + 4,00 € per commisioni listicket per un totale di 39,00 €
– Settore Tribuna – Prezzo: € 35,00 + 4,00 € per commisioni listicket per un totale di 39,00 € (solo presso il Lazio Style 1900 di Via G. Calderini 66/C)
– Settore Ospiti per disabili in carrozzella con accompagno – Prezzo: € 35,00 + 4,00 € per commissioni listicket per un totale di 39,00 € (solo presso il Lazio Style 1900 di Via G. Calderini 66/C)
I Lazio Style 1900 abilitati al ritiro dei biglietti ingresso stadio, a partire dalle ore 12:00 di martedì 8 ottobre fino alle ore 19:00 di martedi 22 ottobre sono:
– Lazio Style 1900 di Via G. Calderini 66/C
– Lazio Style 1900 di Roma Est
– Lazio Style 1900 di Parco Leonardo
IMPORTANTE COMUNICAZIONE:
La S.S. Lazio informa che in occasione della gara Celtic – Lazio del prossimo 24 ottobre 2019, saranno adottate le stesse misure di sicurezza valide in Italia e pertanto i destinatari di DASPO non avranno titolo per accedere allo Celtic Park di Glasgow. È fondamentale presentare al ritiro dei tagliandi presso il Lazio Style 1900, lo stesso documento che porterete in trasferta in Scozia.
BOLOGNA LAZIO Designato l’arbitro della gara: i precedenti.
BOLOGNA LAZIO Designato l’arbitro della gara. A renderlo noto la stessa società biancoceleste, in un comunicato pubblicato sul proprio sito ufficiale.
“La 7ª giornata di Serie A TIM Bologna-Lazio, in programma domenica 6 ottobre alle ore 15:00 allo Stadio Renato Dall’Ara di Bologna, sarà diretta dal signor Daniele Orsato (sez. di Schio). Assistenti: Fiorito – Vecchi IV uomo: Volpi V.A.R.: Piccinini A.V.A.R.: Manganelli“.
PRECEDENTI
Ben 33 gli incroci tra il direttore di gara veneto e i biancocelesti. Con un bilancio positivo per la Prima Squadra della Capitale. 12 infatti le vittorie ottenute, unite a 14 pareggi e 7 sconfitte.
Per Orsato si tratta di un doppio esordio: da una parte, quello stagionale con la Lazio; dall’altra, quello nelle sfide tra biancocelesti e felsinei, mai dirette nè all’Olimpico nè al Dall’Ara.
Lazio Rennes l’Olimpico non sarà al livello delle partite di Serie A
Lazio Rennes l’Olimpico questa sera sarà un deserto. Dati molto deludenti, sono stati staccati fin’ora solamente 7.000 biglietti se si considera che questa partita sarà già molto decisiva ai fini del passaggio dei gironi. In più, i prezzi sono accessibili (10 Curva e Distinto Nord, 25 la Tevere) anche l’orario serale permette di partecipare anche le persone che staccano tardi da lavoro, ma questo non è bastato per far crescere il numero degli spettatori. Sono attesi 10.000 spettatori considerando anche i francesi del Rennes. La prima in casa della Lazio si affronterà in uno stadio deserto con la speranza che i 7.000 si facciano sentire.
LAZIO In Europa non vinci dal 2018! Questa sera dovrai per forza vincere altrimenti continuerà la striscia negativa
LAZIO In Europa la serie è negativa già da un bel po’. Parliamo di 5 sconfitte consecutive, una cosa che la Lazio non può permettersi ancora; il trend va assolutamente invertito. In questa stagione è già arrivata la prima sconfitta nella prima partita persa 2-1 contro il Cluj. Oggi invece, i biancocelesti affronteranno il Rennes e la partita è già da dentro o fuori, quindi bisognerà vincere a tutti i costi.
I Dati
La Lazio non vince una partita in Europa dall’ 8 novembre 2018, quasi un anno fa, da allora sono arrivate le sconfitte di fila contro: Apollon e Eintracht nei gironi e il doppio confronto contro il Siviglia ai sedicesimi e infine la partita control Cluj. Mentre se andiamo a vedere le ultime 10 partite europee, la Lazio ha incassato ben 7 sconfitte e sole 3 vittorie. Infatti aveva già perso contro il Salisburgo nella notte da dimenticare e contro il Francoforte all’andata, insomma la Lazio in Europa non riesce più a vincere, oggi però spera di portare a casa i tre punti decisivi contro i francesi.
La nostra STORIA Quinto Rosso nasce a Genova il 3 ottobre 1905. Nome completo Quinto Angelo Maria Rosso. Dopo gli esordi in squadre minori di Genova gioca nella Lazio nel 1925/26 in quanto militare nella capitale. L’anno seguente Rosso passa al Genoa dove resta fino al 1931. Poi milita con Vogherese, Andre Doria e Ventimiglia.
la storia con la lazio
In maglia biancoceleste si distingue per qualità e prende parte a varie partite che vedono impegnate le squadre Rappresentative. Gioca gli incontri Rappresentativa Sud-Jugoslavia 1-3 e Rappresentativa Lazio-Jugoslavia 7-3 dell’8 e 11 novembre 1926 e, come unico componente della Lazio, le successive Rapprentativa Romana-Juventus 2-1 e Rappresentativa Laziale-Rappresentativa Toscana 1-7, rispettivamente del 3 e il 13 giugno 1926.
Inzaghi ha deciso di optare per un ampio turnover in vista della prossima sfida di Europa League. Lazio Rennes probabili formazioni per il match di Europa League
Sfida quasi decisiva per i biancocelesti, quella che affronteranno domani sera allo Stadio Olimpico. Nella seconda gironata di Europa League, Inzaghi ha chiesto ai suoi di non sbagliare assolutamente, dopo la debacle contro il Cluj. Servirà una vittoria a tutti i costi. Previsto turniver, Lazio Rennes probabili formazioni.
Diaconale e la Lazio non ci stanno, e rimandano al mittente le accuse di razzismo mosse alla società. Arriva il comunicato da parte del club biancoceleste
La risposta alle accude di razzismo da parte di Diaconale e la Lazio:
“Un termine inappropriato ha suscitato una esasperata strumentalizzazione e veicolato un messaggio in netto contrasto con tutte le iniziative da tempo messe in atto dalla società per la difesa dei valori etici e morali a cui si è sempre ispirato il Presidente Claudio Lotito e che da sempre lo pongono in prima linea contro qualsiasi forma di discriminazione“.
“La Lazio era alla vigilia la favorita del girone e la sconfitta col Cluj li obbliga quasi a vincere. Ma questo non ci impedisce di essere ambiziosi, vogliamo tornare a casa con un risultato positivo”. Julien Stephan, allenatore del Rennes, assicura che i suoi domani all’Olimpico se la giocheranno con fiducia contro i biancocelesti nella seconda giornata di Europa League. “Di test importanti ne abbiamo già avuti durante la stagione, abbiamo giocato a Parigi, Lille e Marsiglia. Ma domani incontreremo una grande squadra, esperta. Dovremo giocare una partita intensa, essere compatti – dice ancora Stephane – Sei partite senza vittorie? Capita durante una stagione che le cose non girino a tuo favore, è vero che non vinciamo da un po’ ma abbiamo perso anche poche partite e questo significa che non ci facciamo dominare. Ci manca solo un po’ di concretezza, la vittoria sono sicuro che arriverà presto.”
Stadio Olimpico. Incontro di calcio “S.S.Lazio – Rennes”. Definite dalla Questura le misure di sicurezza.
Presieduto dal Vicario Rossella Matarazzo, si è appena concluso il Tavolo Tecnico per l’incontro di calcio “S.S. Lazio – Rennes”, valevole per l’Europa League e previsto per domani alle ore 21.00 presso lo Stadio Olimpico.
Al fine di disciplinare le fasi di accoglienza e afflusso presso l’impianto sportivo, dalle ore 17.00 di domani sarà predisposto, in piazzale delle Canestre, un “Punto di Raccolta” da dove i tifosi ospiti saranno accompagnati fino allo Stadio, a bordo di autobus messi a disposizione dalla società A.T.A.C., e scortati in sicurezza dalle Forze dell’Ordine.
Le misure di accoglienza ed indirizzamento sono state comunicate alla società ospite tramite il collaterale ufficio di Polizia.
L’apertura dei cancelli è prevista per le ore 19.00, con possibilità di anticipo alle 18.30.
Già dalla serata odierna sono stati pianificati e disposti specifici servizi di vigilanza, osservazione e controllo nelle zone più frequentate, presso gli aeroporti, stazioni ferroviarie e caselli autostradali.
Vietata la vendita per somministrazione, asporto e trasporto nella pubblica via, da 3 ore antecedenti l’inizio dell’incontro di calcio e sino a 2 ore successive al termine dello stesso, di bevande e alimenti in bottiglia o in contenitori di vetro, ad eccezione di generi alimentari di prima necessità confezionati esclusivamente in vetro, agli esercizi commerciali nella zona dello Stadio Olimpico.
Alla vigilia di un nuovo campionato ecco la Lazio Nuoto. Tanti giovani, la vecchia guardia, il super colpo Soro e la certezza Sebastianutti: “La squadra è pronta per lottare”. Il pres. Moroli: “Incognita Garbatella, ma andiamo avanti”, capitan Colosimo: “servirà un’altra impresa”
Nonostante le difficoltà, la Lazio Nuoto è pronta a rituffarsi nel massimo campionato di pallanuoto al via sabato. Tante novità nella squadra biancoceleste che conferma il blocco di senatori: capitan Colosimo, Leporale e Giorgi. Aggiunge esperienza e classe con l’arrivo del portierone serbo Soroe si aspetta una crescita decisiva dai suoi ragazzi, Antonucci e Narciso(nazionali U20), Vitale e Ferrante. La scommessa sarà l’australiano Elphick(più di 40 gol lo scorso anno in A2), mentre a completare la rosa saranno i ragazzi cresciuti in casa e confermati in prima squadra: Marini, Biancolilla, Morolli, Bobbie il secondo portiere Garofalo.
Lazio che dunque pesca, come da tradizione, dal settore giovanile con 7 elementi su 14 che sono under 20e conferma la sua “Lazialità” con, stranieri a parte, tutti atleti nati a Roma. Questo il gruppo a disposizione di Sebastianutti, il mister a cui il presidente Moroli ha affidato ormai da anni le chiavi del settore tecnico in una stagione in cui sarà fondamentale separare l’attività agonistica dalle vicende che riguardano l’impianto della Garbatella, messo a bando dal comune di Roma. Una decisione, quella perpetrata dall’amministrazione Raggi, indifferente a storia e tradizione del club biancoceleste, che rischia nel migliore dei casi di sottrarre importanti risorse alla società.
Alla presentazione presente anche il Presidente della Fin, Paolo Barelli: “Non ci sono a Roma società blasonate come la Lazio Nuoto, un patrimonio che non possiamo perdere. Sull’impianto della Garbatella c’è un problema grosso non solo per Roma, perché le norme tendono a non favorire i quali come la Lazio, oltre alle attività di base e quindi insegnare a nuotare o salvare la vita ai cittadini romani, svolgono anche l’importante compito dell’attività agonistica di alto livello che è un grande onere e onore. Questo onore non viene rispettato e ci preoccupa molto perché senza società come la Lazio i successi anche del Settebello non sarebbero possibili. Le amministrazioni comunali si pongono il problema della trasparenza e dell’apertura a tutti per la gestione degli impianti pubblici poi sta all’amministrazione dosare i pesi per valutare il migliore, per noi della Federazione il migliore è quel soggetto o quella società che è in grado di eccellere nella base e nel vertice, cioè che abbia sia la scuola elementare che l’università. Quindi alle pubbliche amministrazioni noi chiediamo di non considerare solo chi dichiara di essere bravo solo nell’attività di base che produce più possibilità finanziarie, ma coloro i quali come la Lazio hanno anche l’università e l’università costa, mentre invece l’attività di base costa meno”.
Il presidente della Lazio Nuoto, Massimo Moroli: “Sarà una stagione molto complicata a causa delle vicende “delicate” che riguardano la piscina della Garbatella. Lottiamo contro un bando, per noi sbagliato, contro il quale abbiamo presentato ricorso. Per quanto riguarda l’aspetto sportivo è stata un’estate di forte rinnovamento. Il “nostro” fuoriclasse Giacomo Cannella è passato al Brescia, il portiere Vincenzo Correggia ha scelto di scendere in A2 con il Tuscolano per affrontare al meglio gli studi di medicina, e infine abbiamo perso Raffaele Maddaluno che è andato al Palermo. In compenso siamo riusciti a mettere a segno un colpo eccezionale in entrata: Slobodan Soro, uno dei più grandi portieri al mondo. Inoltre è arrivato il 21enne australiano Nicolas Elphick. Quest’anno i giovani avranno ancora più spazio. L’obiettivo è la salvezza. Il nostro punto di forza è Claudio Sebastianutti che ha un rapporto straordinario con i giocatori e saprà, come al solito, farli rendere al meglio”.
L’allenatore della Lazio Nuoto, Claudio Sebastianutti: “Ringrazio il Presidente Moroli, perché ci sta dando la possibilità di disporre di una squadra che possa combattere per mantenere la categoria. Rispetto alla scorsa stagione abbiamo perso giocatori importanti. Consapevoli del fatto che sostituirli sarebbe stato impossibile abbiamo deciso di resettare gli equilibri scommettendo su tre giovanissimi e, soprattutto, mettendo a segno un rinforzo importantissimo, come Soro, che va a completare la colonna vertebrale della rosa, ricca di classe ed esperienza. Credo che in campionato l’equilibrio sarà rotto dal vantaggio che potranno trarre le squadre composte da giocatori che hanno avuto la possibilità di esprimersi in competizioni internazionali, dove è stato applicato il nuovo regolamento. Su questo tema penso che sarà molto stimolante per noi tecnici capire come trarre il massimo vantaggio dalle capacità individuali dei nostri giocatori. Per me sarà soprattutto una stagione in cui purtroppo dovrò fare a meno dei consigli e degli incoraggiamenti che ho sempre avuto da atleta, fin dalla prima partita di serie A, e da tecnico, fino all’ultimo match della passata stagione, da Tommaso Pesapane. Sarà difficile pensare tatticamente e logisticamente alla prima giornata di campionato senza poter passare prima per il suo ufficio”
Il capitano della Lazio Nuoto, Federico Colosimo:“Sarà una stagione difficile, sicuramente più complicata delle ultime. Saremo chiamati ad una nuova impresa. Abbiamo una squadra giovanissima che si è profondamente rinnovata. Sono andate via delle “anime” che hanno scritto pagine bellissime e importantissime della società. Parlo di Raffaele Maddaluno: per quattro anni il mio vice-capitano, di Vincenzo Correggia: una colonna tra i pali, di Giacomo Cannella: un talento incredibile, pronto a spiccare il volo e a misurarsi in una realtà importante come Brescia con l’obiettivo di partecipare alle Olimpiadi di Tokio 2020, e di Davide Sebastiani: un ragazzo per il quale nutro grande stima e con cui ho giocato tantissime partite. Sono ragazzi che ci mancheranno molto e che sono stati sostituiti da un portiere eccezionale come Soro e da Nicolas Elphick, che si sta dimostrando un ragazzo di grande talento. A loro va il mio più grande in bocca al lupo, così come a tutta la squadra”.
LAZIO FORMELLO — Nella giornata odierna, la squadra si è ritrovata agli ordini di Inzaghi per sostenere la seduta di rifinitura in vista del match di domani contro il Rennes
LAZIO FORMELLO — La seduta odierna si è aperta con una fase di riscaldamento atletico seguita da una serie di esercitazioni tecniche incentrate sul possesso palla. In vista del match di domani Simone Inzaghi sta valutando diversi cambi rispetto alla formazione di domenica con il Genoa. Strakosha, Acerbi e Immobile dovrebbero essere confermati nel blocco iniziale. La difesa sarà la stessa della gara d’esordio in Romania: Vavro e Bastos andranno a completare il terzetto arretrato accanto all’inamovibile Acerbi. Probabile, invece, un doppio avvicendamento sulle fasce con Lazzari a destra (Marusic è squalificato per altri due turni) e Jony sulla corsia mancina al posto di Lulic. A centrocampo Inzaghi pensa a un turnover completo. Milinkovic, Leiva e Luis Alberto potrebbero infatti rifiatare a beneficio di Parolo, Cataldi e Berisha. Davanti agirà la coppia Immobile-Caicedo. Adekanye rimane l’alternativa offensiva in panchina. Correa non si è allenato in gruppo a causa di un affaticamento al flessore della coscia sinistra e tenterà il recupero in vista del Bologna.