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PAIDEIA Controlli per Milinkovic e Caicedo: le ultime

PAIDEA Controlli per Milinkovic e Caicedo.

PAIDEIA Controlli per Milinkovic e Caicedo verso l’ora di pranzo. I due giocatori biancocelesti si sono recati presso la clinica di riferimento della Lazio per sostenere alcuni controlli al termine dei quali sarà sicuramente più chiaro allo staff tecnico i tempi di recupero. Milinkovic ha avuto problemi a causa di una distrazione inguinale, mentre Caicedo è alle prese con una distorsione al polpaccio sinistro che quasi sicuramente lo terrà fuori nella prima gara di campionato contro la Sampdoria.

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FUNERALE DIABOLIK La moglie: “Non ci saremo. Nessuno si presenti”

FUNERALE DIABOLIK – Le parole della moglie dopo la decisione del Tar.

FUNERALE DIABOLIK – Dopo la decisione del Tar (LEGGI QUI), che ha definitivamente respinto il ricorso della famiglia Piscitelli, la moglie di Fabrizio Diabolik, Rita Corazza, ha parlato ai microfoni dell’ANSA. Queste le sue parole: “Alla luce della decisione del Tar ribadisco che tutta la famiglia di Fabrizio domani non si presentera’ al funerale. Ad oggi non ho neanche fatto il riconoscimento della salma di mio marito. Faccio appello a tutte le persone che gli volevano bene e intendevano dargli l’ultimo saluto di non presentarsi domani all’alba al cimitero Flaminio. Solo cosi’ possiamo rendergli giustizia e stringerci insieme in un unico dolore”.

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FUNERALE DIABOLIK Il Tar ha deciso: sarà privato

FUNERALE DIABOLIK – Il Tar ha emesso la sua sentenza: i dettagli.

FUNERALE DIABOLIK – Nonostante il ricorso al Tar, i vari appelli della famiglia fatti al Questore di Roma, al ministro dell’Interno e a Papa Francesco, il funerale di Fabrizio Piscitelli, alias Diabolik, sarà privato e potranno parteciparvi solamente i familiari più stretti. Il Tar ha respinto il riscorso e dunque il funerale sarà svolto domani mattina alle ore 6.00 presso una piccola Cappella nel cimitero “Flaminio”. Una decisione che farà davvero discutere e che alimenterà ancor più il dolore di una famiglia già distrutta da un tragico lutto. Fabrizio non meritava ciò. Non era un boss mafioso, a cui, oltretutto, molto spesso sono stati tributati funerali tutt’altro che privati. Ora la famiglia molto probabilmente cercherà una mediazione con il questore di Roma. Sarà una corsa contro il tempo.

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LAZIO Canigiani aggiorna su abbonamenti e Bus sharing

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LAZIO Canigiani, responsabile del marketing biancoceleste, è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio.

LAZIO Canigiani: “La campagna abbonamenti continua a crescere, al momento è intorno quota 16.500. Si concluerà il 23 agosto per evitare la sovrapposizione con la vendita libera del derby. Dopo la partita contro la Roma decideremo se riaprirla o meno.

Nonostante il debutto complicato, il Bus sharing sarà disponibile già dal 1 settembre. Il cambiamento della tribuna stampa ha poi creato un nuovo settore, chiamato Monte Mario Centrale: non verranno però venduti con l’abbonamento perché sono provvisori. Stiamo inoltre attendendo le disposizioni per la vendita dei parcheggi allo stadio.

Le vendite delle nuove maglie, soprattutto la bianca, vanno bene: per il negozio in centro invece siamo ormai alle rifiniture, verrà inaugurato entro l’inizio della stagione”.

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FUNERALI DIABOLIK Le figlie fanno appello alle istituzioni

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FUNERALI DIABOLIK Le figlie fanno appello alle istituzioni: la lettera di Giorgia e Ginevra.

FUNERALI DIABOLIK Le figlie appello alle istituzioni. Le quali, a poche ore dai funerali del capo ultrà, non hanno ancora compiuto il passo indietro. Come stabilito, le esequie si terranno dunque privatamente, così da evitare eventuali problemi di ordine pubblico. La famiglia però non ci sta e in questi giorni sta manifestando tutta la sua rabbia e il suo dolore. Ultime ad esporsi le figlie, Giorgia e Ginevra.

In un momento di così grande dolore, – scrivono in una lettera – risulta incomprensibile come, a nostro padre, che non ha mai avuto condanne per associazione ed il cui killer ad oggi è ancora sconosciuto, il questore di Roma abbia deciso di applicare  gli stessi divieti di celebrazione del funerale che altri questori hanno applicato a personaggi di spicco della criminalità organizzata, ristretti fino alla loro morte in regime di 41bis OP.  I precedenti con la giustizia, debitamente scontati da nostro padre, contrastano con l’immagine distorta che si sta diffondendo, palesemente strumentale a giustificare la legittimità di un provvedimento, adottato dal questore nell’immediato della morte di papà, che non era sottoposto ad alcuna misura restrittiva della sua libertà. Riteniamo che la  tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza dei cittadini di cui all’art. 27 co.2 TULPS non possa spingersi al punto di vietare che Fabrizio, nostro padre, assolto da ogni reato di associazione, abbia una cerimonia secondo l’ordinario rito funebre cattolico, all’interno della chiesa parrocchiale, che è per altro sottoposta alla giurisdizione della Santa Sede. Crediamo che chiunque al nostro posto, avvertirebbe, l’ingiustizia che, comprensibilmente, in un momento così drammatico ci sta arrecando ancora più dolore. Giorgia e Ginevra“.

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CALCIOMERCATO LAZIO Serve una punta e Adekanye verso il prestito

CALCIOMERCATO LAZIO Serve una punta con le caratteristiche fisiche diverse da Caicedo e Immobile

CALCIOMERCATO LAZIO Serve una punta – Inzaghi ha chiesto alla società una punta possente che possa saper sfruttare al meglio i cross di Jony e Lazzari. Un giocatore con le caratteristiche di Llorente a cui la Lazio interessa e potrebbe prendere a 0. Anche se la società sta cercando un giocatore più giovane, in modo tale da poter puntare su di lui anche negli anni futuri. Mendes ha proposto il suo assistito Bas Dost dello Sporting Lisbona, a Inzaghi piace Petagna. Tare sta lavorando sotto traccia su altri nomi non ancora usciti. Il mister sarebbe disposto anche a gestire le tre punte per il bene della squadra anche se il posto a disposizione è per una sola punta.

In caso di arrivo di una terza punta, il neo acquisto Adekanye, potrebbe andare in prestito per una stagione in modo da mettere su esperienza e non essere bruciato come spesso avviene con i giovani, ma la sua situazione non è ancora chiara, verrà valutato nelle prossime settimane e poi si deciderà.

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JONY MANCA IL TRANSFER

LAZIO Jony ha stupito, ma manca il transfer e contro la Sampdoria…

LAZIO Jony ha stupito dopo un inizio altalenante, ma ora è pronto a prendersi la fascia, manca però, il transfer

LAZIO Jony ha stupito – Il nuovo arrivato, inizia a convincere tutti. Si è presentato leggermente sottotono ma nell’ultimo periodo, ha recuperato la forma fisica e ora ha iniziato a stupire e convincere sia staff che tifosi. In Spagna veniva usato come ala offensiva, mentre alla Lazio dovrà adattarsi e immergersi nel nuovo ruolo che gli ha affidato Inzaghi, l’esterno tutto fascia. Per questo dovrà lavorare moltissimo sul lato difensivo, dove pecca leggermente visto le sue doti offensive. Ma l’andaluso si sta già applicando. Nell’ultima partita contro il Celta Vigo, è risultato uno dei migliori in campo, fornendo anche un assist. La Lazio l’ha scelto per questo, ovvero i suoi ottimi cross che permettono alle punte di andare in rete.

Con l’assenza di Lulic quasi scontata contro la Samp, la fascia sinistra, rimarrebbe scoperta, per cui potrebbe esordire già alla prima di campionato se non fosse che, il presidente del Malaga, non ha ancora inviato il transfer per il giocatore. Non si arrende all’idea di aver perso Jony per soli 2 milioni invece dei 15 che lui chiedeva. Nella clausola vi era scritto che qualora il club non fosse stato promosso nella massima serie, il giocatore poteva trasferirsi dove voleva a soli 2 milioni. Per il club spagnolo, questa clausola non è chiara così ha chiesto l’intervento della Fifa, stessa cosa fatta dalla Lazio. Già, perché i biancocelesti hanno il bisogno e la necessità di schierarlo contro la Sampdoria perciò sperano che la Fifa dia intanto un permesso speciale e poi risolva il caso in positivo.

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LAZIO infortunio Caicedo: brutte notizie, out contro la Sampdoria

LAZIO infortunio Caicedo – Non arrivano ottime notizie dallo staff medico nei confronti dell’ecuadoriano

LAZIO infortunio Caicedo -Il panterone si è infortunato nell’ultima amichevole della Lazio contro il Celta Vigo giocata sabato sera. Era entrato da poco quando, ha dovuto abbandonare il campo per un infortunio. Verranno effettuati dei controlli nei prossimi giorni, ma l’attaccante sente dolore al polpaccio, si teme uno stiramento. Se dovesse venir confermata l’ipotesi, per lui ci sarebbero almeno un paio di settimane di stop, quindi salterebbe la prima stagionale contro la Sampdoria. Proverà a recuperare per partecipare al derby contro la Roma il 1 settembre, si tratterebbe di un recupero lampo, la Lazio spera non sia stiramento in modo tale da averlo subito a disposizione visto l’ottima forma della punta, autore di molti gol in questo precampionato.

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LA SORELLA DI DIABOLIK

LA NOSTRA STORIA Il centrocampista Francesco Gabriotti

LA NOSTRA STORIA Francesco Gabriotti nasce a Roma il 12 agosto del 1914. Nel 1929 vince il titolo italiano Ragazzi con la Lazio e l’anno dopo si ripete con l’Alba boys.

Nel 1932 Gabriotti entra a far parte della rosa della prima squadra della Lazio e vi resta fino al 1937. Nel 1936, ancora studente, vince con l’altro laziale Giuseppe Baldo le Olimpiadi di Berlino. In Germania gioca una sola partita: la finale. A soli ventidue anni, qualche settimana dopo le Olimpiadi, un grave incidente pone fine alla sua carriera. È deceduto a Roma l’11 febbraio 1987.

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LA NOSTRA STORIA Umberto Gaia

LA NOSTRA STORIA Umberto Gaia nasce a Roma il 12 agosto 1893.

Nell’atto di nascita è iscritto con il cognome Gaya. Era cugino dei calciatori della Lazio Agostino, Ettore e Arnaldo. Inizia a giocare nella formazione Allievi nel 1910 per poi entrare a far parte delle squadre maggiori. Nella stagione 1913/14 è titolare assieme ai cugini nell’U.S. La Piemonte. I quattro si erano infatti tutti trasferiti a Torino per motivi di lavoro. Umberto Gaia è morto a Roma il 22 aprile 1960, è sepolto al cimitero Verano.

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LA NOSTRA STORIA Il difensore Alfredo Monza

LA NOSTRA STORIA Alfredo Monza nasce a Busto Arsizio il 12 agosto 1912. Calcisticamente cresce nelle giovanili della Pro Patria, dove compie tutta la trafila fino all’esordio in Serie A nella stagione 1929/30.

Dalla stagione 1933/34 viene ceduto al Livorno sempre in A dove resta per due stagioni. Durante la sua permanenza in Toscana arriva l’esordio in Nazionale B l’11 novembre 1934 a Genova contro l’Austria B (8-1). Monza arriva alla Lazio nella stagione 1935/36. Si fa subito notare come terzino sinistro arcigno e invalicabile. Alla Lazio colleziona un’altra presenza nella Nazionale. Nel campionato di guerra 1943/44 si trova militare al nord dove veste la maglia di Cremonese e Pro Patria.

Terminata la carriera agonistica nel 1947 diventa allenatore. Nella stagione 1953/54 guida L’Aquila. Nel 1957 è a Pescara. Alla fine del campionato passa alla Lazio con Dino Canestri. Con i soldi guadagnati durante la carriera investe nell’acquisto di due pensioni vicino via Nazionale. Ogni domenica è allo stadio e non disdegna neanche le trasferte. Molto amico di Luciano Re Cecconi non crede ai suoi occhi nel vedere la Lazio di Maestrelli lottare per i vertici del campionato.

Il 12 maggio 1974 la Lazio si era laureata Campione d’Italia per la prima volta. Monza poteva quindi recarsi in trasferta a Bologna, prima partita dell’anno che seguiva fuori casa, come aveva promesso agli amici. Come un tifoso normale si era accomodato in uno dei numerosi pullman che portarono oltre 10.000 tifosi in Emilia per festeggiare lo Scudetto. Ma la sorte, beffarda, lo aspettava al ritorno, quando vicino a Magliano Sabina, sull’Autostrada del Sole, il suo pullman tamponava un TIR.

Erano passate da poco le 2 di notte e il pullman con ventidue tifosi a bordo si andava a incastrare nel rimorchio dell’autotreno. Monza, in condizioni disperate, fu trasportato all’ospedale di Monterotondo dove all’alba spirava. Con lui morivano Franco Pelliccetti, 45 anni, autista del pullman, ed Emilio Corona, 64 anni, titolare di un negozio di barbiere a via Isonzo. Altri dieci tifosi furono ricoverati in condizioni gravi in nosocomi vicini al luogo dell’incidente. Monza è deceduto a Monterotondo il 20 maggio 1974.

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la sorella di Diabolik: “Funerali pubblici o non parteciperemo”

“Egregio Questore, noi tutti familiari di Fabrizio Piscitelli le comunichiamo che non intendiamo essere presenti alla non meglio definibile procedura amministrativa da Lei predisposta per martedì 13 agosto alle ore 6 che dovrebbe sostituire il funerale cristiano del nostro amato congiunto e nel contempo, qualora Ella non ritenga la possibilità di una auspicabile riflessione in merito, circostanza di cui le saremmo eternamente grati, La diffidiamo in ogni caso dal voler procedere comunque, in quanto riteniamo che le esequie debbano avvenire, peraltro in assoluta serenità e compostezza, all’interno di un luogo destinato al culto (fattispecie che esula dagli articoli da lei forse per errore citati nell’ordinanza), come Fabrizio avrebbe voluto e come noi desideriamo e non come Lei con la Sua scarsa sensibilità e probabilmente non utile imposizione ha deciso. In caso contrario, si renderebbe responsabile di aver leso i nostri più intimi ed elementari valori e diritti umani e costituzionali e Le chiederemmo contezza di questo presso tutte le Sedi competenti. Distinti saluti”. Angela Piscitelli.

CALCIOMERCATO LAZIO UFFICIALE Un altro “esubero” lascia i biancocelesti

CALCIOMERCATO LAZIO Mamadou Tounkara lascia definitivamente la Lazio. L’attaccante di origini senegalesi si sposta a nord di Roma e passa a titolo definitivo alla Viterbese.

CALCIOMERCATO LAZIO Tounkara lascia a titolo definitivo la Lazio. L’attaccante classe ’96, dopo anni di prestiti e da “esubero” biancoceleste si trasferisce alla Viterbese Castrense. Questo il comunicato del club di Viterbo: “La A.S. Viterbese Castrense comunica di aver raggiunto l’accordo con la società S.S. Lazio per il trasferimento a titolo definitivo del calciatore Tounkara Mamadou. Il calciatore ha firmato un contratto biennale con la società gialloblu.Tounkara, attaccante con passaporto spagnolo classe ’96, è cresciuto nelle giovanili del Barcellona ed è passato alla S.S. Lazio nel 2012. Sempre con la Lazio ha giocato nella primavera dove ha collezionato 39 presenze e ha segnato 18 gol ed ha anche esordito in Serie A. Nella stagione 2015/2016 ha giocato in Serie B con le maglie di Crotone e Salernitana con le quali ha disputato in totale 10 gare e ha messo a segno una rete. Infine, il calciatore ha anche indossato le maglie del Flamurtari (prima divisione del campionato albanese), del FC Schaffhausen (Challenge League svizzera) e del MFK Zemplín Michalovce (Superliga Slovacca)”.

INTANTO LA FIGLIA DI DIABOLIK ATTACCA LA STAMPA>>>LEGGI QUI

MORTE DIABOLIK La figlia difende il papà dalle cattiverie

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MORTE DIABOLIK Ginevra Piscitelli, figlia di Fabrizio “Diabolik”, ha voluto rispondere a tutte le accuse che in questi giorni il mondo del giornalismo sta facendo nei confronti di suo padre. Questa la sua verità.

MORTE DIABOLIK La figlia Ginevra non è riuscita a stare passiva in silenzio, dopo tutte le accuse, le critiche, e le storie che in questi girni si stanno raccontando sul conto di suo padre Fabrizio Piscitelli. Ginevra, tramite un lungo post, ha voluto rispondere a tutti, puntando il dito contro quella stampa che si sta accanendo su Diabolik a livello mediatico. Questo il suo duro attacco alla stampa: “Non sono una che si è mai esposta sui social per difendersi o smentire determinate notizie. Però, in questo momento sento la necessità di dire la mia. Prima di tutto signori, imparate a distinguere le notizie reali da quelle d’effetto, sviluppate un minimo di capacità critica che vi sollevi dei dubbi. Una buona parte di giornalisti (purtroppo la maggior parte) fa il proprio lavoro con poca serietà e professionalità, dimenticando l’importanza della loro funzione nella società e cioè quella d’informarci su fatti REALI. Tuttavia i giornalisti continuano a montare notizie a tavolino da anni, perché hanno il via libera da un pubblico di persone che credono a tutto passivamente, del resto se domani uscisse un articolo con scritto “la terra è piatta ” una gran parte di persone ci crederebbe e ahimè questo nel 2019 è GRAVE. Ovviamente, visto che viviamo in un paese democratico (in realtà a me sembra poco distante da una rivisitazione di una dittatura) , ognuno ha il diritto di esprimere il proprio punto di vista. Tuttavia, oggi più che mai, leggendo articoli diffamanti nei confronti di mio padre (che a mio avviso, cercano di alimentare odio nei confronti di un defunto e nei confronti della nostra famiglia), leggendo commenti, di madri, padri di famiglia che ironizzano sulla morte di un uomo facendo squallide battute tipo “Chissà se non tocca anche a Eva” / “ah ma perché gli fanno anche i funerali? bastava una fossa biologica” / “uno in meno” ; mi sento di dire solo una cosa, una grande verità e cioè che, io non ho potuto scegliere mio padre (nonostante se avessi avuto la possibilità di scegliere, avrei scelto sempre lui con tutte le sue imperfezioni), i miei nonni, di buona famiglia (come li definite voi dal vostro non so quale metro di giudizio) non hanno potuto scegliere il proprio figlio, questo per dirvi che un figlio, un padre, un marito, un fratello è una moneta, se la lanci in aria esce testa o croce, è un caso e in virtù di questo a tutti può succedere tutto. Inoltre vorrei sottolineare quello che molti giornali non dicono (perché se lo dicessero non farebbero tutto questo rumore purtroppo), mio padre fu arrestato, fu processato, fu condannato a 4 anni… Se qualcuno dei suddetti finora conoscesse la legge, potrebbe intuire da sé che se realmente mio padre fosse stato un “boss mafioso” come lo definiscono la maggior parte delle testate giornalistiche e gran parte delle persone nei commenti, chiaramente non avrebbe scontato solo 4 anni; di fatto mio padre non fu MAI condannato per “associazione a delinquere” tantomeno di stampo mafioso e il famigerato sequestro di 1.000.000 di beni (stimato da non so chi perché a me non risulta), ci ha dato ragione, non a caso è stato dissequestrato tutto. Chiusa questa parentesi, torniamo a noi… L’ignoranza e la superficialità sono due brutte bestie, perché abbinate ai social danno una libertà d’espressione a gente, pseudo giornalisti che si dimenticano una clausola importante dei rapporti umani e della libera espressione, cioè il RISPETTO, diritto e dovere etico-morale INVIOLABILE. Concludo dicendo che esprimere il proprio parere non ha nulla a che vedere con la diffamazione e gli insulti… Ma è pur vero che le mosche e le api volano uguali, la differenza sta in dove si posano. Forse dovreste riflettere…
A TESTA ALTA!”.

FOCUS CALCIOMERCATO LAZIO Out Badelj In… Berisha

Calciomercato Lazio: mercato chiuso o quasi in casa biancoceleste. Badelj si è accasato alla Fiorentina ma la società ha deciso di non intervenire ulteriormente per sostituire il croato.

La società è convinta: il calciomercato Lazio è chiuso almeno a centrocampo. Infatti chi sperava in un rinforzo con l’uscita di Badelj alla Fiorentina si sbaglia. Per Lotito e Tare i mediani a disposizione sono in numero sufficiente e anche la qualità non manca. Con la probabile permanenza di Milinkovic Savic almeno un altro anno, la Lazio si ritiene apposto. 6 giocatori per 3 maglie: il serbo appunto, Lucas Leiva e Luis Alberto titolari indiscussi del centrocampo e con Parolo, Cataldi e Berisha come rincalzi di qualità.

Lo stesso discorso si può fare anche nelle altre zone del campo: in difesa servirebbe un altro centrale ma se non si cede Wallace la Lazio non si muoverà. In attacco la società vuole rinnovare il contratto di Caicedo. Per questo non si vuole intervenire inserendo un’altra punta. Lo spartito del calciomercato della Lazio quindi non cambia: per centrare la Champions si poteva fare di più. Lazzari, Vavro e Jony sono rinforzi di qualità e sicuramente saranno titolari della nuova Lazio ma per scrollarsi di dosso il ruolo della squadra “Vorrei la Champions ma non posso…” i biancocelesti necessitano di alternative all’11 titolare di più alto spessore. Lotito e Tare però non la pensano così…

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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Filiberto Corelli

LA NOSTRA STORIA Filiberto Corelli nasce ad Anticoli Corrado l’11 agosto 1886. Calciatore di ruolo centrocampista. È fratello minore di Corrado e pertanto noto anche come Corelli II.

Filiberto Corelli era figlio del pittore Augusto e di Emilia Meddi. Dal matrimonio nacquero quattro figli: il primo, Corrado, calciatore professionista poi scultore e orafo, il secondo, Filiberto. Presero parte al Campionato romano 1907.

I due fratelli furono protagonisti di un caso clamoroso: calciatori di successo, nel 1907 passarono dalla C. S. Virtus alla Società Sportiva Lazio, allora Società Podistica Lazio. Sportivi completi praticavano calcio, nuoto e vogavano sul Tevere. Morì a Roma il 13 ottobre del 1969.

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LA NOSTRA STORIA L’ex centrocampista Luigi Boccolini

LA NOSTRA STORIA Luigi Boccolini nasce a Porto Recanati (MC) l’11 agosto 1946. Cresce nelle giovanili della Recanatese. Nel 1966 arriva nella Primavera dell’Inter, ma dopo pochi mesi torna a Recanati per giocare il campionato di serie D con l’Adriatica nel 1966/67.

Nella stagione 1967/68 Luigi Boccolini inizia la carriera da professionista debuttando in Serie C con il Pescara. Nella stagione 1969/70 approda al Brindisi. Nel 1971 passa al Matera per poi tornare a novembre del 1972 nel Brindisi in Serie B per tre stagioni. L’anno dopo l’allenatore Luis Vinicio lo porta al Napoli. Boccolini esordisce in Serie A e vince la Coppa Italia. Nel 1976 passa al Catanzaro. A luglio del 1977 arriva alla Lazio alla corte del suo maestro Luis Vinicio.

Nelle due stagioni seguenti torna al Brindisi terminando la sua carriera professionistica in Serie C2. Nella stagione 1981/82 inizia la carriera da allenatore nel Galatina vincendo il campionato di serie D. Dal 1981 ha allenato Galatina, Ostuni, Brindisi, Martina Franca, Benevento, Castel di Sangro, Tricase, Nardò, Vigor Lamezia, Aversa Normanna, Gaeta, Real Marcianise, Sambenedettese, Brindisi e Fermana. Detiene il record di 10 campionati vinti in Serie D, cui si aggiunge la vittoria della Coppa Italia di categoria nella stagione 2006/07 con l’Aversa Normanna.

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CELTA VIGO LAZIO Le probabili formazioni del match!

CELTA VIGO LAZIO Le probabili formazioni del match di questa sera.

CELTA VIGO LAZIO Le probabili formazioni – A due settimane dall’inizio del campionato, la Lazio di mister Inzaghi questa sera affronterà un altro test europeo. Alle ore 20.00, infatti, i biancocelesti scenderanno in campo contro gli spagnoli del Celta Vigo. Inzaghi questa sera schiererà dal primo minuto tutti i titolari indisponibili. Ancora assenti per problemi fisici Lulic e Milinkovic-Savic. Out anche Luiz Felipe, Marusic e Lukaku. Queste le probabili formazioni:

CELTA VIGO (4-4-2): Ruben Blanco; Kevin, Araujo, Aidoo, Olaza; Brais Mendez, Beltran Lobotka, D. Suarez; Iago Aspas, G. Fernandez. Allenatore: Escribà.

LAZIO (3-5-1-1): Strakosha; Vavro, Acerbi, Radu; Lazzari, Parolo (C), Leiva, Luis Alberto, Jony; Correa, Immobile. Allenatore: Inzaghi.

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LAZIO, LE PAROLE DI YURI ALVITI DOPO LA MORTE DI DIABOLIK

LAZIO Altra amichevole dopo il Celta?

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LAZIO Altra amichevole dopo il Celta? L’ipotesi a pochi giorni dall’esordio in campionato.

LAZIO Altra amichevole dopo il Celta? Il test contro gli spagnoli avrebbe dovuto essere per i biancocelesti l’ultimo prima del debutto in Serie A contro la Sampdoria. In realtà, prima della trasferta di ‘Marassi’ avrebbe dovuto giocarsi la Supercoppa italiana contro la Juventus. L’incontro si disputerà invece con tutta probabilità il prossimo dicembre in Arabia Saudita. Al suo posto, con altrettanta probabilità, tra il 17 e il 18 agosto verrà fissata un’altra amichevole. Ancora ignoto al momento il nome dell’avversario. Così come la sede del match, sicuramente in Italia, in modo da evitare alla squadra lo stress di un (altro) viaggio a 7 giorni da Genova. Una cosa è comunque: il pre-campionato della Lazio non termina questa sera.

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LAZIO Discorso di Inzaghi per caricare la squadra

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LAZIO Discorso di Inzaghi per caricare la squadra: le parole del tecnico.

LAZIO Discorso di Inzaghi per caricare la squadra. “Voglio iniziare il campionato vincendo, con un avvio migliore degli ultimi anni”, ha detto il tecnico. Che non ne può più di false partenze e lo ha fatto ben capire ai suoi ragazzi ieri, a fine ritiro. In tre anni di gestione, la sua Lazio in campionato è sempre partita col freno a mano tirato.

Alla vittoria all’esordio, a Bergamo contro l’Atalanta (3-4), seguirono infatti un pareggio e una sconfitta nelle gare successive. Due anni fa invece forse la troppa euforia per la vittoria in Supercoppa costò uno scialbo 0-0 contro la SPAL. E che dire dell’inizio da incubo della scorsa stagione: due sconfitte in altrettante partite con Napoli e Juventus.

E’ tempo dunque di invertire il trend, dare sin da subito un segnale al campionato e soprattutto alle rivali per la Champions League. Con l’aiuto della spina dorsale della squadra e dei big, rimasti al loro posto. Nessuna rivoluzione, diversamente che in altre squadre.

Tra due settimane, al debutto a Genova contro la Sampdoria, la parola d’ordine dovrà essere una sola: 3 punti. Il miglior viatico in vista del successivo derby. Anche quest’anno il calendario non ha fatto sconti, ma Inzaghi e i suoi non devono pensarci: “Questo per me è l’anno zero, una stagione in cui ci dobbiamo lasciare alle spalle i precedenti tre e le vittorie”, ha ribadito al termine dell’allenamento il tecnico. Che vuole una Lazio a testa alta e sguardo fiero. Come l’aquila che la rappresenta.

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