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ELEZIONI REGIONALI – Zingaretti riconfermato governatore del Lazio

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E’ufficiale: Nicola Zingaretti riconfermato governatore del Lazio.

Manca pochissimo all’ufficialità (circa 40 sezioni), ma già da qualche ora c’è la certezza: Nicola Zingaretti riconfermato governatore del Lazio. Il presidente uscente, candidato per il centrosinistra, ha vinto la tornata regionale con il 33,1% delle preferenze. Superando per un soffio Stefano Parisi (centrodestra), che ha ottenuto il 31,3%. Ferma a quota 27,1 % la ‘grillina’ Roberta Lombardi, mentre si deve accontentare del 4,9% il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. Vittoria storica per Zingaretti, primo governatore nella storia della Regione a ottenere il doppio mandato.

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CALCIOMERCATO LAZIO Contatti col Milan per Romagnoli

CALCIOMERCATO LAZIO Per il dopo de Vrij la Lazio avrebbe allacciato i contatti con il Milan per Alessio Romagnoli.

CALCIOMERCATO LAZIO – Sarà difficile, ma ci si proverà. Ha un nome e un cognome il sogno della Lazio per il dopo de Vrij: Alessio Romagnoli. Giovane, fortissimo e soprattutto tifoso laziale. Sarebbe il profilo ideale per sostituire l’olandese, che a giugno dirà addio a parametro zero. Per portarlo a Roma, il presidente Lotito avrebbe già allacciato i contatti l’ad milanista Fassone. Che, in caso di mancato approdo in Champions, sarà costretto a fare cassa piazzando fuori qualche big. Senza fare sconti però, soprattutto per Romagnoli, per il quale chiederebbe una cifra piuttosto alta. Cui la Lazio potrebbe tuttavia far fronte in caso di cessione di Milinkovic per una cifra irrinunciabile (tipo i 200 milioni di cui si parla). Anche se non si esclude l’idea di uno scambio con Felipe Anderson, anche lui, oltre allo stesso de Vrij, nel mirino rossonero. Al momento tutto appare solo come un sogno. Un bel sogno, soprattutto per la Curva Nord, che stravede per il ragazzo. E la Lazio, ne siamo certi, ce la metterà tutta per accontentare i suoi tifosi.

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L’ex Zarate scosso dal decesso di Davide Astori: “Tragedia inspiegabile, non ci posso credere”

L’ex biancoceleste Mauro Zarate scosso dal decesso di  Davide Astori. L’argentino, attualmente al Velez in prestito dal Watford, e lo sfortunato difensore sono stati compagni di squadra a Firenze.

Zarate scosso dal decesso di Davide Astori ai microfoni di Radio La Red ha parlato del loro rapporto: “Non ci posso credere, eravamo vicini di casa. Lo vedevo sempre sia al lavoro che fuori, prendevamo il caffè nello stesso bar. Non ci sono spiegazioni per la scomparsa di una persona così sana, un esempio da tutti i punti di vista. Ne ho parlato con Maxi Olivera, Gonzalo  RodriguezBorja Valero Vecino. E’ molto dura. Bisogna godersi al massimo la vita”.

COMMENTO CHOC DEL GIORNALISTA GIUSEPPE CRUCIANI SULLA SCOMPARSA DI ASTORI

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PREMIER LEAGUE – IL MONDAY NIGHT

Il professor Burioni racconta la sua Lazio, torna sul complotto e infine sul povero Astori

Intercettato ai microfoni il Prof. Roberto Burioni racconta la sua Lazio. Noto tifoso biancoceleste, il Dott. Burioni, ha raccontato come è nata la sua fede calcistica, è tornato a parlare della battuta sul complotto alla squadra capitolina e ha ricordato lo sfortunato Davide Astori.

Intercettato da Radiosei il professor Burioni ha raccontato come è nata la sua fede calcistica. Queste le parole sulla sua Lazio: “Avevo 10-11 anni, vedevo la Lazio di Chinaglia e Wilson e me ne innamorai. Mi sono laureato a Roma nel 1987. Anni difficili per noi laziali ma anche con momenti belli, come la Coppa dei Campioni. Ero a Roma negli anni dello spareggio. In questi anni il legame si è fortificato”.

Sulla battuta del complotto a sfavore della Lazio: “Ero ironico quando l’ho detto ma di sicuro non abbiamo favori. La sfortuna fa parte del nostro DNA. Ma anche se siamo condannati a soffrire un po’ più degli altri siamo fortunati ad essere della Lazio perché la sofferenza rende più preziose le nostre vittorie”.

Infine su Astori: “Esprimo il mio dolore e le condoglianze alla famiglia. Non è chiaro ciò che è successo. La medicina non può prevenire tutto ma è importante prevenire quanto possibile. Andare avanti con la ricerca è fondamentale”.

LE PAROLE SHOCK DI DANI ALVES SULLA SCOMPARSA DI DAVIDE ASTORI

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MALAGO’ ANNUNCIA NOVITA’ SUL CALCIOMERCATO

FOTO – Il biancoceleste Caceres tra i convocati dell’Uruguay

Come annunciato lo scorso novembre a Nanning, in Cina, dal 22 al 26 marzo 2018 si terrà la seconda edizione della China Cup. Le squadre che prenderanno parte al torneo saranno il Galles, la Repubblica Ceca, l’Uruguay e i padroni di casa della Cina. Anche il difensore della Lazio Martin Caceres tra i convocati dell’Uruguay.

Il CT Oscar Washington Tabarez ha comunicato l’elenco dei giocatori convocati per il torneo amichevole che si svolgerà in Cina. Anche il biancoceleste Caceres tra i convocati dell’Uruguay. Tra i 27 nomi inseriti nella lista oltre al laziale presenti altri sei calciatori della nostra Serie A: Bentancur (Juventus), Laxalt (Genoa), Lemon (Sassuolo), Ramirez e Torreira (Sampdoria), e Vecino (Inter). Di seguito il tweet postato sul sito ufficiale della Nazionale uruguaiana.

EDERSON SVELA COSA PENSA FELIPE ANDERSON DELLA LAZIO

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PAROLE SHOCK DI DANI ALVES SU ASTORI

Brutte notizie per il tecnico argentino Marcelo Bielsa

Si è concluso il contenzioso tra il Lilla e l’allenatore. Brutte notizie per il tecnico argentino Marcelo Bielsa. Il tribunale della città francese ha condannato il mister a pagare al club 300mila euro.

Brutte notizie per il tecnico argentino Marcelo Bielsa. Il tribunale ha respinto la richiesta di El Loco che, dopo l’esonero dal club francese, aveva impugnato il provvedimento chiedendo 18 milioni tra mancati emolumenti (il suo contratto sarebbe scaduto nel 2019) e danni subiti sostenendo che la sua richiesta non aveva fondamento giuridico. “Le difficoltà finanziarie inventate dal signor Bielsa si sono rivelate totalmente infondate“, ha commentato l’avvocato del Lilla, Thomas Deschryver. Bielsa ora può fare ricorso contro la decisione. Il tecnico argentino, dal 2017 al Lilla, era tornato in Francia due anni dopo aver interrotto il suo rapporto col Marsiglia, anche quello finito con una disputa contrattuale. L’anno precedente aveva rescisso il contratto con la Lazio appena due giorni dopo la firma.

SUPERCOPPA 2018: MALAGO’ PENSA A SOLUZIONI DIVERSE DA ROMA

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IL CALCIOMERCATO SI ACCORCIA: LE ULTIME NOVITA’

Commento choc di Cruciani sulla tragedia di Astori: “Si sarebbe dovuto giocare lo stesso, chi rimborserà i tifosi?”

Il decesso del difensore della Fiorentina Davide Astori,  trovato senza vita nella sua camera a Udine, ha sconvolto il mondo del calcio. La Serie A ha deciso di fermarsi rinviando le partite a data da destinarsi. Scelta condivisibile ma non compresa da tutti. Un articolo a firma del giornalista Giuseppe Cruciani sulla tragedia di Astori pubblicato su Libero ha fatto molto discutere.

Questo quanto affermato da Cruciani sulla tragedia di Astori“A costo di passare per inguaribili cinici senza cuore, qui si sostiene che (con la necessaria eccezione di Udinese-Fiorentina, ovviamente) la giornata pallonara di ieri si poteva, anzi si doveva giocare. E lo sostengo soprattutto per un solo, ma fondamentale motivo. Non c’è modo migliore per onorare la vita (e la morte) di un ragazzo, un professionista di 31 anni, e sottolineo un professionista, che non smettere di fare quello che a lui piaceva di più, cioè giocare al calcio. Magari con le lacrime agli occhi, o con la rabbia addosso, con le preghiere e lo sconforto dei suoi amici e colleghi, con tutti i minuti di silenzio che vogliamo, ma giocare (anzi, lavorare). D’altra parte è esattamente quello che accadrà tra qualche ora. Proprio così: in un lampo tutto tornerà come prima, come nulla fosse accaduto. Eppure se il dolore è forte oggi per il povero Davide Astori, certo non sarà evaporato mercoledì, e non andrà via domenica prossima né quell’altra ancora. Invece, da parte dei vertici del calcio, ha vinto il solito tic: se non facciamo qualcosa poi ci accusano di non aver fatto niente, di non aver dato un segnale del lutto.

Non c’è nemmeno bisogno di dirlo ma lo diciamo lo stesso: se muore un lavoratore ‘normale’, un operaio, non è che si ferma tutta l’industria italiana; se viene a mancare per infarto un cuoco, non risulta si blocchino all’improvviso tutti i ristoranti della penisola; e ancora, volendo continuare, se crepa un giornalista ancorché famoso, non si bloccano le rotative e l’informazione non si ammutolisce all’improvviso. Quello che è accaduto ad Astori è, purtroppo, una drammatica fatalità, una delle cose tremende che possono accadere nel corso di una esistenza. Ma è ferocemente simile al destino infausto di migliaia di altre persone, in tutti i campi lavorativi. Nulla di più, nulla di meno. Muoiono per un cuore maledetto manager, capi di aziende, semplici manovali, autisti e uomini di fatica, detto alla Totò.

Leggo che in Italia per arresto cardiaco sessantamila esseri umani ogni anno se ne vanno al Creatore o non so dove. Però gli affari continuano, niente si blocca. Per restare nel campo dello sport, ho visto maratone e maratoneti (tutti amatori peraltro) proseguire determinati mentre prima della partenza uno di loro era stramazzato per terra col cuore rotto. E qualche mese fa nel football americano nessuno ha pensato di abbandonare il campo o, figuriamoci, rinviare una giornata, mentre un giocatore era semiparalizzato per terra senza dare segni di vita. Però il calcio italico no. Professionisti? Sì, ma fino a un certo punto. Dice Giovanni Malagò, l’uomo forte dello sport d’Italia: ‘Un momento di riflessione mi sembra molto importante’. Ma che c’è da riflettere? E c’è bisogno di chiudere bottega per ‘riflettere’ su un evento come una morte per cause naturali? Il calcio è azienda importante, una delle più importanti del Paese. Ma deve anche rispondere ai suoi clienti, scossi certo dalla morte di un protagonista ma pur sempre paganti.

Tornando a Milano ieri in treno ho incontrato diverse persone che avevano speso qualche centinaia di euro per vedere il derby di San Siro fra treni, biglietti, alberghi e altre necessità. Erano commossi, colpiti, scossi dalla scomparsa di Astori e pronti a onorarlo in tutti i modi. Ma erano pure incazzati neri perché a loro i soldi non li restituisce nessuno, li hanno persi e basta. E a questi chi ci pensa?”.

PREMIER LEAGUE – IL MONDAY NIGHT

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FOTO – TRAGEDIA SFIORATA IN VIA APPIA A ROMA

PREMIER LEAGUE – Il Monday Night: Crystal Palace – Manch. United

Premier League – Il Monday Night. Si è disputato ieri sera al Selhurst Park di Londra l’incontro tra Crystal Palace e Manchester United. Partita dai due volti. Al doppio vantaggio dei padroni di casa rispondono alla meglio gli ospiti che all’ultimo giro di lancetta risolvono la gara a proprio favore.

PREMIER LEAGUE – IL MONDAY NIGHT: IL TABELLINO

CRYSTAL PALACE – MANCH. UNITED 2-3
Marcatori: 11′ Townsend (CP), 48′ Van Aanholt (CP), 55′ Smalling (MU), 76′ Lukaku (MU), 92′ Matic (MU)

Crystal Palace (4-4-2): Hennessey; Wan-Bissaka, Kelly, Tomkins, van Aanholt; Townsend, McArthur, Milivojevic, Schlupp (80′ Riederwald); Benteke, Sørloth. All. Hodgson

Manch. United (4-3-3): De Gea; Valencia (67′ Mata), Smalling, Lindelof, Young (67′ Shaw); Mc Tominay (46′ Rashford), Matic, Pogba; Sanchez, Lukaku, Lingard. All. Mourinho

Arbitro: Neil Swarbrick
Ammoniti: 42’ Mc Tominay (MU), 57’ Young (MU), 74’ Townsend (CP)

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METRO C SCOPERTA INATTESA

FOTO – Tragedia sfiorata a Re di Roma: ecco il motivo

Tragedia sfiorata a Re di Roma: pino crolla su auto e moto. Chiusa la via Appia.

Tragedia sfiorata a Re di Roma. In via Appia Nuova 158, un enorme pino marittimo si è accasciato sulla strada: in questo modo ha bloccanto l’area centrale, adibita a parcheggio. L’albero, di alto fusto, ha colpito, danneggiandole pesantemente, due auto e un motorino. Solo per fortuite coincidenze non si sono registrati feriti: in quel momento infatti la zona era piena di persone, non lontano anche un noto fast food. Sul posto è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco, un’autogru e l’autoscala.

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Ederson svela cosa pensa Felipe Anderson della Lazio

Dopo aver sconfitto il cancro, Honorato Ederson continua nel mondo del calcio. Inoltre Ederson svela cosa pensa Felipe Anderson della Lazio.

Tre anni alla Lazio, poi il ritorno in Brasile al Flamengo e una lunga battaglia vinta contro una grave malattia. Ai microfoni di Radio Incontro Olympia Ederson svela cosa pensa Felipe Anderson della Lazio. Inoltre racconta il periodo con la malattia: “Ho passato il momento più difficile della mia vita. Ora mi sto allenando, per fortuna è andato tutto bene, ed è solo questione di ritrovare il ritmo partita. La vicinanza della gente che mi è stata vicina è stata molto importante”.

L’ESPERIENZA ALLA LAZIO

“Ero a Lione ma avevo voglia di venire a giocare in Italia. Vestire la maglia della Lazio è stato un piacere. Ancora oggi quando vengo a Roma mi fermano per strada e mi regalano parole di affetto. Quanto agli infortuni ho capito che dipendevano dalla mia voglia di fare: in allenamento e in partita ho sempre dato il massimo e ciò ha creato qualche lesione di troppo. Adesso sto facendo un lavoro preventivo che mi ha permesso di avere una certa continuità. Da quando sono arrivato alla Lazio mi sono sentito bene, alla prima partita da titolare ho segnato e abbiamo vinto. La cosa più dura per me è stato quando prima della stagione 2015-16 mi hanno dato la notizia che ero fuori rosa. Non partire con la squadra per il ritiro mi ha fatto male, era un modo per farmi capire che non facevo più parte del progetto. Quando ho ricevuto la proposta del Flamengo sono stato contento di tornare nel mio paese. Alla Lazio avevo ancora due anni di contratto e potevo dare ancora il mio meglio”.

FELIPE ANDERSON

“Felipe ha avuto un grande momento alla Lazio soprattutto quando la squadra girava benissimo. Ricordo per esempio che il nutrizionista ci faceva rendere al meglio. Nel calcio i dettagli sono fondamentali e noi in campo volavamo. Sento Felipe spesso al telefono, so che sta bene a Roma. È un giocatore che ha bisogno della fiducia dell’ambiente e quando si sente bene può fare la differenza come ha già fatto. Chi conosce il ragazzo sa che è molto positivo e ama la Lazio e quello che fa, ha solo bisogno di giocare continuità e prendere ritmo. Sono sicuro che troverà il modo di fare la differenza, in biancoceleste è un giocatore importantissimo”.

GLI ALLENATORI

“Petkovic, Reja e Pioli sono allenatori con metodi di lavoro molto diversi. Petkovic voleva tanta corsa per fare la differenza a livello fisico. Facevamo la tattica, ma spesso compensavamo con la corsa. Con Reja ho imparato di più sotto il profilo tattico. Tiene in mano tutto il gruppo in modo naturale come un padre fa con i figli. Pioli invece ha più lavorato tecnicamente, ho imparato tanto anche se ho giocato meno. Con lui avevamo una grande cura degli allenamenti e Felipe ha avuto un grande periodo”.

LA LAZIO ATTUALE

“Ho ancora nostalgia di Roma e quando posso seguo le partite. Con i miei compagni ho sempre avuto un grande rapporto, poi con Felipe siamo come fratelli. Quando è arrivato l’ho aiutato ad inserirsi, non è facile per un ragazzo appena arrivato dal Brasile. Inzaghi sta facendo un grande lavoro. Quando c’ero io lui stava in Primavera e i suoi giocatori parlavano sempre bene di lui. La Lazio può arrivare lontano, pensare in grande in Europa League e cercare di vincere. Ha le capacità per arrivare in fondo nella competizione e mantenere lo stesso livello in campionato. Con la Juventus e il Milan ha giocato grandi partite dimostrando di avere capacità importanti. La squadra può anche arrivare al terzo posto: i ragazzi giocano insieme da tempo e ciò aiuta. Fin da piccolo avevo la Lazio nel mio destino, anche da bambino esultavo facendo il gesto dell’aquila. Per me è un uccello libero di volare che sprigiona felicità”.

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CLAMOROSO – Le parole shock di Dani Alves sulla morte di Davide Astori

Le parole shock di Dani Alves sulla morte di Davide Astori.

Dani Alves non si è per niente comportato da campione come è solito fare in campo. Le parole shock di Dani Alves sulla morte di Davide Astori fanno infatti rabbrividire. Il brasiliano ha commentato con indifferenza la tragedia in conferenza pre Psg-Real Madrid: “Sono addolorato per la sua famiglia. Penso che Davide abbia fatto quel che doveva in questo mondo caotico e che ormai sia in un mondo migliore. Nel mondo però ogni giorno muoiono di fame migliaia di bambini che non ricevono altrettanta attenzione. E sono invece altrettanto importanti. Tutti dobbiamo morire prima o poi perché siamo di passaggio. Magari siamo tristi, ma non di certo come i suoi familiari”.

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SUPERCOPPA 2018, addio Roma Malagò pensa ad altre soluzioni

Il presidente del Coni Malagò ha annunciato anche altre novità che riguardano anche la sede della Supercoppa 2018.

Fino ad ora la Supercoppa italiana si è sempre giocata a Roma oppure all’estero e precisamente in Cina. Ma questa consuetudine è forse destinata ad andare in cantina. Infatti il presidente del Coni Malagò ha annunciato che sta riflettendo sulla sede della prossima Supercoppa. Queste le sue parole ai microfoni di Sky Sport: “Stiamo discutendo di disputare la Supercoppa 2018 non più a Roma ma in una città d’arte o di mare”.

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Malagò annuncia novità sul calciomercato: “Sarà più corto. Terminerà…”

Dopo la notizia della data per i recuperi della 27^ giornata di Serie A, Malagò annuncia novità sul calciomercato.

Il presidente del Coni in serata ha portato buone nuove. Infatti Malagò annuncia novità sul calciomercato. Sia la finestra invernale che estiva subirà un ridimensionamento. Queste le parole del presidente a Sky Sport: “Il calciomercato estivo si chiuderà il 18 agosto e quindi prima dell’inizio del campionato. Lo stesso per la finestra invernale aperta fino al 19 gennaio. Confermat0 il boxing day e dopo la giornata dell’epifania ci sarà una sosta di due settimane: la Serie A riprenderebbe il 20 gennaio”.

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RECUPERI 27^ giornata SERIE A – Decisa la data

La morte di Davide Astori ha fatto rinviare alcune gare del campionato italiano. I recuperi 27^ giornata Serie A hanno trovato una loro data.

La giornata del campionato italiano è stata interrotta bruscamente per la morte improvvisa di Astori dopo tre anticipi del sabato. Nella serata si è decisa la data per i recuperi 27^ giornata Serie A: il resto delle gare, dopo Lazio-Juve, Spal-Bologna e Napoli-Roma, si disputerà il 3 e il 4 aprile. Ancora incerta invece la collocazione del derby di Milano: infatti si aspetta che si sappia il destino del Milan in Europa League impegnato con l’Arsenal.

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Morte Astori, bel gesto per le gare di Champions ed Europa League

Anche il calcio internazionale si ferma per la morte Astori, bel gesto per le gare di Champions ed Europa League.

Per la morte Astori, bel gesto per le gare di Champions ed Europa League: verrà osservato un minuto di raccoglimento. Questa la decisione dell’Uefa: il minuto di silenzio varrà prima di ogni gara di Champions League ed Europa League in programma questa settimana. Ad annunciarlo è stata proprio la Federcalcio europea sul sito ufficiale. La giornata della Champions si aprirà con Psg-Real Madrid. Poi giovedì tutte le gare dell’andata degli ottavi di Europa League tra cui spicca anche Lazio-Dinamo Kiev.

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Giudice sportivo, nella Lazio un giocatore entra in diffida

Arrivat0 il comunicato del giudice sportivo, nella Lazio un giocatore entra in diffida.

La 27a giornata di campionato ha visto il disputarsi di sole tre partite a causa della scomparsa improvvisa di Davide Astori, capitano della Fiorentina. Nonostante questo, è arrivato il comunicato del giudice sportivo, nella Lazio un giocatore entra in diffida. Si tratta di Luis Alberto, ammonito nell’ultimo match con la Juventus. Per quanto riguarda gli squalificati per il prossimo turno: un turno a Dzeko e Fazio (Roma), Lichtsteiner e Alex Sandro (Juventus), Gonzalez Castro (Bologna), Mattiello (Spal).

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Claudio Lotito eletto senatore: il presidente biancoceleste a Palazzo Madama

Claudio Lotito eletto senatore. Il presidente di Lazio e Salernitana, eletto tra le fila di Forza Italia, siederà a Palazzo Madama.

Claudio Lotito eletto senatore. Il cammino per l’elezione con la sconfitta della moglie di Clemente Mastella, Sandra Lonardo, candidata all’uninominale nel collegio senatoriale di Benevento, si era complicato ma il presidente biancoceleste ce l’ha fatta. A vincere nel collegio è stato Danilo De Lucia del Movimento 5 stelle. L’elezione della Lonardo è comunque arrivata attraverso la quota proporzionale visto che è capolista di Forza Italia nel collegio plurinominale di Benevento-Avellino-Caserta.

Tra gli sportivi Domenico Fioravanti nonostante il boom del Movimento 5 Stelle è stato battuto dal candidato del centrodestra Roberto Rosso nel collegio 2 di Torino. Sorridono l’ex judoka Felice Mariani (bronzo a Montreal nel 1976) e il velista Andrea Mura, vincenti rispettivamente al Tuscolano (Roma) e a Cagliari. Eletto anche Salvatore Caiata, presidente del Potenza che stravince nel capoluogo della Basilicata nonostante indagato. Torna in Parlamento ma da onorevole il presidente della Federnuoto ed ex senatore Paolo Barelli, candidato del centrodestra a Terracina.

Lazio al lavoro a Formello: da valutare le condizioni di tre giocatori

Lazio al lavoro a Formello per preparare la sfida con la Dinamo Kiev. In campo i giocatori che non hanno giocato contro la Juventus, palestra per gli altri.

Lazio al lavoro a Formello. Il tecnico biancoceleste impegnato a trovare il giusto undici da opporre agli ucraini. Da domani alle 11 Simone Inzaghi inizierà a preparare tatticamente la gara di Europa League. Da valutare le condizioni di Basta,  Caceres e Marusic. Giovedì sera Inzaghi dovrebbe puntare sin dall’inizio su Felipe Anderson. Da decidere a chi affiancarlo: Immobile potrebbe restare a riposo in vista di Cagliari, Caicedo e Nani sono i candidati a sostiturlo. A centrocampo riposo per uno tra Parolo e Milinkovic, Murgia pronto a tornare in campo. In difesa probabile linea a tre con Bastos, Luiz Felipe e Wallace.

FACCO CRITICA LAZIO E JUVENTUS E PARLA DELLA GARA CON LA DINAMO, POI SU ASTORI…

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POLVERI BAGNATE: L’ATTACCO DELLA LAZIO SI E’ FERMATO

Facco critica Lazio e Juventus: “Brutta partita”. Poi ricorda Davide Astori

Intervenuto ai microfoni l’ex biancoceleste Mario Facco  critica Lazio e Juventus per lo spettacolo offerto. Inoltre dice la sua sulla gara di Europa League con la Dinamo Kiev e ricorda Davide Astori.

Intervenuto a Radiosei Facco ricorda Davide Astori: “Non ci sono parole per esternare il dolore per questo ragazzo di 31 anni, conosciuto da tutti, all’apice del successo. E’ una cosa che ti lascia senza parole e pensi alla famiglia, alla figlia. E’ una cosa incredibile, uno penserebbe a uno scherzo e invece purtroppo è la verità”.

Poi su Lazio Juventus: “E’ stata una brutta partita. Troppi tatticismi, nessuno si è sbilanciato. Poi alla fine come spesso succede ha vinto la squadra più fortunata ma onestamente non mi è piaciuta nessuna delle due. A questo punto avrei preferito uno 0-0 scialbo ma che ci avrebbe permesso di smuovere la classifica”.

Dalla Juve ci si aspettava di più: “E’ nella nostra mentalità, si punta sempre al punticino, si cerca di fare il minimo indispensabile. Si cerca di restare nel gruppo senza lasciarsi staccare. Io credo che gare così brutte fra la prima e la terza in classifica non dovrebbero mai vedersi”.

Su LazioDinamo Kiev: “E’ una gara insidiosa, va affrontata con la miglior squadra possibile. Non capisco le dinamiche del turnover. La posta in palio è importante, le scelte credo siano obbligate. Poi dovessero esserci delle assenze a causa di forza maggiore uno può cambiare. Ma cambiare tanto per farlo… io certi giocatori non li sostituirei mai”.

POLVERI BAGNATE: L’ATTACCO DELLA LAZIO SI E’ FERMATO

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SCIOPERO ATAC: PROBLEMI PER LAZIO DINAMO KIEV

Polveri bagnate: l’attacco della Lazio si è fermato

L’attacco della Lazio si è fermato. Due partite di fila senza segnare. Questo il dato più allarmante delle ultime due sconfitte della squadra di Inzaghi.

ATACCO SPUNTATO

Strano per una compagine come quella biancoceleste che vanta il miglior attacco del campionato (64 reti totali). Meglio di Juventus (63) e Napoli (62). Eppure Immobile è sempre capocannoniere della serie A e candidato alla Scarpa d’Oro. Dopo aver fatto faville nella prima parte del campionato l’attacco della Lazio si è fermato. Qual è il problema? Casualità? Crisi vera e propria? La verità è che la luce che illuminava la via della rete è diventata più fioca.

IL DUALISMO LUIS ALBERTO – FELIPE ANDERSON

Per più di un girone si è parlato solo dell’imbucata di Luis Alberto per Ciro Immobile. Una specie di giocata alla playstation. Sempre uguale, Sempre letale. Nemmeno studiando le contromosse era possibile fermali. Merito di Simone Inzaghi che in estate aveva trasformato la sfortuna in fortuna. Il 31 luglio, durante la seconda parte del ritiro, Felipe Anderson si fece male nell’amichevole con il Leverkusen. La prima giocata da seconda punta dopo un’annata trascorsa a fare il quinto di centrocampo. Un ruolo che non ha mai sentito suo. «Voglio giocare in attacco», la richiesta fatta al tecnico che lo accontentò. Poi il ko e l’inizio del calvario che lo ha tenuto lontano dai campi per 128 giorni.

DA LUPO ALBERTO A MAGO IN POCHI MESI

La ‘fortuna’ di Inzaghi è stata che nello stesso periodo ci fu l’esplosione di Luis Alberto. L’oggetto misterioso si presenta ad Auronzo con spirito nuovo. Probabilmente l’iniziale concorrenza con Anderson ha fatto bene al fantasista. Prima regista al posto di Biglia, poi mezzala con l’arrivo di Leiva e infine alle spalle di Immobile. Inzaghi, come riporta Il Messaggero, aveva in casa un giocoliere dai piedi più che raffinati. Dribbling, assist e gol. Undici passaggi vincenti e 8 reti in 36 gare tra coppe e campionato. Immobile non può che ringraziare e abbracciare il compagno. Da Carneade a nuovo idolo dei tifosi laziali. L’esplosione dello spagnolo però non fa bene ad Anderson, già alle prese con il problema agli adduttori.

E NON SOLO

In biancoceleste c’è anche un altro talento giunto in estate: Luis Nani. Arrivato in pompa magna il portoghese trova poco spazio anche per via delle sue condizioni fisiche che non gli permettono di trovare continuità. Solo sei presenze e una rete nel 2017, e nessuna titolare. Un po’ meglio nel 2018, due centri e la prima da titolare contro l’Udinese.

LO SFOGO DI FELIPE ANDERSON

Quasi un girone passato a chiedersi come sarebbe stato averli tutti e tre a disposizione e ora che ci sono tutti Inzaghi probabilmente tornerebbe indietro. Questione di equilibri. Sottili, sottilissimi, quando si parla di artisti. Lo sfogo di Felipe Anderson ne è un esempio. Inaspettato. Rumoroso. Una grandissima partita nel ritorno di Europa League contro la Steaua di Bucarest poi solo qualche sprazzo con il Sassuolo. Nessun segnale con Milan e Juventus. Il tecnico lo aveva buttato dentro proprio per trovare una scossa e invece niente. Vorrebbe spaccare il mondo ma si ritrova a naufragare nel mare.

ORA TOCCA A INZAGHI

Questo ‘dualismo’ ha finito per far male a Luis Alberto, che si è trovato a dover lottare con la concorrenza. Basta guardare i dati. Da quando Felipe Anderson è tornato lo spagnolo ha toppato le grandi partite: Inter, Milan, Napoli e Juventus. E Nani? L’ultima volta 8 minuti contro il Sassuolo. Un contentino a risultato ormai certo. Inzaghi ora è chiamato a risolvere il problema. Nella sua testa una sola frase: tre trequartisti ma era meglio quando ne avevo solo uno.

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