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Jessica Immobile: “Lui è romantico, dolce e protettivo. Buon 2018 a tutti”

Jessica Malena, moglie di Ciro Immobile si lascia intervistare ai microfoni di Tuttomercatoweb.com e parla del suo Ciro e dell’anno che verrà


Le parole di Jessica Immobile: “È stato come uno tsunami che rade al suolo il passato. Abbiamo iniziato a conoscerti tramite un social network; all’inizio era tutto uno scherzo, un gioco ma poi un giocno ci siamo incontrati come lui giocava nel Pescara, perché io sono abruzzese. Lui è partito subito forte, ma è stato un colpo di fulmine da tutte e due le parti, dopo il nostro incontro pensavo spesso a lui”. Poi parla dei difetti del marito: “Diciamo che è testardo. Ci scontriamo spesso ed è molto geloso. Ma Ciro non mi fa mancare nulla, è protettivo, romantico, dolce, prevalgono i pregi su i suoi difetti”. PEr l’anno nuovo: “Abbiamo avuto tanto in questi anni e dal 2017, quindi di proseguire così con tante altre cose belle. Un augurio di un felicissimo 2018 da me e da parte di mio marito Ciro e soprattutto Forza Lazio!”.

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Paolo Casarin: “Classe arbitrale italiana mediocre, il Var lo sta dimostrando”

Paolo Casarin, intervenuto ai microfoni del Corriere della Sera, ha parlato del Var. L’ex arbitro ha commentato le decisioni prese dagli arbitri nell’ultima giornata di Serie A.

Queste le parole di Casarin: “Come fatto da Orsato anche Rocchi nella gara di San Siro si è servito del Var per cancellare un rigore concesso alla Lazio su un contatto di braccio chiaramente involontario di Skriniar. I due direttori di gara citati sono i migliori in Italia. Entrambi sono stati bravi e disponibili ad ammettere l’errore. Cosa che non hanno fatto l’arbitro Gavillucci e l’addetto al Var Giacomelli, incapaci di intervenire su un netto fallo di Danilo con conseguente rigore negato al Bologna. L’utilizzo della tecnologia ha messo in evidenza la mediocrità della nostra classe arbitrale”.

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Top 11 Serie A: ben quattro i calciatori della Lazio presenti

Tenendo conto delle medie voto di queste prime diciannove giornate di campionato Mediaset ha stilato la Top 11 della Serie A.

Nella formazione risultano essere presenti ben quattro giocatori della squadra di Simone Inzaghi. La Top 11 è completata poi da tre calciatori del Napoli, altrettanti della Juventus e un giallorosso. Qui di seguito la Top 11 della Serie A (4-3-2-1): Strakosha (Lazio); Florenzi (Roma), de Vrij (Lazio), Koulibaly (Napoli), Ghoulam (Napoli); Allan (Napoli), Pjanic (Juventus), Matuidi (Juventus); Dybala (Juventus), Luis Alberto (Lazio); Immobile (Lazio).

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PREMIER LEAGUE – I risultati della XXII^ Giornata: Liverpool corsaro, United secondo

Si è disputata in Inghilterra la XXII^ giornata  di Premier League. I Reds vincono: Chance sfruttata dal Liverpool che approfitta del pari tra Arsenal e Chelsea per rifarsi sotto. Lo United risale al secondo posto, il Newcastle supera in trasferta lo Stoke.

PREMIER LEAGUE: RISULTATI FINALI XXII^ GIORNATA

LUNEDI’ 1 GENNAIO 2018

Brighton – Bournemouth 2-2
Marcatori: 5′ Knockaert (Br), 33′ Cook (Bo), 48′ Murray (Br), 79′ Wilson (Bo);

Burnley – Liverpool 1-2
Marcatori: 61′ Mané (L), 87′ Gudmundsson (B), 90′ Klavan (L);

Everton – Manch. United 0-2
Marcatori: 57′ Martial, 81′ Lingard;

Leicester – Huddersfield 3-0
Marcatori: 53′ Mahrez, 60′ Slimani, 90′ Albrighton;

Stoke City – Newcastle 0-1
Marcatori: 73′ Pérez;

MARTEDI’ 2

Manch. City – Watford 3-1
Marcatori: 1′ Sterling (MC), 13′ aut. Kabasele (MC), 63′  Aguero (MC), 82′ Gray (W);

Southampton – Crystal Palace 1-2
Marcatori: 17′ Long (S), 69′ McArthur (CP), 80′ Milivojevic (CP);

Swansea – Tottenham 0-2
Marcatori: 12′ Llorente, 89′ Alli;

West Ham – West Bromwich Albion 2-1
Marcatori: 13′ McClean (WBA), 59′, 90′ Carroll (WH);

MERCOLEDI’ 3 GENNAIO

Arsenal – Chelsea 2-2
Marcatori: 63′ Wilshere (A), 67′ rig. Hazard (C), 84′ Marcos Alonso (C), 92′  Bellerin (A).

CLASSIFICA: Manch. City 62, Manch. United 47, Chelsea 46, Liverpool 44, Tottenham 41, Arsenal 39, Burnley 34, Leicester 30, Everton 27, Watford 25, Huddersfield 24, Brighton 23, Crystal Palace, Newcastle, West Ham 22, Bournemouth 21, Southampton, Stoke City 20, Swansea, West Bromwich Albion 16.

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Bonetto: “Lotito ha l’acquolina in bocca con Milinkovic”

L’ex giocatore laziale Riccardo Bonetto ha parlato della stagione della Lazio consigliando a Lotito di investire sul mercato prendendo giocatori già pronti.

L’ex difensore ha parlato della corsa scudetto: “Quest’anno è un po’ più avvincente rispetto agli anno scorsi dove lo scudetto era già deciso a fine girone d’andata. Quest’anno se la giocheranno fino alla fine Juve, Roma e Inter, il Napoli ha la coperta corta. De Laurentiis dovrebbe fare qualcosa di più, magari comprando 2-3 giocatori importanti che ti permettono il salto di qualità. 

Sulla Lazio: Lotito con Milinkovic-Savic ha l’acquolina in bocca. Scherzi a parte, il trand della Lazio è positivo: la società cerca di valorizzare i forti per venderli a prezzo sopra mercato. Ho letto di cifre grosse. E’ importante puntare sui giovani però servono anche i giocatori importanti: servirebbero un centrale, un centrocampista e un centravanti cosicché i giovani possano crescere in tranquillità. La Lazio è andata molto bene questa stagione: è andato via Biglia e ha preso Leiva che ha fatto benissimo. Poi non è possibile che solo Immobile segni in avanti. Servirebbe uno alla Klose. Così si può arrivare tra i primi 4. Se la Lazio continua così può migliorare o perlomeno essere costante”. Su Tare e Inzaghi: “Chi è più bravo? Lotito a sceglierli (ride, ndr)”.

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Antonio Di Gennaro (Premium Sport): “Scudetto? Occhio alla Lazio”

Il giornalista di Premium Sport Antonio Di Gennaro ha inserito anche la Lazio nella corsa allo scudetto definendola più squadra dei nerazzurri.

“Inter e Roma sono un tantino al di sotto, la Roma deve recuperare una gara anche se a Genova con la Sampdoria sarà difficile – ha dichiarato a Tmw Radio -. Juventus e il Napoli hanno dimostrato di essere più forti, quelle da battere. Anche la Lazio però è una mina vagante, a San Siro ha dimostrato di essere più squadra dell’Inter, anche come organico, con la capacità di stare sempre lì”. 

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PAGELLONE LAZIO 2017 – Il presidente Claudio Lotito

Dopo portieri, difensori, centrocampisti, attaccanti e Inzaghi siamo giunti all’epilogo del nostro pagellone del 2017. Ovviamente non potevamo che chiudere con il presidente della Lazio Claudio Lotito. Buona lettura.

LOTITO – Dopo tanti anni di monopolio societario ha deciso due estati fa di ampliare il quadro dirigenziale inserendo le figure di Arturo Diaconale, membro del CDA della Rai, come responsabile della comunicazione, ma soprattutto assumendo Angelo Peruzzi nel ruolo di club manager. L’ex portiere è stato fondamentale in due situazioni: ha promosso Strakosha titolare (bocciando Vargic) e ha convinto Keita a rimanere alla Lazio un altro anno. Roba da non poco considerando che l’albanese si è rivelato un grande portiere, mentre il senegalese è stato decisivo nel finale della scorsa stagione ed è fruttato 30 mln. Inoltre gli errori del passato pare che siano finalmente stati recepiti e Lotito ha già blindato i gioiellini Strakosha, Milinkovic e Immobile. Inoltre ha ravvicinato la gente allo stadio creando una squadra competitiva nonostante le partenze estive di Keita e Biglia. VOTO: 6,5

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PAGELLONE LAZIO 2017 – Il direttore sportivo Igli Tare

Dopo portieri, difensori, centrocampisti, attaccanti e Inzaghi siamo giunti all’epilogo del nostro pagellone del 2017. Penultimo voto rivolto al direttore sportivo Igli Tare. Buona lettura.

TARE – Inizio a scrivere questo articolo appena terminata la sfida vinta contro la Fiorentina. Strakosha, Bastos, de Vrij, Leiva, Parolo, Anderson, Milinkovic, Lulic, Caicedo, Immobile, Lukaku e Luis Alberto. Ormai sono tanti gli anni da quando questo dirigente albanese, è passato dal campo alla dirigenza. Precisamente dal duemilaotto, anni difficili per la società del patron Lotito, il suo primo estimatore. Come diceva Renato Cavallaro, il mio professore di Sociologia, “La verità è dei pochi”. Quindi non sapremo mai se le bufale acquistate fino allo scorso anno, siano imputabili al suo operato o quello del presidente. Fatto sta che però questo 2017 si conclude con un bel voto per il dirigente di Valona che piano piano, sta guadagnando punti. Non solo attraverso gli acquisti sul campo, ma anche al fatto che, in più occasioni, non ha sbagliato una dichiarazione e, soprattutto perché in questo ultimo periodo, è apparso molto più vicino al popolo laziale rispetto a qualche anno fa, quando non erano poche le dichiarazioni nonsense.

L’invasione di campo dopo Lazio-Fiorentina di campionato, è stata la ciliegina sulla torta di quell’attaccamento che noi tribù biancoceleste desidereremo avere sempre da chi ci rappresenta.

Igli non è mister simpatia e lo ha ribadito anche al premio di Guido, ma lui dice di essere laziale. Tanti e troppi personaggi lo hanno dichiarato in passato, ma a volte si sà che la strada del professionismo ti porta a fare scelte che poi esulano dalla fede. Tare è abbastanza bravo nel scegliere i giocatori con i soldi che che dispone. La professione viene prima di tutto e allora non mi meraviglierei di vederlo lavorare per un altro club, lontano da questa città che spesso lo ha maltrattato, forse, per colpe non sue. Ora però il passato è alle spalle. Non bisogna mai dimenticarlo, ma nemmeno esagerare con il rancore. Hic et nunc. Godiamoci il presente di questo esaltante 2017. Sono lontani i tempi della contestazione, ora Tare grazie a delle sue doti inconfutabili – il lavoro e la serietà – sta recuperando tanta credibilità.

Tornando all’anno solare appena concluso, bisogna anche dire che a gennaio non rinforzammo per nulla la rosa: arrivò soltanto il giovanissimo Crecco e vendemmo giocatori non certo di prima fascia (Prce al Brescia, Cataldi al Genoa, Minala alla Salernitana, Leitner all’Augsburg, Vinícius all’AEK Atene, Morrison al QPR), Kishna al Lille, ed El Tata González al Club Nacional). Il topo della strategia di Tare, è andata in scena durante la campagna acquisti estiva. Seppur Nanì ancora non abbia ancora strusciato un pallone, tutti gli altri acquisti del mercato sono stati azzeccati. La querelle Keita, con il contestuale arrivo di due mocciosi pagati l’ira di Dio, assume meno valore in questa Lazio, dove tutto sta andando a meraviglia. Quindi caro Igli, dal mio personalissimo pensiero, il voto di questo 2017 è un bel sette (7). Augurandomi che in questo gennaio tu possa capire, insieme al presidente che, con un piccolo sforzo economico, si può migliorare una squadra già molto forte. Augurandoti le miglior fortune, ti auguro buon lavoro.

Davide Sperati

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PAGELLONE LAZIO 2017 – Il nostro condottiero: Simone Inzaghi

Siamo arrivati agli sgoccioli del nostro pagellone, così dopo aver analizzato portieri, difensori, terzini, centrocampisti e attaccanti è finalmente giunto il momento del vero protagonista del 2017 della Lazio: mister Inzaghi.

INZAGHI – Arrivato in un periodo di grossa contestazione contro la società, rea di essersi lasciata sfuggire El Loco Bielsa, Inzaghi, dopo le iniziali e prevenute contestazioni si è rivelato un grande allenatore. I derby di Coppa Italia della scorsa stagione sono un suo capolavoro tattico, così come la finale di Supercoppa Italiana vinta contro la Juventus in cui i cambi si rivelarono decisivi (Lukaku assist e Murgia gol). Ha ricompattato un gruppo che sembrava a brandelli dopo la gestione di Pioli. Ha saputo valorizzare Keita la scorsa stagione e Luis Alberto in questa.

Altresì ha permesso l’esplosione di Milinkovic-Savic e ha fatto rifiorire Immobile. Per non contare dei tanti ex o attuali Primavera che ha fatto esordire (Miceli) o che comunque ha fatto crescere (Strakosha). Ha catturato l’attenzione dei grandi club, su tutti la Juventus, ma il suo cuore è laziale, come lui stesso ha ribadito. Basterà questo a trattenerlo a Roma? Chissà, ma per il momento ce lo godiamo. Grazie di tutto miser, con l’auspicio che il 2018 sia ricco di soddisfazioni. CONDOTTIERO. VOTO: 8

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Ag. Germoni: “Non abbiamo nulla con il Parma ma a gennaio andrà via”. Poi sulla Lazio…

L’agente Fifa Caravello, procuratore tra gli altri del terzino Luca Germoni, ha rivelato che il giocatore lascerà Parma già a gennaio dato lo scarso impiego.

Queste le sue parole a tuttomercatoweb: “Sicuramente la Lazio. Per rendimento e valorizzazione dei propri calciatori. Si sta ripetendo oltre le più ottimistiche previsioni. Bravo Simone Inzaghi”. Sul futuro del suo assistito: “Germoni essendo in prestito dalla Lazio ha bisogno di maggiore impiego, gennaio sarà il momento di trovare una sistemazione. Non abbiamo nulla contro il Parma, ma a vent’anni bisogna migliorare e crescere”.

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FOTO + VIDEO – Gli auguri social dei biancocelesti e della compagna di Inzaghi

Tra ieri sera e questa mattina alcuni giocatori della Lazio e la compagna del tecnico Simone Inzaghi hanno postato delle foto raffiguranti come hanno trascorso i festeggiamenti per l’arrivo dell’anno nuovo.

Luis Alberto ha pubblicato una foto su Instagram che lo ritrae con la moglie Patricia e la figlia Martina con la scritta: «Felice 2018. Che i vostri desideri si avvertino e soprattutto che abbiate tanta salute».

Anderson, Luiz Felipe, Leiva e Wallace con le rispettive famiglie hanno festeggiato assieme il capodanno. Felipe ha postato una foto sul proprio profilo Instagram mentre i quattro ridono insieme accompagnata da queste parole: «2018 sarà così!».

https://www.instagram.com/p/BdYuRY7HHE4/

Alessandro Murgia ha postato una foto con la sua Eleonora: «Buon 2018 a tutti!».

Anche Nani ha fatto gli auguri a tutti i tifosi biancocelesti: «Buon anno nuovo a tutti!».

Strakosha ha pubblicato una foto con la scritta: «Ringrazio Dio, la mia famiglia e la mia Lazio per il bellissimo 2017. Auguri di buon anno, che Dio ci benedica tutti, che ci dia salute per poter lavorare sempre più forte e per far diventare i nostri sogni realtà».

https://www.instagram.com/p/BdYnEX8Bczf/

Infine la compagna del tecnico Inzaghi, Gaia Lucariello, ha pubblicato un video dove i due ballano sorridenti.

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IL PAGELLONE DEL 2017 – Gli attaccanti: bomber Immobile e co.

Quinta parte della rubrica dedicata al pagellone di fine anno. Dopo i portieri, la difesa e il centrocampo, è il turno dell’attacco guidato da bomber Immobile. Buona lettura e se l’articolo vi piace condividetelo sui social network.

Ciro Immobile con la terza maglia della LazioIMMOBILE – Non c’è che dire: l’ex ds del Siviglia (ora alla Roma) Monchi ha fatto al popolo laziale proprio un bel regalo. Un regalo costato ‘appena’ 9 milioni, che Ciro, in questo anno e mezzo in biancoceleste, ha ripagato ampiamente. Lo ha fatto alla sua maniera, con i gol: 26 (di cui 2 ai giallorossi) lo scorso anno, che gli consentono di superare il record personale in Serie A, stabilito nelle file del Torino (affermandosi come il marcatore stagionale più prolifico dell’era Lotito), oltre a trascinare la Lazio ad un 5° posto con vista Europa League insperato dopo il caos estivo. E 22 (due delle quali sono valse la Supercoppa contro la Juventus) in questo primo scorcio di stagione, che gli sono valse per qualche settimana il primato solitario dei cannonieri di Serie A. Immobile meriterebbe dunque 10, ma gli diamo 9, perchè gli è mancata la ciliegina sulla torta: la consacrazione internazionale. Il suo nome infatti non è finito nemmeno una volta sul tabellino dei marcatori del doppio spareggio Italia-Svezia, negando così agli azzurri l’accesso a Russia 2018. CECCHINO, voto 9

Felipe Caicedo attaccante della LazioCAICEDO – Arrivato la scorsa estate dall’Espanyol per 2,5 milioni di euro (con un contratto triennale), gli è stato affidato il ruolo (ingrato) di vice Immobile. E il bottino di reti collezionato tra Catalogna (19 in 93 presenze, tra 2014 e 2017) e Ecuador (22 in 68 presenze, tra 2005 e 2017, data in cui ha annunciato il suo ritiro dalla scena della Nazionale) sembravano un buon biglietto da visita, in grado di non far rimpiangere la vena del bomber campano. La cui presenza, pressochè assidua, non gli ha tuttavia concesso molte occasioni per poter esprimere il proprio talento: appena 2, tra campionato e Europa League, le reti messe a segno in questa prima parte di stagione. Ma, ne siamo certi, la ‘Pantera’ avrà tempo per mettere altro fieno in cascina: la tenacia e la forza fisica non gli mancano, deve solo essere un pò più cinico sotto porta. POSSENTE, voto 6 (d’incoraggiamento)

Keita attaccante LazioKEITA – Nonostante fosse coccolato da mister Inzaghi non sembra, fin da subito, disposto a rinnovare il contratto. Un anno tra litigi con la società e dichiarazioni schock da parte del suo agente. Decisivo in molte partite, grazie al suo talento, una su tutte il derby dove regala una grande gioia ai laziali, forse la più grande da quando gioca con i capitolini. Resta il fatto che i tifosi non digerranno mai il suo comportamento, lo invitano prima ad abbassare la cresta con uno striscione fuori Formello, e poi ad abbandonare la Lazio prima della finale di Supercoppa contro la Juventus, dove la Lazio dimostra di saper vincere anche senza lui. VIZIATO. VOTO 5

Simone Palombi attaccante della LazioPALOMBI – Mister Inzaghi lo schiera subito titolare alla prima di campionato con la Spal. Il ragazzo si impegna ma non splende. Riutilizzato nelle ultime due partite passerella di Europa League dà una mano alla squadra. Rimane oscurato in campionato dalle prestazioni di Immobile, e dall’ottima riserva quale Caicedo. Le potenzialità ci sono. GENEROSO. VOTO 6

Luis Nani attaccante della LazioNANI – Arriva tra l’entusiasmo dei tifosi ad Agosto, sarà lui il sostituto di Keita. Ci vuole tempo per far si che Inzaghi possa utilizzarlo, il ragazzo non è perfettamente in forma. Gioca qualche gara e qualche spezzone di partita dove dimostra di essere un grande giocatore. Mette a segno un gran gol con il Benevento. La forma fisica però lo tradisce, più tempo ai box che a disposizione di Inzaghi. NON AL TOP. VOTO 5,5

Cristiano Lombardi ala della Lazio

LOMBARDI – Quel gol all’esordio contro l’Atalanta (con il numero 25, lo stesso di un certo Bruno Giordano) sembrava l’inizio di una scintillante carriera in biancoceleste. E invece, chiuso da una concorrenza spietata e implacabile e mai degno di nota quelle (poche) volte in cui è stato chiamato in causa, l’ex Primavera non è riuscito a tenere un ritmo adeguato alle attese ed è finito ben presto nel dimenticatoio. Spedito sul gong del mercato estivo in prestito al Benevento, anche lì non ha avuto occasioni per mettersi in mostra e dare il suo contributo alla causa salvezza dei sanniti. Destinato a ritornare a breve nella Capitale, in attesa di una nuova collocazione temporanea che possa rilanciarlo. PROMESSA, voto 5

Felipe Anderson numero 10 della LazioFELIPE ANDERSON – Abbiamo volutamente mettere Felipe alla fine perché ha praticamente saltato tutto il girone d’andata per infortunio. La scorsa stagione il suo rendimento è stato altalenante: con sprazzi da fuoriclasse e momenti di buio totale. La classe non si discute, ciò che è mancata finora è stata la continuità. Contro Cittadella e Crotone è andato a segno, a secco invece contro Fiorentina e Inter anche se ha fatto vedere belle giocate. Deve ritrovare la condizione atletica e poi siamo sicuri che nel 2018 darà spettacolo. Lui ha rivelato di sentirsi più forte di prima, ce lo auguriamo anche noi. FELIPE 2018! VOTO: 6,5 

Fabio Villani e Federico Paradisi

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Barchiesi e Goria (Rai Sport) in coro: “Scudetto difficile ma la Lazio…”

Incalzati sulla stagione della Lazio, i giornalisti Rai Massimo Barchiesi e Amedeo Goria hanno parlato del discorso scudetto e della lotta per la Champions.

Intervistato da Radio Incontro Olympia, Barchiesi ha affermato: “I biancocelesti nel girone di ritorno giocheranno in trasferta solo contro il Napoli. Scudetto? E’ difficilissimo perché la Juve è di un altro pianeta e poi c’è anche il Napoli che è superiore. La Lazio deve provare ad entrare tra le prime 4 perché lo merita, gioca il miglior calcio d’Italia ed ha il potenziale per farcela”.

Anche Goria si è detto dello stesso avviso: “Questa è una Lazio compatta e solida; coesa per usare un termine caro a Lotito. Tutti i giocatori sono convinti di quello che fanno e sono molto uniti: 4 semifinali e 3 finali in 6 anni non sono un caso. La squadra non si perde mai d’animo, rimane sempre compatta e non si smarrisce mai. Cosa manca alla Lazio per lo scudetto? Un’altra punta da 13-14 gol, non credo sia Caicedo. Poi ci vuole la conferma di Luis Alberto, l’esplosione di Felipe Anderson che incida anche con i gol. Il brasiliano deve ancora ritrovarsi. Parte da fermo, se non gli dai la palla non si muove. Va accompagnato da un centravanti di ruolo, da solo non regge l’attacco. Tornando alla Lazio, può aspirare al quarto posto o al massimo al terzo”. 

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PAGELLONE LAZIO 2017 – Gli altri centrocampisti

L’anno sta per terminare e puntuali arrivano i bilanci da stilare. Ecco le pagelle per l’ex capitano della Lazio Lucas Biglia, l’eroe di Supercoppa Murgia e l’acquisto estivo Davide Di Gennaro.

DI GENNARO – Arrivato con non troppe pretese nel mercato estivo, il centrocampista svincolato dal Cagliari non ha rubato la scena nelle poche gare che ha disputato. Impiegato solo in Europa League, Di Gennaro sembra ancora un pesce fuor d’acqua negli schemi tattici di Inzaghi: lento e compassato non riesce ad essere quella diga capace di fare filtro davanti la difesa. Come se non bastasse anche un brutto infortunio rallenta il suo ambientamento. Il suo voto è di incoraggiamento nella speranza di vedere qualcosa in più nel proseguo della stagione. Voto: 5,5

MURGIA – Mister Inzaghi ci ha sempre creduto. Fin dalle sue prime mosse in Primavera Alessandro Murgia è stato un pupillo dell’allenatore piacentino che lo ha sempre schierato titolare. Poi quando Inzaghi è diventato il mister della prima squadra l’ha portato subito con sé in ritiro e gli ha dato sempre fiducia. L’ha preferito anche allo stesso Cataldi: infatti è sempre stato uno dei primi cambi a centrocampo a ridosso dei titolarissimi. Il ragazzo infatti ha carattere e buone geometrie che lo fanno preferire all’ancora acerbo (non per età quanto per grinta) Cataldi.

Poi la grande chance in una notte che conta: quella che può regalare un trofeo. Murgia infatti entra al posto di un Leiva monumentale in campo contro i campioni d’Italia della Juventus. La sfida non è delle più semplici: siamo 2-2 e con l’inerzia dalla parte dei bianconeri che hanno recuperato in extremis il doppio svantaggio. Ma questa Lazio può contare sul suo giovane tifoso in campo: Lukaku sulla sinistra semina il panico e supera facilmente De Sciglio mette la palla in mezzo per Murgia che la butta dentro. Esplode l’Olimpico: al 93′ arriva il suggello finale e Supercoppa in tasca per gli Inzaghi boys. Murgia avrà poi altre chances soprattutto in Europa League dove parte spesso titolare e la Lazio passa il girone facilmente. Nel 2018 le partite saranno tante e questo ragazzo sarà sicuramente utile: un uomo su cui puntare alla luce delle tre competizioni. VOTO: 7

BIGLIA – L’ex capitano della Lazio è il metronomo di cui Inzaghi non si priverebbe mai. Nella prima parte del 2017 partecipa anche lui al buonissimo campionato biancoceleste stagione 2016-2017 raggiungendo un quinto posto e una finale di Coppa Italia. La sua esperienza però con le partite importanti non è affatto idilliaca: come in nazionale infatti anche la Lazio non riesce a vincere un trofeo con lui in campo. In estate l’addio per raggiungere un progetto più stimolante: quello rossonero alla corte di Vincenzo Montella. Eppure anche lì faticherà: la Lazio vince la Supercoppa italiana con un grande Lucas Leiva che ha preso il suo posto e il Milan naviga a centro classifica con pochissime velleità di Champions. Qualcuno a Roma lo ha soprannominato gatto nero, l’uomo delle finali perse ma il suo l’ha sempre dato in campo. La sufficienza la merita ma il confronto con Leiva è davvero impietoso: il duo Tare-Lotito anche stavolta ha fatto centro. VOTO: 6

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Wilson su Inter Lazio: “C’è rammarico ma ne usciamo più forti”

L’ex capitano del primo scudetto della Lazio Pino Wilson ha commentato la prestazione dei biancocelesti al Meazza contro l’Inter.

Queste le parole di Wilson a Radiosei: “E’ un peccato. Oggi abbiamo avuto la consapevolezza di potercela giocare con tutti. Peccato non aver concretizzato le tante occasioni anche se anche loro hanno avuto un paio di opportunità che Strakosha è riuscito a parare. Avremo un gennaio tremendo ma potremo dire la nostra contro tutti, non ci è precluso alcun traguardo, tanto meno la Champions. Siamo stati meno cinici rispetto ad altre volte in cui riuscivamo a concretizzare subito. Comunque ci prendiamo un punto che ci va stretto ma resta vivo l’obiettivo di inizio stagione. Peccato non aver sfruttato al massimo i contropiede, siamo mancati nella fase finale. Lo stesso Felipe Anderson che ha fatto 2-3 cose devastanti, se avesse segnato quel gol ora staremmo parlando di una grande Lazio.

C’è questo piccolo rammarico che però ti mette sul piedistallo per il futuro. Scudetto? E’ un sogno proibito ma teniamolo nel cassetto per il momento. Sui singoli stasera ho visto un grande Milinkovic a sprazzi. Ottimo de Vrij che ha annullato Icardi. Chi preferisco tra lui e Immobile? Mi prendo Ciro tutta la vita che fa grande movimento, si cerca la palla e serve i compagni. Non c’è paragone. Sulla difesa ho visto qualche sbavatura di Radu, mentre Bastos ha fatto una grande partita. Molto importante non aver subito gol per l’autostima soprattutto del portiere che è stato molto reattivo. Strakosha per i prossimi 10 giorni ci fa star tranquilli”. 

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LAZIO CLUB SICILIA – DEDICATO A UGO LONGO

Il Lazio club Sicilia è una bellissima realtà. Un gruppo di amici uniti dall’amore per la Lazio e dalla grande lazialità dell’ex Presidente Ugo Longo di cui oggi celebriamo l’anniversario. Laziochannel.it li ha voluti conoscere meglio.

Li vedevo su Facebook, li vedevo su Instagram, li vedevo dappertutto e allora un bel giorno ho pensato che sarebbe stato carino parlare con loro per conoscerli meglio, più da vicino. Sentire e percepire la loro fede è sempre piacevole, soprattutto se la fede si chiama Società Sportiva Lazio! Quelli del Lazio Club Sicilia sono tifosi veri, si denota da tanti piccoli particolari, non solo dalla semplice militanza e partecipazione allo stadio.

Quando chiedo a loro di chi è stata l’idea di fondare il club, la risposta è semplice e diretta:

“L’idea è nata semplicemente da un gruppo di amici siciliani con una grande passione in comune la, S. S. Lazio 1900. Dopo molte partite e trasferte passate insieme, decidemmo finalmente di unirci per costituire un club, creando qualcosa che potesse accomunare tutta la nostra passione e la nostra voglia di seguire la Lazio, la Prima Squadra della Capitale d’Italia con l’aquila, il simbolo dell’Impero Romano.”

Perché dedicare il club proprio a Ugo Longo?

“Il nome è dedicato all’ex presidente Ugo Longo grandissimo tifoso biancoceleste con origini sicule come molti di noi. Era il minimo che potessimo fare per quest’uomo. L’avvocato ha salvato la Lazio dal fallimento e, nonostante le difficoltà, con lui siamo riusciti a vincere la Coppa Italia nel 2004. Non è secondo noi un caso che la successiva è stata alzata nel 2009, anno in cui ci ha lasciati.”

Chi è stato il fondatore del gruppo?

Il fondatore del Lazio Club Sicilia Biancoceleste è Fabrizio Messina, uno dei due punti cardini nonché amministratore principale del club, che da tre anni si è trasferito a Roma per lavoro e che a Marzo diventerà papà (tanti Auguri! ndr). L’altra pilastro del Lazio Club Sicilia è Maurizio Arena che vive in Sicilia e insieme a Fabrizio coordinano tutta l’attività del club. Laziali di tutte le generazioni: chi si avvicina durante gli anni d’oro Cragnottiani, chi ha vissuto i mitici anni ’90, chi si innamorato della Lazio negli anni più difficili e chi, addirittura, ha conosciuto la casacca celeste, grazie alle gesta di Chinaglia e Maestrelli. Grazie all’attività del Lazio club Sicilia dobbiamo dire che ci sono anche delle giovani aquile pronte a portare avanti l’amore per la Lazio. La nostra storia dedicata a Ugo Longo ha appassionato parecchi tifosi e fra soci e simpatizzanti siamo circa novanta 90. Dopo i nostri amici del Lazio Club New York, che abbiamo avuto il piacere di conoscere, su Facebook siamo il club con più mi piace e ciò’ ci inorgoglisce. La rete ci ha dato una grande mano, consentendoci di interagire frequentemente sia con il sito sia su whatsapp.”

Ma in Sicilia come vengono considerati i laziali da un punto di vista prettamente di tifo/Ultras?

“In Sicilia i laziali, dal punto di vista ultras, sono molto rispettati, poi ovvio che cambia di città in città. Ad esempio a Palermo, non siamo visti bene, ma il nostro simbolo imperiale che caratterizza anche la città dei tifosi rosanero smorza un po’ gli animi. Invece a Catania hanno molto stima verso la Lazio e i suoi tifosi. D’altronde poi è la storia del calcio che spesso unisce o divide le tifoserie. Per esempio talvolta si parla di ex come Delio Rossi (allenatore a Palermo) o Simeone (allenatore del Catania) e tanti altri personaggi che ci accomunano.”

Ma della società sentite qualcuno?

“I nostri contatti li abbiamo principalmente con Maurizio Manzini, a cui abbiamo dedicato una targa, (donata anche ai bomber  Tommaso Rocchi e Miroslav Klose), mentre con il grande Beppe Signori abbiamo organizzato una cena a Siculiana.”

Cosa ne pensate del mister Inzaghi?

“Lo andammo a trovare quando ancora allenava la primavera e, tra lo scudetto del duemila e la carriera da tecnico, ormai sono vent’anni che è qui. Lui è il protagonista principale di questa stagione e ha già vinto una grande Supercoppa Italiana all’ultimo respiro e noi del Lazio club Sicilia eravamo naturalmente presenti. Senza dimenticare le presenze alla coppa Italia del 2009 e quella storica del 26 Maggio.”

Quali sono gli obiettivi del Lazio Club Sicilia?

“Il nostro obiettivo oggi è quello di seguire sempre la Lazio e di presenziare con il nostro striscione allo stadio. Infatti proprio da quest’anno, siamo sempre presenti grazie a Fabrizio che non manca praticamente quasi mai, supportato anche grazie all’Associazione Italiana Lazio Club, rinata da pochissimo. Altro aspetto a cui teniamo molto, è l’evento di beneficenza “Oltre la maglia – al di la della rivalità” e poi ci sarebbe anche un sogno: per i 10 anni della scomparsa di Ugo Longo (14 marzo 2019), vorremmo organizzare qualcosa di bello e molto laziale in Sicilia – possibilmente a Caltanissetta – luogo natio dell’avvocato. Abbiamo inviato una lettera alla società e attendiamo una risposta. Speriamo che qualcuno della società che ci ascolti e possa dare adito a questa iniziativa dedicata a Ugo Longo. Noi crediamo che l’ex presidente non si meriti soltanto un fans club della Lazio ma qualcosa di più grande. Intanto oggi è il primo gennaio e il grande Ugo avrebbe compiuto 77 anni…Tanti auguri Presidente. Da tutto il Lazio Club Sicilia e sicuramente da tutto il popolo biancoceleste. <3

Davide Sperati per Laziochannel.it

PAGELLONE LAZIO 2017 – Il sergente: Milinkovic-Savic

Milinkovic Savic non è più una sorpresa in casa Lazio per questo finisce di diritto nei migliori giocatori biancocelesti del 2017 che sta per terminare.

Anno spaziale il 2017 per il serbo Milinkovic della Lazio. Contrastare gli avversari e ripartire con grande velocità e tecnica è il suo pane quotidiano. Protagonista assoluto del campionato sopra le righe della squadra di Inzaghi terminato al quinto posto per una serie di episodi che però non cambiano la sostanza. Europa League centrata con alcune giornate d’anticipo e di mezzo una finale di Coppa Italia conquistata da leader. Fondamentali le sue prestazioni nelle due semifinali di Tim Cup dove, con lo suo strapotere fisico, ha portato a spasso il centrocampo della Roma spaccando letteralmente la squadra giallorossa.

STAGIONE 2017-2018

Se l’anno passato non è terminato con la vittoria di un trofeo, nella stagione attuale arriva la Supercoppa italiana con la Juventus a fine agosto. Il coronamento di una grande annata e di prestazioni sempre all’altezza. Anche in campionato Milinkovic è decisivo con la vittoria a Verona contro il Chievo, a Genova con la Samp e del pareggio a Bergamo. Con l’Atalanta la sua partita migliore: numeri da far stropicciare gli occhi. Colpi di suola, tiri al volo, potenza impressionante e precisione chirurgica. C’è chi lo paragona a Pogba del Manchester United per il suo predominio a metà campo ma noi ci sentiamo di dire che questo ragazzo ha capacità ancora inespresse. Il suo valore può lievitare a dismisura e può fare ancora grande la storia della Lazio in tutte e tre le competizioni. VOTO: 8

 

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Magliocchetti (Messaggero): “Rinnovo de Vrij? Dalla Lazio filtra ottimismo. Vi spiego perché”

Il giornalista del Messaggero Daniele Magliocchetti ha parlato del rinnovo contrattuale di de Vrij con la Lazio.

Il cronista si è detto ottimista ai microfoni di Radio Incontro Olympia: “La Lazio aspetta risposte dalla SEG. Mi fido del mio interlocutore che è la società che resta ottimista perché Lotito ha proposto un contratto importante al giocatore. Inoltre, la società gli dà la possibilità di finire alla grande la stagione senza precludergli la possibilità di andarsene via a giugno guadagnando il triplo di quanto guadagna adesso. Dando anche un vantaggio alla SEG perché Lotito gli ha promesso una commissione molto alta. Ci sono delle società italiane che parlano col giocatore, anche se non si potrebbe, perché sono consapevoli che se il giocatore rinnova non possono più permetterselo. Se lui vuole vincere e diventare un grande giocatore deve andare via dall’Italia. Ci sono due esempi eclatanti come Candreva e Hernanes che sono andati via dalla Lazio e hanno floppato.

Sono convinto che il giocatore firmerà il rinnovo e se arriveranno soldi importanti a giugno andrà via permettendo alla Lazio di prendere un sostituto all’altezza. La firma di de Vrij è la cosa più importante perché darebbe un segnale a tutti, anche nello spogliatoio dato che i compagni lo considerano fortissimo. Se poi dovesse andare via non la vedo una tragedia, Tare è bravissimo e ne troverebbe un altro.

Un amico stretto di de Vrij, che non fa parte della società, ma è un grande tifoso e di cui lui si fida molto gli ha detto di stare attento a non fare la fine di Bonucci che si è ritrovato ad essere uno dei migliori difensori italiani, calato in una realtà completamente diversa, si è trovato male. I rischi sono tanti. Da non sottovalutare anche il fatto che lui si trova a meraviglia con questo staff medico, quest’anno ha saltato solo una partita. Merito dei professori che sanno come gestirlo. Lui deve tanto alla società e lo sa. La società vuole una risposta entro la fine dell’anno“. 

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PAGELLONE LAZIO 2017 – El mago: Luis Alberto

Dopo aver dato i voti a porta e difesa, è il turno dei centrocampisti. Ovviamente menzione speciale va a Luis Alberto che è stata la sorpresa stagionale in casa Lazio. Partito come rimpiazzo è diventato subito indispensabile.

LUIS ALBERTO – Anche lui come Leiva è arrivato per sostituire un partente titolare, in questo caso Antonio Candreva passato all’Inter nell’estate del 2016. Visto dai più come trequartista e quindi non un vero e proprio sostituto di Candreva e non ideale per il modulo di Inzaghi visto il 433 utilizzato nella scorsa stagione dal mister. Utilizzato poco e niente, fisico gracilino, non adatto per la Serie A. Nella prima parte della stagione non è stato mai impiegato, Inzaghi non lo trovava all’altezza nonostante negli allenamenti dimostrasse doti tecniche incredibili. Poi nelle ultime due partite della stagione gli è stato dato spazio e a Genova contro il Genoa ha siglato il primo gol con la maglia biancoceleste. In estate il suo addio sembrava assicurato. Luis ha pensato addirittura di abbandonare il calcio e poi…  Tutto iniziò durante il ritiro. Con la partenza di Biglia e ancora il ritardo per l’acquisto del suo sostituto, Inzaghi non aveva un vero e proprio centrocampista centrale così decide di provare Luis in quella posizione per dargli anche fiducia. Il ragazzo sembra rispondere bene e ad Auronzo sorprende i presenti. VOTO: 8

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FOTO – Dream Team Serie A 2017: presente anche il laziale Ciro Immobile

Con il 2017 appena concluso per il calcio italiano è arrivato il momento dei primi bilanci. La società di elaborazione dati sportivi Opta ha scelto quali sono gli undici giocatori che hanno reso di più in questa stagione. Tra i prescelti anche il laziale Ciro Immobile.

Un 3-4-1-2 con Ciro Immobile, unico biancoceleste nel Dream Team della  Serie A del 2017, schierato al fianco del napoletano Mertens. Di seguito il Dream Team: Buffon, Skriniar, Caldara, Koulibaly, Cuadrado, Hamsik,  Nainggolan, Gomez, Dybala, Immobile, Mertens.