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RUSSIA 2018 Portogallo Spagna CR7 fa il fenomeno, Diego Costa anche

Partita spettacolo Portogallo Spagna Cr7 si regala una tripletta ed un punto contro le Furie Rosse. Doppietta per Diego Costa

PORTOGALLO SPAGNA  CR7

Il tabellino del match

4′ rig., 44′ e 88′ Cristiano Ronaldo (P), 24′ e 55′ Diego Costa (S), 58′ Nacho (S)

Portogallo (4-4-2): Rui Patricio; Cedric, Pepe, Fonte, Guerreiro; Bernardo Silva (69′ Quaresma), William Carvalho, Joao Moutinho, Bruno Fernandes (67′ Joao Mario); Guedes (80′ Andre Silva), Cristiano Ronaldo. All. Santos

Spagna (4-2-3-1): De Gea; Nacho, Piqué, Sergio Ramos, Jordi Alba; Busquets, Koke; Silva (86′ Lucas Vazquez), Isco, Iniesta (70′ Thiago); Diego Costa (77′ Aspas). All. Hierro

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Lazio, i numeri del Business Meeting al Forte Village. Sponsor in crescita

In casa Lazio si sta svolgendo la tre giorni in Sardegna per fare il punto sugli sponsor in questa stagione. I numeri del Business Meeting al Forte Village

I numeri del Business Meeting al Forte Village – La bella stagione da protagonista da parte della Lazio, ha influito sui ricavi e sugli sponsor. Nella tre giorni che si sta svolgendo in Sardegna, si sta facendo il punto con le aziende partner. A fine stagione la Lazio ha fatto sorridere gli sponsor che hanno avuto maggiore visibilità con ben 820 ore di copertura tv e un audience di 1300 milioni. Nella stessa giornata presentate anche novità per quanto riguarda lo sviluppo dei benefit.

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L’ex Fabio Poli sulla Lazio: “Anderson talento assoluto”

Le parole dell’ex calciatore biancoceleste Fabio Poli sulla Lazio.

Fabio Poli sulla Lazio ai microfoni di Lazio Style Channel: Caceres è una garanzia, ha grande esperienza. Milinkovic è ormai un calciatore di profilo internazionale. Entrambi saranno al Mondiale, sarà una bella opportunità. Felipe Anderson è un talento assoluto, un giocatore con grande estro e tanta qualità. Nella rosa ci sono ottimi difensori centrali, però devono lavorare per crescere. Strakosha è un ottimo portiere. Ha commesso qualche sbaglio ma quel che conta è che ciò non vada a ledere il giudizio su un estremo difensore di grande valore. A tutti i portieri infatti, prima o poi, capita un intervento sfortunato”.

VIDEO – L’ISIS MINACCIA IL MONDIALE

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LAZIO CALCIOMERCATO – TARE AL LAVORO PER IL POST FELIPE ANDERSON

VIDEO – L’ISIS tramite un filmato minaccia il Mondiale in Russia

L’Isis tramite un filmato minaccia il Mondiale in Russia. Nel video l’organizzazione terroristica promette “un massacro come mai prima d’ora”.

LA MINACCIA

L’ISIS tramite un filmato minaccia il Mondiale in Russia. Il Daily Star ha diffuso un video che mostra immagini di repertorio dell’Isis dove si annuncia di volere “vendetta” nei confronti di Vladimir Putin e della Russia per l’intervento militare in Siria. Il filmato si conclude con una panoramica dello stadio di Sochi “sorvegliato” da un jihadista in tuta mimetica e mitra a tracolla e colpito da esplosioni. Non è la prima volta che i terroristi minacciano attentati ai mondiali.

IL VIDEO

Il filmato realizzato al computer dura 4 minuti e mostra esplosioni di bombe dentro e intorno allo stadio, edifici in fiamme nei pressi del villaggio Olimpico e un drone dell’Isis che li sorvola. I terroristi avvertono che gli jihadisti del ramo caucasico stanno pianificando attacchi. “Ti stiamo guardando. Abbiamo dei droni, stiamo esplorando i siti e li attaccheremo”, la voce sulle immagini. Secondo Raphael Gluck, esperto del gruppo di monitoraggio Jihadoscope la propaganda è “fantasiosa ma la minaccia dovrebbe essere presa sul serio, ricordando che il timore dei governi è che prima o poi i droni saranno usati in qualche modo per compiere attacchi terroristici in Occidente”.

https://www.youtube.com/watch?v=Ux_gceoNifM

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MONDIALI 2018: URUGUAY – EGITTO

LAZIO CALCIO MERCATO Tare al lavoro per il post Felipe Anderson

LAZIO CALCIO MERCATO Tare, d.s. biancoceleste, è al lavoro per trovare il sostituto ideale di Felipe Anderson, sempre più vicino all’addio

LAZIO CALCIO MERCATO Tare, d.s. biancoceleste, è al lavoro per trovare il sostituto ideale di Felipe Anderson, sempre più vicino all’addio. Nonostante la frenata nella trattativa che dovrebbe portare il brasiliano alla corte del West Ham, il futuro del classe ’93 sembra sempre più scritto. Con tutta probabilità infatti, l’ex Santos giocherà in Premier League nel corso della prossima stagione, ragion per cui il direttore sportivo albanese si sta muovendo in tal senso per rimpiazzarlo adeguatamente. Il nome più caldo in questa direzione è quello di Roger Guedes, brasiliano classe ’96 di proprietà del Palmeiras ma attualmente in prestito all’Atletico Mineiro.

La trattativa sarebbe già partita e l’agente del giocatore (lo stesso di Lucas Leiva), che risponde al nome di Kia Ava Joorabchian, starebbe già sondando il terreno per chiudere l’operazione. Sulle tracce del 22enne, ala destra di ruolo con spiccate doti offensive, ci sono però anche Porto e Benfica. Stando alle ultime indiscrezioni, le due società lusitane avrebbero avanzato un’offerta di 25 milioni, cifra che al momento non sembra rientrare nei piani biancocelesti. La sensazione è che molto dipenderà dai tempi di cessione di Felipe Anderson. Non resta dunque che attendere gli sviluppi della situazione per capire se Tare potrà inserirsi concretamente nella rincorsa a Guedes.

MONDIALI 2018, URUGUAY EGITTO 

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MONDIALI 2018 Uruguay Egitto 1-0. Cuper crolla nel finale

Nel secondo match dei Mondiali 2018 Uruguay vittorioso sull’Egitto orfano di Salah. La Celeste spreca, ma nel finale decide Gimenez

Nel secondo match dei Mondiali 2018 Uruguay vittorioso sull’Egitto orfano di Salah. La Celeste spreca ben 3 palle gol capitate sui piedi di Suarez, fermato sul più bello dall’estremo difensore egiziano El Shenawy. Quindi ci prova Cavani che dal limite dell’area spedisce un calcio di punizione sul palo. L’Uruguay crea ma gli africani, pur senza il talento del Liverpool tengono testa all’11 di Tabarez, che però la sblocca al 90′ con la zuccata aerea di Gimenez su corner del neo-entrato Sanchez. In campo tra i sudamericani anche Martin Caceres, difensore della Lazio, autore di una prestazione ordinata e diligente.

Vittoria meritata della Celeste che raggiunge così la Russia in cima al gruppo A. La seconda giornata, al via martedì 19 giugno, metterà Cavani e compagni di fronte all’Arabia Saudita, appara non irresistibile nell’esordio di Mosca. Cuper, che dal canto suo proverà a recuperare Salah (oggi panchina precauzionale per lui) al 100%, dovrà invece vedersela con i padroni di casa, galvanizzati dal roboante successo nel match inaugurale.

ESCLUSIVA LAZIOCHANNEL, INTERVISTA A HAXHIA 

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ESCLUSIVA LAZIOCHANNEL Haxhia: “Tare grande ds. Su Durmisi…”

Con il calciomercato in pieno svolgimento e le voci di acquisti e cessioni che si rincorrono di ora in ora, la nostra redazione ha contattato Sokol Haxhia, agente Fifa di origini albanesi, talent scout di molte giovani promesse e grande esperto di mercato, nonché vicino agli ambienti della sua Nazionale

Con il calciomercato in pieno svolgimento e le voci di acquisti e cessioni che si rincorrono di ora in ora, la nostra redazione ha contattato Sokol Haxhia, agente Fifa di origini albanesi, talent scout di molte giovani promesse e grande esperto di mercato, nonché vicino agli ambienti della sua Nazionale

Haxhia, che idea ha della situazione del mercato delle squadre italiane e, in particolare, di quello della Lazio, anche in luce della mancata qualificazione alla Champions?

Secondo me la Lazio è stata la sorpresa dello scorso campionato e non ce l’ha fatta solo per differenza reti. Ma se si fosse parlato ad agosto, a inizio campionato, di un cammino simile e che facesse gli stessi punti dell’Inter dei grandi investimenti, di Spalletti, di Sabatini, di Suning… la Lazio ha fatto una cosa straordinaria. Va visto anche l’aspetto economico: i soldi arrivano sia perché entri in delle competizioni, ma anche perché sai fare degli investimenti e la Lazio ne ha fatti moltissimi. Non posso scordare quello che hanno fatto per Strakosha, quasi scartato alla Salernitana dopo il prestito e ora con delle ottime quotazioni mercato. Stesso discorso per Milinkovic-Savic. Calciatori presi a un prezzo bassissimo e che oggi valgono delle cifre molto importanti. Occorre valutare anche il gran lavoro di Inzaghi, che seguivo già dalla Primavera e che, se la Lazio avesse centrato la zona Champions, addirittura lo si sarebbe potuto perdere perché ricercato da altre squadre. Quindi sarà un mercato, credo, come sempre oculato”.

Cosa pensa del suo connazionale, Igli Tare?

Sembra che sia di parte, ma il suo lavoro è sotto gli occhi di tutti. Va detto però che, dietro un grande ds, deve esserci sempre un grande presidente. Lotito, anche se non sarà popolarissimo agli occhi dei tifosi, è uno dei pochi che sa fare veramente calcio in Italia. Tare è partito come uno sconosciuto: Lotito lo ha messo lì e gli ha costruito un ruolo su misura. Gli ha fatto fare le ossa, inserendolo in un ambiente dove lui ha tanti collaboratori. Da tempo fa delle ottime cose, anche se all’inizio non aveva alcuna esperienza in merito. Nei primi anni sembrava facesse tutto il presidente, poi ha capito che Igli è uno in gamba. Su questo la Lazio è una società da prendere come esempio, nonostante i tifosi biancocelesti siano sempre molto esigenti. Bisogna comprenderne la solidità, considerando che squadre più blasonate non sanno cosa succederà da lì a pochi mesi”.

Ci può indicare qualche talento che segue in questo momento? La Lazio sta trattando fortemente Durmisi

Conosco questo calciatore che è di origine albanese, sebbene abbia passaporto danese. È secondo me un giocatore che in un ambiente come quello laziale può solo crescere. È un terzino di fascia, che può giocare sia in una difesa a 4 che in un centrocampo a 5. E’ abituato a macinare chilometri. L’unica pecca che gli si può trovare è forse l’altezza, che però è una sorta di abitudine ‘italiana’, perché qui una linea difensiva usuale è dagli 1.85 in su, mentre Durmisi e sul metro e 75. Questa cosa però lo aiuta nella mobilità: sa guadagnare il fondo senza problemi, oltre che riuscire ad arginare gli attaccanti esterni, grazie al suo grande dinamismo. Se la Lazio lo prenderà, farà un buon affare, anche se dovrà superare un altro forte concorrente: il Liverpool. Vi do questa notizia in anteprima, visto che sono stato contattato ieri da un mio collega agente inglese, che mi chiedeva notizie in merito”.

Cosa manca oggi all’Albania dopo i grandi progressi degli ultimi anni?

Il calcio albanese ha fatto grandi progressi, ma il campionato e le scuole calcio in Albania non sono ancora adeguate a tirar fuori un ragazzo per portarlo in una Primavera, ad esempio, in Italia. I calciatori più promettenti dell’Albania, sono perciò figli di immigrati in Italia o in Germania, cresciuti e formati in questi Paesi. Faccio l’esempio di Emanuele Ndoj del Brescia, nato in Italia da genitori albanesi e già titolare nell’Albania. Perciò, i giocatori titolari nella propria Nazionale, salvo pochi, giocano col contagocce nelle squadre di club, mentre alcuni sono in campionati minori. E quando ti manca il minutaggio o la competitività del campionato, contro gli avversari di livello è molto difficile. Il movimento calcistico albanese, in ogni caso, è sempre più in crescita”.

Diego Di Giuseppe

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PETRELLI SULLA LAZIO 

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Vinicius su Anderson: “Prima era felice della Lazio, ora non so. Tare comunque saprà come…”

Ai microfoni di Rmc Sport ha parlato l’ex giocatore della Lazio Vinicius su Anderson. Di seguito riportiamo le sue parole.

Vinicius su Anderson: “Giocare nella Chapecoense è motivo d’orgoglio. Ci si rende conto della tragedia e di quello che la gente ha passato. Sono felice di far parte di questa famiglia. Anderson? Beh quando giocavo a Roma lui era sempre felice della Lazio, ora non lo so. Recentemente ci siamo sentiti ma abbiamo parlato solo delle vacanze. 40 milioni? Con Lotito è difficile trattare ma la Lazio lo dovrebbe trattenere per conquistare obiettivi importanti. Comunque Tare è intelligente, se andrà via Anderson comprerà un giocatore altrettanto bravo”

SULLA STAGIONE

Peccato per la Champions League sfumata all’ultimo. Inzaghi ha fatto un grande lavoro. Con lui sono stato 6 mesi e sa cosa serve e cosa vogliono i ragazzi in campo durante l’allenamento. Strakosha? E’ un talento senza dubbio. Prima non giocava, poi è esploso e ha fatto vedere le sue qualità. Non è una sorpresa per me, già in allenamento mi era chiaro quanto fosse forte. Alza il livello della squadra, sono due anni che ormai sta facendo bene. Come Felipe Anderson è un talento di indiscusso livello, un vero e proprio fuoriclasse”.

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Petrelli sulla Lazio: “Tare è un ottimo direttore sportivo, scoverà numerosi talenti”

Ai microfoni di Lazio Style Radio ha parlato l’ex giocatore biancoceleste Sergio Petrelli sulla Lazio. Di seguito riportiamo le sue parole.

Petrelli sulla Lazio: “Mister Inzaghi ha fatto un gran lavoro, si è ampiamente meritato la conferma. Ora il nuovo obiettivo è quello di proseguire sul percorso di crescita intrapreso dall’avvento del tecnico piacentino sulla panchina della Prima Squadra della Capitale. L’allenatore conosce benissimo l’ambiente; partendo dal Settore Giovanile, ha portato con sé una voglia di crescita, non a caso diversi elementi della rosa attuale provengono proprio dal vivaio biancoceleste.

Igli Tare ha grande competenza, è un ottimo Direttore Sportivo, riuscirà a scovare numerosi talenti non solo stranieri, ma anche italiani. I giovani devono essere lasciati crescere e maturare giocando con continuità.

Nel momento chiave della stagione è purtroppo mancato qualcosa. La rosa biancoceleste è composta di ottimi giocatori, peccato per come sia terminata l’ultima annata sportiva. Quanto accaduto deve fornire una maggiore esperienza alla Lazio in vista del prossimo campionato, nel quale molti elementi miglioreranno dal punto di vista tecnico, atletico e tattico ma soprattutto mentale. 

Per trame di gioco e gol realizzati, i biancocelesti hanno messo in mostra il calcio più bello in Italia. La squadra di Inzaghi cambiava spesso assetto non perdendo mai però la sua identità. Nel 3-5-2 è fondamentale il giocatore alle spalle di Immobile: Luis Alberto si dovrà ripetere, lo spagnolo ed il centravanti dovranno continuare a dare il 100% ed a trainare tutto l’undici che scende in campo”.

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Lecce, Liverani su Germoni: “Non l’ho chiesto alla Lazio, ma…”

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Il tecnico del Lecce Liverani su Germoni e l’interesse dei salentini per il giovane terzino biancoceleste.

Fabio Liverani è il ‘Signore delle Imprese’. Dopo la salvezza conquistata lo scorso anno con la Ternana, l’ex giocatore della Lazio si è ripetuto quest’anno, riportando il Lecce in Serie B. Proprio a proposito dei salentini, queste le parole di Liverani su Germoni, giovane terzino biancoceleste obiettivo di mercato, pare, su sua esplicita richiesta.

Non ho chiesto Germoni alla Lazio – chiarisce a ‘Radio Incontro Olympia’ – , siamo in una fase di studio che mi vede in perfetta sintonia con il direttore sportivo e il presidente del Lecce sulle strategie da intraprendere. L’obiettivo è disputare una grande stagione nella prossima Serie B per cercare di mantenere il più velocemente possibile la serie cadetta stessa. Tuttavia, abbiamo incontrato la dirigenza biancoceleste, come delle altre società più importanti d’Italia, per parlare più in generale di giovani che possono fare al caso nostro, dopo aver stilato alla mia proprietà i profili più che i nomi che ci saranno utili. In quest’ottica si che Germoni, rispettando i regolamenti della categoria sugli over e gli under, può risultare un prospetto per il Lecce molto interessante…“.

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LAZIO CALCIO MERCATO Vivaio, preso un attaccante per l’U15

LAZIO CALCIO MERCATO Vivaio, preso un giovane attaccante per l’U15.

LAZIO CALCIO MERCATO VIVAIO – I biancocelesti, si sa, sono da sempre società molto attenta alla linea verde e ai giovani talenti. Proprio uno di essi in queste ore, grazie all’opera del responsabile Mauro Bianchessi, è entrato a far parte del settore giovanile dell’aquila. Si tratta di Riccardo Legnante, attaccante classe 2004 dell’Urbetevere. Un colpo di assoluto livello, visti i 38 gol segnati nell’ultima stagione con la maglia del club capitolino. Legnante – riporta la Gazzetta Regionale – andrà dunque a rinforzare il reparto avanzato della formazione.

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UFFICIALE Mauricio torna alla Lazio: il comunicato del Legia Varsavia

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Terminato il prestito al Legia Varsavia: il difensore brasiliano Mauricio torna alla Lazio. Il comunicato del club polacco.

Concluso il prestito al Legia Varsavia, Mauricio torna alla Lazio. Un’esperienza, nonostante i due titoli in bacheca, tutt’altro che positiva per il difensore brasiliano. Che, arrivato in Polonia a fine febbraio, ha collezionato solo due presenze (nelle gerarchie era arretrato fino alla quarta scelta), corredate da un’espulsione nella sfida con il Wisla Plok. Il club della Capitale, in una nota ufficiale, ha quindi comunicato il suo rientro alla base biancoceleste: “Il prestito è concluso e Mauricio tornerà alla Lazio. Come giocatore del Legia ha disputato tre partite collezionando tre cartellini gialli e un rosso (per doppia ammonizione con il Wisla Plok). Mauricio, grazie e buona fortuna!”, si legge. Di nuovo Lazio dunque per Mauricio. Almeno fino a giugno 2019, quando scadrà il suo contratto con i biancocelesti.

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Simone Inzaghi fa gli auguri a Pippo per la nuova avventura al Bologna

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Dopo aver incassato ieri gli elogi del fratello, Simone Inzaghi fa gli auguri a Pippo, neo tecnico del Bologna.

Ieri gli elogi di Pippo, oggi quelli di Simone. I fratelli Inzaghi sono così: ogni occasione è buona per dimostrarsi affetto, stima e per scambiarsi consigli e opinioni. Nessuna competizione tra loro. Almeno fino al prossimo campionato, quando si affronteranno in due occasioni sulle panchine di Lazio e Bologna. Quel Bologna di cui Pippo è da ieri ufficialmente il tecnico, deciso a riscattare la sfortunata prima parentesi in A al Milan. Di fronte avrà il fratellino, ormai una certezza per i biancocelesti, in virtù degli ottimi risultati degli ultimi due anni. Ai microfoni de ‘Il Corriere di Bologna’, Simone Inzaghi fa gli auguri a Pippo per la nuova avventura:

Faccio un grosso in bocca al lupo a mio fratello per la sua nuova esperienza al Bologna, sono molto felice per lui, se lo merita avendo avuto tantissimo coraggio e tantissima umiltà, perché dopo l’esperienza al Milan ripartire dalla Lega Pro non era semplice per quello che è stato il suo grande passato da calciatore. Invece Pippo lo ha fatto, e poi abbiamo anche visto che con il tempo gli allenatori che sono venuti dopo di lui hanno avuto problemi, e di conseguenza tutti hanno potuto capire che la colpa non poteva essere sicuramente dell’allenatore. Poi lui è stato bravissimo a fare il doppio salto con il Venezia, la sua squadra era molto organizzata e giocava anche bene a calcio. So che aveva anche altre proposte ma quando ha saputo che lo voleva il Bologna non ci ha pensato su neanche un attimo e ha detto subito sì, perché Bologna è una grandissima piazza dove si può fare calcio con una grande società alle spalle. Al Bologna dico che ha fatto una grandissima scelta a puntare su mio fratello”.

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Giancarlo Inzaghi parla dei suoi due figli: “Difficile staccare Simone dalla Lazio”

È una grande gioia per Giancarlo Inzaghi vedere i suoi due figli che hanno giocato insieme in Nazionale ora, allenare entrambi in Serie A

Entrambi i figli in Serie A: “Provo molto orgoglio. Ma non per i risultati. Orgoglio perché sono rimasti i bimbi che giocavano scalzi in mansarda spaccando tutto compresi i loro piedi: il pallone in testa dalla mattina alla sera, pensi che prendevano due Gazzette in edicola perché nessuno dei due voleva aspettare che l’altro leggesse. Non li hanno cambiati i gol, la fama, i soldi: sono sempre Pippo e Mone, come li chiamiamo a casa. Anche se adesso in realtà io li chiamo mister”.

Filippo già in Serie A: “Forse no, non me l’aspettavo così presto, ma glielo auguravo perché sapevo quanto avesse sofferto anche fisicamente ai tempi del Milan. A Venezia ha fatto un grande lavoro e si merita la A. Credo che Bologna sia la piazza giusta”.

Simone alla Lazio nonostante le voci di mercato: Sarà difficile staccarlo da Roma e dalla Lazio: quella ormai è la sua città. Tommaso, il figlio grande, studia in Inghilterra e fa in fretta a tornare a Roma: ha 17 anni, bello come nonno Giancarlo e anche come nonno Eugenio anche se somiglia di più a me… Al di là delle battute, magari prima o poi Mone avrà voglia di confrontarsi con una realtà ancor più importante, ma è felicissimo di quello che sta facendo alla Lazio”.

Bologna Lazio vittoria o pareggio: “Dico una vittoria per parte. Mi godrò la partita da papà e da spettatore. Davanti alla tv. Rigorosamente con le tapparelle abbassate e un nocino in mano. Sarò molto emozionato. Allo stadio ci sono sempre andato poco. Guardo le partite di Pippo e Mone in sala, da solo, mentre mia moglie le segue in camera: una volta che mi ha raggiunto in sala abbiamo beccato il gol. Mai più”.

Casa a Formentera: “Non è mica la prima volta che me la occupano. Ma va bene così: Pippo e Angela al terzo piano, Mone, Gaia e il piccolo Lorenzo al secondo. Dovrebbe vedere come calcia Lorenzo: 5 anni, spacca tutto, uno spettacolo”.

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LEGGI LE PAROLE DI GENE GNOCCHI

Gene Gnocchi sulla Lazio e Milinkovic: “Non bisogna vendere i migliori

Gene Gnocchi sulla Lazio e Milinkovic interviene per parlare del mercato che verrà fatto dai biancocelesti e in più parla del Parma appena tornato in Serie A

Gene Gnocchi sulla Lazio e Milinkovic esprime la sua opinione inoltre parla dei Mondiali dicendo che tiferà la Serbia per tutti i talenti che ha a disposizione. Ecco le sue parole a Radio Incontro Olimpya

“È piena di talenti come Ljajic, Mitrovic, Tadic e soprattutto Milinkovic. Sa fare qualsiasi cosa, tutte queste caratteristiche in un solo giocatore non si vedevano da tempo. È più forte e più giovane di Pogba. Dal punto di vista fisico vince lui, però sulla tecnica sono un filo meglio io… Lo darei via, ha raggiunto una valutazione massima. Credo sia arrivato il momento giusto per cederlo. Mi fido di Tare, ha comprato ottimi giocatori. Però ancora non ho capito bene Lotito. Se non si tengono i migliori e poi si rinforza la squadra, allora il destino della Lazio sarà sempre questo. A un passo dalla Champions…”.

Parma in Serie A: “Ci sto riprovando, sono amico con D’Aversa, lo sto tempestando di telefonate. Mi sono allenato con lui 2-3 volte a Lanciano. Ha capito che posso fare al caso suo. Il prossimo anno può essere la mia occasione. Ci ero andato vicino ai tempi di Ranieri, avrei trovato spazio al fianco di Giuseppe Rossi. C’è un problema: in Serie B sono sprecato, in Serie A invece non mi cagano proprio. Purtroppo non esiste una categoria di mezzo. A questo punto penso che andrei bene per l’A2 o per i playoff…”.

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LEGGI LE PAROLE DI FREULER OBBIETTIVO BIANCOCELESTE

LAZIO CALCIO MERCATO Freuler parla dell’interesse dei biancocelesti

Lazio calcio mercato Freuler come già detto ieri, interessa alla società biancoceleste che lo ritiene un grande talento. Le parole dello svizzero sul mercato

Un centrocampista duttile agli ordini di Inzaghi, questo vorrebbe regalare Lotito al suo allenatore. Lazio calcio mercato Freuler è il centrocampista che è stato messo in cima ai desideri. Può giocare nel ruolo di Parolo o di Leiva per questo potrebbe diventare un’arma molto importante. Ieri il presidente e Percassi ne hanno discusso, il cartellino gira intorno ai 15 milioni, al momento però, solo una piccola chiacchierata visto che il calciatore al momento è impiegato nel Mondiale ed è in attesa dell’esordio contro il Brasile. A competizione terminata, lo svizzerotto deciderà il proprio futuro, già, perché non solo si troverà la richiesta della Lazio ma anche la proposta di rinnovo da parte dell’Atalanta, pronta a rinnovare il contratto in scadenza nel 2020. Lui dal ritiro intanto parla dell’interessamento della Lazio

Le sue parole: “Un onore sentire che la Lazio vuole Freuler. Sono felice di questo interesse, ma del mercato non voglio parlare, c’è il mio procuratore che dopo il Mondiale si siederà al tavolo con l’Atalanta”.

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LEGGI SULLO STADIO DELLA ROMA

STADIO DELLA ROMA Si allarga l’inchiesta: altri 27 indagati. I rapporti tra Parnasi e Malagò

STADIO DELLA ROMA Si allarga l’inchiesta. Il “sistema Parnasi, i rapporti “istituzionali”, le pubbliche relazioni instaurate per cercare agganci e entrature, sopratutto tra i politici.

STADIO DELLA ROMA SI ALLARGA L’INCHIESTA

Le carte dell’indagine sul nuovo stadio giallorosso restituiscono il modus operandi dell’imprenditore che secondo la Procura ha nel suo core business la “corruzione sistemica e pulviscolare”. Dal carcere di San Vittore Parnasi, in attesa dell’interrogatorio di garanzia fissato per oggi, si dichiara innocente. Nel frattempo, come riporta l’Ansa, l’inchiesta va avanti. 27 le nuove iscrizioni nel registro degli indagati, tra cui quella di Francesco Prosperetti. Colui che si occupò del vincolo sulle tribune dell’ippodromo di Tor di Valle. Vincolo, poi archiviato, che avrebbe creato un grande problema al progetto dello stadio. Secondo la Procura l’ex capo segreteria del Ministro ai Beni culturali, Claudio Santini, “avvicinò il Sovrintendente Prosperetti chiamato a pronunciarsi sul vincolo” che poi venne tolto. E per questo ricevette un compenso in denaro. Per Parnasi la preoccupazione principale è ottenere le autorizzazioni e ciò, secondo alcune intercettazioni, può avvenire grazie all’elargizione di “somme ai politici”.

I RAPPORTI TRA PARNASI E MALAGO’

L’attenzione degli inquirenti si stringe anche sulla rete di rapporti di Parnasi. Un intero capitolo di una informativa dei carabinieri è dedicata al rapporto tra il costruttore e il presidente del Coni Giovanni Malagò. Gli inquirenti fanno riferimento anche a un colloquio di lavoro che Parnasi l’11 marzo scorso effettuò presso un circolo sportivo con Gregorio “compagno della figlia del presidente del Coni per trovare con l’imprenditore una possibile intesa professionale”. Nell’informativa si legge che “Malagò ha presentato il compagno della figlia a Parnasi col preciso scopo di creargli un’occasione professionale”. Dalle conversazioni emerge una stretta relazione tra Malagò e Parnasi, i quali “interloquiscono tra loro anche di questioni inerenti la progettualità relativa allo stadio della Roma e allo stadio del Milan”. Nelle pieghe del procedimento anche la genesi del rapporto tra Luca Lanzalone, arrestato l’altro ieri e dimessosi ieri dalla presidenza di Acea, e l’amministrazione capitolina. L’avvocato genovese, come scrive lo stesso gip nell’ordinanza, non avrebbe mai ricevuto un incarico formale dal Campidoglio. Un consulente “di fatto” che aveva voce in capitolo nelle complesse dinamiche dell’amministrazione.

LAZIO CALCIO MERCATO Tutto rimandato: fumata nera per Felipe Anderson

Tutto rimandato: fumata nera per Felipe Anderson. Quando il tutto sembrava essersi quasi risolto per la felicità di tutte le parti interessate ecco l’inaspettata frenata. Nell’incontro andato in scena ieri Lazio e West Ham non hanno trovato l’accordo per il brasiliano.

Tutto rimandato: fumata nera per Felipe Anderson. A quanto riportato da Sky Sport la Lazio non vuole cedere Felipe Anderson se non a fronte di un’offerta di 35 milioni + 5 di bonus. Inoltre Lotito vorrebbe ritoccare la percentuale su una eventuale futura rivendita del brasiliano, fissata al momento al 20%. Il West Ham ha offerto 30 milioni, quindi ballano 5 milioni per la parte fissa più altri 5 di bonus. Nei prossimi giorni ci saranno nuovi incontri tra le parti nel tentativo di trovare un’intesa quanto prima.

LAZIO CALCIOMERCATO – AGOSTINELLI SULL’IPOTESI FREULER

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LAZIO CALCIOMERCATO – ANCHE LUKAKU IN PREMIER?

LAZIO CALCIO MERCATO Agostinelli sull’ipotesi Freuler: “Sarebbe un grande acquisto”

LAZIO CALCIO MERCATO Agostinelli sull’ipotesi Freuler in biancoceleste.

LAZIO CALCIO MERCATO Agostinelli sull’ipotesi Freuler a RadioseiFreuler a me piace tantissimo. E’ un centrocampista completo, sa fare le due fasi. Dovesse arrivare alla Lazio sarebbe un grande acquisto. Sarebbe anche titolare visto che può interpretare tutti e tre i ruoli. Però lo vedo soprattutto al posto di Parolo. Se vuoi stare ai vertici far ruotare i giocatori è fondamentale. Non bastano undici titolari e neanche i 13-14 che ha avuto Inzaghi a disposizione. Bisogna avere una rosa competitiva, non solo una squadra forte. Ora a centrocampo ci sono Parolo, Leiva, Milinkovic e Murgia. Un titolare in più che sappia interdire e giocare sarebbe molto utile. Freuler porterebbe qualità e quantità. Così come Baselli o Donsah. Vedremo cosa accadrà con Milinkovic, ma già così il centrocampo va potenziato”.

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MONDIALE 2018 – IL RISULTATO DI RUSSIA ARABIA SAUDITA

L’icona della romanità: il grande Alberto Sordi

Il 15 giugno 1920 nel cuore di Trastevere a Roma nasce Alberto Sordi. L’“Albertone nazionale”, uno degli attori più popolari del cinema italiano. Nel corso della sua carriera ha recitato in circa centocinquanta film. La sua avventura nel mondo dello spettacolo è iniziata con dei programmi radiofonici popolari.

GLI INIZI

Appena sedicenne lavora come boy di rivista, comparsa in alcuni film, fantasista, imitatore da avanspettacolo e doppiatore. Vince inoltre il concorso della MGM come doppiatore dell’allora sconosciuto Ollio” americano, caratterizzandolo in maniera inconfondibile con la sua voce.

IL PRIMO FILM DA PROTAGONISTA E IL VARIETA’

Nel 1942 è il protagonista de “I tre aquilotti” e nel frattempo si afferma nel mondo della rivista di varietà. Nel 1943 è al Quirino di Roma con “Ritorna Za-Bum”. L’anno dopo segue il debutto al Quattro Fontane con “Sai che ti dico?”. Successivamente prende parte alla rivista “Imputati Alziamoci!”, dove il suo nome appare per la prima volta in grande nei manifesti.

IL DEBUTTO IN TV

Nel 1948 fa il suo debutto televisivo conducendo un programma di cui è anche autore: “Vi parla Alberto Sordi”. Per l’occasione incide anche alcune canzonette da lui scritte, tra cui “Nonnetta”, “Il carcerato”, “Il gatto” e “Il milionario”. E’ qui che nascono i suoi primi personaggi come il signor Coso, Mario Pio e il conte Claro (o i celebri “compagnucci della parrocchietta”), personaggi che sono la base della sua grande popolarità e che gli permettono d’interpretare nel 1951 “Mamma mia, che impressione!”. Il 1951 è anche l’anno del salto di qualità. Passa dalla riviste e dai film leggeri a caratterizzazioni più importanti, soprattutto quelle a fianco di un grande maestro quale Fellini. Il grande regista lo sceglie per interpretare il divo dei fotoromanzi ne “Lo sceicco bianco”. Intanto continua i suoi spettacoli a fianco di mostri sacri come Wanda Osiris o Garinei e Giovannini. Nel ’53 interpreta I vitelloni“, sempre di Fellini, un caposaldo del cinema di ogni tempo acclamato da critica e pubblico.

UN ANNO INCREDIBILE

Nel 1954 Sordi è ormai un vero e proprio mattatore: escono ben tredici film da lui interpretati, fra cui “Un americano a Roma”, nel quale reinterpreta Nando Moriconi, lo spaccone romano con il mito degli States (l’anno dopo a Kansas City riceverà le chiavi della città e la carica di Governatore onorario come premio per la propaganda favorevole all’America). Sempre nel ’54 vince il Nastro d’argento come miglior attore non protagonista per “I vitelloni”.

IL PERIODO D’ORO

Sordi raccoglie successi su successi e negli anni sessanta, il periodo d’oro della commedia all’italiana, raggiunge il massimo della popolarità. Fra i riconoscimenti vanno segnalati il Nastro d’argento come miglior attore protagonista per “La grande guerra” di Monicelli, il David di Donatello per “I magliari” e “Tutti a casa” di Comencini (per cui riceve anche una Grolla d’oro), Globo d’oro negli Stati Uniti e Orso d’oro a Berlino per “Il diavolo” di Polidoro.

Nel ’66 Sordi si cimenta come regista con il film “Fumo di Londra”, che si aggiudica il David di Donatello, mentre, due anni dopo, sotto la regia di Zampa e Nanni Loy, gira “Il medico della mutua” e “Detenuto in attesa di giudizio”. Ma Sordi oltre ad essere stato un grandissimo attore comico si è rivelato anche un grande interprete nell’ambito del cinema drammatico. Prova ne è l’ennesimo David di Donatello ricevuto grazie al film “Un borghese piccolo piccolo”, sempre di Monicelli. Nel 1994 dirige, interpreta e sceneggia, insieme a Sonego, “Nestore – L’ultima corsa”. Grazie alle tematiche affrontate il film è stato scelto dal Ministero della Pubblica Istruzione per promuovere nelle scuole una campagna di sensibilizzazione sulle problematiche degli anziani e del rispetto degli animali. L’anno successivo al Festival del Cinema di Venezia, dove viene presentato “Romanzo di un giovane povero” di Scola, riceve il Leone d’oro allacarriera.

SINDACO PER UN GIORNO

Nel 1997 Los Angeles e San Francisco gli dedicano una rassegna di ventiquattro film che riscuote un grandissimo successo. Due anni dopo altro David di Donatello per “i sessant’anni di straordinaria” carriera. Il 15 giugno del 2000, per i suoi 80 anni, il sindaco di Roma Francesco Rutelli gli cede per un giorno la guida della città. Altri riconoscimenti gli sono stati assegnati anche da istituzioni accademiche, attraverso l’assegnazione di lauree “honoris causa” in Scienze della Comunicazione. Scompare nella sua villa di Roma a 82 anni, il 25 febbraio 2003, dopo una grave malattia durata sei mesi.

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