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Si è spento l’ex biancoceleste Angelo Cupini: il cordoglio della Lazio

Si è spento questa mattina all’ospedale di Udine Angelo Cupini. L’ex giocatore di Bari, Carrarese, Lazio e Udinese, era ricoverato per un male incurabile. Il 18 settembre avrebbe compiuto 59 anni. Originario di Ortonovo (La Spezia), è cresciuto nella Carrarese. Poi il passaggio all’Udinese dove vinse la Mitropa Cup. Da qui a Vicenza e poi il ritorno a Carrara. Ancora in B con la Cavese e nel 1983-’84 l’arrivo alla Lazio prima di Padova, Prato, Arezzo. Cupini chiuse la carriera nel Pro Gorizia. Domenica in occasione della partita di serie C tra Carrarese e Olbia verrà osservato un minuto di raccoglimento. Anche la Lazio tramite un comunicato si è stretta alla famiglia al giocatore.

Questo il comunicato della Lazio: “La S.S. Lazio, il suo Presidente, l’allenatore, i giocatori e tutto lo staff si uniscono al cordoglio della famiglia Cupini per la scomparsa di Angelo Cupini, giocatore biancoceleste nella stagione 1983/1984”.

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LEGGI ANCHE LE PAROLE DI RAVANELLI

Renga: “Complimenti alla Lazio, deve essere presa ad esempio dalle altre”

Lazio tra delle grandi. Nonostante il budget inferiore alle altre big del campionato la società biancoceleste sta dimostrando, grazie alla bravura e alla competenza di dirigenti e allenatore, di poter reggere il confronto e di non sfigurare dinanzi alle rivali più titolate. Prima la Juventus in Supercoppa, poi il Milan in campionato si sono dovute piegare al cospetto della banda Inzaghi. Il giornalista Roberto Renga intervenuto ai microfoni di Radio Radio si è complimentato con la Lazio per come sta operando.

Queste le parole di Renga: “La Lazio di Lotito dimostra come le società snelle funzionino meglio. Lui, Tare e Simone Inzaghi stanno lavorando benissimo. Sono un esempio per altre società che hanno troppe persone in mezzo”.

LOTITO ENIGMATICO SUL FUTURO DI INZAGHI

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VITESSE LAZIO – Inzaghi pronto a far partire dal primo minuto Caicedo

Inzaghi utilizzerà un turnover massiccio domani sera contro il Vitesse. E’ pronto all’esordio da titolare anche Felipe Caicedo.

Dopo aver massacrato il Milan con quattro gol, Inzaghi è pronto ad affrontare il Vitesse. Dato che ci saranno molte partite ravvicinate, però, il tecnico piacentino utilizzerà molti giocatori che in questo inizio di stagione avevano solamente scaldato la panchina. Probabilmente ci sarà spazio per Caicedo, dopo la prima tripletta in Serie A per Immobile ci sarà del meritato riposo. L’attaccante arrivato dall’Espanyol ha un buon feeling con le partite europee, in 25 presenze ha siglato otto reti. Speriamo sia di buon auspicio per la partita di domani.

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Ravanelli: “In Europa League la Lazio è in grado di fare cose importanti”

L’ex calciatore della Lazio, Fabio Ravanelli, è intervenuto ai microfono di Elle Radio. Di seguito riportiamo le sue parole.

Credo che la Lazio stia facendo una grande impressione non solo ai tifosi biancazzurri ma a tutti gli amanti del calcio. Immobile credo che sia un attaccante un po’ atipico – spiega Ravanelli – lavora per i compagni e si sa muovere molto bene senza palla, ma al tempo stesso ha il fiuto del gol garantendo sempre medie realizzative elevate. La squadra che sulla carta potrebbe avere qualche difficoltà in più potrebbe essere la Roma, per quanto riguarda l’Europa League Lazio e Milan sono sicuramente in grado di dire la loro in maniera importante.”

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QUI VITESSE – Gli olandesi perdono un pezzo pregiato a poche ore dalla partita

Tutto pronto ad Arnhem per l’esordio del Vitesse in Europa League, tanto entusiasmo anche sugli spalti. Arrivano però brutte notizie per l’allenatore.

I media olandesi, infatti, nelle ultime ore hanno riportato una notizia secondo la quale Serero, trequartista di qualità non sarebbe a disposizione del Vitesse per la partita di domani sera. Alla vigilia della gara contro la Lazio, dunque, il tecnico Fraser perde un pezzo importantissimo per la sua squadra, causa un infortunio procurato in allenamento. A questo punto le probabilità che i biancocelesti possano portare a casa una vittoria si alzano, ma nel calcio mai dire mai.

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Lotito enigmatico sul futuro di Simone Inzaghi alla Lazio

Qualche giorno fa era uscita la notizia di un interesse della Juventus per Simone Inzaghi che l’avrebbe individuato per il dopo Allegri.

Tuttavia il tecnico biancoceleste, dopo la vittoria contro il Milan, ha ribadito il suo amore per la Lazio, pur lasciando uno spiraglio (“Nel calcio mai dire mai”). Sul futuro di Inzaghino è intervenuto oggi anche il patron Claudio Lotito come riporta il Corriere dello Sport: “Inzaghi piace alla Juventus? Nel calcio si trovano i giocatori, gli allenatori, ma non i presidenti. La cosa più importante è avere un presidente-tifoso e non un tifoso-presidente, altrimenti si rischia quanto successo finora in tante squadreNoi abbiamo la capacità di portare alla ribalta le persone grazie al lavoro di tuttiInzaghi è una mia invenzione, l’ho portato nelle giovanili e ora sta dando i suoi frutti. Voi avete la capacità di attribuire il merito solo a una persona, ma non esistono maghi. Io riesco a fare le cose perché c’è un gruppo di lavoro. Il direttore sportivo, per esempio, si è rivelato una delle persone più efficienti e capaci come avevo previsto. Il futuro di Inzaghi? Per ora ha un contratto con la Lazio, poi si vedrà“. LEGGI IL RESTO DELLE SUE DICHIARAZIONI QUI

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Agostinelli: “Immobile deve giocare sempre. A gennaio serve un difensore”

Andrea Agostinelli è tornato a parlare della vittoria dei biancocelesti col Milan e della gara di giovedì che vedrà la Lazio al debutto stagionale in Europa League in casa del Vitesse.

Agostinelli ai microfoni di Radio 6: La differenza contro il Milan l’ha fatta la semplicità del gioco della Lazio. Il Milan era lezioso e lento, si guardava allo specchio. Inzaghi lascia molto libertà ai propri attaccanti, ma chiede uno sforzo collettivo in fase di possesso avversario. Si vede che è un gruppo affiatato, sa chiudersi molto bene per poi ripartire. E pensare che mancano due velocisti come Nani e Felipe Anderson. Il portoghese le cose migliori le ha fatte sulla fascia, può giocare anche dietro Immobile, ma il problema non si pone. Non è importante chi uscirà, la cosa importante è che vinca la Lazio. 

Con l’Europa League c’è posto per tutti, l’infortunio di Wallace lo dimostra. Serviva un altro difensore, ma questa società dimostra sempre di operare bene sul mercato. La cosa importante ora è che a gennaio si intervenga in quel settore. Poi sul tournover: “Turnover in coppa? Qualcosa di diverso me l’aspetto, penso che Inzaghi possa cambiare qualcosa a centrocampo, inserendo Murgia, e sulle corsie esterne con Marusic e Lukaku. Immobile credo che le gioca tutte finché sta bene”.

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ROMAGNOLI TORNA A PARLARE DELLA SFIDA CONTRO LA LAZIO

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Romagnoli rimugina su Lazio Milan: “Siamo stati poco cattivi”

Il difensore rossonero Alessio Romagnoli è tornato a parlare della brutta sconfitta del Milan all’Olimpico contro la Lazio.

Romagnoli ai microfoni di Mediaset ha dichiarato: “Abbiamo sbagliato tante cose, non solo tattiche, soprattutto l’atteggiamento, non siamo stati cattivi. Abbiamo sbagliato ma è un singolo episodio. Giovedì siamo sicuri ci lasceremo tutto alle spalle. Modulo? Non conta, vale l’interpretazione. Sono convinto che in Europa faremo bene”. Il difensore non è sceso in campo nella disfatta dei rossoneri a Roma. Sicuramente se avesse giocato avrebbe dato più grattacapi a Immobile e co.

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LEGGI LE PAROLE DI LOTITO SULLO STADIO DELLE AQUILE E SULLA CURVA NORD 

Lotito: “Nessun tesoretto, i soldi sono stati spesi”. Poi sullo stadio e la curva…

Intercettato dai presenti, Claudio Lotito, presente durante l’evento “Mezza Maratona per la Pace”, ha lasciato delle dichiarazioni riguardanti il mercato e lo stadio.

Queste le parole rilasciate da Lotito ai cronisti presenti: “Mi chiedete perché la Lazio ha speso meno di quanto ha incassato? Sono cose non vere, in realtà la Lazio ha speso molto di più. E’ vero, ho un utile, ma l’utile di bilancio è composto da vari fattori come l’aspetto economico e finanziario, che ci permette di usufruire di finanziamenti esterni. Noi chiudiamo sempre con un bilancio importante, perché teniamo in equilibrio i costi e i ricavi che diventano positivi. Ad esempio, non vanno contanti solamente i cartellini dei calciatori, ma anche i loro stipendi e altre componenti. 

Se spendi 30 milioni per un giocatore e fa un contratto per 5 anni, bisognerà tenere in considerazione anche il costo futuro che avrà, ovvero l’ammortamento. La cosa cambia se l’operazione è legata ad un prestito, quindi diventa un altro servizio.  Non è vero quello che dichiarate perché abbiamo acquistato i 2 portoghesi che riteniamo talenti e ve lo dimostreranno. Entrambi hanno un costo importante e non ho acquistato solo loro, ma anche altri calciatori di grande importanza che portano esperienza e qualità. Non facciamo come il marchese del grillo, non vendiamo la carbonella a 10 e compriamo la legna a 100. Compriamo la legna a uno e vendiamo a 300″.

STADIO E LUIS ALBERTO

Sullo stadio:  “Non ne abbiamo più parlato, tempo fa abbiamo proposto il nostro progetto e non ce lo hanno accettato. Purtroppo a Roma c’è miopia politica. Non è possibile che una squadra riesca ad avere uno stadio di proprietà, non lo permettono”. Su Luis Alberto: “Su Luis alberto ci puntavo, per questo lo abbiamo preso. Me lo aspettavo proprio in questo modo. D’altronde, noi non compriamo con l’estrazione del lotto”. Sui tifosi:“I tifosi devono attendere la società, mostrando pazienza e fiducia nel nostro operato, come se fossimo un padre di famiglia. Sono contento che la Curva abbia preso coscienza del nostro operato. Devo cercare di rendere la Lazio auto-consistente ed è ciò che sta accadendo”.

INZAGHI NON E’ UN MAGO

Sul tecnico biancoceleste: “Inzaghi piace alla Juventus? Nel calcio si trovano i giocatori, gli allenatori, ma non i presidenti. La cosa più importante è avere un presidente-tifoso e non un tifoso-presidente, altrimenti si rischia quanto successo finora in tante squadreNoi abbiamo la capacità di portare alla ribalta le persone grazie al lavoro di tuttiInzaghi è una mia invenzione, l’ho portato nelle giovanili e ora sta dando i suoi frutti. Voi avete la capacità di attribuire il merito solo a una persona, ma non esistono maghi. Io riesco a fare le cose perché c’è un gruppo di lavoro. Il direttore sportivo, per esempio, si è rivelato una delle persone più efficienti e capaci come avevo previsto. Il futuro di Inzaghi? Per ora ha un contratto con la Lazio, poi si vedrà“.

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LEGGI LE ULTIME SULL’ALLENAMENTO

Ledesma: “Sulla mia esclusione dalla rosa nel 2009 non sbagliò solo Lotito…”

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Cristian Ledesma torna a parlare della sua esclusione dalla rosa dalla Lazio nella stagione 2009/2010.

Sono passati 8 anni, ma tutti in casa Lazio ricordano il rumore che fece l’esclusione dalla rosa di Cristian Ledesma e Goran Pandev. Alla fine l’italo-argentino, a differenza del macedone, rientrò nei ranghi biancocelesti. Ed è proprio lui oggi a ricordare quei momenti ai microfoni di ‘Calcio2000’: “E con estrema sincerità dico che, ancora oggi, mi assumo le mie responsabilità. Sicuramente ho sbagliato anche io, non solo Lotito e il club. Le cose andarono così, probabilmente per la volontà di Dio, ma voglio ringraziare tutti i tifosi che in quel periodo mi fecero sentire tutto il proprio calore. E questo per me fu importantissimo. Diciamo che doveva andare così, semplicemente. Anche oggi ricordo comunque con orgoglio quel ‘litigio’. E ripeto: mi assumo le mie responsabilità”.

“VICINO ALL’INTER?…”

Forse qualcosa con l’Inter c’era, ma rispondo onestamente: fino a quando non vedo sul tavolo il contratto da firmare non considero nessun giocatore vicino a una determinata squadra. Quindi sono stato vicino all’Inter? Può essere, ma non lo so. Non ne ho la certezza. Non si parlò di cifre, di dettagli. C’era il loro interesse, questo non lo nego, ma non siamo mai arrivati al punto di firmare”.

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LEGGI ANCHE LE ULTIME DA FORMELLO

FORMELLO – Tanto turnover (e una sorpresa) in vista del Vitesse

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Ultimo allenamento questa mattina a Formello per la Lazio prima della partenza per Arnhem.

Non mancano le sorprese in quel di Formello: su tutte, lo schieramento di Lucas Leiva al centro della difesa a tre. Una posizione già occupata ai tempi del Liverpool dal brasiliano, che permetterà dunque sia a de Vrij che a Radu di tirare il fiato. Ai fianchi di Leiva agiranno Bastos e Luiz Felipe, all’esordio dal primo minuto.

TURNOVER

Simone Inzaghi cambierà per 7/11 la formazione vista dall’inizio domenica scorsa con il Milan. A partire dal centrocampo, dove l’unico confermato è Parolo, squalificato per la prossima di campionato a Genova. La cabina di regia sarà invece affidata a Di Gennaro, al debutto assoluto, mentre Murgia in mezzo, Marusic sull’out di destra e Lukaku sulla sinistra andranno a completare la linea mediana. Davanti prima da titolare per Caicedo, supportato da Luis Alberto con Immobile che osserverà un turno di riposo. Tutto pronto dunque per un debutto in Europa League da non fallire per nessun motivo.

PROBABILE FORMAZIONE

(3-5-1-1): Strakosha; Bastos, Lucas Leiva, Luiz Felipe; Marusic, Parolo, Di Gennaro, Murgia, Lukaku; Luis Alberto; Caicedo. All. Inzaghi.

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Milinkovic, la Lazio accelera con il Genk per annullare la ‘clausola cessione’

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La Lazio accelera i tempi per annullare la ‘clausola cessione’ con il Genk per Milinkovic Savic.

Dopo essere esploso la scorsa stagione, quest’anno Milinkovic-Savic può definitivamente consacrarsi. Si prospetta un futuro da top player per il serbo, gioiello che la Lazio ha acquistato nell’estate del 2015 per quasi 6 milioni, di cui 4,9 di base e 1 di bonus supplementare. Lo scorso aprile il rinnovo del contratto fino al 2022 ha tenuto a freno l’assalto del Real Madrid, pronto a mettere sul piatto più di 60 milioni. Viste però le ulteriori avances, sia dall’Italia che dall’Europa, all’orizzonte, Lotito vuole anticipare i tempi per assicurarsi una possibile maxi plusvalenza. Nelle prossime ore dunque il patron capitolino potrebbe formalizzare il riscatto nei confronti del Genk.

Un’operazione già svelata nei giorni scorsi, che cancellerebbe la clausola del 50% su un’eventuale cessione richiesta dal club belga. Clausola di cui all’epoca la Lazio si servì per superare definitivamente la concorrenza della Fiorentina e che fu fissata in 9 milioni, da versare entro due anni per farla decadere. Una soluzione che farebbe tutti felici: il Genk, che otterrebbe così quasi il doppio della cifra già incassata al momento della cessione, e la Lazio, che potrebbe mettere a grosso frutto uno dei migliori colpi del duo Lotito-Tare.

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Pippo Inzaghi: “Simone è felice. Ora però deve fare un altro capolavoro”

Filippo Inzaghi, attuale allenatore del Venezia, in una intervista rilasciata ai microfoni della Gazzetta dello Sport ha parlato del tecnico della Lazio, il fratello Simone.

Bravo Inzaghi. Weekend d’oro: lei vince a Bari, suo fratello Simone con la Lazio strapazza il Milan: «Eh magari. Per fortuna di momenti felici ne abbiamo, l’anno scorso abbiamo fatto cose importanti. Ma facendo questo mestiere sappiamo che ci saranno anche i momenti neri».

Come sta suo fratello? «E’ felice, sereno. Gli è successo qualcosa di speciale, ma so come conosce il calcio e quanto impegno ci mette. Alla Lazio doveva arrivare il messia Bielsa. Simone rischiava, ma è stato bravo. Adesso ha tanti impegni e una rosa non ampia: deve fare un altro capolavoro».

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Il rinnovo di de Vrij a un passo ma si contratta ancora sulla clausola rescissoria

Andati via Biglia e Keita alla Lazio è rimasta aperta soltanto la questione de Vrij. Tre tormentoni estivi. Due dei quali finiti con delle cessioni capolavoro. Per il difensore olandese però è tempo di rinnovo. La società biancoceleste conta di blindarlo fino al 2020.

LA TRATTATIVA

Una trattativa che procede da mesi, il cui nodo principale è legato alla clausola di rescissione. La Seg, l’agenzia che gestisce il centrale, vorrebbe stabilire un prezzo base di 25 milioni di euro. Lotito e Tare invece almeno 40. Si vedrà. L’incontro decisivo andrà in scena probabilmente oggi in Olanda. I dirigenti biancocelesti cercheranno di strappare la firma (lo stipendio sale a 2 milioni). Sarà fondamentale il sì di de Vrij per evitare che vada via a parametro zero a giugno 2018.

DE VRIJ MINISTRO DELLA DIFESA

Inzaghi intanto, come fa notare Il Tempo, se lo tiene stretto. de Vrij è il ministro della difesa, il leader di una retroguardia puntale e precisa. Con lui in campo tutto il reparto acquista sicurezza: Wallace e Bastos per esempio sono cresciuti in tempo record. Questo perché l’olandese riesce a far sembrare tutto semplice, non perde mai la calma e si muove con estrema facilità aiutando i compagni di reparto. La Lazio lo prelevò dal Feyenoord nel 2014. Tare fu bravo a strappare l’accordo con il giocatore prima del Mondiale (de Vrij a luglio venne dichiarato il miglior difensore della manifestazione) strappandolo alla concorrenza del Manchester Utd che lo voleva a tutti costi.

LO STOP 

Al primo anno a Formello disputò 35 gare. Al fianco di Gentiletti, Mauricio e Cana, si rese protagonista della conquista del terzo posto e della finale di Coppa Italia contro la Juventus. L’anno dopo invece de Vrij restò fuori per 8 mesi per la rottura totale del ginocchio (ricostruzione della cartilagine), dopo un match con la nazionale. Un anno disastroso che portò all’esonero di Pioli.

IL RITORNO

Poi la rinascita con Inzaghi, prestazioni di altissimo livello, al punto da attirare le attenzioni di Juventus, Inter, Milan e Atletico Madrid. Il finale della scorsa stagione però sollevò molti dubbi sulle sue condizioni fisiche, spesso si fermò a causa della solita e fastidiosa infiammazione al ginocchio. La Lazio però ci ha sempre creduto, sin dal primo giorno, e ora è pronta a blindarlo.

LE PAROLE DEL CENTRALE OLANDESE

Lui non ha mai avuto dubbi: «Lo scorso anno siamo partiti un po’ scoraggiati ma la stagione è andata comunque molto bene. Ora, stiamo approcciando alla prossima annata con più positività. Dobbiamo confermarci, lo scorso anno appartiene al passato e non conta più. Dobbiamo ripartire da zero e lavorare nel migliore dei modi. La conquista della Supercoppa è stata una gioia immensa». Ora è tempo di firmare. Lo spera Inzaghi, lo vogliono tutti i tifosi della Lazio.

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IMMOBILE NELLA “BEST 11” DI WHOSCORED

Fassone (ad Milan) ammette: “Juve e Napoli superiori, dovremo vedercela con Inter, Lazio e Roma”

Lo sfarzoso mercato estivo portato a compimento dal Milan aveva fatto sognare i tifosi rossoneri entusiasti della campagna acquisti. La pesante sconfitta subita in casa della Lazio però ha incrinato le poche certezze della squadra milanese. La compagine di Montella è una delle maggiori pretendenti allo Scudetto. Il passo falso dell’Olimpico, come conferma l’ad rossonero Fassone, ha però riportato i meneghini sulla terra. Ci sarà tanto da lavorare per il tecnico napoletano se si vuole essere protagonisti.

Per parlare della situazione è intervenuto l’ad rossonero Marco Fassone che, ai microfoni del Corriere dello Sport, ha dichiarato: «Ci è venuto qualche dubbio dopo la sconfitta di domenica. Le sconfitte fanno parte di un progetto di crescita, magari non di queste dimensioni. Il nostro obiettivo è il quarto posto ma se non ci arriveremo non faremo drammi. Juve e Napoli hanno qualcosa in più. La corsa va fatta su Inter, Roma e Lazio. Mi sembrano squadre più alla nostra portata a livello di rose».

NOVITA’ IN VISTA PER IL CALCIOMERCATO

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AL VIA LA RIFORMA DEL CALCIO

Il Presidente Lotito: “Gli Scudetti non si vincono sui giornali”

«Sa nella vita in quali categorie si distinguono le persone?». Veramente no. «Combattenti e spettatori. L’importante non è essere reduci». Claudio Lotito è un fiume in piena. La sua Lazio è la squadra rivelazione di fine estate. Come riporta il Corriere della Sera è lei l’ammazza grandi. Dopo quasi un mese esatto dall’essersi aggiudicata la Supercoppa Italiana a spese della Juventus domenica pomeriggio la squadra biancoceleste si è ripetuta. Annichilito il Milan strapazzato e battuto 4-1. «Domenica sera Fassone e Montella erano delusi, ma li ho rincuorati. Anche se hanno investito molto, occorre del tempo all’allenatore per assemblare la squadra. Il Milan è ancora in fase di lavori in corso, perciò bisogna avere pazienza».

LE PAROLE DI LOTITO SU INZAGHI

«Simone ha qualità e quando ho puntato su di lui sapevo che sarebbe stato in grado di ottenere risultati. Certo, storicamente la Lazio non è società che compie operazioni folli sul mercato. Quando si costruisce una casa si può comprare un terreno agricolo per renderlo edificabile o direttamente edificabile. Certo quest’utima è la via più corta ma anche più dispendiosa»
.

L’OPERAZIONE DI MERCATO CHE LO INORGOGLISCE

«Beh, Luis Alberto non lo conosceva nessuno ed è stato una sorpresa. E poi Immobile, l’ho riscattato lo scorso anno a dieci milioni dal Siviglia quando in pochi credevano in lui. Ora vale molto di più. Senza parlare di Milinkovic-Savic che ha solo ventidue anni e diventerà un fenomeno»
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SQUADRA COMPETITITVA NONOSTANTE LE CESSIONI E IL SALDO IN ATTIVO

«Spendere per spendere mica ti fa vincere: guardi il Cosmos di Pelè. Era imbottito di fenomeni ma trofei non ne ricordo».

LOTITO PRESIDENTE INVADENTE

«No, guardi. Io scelgo il tecnico ma poi lascio assoluta libertà d’azione. Tutti pensano che ci sia il mio zampino dietro l’esclusione dai convocati di Keita nella finale di Supercoppa contro la Juventus. Invece Simone mi chiamò quando ero in vacanza in montagna e mi disse di volerlo lasciar fuori dalla lista perché nei suoi occhi non vedeva furia agonistica. ‘Decidi tu’, gli dissi. Qui c’è una catena di comando cortissima: il sottoscritto, Tare e l’allenatore. Quando Bianchessi ha lasciato il settore giovanile del Milan e l’ho chiamato a Roma mi ha detto: ‘Sono orgoglioso di essere arrivato in una grande famiglia’»
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INZAGHI A INIZIO STAGIONE ERA DEPRESSO

«Verissimo. Simone venne da me e si lamentò perché la Gazzetta non ci aveva messo fra le prime dieci. Sa cosa gli risposi?». No, dica. «Simo’ devi essere contento perché ci sottovalutano. Non si vincono gli scudetti stando sui giornali. E io lo so bene perché anche in ambito di politica sportiva sono piuttosto impopolare. Lotito dà fastidio perché è autonomo e indipendente. Noi come Fantomas dobbiamo fare: stare nascosti e apparire al momento opportuno. La Lazio in serie A veste i panni dello scolaro di origini umili. E’ in seconda fila rispetto al figlio del ricco, ma se ha testa ed è intelligente emerge o no? Lunedì si è parlato solo del crollo del Milan, non dell’impresa della Lazio».

DIA UNA RISPOSTA AI SUOI DETRATTORI

«Il mio motto è ‘ora et labora’. Lavoro venti ore al giorno, l’ultimo bilancio della Lazio si è chiuso in utile. Da 14 anni, da quando sono presidente, non percepisco emolumenti e il mio rimborso spese è di zero euro. Esistono i manager e i mangianers che pensano solo al proprio lucro personale. Come ci sono molti prenditori e pochi illuminati imprenditori che pensano a una crescita della società e non a se stessi».

ORA SI PUO’ SOGNARE?

«Macché, io ho una visione pratica e non onirica. Restiamo con i piedi per terra».

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Immobile nella ‘Best XI’ dei cinque maggiori campionati europei

I tre gol rifilati al Milan dall’attaccante della LazioCiro Immobile, non sono passati inosservati. Grazie alla tripletta messa a segno con i rossoneri, oltre ad aver conquistato il titolo di capocannoniere della Serie A nel 2017, il laziale è stato anche inserito nella ‘Best XI’ dei cinque maggiori campionati europei. La formazione, fatta dal sito whoscored.com, ha preso in considerazione il campionato francese, inglese, italiano, spagnolo e tedesco. Per Ciro Immobile un bel 10 in pagella. Eguagliato il voto di Lionel Messi, con il quale guida l’attacco della squadra. Anche il centrocampo – Callejon, Rakitic, Illaramendi e Neymar – non è da meno. In difesa invece Souquet, D. Carlos, Camacho e Max. Tra i pali il talentuoso R. Fernandez.

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Bacci: “Lazio squadra competitiva. Lulic, Parolo e Radu laziali veri”

L’ex centrocampista biancoceleste Roberto Bacci è intervenuto ai microfoni di Lazio Style Radio 89.3.

Queste le parole di Bacci“Bisogna fare i complimenti ai biancocelesti per la partita svolta domenica scorsa. Anche se nei primi minuti di gioco sia stato il Milan a fare la partita. La Lazio ha atteso i rossoneri e progressivamente si è resa conto di quello che si poteva fare. Immobile ha trascinato i biancocelesti. E’ sempre presente in area e riesce sempre a segnare, da qualsiasi posizione. È un lusso avere un giocatore come lui in squadra.

La giocata di un grande calciatore ha sbloccato il match e da quel momento si è costruita una grande vittoria. Ora la Lazio deve acquisire più consapevolezza per raggiungere traguardi importanti. Leiva è un calciatore d’esperienza fondamentale per i biancocelesti. Ha portato grande equilibrio in squadra, un acquisto azzeccatissimo. In rosa ci sono tanti calciatori attaccatissimi alla maglia biancoceleste. Parolo, Radu e Lulic sono veri laziali.

La Lazio gioca veramente da squadra, tutti gli uomini di Simone Inzaghi si sacrificano per il compagno. La squadra è molto competitiva ed è capitanata da un calciatore importantissimo come Senad Lulic. È molto bello ed emozionante veder giocare la compagine capitolina. Ciò ha profuso un positivo entusiasmo tra i tifosi biancocelesti”.

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Al via la riforma del calcio: lotta al bagarinaggio e celle negli stadi

Uno stadio più sicuro, dove anche le famiglie possano andarci senza timore. E’ questo l’obiettivo della ‘riforma del calcio’. Riforma alla quale il  coordinatore del Comitato ‘mafia e sport’ e segretario della Commissione parlamentare Antimafia Marco Di Lello sta lavorando da inizio 2017.

Più riduciamo la presenza della criminalità all’interno degli stadi, più sarà possibile avvicinarci al modello inglese. Queste le sue parole all’Adnkronos. Un modello invidiato da tutto il mondo che da noi viene invocato per mettere ordine nello sport più popolare.

Dopo aver ascoltato il parere di alcuni dei personaggi più importanti del mondo del calcio – Malagò, Tavecchio, Lotito, Preziosi, De Laurentiis, Tommasi (presidente dell’Associazione italiana calciatori), diverse procure (Torino, Roma, Catania, Napoli) oltre al capo della Polizia Gabrielli – domani è la volta del ministro dello Sport Luca Lotti. “Dopo di che il nostro obiettivo – sottolinea Di Lello – è quello di concludere entro fine mese. Vogliamo fare approvare la nostra relazione dalla Commissione in modo che venga poi esaminata in Aula”.

“Noi vogliamo evitare infiltrazioni mafiose nel sistema calcio e perché ciò accada vanno affrontati alcuni punti deboli. A cominciare dal bagarinaggio dei biglietti. Per chi compra per rivendere a un prezzo più alto vogliamo introdurre un reato specifico. Vogliamo cambiare il sistema che sta alla base della tessera del tifoso ampliando i Daspo. L’obiettivo è identificare i tifosi non buoni per impedire che entrino negli stadi“.

E ancora: Negli stadi ci saranno delle celle di sicurezza visto anche il ripristino del reato di arresto in flagranza differita (entro 48 ore) per chi commette i cosiddetti reati da stadio nel decreto Minniti. Controlleremo poi i vari passaggi societari per evitare che possano nascondere il riciclaggio di denaro sporco. Inoltre vieteremo le scommesse sulle partite della Lega pro”.

L’APPELLO DEL SINDACO OLANDESE AI TIFOSI

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LE PAROLE DELL’AVV. MIGNOGNA SULLO SCUDETTO DEL 1915

Calciomercato: diverse novità in arrivo dalla prossima stagione

Novità in vista per il calciomercato internazionale. Dopo che solo poco tempo fa la Premier League ha deciso di chiudere ufficialmente la campagna trasferimenti estiva (in entrata) prima dell’inizio ufficiale della stagione calcistica. Ma questa non è la sola novità in arrivo.

A quanto riporta The Sun i grandi club europei starebbero pensando di abolire la finestra del calciomercato di riparazione di gennaio. Finestra introdotta nel 2003 e che dopo quattordici anni potrebbe essere eliminata definitivamente.

RAMBAUDI CONTRO LA SCELTA DI INZAGHI DI FARE TURNOVER

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