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VAR – Ecco il bilancio al termine del girone di andata

E’ stato tra le più importanti innovazioni introdotte in Serie A nel 2017. Ora, al termine del girone di andata, anche per il VAR è tempo di bilanci.

45: tante sono state le correzioni delle decisioni arbitrali operate dal VAR al termine del girone di andata. A dirlo, l’ex arbitro internazionale Tiziano Pieri, che all’Ansa rivela uno dei numeri della principale novità di questa stagione in Serie A. Di questi 45 interventi, 25 hanno riguardato i rigori, con 18 concessi e 7 (l’ultimo dei quali sabato in Inter-Lazio) tolti con l’ausilio della “moviola”. Quanto invece ai gol, 9 sono stati quelli annullati per offside, mentre in tre casi sono stati confermati nonostante l’assistente avesse segnalato l’irregolarità dell’azione.

Interventi si sono registrati anche per espulsioni: 10 quelle decretate – segnala Pieri ai microfoni della ‘Giostra del gol’, la trasmissione di Rai Italia condotta da Enrico Varriale -, di cui due per chiara occasione da rete. Due come i rigori tolti per fuorigioco. Ad usufruire di più dell’aiuto del Var sono stati gli arbitri Mariani e Valeri, rispettivamente con 5 e 4 cambi di decisione al video. A loro fanno da ‘contraltare Calvarese e Irrati, mai andati a bordo campo davanti allo schermo.

LEGGI ANCHE LA NOSTRA INTERVISTA A MICHELE PLASTINO

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ESCLUSIVA – MICHELE PLASTINO: “CREDICI LAZIO, QUEST’ANNO TUTTO E’ POSSIBILE”

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All’indomani del pareggio contro l’Inter, il direttore di Radio Sportiva Michele Plastino, ci ha rilasciato un’intervista sulla gara di San Siro e sul momento della Lazio in generale.

“Una Lazio compatta, che si muove come una fisarmonica. Una Lazio bella da vedere e che, da un certo punto di vista, contro l’Inter ha fatto la miglior partita dell’anno.” Parole convinte quelle di Michele Plastino. Non coraggiose, perché comunque non si può negare l’evidenza dei fatti. Questa Lazio è bella e gioca molto bene. Quando gli chiedo cosa sia mancato sabato pomeriggio per vincere contro l’Inter (leggi qui le pagelle), il direttore di ‘Radio Sportiva’ non ha dubbi: “Alla Lazio è mancato soltanto il gol. Nonostante le prestazioni non brillanti di Luis Alberto e Milinkovic-Savic, giocatori decisivi per qualunque compagine.” In effetti è vero, i due non hanno giocato bene. Ciò nonostante, gli uomini di mister Inzaghi hanno illuminato San Siro, dimostrando una grande compattezza di squadra, unita a un’armonia interna evidente a tutti i presenti allo stadio.

Il Calciomercato e le ambizioni

Dal primo fino al trentun gennaio c’è il mercato, direttore lei cosa si aspetta? “La Lazio sta giocando un buon campionato, deve rinforzarsi se vuole aumentare le possibilità di centrare qualche traguardo importante. Oltre a Caceres, serve ancora qualche innesto per sopperire ai tanti impegni e infortuni che possono capitare durante una lunga stagione. Poi quando chiedo al direttore una piccola previsione su dove può arrivare questa Lazio, la risposta è di quelle che ti fa sognare e amare di più i colori biancocelesti. “Dove può arrivare la Lazio? Guarda, sembra un paradosso, ma quest’anno tutto è possibile. Dal primo al quinto posto tutto può accadere.” 

Dopo questa dichiarazione e qualche battuta extra, l’intervista vola via fra gli auguri (era il 31 pomeriggio e io stavo ancora a Milano). Appena termina la chiamata, organizzo gli appunti presi sul quaderno scrivendo in modo veloce le cose più importanti affermate dal direttore di Radio Sportiva. Io che già vedo sempre biancoceleste, rileggendo l’ultima dichiarazione provo un piccolo brivido che mi fa sognare per qualche istante. Quel “Tutto è possibile” mi carica più che mai, poi però, chiudendo il quaderno e alzando gli occhi al cielo, mi accorgo del grigio della città meneghina e, da biancoceleste, tutto ritorna a tinte più reali.

Davide Sperati per Laziochannel.it

Riproduzione riservata se non citando espressamente la fonte laziochannel.it

 

Guarda i video più belli della Serie A

LEGGI ANCHE L’ULTIMA DI SKY CONTRO LA LAZIO

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Sempre più Sky…fato. Ma i soldi degli abbonati della Lazio sono falsi?

Come ogni Capodanno la piattaforma Sky ha mandato in onda un filmato relativo al campionato in corso. Sul video, mese per mese, le immagini più belle e i risultati più importanti fin qui registrati. Ancora una volta però ignora la Lazio.

Durante il filmato trasmesso vengono citate vittorie meno importanti ma non risulta esserci nessuna traccia dell’importante successo conquistato dai biancocelesti a Torino in casa della Juventus. La squadra di Simone Inzaghi è l’unica che nelle ultime due stagioni ha vinto in casa dei campioni bianconeri. Secondo Sky però un’impresa del genere non merita nessuna citazione. Circostanza strana per una tv a pagamento che dovrebbe risultare imparziale e che dovrebbe rispettare ogni proprio abbonato. Toglieteci una curiosità… ma i soldi che mensilmente i tifosi biancocelesti versano nelle casse della piattaforma televisiva sono falsi?

La Lazio terzo miglior attacco del 2017. Inoltre nelle ultime tre partite…

La Lazio sa segnare. A differenza degli anni precedenti questa è una squadra che va spesso in gol

Il 2017 per la Lazio è stato un anno fantastico. Eliminazione dalla Coppa Italia avvenuta in semifinale ai danni della Roma, non concedendo la famosa “rivincita”. Inoltre pochi giorni dopo ribatte la stessa Roma nel derby per un sonoro 3-1. La vittoria in semifinale comporta anche la finale di Tim Cup dove la squadra di Inzaghi perderà contro la Juve ma batterà la stessa squadra in Supercoppa conquistando un trofeo stagionale.

Terzo miglior attacco – La squadra di Inzaghi come riporta la classifica Opta, è il terzo miglior attacco del 2017 con ben 85 reti messe a segno. Grande merito va al bomber Ciro Immobile autore di moltissimi gol. Si posiziona dopo Juve e Napoli mentre Scavalca Roma e Inter. Un dato bello per i biancocelesti che in passato venivano criticati per i pochi gol. Inoltre, oltre a segnare molto, la Lazio nelle ultime tre partite ha lasciato la porta inviolata cosa che in questa stagione non era mai accaduta. Oltre che a saper attaccare forse la squadra di Inzaghi inizia a difendere nel migliore dei modi.


LEGGI QUANDO ARRIVERà CACERES E QUALI SONO LE CONTROPARTITE

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La Lazio avrà un’arma in più. Martin Caceres è pronto ad arrivare il 14 gennaio

La Lazio avrà un difensore in più da poter usare per il sogno Champions

Negli ultimi giorni si era parlato di un possibile rallentamento per l’arrivo di Martin Caceres nonostante ci sia un contratto firmato il Ds del Verona insieme a Pecchia, vorrebbero trattenere il difensore fino alla fine della stagione. Ma Tare non sembra intenzionato ad accontentare queste richieste. Il calciatore è stato acquistato a giugno e girato in prestito fino all’ultima partita prima della sosta natalizia perché la Lazio non aveva lo slot per il tesseramento degli extra comunitari. Per questo è stato girato al Verona aggirando così la regola. Inzaghi dopo la partenza di Hoedt scelse di non prendere nessun difensore perché certo dell’arrivo di Caceres. Ma il contratto fra i due club dovrà essere messo nero su bianco per questo la società ancora non ha dato il suo annuncio ufficiale. Il difensore giocherà l’ultima partita con il Verona il 6 gennaio contro il Napoli. Dopodiché vestirà la maglia biancoceleste  dal 14 gennaio giorno in cui approderà a Formello.

LE CONTROPARTITE

In questa stagione Caceres ha giocato ben 13 partite facendo 1078 minuti e 3 gol. Numeri importanti per questo calciatore che è pronto a vestire la maglia biancoceleste. Il Verona spera di ricavare qualcosa da questa faccenda visto anche lo stipendio speso per le prestazione dell’uruguaiano. La Lazio ha proposto Mauricio ma l’ipotesi è stata scartata dall’allenatore. Ora le contropartite in ballo sono tre: Lombardi (tornerebbe dall’esperienza di Benevento), Djordjevic o Perea. Una di queste probabilmente sarà la contropartita che andrà a finire a Verona.

LEGGI NAINGGOLAN E LA FOLLIA DI CAPODANNO

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Nainggolan esagera a capodanno. Si ubriaca, fuma e… bestemmia. Poi si scusa

Il centrocampista Radja Nainggolan si lascia andare nella notte di capodanno.

Nainggolan durante i festeggiamenti, inizia un video in diretta sul suo social network di Instagram. Nel video si vede il calciatore mentre beve e fuma e inoltre aggiunge di essere “ubriaco” più di una volta. Un esempio non del tutto professionale per un calciatore che tra l’altro poche ore dopo dovrebbe svolgere gli allenamenti con la propria squadra. Ma il video che fa scalpore è il successivo dove si intravede Radja mentre gioca sul suo campo da tennis di casa in cui bestemmia due-tre volte perché non riesce a tirare la pallina proclamandosi “ubriaco”. Un atteggiamenti che ha lasciato divisi i tifosi della Roma. Alcuni gli hanno dato del non professionista, molti i commenti positivi del tipo: “A capodanno ognuno fa quello che gli pare” molti altri invece lo hanno accusato di guadagnare moltissimi soldi e di non essere un esempio per i più giovani.

Inoltre dopo aver pubblicato questi video, il calciatore li ha rimossi il giorno seguente a mente lucida. Però all’inizio invece di chiedere scusa ha attaccato chi ha deciso di riportare la notizia… Non un momento facile quello in casa giallorossa dopo le 2 vittorie e il pareggio consecutive in casa. Ora ci si mette anche Nainggolan a creare polemiche, infatti la società giallorossa ha deciso di punire il calciatore all’interno della società senza far trapelare nulla. Ma sono in molti a chiedere una punizione in stile Dybala che non si allena da professionista ed è finito in panchina per 2-3 partite. Ma la Roma non avrà la forza di fare la stessa cosa. Anche Balotelli ha commentato il video del calciatore con un: “Mamma mia fra! Però non mi batti”. Il calciatore poi capisce l’errore e chiede scusa pubblicamente.

LEGGI LE PAROLE DI JESSICA IMMOBILE

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Jessica Immobile: “Lui è romantico, dolce e protettivo. Buon 2018 a tutti”

Jessica Malena, moglie di Ciro Immobile si lascia intervistare ai microfoni di Tuttomercatoweb.com e parla del suo Ciro e dell’anno che verrà


Le parole di Jessica Immobile: “È stato come uno tsunami che rade al suolo il passato. Abbiamo iniziato a conoscerti tramite un social network; all’inizio era tutto uno scherzo, un gioco ma poi un giocno ci siamo incontrati come lui giocava nel Pescara, perché io sono abruzzese. Lui è partito subito forte, ma è stato un colpo di fulmine da tutte e due le parti, dopo il nostro incontro pensavo spesso a lui”. Poi parla dei difetti del marito: “Diciamo che è testardo. Ci scontriamo spesso ed è molto geloso. Ma Ciro non mi fa mancare nulla, è protettivo, romantico, dolce, prevalgono i pregi su i suoi difetti”. PEr l’anno nuovo: “Abbiamo avuto tanto in questi anni e dal 2017, quindi di proseguire così con tante altre cose belle. Un augurio di un felicissimo 2018 da me e da parte di mio marito Ciro e soprattutto Forza Lazio!”.

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Paolo Casarin: “Classe arbitrale italiana mediocre, il Var lo sta dimostrando”

Paolo Casarin, intervenuto ai microfoni del Corriere della Sera, ha parlato del Var. L’ex arbitro ha commentato le decisioni prese dagli arbitri nell’ultima giornata di Serie A.

Queste le parole di Casarin: “Come fatto da Orsato anche Rocchi nella gara di San Siro si è servito del Var per cancellare un rigore concesso alla Lazio su un contatto di braccio chiaramente involontario di Skriniar. I due direttori di gara citati sono i migliori in Italia. Entrambi sono stati bravi e disponibili ad ammettere l’errore. Cosa che non hanno fatto l’arbitro Gavillucci e l’addetto al Var Giacomelli, incapaci di intervenire su un netto fallo di Danilo con conseguente rigore negato al Bologna. L’utilizzo della tecnologia ha messo in evidenza la mediocrità della nostra classe arbitrale”.

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Top 11 Serie A: ben quattro i calciatori della Lazio presenti

Tenendo conto delle medie voto di queste prime diciannove giornate di campionato Mediaset ha stilato la Top 11 della Serie A.

Nella formazione risultano essere presenti ben quattro giocatori della squadra di Simone Inzaghi. La Top 11 è completata poi da tre calciatori del Napoli, altrettanti della Juventus e un giallorosso. Qui di seguito la Top 11 della Serie A (4-3-2-1): Strakosha (Lazio); Florenzi (Roma), de Vrij (Lazio), Koulibaly (Napoli), Ghoulam (Napoli); Allan (Napoli), Pjanic (Juventus), Matuidi (Juventus); Dybala (Juventus), Luis Alberto (Lazio); Immobile (Lazio).

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PREMIER LEAGUE – I risultati della XXII^ Giornata: Liverpool corsaro, United secondo

Si è disputata in Inghilterra la XXII^ giornata  di Premier League. I Reds vincono: Chance sfruttata dal Liverpool che approfitta del pari tra Arsenal e Chelsea per rifarsi sotto. Lo United risale al secondo posto, il Newcastle supera in trasferta lo Stoke.

PREMIER LEAGUE: RISULTATI FINALI XXII^ GIORNATA

LUNEDI’ 1 GENNAIO 2018

Brighton – Bournemouth 2-2
Marcatori: 5′ Knockaert (Br), 33′ Cook (Bo), 48′ Murray (Br), 79′ Wilson (Bo);

Burnley – Liverpool 1-2
Marcatori: 61′ Mané (L), 87′ Gudmundsson (B), 90′ Klavan (L);

Everton – Manch. United 0-2
Marcatori: 57′ Martial, 81′ Lingard;

Leicester – Huddersfield 3-0
Marcatori: 53′ Mahrez, 60′ Slimani, 90′ Albrighton;

Stoke City – Newcastle 0-1
Marcatori: 73′ Pérez;

MARTEDI’ 2

Manch. City – Watford 3-1
Marcatori: 1′ Sterling (MC), 13′ aut. Kabasele (MC), 63′  Aguero (MC), 82′ Gray (W);

Southampton – Crystal Palace 1-2
Marcatori: 17′ Long (S), 69′ McArthur (CP), 80′ Milivojevic (CP);

Swansea – Tottenham 0-2
Marcatori: 12′ Llorente, 89′ Alli;

West Ham – West Bromwich Albion 2-1
Marcatori: 13′ McClean (WBA), 59′, 90′ Carroll (WH);

MERCOLEDI’ 3 GENNAIO

Arsenal – Chelsea 2-2
Marcatori: 63′ Wilshere (A), 67′ rig. Hazard (C), 84′ Marcos Alonso (C), 92′  Bellerin (A).

CLASSIFICA: Manch. City 62, Manch. United 47, Chelsea 46, Liverpool 44, Tottenham 41, Arsenal 39, Burnley 34, Leicester 30, Everton 27, Watford 25, Huddersfield 24, Brighton 23, Crystal Palace, Newcastle, West Ham 22, Bournemouth 21, Southampton, Stoke City 20, Swansea, West Bromwich Albion 16.

LEGGI LE PAROLE DI BONETTO SU LOTITO E MILINKOVIC

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LEGGI LE PAROLE DI DI GENNARO (PREMIUM SPORT) SULLO SCUDETTO

Bonetto: “Lotito ha l’acquolina in bocca con Milinkovic”

L’ex giocatore laziale Riccardo Bonetto ha parlato della stagione della Lazio consigliando a Lotito di investire sul mercato prendendo giocatori già pronti.

L’ex difensore ha parlato della corsa scudetto: “Quest’anno è un po’ più avvincente rispetto agli anno scorsi dove lo scudetto era già deciso a fine girone d’andata. Quest’anno se la giocheranno fino alla fine Juve, Roma e Inter, il Napoli ha la coperta corta. De Laurentiis dovrebbe fare qualcosa di più, magari comprando 2-3 giocatori importanti che ti permettono il salto di qualità. 

Sulla Lazio: Lotito con Milinkovic-Savic ha l’acquolina in bocca. Scherzi a parte, il trand della Lazio è positivo: la società cerca di valorizzare i forti per venderli a prezzo sopra mercato. Ho letto di cifre grosse. E’ importante puntare sui giovani però servono anche i giocatori importanti: servirebbero un centrale, un centrocampista e un centravanti cosicché i giovani possano crescere in tranquillità. La Lazio è andata molto bene questa stagione: è andato via Biglia e ha preso Leiva che ha fatto benissimo. Poi non è possibile che solo Immobile segni in avanti. Servirebbe uno alla Klose. Così si può arrivare tra i primi 4. Se la Lazio continua così può migliorare o perlomeno essere costante”. Su Tare e Inzaghi: “Chi è più bravo? Lotito a sceglierli (ride, ndr)”.

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Antonio Di Gennaro (Premium Sport): “Scudetto? Occhio alla Lazio”

Il giornalista di Premium Sport Antonio Di Gennaro ha inserito anche la Lazio nella corsa allo scudetto definendola più squadra dei nerazzurri.

“Inter e Roma sono un tantino al di sotto, la Roma deve recuperare una gara anche se a Genova con la Sampdoria sarà difficile – ha dichiarato a Tmw Radio -. Juventus e il Napoli hanno dimostrato di essere più forti, quelle da battere. Anche la Lazio però è una mina vagante, a San Siro ha dimostrato di essere più squadra dell’Inter, anche come organico, con la capacità di stare sempre lì”. 

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PAGELLONE LAZIO 2017 – Il presidente Claudio Lotito

Dopo portieri, difensori, centrocampisti, attaccanti e Inzaghi siamo giunti all’epilogo del nostro pagellone del 2017. Ovviamente non potevamo che chiudere con il presidente della Lazio Claudio Lotito. Buona lettura.

LOTITO – Dopo tanti anni di monopolio societario ha deciso due estati fa di ampliare il quadro dirigenziale inserendo le figure di Arturo Diaconale, membro del CDA della Rai, come responsabile della comunicazione, ma soprattutto assumendo Angelo Peruzzi nel ruolo di club manager. L’ex portiere è stato fondamentale in due situazioni: ha promosso Strakosha titolare (bocciando Vargic) e ha convinto Keita a rimanere alla Lazio un altro anno. Roba da non poco considerando che l’albanese si è rivelato un grande portiere, mentre il senegalese è stato decisivo nel finale della scorsa stagione ed è fruttato 30 mln. Inoltre gli errori del passato pare che siano finalmente stati recepiti e Lotito ha già blindato i gioiellini Strakosha, Milinkovic e Immobile. Inoltre ha ravvicinato la gente allo stadio creando una squadra competitiva nonostante le partenze estive di Keita e Biglia. VOTO: 6,5

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PAGELLONE LAZIO 2017 – Il direttore sportivo Igli Tare

Dopo portieri, difensori, centrocampisti, attaccanti e Inzaghi siamo giunti all’epilogo del nostro pagellone del 2017. Penultimo voto rivolto al direttore sportivo Igli Tare. Buona lettura.

TARE – Inizio a scrivere questo articolo appena terminata la sfida vinta contro la Fiorentina. Strakosha, Bastos, de Vrij, Leiva, Parolo, Anderson, Milinkovic, Lulic, Caicedo, Immobile, Lukaku e Luis Alberto. Ormai sono tanti gli anni da quando questo dirigente albanese, è passato dal campo alla dirigenza. Precisamente dal duemilaotto, anni difficili per la società del patron Lotito, il suo primo estimatore. Come diceva Renato Cavallaro, il mio professore di Sociologia, “La verità è dei pochi”. Quindi non sapremo mai se le bufale acquistate fino allo scorso anno, siano imputabili al suo operato o quello del presidente. Fatto sta che però questo 2017 si conclude con un bel voto per il dirigente di Valona che piano piano, sta guadagnando punti. Non solo attraverso gli acquisti sul campo, ma anche al fatto che, in più occasioni, non ha sbagliato una dichiarazione e, soprattutto perché in questo ultimo periodo, è apparso molto più vicino al popolo laziale rispetto a qualche anno fa, quando non erano poche le dichiarazioni nonsense.

L’invasione di campo dopo Lazio-Fiorentina di campionato, è stata la ciliegina sulla torta di quell’attaccamento che noi tribù biancoceleste desidereremo avere sempre da chi ci rappresenta.

Igli non è mister simpatia e lo ha ribadito anche al premio di Guido, ma lui dice di essere laziale. Tanti e troppi personaggi lo hanno dichiarato in passato, ma a volte si sà che la strada del professionismo ti porta a fare scelte che poi esulano dalla fede. Tare è abbastanza bravo nel scegliere i giocatori con i soldi che che dispone. La professione viene prima di tutto e allora non mi meraviglierei di vederlo lavorare per un altro club, lontano da questa città che spesso lo ha maltrattato, forse, per colpe non sue. Ora però il passato è alle spalle. Non bisogna mai dimenticarlo, ma nemmeno esagerare con il rancore. Hic et nunc. Godiamoci il presente di questo esaltante 2017. Sono lontani i tempi della contestazione, ora Tare grazie a delle sue doti inconfutabili – il lavoro e la serietà – sta recuperando tanta credibilità.

Tornando all’anno solare appena concluso, bisogna anche dire che a gennaio non rinforzammo per nulla la rosa: arrivò soltanto il giovanissimo Crecco e vendemmo giocatori non certo di prima fascia (Prce al Brescia, Cataldi al Genoa, Minala alla Salernitana, Leitner all’Augsburg, Vinícius all’AEK Atene, Morrison al QPR), Kishna al Lille, ed El Tata González al Club Nacional). Il topo della strategia di Tare, è andata in scena durante la campagna acquisti estiva. Seppur Nanì ancora non abbia ancora strusciato un pallone, tutti gli altri acquisti del mercato sono stati azzeccati. La querelle Keita, con il contestuale arrivo di due mocciosi pagati l’ira di Dio, assume meno valore in questa Lazio, dove tutto sta andando a meraviglia. Quindi caro Igli, dal mio personalissimo pensiero, il voto di questo 2017 è un bel sette (7). Augurandomi che in questo gennaio tu possa capire, insieme al presidente che, con un piccolo sforzo economico, si può migliorare una squadra già molto forte. Augurandoti le miglior fortune, ti auguro buon lavoro.

Davide Sperati

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PAGELLONE LAZIO 2017 – Il nostro condottiero: Simone Inzaghi

Siamo arrivati agli sgoccioli del nostro pagellone, così dopo aver analizzato portieri, difensori, terzini, centrocampisti e attaccanti è finalmente giunto il momento del vero protagonista del 2017 della Lazio: mister Inzaghi.

INZAGHI – Arrivato in un periodo di grossa contestazione contro la società, rea di essersi lasciata sfuggire El Loco Bielsa, Inzaghi, dopo le iniziali e prevenute contestazioni si è rivelato un grande allenatore. I derby di Coppa Italia della scorsa stagione sono un suo capolavoro tattico, così come la finale di Supercoppa Italiana vinta contro la Juventus in cui i cambi si rivelarono decisivi (Lukaku assist e Murgia gol). Ha ricompattato un gruppo che sembrava a brandelli dopo la gestione di Pioli. Ha saputo valorizzare Keita la scorsa stagione e Luis Alberto in questa.

Altresì ha permesso l’esplosione di Milinkovic-Savic e ha fatto rifiorire Immobile. Per non contare dei tanti ex o attuali Primavera che ha fatto esordire (Miceli) o che comunque ha fatto crescere (Strakosha). Ha catturato l’attenzione dei grandi club, su tutti la Juventus, ma il suo cuore è laziale, come lui stesso ha ribadito. Basterà questo a trattenerlo a Roma? Chissà, ma per il momento ce lo godiamo. Grazie di tutto miser, con l’auspicio che il 2018 sia ricco di soddisfazioni. CONDOTTIERO. VOTO: 8

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Ag. Germoni: “Non abbiamo nulla con il Parma ma a gennaio andrà via”. Poi sulla Lazio…

L’agente Fifa Caravello, procuratore tra gli altri del terzino Luca Germoni, ha rivelato che il giocatore lascerà Parma già a gennaio dato lo scarso impiego.

Queste le sue parole a tuttomercatoweb: “Sicuramente la Lazio. Per rendimento e valorizzazione dei propri calciatori. Si sta ripetendo oltre le più ottimistiche previsioni. Bravo Simone Inzaghi”. Sul futuro del suo assistito: “Germoni essendo in prestito dalla Lazio ha bisogno di maggiore impiego, gennaio sarà il momento di trovare una sistemazione. Non abbiamo nulla contro il Parma, ma a vent’anni bisogna migliorare e crescere”.

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FOTO + VIDEO – Gli auguri social dei biancocelesti e della compagna di Inzaghi

Tra ieri sera e questa mattina alcuni giocatori della Lazio e la compagna del tecnico Simone Inzaghi hanno postato delle foto raffiguranti come hanno trascorso i festeggiamenti per l’arrivo dell’anno nuovo.

Luis Alberto ha pubblicato una foto su Instagram che lo ritrae con la moglie Patricia e la figlia Martina con la scritta: «Felice 2018. Che i vostri desideri si avvertino e soprattutto che abbiate tanta salute».

Anderson, Luiz Felipe, Leiva e Wallace con le rispettive famiglie hanno festeggiato assieme il capodanno. Felipe ha postato una foto sul proprio profilo Instagram mentre i quattro ridono insieme accompagnata da queste parole: «2018 sarà così!».

https://www.instagram.com/p/BdYuRY7HHE4/

Alessandro Murgia ha postato una foto con la sua Eleonora: «Buon 2018 a tutti!».

Anche Nani ha fatto gli auguri a tutti i tifosi biancocelesti: «Buon anno nuovo a tutti!».

Strakosha ha pubblicato una foto con la scritta: «Ringrazio Dio, la mia famiglia e la mia Lazio per il bellissimo 2017. Auguri di buon anno, che Dio ci benedica tutti, che ci dia salute per poter lavorare sempre più forte e per far diventare i nostri sogni realtà».

https://www.instagram.com/p/BdYnEX8Bczf/

Infine la compagna del tecnico Inzaghi, Gaia Lucariello, ha pubblicato un video dove i due ballano sorridenti.

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IL PAGELLONE DEL 2017 – Gli attaccanti: bomber Immobile e co.

Quinta parte della rubrica dedicata al pagellone di fine anno. Dopo i portieri, la difesa e il centrocampo, è il turno dell’attacco guidato da bomber Immobile. Buona lettura e se l’articolo vi piace condividetelo sui social network.

Ciro Immobile con la terza maglia della LazioIMMOBILE – Non c’è che dire: l’ex ds del Siviglia (ora alla Roma) Monchi ha fatto al popolo laziale proprio un bel regalo. Un regalo costato ‘appena’ 9 milioni, che Ciro, in questo anno e mezzo in biancoceleste, ha ripagato ampiamente. Lo ha fatto alla sua maniera, con i gol: 26 (di cui 2 ai giallorossi) lo scorso anno, che gli consentono di superare il record personale in Serie A, stabilito nelle file del Torino (affermandosi come il marcatore stagionale più prolifico dell’era Lotito), oltre a trascinare la Lazio ad un 5° posto con vista Europa League insperato dopo il caos estivo. E 22 (due delle quali sono valse la Supercoppa contro la Juventus) in questo primo scorcio di stagione, che gli sono valse per qualche settimana il primato solitario dei cannonieri di Serie A. Immobile meriterebbe dunque 10, ma gli diamo 9, perchè gli è mancata la ciliegina sulla torta: la consacrazione internazionale. Il suo nome infatti non è finito nemmeno una volta sul tabellino dei marcatori del doppio spareggio Italia-Svezia, negando così agli azzurri l’accesso a Russia 2018. CECCHINO, voto 9

Felipe Caicedo attaccante della LazioCAICEDO – Arrivato la scorsa estate dall’Espanyol per 2,5 milioni di euro (con un contratto triennale), gli è stato affidato il ruolo (ingrato) di vice Immobile. E il bottino di reti collezionato tra Catalogna (19 in 93 presenze, tra 2014 e 2017) e Ecuador (22 in 68 presenze, tra 2005 e 2017, data in cui ha annunciato il suo ritiro dalla scena della Nazionale) sembravano un buon biglietto da visita, in grado di non far rimpiangere la vena del bomber campano. La cui presenza, pressochè assidua, non gli ha tuttavia concesso molte occasioni per poter esprimere il proprio talento: appena 2, tra campionato e Europa League, le reti messe a segno in questa prima parte di stagione. Ma, ne siamo certi, la ‘Pantera’ avrà tempo per mettere altro fieno in cascina: la tenacia e la forza fisica non gli mancano, deve solo essere un pò più cinico sotto porta. POSSENTE, voto 6 (d’incoraggiamento)

Keita attaccante LazioKEITA – Nonostante fosse coccolato da mister Inzaghi non sembra, fin da subito, disposto a rinnovare il contratto. Un anno tra litigi con la società e dichiarazioni schock da parte del suo agente. Decisivo in molte partite, grazie al suo talento, una su tutte il derby dove regala una grande gioia ai laziali, forse la più grande da quando gioca con i capitolini. Resta il fatto che i tifosi non digerranno mai il suo comportamento, lo invitano prima ad abbassare la cresta con uno striscione fuori Formello, e poi ad abbandonare la Lazio prima della finale di Supercoppa contro la Juventus, dove la Lazio dimostra di saper vincere anche senza lui. VIZIATO. VOTO 5

Simone Palombi attaccante della LazioPALOMBI – Mister Inzaghi lo schiera subito titolare alla prima di campionato con la Spal. Il ragazzo si impegna ma non splende. Riutilizzato nelle ultime due partite passerella di Europa League dà una mano alla squadra. Rimane oscurato in campionato dalle prestazioni di Immobile, e dall’ottima riserva quale Caicedo. Le potenzialità ci sono. GENEROSO. VOTO 6

Luis Nani attaccante della LazioNANI – Arriva tra l’entusiasmo dei tifosi ad Agosto, sarà lui il sostituto di Keita. Ci vuole tempo per far si che Inzaghi possa utilizzarlo, il ragazzo non è perfettamente in forma. Gioca qualche gara e qualche spezzone di partita dove dimostra di essere un grande giocatore. Mette a segno un gran gol con il Benevento. La forma fisica però lo tradisce, più tempo ai box che a disposizione di Inzaghi. NON AL TOP. VOTO 5,5

Cristiano Lombardi ala della Lazio

LOMBARDI – Quel gol all’esordio contro l’Atalanta (con il numero 25, lo stesso di un certo Bruno Giordano) sembrava l’inizio di una scintillante carriera in biancoceleste. E invece, chiuso da una concorrenza spietata e implacabile e mai degno di nota quelle (poche) volte in cui è stato chiamato in causa, l’ex Primavera non è riuscito a tenere un ritmo adeguato alle attese ed è finito ben presto nel dimenticatoio. Spedito sul gong del mercato estivo in prestito al Benevento, anche lì non ha avuto occasioni per mettersi in mostra e dare il suo contributo alla causa salvezza dei sanniti. Destinato a ritornare a breve nella Capitale, in attesa di una nuova collocazione temporanea che possa rilanciarlo. PROMESSA, voto 5

Felipe Anderson numero 10 della LazioFELIPE ANDERSON – Abbiamo volutamente mettere Felipe alla fine perché ha praticamente saltato tutto il girone d’andata per infortunio. La scorsa stagione il suo rendimento è stato altalenante: con sprazzi da fuoriclasse e momenti di buio totale. La classe non si discute, ciò che è mancata finora è stata la continuità. Contro Cittadella e Crotone è andato a segno, a secco invece contro Fiorentina e Inter anche se ha fatto vedere belle giocate. Deve ritrovare la condizione atletica e poi siamo sicuri che nel 2018 darà spettacolo. Lui ha rivelato di sentirsi più forte di prima, ce lo auguriamo anche noi. FELIPE 2018! VOTO: 6,5 

Fabio Villani e Federico Paradisi

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Barchiesi e Goria (Rai Sport) in coro: “Scudetto difficile ma la Lazio…”

Incalzati sulla stagione della Lazio, i giornalisti Rai Massimo Barchiesi e Amedeo Goria hanno parlato del discorso scudetto e della lotta per la Champions.

Intervistato da Radio Incontro Olympia, Barchiesi ha affermato: “I biancocelesti nel girone di ritorno giocheranno in trasferta solo contro il Napoli. Scudetto? E’ difficilissimo perché la Juve è di un altro pianeta e poi c’è anche il Napoli che è superiore. La Lazio deve provare ad entrare tra le prime 4 perché lo merita, gioca il miglior calcio d’Italia ed ha il potenziale per farcela”.

Anche Goria si è detto dello stesso avviso: “Questa è una Lazio compatta e solida; coesa per usare un termine caro a Lotito. Tutti i giocatori sono convinti di quello che fanno e sono molto uniti: 4 semifinali e 3 finali in 6 anni non sono un caso. La squadra non si perde mai d’animo, rimane sempre compatta e non si smarrisce mai. Cosa manca alla Lazio per lo scudetto? Un’altra punta da 13-14 gol, non credo sia Caicedo. Poi ci vuole la conferma di Luis Alberto, l’esplosione di Felipe Anderson che incida anche con i gol. Il brasiliano deve ancora ritrovarsi. Parte da fermo, se non gli dai la palla non si muove. Va accompagnato da un centravanti di ruolo, da solo non regge l’attacco. Tornando alla Lazio, può aspirare al quarto posto o al massimo al terzo”. 

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PAGELLONE LAZIO 2017 – Gli altri centrocampisti

L’anno sta per terminare e puntuali arrivano i bilanci da stilare. Ecco le pagelle per l’ex capitano della Lazio Lucas Biglia, l’eroe di Supercoppa Murgia e l’acquisto estivo Davide Di Gennaro.

DI GENNARO – Arrivato con non troppe pretese nel mercato estivo, il centrocampista svincolato dal Cagliari non ha rubato la scena nelle poche gare che ha disputato. Impiegato solo in Europa League, Di Gennaro sembra ancora un pesce fuor d’acqua negli schemi tattici di Inzaghi: lento e compassato non riesce ad essere quella diga capace di fare filtro davanti la difesa. Come se non bastasse anche un brutto infortunio rallenta il suo ambientamento. Il suo voto è di incoraggiamento nella speranza di vedere qualcosa in più nel proseguo della stagione. Voto: 5,5

MURGIA – Mister Inzaghi ci ha sempre creduto. Fin dalle sue prime mosse in Primavera Alessandro Murgia è stato un pupillo dell’allenatore piacentino che lo ha sempre schierato titolare. Poi quando Inzaghi è diventato il mister della prima squadra l’ha portato subito con sé in ritiro e gli ha dato sempre fiducia. L’ha preferito anche allo stesso Cataldi: infatti è sempre stato uno dei primi cambi a centrocampo a ridosso dei titolarissimi. Il ragazzo infatti ha carattere e buone geometrie che lo fanno preferire all’ancora acerbo (non per età quanto per grinta) Cataldi.

Poi la grande chance in una notte che conta: quella che può regalare un trofeo. Murgia infatti entra al posto di un Leiva monumentale in campo contro i campioni d’Italia della Juventus. La sfida non è delle più semplici: siamo 2-2 e con l’inerzia dalla parte dei bianconeri che hanno recuperato in extremis il doppio svantaggio. Ma questa Lazio può contare sul suo giovane tifoso in campo: Lukaku sulla sinistra semina il panico e supera facilmente De Sciglio mette la palla in mezzo per Murgia che la butta dentro. Esplode l’Olimpico: al 93′ arriva il suggello finale e Supercoppa in tasca per gli Inzaghi boys. Murgia avrà poi altre chances soprattutto in Europa League dove parte spesso titolare e la Lazio passa il girone facilmente. Nel 2018 le partite saranno tante e questo ragazzo sarà sicuramente utile: un uomo su cui puntare alla luce delle tre competizioni. VOTO: 7

BIGLIA – L’ex capitano della Lazio è il metronomo di cui Inzaghi non si priverebbe mai. Nella prima parte del 2017 partecipa anche lui al buonissimo campionato biancoceleste stagione 2016-2017 raggiungendo un quinto posto e una finale di Coppa Italia. La sua esperienza però con le partite importanti non è affatto idilliaca: come in nazionale infatti anche la Lazio non riesce a vincere un trofeo con lui in campo. In estate l’addio per raggiungere un progetto più stimolante: quello rossonero alla corte di Vincenzo Montella. Eppure anche lì faticherà: la Lazio vince la Supercoppa italiana con un grande Lucas Leiva che ha preso il suo posto e il Milan naviga a centro classifica con pochissime velleità di Champions. Qualcuno a Roma lo ha soprannominato gatto nero, l’uomo delle finali perse ma il suo l’ha sempre dato in campo. La sufficienza la merita ma il confronto con Leiva è davvero impietoso: il duo Tare-Lotito anche stavolta ha fatto centro. VOTO: 6

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